lunedì 1 gennaio 2024

All'ombra del Trono di Spade. Capitolo 7. Re Jaehaerys II e Maelys il Mostruoso







La cerimonia di incoronazione di Jaehaerys II Targaryen e di sua moglie, la regina Shaera, si svolse sul finire dell'anno 259 dopo la Conquista, e fu breve e sobria, almeno così parve al giovane Dorian Ashford, che era tra i paggi incaricati di assistere gli alti dignitari officianti.
Jaehaerys aveva scelto la corona marziale di re Maekar, con punte di ferro a forma di spada, per ammonire i nemici e i ribelli che, nonostante le vacillanti condizioni di salute, avrebbe reagito con ferro e fuoco a qualunque tentativo di infrangere la pace del reame o di sovvertire il dominio della dinastia Targaryen.
Dopo che l'Alto Septon gli aveva posto la corona sul capo, il nuovo Re si era avventurato a salire i gradini di quella mostruosità che era il Trono di Spade.






Dorian si chiedeva chi mai potesse essere tanto folle da desiderare di sedersi nella piccola cavità in cima a quell'orribile e immenso ammasso di lame.
Jaehaerys II lo aveva fatto per senso dovere, ed era riuscito a non tagliarsi, e questo fu interpretato da tutti come un segno propizio: "...il Trono lo ha accettato", così sussurravano tutti, attribuendo al Trono di Spade una volontà propria e ricordando che i sovrani peggiori erano stati quelli che riportavano sempre numerose ferite ogni volta che sedevano sul supremo scranno.
Maegor il Crudele, secondo le leggende, era stato addirittura ucciso dal Trono stesso.
Dorian era cresciuto ascoltando le storie che lady Jenny gli raccontava sulle vicende dei Targaryen, la Casa del Drago, ma soltanto dopo essere giunto nella capitale il ragazzo, nipote bastardo del nuovo sovrano, era riuscito a dare forma a quei racconti.




Il viaggio verso Approdo del Re e l'ingresso nella Fortezza Rossa erano stati però un'esperienza davvero emozionante per Dorian, che in quell'occasione viaggiava con gli Ashford di Summerhall, la sua famiglia d'origine, e con i Connington di Posatoio del Grifone, anch'essi alfieri di lord Ormund Baratheon e leali sudditi della dinastia reale Targaryen, la Casa del Drago.
I boschi della Terra delle Tempeste erano meravigliosi: le piogge e la fertilità del terreno rendevano gli alberi più verdi e più grandi rispetto alle zone a sud.
Avevano viaggiato a cavallo, anche se Dorian non era gran che nell'equitazione, come in generale in tutte le questioni che richiedevano destrezza fisica e capacità pratiche.
Quando erano arrivati nelle vicinanze di Approdo del Re, la prima cosa che Dorian ne aveva notato era la puzza, un tanfo vomitevole a cui fece molta fatica ad abituarsi. 
La Fortezza Rossa, essendo molto sopraelevata, riusciva comunque ad essere meno soggetta ai miasmi dei bassifondi della città.
In ogni caso, non era un luogo salubre. 
Forse era anche per questo che la regina madre Betha Blackwood era tornata alla sua dimora di famiglia, Raventree Hall.










Il re stesso avrebbe voluto seguirla, se avesse potuto:
<<Mio caro ragazzo>> disse Jaehaerys a Dorian dopo l'incoronazione <<a mia madre farebbe molto piacere rivederti. E poi Raventree Hall è da millenni la magione ancestrale di casa Blackwood, fin dai tempi dei Primi Uomini, ed è un luogo intriso di magia: il grande albero dei corvi non è solo un albero e i corvi non sono solo corvi. Ti manderò là in missione con l'incarico di fare compagnia alla regina madre. Tramite lei, anche tu hai il sangue del corvo nelle vene e la protezione degli Antichi Dei. La visita si protrarrà solo il tempo necessario affinché tu apprenda determinate cose riguardo a questi alti misteri>>
La regina consorte, Shaera Targaryen, finalmente libera dal controllo della regina madre, esercitava tutta la sua influenza sul reale consorte, sulla figlia Rhaella e sul nipote, l'infante Rhaegar.
Shaera sapeva che anche Dorian era suo nipote, per quanto bastardo, ma accettava la cosa soltanto nell'ottica di chi vede i "parenti poveri" come servi resi fedeli dal "vincolo del Sangue Reale".
Quando Dorian rivide il suo piccolo fratellastro, lo trovò in buona salute.
E allora perché percepisco intorno a lui un'aura di tragedia?
Non era solo l'ombra di Sala dell'Estate, no... c'era qualcosa di più, nel futuro.
Del resto il futuro dei Targaryen era incerto per varie ragioni.
Il re era duramente provato numerose malattie che non gli davano tregua, in particolare la tubercolosi e l'irregolarità del battito del cuore. C'erano momenti in cui la tosse sembrava non finire mai e persino respirare sembrava impossibile. La debolezza era così grande che Jaehaerys camminava appoggiato a un bastone, pur avendo solo 34 anni, sembrava già un vecchio con un piede nella fossa.



In compenso il principe ereditario Aerys era più allegro e scattante del solito.
Sentiva che la sua successione era vicina e che la continuità della dinastia era assicurata dal figlio che Rhaella gli aveva dato: l'infante Rhaegar.





Camminava a fianco di un lord alto, longilineo, ma imponente, dai radi capelli biondi e dagli occhi dorati: il giovane Tywin Lannister, l'erede di lord Tytos di Castel Granito.
L'aveva condotto apposta vicino alle stanze assegnate agli Ashford di Summerhal.
<<Guarda, Tywin, quel ragazzo è figlio di una Reyne di Castamere!>>
Lannister non mostrò alcuna emozione:
<<Per quel che mi risulta, è figlio di lady Sibilla Ashford e di lord Roger Ashford di Summerhal. Tutto il resto non mi interessa e non mi sfiora>>
Aerys però si divertiva molto a provocare l'amico:
<<Hai giurato di sterminare i Reynes e i Tarbeck, ma lady Sibilla è sotto la mia protezione, così come Dorian, che è sangue del drago, come testimoniano i suoi occhi>>
Per una frazione di secondo gli occhi felini di Tywin Lannister incontrarono quelli pensierosi del ragazzo:
<<Lady Sibilla mi scrisse dissociandosi apertamente dalla sua famiglia d'origine. E tu, giovane Dorian, ti dissoci?>>
Dorian si inchinò profondamente e disse:
<<Mi dissocio e vi rendo omaggio, vostra signoria>>
Aerys avrebbe preferito, da parte del figliastro, uno sberleffo ai Lannister:
<<Dorian, non devi aver paura dei Lannister. Il drago, persino quello nato bastardo, non teme mai il leone>>
Tywin ignorò le parole del principe e rispose al ragazzo:
<<Accolgo il tuo omaggio, ragazzo. Mi piacciono le persone che sanno stare al proprio posto>>
Dorian temeva sia Aerys che Tywin e non sapeva come fare a compiacerli entrambi, e così, nel dubbio, tacque.
Grazie ai Sette Dei, Aerys se la prese con ser Tywin;
<<Il discorso vale anche per te, Tywin. Tu sei un caro amico, ma io sono sempre il tuo principe, non dimenticarlo>>
Lannister rispose tranquillamente:
<<Non c'è pericolo, vostra altezza>>



Dorian intuiva che quei due avrebbero governato insieme i Sette Regni, dopo la morte di Jaehaerys II, che non sembrava essere molto lontana.

In ogni caso, per quanto breve sarebbe potuto essere il regno di Jaehaerys II, molte cose erano destinate ad accadere proprio mentre lui sedeva sul Trono di Spade.
La Tragedia di Sala dell'Estate aveva ridato vigore a tutti i nemici dei Targaryen, Jaehaerys II, detto "il Malaticcio", delegò gran parte dei suoi poteri al Primo Cavaliere, suo cognato Ormund Baratheon, uomo forte e vigoroso, e ai componenti del Concilio Ristretto.

Il pericolo maggiore proveniva da sud-est, nelle Terre Contese tra le libere città di Lys, Myr e Tirosh.
Due anni prima, in un luogo conosciuto come Albero delle Corone, si era riunito un gruppo di esuli, mercanti, mercenari, pirati e fuorilegge, che si fece chiamare Banda dei Nove, poiché nove erano i capi di tale compagnia. Dopo aver conquistato e saccheggiato Tyrosh, i Nove, con la loro flotta si stabilirono nelle Steptones con l'intento di invadere il Reame di Westeros e di porre sul trono l'ultimo rappresentante della dinastia Blackfyre, che discendeva dal primo dei Grandi Bastardi di Aegon IV, e cioè Daemon Blackfyre. Già quattro volte i Blackfyre si erano ribellati ai Targaryen, sostenendo che Daeron II "il Buono" non fosse figlio di Aegon IV "l'Indegno", ma di suo fratello Aemon, che era un Cavaliere della Guardia Reale vincolato dal voto di castità.
Daeron, per i Blackfyre, era un bastardo peggiore di loro, in quanto loro erano figli del re, mentre Daeron era figlio di un cavaliere, un fratello minore. E dunque la sua discendenza non aveva diritto al Trono.
La Banda dei Nove decise di sostenere la causa di Maelys Blackfire, detto "il Mostruoso" poiché dal collo gli spuntava una protuberanza che aveva i tratti di una seconda testa.




All'inizio la pericolosità della Banda dei Nove fu sottostimata: il principe Duncan (che all'epoca era ancora vivo), ironizzò sullo scarso valore dei Nove capi della Banda e disse che "le corone adesso si vendono a nove soldi" e i componenti della Banda incominciarono ad essere chiamati "i re da nove soldi".
Allo stesso modo, anche l'autoproclamato "re" Maelys il Mostruoso incominciò ad essere chiamato il Re dei Re da Nove Soldi.
Due anni dopo, però, la minaccia era diventata molto seria. specie per il sostegno della Compagnia Dorata, una delle più potenti armate di mercenari, fondata decenni prima dal secondo dei Grandi Bastardi di Aegon IV, Aegor Rivers "Bittersteel" o Acreacciaio, per il suo motto: "Sotto l'oro, l'acre acciaio". Bittersteel era stato il grande rivale di Bloodraven, il terzo dei Grandi Bastardi, di cui molto già si è raccontato.
Jaehaerys II, che compensava la sua debolezza fisica con una notevole intelligenza e diplomazia, riuscì ad ottenere l'appoggio della flotta di lord Quellon Greyjoy e chiamò alle armi gli altri lord dei Sette Regni, affidando il comando militare ad Ormund Baratheon, Prima Cavaliere, e a Gerold Hightower, nuovo Comandante della Guardia Reale.

La guerra durò sei mesi e fu molto sanguinosa, che vide cadere in battaglia anche i capi. Ormund Baratheon fu il primo a morire, seguito da ser Jason Lannister, fratello di lord Tytos e zio di ser Tywin, che si distinse in battaglia insieme al giovanissimo fratello Kevan. Erano con lorp anche gli eredi delle grandi casate, primi tra tutti il principe Aerys Targaryen, lord Steffon Baratheon, lor Jon Arryn, lord Hoster Tully e lord Rickard Stark.
Gerold Hightower assunse il comando generale, ma a causa delle ferite riportate in battaglia, delegò gran parte dei suoi compiti ad un altro illustre membro della Guardia Reale ossia ser Arthur Dayne, detto la Spada dell'Alba, in onore della sua arma in acciaio di Valyria. Nei Dayne c'era sangue valyriano, come testimoniavano i loro occhi viola.

A determinare l'esito della guerra fu un giovane cavaliere di diciannove anni, ser Barristan Selmy, che uccise Maelys in Mostruoso tagliandogli le due teste con un solo poderoso fendente.
La prodezza di ser Barristan il Valoroso fu riferita a re Jaehaerys che gli offrì di entrare nella Guardia Reale, cosa che il giovane cavaliere fece con gioia, rinunciando però, a causa del voto di celibato, a ogni speranza nei confronti della donna di cui era segretamente innamorato, lady Ashara Dayne, sorella di ser Arthur.

Il cameratismo che si sviluppò in quella guerra ebbe molte conseguenze, una delle quali fu la stretta amicizia che si creò tra Rikard Stark, Steffon Baratheon, Jon Arryn e Hoster Tully. Questa amicizia fu poi consolidata su sollecitazione dei rispettivi Maestri, che ne fecero uno strumento per la loro Congiura. Fu deciso che i figli di Stark e di Baratheon si recassero a Nido dell'Aquila come protetti di lord Jon Arryn e si auspicarono matrimoni politici tra le figlie dei vari lord.
Questa "Alleanza del Nord" è considerata il vero prodromo alla caduta dei Targaryen.

Re Jaehaerys era troppo malato per notare ciò che stava accadendo, ma il principe della Roccia del Drago, Aerys Targaryen se ne accorse e volle cementare la sua alleanza con Tywin Lannister con una pubblica investitura in cui lo nominò cavaliere (Tywin era già chiamato ser, a causa del suo carisma, ma ricevette formalmente il titolo soltanto dopo questa guerra). Tra gli altri grandi lord, i Tyrell erano fedeli alla corona, e i Martell erano indecisi.

Ci furono anche conseguenze all'apparenza secondarie, ma che poi si rivelarono disastrose. La prima fu l'amicizia che nacque tra Jon Arryn e il padre di Petyr Baelish, che era suo feudatario. Fu a causa di questa amicizia che iniziò l'ascesa politica di casa Baelish. Il piccolo Petyr, su sollecitazione di Jon Arryn, fu raccomandato come protetto a lord Hoster Tully, e così, anche a Delta delle Acque fu piantato il seme del male.

Gravida di conseguenze fu anche la prodezza mostrata da lord Roger Reyne di Castamere, che riportò più vittorie dello stesso ser Tywin Lannister, accrescendo l'odio di quest'ultimo verso la casa Reyne e la sua tracotanza. 

Septon Meribald, che fu testimone della guerra del Re da Nove Soldi, spiegò così la più pericolosa delle sue conseguenze, ossia la trasformazione di molti reduci in briganti della Banda del Bosco del Re:

"Quando gli stendardi vengono invocati per la guerra, gli amici seguono gli amici, i fratelli seguono i fratelli e i figli seguono i padri, siano essi lord, cavalieri o persone del popolo. Questi ultimi, armati solo dell'equipaggiamento più rudimentale (da un coltello da cucina rubato a una zappa affilata fino a un bastone con una roccia legata all'estremità), combattono una battaglia impari non solo contro il nemico, ma anche contro la fame, le malattie e le ferite, finché un giorno si "spezzano". Muoiono dentro: uomini distrutti di cui restano solo involucri di macerie. 
A volte crollano alla prima battaglia, a volte alla centesima. Guardando i propri amici morire, o forse entrando al servizio di un signore sconosciuto quando muore il loro signore originale, l'uomo distrutto fugge nel vivo della battaglia o sgattaiola nel cuore della notte. Essendosi abituato a vivere saccheggiando la terra dei piccoli coltivatori dove si combatte la guerra, è un facile aggiustamento per l'uomo distrutto iniziare a rubare le loro figlie o uccidere per ciò che gli piace. 
Spesso, senza sapere veramente dove si trova o come tornare al suo villaggio, l'uomo distrutto dimentica i suoi cari, e con essi ogni insegnamento e ogni scrupolo: perde i freni inibitori e si lascia dominare esclusivamente dal bestiale desiderio e dalla rabbia inestinguibile, diventando così, infine, un bandito e un criminale"

Di tutto questo però Dorian Ashford ebbe solo testimonianza indiretta, in seguito, tramite i racconti di Aerys Targaryen e di septon Meribald, oltre che le visioni di Jenny e quelle che lui stesso percepì tramite gli alberi sacri del Sommo Veggente Verde, primo tra tutti il Grande Albero Bianco di Raventree Hall, ma di questo parleremo nel prossimo capitolo.


English version

The coronation ceremony of Jaehaerys II Targaryen and his wife, Queen Shaera, took place at the end of the year 259 after the Conquest, and was short and sober, at least so it seemed to the young Dorian Ashford, who was among the pages in charge of assist the high officiating dignitaries.
Jaehaerys had chosen King Maekar's martial crown, with iron tips in the shape of a sword, to warn his enemies and rebels that, despite his faltering health, he would react with fire and sword to any attempt to break the peace of the realm or to subvert the rule of the Targaryen dynasty.
After the High Septon had placed the crown on his head, the new King had ventured up the steps of the monstrosity that was the Iron Throne.

Dorian wondered who could be crazy enough to want to sit in the little cavity at the top of that horrible and immense mass of blades.
Jaehaerys II had done it out of a sense of duty, and had managed not to cut himself, and this was interpreted by everyone as a propitious sign: "...the Throne has accepted him", so everyone whispered, attributing a will of its own to the Iron Throne and remembering that the worst sovereigns were those who always suffered numerous wounds every time they sat on the supreme seat.
Maegor the Cruel, according to legend, was even killed by the Throne itself.
Dorian had grown up listening to the stories that Lady Jenny told him about the events of the Targaryens, the House of the Dragon, but only after arriving in the capital did the boy, bastard nephew of the new sovereign, manage to give shape to those stories.

The king himself would have liked to follow her, if he could:
<<My dear boy>> said Jaehaerys to Dorian after the coronation <<my mother would be very pleased to see you again. And then Raventree Hall has been the ancestral mansion of the Blackwood house for millennia, since the times of the First Men, and it is a place steeped in magic: the great tree of crows is not just a tree and the crows are not just crows. I will send you there on a mission to keep the Queen Mother company. Through her, you too have the blood of the raven in your veins and the protection of the Old Gods. The visit will last only the time necessary for you to learn certain things about these high mysteries>>
The queen consort, Shaera Targaryen, finally free from the control of the queen mother, exerted all her influence on the royal consort, on her daughter Rhaella and on her grandson, the infant Rhaegar.
Shaera knew that Dorian was also her nephew, albeit a bastard, but she accepted this only from the perspective of those who see "poor relatives" as servants made faithful by the "bond of the Royal Blood".
When Dorian saw his little half-brother again, he found him in good health.
So why do I perceive an aura of tragedy around him?
It wasn't just the shadow of Summerhall, no... there was something more, in the future.
After all, the future of the Targaryens was uncertain for various reasons.
The king was severely affected by numerous illnesses that gave him no respite, in particular tuberculosis and irregular heartbeat. There were times when the coughing seemed to never end and even breathing seemed impossible. The weakness was so great that Jaehaerys walked leaning on a stick, even though he was only 34 years old, he already looked like an old man with one foot in the grave.

On the other hand, Crown Prince Aerys was more cheerful and lively than usual.
He felt that his succession was near and that the continuity of the dynasty was ensured by the son Rhaella had borne him: the infant Rhaegar.
He walked alongside a tall, slender, but imposing lord, with thin blond hair and golden eyes: the young Tywin Lannister, the heir of Lord Tytos of Casterly Rock.
She had purposely brought him near the rooms assigned to the Ashfords of Summerhal.
<<Look, Tywin, that boy is the son of a Reyne of Castamere!>>
Lannister showed no emotion:
<<As far as I know, he is the son of Lady Sibilla Ashford and Lord Roger Ashford of Summerhal. Everything else doesn't interest me and doesn't concern me>>
Aerys, however, really enjoyed provoking his friend:
<<You have sworn to exterminate the Reynes and the Tarbecks, but Lady Sibilla is under my protection, as is Dorian, who is dragon blood, as his eyes testify>>
For a split second Tywin Lannister's feline eyes met the boy's thoughtful ones:
<<Lady Sibilla wrote to me openly dissociating herself from her family of origin. And you, young Dorian, do you dissociate yourself?>>
Dorian bowed low and said:
<<I dissociate myself and pay homage to you, your lordship>>
Aerys would have preferred a sneer at the Lannisters from his stepson:
<<Dorian, you need not be afraid of the Lannisters. The dragon, even the one born a bastard, never fears the lion>>
Tywin ignored the prince's words and replied to the boy:
<<I welcome your tribute, boy. I like people who know their place>>
Dorian feared both Aerys and Tywin and did not know how to please them both, and so, when in doubt, he remained silent.
Thanks to the Seven Gods, Aerys took it out on Ser Tywin;
<<The same goes for you, Tywin. You are a dear friend, but I am always your prince, don't forget that>>
Lannister replied calmly:
<<There is no danger, your highness>>

Aniway, however short Jaehaerys II's reign might have been, many things were destined to happen even while he sat on the Iron Throne.
The Tragedy of Summerhall had reinvigorated all the enemies of the Targaryens, Jaehaerys II, known as "the Sickly One", delegated much of his powers to the Hand, his brother-in-law Ormund Baratheon, a strong and vigorous man, and to the members of the Small Council.

The greatest danger came from the southeast, in the Disputed Lands between the free cities of Lys, Myr, and Tirosh.
Two years earlier, in a place known as the Tree of Crowns, a group of exiles, merchants, mercenaries, pirates and outlaws had gathered, who called themselves the Band of Nine, since nine were the leaders of that company. After conquering and sacking Tyrosh, the Nine, with their fleet, settled in the Steptones with the intent of invading the Realm of Westeros and placing on the throne the last representative of the Blackfyre dynasty, who descended from the first of Aegon's Great Bastards IV, namely Daemon Blackfyre. Already four times the Blackfyres had rebelled against the Targaryens, claiming that Daeron II "the Good" was not the son of Aegon IV "the Unworthy", but of his brother Aemon, who was a Knight of the Kingsguard bound by the vow of chastity.
Daeron, to the Blackfyres, was a worse bastard than them, as they were the king's sons, while Daeron was the son of a knight, a younger brother. And therefore his descendants had no right to the Throne.
The Gang of Nine decided to support the cause of Maelys Blackfire, known as "the Monstrous" because a protuberance that had the features of a second head emerged from his neck.

At the beginning, the danger of the Gang of Nine was underestimated: Prince Duncan (who was still alive at the time), joked about the low value of the Nine leaders of the Gang and said that "crowns now sell for ninepence" and the members of the Banda began to be called "the ninepenny kings".
Likewise, the self-proclaimed "king" Maelys the Monstrous also began to be called the Ninepenny King of Kings.
Two years later, however, the threat had become very serious. especially for the support of the Golden Company, one of the most powerful armies of mercenaries, founded decades earlier by the second of Aegon IV's Great Bastards, Aegor Rivers "Bittersteel" or Bittersteel, for his motto: "Under the gold, the bitter steel". Bittersteel had been the great rival of Bloodraven, the third of the Great Bastards, about whom much has already been told.
Jaehaerys II, who compensated for his physical weakness with notable intelligence and diplomacy, managed to obtain the support of Lord Queston Greyjoy's fleet and called the other lords of the Seven Kingdoms to arms, entrusting the military command to Ormund Baratheon, Hand of the King and First Knight, and to Gerold Hightower, new Commander of the Royal Guard.

The war lasted six months and was very bloody, which even saw the leaders fall in battle. Ormund Baratheon was the first to die, followed by Ser Jason Lannister, brother of Lord Tytos and uncle of Ser Tywin, who distinguished himself in battle together with his very young brother Kevan. The heirs of the great houses were also with them, first of all Prince Aerys Targaryen, Lord Steffon Baratheon, their Jon Arryn, Lord Hoster Tully and Lord Rickard Stark.
Gerold Hightower assumed overall command, but due to injuries sustained in battle, he delegated much of his duties to another illustrious member of the Kingsguard, Ser Arthur Dayne, known as the Sword of the Dawn, in honor of his steel weapon. Valyria. There was Valyrian blood in the Daynes, as evidenced by their violet eyes.

The outcome of the war was determined by a young nineteen-year-old knight, Ser Barristan Selmy, who killed Maelys in Monstrous by cutting off both his heads with a single powerful blow.
Ser Barristan the Valiant's prowess was reported to King Jaehaerys who offered him to join the Kingsguard, which the young knight gladly did, however, due to his vow of celibacy, he renounced all hope of the woman he belonged to. secretly in love, Lady Ashara Dayne, sister of Ser Arthur.

The camaraderie that developed in that war had many consequences, one of which was the close friendship that developed between Rikard Stark, Steffon Baratheon, Jon Arryn, and Hoster Tully. This friendship was then consolidated at the request of their respective Masters, who made it an instrument for their Conspiracy. It was decided that the sons of Stark and Baratheon should go to the Eyrie as wards of Lord Jon Arryn and political marriages were hoped for between the daughters of the various lords.
This "Northern Alliance" is considered the true precursor to the fall of the Targaryens.

King Jaehaerys was too ill to notice what was happening, but the prince of Dragonstone, Aerys Targaryen noticed it and wanted to cement his alliance with Tywin Lannister with a public investiture in which he knighted him (Tywin was already called ser, due to his charisma, but he formally received the title only after this war). Among other great lords, the Tyrells were loyal to the crown, and the Martells were undecided.

There were also apparently secondary consequences, but which later turned out to be disastrous. The first was the friendship that developed between Jon Arryn and Petyr Baelish's father, who was his liege lord. It was because of this friendship that House Baelish's political rise began. Little Petyr, at the urging of Jon Arryn, was recommended as a ward to Lord Hoster Tully, and thus, the seed of evil was planted in Riverrun too.

Also fraught with consequences was the prowess shown by Lord Roger Reyne of Castamere, who won more victories than Ser Tywin Lannister himself, increasing the latter's hatred towards the Reyne house and its arrogance.

Septon Meribald, who witnessed the war of the Ninepenny King, thus explained the most dangerous of its consequences, namely the transformation of many veterans into brigands of the King's Wood Band:

"When banners are called for war, friends follow friends, brothers follow brothers, and sons follow fathers, be they lords, knights or commoners. The latter, armed with only the most rudimentary equipment (from a kitchen knife stolen from a sharpened hoe to a stick with a rock tied to the end), they fight an unequal battle not only against the enemy, but also against hunger, disease and wounds, until one day they "break" They die inside: destroyed men of whom only shells of rubble remain.
Sometimes they collapse in the first battle, sometimes in the hundredth. Watching their friends die, or perhaps entering the service of an unknown lord when their original lord dies, the broken man flees in the heat of battle or slips away in the dead of night. Having grown accustomed to living by plundering the land of small farmers where war is fought, it is an easy adjustment for the broken man to start stealing their daughters or killing for what he pleases.
Often, without really knowing where he is or how to return to his village, the destroyed man forgets his loved ones, and with them every lesson and every scruple: he loses his inhibitory brakes and lets himself be dominated exclusively by bestial desire and unquenchable anger, thus becoming, finally, a bandit and a criminal"


venerdì 1 dicembre 2023

All'ombra del Trono di Spade. Capitolo 6. "And she never wanted to leave". La canzone di Jenny.

 


<<A che servono le profezie? Se sono vere si realizzeranno comunque, anche se cerchiamo di impedirlo, e se sono false, allora sono un inganno>> aveva detto una volta Dorian Ashford alla sua mentore, lady Jenny di Oldstones.
E lei aveva risposto:
<< Sapere cosa accadrà ci dà il tempo di prepararci all'inevitabile>> ma poi aveva aggiunto: <<Se sappiamo quando arriverà la fine, allora useremo meglio il tempo che ci resta. Ma mi rendo conto io stessa che in realtà non si è mai realmente preparati>>.
Jenny conosceva la profezia riguardante la tragedia di Summerhall da quando era giovanissima e non aveva conosciuto il principe Duncan Targaryen, eppure quando questa si avverò, la "Principessa delle Libellule", come era chiamata ("Princess of Dragonflies" nella lingua comune), il lutto la sconvolse come se in cuor suo avesse sperato fino all'ultimo che la profezia fosse sbagliata.
Ricordava le parole di Dorian:
<<Io non credo nel Destino. Io credo nel Caso, che è una cosa completamente diversa. Le profezie sono solo inganni o previsioni derivate da dati a disposizione di tutti. Io non mi rassegnerò mai alle profezie, e considererò sempre le mie premonizioni come semplici intuizioni di un processo in atto>>
Quel ragazzo di sei anni parlava come se ne avesse sessanta. C'era in lui una predisposizione naturale alla saggezza, ed era stata proprio quella consapevolezza che aveva spinto lady Jenny ad assumersi il compito di istruirlo negli Arcani Supremi.
Eppure Dorian continuava a mantenere una base materialista nella sua mentalità.
Jenny lo aveva ammonito:
<<Non lasciarti fuorviare dai cinque sensi: essi percepiscono il mondo come ci appare, non per come è davvero. Esistono forze, nel bene e nel male, che agiscono senza che noi possiamo percepirle, ma il fatto che non le percepiamo non significa che siano un'invenzione di coloro che hanno la Vista del Terzo Occhio. Un giorno anche tu solleverai il velo dei fenomeni e scoprirai il vero volto della realtà.
La chiaroveggenza ci dà uno strumento essenziale per attutire l'impatto delle calamità. 
La chiaroveggenza è importante tanto quanto la memoria. E la memoria è tutto. Senza, siamo ciechi. Senza, lasciamo il destino del nostro mondo al Caso>>
Questi discorsi tornarono alla mente di Dorian mentre osservava sconvolto la fiamma verde dell'altofuoco che consumava il paradiso della sua infanzia, la residenza reale di Summerhall.
L'avverarsi della profezia, nonostante si fosse fatto di tutto per evitarla, gli fece capire che c'era qualcosa di più, all'opera... qualcosa che sfuggiva alla percezione e che proprio per questo era estremamente pericolosa.

Il ricordo della fine di Summerhall rimase vivido nella mente di Dorian per sempre. 
A chi gli chiedeva di raccontare cos'era accaduto, egli rispondeva: <<Tu mi chiedi di rinnovare un dolore indicibile. Un giorno forse lo racconterò, ma non è questo il giorno>>.
Dovette passare una vita intera, prima che Dorian potesse imparare a convivere col peso di quel ricordo.
Aveva cercato in tutti i modi di dimenticare, di buttare via quelle memorie moleste che lo opprimevano, ma non ci era riuscito.
Ricordava fin troppo bene tutto ciò che era accaduto quando ancora era in atto quel rogo mostruoso.

Ciò che restava della Guardia Reale aveva allestito un rifugio nei pressi delle terre di ser Roger Ashford.
Il rogo di Sala dell'Estate illuminava il cielo col colore verde dell'altofuoco.
Il primo ad arrivare fu il principe Aerys con un piccolo seguito, e non perse occasione per essere pomposo e petulante come al solito:
<<Il mio sangue sulle braci ha creato una fiamma più potente del previsto. Del resto, è sangue reale, sangue Targaryen ma soprattutto è sangue puro: entrambi i miei genitori appartengono alla Stirpe del Drago. Non so se la mia fiamma sia stata quella decisiva per l'incendio, ma appena si è sprigionata, ho subito deciso di mettermi al sicuro. Ora ho un figlio legittimo a cui pensare, un erede di sangue purissimo, il Principe che fu Promesso>>

Della tragedia che si stava consumando intorno a lui, ad Aerys Targaryen non importava nulla: l'unica cosa che lo interessava era avere conferma che suo nonno re Aegon V fosse morto, cosa che, portando Jaehaerys II sul Trono di Spade, accorciava la linea di successione e rendeva Aerys, finalmente, Principe della Roccia del Drago, il titolo degli eredi al trono.

Tra i membri della Famiglia Reale, oltre a re Aegon morirono due dei suoi figli, i principi Duncan e Daeron.
Anche il Comandante della Guardia Reale, ser Duncan l'Alto, aveva perso la vita sacrificandosi per riuscire ad evacuare più persone possibile.
Ed era morto anche il maestro Corso, mentre Marwyn era riuscito a fuggire in tempo, grazie all'aiuto di Maggy la Rana.
Tra i sopravvissuti lo sgomento era grave: la regina madre, Betha Blackwood, era rimasta senza parole e senza lacrime, suo figlio Jaehaerys II, il nuovo Re, aveva avuto un malore e aveva tossito sangue, la nuova regina, Shaera, si divideva tra il marito e la figlia Rhaella, anche lei molto debole e in condizioni così precarie da non avere la forza di accudire il neonato principe Rhaegar, che era stato affidato alle balie.
Come in seguito fu detto e fu scritto, il principe Rhaegar era "nato nel dolore", un'ombra che lo avrebbe perseguitato per tutta la vita.

Ma nessun dolore fu più grande di quello di lady Jenny di Oldstones, che aveva perduto suo marito, il principe Duncan, che per lei era tutto.
Si era rifugiata nella residenza degli Ashford e si sfogava con lady Sibilla:
<<Se non mi avesse mai conosciuto, Duncan sarebbe vivo, e sarebbe diventato re. 
Io invece sarei dovuta rimanere nascosta nella foresta di Oldstones, come una selvaggia in mezzo alle macerie. Eppure quel giorno lui mi vide ballare tra le vecchie pietre del castello di re Tristifer Mudd, ed è stato amore a prima vista. Ho lasciato quel cumulo di rovine per amore, ed ora mi trovo davanti ad un altro cumulo di rovine, ed è tutta colpa mia>>

Lady Ashford di Summerhall aveva già la soluzione:
<<Jenny, lui ha fatto le sue scelte nella perfetta consapevolezza di ciò che sarebbe accaduto. Tu hai tentato in tutti i modi di fermarlo, ma la decisione è stata la sua. Sono le scelte che facciamo a definire la nostra identità>>
Lei scosse il capo:
<<Ah, Sibilla, tu sei molto gentile, ma la situazione è più complessa di come appare. La strega dei boschi mi disse che il libero arbitrio non esisteva, che il destino era già scritto, e io volli credere a questo, perché mi esentava dalle responsabilità delle conseguenze delle mie decisioni. La mia colpa consiste nell'essermi fatta vedere da Duncan, tanti anni fa, pur sapendo che, dopo anni di amore felice, lui avrebbe fatto quella fine. Mi sono illusa di poter evitare la profezia, io che ero stata iniziata agli Alti Misteri! Che sciocca presuntuosa!
E adesso, oltre ai rimorsi, non mi resta altra ragione di vita>>
Sibilla le prese la mano:
<<E invece sì, Jenny, tu hai un motivo per cui vivere, ed è Dorian. Io l'ho messo al mondo, ma tu gli hai fatto da madre e da maestra, e continuerai a farlo. Noi provvederemo a sostenerti a livello morale e materiale: non ti faremo mancare niente>>
Jenny annuì:
<<Ti ringrazio, Sibilla. E' vero: Dorian è come un figlio per me, ed è un mio discepolo nella conoscenza degli antichi misteri. Credo che mi stabilirò qui vicino, nella foresta, nella capanna che fu della Veggente. C'è un incantesimo che protegge quel luogo e lo rende inaccessibile agli estranei. E' necessario che tutti mi credano morta, soprattutto coloro che vogliono distruggere la magia e la dinastia Targaryen. I Maestri devono credere di avere vinto, così mi diceva la Veggente. Ora lei è andata a vivere a Cuore Alto, un altro luogo sacro, nelle Terre dei Fiumi>>
Gli altri Ashford non ebbero nulla in contrario alla decisione di Sibilla e di Jenny: avevano altri figli, e Dorian rimaneva comunque una macchia nell'onore di lady Sibilla, era "il figlio del peccato", nato dalla relazione adulterina col principe Aerys.

E fu proprio quest'ultimo l'unico che, in quel mare di dolore, ne sembrava immune, e anzi pareva piacevolmente eccitato.
Essendo morto suo nonno, re Aegon, il nuovo re era Jaehaerys ed il nuovo erede al trono era Aerys, che finalmente poteva fregiarsi del titolo di Principe della Roccia del Drago.
Se poi si considerava il fatto che suo padre era malato di tisi e di cuore, il principe si sentiva già il padrone del mondo, cosa che lo rese ancor più insolente.

<<Assomigli così tanto a Joanna Lannister>> disse Aerys quella sera a Sibilla, facendo capire che l'aveva sedotta soprattutto per questo, offendendo così sia lei che lady Joanna, per non parlare dei loro rispettivi mariti. Ma il principe Aerys, dietro a quelle insolenze, nascondeva una profonda insicurezza, e tutti temevano il giorno in cui, ascendendo al Trono di Spade, quell'insicurezza si sarebbe trasformata in delirio di persecuzione e quell'insolenza sarebbe diventata col tempo una forma di tirannico sadismo (presente, purtroppo, nel sangue dei Targaryen e in molti suoi predecessori sul Trono di Spade).

Aerys dichiarò quella sera:
<<Ser Roger, spero che tu e la tua famiglia sarete nostri ospiti ad Approdo del Re, per l'incoronazione di mio padre. Un soggiorno nella Fortezza Rossa sarà certamente piacevole per il giovane Dorian, grazie al quale siamo stati messi in guardia dal pericolo>>
Il cavaliere finse una profonda deferenza:
<<Vi ringrazio immensamente, vostra Altezza Reale: ci saremo tutti senz'altro. Ora il piccolo Dorian sta riposando, perché è ancora molto scosso, ma gli riferirò le vostre gentili parole>>
La risposta compiacque il Principe della Roccia del Drago, che per una volta volle mostrarsi generoso:
<<Mio padre e io riponiamo in voi e nella vostra lealtà la nostra massima fiducia. Per questo, pur essendo ahimè distrutto il palazzo di Summerhall, vi riconfermiamo nel ruolo di Comandante dei Guardacaccia della foresta di Sala dell'Estate, con una congrua retribuzione che sarà aumentata per merito della vostra accoglienza qui stasera. Verrò a caccia spesso in questa mia foresta, e anche se queste terre si trovano nel feudo dei Baratheon, mio padre ed io intendiamo mantenerle sotto il diretto controllo del Trono. Ciò significa che voi, ser Roger, siete un mio diretto feudatario e risponderete soltanto a me. Non voglio intromissioni da parte di quel pallone gonfiato di Ormund Baratheon, sia chiaro!>>
Ser Roger ne fu felice:
<<E' un grande onore, per me, essere all'esclusivo servizio di Vostra Altezza Reale e di Sua Maestà il Re vostro padre. Ogni vostro desiderio è un ordine!>>
Aerys sorrise deliziato:
<<Ah, se tutti i nobili del Reame fossero come voi, ci sarebbe grande pace e concordia, e prosperità per tutti, come voleva il mio compianto nonno Aegon V, che questa notte ci ha lasciato e ora banchetta nei Sette Cieli insieme ai Sette Dei.
Vi prometto che quando poi i Sette chiameranno alla loro sacra presenza anche il mio amatissimo padre re Jaehaerys II, io vi proclamerò Lord di Summerhall e Pari dei Sette Regni e un giorno, quando sarà il momento, il giovane Dorian diventerà valletto personale di mio figlio Rhaegar. Abbiamo bisogno di persone devote alla nostra causa, se capite bene cosa intendo dire>>
Ser Roger, pregustando le sue future prebende, annuì con vigore:
<<Ma certo, vostra Altezza Reale. Avrete tutta la nostra eterna devozione affinché il vostro erede possa compiere il suo destino, così come è stato predetto. I draghi ritorneranno e la Casa Targaryen dominerà ancora con fuoco e sangue>>
Il principe Aerys sorrise deliziato:
<<Farete molta strada, mio caro amico, e così tutti i vostri figli!>>

Quando finalmente il Principe della Roccia del Drago si ritirò a dormire nella camera da letto padronale di ser Roger e lady Sibilla (secondo alcuni in compagnia della stessa lady), Jenny e Dorian se ne andarono alla chetichella e si ritirarono in quella capanna nella foresta che fu per entrambi un piccolo angolo di pace, lontano dai tormenti del mondo.

Jenny fu data per morta, e l'unico che ebbe il permesso di vederla e frequentarla nella casetta fatata del bosco fu il suo discepolo Dorian Ashford, che in quegli anni apprese, oltre alle discipline tradizionali: grammatica, retorica, dialettica, aritmetica, geometria, astronomia, geografia e storia, anche i rudimenti delle arti liberali, ossia medicina e giurisprudenza, e soprattutto fu preparato all'iniziazione agli Alti Misteri, che i credenti negli Antichi Dei del Nord chiamavano "gli Arcani Supremi".

Gradualmente, giorno dopo giorno, i profughi se ne andarono e di Summerhall rimasero solo le rovine, allo stesso modo in cui erano rimaste solo le rovine di Oldstones.
Il destino di lady Jenny era stato beffardo oltre che crudele, perché aveva posto macerie sia nel suo passato che nel suo futuro.
Però c'era una differenza, rispetto alla sua gioventù:
<<Quando ballavo tra le rovine di Oldstones, tra i fantasmi dei miei antenati, sapevo che un giorno sarebbe arrivato un principe che mi avrebbe amata come in una favola, e su questo si scrisse la prima parte della mia canzone: Jenny e il principe delle Libellule.
Lo sai perché chiamavano Duncan "principe delle Libellule"?>>
Dorian annuì:
<<Nella lingua comune la libellula è chiamata Dragonfly, forse per le sue dimensioni. Duncan era stato il Principe della Roccia del Drago, prima di rinunciare ai suoi diritti per sposarti. Da allora non fu più un'Altezza Reale, né fu chiamato Prince of Dragons. Ma a lui non importava, perché aveva trovato il vero amore, e questa è la più grande gioia che possa toccare a un essere umano: un grande amore ricambiato. E fu l'amore per una fanciulla dei boschi e dei laghi. E allora egli divenne "the Prince of Dragonflies" e fu felice di esserlo>>







Il volto di Jenny era rigato dalle lacrime:
<<Ora che Duncan è morto, quando io danzerò tra le rovine di Summerhall incontrerò il suo fantasma e quello di tutti coloro che sono morti stanotte. E allora tra questi nuovi fantasmi, e specialmente tra quelli che ho amato di più, io continuerò a danzare per il resto della mia vita e non lascerò mai questo luogo>>













Dorian era l'unico che comprendeva le ragioni di Jenny:
<<Capisco le tue ragioni. Ovunque andiamo, i nostri fantasmi ci seguono: non possiamo sfuggirgli. E allora tanto vale restare dove si è, tra ciò che resta del nostro mondo>>
Jenny allora sorrideva al fanciullo e gli scompigliava i suoi capelli biondi:
<<Parli già come un saggio e io ringrazio gli Antichi Dei per avermi donato te, che sei come un figlio e più di un figlio, poiché scoprirai di possedere il dono della chiaroveggenza>>
Dorian le prese la mano, ed ebbe una premonizione:
<<Ho avuto una visione. Tu stavi ballando tra le rovine di Summerhall ed era di nuovo estate, ma io ero più grande, e con noi c'era il principe Rhaegar, la cui bellezza sarà leggendaria, e avrà con sé un'arpa, e scriverà una nuova canzone su di te, e la canterà e la sua musica sarà così sublime da sciogliere anche i cuori più duri. Del resto, cosa c'è di più triste di un amore perduto?>>
Jenny sapeva che le parole sono il veicolo della magia e dunque accolse le sagge parole di Dorian con la dovuta consapevolezza:
<<Ho perduto la persona che amavo e il nostro intero mondo. Succede a molti, sotto forme meno visibili, ma non meno dolorose. Il dolore della perdita è universale e proprio per questo è degno di essere cantato. La poesia e la canzone sono uno spazio sicuro per una verità difficile. 
Rhaegar saprà trovare le parole giuste. 
Verrà spesso a trovarci, e diventerete amici, e vorrà che tu risieda nella capitale. Ma io non verrò. Non voglio andarmene da questo luogo: le rovine di Summerhall assomigliano a quelle di Oldstones. E' come se fossi tornata alla mia prima casa: stavo bene là e imparerò a star bene anche qui>>
Dorian sentiva che quello era davvero il futuro che li attendeva:
<<Anche io preferirei restare per sempre nella foresta, ma ho percepito ciò che tu dici. Rhaegar mi coinvolgerà nelle sue avventure. Lui sarà fatto così: trascinerà con sé tutte le persone che ama, e non sempre sarà un bene. Non è lui il Principe Promesso. Ciò non toglie che sarà il più affascinante e il più carismatico di tutti i Targaryen>>
Jenny aveva previsto molti di questi scenari:
<<Ognuno ha i suoi fantasmi. Il tuo fantasma sarà quello di Rhaegar e in suo nome tu difenderai la sua famiglia e la causa dei Targaryen per il resto della tua vita, che sarà molto più lunga e più saggia della sua. Tutti piangono per i morti, ma dovrebbero piangere per i sopravvissuti, perché è a noi sopravvissuti che tocca tutto il dolore>>
Dorian ebbe di nuovo una visione, con Rhaegar che cantava nei versi della lingua comune di Westeros, e lui ripeté quei versi affinché Jenny potesse sentirli:

<<High in the halls of the kings who are gone
Jenny would dance with her ghosts
The ones she had lost and the ones she had found
And the ones who had loved her the most
The ones who'd been gone for so very long
She couldn't remember their names
They spun her around on the damp old stones
Spun away all her sorrow and pain
And she never wanted to leave, never she wanted to leave
Never she wanted to leave, never she wanted to leave
They danced through the day and into the night 
through the snow that swept through the hall
From winter to summer and winter again
Til the walls did crumble and fall
And never she wanted to leave, never wanted to leave
Never wanted to leave, never wanted to leave
And she never wanted to leave, never wanted to leave
Never wanted to leave, never wanted to leave
High in the halls of the kings who are gone
Jenny would dance with her ghosts
The ones she had lost and the ones she had found
And the ones
Who had loved her the most>>





English version

<<What are prophecies for? If they are true they will come true anyway, even if we try to prevent it, and if they are false, then they are a deception>> Dorian Ashford had once said to his mentor, Lady Jenny of Oldstones.
And she replied:
<<Knowing what will happen gives us time to prepare for the inevitable>> but then he added: <<If we know when the end will come, then we will make better use of the time we have left. But I realize myself that in reality one is never really prepared>>.
Jenny had known the prophecy regarding the tragedy of Summerhall since she was very young and had not met Prince Duncan Targaryen, yet when it came true, the "Princess of Dragonflies", as she was called ("Princess of Dragonflies" in the common tongue), the mourning shocked her as if in her heart she had hoped until the end that the prophecy was wrong.
He remembered Dorian's words:
<<I don't believe in Destiny. I believe in Chance, which is a completely different thing. Prophecies are just deceptions or predictions derived from data available to everyone. I will never resign myself to prophecies, and I will always consider my premonitions as simple intuitions of an ongoing process>>
That six-year-old boy spoke as if he were sixty. There was in him a natural predisposition for wisdom, and it was precisely that awareness that had pushed Lady Jenny to take on the task of instructing him in the Supreme Arcana.
Yet Dorian continued to maintain a materialist basis in his mentality.
Jenny had warned him:
<<Do not be misled by the five senses: they perceive the world as it appears to us, not as it really is. There are forces, for better or worse, that act without us being able to perceive them, but the fact that we do not perceive them does not mean that they are an invention of those who have Third Eye Sight. One day you too will lift the veil of phenomena and discover the true face of reality.
Clairvoyance gives us an essential tool to cushion the impact of disasters.
Clairvoyance is just as important as memory. And memory is everything. Without it, we are blind. Without it, we leave the fate of our world to Chance>>
These speeches returned to Dorian's mind as he watched in shock as the green flame of the wildfire consumed his childhood paradise, the royal residence of Summerhall.
The coming true of the prophecy, despite having done everything to avoid it, made him understand that there was something more at work... something that escaped perception and which for this very reason was extremely dangerous.

The memory of the end of Summerhall remained vivid in Dorian's mind forever.
To those who asked him to tell what had happened, he replied: <<You ask me to renew an unspeakable pain. One day perhaps I will tell it, but this is not the day>>.
An entire life had to pass before Dorian could learn to live with the weight of that memory.
He had tried in every way to forget, to throw away those annoying memories that oppressed him, but he hadn't succeeded.
He remembered all too well everything that had happened when that monstrous fire was still raging.

The remnants of the Kingsguard had set up refuge near Ser Roger Ashford's lands.
The fire in Sala dell'Estate illuminated the sky with the green color of wildfire.
The first to arrive was Prince Aerys with a small entourage, and he missed no opportunity to be as pompous and petulant as usual:
<<My blood on the embers created a flame more powerful than expected. After all, it is royal blood, Targaryen blood but above all it is pure blood: both my parents belong to the Dragonborn. I don't know if my flame was the decisive factor in the fire, but as soon as it was released, I immediately decided to take refuge. Now I have a legitimate son to think about, an heir of the purest blood, the Prince who was Promised>>

Aerys Targaryen didn't care about the tragedy that was taking place around him: the only thing that interested him was having confirmation that his grandfather King Aegon V was dead, which, by bringing Jaehaerys II to the Iron Throne, shortened the line of succession and made Aerys, finally, Prince of Dragonstone, the title of the heirs to the throne.

Among the members of the Royal Family, in addition to King Aegon, two of his sons died, princes Duncan and Daeron.
Even the Commander of the Royal Guard, Ser Duncan the Tall, had lost his life, sacrificing himself to be able to evacuate as many people as possible.
And Master Corso was also dead, while Marwyn had managed to escape in time, thanks to the help of Maggy the Frog.
Among the survivors the dismay was grave: the queen mother, Betha Blackwood, was left speechless and without tears, her son Jaehaerys II, the new King, had fallen ill and coughed blood, the new queen, Shaera, was divided between her husband and daughter Rhaella, who was also very weak and in such precarious conditions that she did not have the strength to look after the newborn prince Rhaegar, who had been entrusted to the nurses.
As was later said and written, Prince Rhaegar was "born in sorrow", a shadow that would haunt him throughout his life.

But no sorrow was greater than that of Lady Jenny of Oldstones, who had lost her husband, Prince Duncan, who was everything to her.
She had taken refuge in the Ashford residence and was venting her feelings to Lady Sibilla:
<<If he had never known me, Duncan would be alive, and would have become king.
I, on the other hand, should have remained hidden in the forest of Oldstones, like a savage among the rubble. Yet that day he saw me dancing among the old stones of King Tristifer Mudd's castle, and it was love at first sight. I left that pile of ruins out of love, and now I find myself in front of another pile of ruins, and it's all my fault."

Lady Ashford of Summerhall already had the solution:
<<Jenny, he made his choices in perfect awareness of what would happen. You tried in every way to stop him, but the decision was his. It is the choices we make that define our identity>>
She shook her head:
<<Ah, Sibilla, you are very kind, but the situation is more complex than it appears. The woodland witch told me that free will did not exist, that destiny was already written, and I wanted to believe this, because it exempted me from responsibility for the consequences of my decisions. My fault consists in having let Duncan see me, many years ago, despite knowing that, after years of happy love, he would end up like that. I deluded myself into thinking that I could avoid the prophecy, I who had been initiated into the High Mysteries! What a presumptuous fool!
And now, besides remorse, I have no other reason to live>>
Sibilla took her hand:
<<And yes, Jenny, you have a reason to live, and it is Dorian. I brought him into the world, but you acted as his mother and teacher, and you will continue to do so. We will support you on a moral and material level: we will not let you lack anything>>
Jenny nodded:
<<Thank you, Sibilla. It's true: Dorian is like a son to me, and he is my disciple in the knowledge of the ancient mysteries. I think I will settle nearby, in the forest, in the hut that belonged to the Seer. There is a spell that protects that place and makes it inaccessible to outsiders. It is necessary for everyone to believe me dead, especially those who want to destroy magic and the Targaryen dynasty. The Masters must believe they have won, so the Seer told me. Now she has gone to live in Cuore Alto, another sacred place, in the Riverlands>>
The other Ashfords had nothing against Sibilla and Jenny's decision: they had other children, and Dorian still remained a stain on Lady Sibilla's honor, he was "the son of sin", born from the adulterous relationship with Prince Aerys.

And this last one was the only one who, in that sea of ​​pain, seemed immune to it, and indeed seemed pleasantly excited.
Since his grandfather, King Aegon, had died, the new king was Jaehaerys and the new heir to the throne was Aerys, who could finally boast the title of Prince of Dragonstone.
If we then considered the fact that his father was sick with consumption and heart disease, the prince already felt like the master of the world, which made him even more insolent.

<<You look so much like Joanna Lannister>> Aerys said to Sibilla that evening, making it clear that he had seduced her above all for this reason, thus offending both her and Lady Joanna, not to mention their respective husbands. But Prince Aerys, behind those insolences, hid a profound insecurity, and everyone feared the day when, upon ascending the Iron Throne, that insecurity would transform into a frenzy of persecution and that insolence would over time become a form of tyrannical sadism (present, unfortunately, in the blood of the Targaryens and in many of his predecessors on the Iron Throne).

Aerys declared that evening:
"Ser Roger, I hope you and your family will be our guests in King's Landing for my father's coronation. A stay in the Red Keep will certainly be pleasant for young Dorian, thanks to which we were warned of the danger>>
The knight feigned profound deference:
<<I thank you immensely, your Royal Highness: we will certainly all be there. Now little Dorian is resting, because he is still very shaken, but I will pass on your kind words to him>>
The answer pleased the Prince of Dragonstone, who for once wanted to be generous:
<<My father and I place our utmost trust in you and your loyalty. For this reason, although the palace of Summerhall has unfortunately been destroyed, we reconfirm you in the role of Commander of the Gamekeepers of the Forest of Summerhall, with a suitable salary which will be increased thanks to your welcome here this evening. I will come to hunt in this forest of mine often, and although these lands lie in the Baratheon fiefdom, my father and I intend to keep them under the direct control of the Throne. This means that you, Ser Roger, are my direct liege lord and will answer only to me. I don't want any interference from that big mouth Ormund Baratheon, let's be clear!>>

Ser Roger was delighted:
<<It is a great honor for me to be in the exclusive service of Your Royal Highness and His Majesty the King your father. Your every wish is an order!>>
Aerys smiled delightedly:
<<Ah, if all the nobles of the Realm were like you, there would be great peace and harmony, and prosperity for all, as desired by my late grandfather Aegon V, who left us this night and now feasts in the Seven Heavens together with the Seven Of the.
I promise you that when the Seven then call my beloved father King Jaehaerys II into their sacred presence, I will proclaim you Lord of Summerhall and Peer of the Seven Kingdoms and one day, when the time comes, young Dorian will become my son's personal valet Rhaegar. We need people devoted to our cause, if you understand what I mean>>
Ser Roger, anticipating his future benefits, nodded vigorously:
<<Of course, your Royal Highness. You will have all our eternal devotion so that your heir can fulfill his destiny, as has been foretold. The dragons will return and House Targaryen will rule again with fire and blood."
Prince Aerys smiled delightedly:
<<You will go a long way, my dear friend, and so will all your children!>>

When the Prince of Dragonstone finally retired to sleep in the master bedroom of Ser Roger and Lady Sibilla (according to some in the company of the lady herself), Jenny and Dorian left on the sly and retreated to that cabin in the forest that it was a small corner of peace for both of them, far from the torments of the world.

Jenny was presumed dead, and the only one who was allowed to see her and frequent her in the fairy house in the woods was her disciple Dorian Ashford, who in those years learned, in addition to the traditional disciplines: grammar, rhetoric, dialectics, arithmetic, geometry , astronomy, geography and history, also the rudiments of the liberal arts, i.e. medicine and jurisprudence, and above all he was prepared for initiation into the High Mysteries, which believers in the Ancient Gods of the North called "the Supreme Arcana".

Gradually, day by day, the refugees left and only the ruins remained of Summerhall, in the same way that only the ruins of Oldstones remained.
Lady Jenny's fate had been mocking as well as cruel, for it had placed rubble in both her past and her future.
But there was a difference compared to his youth:
<<When I danced among the ruins of Oldstones, among the ghosts of my ancestors, I knew that one day a prince would come who would love me like in a fairy tale, and the first part of my song was written about this: Jenny and the prince of Dragonflies.
Do you know why they called Duncan "Prince of Dragonflies"?>>
Dorian nodded:
<<In common language the dragonfly is called Dragonfly, perhaps due to its size. Duncan had been the Prince of Dragonstone, before giving up his rights to marry you. From then on he was no longer a Royal Highness, nor was he called Prince of Dragons. But he didn't care, because he had found true love, and this is the greatest joy that a human being can experience: a great reciprocated love. And it was love for a girl of the woods and lakes. And then he became "the Prince of Dragonflies" and was happy to be so>>
Jenny's face was streaked with tears:
<<Now that Duncan is dead, when I dance in the ruins of Summerhall I will meet his ghost and that of all those who died tonight. And so among these new ghosts, and especially among those I loved the most, I will continue to dance for the rest of my life and I will never leave this place>>

Dorian was the only one who understood Jenny's reasons:
<<I understand your reasons. Everywhere we go, our ghosts follow us: we cannot escape them. So we might as well stay where we are, among what remains of our world>>
Jenny then smiled at the boy and ruffled his blond hair:
<<You already speak like a sage and I thank the Ancient Gods for giving me you, who are like a son and more than a son, since you will discover that you possess the gift of clairvoyance>>
Dorian took her hand, and had a premonition:
<<I had a vision. You were dancing in the ruins of Summerhall and it was summer again, but I was older, and with us was Prince Rhaegar, whose beauty will be legendary, and he will have a harp with him, and he will write a new song about of you, and he will sing it and his music will be so sublime that it will melt even the hardest hearts. After all, what is sadder than a lost love?>>
Jenny knew that words are the vehicle of magic and therefore welcomed Dorian's wise words with due awareness:
<<I lost the person I loved and our entire world. It happens to many, in less visible but no less painful ways. The pain of loss is universal and for this reason it is worthy of being sung. Poetry and song are a safe space for a difficult truth.
Rhaegar will find the right words.
He will come to visit us often, and you will become friends, and he will want you to reside in the capital. But I won't come. I don't want to leave this place: the ruins of Summerhall resemble those of Oldstones. It's as if I had returned to my first home: I felt good there and I will learn to feel good here too>>
Dorian felt that this was truly the future that awaited them:
<<I too would prefer to stay in the forest forever, but I sensed what you said. Rhaegar will involve me in his adventures. This is how he will be: he will drag all the people he loves with him, and it won't always be a good thing. He is not the Promised Prince. This does not mean that he will be the most fascinating and charismatic of all the Targaryens>>
Jenny had foreseen many of these scenarios:
<<Everyone has their ghosts. Your ghost will be that of Rhaegar, and in his name you will defend his family and the Targaryen cause for the rest of your life, which will be much longer and wiser than his. Everyone cries for the dead, but they should cry for the survivors, because it is us survivors who are affected by all the pain>>
Dorian again had a vision, with Rhaegar singing in the verses of the common tongue of Westeros, and he repeated those verses for Jenny to hear:

<<High in the halls of the kings who are gone
Jenny would dance with her ghosts
The ones she had lost and the ones she had found
And the ones who had loved her the most
The ones who'd been gone for so very long
She couldn't remember their names
They spun her around on the damp old stones
Spun away all her sorrow and pain
And she never wanted to leave, never she wanted to leave
Never she wanted to leave, never she wanted to leave
They danced through the day and into the night 
through the snow that swept through the hall
From winter to summer and winter again
Til the walls did crumble and fall
And never she wanted to leave, never wanted to leave
Never wanted to leave, never wanted to leave
And she never wanted to leave, never wanted to leave
Never wanted to leave, never wanted to leave
High in the halls of the kings who are gone
Jenny would dance with her ghosts
The ones she had lost and the ones she had found
And the ones
Who had loved her the most>>

The Song of Jenny of Oldstones