giovedì 17 gennaio 2019

Vite quasi parallele. Capitolo 138. Il Cigno Nero, ossia Il Male è la regola, il Bene è l'eccezione

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L'Iniziato aprì gli occhi e seppe che il rito si era concluso con successo.
Era vivo, era cosciente ed era il prediletto di Belenos, il che lo rendeva più potente di molti dei suoi confratelli, forse persino dei Maestri che sedevano nel Consiglio.
Vide Joanna, che aveva presieduto la cerimonia d'Iniziazione.
<<Ce l'ho fatta dunque, sono uno di voi, adesso, non è così?>>
La ragazza annuì, con un accenno di sorriso, immerse l'indice della mano destra in un'ampolla contenente sette oli sacri e gli tracciò un segno sulla fronte.
Gli prese poi le mani, aiutandolo a sollevarsi e gli disse:
<<Alzati, Sir Richard, Cavaliere della Luce, Iniziato agli Arcani Supremi, e scegli la Confraternita a cui apparterrai, all'interno dell'Ordine>>
Aveva inglesizzato il suo nome, precedendolo dall'appellativo tipico dei cavalieri.
Se l'aveva chiamato Cavaliere della Luce, Joanna conosceva già la sua scelta:
<<Ho visto Belenos. Mi ha onorato della sua presenza e della sua fiducia. Mi ha scelto ed io ho accettato. Farò parte della sua Confraternita, l'Aristocrazia Bianca>>
Joanna l'aveva previsto. Quante altre cose sapeva?
<<Così sia. Ti sarà concesso comunque un periodo di tempo di un mese per confermare la scelta, oppure cambiarla. Gli altri Signori degli Elementi ti faranno visita. Atar, Gothar e soprattutto Eclion, il Signore Oscuro>>

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L'Iniziato non ne era sorpreso:
<<Belenos me l'ha detto. E io ho già compiuto la mia scelta>>
Joanna scosse il capo:
<<Non è così semplice. C'è una verità che Belenos preferisce non dire, ma che fa comunque parte degli Arcani Supremi.
In questo mondo il Male è la regola, mentre il Bene è l'eccezione.
Per salvarsi dal Male non basta distoglierne lo sguardo, perché il Male è dappertutto, anche se riesce a nascondersi molto bene, nello spazio e nel tempo.
Il Male è connaturato alla Vita stessa: basta osservare una catena alimentare. Ogni forma di vita si nutre di altre forme di vita: già questo punto di partenza contiene in sé il seme della distruzione.
Chi sceglie di non vedere questo mente a se stesso e tradisce una delle prime regole etiche, e cioè quella di non mentire>>

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Aveva parlato con severità, ma anche con una punta di sarcastico cinismo.
Riccardo era rimasto colpito dalle sue parole.
<<Può essere, ma questo non cambia la mia decisione>>
Stava albeggiando e il risveglio della natura, nel bosco, aveva portato con sé un'allegria triste nell'aria.
Lo stesso volto di Joanna Burke-Roche, trasfigurato dall'aurora, sembrava in armonia con quell'atmosfera paradossale.
<<Non hai la forza sufficiente per contrastare Atar, Gothar o Eclion. 
Forse potrai nasconderlo ad altri, ma io riesco a leggere nella tua mente e conosco i conflitti che la agitano. I Signori degli Elementi faranno leva su tali conflitti e sarà un facile gioco scardinare ogni tuo buon proposito.
Lo so per esperienza>>
L'Iniziato le credette. Percepiva sincerità e sintonia nelle sue parole.
Fin da bambino, Riccardo aveva percepito se stesso come una persona fragile e problematica, il che lo aveva spinto a creare legami con altre persone fragili problematiche, nella speranza che queste avrebbero mostrato una maggiore comprensione nei suoi confronti.
Ma era uno sbaglio: ognuno ha "i suoi problemi" e si mostra comprensivo soltanto verso sé stesso.
Per questo sapeva di non potersi fidare di Joanna.
Allo stesso tempo, tuttavia, poteva apprendere da lei qualcosa di utile.
Lui era uno che ascoltava e imparava. Mentre gli altri pensavano solo a vantarsi o a pontificare, lui cercava di discernere, in quella cacofonia di vanità, i dettagli che potevano essere utili o addirittura importanti, poiché anche la persona più vacua può avere, senza nemmeno rendersene conto, qualcosa da insegnarci.
Persino le persone più granitiche potevano nascondere un'incrinatura.
C'è una crepa in ogni cosa. E' così che entra la luce.
Chi l'aveva scritto? Forse Leonard Cohen?
<<Tu l'hai visto, allora? Eclion, intendo...>>
Joanna apparve turbata, poiché non doveva essere certo per lei un ricordo piacevole.
I suoi capelli biondi parevano imprigionare i primi raggi dell'alba ed i suoi occhi azzurri luccicavano di una commozione a stento dominata.
Ma la bocca aveva assunto una piega amara, che sembrava esprimere tutto il suo rincrescimento di fronte ai mali del mondo.

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<<Sì, purtroppo. Fu una visione non voluta, come quelle che inevitabilmente accadono agli Iniziati di Rango Segreto, quelli che, come me e te, posseggono il dono della Vista.
 E sai cosa mi ha detto? "Anche il troppo Bene è un Male. E' qui che falliscono i buoni: quando esagerano. In quel momento entrano nel mio territorio, senza nemmeno essere stati invitati". 
Non credere che ci sia così tanta differenza tra gli eccessi dei santi e quelli dei malvagi.
E' un cerchio  che si chiude: gli estremi si toccano e finiscono col saldarsi.
Il vero nemico è l'estremismo, di qualsiasi tipo, e tu lo sai meglio di me.
Uno dei tuoi talenti è la capacità di riconoscere immediatamente un'ingiustizia, e l'eccesso di Bene, come ogni eccesso, è un'ingiustizia. 
Ma questo è un concetto di cui Belenos non ama parlare>>
Lui si sentiva molto stanco:
<<Belenos mi ha messo in guardia da te. Ha detto di non fidarmi>>
Joanna non ne era sorpresa:
<<Il Signore della Luce mi accusa, ma io dico che troppa luce può anche rendere ciechi.
Belenos è un'entità solare, e il sole non può essere guardato fissamente.
Ci sono delle sfumature che Belenos, in tutta la sua gloria sfolgorante, non può cogliere, ed è proprio in quelle sfumature che si trova il significato dell'agire umano, in tutta la sua complessità.
Sono nata in seno ad una famiglia di adepti del Serpente Rosso, devoto ad Atar, Signore del Fuoco e del Calore, e sono stata adottata, in età adulta, dalla dinastia che controlla la Fraternitas Draconis, devota a Gothar, Signore del Ghiaccio e del Freddo. 

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Ciò rispecchia la mia duplice natura, perché mia è la Canzone del Ghiaccio e del Fuoco.
Ma non sono mai stata, né sarò mai, una serva del Signore Oscuro, Eclion, Principe delle Tenebre. Le Arti Oscure non mi riguardano, così come non mi riguarda il tradimento.
Dimostrerò con i fatti che Belenos si sbaglia sul mio conto.
Io sarò al tuo fianco, anche se riconosco che per te sia più importante chi ti porti dentro piuttosto di chi ti cammina accanto>>
Riccardo percepiva sincerità in quelle parole.
Non avrebbe saputo dire il perché: certe cose non si apprendono per via razionale, ma si sentono nel profondo del cuore.
Eppure c'erano punti oscuri da chiarire.
<<Io vorrei crederti, ma prima vorrei anche capire se tu hai tradito la fiducia del tuo ex-fidanzato Waldemar Richmond e quella dell'uomo che ora ti ama, ossia il dottor Luca Bosco>>
Joanna annuì:
<<Te ne avrei parlato comunque: è giusto che tu conosca la verità.
Quando mi fidanzai con Waldemar, io l'amavo veramente, e quando ci siamo lasciati, è stato perché mi sono resa conto di non amarlo più.

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E' molto triste la fine di un amore, ma è qualcosa che può succedere.
Come dice un cinico, ma sincero proverbio, l'amore è eterno finché dura.
Quando lasciai Waldemar, la mia famiglia, che voleva a tutti i costi quel matrimonio, mi ripudiò, e così io trovai sostegno soltanto in Vlad Dracu, che mi adottò come figlia, senza chiedermi nulla in cambio, se non sincerità verso la Fraternitas Draconis, di cui egli è Priore.
Riguardo a Luca Bosco, nutro un profondo affetto nei suoi confronti, che potrebbe anche diventare amore, non lo posso escludere.
L'altra sera io e Luca ci siamo ritrovati dopo molto tempo e ci siamo baciati.
Come vedi non ti nascondo nulla.
Ora anche lui è un Iniziato. 
Tuo zio Lorenzo ha presieduto alla sua Iniziazione, e al risveglio Luca ha scelto di appartenere alla confraternita del Serpente Rosso, il che lo rende molto vicino al Consigliere Albedo, che è il Priore di tale confraternita.
Non ci sarà conflitto tra voi, anzi, troverete molti motivi validi per cui collaborare.
Tu hai scelto l'Aristocrazia Bianca, il cui Priore è il Duca di Albany, Gran Maestro dell'Ordine degli Iniziati, anche se ormai il suo mandato sta scadendo.
Avrai modo di conoscerlo molto presto.
Come vedi, nessuno di noi ha scelto l'Aristocrazia Nera, il cui Priore è "di rango segreto", anche se io sospetto che sia il Duca di Kent.
In ogni caso, nessuno di noi, neppure il Consigliere Albedo, oserebbe mai attaccare il Prescelto di Belenos>>
L'Iniziato rise:
<<Il Prescelto? Mi stai prendendo in giro? Sono forse una specie di Harry Potter della situazione? O di Anakin Skywalker, o Paul Atreides?>>
Lei sorrise:
<<Non esageriamo! Per il momento ti autorizzo solo a essere una specie di Mr Banks in difficoltà, che ha bisogno di una Mary Poppins che introduca un po' di magia nella sua vita, e gli insegni un paio di cose, prima che cambi il vento.
Scherzi a parte: il tuo ruolo è quello di contribuire a risanare l'antica frattura tra l'Aristocrazia Bianca e quella Nera, col sostegno delle altre due confraternite dell'Ordine degli Iniziati.
C'è bisogno di pace, ora più che mai, perché ci attendono sfide terribili, e le nostre fatiche saranno gravi per preservare la civiltà dalla barbarie che ci sta assediando.
Abbiamo bisogno del tuo contributo, poiché sono rare ormai, nella nostra generazione, le persone con una cultura ampia come la tua, e una profonda consapevolezza dei Misteri>>
Lui scosse il capo:
<<L'unica cosa di cui sono consapevole è la mia incertezza su qualsiasi cosa, la mia debolezza e la mia fuga dal mondo. In omnibus requiem quaesivi, et nusquam inveni nisi in angulo cum libro. Il che mi porta persino a chiedermi se la mia cultura non sia stata un ripiego per mascherare il fallimento in tutti gli altri aspetti della vita.
Dovete essere davvero disperati se riponete le vostre speranze su di me.
In ogni caso, continuo a dubitare di tutto, persino della veridicità della mia visione. In fondo potrebbe essere stato soltanto un sogno indotto da sostanze allucinogene>>
Joanna gli puntò contro l'indice unghiato:
<<Un sogno di cui io conoscevo tutti i dettagli prima che tu me li dicessi? Dubitare è lecito, ma tu stai negando l'evidenza>>
Lo scetticismo di Riccardo pareva inscalfibile:
<<E' che continuo a non vedere il senso di tutto questo, ciò che voi chiamate "il Grande Disegno"... io non lo vedo.
Non ho mai visto una trama prima d'ora e anche adesso mi pare di averla scoperta per sbaglio, perché non vi è un ordine nell’universo e le uniche verità che servono sono strumenti da buttare.
Belenos parla di equilibrio, non di giustizia, e come se non bastasse tu rincari la dose dicendo che il Male è la regola e il Bene è l'eccezione.
Se questa è la verità, allora era meglio non conoscerla>>
Era un'argomentazione emotiva e lei seppe smontarla con poche parole:
<<Tu hai cercato la verità per tutta la vita. Hai scelto di cercarla! Non è stato un ripiego! 
Lo sai benissimo: tu hai rifiutato tutto il resto, perché ti pareva tempo perso, rispetto all'unica vita autentica, quella contemplativa. 
Tu hai scelto la parte migliore, quella che non ti sarà tolta.
Puoi fingere di rinnegare il tuo destino, ma io non ti credo: tu sai benissimo qual era la tua predisposizione, la tua missione nella vita. La conoscenza. 
Ed ora che ti sei abbeverato alla Fonte Sacra, non puoi più tornare indietro.
Conosci te stesso, assumiti le responsabilità del tuo ruolo, compi il tuo dovere e accetta il tuo destino>>
Lui non voleva sentir nominare quella parola:
<<Tu mi parli di destino, ma l'unica cosa che so è che i principi fondamentali dell'universo restano pur sempre l'Errore e il Caso.

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Non ho intenzione di seguirti lungo questa strada.
Cercherò altre terre e altri mari da esplorare. Terre incognite, forse irraggiungibili, forse inesistenti, ma che importa? In fin dei conti, cos'è che desideriamo di più? Ciò che non abbiamo, e soprattutto ciò che non possiamo avere>>
Joanna assunse un tono minaccioso:
<<Se pensi di fuggire ti illudi. Te l'ha già detto Belenos e io te lo ripeto.
Non troverai altra terra, non troverai altro mare. 
La città ti verrà dietro, andrai vagando per le stesse strade...>>
Riccardo era esasperato:
<<Lo so! So come va a finire! Ma non lo accetterò mai... andatevi a cercare un altro "prescelto", uno molto più giovane e molto più potente>>
Lei sorrise:
<<Più vecchio è il violino, più dolce è la melodia. Antico proverbio di Hibernia, terra di alcuni miei antenati. 
I loro ricordi sono vivi nella mia memoria, come in quella di ogni Iniziato.
Non percepisci un senso di déjà vu?
Sono "gli Altri Ricordi", i ricordi ancestrali, la "Memoria Filogenetica" che è stata risvegliata attraverso l'Iniziazione.
Tu non sei più un individuo: sei un'intera legione, un'orda immensa che chiede soltanto di avere anche solo per un istante l'attenzione della tua coscienza.
Questi ricordi si insinueranno come flash nei tuoi pensieri e nelle tue emozioni, quando meno te lo aspetterai.
Alcuni potrebbero chiamarla "possessione", ma noi Iniziati preferiamo chiamarla "coscienza superiore".
E la coscienza, indotta dalla memoria,  è già di per sé una delle forme più implacabili del destino>>

sabato 5 gennaio 2019

Differenza tra Etnia e Nazione

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Predominant ethnic groups in Europe

Con il termine "etnia", secondo le scienze umane contemporanee,  si intende un raggruppamento umano che presenta una similarità di caratteri culturali, linguistici e a volte anche religiosi o somatici. 
Spesso usato, nel linguaggio giornalistico, il termine è usato con il significato di minoranza nazionale, gruppo minoritario.
Ma qual è, allora, la differenza tra etnia e nazione?
La nazione si distingue dall'etnia per il fatto di avere piena coscienza di esserlo (cioè di essere consapevole di queste similarità culturali, linguistiche, religiose o somatiche), di essere stabilmente radicata in un territorio,  e di rivendicare (più o meno fondatamente) un'identità, un'origine e una tradizione comune, che spesso (anche se non sempre), si accompagna con la rivendicazione di una autonomia o indipendenza politica (costituendosi in regione autonoma o stato nazionale).
Non va confuso col termine nazionalità, che sta ad indicare lo stato d'origine di una famiglia che è migrata in un altro stato, anche se nel linguaggio giornalistico viene usato come sinonimo di etnia.

martedì 1 gennaio 2019

I gioielli della Corona del Regno di Gondor

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1) Corona Alata di Elendil con rappresentazione dell'Albero Sacro di Minas Tirith
2) Anello di Barahir, capostipite della stirpe degli Edain
3) Gioiello dell'Elessar, di smeraldo su argento, donato da Galadriel ad Aragorn
4) Gioiello elfico della Stella del Vespro

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sabato 29 dicembre 2018

Vite quasi parallele. Capitolo 137. La Luce è la Mano Sinistra delle Tenebre

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<<Io sono un potente alleato>> disse Belenos alla fine del suo discorso <<ma non sono onnipotente. Posso aiutare chi crede in me, ma il mio sostegno è efficace solo se si rinuncia ad Eclion e ai suoi alleati. Non puoi chiedere favori a due entità opposte tra loro>>

<<Ma tu stesso hai detto che il Bene e il Male sono mescolati tra loro, sono complementari, e che l'universo si regge sul loro equilibrio, tanto che il bene di qualcuno comporta inevitabilmente il male di qualcun altro>>

<<L'Ipotesi del Male è soltanto un'ipotesi. Può verificarsi spesso, ma io credo che non sia inevitabile. Ciò che conta è che non è consentito provocare ad altri un danno ingiusto al fine di ottenere un proprio vantaggio. 
Il danno è ingiusto quando viola i principi etici basilari e le loro implicazioni.
Per questo chi chiede il mio aiuto non è autorizzato ad avvalersi delle Arti Oscure>>

<<Intendi dire che la magia nera esiste davvero?>>

<<Esiste Eclion, e si compiace di essere chiamato "il Signore Oscuro", ma a differenza dei malvagi di cui si parla nelle grandi narrazioni, egli ha un aspetto raffinato, modi eleganti e discorsi suadenti.
E' in un certo senso il mio gemello tenebroso. 

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Il fatto che ci assomigliamo è innegabile ed egli lo sfrutta per ingannare chi crede in me.
Vorrebbe far credere di essere come me, ma più potente.
Non a caso la sua più famosa affermazione è che "la Luce è la Mano Sinistra delle Tenebre".
Essa, pur nascendo dalla teoria della complementarietà tra bene e male, contiene un elemento sottilmente diffamatorio, in quanto riduce il lato luminoso ad una mera appendice di quello oscuro, arrivando persino ad alludere ad una appartenenza di tutti gli Iniziati alla cosiddetta Via della Mano Sinistra, quella delle Arti Oscure. 
Non a caso gli Iniziati che si rivolgono ad Eclion, recitano la formula: "Salute a te o Padre, ti porto carne incorrotta, con la mano sinistra te la porgo".

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Chi invece segue me, imbocca la Via della Mano Destra, che si caratterizza per alcuni punti essenziali:

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Queste entità non sono trascendenti, ma sono sovrumane.
Si trovano lontano, ma rimangono sempre in contatto con chi le ha invocate.
Il luogo dove tutti ci riuniamo è l'Anello del Destino.
Un giorno saprai di cosa si tratta, ma per ora è essenziale che tu abbia fiducia in ciò che ti ho detto.
Non abbandonare mai la retta via: non cedere ad Eclion!>>

<<Perché Eclion dovrebbe interessarsi a me?>>

<<Tu sei un mio discendente, ma sei anche discendente di Eclion, ed è per questo che hai sempre provato un grande conflitto interiore. 
Un giorno anche Eclion ti si manifesterà, e allora dovrai prendere una decisione definitiva.
In quel momento dovrai ricordare che non solo il tuo destino dipenderà da quella scelta, ma anche il destino di moltissimi altri. 

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Eclion farà leva sulla rabbia che c'è in te, nata dalle ingiustizie che tu vedi nel mondo e nella tua vita, e si offrirà di vendicare i torti e di punire coloro che tu indicherai, ma in cambio si prenderà tutto il buono che alberga nel tuo cuore, e in quello di coloro che ti amano e che tu ami.
In quel momento dovrai ricordare che tutte quelle ingiustizie in realtà sono state volute dallo stesso Eclion per suscitare in te quella rabbia con cui egli vuole renderti suo schiavo>>

<<Perché proprio io? Perché vi rivolgete a me, che sono così debole?>>

<<Perché su una cosa Albedo aveva ragione: quelle che tu vedi come debolezze, sono in realtà i segni della sensitività, che ora si sta risvegliando, nella duplice forma della Memoria Ancestrale e della Precognizione. Unite insieme, queste due doti di chiaroveggenza formano quella che noi chiamiamo "la Vista". Ci vorrà molto tempo affinché tu apprenda come usarla e come interpretarla, ma la cosa più importante sarà la scelta di colui che ti dovrà istruire. 
Ecco perché io ed Eclion ci contendiamo la tua lealtà, e anche altri lo faranno: Atar e persino Gothar.
Ma io credo in te, e confido non abbandonerai mai la Retta Via, l'Antica Via, il Sentiero Dorato...>>

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<<Ma al di sopra di voi non c'è nulla? Non esistono entità più potenti? Non esiste un demiurgo?>>

<<Non c'è stata nessuna Creazione. Esistono solo le trasformazioni. E' paradossale, ma la vostra scienza ha compreso che è assurdo parlare di un tempo "zero". Ci sono però delle costanti, in questo universo, ed una delle più importanti è la velocità della luce. Nessuno fino ad ora è riuscito a superarla. Per questo non ci sono entità più potenti di me o di Eclion, anche se ce ne sono molte che hanno un potere quasi pari al nostro. 
Ma a proposito di tempo: il nostro è scaduto. Presto ti risveglierai e sarai a tutti gli effetti un Iniziato agli Arcani Supremi. 
Da questo momento le tue scelte dovranno essere guidate da una consapevolezza superiore.
La conoscenza impone una condotta adeguata.
Io ti aiuterò a riconoscere la Retta Via, che ora chiamano l'Antica Via, poiché era quella dei druidi sacerdoti di Belenos che vivevano qui, in questo remoto angolo di mondo, e dai quali tu discendi.
Ora è tempo che ognuno di noi torni a quell'opaca trafila delle cose che sono i doveri quotidiani, nella speranza di renderli più lucidi.
Non cercare scorciatoie altrove, non fuggire dalle tue radici, perché come disse un saggio:
Non troverai altro luogo, non troverai altro mare, perché se sciuperai la tua vita in questo discreto angolo di mondo, l'avrai sciupata su tutta la terra>>





"Non troverai altro luogo, non troverai altro mare. / La città ti verrà dietro, andrai vagando per le stesse strade, / perché sciupando la tua vita in questo angolo discreto / tu l'hai sciupata su tutta la terra"

Constantinos Kavafis, La città

sabato 15 dicembre 2018

Vite quasi parallele. Capitolo 136 La Discendenza Messianica del Sangue Reale



<<E riguardo al Cristianesimo? Mi era sembrato che Albedo desse una grande importanza alla cosiddetta "discendenza messianica">> chiese Riccardo.

Belenos si aspettava quella domanda:
<<Il Cristianesimo è un'ibridazione di realtà molto diverse tra loro: il culto giudaico di Jahvè, il neoplatonismo ellenistico, i miti mediorientali di morte e rinascita e alcuni elementi dello Zoroastrismo.
Joshua il Nazareno si presentò come riformatore del giudaismo sulla base non solo delle proprie esperienze religiose presso gli Esseni o dei suoi viaggi in Oriente, ma anche perché
apparteneva alla Linea di discendenza del Sangue Reale anche per parte di sua madre Miryam, figlia di Joàchim, uomo molto ricco e discendente di re Davide. 
L'appellativo "Nazareno" non si riferisce a Nazareth, che all'epoca non esisteva, ma è una derivazione dall'orginale "Nazareo" o meglio ancora "Nazireo", con riferimento al voto di "nazireato", che comportava una pratica di vita ascetica, per un certo numero di anni.
Gesù osservò il Nazireato fino ai trent'anni, prima di iniziare la predicazione.
In molti vedevano in lui il Messia nel senso ebraico del termine, ovvero l' "unto" del Signore, così come lo erano stati Davide, Salomone e i loro discendenti.
Ma come è noto, la divinità descritta dal Cristo è molto diversa dal Demiurgo spietato dell'Antico Testamento, e di questo si accorsero gli Gnostici, che non a caso furono i depositari dell'autentica interpretazione del Cristianesimo delle origini.
In ogni caso, Gesù fu riconosciuto eretico dal Sinedrio, e morì crocefisso come un ribelle all'autorità romana. Non risorse, questo è un mito: non esiste un simile potere a questo mondo.

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Dopo la morte di Gesù, la comunità dei suoi seguaci si divise in tre gruppi.
Il gruppo di Pietro era più legato al mondo ebraico.
Il gruppo di Paolo si rivolgeva al mondo ellenistico-romano, trovando seguaci sia tra i filosofi e i ricchi che tra gli schiavi.
Ma c'era un terzo gruppo, quello che portava avanti il messaggio autentico, basato su un dualismo paritario tra Bene e Male, che diede vita al filone dello Gnosticismo cristiano, in seguito condannato come eretico e sopravvissuto nella dottrina dei Catari che poi passò ai Templari dopo la caduta di Montsegur, alla fine della Crociata contro gli Albigesi.
Quel gruppo aveva tra i suoi capi Giuseppe di Arimatea e Maria Maddalena, la Sposa rituale di Gesù, ed è a questo filone che erano legati gli Iniziati.
Furono loro, dietro mia iniziativa, che offrirono protezione alla Linea del Sangue Reale, il Santo Graal, nel suo ramo cosiddetto "messianico", che deriva da uno dei tre figli che Gesù ebbe da Maddalena>>

<<Allora certi romanzieri con troppa fantasia avevano visto giusto?>>

<<Le leggende degli uomini sono in parte frutto dell'immaginazione, dell'invenzione e a volte anche della più spudorata menzogna, ma come è noto contengono tutte qualche elemento di verità, che le rende, se non credibili, quanto meno plausibili.  Questo discorso vale anche per la leggenda del Graal, le cui ultime versioni si sono basate su quanto intuito da Baigent che a sua volta riprendeva le tesi dell'opuscolo sul Serpente Rosso. 

<<Ma non è sostenibile la tesi secondo cui i Merovingi discendono dalla Stirpe di Davide!>>

<<Gli archivi di Albedo mostrano con un legame tra le due stirpi esiste, in linea femminile. 
Il primo Re dei Franchi Salii, Faramondo era figlio del Duca franco Marcomero e della principessa Frimutel, figlia di Anfortas, detto "il Re Pescatore".
Di lui si parla nel Parzifal di Wolfram von Eschenbach, ma questo immagino che tu già lo sappia.
Quello che forse non sai è che le tavole genealogiche del Consigliere Albedo sono sostanzialmente corrette nello stabilire che non solo Anfortas è realmente esistito, come Principe di Septimania, ma era un discendente diretto di Magdalena e di Gesù il Nazareno.
La successione è nota:

Marcomero, Duca dei Franchi Salii + Frìmutel, Principessa di Septimania, figlia di Anfortas
Faramondo, primo Re dei Franchi Salii
Clodione il Lungochiomato
Meroveo, fondatore Eponimo della dinastia Merovingia
Childerico I
Clodoveo, primo Re di Francia.

Quella Stirpe Messianica incorona tutto, è la sommità di tutte le alte aristocrazie europee. 
I suoi discendenti sono Principi del Sangue Reale, e quel sangue conferisce potere a colui che lo possiede>>

King Clovis I...a Merovingian 'King Arthur'...

<<Ma se Gesù era figlio di Giuseppe, allora la sua stirpe non può comunque vantare un fondamento divino>>

<<Gesù era comunque un Messia nel senso letterale del termine: un "unto del Signore", poiché fu consacrato con i Sette Unguenti che io stesso donai al capostipite di quella stirpe, re Davide.
Davide fu il Primo Messia, fui io a dire a Samuele di revocare a Saul il Mandato Celeste, e a donare al giovane i Sette Unguenti con cui fu consacrato Re.
Il motivo di questa scelta fu duplice: Saul mi aveva tradito, passando dalla parte di Eclion e dedicandosi alle Arti Oscure.
E così Davide fu unto con i Sette Crismi e, tramite Samuele, io gli posi le mani sui capelli e gli dissi: "Alzati Re Davide, e onora il Mandato Celeste che io ti ho affidato".
Il secondo motivo è uno dei più grandi Misteri custoditi da millenni dall'Ordine degli Iniziati, e si può certo annoverare tra gli Arcani Supremi.
Gli Israeliti usavano il termine Elohim per riferirsi alla divinità: un termine plurale, non in senso "rafforzativo", come dicono i biblisti arrampicandosi sugli specchi, ma in senso letterale, dal momento che le entità sovrannaturali con cui avevano avuto a che fare erano almeno due.
Uno era Eclion, il Demiurgo, il Signore Oscuro, il Padre delle Lacrime, da loro chiamato "Dio degli Eserciti" e indicato col tetragramma JHVE.
L'altro ero io, Belenos, il Signore della Luce, il Consolatore degli Afflitti, il Risanatore, il "Dio della Pace", anche se non sono affatto un dio, e si rivolgevano a me chiamandomi Adonai, "il Signore".
Ma l'Arcano meglio conservato fu che Davide era mio figlio, concepito secondo la carne, potendo io assumere forma umana.
E non è l'unico figlio che ho avuto da una donna: molti altri illustri personaggi di altri popoli e culture erano miei figli, i Figli della Luce, così come molti altri erano figli di Eclion, i Figli delle Tenebre, oppure di Atar, i Figli del Fuoco (tra cui spicca Alessandro Magno) o di Gothar, i Figli del Ghiaccio, tra cui è bene che tu sappia che c'è Vlad Tsepesh Dracula, Principe di Vallacchia e Transilvania.



 Ti parlerò ancora di lui, ma per il momento è meglio che tu non sappia altro, poiché Joanna potrebbe leggertelo nella mente.
Queste sono le quattro stirpi che hanno generato l'Aristocrazia Bianca, l'Aristocrazia Nera, il Serpente Rosso e la Fraternitas Draconis. Queste quattro entità, unite insieme, formano l'Ordine degli Iniziati agli Arcani Supremi.
Ognuna delle quattro società che compongono l'Ordine è a sua volta una confederazione di altre società.
Per esempio i Templari appartenevano al Serpente Rosso ed erano i custodi della Linea del Sangue Reale, il Santo Graal.

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Dopo il martirio di Jaques de Molay, l'ultimo Gran Maestro dei Templari, l'Ordine si frammentò e ogni corrente andò per conto suo, ma la custodia del Sangue Reale fu assunta dagli Scozzesi, che da allora controllano il Serpente Rosso tramite alcune famiglie nelle cui vene scorre il sangue dei re, in particolare i Sinclair di Albany, signori di Rosslyn.
Loro parenti sono i Saint-Clair del ramo franco-occitano, da cui discende, tra l'altro, anche la famiglia di Joanna Burke-Roche>>

venerdì 7 dicembre 2018

Vite quasi parallele. Capitolo 135. I Dominatori dell'Universo

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Belenos aveva un "sorriso arcaico", come quello dell'Apollo di Veio, a cui assomigliava.
La sua voce era baritonale e autorevole, con una punta di simpatia:
<<Il fatto che ti sia apparso io e non Eclion, indica che la tua indole di fondo è prevalentemente buona, nel senso che tu appartieni alla schiera di coloro che cercano di rispettare e, quando possibile, anche di aiutare il prossimo, specie se si trova in condizioni di debolezza, di sconfitta o è vittima di un'ingiustizia.
La vita è ingiusta, e tu senti profondamente l'esigenza di giustizia.
Tu appartieni alla schiera dei "giusti" e per questo io ti ho scelto per essere mio alleato.
Il male è sempre ingiustificabile, sempre! Non c'è disegno superiore, non c'è provvidenza o altra diavoleria, inventata dalla mente umana e plasmata su quella divina, che possa giustificare l'esistenza del male.
Il male va combattuto, sia dentro di noi che fuori di noi, continuamente, in ogni momento della nostra esistenza.
Ma non è sempre facile distinguere il giusto dallo sbagliato.
Vi sono casi in cui ciò che è bene e ciò che è male finiscono per mescolarsi.
Il nostro compito dovrebbe essere quello di purificare dal male ciò che è buono, poiché, come dite voi, "sanctimonia vincet semper", la purezza vince sempre.
Dunque la purificazione dovrebbe essere il nostro compito e dico dovrebbe perché purtroppo si tratta, nella maggior parte dei casi, di un'utopia, a volte persino pericolosa, se strumentalizzata da fanatici che usano questo nobile scopo per soddisfare il loro sordido sadismo.
E allora che fare?
Vorrei poterti dire che sia sempre possibile separare il bene e il male, ma non è così.
La realtà di questo triste mondo, frutto dell'errore e del caso, è ben diversa da ciò che ci raccontano le favole religiose o mitologiche.
Bene e male, anche quando sono riconoscibili, non sono due entità che si escludono a vicenda, ma possono essere complementari, a tal punto da poter essere concepiti come due opposti reciprocamente necessari.
Questa è la natura di tutti gli esseri senzienti, siano essi uomini o entità sovrumane: forti e deboli, buoni e cattivi, crudeli e gentili, eroici ed egoisti.
Tienilo sempre a mente, se vorrai evitare delusioni, pur conservando la speranza che un raggio di luce alberga persino nei cuori più neri.
Poiché dunque tali caratteristiche sono inscindibili,senza il male non esisterebbe il bene.
Questa è una delle leggi più spietate su cui si fonda questo universo.
Il bene di alcuni coincide sempre con il male di altri e viceversa. Qualcuno ha chiamato questo principio: l'Ipotesi del Male. 
Vale anche per coloro che presiedono alla tua Iniziazione, ma di questo parleremo dopo.
Prima devo chiarire un altro punto essenziale.
Io ed Eclion non siamo divinità, pur potendo essere considerati creature soprannaturali. 
In ogni caso non abbiamo niente a che vedere con le religioni maggioritarie degli esseri umani.
Dio e Satana, così come li concepiscono i monoteisti, sono solo due facce della stessa moneta falsa.
Tutti sentono l'esigenza di dare un senso alla propria vita, alle proprie sofferenze, alle proprie aspettative, e così sono nate le mitologie e le religioni.
Volevano giustizia, è comprensibile, ma dal momento che la vita è indubitabilmente ingiusta, hanno posticipato la resa dei conti a dopo la morte.
Vana illusione, ma utile a calmare gli spiriti ribelli, come ben sanno i detentori del potere.
Ma non è solo questo: volevano anche poter incontrare di nuovo i propri morti>>

<<Lo vorrei anch'io>> disse Riccardo Monterovere.

Ma la reazione di Belenos fu severa:

<<E' tempo che tu smetta di vaneggiare, mio giovane apprendista, e ciò che hai perduto, consideralo perduto per sempre>>

<<Non c'è dunque speranza? Non resta niente?>>

<<Conosci già la risposta. E' la stessa di un poeta che si chiedeva: "dove sono le nevi di un anno fa?">>

<<Ma io ora ho gli Altri Ricordi>>

<<E' una grande tentazione, vero? Perdersi in quel mare di memoria, rivedere i propri cari. Ma ti invito alla cautela. Quei ricordi potrebbero prendere il sopravvento sulla tua personalità, come se uno spirito del passato ti possedesse.
Meglio guardare il presente, e costruire il futuro.
Vorrei che tu sorridessi di nuovo. Non piangere per coloro per cui è giunta l'ora. Tu vivrai per vedere questi giorni rinnovati. Basta con la disperazione.
Oggi si risvegliano in te doni latenti, che hai posseduto fin dalla nascita, anche se le loro manifestazioni sembravano solo assurde coincidenze.
Questi doni sono preziosi, ma dovrai imparare a controllarli e anche a nasconderli.
La Veggenza si manifesta solo in rare anime, eppure dovete rintanarvi nell'ombra. E questo perché hanno prevalso religioni intolleranti, e l'idea monoteista, così cara ai tiranni.
E tutto ciò per una ragione ben precisa: un unico dio onnipotente è l'idea che i leader hanno di se stessi. E ogni leader converte poi tutta l'oligarchia che lo circonda, perché in fondo anche gli oligarchi tendono a considerarsi unici e onnipotenti, e tali "per grazia di Dio">>

<<Compresi gli Iniziati agli Arcani Supremi?>>

<<Ah, gli Iniziati! Per i tre quarti sono dei cinici ipocriti assetati di potere e per il quarto rimanente sono dei fanatici che si credono buoni, ma alla fine si comportano peggio degli altri>>

<<Anche quelli che presiedono alla mia Iniziazione?>>

<<Non ci possono sentire, per cui ti risponderò e proteggerò la sicurezza di questo ricordo.
Albedo è il più pericoloso. Per lui sei solo una cavia da laboratorio o al massimo un esemplare da riproduzione, sacrificabile al primo fallimento.
Tuo zio Lorenzo è di quelli che si credono buoni, ma è fanaticamente devoto all'Ordine.
Fortunatamente è ancora più devoto a me, per cui puoi stare tranquillo: farà quel che gli dico io.
Luca Bosco, l'altro Iniziato, risponderà ad Atar, il Signore del Fuoco, che a volte è mio alleato e a volte invece si allea con i miei nemici, tra i quali il più acerrimo è Eclion, il Signore dell'Oscurità>>

<<Esistono solo entità "maschili"? Qualcuno considererebbe questo un intollerabile elemento sessista e politicamente scorretto>>

Il sorriso arcaico di Belenos si accentuò:
<<Voi umani avete questo terribile vizio di crearvi problemi anche quando non ce ne sono.
In ogni caso, noi "entità" possiamo essere, riguardo al genere e ad altri aspetti simili, ciò che riteniamo più giusto o più conveniente in un determinato momento.
Sarai istruito anche su questi aspetti, quando sarà opportuno.
Ma ora ciò che mi preme è metterti in guardia da Joanna Burke-Roche.
Lei è mentalmente instabile. La sua parte razionale è calcolatrice e serve Gothar, il Signore del Ghiaccio, mio nemico, ma la sua parte emotiva è capace di amare, anche se in maniera disordinata. Quella parte di lei è fedele a me.
Percepisco una sorta di tua attrazione verso Joanna...
Sta' attento: il desiderio è una strada pericolosa e in generale finisce per costituire uno dei principali tormenti dell'essere umano.
Molta bellezza cela spesso molta cattiveria.
Se il mondo fosse cieco, la bellezza fisica non potrebbe essere usata come arma per ingannare, ricordalo>>

<<Joanna serve due padroni?>>

<<Io non mi considero un padrone e non chiedo certo di essere servito. Gli altri ritengono che questo sia una debolezza.
Molti pensano che Gothar sia astuto. Credo che lo trovino un pensiero confortante: in fondo non è poi così grave essere sconfitti da un nemico che viene reputato scaltro.
Sia lui che Eclion si credono incredibilmente furbi, ma si sopravvalutano.
Il vero astuto è Atar, che a volte illumina e riscalda, mentre altre volte distrugge e brucia.
Meglio allora morire nel ghiaccio che nel fuoco.
Ma il senso del discorso è anche un altro: bene e male convivono a volte in maniera inscindibile e dunque non ci sono innocenti. 
Nemmeno tu, giovane Monterovere. 
Ma io ti indicherò la Via della Luce, perché c'è ancora del buono in te, nascosto nel profondo, c'è un senso di giustizia accompagnato da una grande empatia nei confronti di chi soffre. E' per questo che ti accordo la mia protezione>>

<<Grazie, o splendente Belenos>>

<<Un giorno ti verrà spontaneo chiamarmi senza bisogno di usare aggettivi.
Questo avverrà se manterrai la retta via, il Sentiero Dorato.
Purtroppo non tutti i miei devoti si sono comportati bene. 
Gli Iniziati conoscono la verità, ma spesso si comportano come se non la conoscessero affatto.
A volte preferiscono usare le religioni tradizionali come instrumentum regni.
Io prediligo coloro che scelgono l'umiltà. Coloro che danno il proprio contributo con serietà o persino con passione, ma sempre mantenendo un profilo sobrio e defilato. Sono queste persone che, ogni giorno, contribuiscono a salvare il mondo, e quindi anche l'umanità>>

<<Salvare l'umanità? Ma siamo sicuri che l'umanità meriti di essere salvata?>>

<<E' la presenza dei giusti, ciò che salva la specie. Tu sai a cosa mi riferisco... un poeta che tu conosci, amato da tuo padre... Borges... cosa diceva a proposito dei giusti.

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In ogni caso, il ruolo dell'umanità nel futuro è ancora incerto e molto complicato da spiegare.
Tieni conto che sono molte le specie di vita intelligenti con cui sono in contatto.
Da questo punto di vista, il tempo che ti ho dedicato è molto, e in genere una persona vale il tempo che gli viene dedicato, o che ti dedica.
Io ti ho soccorso molte volte, e ho soccorso anche la tua famiglia.
Non sono onnipotente, per cui ciò che sono riuscito a fare è stato contenere i danni.
E continuerò a farlo, se avrai fede in me.
E' la fede di chi crede in me, ciò che mi dà la forza per aiutarlo>>

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<<E se, nonostante tutto, io dovessi fallire?>>

<<Il fallimento è il più grande maestro, e tu sei sempre stato un buon allievo. Imparerai ed evolverai>>

<<E noi umani, ci stiamo ancora evolvendo?>>

<<Non tutti, ma una parte sì.
Lo stile di vita moderno ha favorito la selezione naturale di tratti utili in ogni campo, a partire dai più materiali, dall'alimentazione al sistema immunitario: è accaduto negli ultimi millenni ed è ragionevole pensare stia succedendo anche adesso.
Ma non così in fretta come crede il consigliere Albedo!

<<E allora come farò a distinguere il vero dal falso?>>

<<E' l'eterno paradosso che incontriamo ogni volta che cerchiamo di comprendere la realtà: tutto sembra com'è e niente è come sembra... persino i più saggi possono essere tratti in inganno>>

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