Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
lunedì 22 agosto 2016
Destra e Sinistra: definizioni e classificazioni
Classificazioni secondo il Political Compass e secondo il Political Spectrum
domenica 21 agosto 2016
La personalità ISFJ
“DIFENSORE”
(ISFJ-T)
22%
78%
42%
58%
19%
81%
62%
38%
0%
100%
“L’amore cresce solo con la condivisione. Puoi avere di più per te stesso solo dandolo agli altri. ”
Il tipo di personalità ISFJ è abbastanza unico, dato che molte delle loro qualità resistono alla definizione dei loro tratti individuali. Anche se in possesso del tratto focalizzato sui Principi (F), gli ISFJ hanno ottime capacità analitiche; anche se sono Introversi (I), hanno ben sviluppato le loro abilità nei confronti di persone e relazioni sociali solide; e anche se sono Pianificatori (J), gli ISFJ sono spesso ricettivi al cambiamento e a nuove idee. Con così tante cose, le persone con il tipo di personalità ISFJ sono più della somma delle loro parti, ed è il modo in cui utilizzano questi punti di forza che definisce chi sono.
Gli ISFJ sono veri altruisti, rispondendo alla gentilezza con gentilezza eccessiva e si dedicano al lavoro e alle persone in cui credono con entusiasmo e generosità.
Difficilmente c’è un tipo migliore che costituisce una così grande parte della popolazione, quasi il 13%. Combinando il meglio della tradizione e il desiderio di fare del bene, i tipi ISFJ si trovano in aeree di lavoro che hanno un senso di storia alle spalle, come la medicina, la carriera accademica e il lavoro sociale di beneficenza.
Le personalità ISFJ (soprattutto quelle Prudenti) sono spesso meticolose al punto del perfezionismo, e anche se procrastinano, si può sempre fare affidamento su di loro per ottenere un lavoro fatto in tempo. I tipi ISFJ si prendono le loro responsabilità personali, costantemente andando ben oltre, facendo tutto il possibile per superare le aspettative e il piacere degli altri, al lavoro e a casa.
DOBBIAMO ESSERE VISTI PER ESSERE CREDUTI
La sfida per i tipi ISFJ è assicurarsi che quello che fanno sia notato. Hanno la tendenza a sottovalutare le loro realizzazioni, e mentre la loro gentilezza è spesso rispettata, le persone più ciniche ed egoiste probabilmente approfittano della dedizione e umiltà degli ISFJ affidando a loro il lavoro e poi prendendosi il merito. Gli ISFJ devono sapere quando dire di no e difendersi, se vogliono mantenere la loro fiducia ed entusiasmo.
Naturalmente socievoli, una qualità strana per gli Introversi, i tipi ISFJ utilizzano la loro ottima memoria non per conservare dati e curiosità, ma per ricordare persone e dettagli sulle loro vite. Quando si tratta di fare dei regali, i tipi ISFJ non hanno eguali, con la loro immaginazione e la sensibilità naturale esprimono la loro generosità in modi che toccano il cuore dei destinatari. Mentre questo è certamente vero con i loro collaboratori, dato che le persone con il tipo di personalità ISFJ spesso li considerano i loro amici personali, è in famiglia che le loro espressioni di affetto fioriscono completamente.
SE POSSO PROTEGGERTI LO FARÒ
Le personalità ISFJ sono un gruppo meraviglioso, che raramente sta con le mani in mano, mentre una giusta causa resta incompiuta. La capacità degli ISFJ di connettersi con gli altri a livello intimo non ha rivali tra gli Introversi, e la gioia che provano ad utilizzare tali connessioni per mantenere una famiglia felice e di supporto è un dono per tutti i soggetti coinvolti. Potrebbero non essere mai davvero a loro agio sotto i riflettori, e potrebbero sentirsi in colpa se si prendono il merito per gli sforzi di squadra, ma se possono assicurarsi che i loro sforzi sono riconosciuti, gli ISFJ sono propensi a sentire un livello di soddisfazione in quello che fanno che molti altri tipi di personalità possono solo sognare.
Famosi Tipi ISFJ:
Halle Berry
Vin Diesel
Beyoncé
Queen Elizabeth II
Kate Middleton
Anne Hathaway
Lance Reddick
Selena Gomez
Catelyn Stark
Game of Thrones
Samwise Gamgee
The Lord of the Rings
Dr Watson
Sherlock Holmes series
Triss Merigold
The Witcher series
Will Turner
Pirates of the Caribbean
Pam Beesly
The Office
Vito Corleone
The Godfather
Bree Van de Kamp
Desperate Housewives
La Famiglia Reale Inglese ai funerali di Wallis Simpson, Duchessa di Windsor
Londra, Aprile 1986.
Il Principe di Galles, Carlo, la Principessa di Galles, lady Diana Spencer, la Regina Elisabetta II e il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, assistono ai funerali di Wallis Simpson, Duchessa di Windsor, vedova di re Edoardo VIII d'Inghilterra, divenuto Duca di Windsor dopo l'abdicazione, per sposare l'ex signora Simpson.
La Duchessa si era spenta a 90 anni nella sua residenza di Parigi, dopo una lunga malattia.
Differenze tra Destra, Sinistra, Libertari e Rossobruni
Secondo lo schema del Political Compass gli schieramenti politici si possono collocare e classificare utilizzando un grafico con assi cartesiani avente in ascissa le variabili di politica economica, dal collettivismo dell'estrema sinistra al liberismo della destra capitalista, e in ordinata le variabili di politica della sicurezza, dei diritti e dei divieti, dall'autoritarismo comunitario dell'estrema destra al libertarismo estremo degli anarchici.
I rossobruni uniscono una posizione di destra sociale e di sinistra nazionale, collocandosi quindi nel quadrante che unisce un'elevata eguaglianza sociale con una forte autorità statale, nazionale e comunitaria.
Mappa della guerra civile in Libia dopo la caduta di Sirte (agosto 2016)
English: Under the control of the Tobruk-led Government and Libyan National Army Under the control of the Government of National Accord and Allies Controlled by the Islamic State of Iraq and the Levant Controlled by the Mujahedeen Councils of Derna, Benghazi and Adjabiya Controlled by local forces Controlled by Tuareg forces
Ali Zifan (vectorized map) - Derived from Template:Libyan Civil War detailed map
La geopolitica europea del futuro prossimo: mappa dell'Europa nel 2030
Unione Islamica Europea composta da: Emirati Britannici Uniti, Repubblica Algerina di Francia, Repubblica Turca di Germania e altri piccoli stati satelliti.
Unione Cristiana Europea: Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Romania
Repubbliche nazional-socialiste di Ucraina, Lituania e Lettonia.
Stato Islamico di Turchia
Incerta la collocazione degli altri paesi
sabato 20 agosto 2016
Alpha-Omega. Capitolo 6. Mary Ann Ripley, la Vicepresidente dell'OEU
“Nessuno di noi crede che l’uomo sia naturalmente buono: per
questo la solidarietà sociale non può essere delegata esclusivamente al buon
cuore dei privati, ma deve essere imposta con la forza dello Stato”
ABRAHAM YERAS, APOLOGIA DELLO
STATALISMO
VI
La Vicepresidente dell'Ordine Economico Universale, l'onorevole Maestra Mary Ann Ripley, era sottoposta da giorni ad una
pressione lavorativa senza precedenti nella sua lunga carriera. Da quando il
Grande Maestro Venerabile John David Orcfeller era entrato in coma, la
situazione politica era precipitata.
Da due settimane ormai la Ripley lottava
disperatamente per tenere unita la coalizione di governo del Consiglio, che
subiva continue defezioni.
Quando la nave affonda, i topi si
buttano a mare…
Aveva un bel dire Yeras che la
maggioranza non sapeva più governare: era
facile fare i moralisti quando non si avevano responsabilità di governo…poi,
una volta al potere, ci si accorgeva che la
politica è soprattutto un tirare a campare.
Sbuffò, e riprese a leggere l’ultima
proiezione del Weekly Report, il resoconto dettagliato della attività
del Consiglio nella settimana.
Aveva
meditato tutta la notte su quel documento e non ne era riuscita ancora a
venire capo. Fissò l’ultima videata della proiezione con una espressione di
rabbia e di disgusto.
La situazione mi sta sfuggendo di mano.
Il voto del giorno prima
dell’Autorità Garante del Mercato era stato scandaloso!
Come
avevano potuto i suoi alleati dell’Authority approvare l’acquisizione della
Fire S.C. da parte della Alpha-Omega e giudicarla “degna di fiducia e conforme alle regole del
nostro Ordine e della sua suprema supervisione”?
Un monopolio inammissibile! Contro ogni legge del libero
mercato! E l’hanno approvato per farmi dispetto!
Poi però si pentì di questo
pensiero. No, non era solo una questione
di rivalità interne.
C’era di più, Marfol l’aveva avvertita chiaramente: Correnson aveva comprato i voti
di molti Consiglieri facendo loro un’offerta che non si poteva rifiutare.
Sì, senza dubbio.
Ma quale offerta?
Era stata avviata una segretissima indagine al riguardo.
Molti agenti erano stati incaricati, tra cui anche un compagno di corso di
Marfol dai trascorsi discutibili, ma con indubbie doti investigative.
Eppure lei non si fidava di quel
personaggio troppo vicino all’Opposizione.
Forse è stato un errore incaricare una testa calda come quel
Thomas Ariston per un compito così delicato…
Ma Marfol era stato molto
convincente al riguardo: «Ariston sarà anche poco diplomatico e tendente al
solidarismo, ma è un soggetto di straordinarie qualità: è sopravvissuto a
situazioni drammatiche che avrebbero annientato chiunque, noi compresi. Se c’è
uno che può farcela in contesti estremi, è lui»
Raramente John Marfol si sbagliava
nel giudicare un collaboratore, e questa era una dote tipica dei leader. Lei
stessa si fidava ciecamente di Marfol e per questo l’aveva scelto come suo
alleato principale nel Consiglio.
A questo mi sono ridotta: mettere le sorti della maggioranza
di governo nelle mani di un opportunista senza scrupoli come Marfol e di un
cane sciolto come Ariston!
Ma il bello della politica concreta
era proprio la sua paradossalità, per cui nulla era mai come sembrava o come
sarebbe dovuto essere secondo la teoria, e persino secondo il buon senso!
Appose
distrattamente la firma digitale sul Weekly Report e lo spedì
all’Archivio Corrente.
Alea iacta est.
Una cefalea terribile le pulsava
nelle tempie. Con uno scatto rabbioso, ordinò all’androide di portarle le sue
compresse del mattino.
Poi si alzò e si diresse alla
finestra di vetroresina, che dava sul Parco Centrale di Dracon.
Forse dovrei fare come Yeras, una bella passeggiata tutte le
mattine.
Ma anche
volendo le mancava il tempo.
Quel fannullone può anche
permettersi di bighellonare nel parco. Ma chi è al comando non può lasciare mai
il timone, specie se il grande capo sta morendo.
Osservò il paesaggio: era una
mattina meravigliosa di primavera. C’era un così bel sole… e lei non sarebbe
potuta uscire a goderselo!
Sto invecchiando, e sto diventando maledettamente
sentimentale, come tutti i vecchi!
Appoggiò la mano avvizzita sul
davanzale della finestra e cercò di lenire nella fragranza dei profumi primaverili
l’amarezza che le aveva lasciato la sconfitta nel voto del giorno precedente.
Dopo una vita spesa per l’Ordine,
sacrificata all’Ordine, ecco la loro gratitudine!
Ma la contemplazione dello splendore
di Dracon la rinfrancava sempre.
La perfezione della capitale era
l’emblema dell’efficienza dell’Oeu, e quindi anche dell’efficacia e della bontà
del suo governo.
Ci chiamano con disprezzo l’Oligarchia!
Ma ogni classe dirigente è un’oligarchia!
Dopotutto, nei suoi cinquant’anni di
attività politica, ella aveva sempre cercato di perseguire prima di tutto il
benessere generale. Era stata fautrice
di un’oligarchia illuminata… e coerente con i propri principi!
Persino i suoi nemici, un giorno,
avrebbero dovuto riconoscerle questo.
Ah, come odio l’arroganza di Yeras quando sottintende che
solo i solidaristi pensano! Che solo loro si preoccupano veramente del bene
comune! Che solo loro sono nel giusto!
Ma il vero nemico non era Yeras… era
Correnson!
Per questo il giorno prima aveva accettato di sottoscrivere con Yeras un
documento di comune condanna nei confronti dell’operato della Alpha-Omega.
Pensano che mi stia rammollendo, che stia cedendo al
solidarismo… ma sono loro che hanno ceduto alla corruzione!
Tamburellò con le dita sul vetro.
No!
Non era ancora suonata l’ultima ora dell’Oligarchia!
In una singolare maniera, lei e
Yeras condividevano le stesse preoccupazioni, anche se partendo da opposti
fronti.
Era sconfortante dover ammettere di
condividere una posizione scomoda con l’oppositore di una vita.
Anche questa crisi passerà.
Ma l’emicrania non voleva proprio
passare,
segno di una tensione che tradiva una frustrazione profonda. Detestava
sentirsi così vulnerabile, proprio lei, la Lady di ferro, la Zarina dell’Oeu.
Ma non sono ancora morta!
Eppure una voce dentro di lei
avvertì che certe volte la vita
finiva quando diventava un mero tirare a campare, e alla fine, un indecoroso
sopravvivere a se stessi.
E questo, no, lei non l’avrebbe mai accettato.
venerdì 19 agosto 2016
Alpha-Omega. Capitolo 5. Thomas Ariston arriva a New Montreal
"A chi mi chiede se
Correnson può essere un alleato per la nostra fazione liberista, rispondo che
potrebbe esserlo solo se questo andasse nella direzione del suo immediato
interesse personale. Questa è l’unica cosa che per lui abbia una qualche
rilevanza. Tutto il resto non conta: liberismo o keynesismo per lui non significano
nulla"
Grande Maestro Venerabile J.D. Orcfeller, “Appunti personali”
Thomas Ariston , seduto
sull’aeromobile che lo conduceva alla sua nuova abitazione nel Quebec, leggeva
nel suo computer a foglio, il rapporto consegnatogli dal Maestro Marfol:
<<La colonia
di Marte era stata terraformata da circa un secolo, ad opera di una spedizione
di coloni di nazionalità olandese sotto la guida della famiglia Van Garrett.
Il processo di
terraformazione, doveva tener conto prima di tutto della pressione e della
temperatura, incompatibili con la vita
umana: pertanto comprendeva in primo luogo la costruzione, mediante robot
telecomandati, di strutture a cupola in grado poi di ricreare al loro interno
un ambiente simile a quello terrestre.
Durante tale
processo, i coloni erano vissuti nella base navale internazionale nell’orbita
marziana.
La terra formazione
era stata particolarmente difficile e con esito insoddisfacente. Al termine del
processo, la Colonia poteva contare solo poche centinaia di abitanti. Molti coloni
la lasciarono, e non essendoci altro modo per ripopolarla, la Colonia finì per
diventare il ricettacolo della "feccia" del Sistema Solare: sbandati,
ribelli, falliti, Maestri con “incarico di punizione” e altri reietti.
Poi avvenne un fatto
strano: Hans Van Garrett, nel tentativo di risollevare l’immagine della Colonia,
aveva deciso di finanziare una iniziativa di scavi paleontologici, da svolgersi
nelle terre di sua proprietà. L’impresa fu affidata al consorzio Ilio
Enterprise, controllato per metà dallo stesso Van Garrett e per la rimanente
metà da una cordata di imprenditori. Come era di prassi, tutte le operazioni
della Ilio vennero monitorate dall’Autorità Garante del Mercato, ossia il
Maestro Governatore Charles Louis Correnson, all’epoca “esiliato” e ininfluente. Fece scalpore, pochi mesi dopo, il matrimonio dello stesso Correnson
con l’ereditiera Amanda Van Garret.
Da allora gli eventi
erano precipitati…>>
Ariston spense e arrotolò il suo
computer a foglio e si sentì subito oppresso dalla consapevolezza di essere
entrato nella tana del lupo.
“Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi: siate dunque candidi
come colombe e prudenti come serpenti”
Le religioni erano sopravvissute alle
grandi crisi della fine del XXI secolo, e in alcuni casi avevano permesso la
salvezza dei popoli a loro fedeli, mentre in altri erano stati la maggiore causa della loro distruzione.
I genitori di Thomas erano cattolici, e lui stesso aveva
avuto una formazione cattolica, confermata con la Cresima. Poi però tutto il
dolore vissuto lo aveva allontanato da Dio.
Io non ho la pazienza di Giobbe…
Sospirò, colto come da un senso
di stanchezza, mentre osservava dall’alto, l’enormità di New Montreal, sorta su
una sconfinata piattaforma, sopraelevata di mille metri dalla terra, mediante
un unico immenso cubo di asfalto misto ad acciaio.
Col suo sensore da polso comunicò al pilota automatico il
suo nuovo indirizzo: «New Montreal City,
Spinoza Road, numero 333».
L’aerotaxi planò rapido e silenzioso, schivando le altre
aeromobili di pochi millimetri: Ariston notò che il traffico aereo era poco
controllato.
E’ pur sempre una
ex-città di punizione!
Il mezzo incominciò a scendere e a puntare verso una
regione limitrofa, vicina alle Mura della città-piattaforma, la quale si delineò con i suoi grattacieli altissimi
di plastocemento, tra i quali spiccava, inquietante e cupa, al centro, l’immensa
Piramide della Alpha-Omega.
Ariston rabbrividì…
In dimidio dierum
mearum, vadam ad portas Inferi.
Geremia era stato
il primo ad essere ammesso alla catabasi…
L'aerotaxi si avvicinò a un quartiere residenziale
collinare, dove si vedevano belle villette in antico stile olandese.
E fu presso una di queste ville, lungo la Spinoza Road, che
l'aerotaxi si fermò e disse: «Inserisca
cortesemente il suo microchip di credito nell'apposita fessura illuminata, dopo
il segnale acustico».
E poi: «Mostri cortesemente la pupilla alla
microcamera illuminata, dopo il segnale acustico».
Infine: «Identità confermata: grazie e buona giornata». Le portiere
dell'aeromobile si sbloccarono e Ariston poté uscire, mentre le braccia
robotizzate dell’aerotaxi scaricavano i bagagli.
Vari robot androidi lo attendevano alla porta della
villetta, che aveva un grande giardino pieno di alberi, fiori e fontane.
Non ho ancora
visto un umano, in questo posto!
«Benvenuto Maestro»
salutarono in coro, stucchevoli. Poi alcuni presero i bagagli, mentre
l'androide maggiordomo diceva con voce pomposa: «Mi segua, prego»
La villetta era a due piani. L'intonaco era di un color
azzurro elettrico.
Hanno strani gusti… o è Correnson che vuole già
“ridipingere” mie idee politiche?
L'interno era arredato in stile Biedermeier, secondo la
moda imposta da Correnson in tutta la città.
Com’era bella la
vecchia Montreal!
Si sentì triste.
Triste per ciò che abbiamo perduto… per sempre!
Entrato in salotto,
Ariston fu accolto da una voce femminile flautata che gli disse:
«Benvenuto nella sua nuova casa, sono il sistema operativo del processore
centrale, ma può chiamarmi semplicemente Casa. Piacere di conoscerla»
«Piacere mio, Casa.»
«Sono in attesa di sue istruzioni»
Ariston sospirò nuovamente: lo annoiava in modo incredibile
l’opaca trafila delle necessità quotidiane, e in particolare quella
manutenzione della Casa, tra il patetico e il comico, in cui il nuovo residente
impartisce le istruzioni di massima per far funzionare il sistema ed adeguarlo
alle proprie abitudini.
Come si possono prendere sul serio domande del
tipo: “Come devo regolare lo scarico della toilette?”
Ma la vita era fatta anche di quelle cose… eppure era
difficile accettarlo!
Spinoza Road… Avrei
voluto chiedere a Spinoza se proprio tutto il reale era divino!
L'androide maggiordomo gli portò un nuovo microchip che
egli inserì nel suo computer da polso: era un'agenda ricchissima di impegni.
Era il solito programma di quindici ore al giorno di lavoro e pubbliche
relazioni.
Loro sono fatti così: prima ti danno lo zuccherino
della bella villa e della servitù, poi ti assestano la bastonata: tu, uomo,
vivrai del tuo sudore!
Mentre i robot si occupavano dei bagagli, Ariston si lavò e
ordinò che gli fosse preparata e servita la cena. Vennero servite prelibatezze
della cucina francese, a cui però Ariston non era abituato, e che gli acuirono
il senso di nausea che lo aveva attanagliato fin da quando era sceso nello
spazioporto
Ordinò che l'olovisore si accendesse. Sintonizzò sul canale
All News giusto in tempo per il sommario delle ultimissime. Le figurine dello
studio si materializzarono sul tavolo antistante, come burattini su un teatro.
«Gentili olospettatori, ben trovati. In primo piano la
notizia dell'ulteriore aggravamento delle condizioni di salute del Grande
Maestro Venerabile John David Orcfeller. L’ultimo referto medico parla di edema polmonare e di
affaticamento del battito cardiaco. Si valuta se procedere con il trapianto degli organi in questione. L'ultimo trapianto era avvenuto soltanto due settimane fa.
Ma passiamo alla nuova scalata finanziaria della holding
Alpha-Omega, che, a sorpresa, ha acquisito il controllo azionario della Fire
S.C., la famosa azienda di carburanti per motori iperspazi ali, concorrente
della più famosa Spotlight, ancora controllata dal Gran Consiglio. L’Autorità
Garante ha autorizzato oggi l'operazione, nonostante ampi settori del Gran
Consiglio si siano uniti con l’opposizione nel manifestare la loro perplessità.
La stessa Vicepresidente Mary Ann Ripley e il Maestro Consigliere John Arfol
hanno, a sorpresa, votato un ordine del giorno presentato dal Maestro
Consigliere Yeras nel denunciare una possibile situazione di monopolio della
Alpha-Omega»
Ariston
spense l’olovideo.
La “mia” Spotlight contro la Fire S.C. : che
la battaglia abbia inizio!
martedì 16 agosto 2016
Alpha-Omega. Capitolo 4. Yeras, il leader dell'Opposizione
La
fine di un’Oligarchia si ha quando i valori che professa pubblicamente non sono
più in sintonia con le necessità primarie della maggioranza della popolazione.
A quel punto viene meno quello che un tempo era considerato il Mandato Celeste,
e che, secondo la teoria delle elites, era definito con l’espressione “Formula
politica”, ossia l’insieme di principi e idee sulla base dei quali ogni
minoranza organizzata giustifica l’arbitrarietà del proprio potere su una
maggioranza disorganizzata. Se la Formula Politica non è più convincente, l’Oligarchia
ha solo due strade: trovare una nuova Formula Politica, oppure rassegnarsi ad
essere soppiantata. Il più grave errore che l’Oligarchia possa commettere è
quello di insistere nell’imporre principi e valori sgraditi alla maggioranza
della popolazione e pertanto disfunzionali al ruolo egemone che l’elite
vorrebbe continuare a svolgere in un contesto mutato: per questo ogni forma di
irrigidimento arrogante e di arroccamento snobistico su una Formula Politica
desueta è sempre destinato alla sconfitta.
ABRAHAM
YERAS, PRINCIPI DI SOCIOLOGIA DINAMICA
Quella mattina il Maestro Abraham Yeras si era svegliato prima
dell’alba, consapevole della enormità di lavoro arretrato che lo attendeva.
Essere il leader dell’Opposizione interna all’OEU comportava un impegno e una
forza quasi sovrumani.
Yeras era stato dotato dalla natura di una energia instancabile, di una
fermezza d’animo imperturbabile e di una intelligenza fuori del comune, qualità
che gli avevano permesso di portare avanti con successo le proprie idee politiche “eretiche” e di organizzare attorno
a sé una corrente interna all’Ordine che raccogliesse tutti coloro che erano
insoddisfatti della attuale gestione “liberista” e “anglo-germano-islamico-orientale”
(cioè dominata dalle elite discendenti dagli antichi stati terresti di Usa, Gran
Bretagna, Germania, Mondo Islamico, India, Cina e Giappone).
L’opposizione “keynesiana” era in
realtà un coacervo di gruppi eterogenei, uniti solo dalla comune volontà dalla
leadership carismatica di Yeras.
C’erano
infatti, oltre agli economisti neokeynesiani, tutti i Maestri che facevano capo
a gruppi ideologici minoritari come i “Social-democratici”,
in particolare i Russi, gli Scandinavi e i “Solidaristi cristiani”, i
dissidenti delle principali religioni sopravvissute al Grande Cataclisma del
XXI secolo, e poi le varie comunità etniche non europee: gli Israeliani, tra
cui lo stesso Yeras, gli Arabi Laici, gli Ispanici e altre comunità minori dell’Africa e dell’Oceania.
Nonostante
la defezione della comunità canadese,
di quella francofona, di quella italiana e olandese-fiamminga, che erano
passate alla nuova corrente “centrista” del Maestro Correnson, l’opposizione
“keynesiana” restava il gruppo demograficamente più importante, anche se
economicamente e politicamente più debole.
Da una vita il Maestro Yeras si
batteva affinché le istanze dell’opposizione venissero recepite dal Supremo
Consiglio,
e tali richieste vertevano principalmente su una politica economica che sostenesse i ceti più poveri e offrisse
servizi pubblici adeguati, oltre che una riforma interna dell’Ordine , basata su
una rappresentanza più democratica.
Per
quasi cinquant’anni si era battuto, e aveva ottenuto molti risultati. Ogni
giorno della sua vita era stato dedicato a quella missione. Era anziano, ormai,
ma il tempo sembrava non essere passato per lui: il suo stile di vita quasi ascetico e il ricorso mirato alle tecniche
più raffinate della medicina gli aveva permesso di mantenere una buona salute e
una straordinaria forza, come si richiedeva ad un leader di opposizione
battagliero e rivoluzionario.
Mentre
si dirigeva verso il suo ufficio, camminando
a piedi lungo i viali alberati del parco centrale di Dracon City, seguìto da
una processione di robot umanoidi di servizio e guardie del corpo, Yeras
consultava nell’ologramma prodotto dal suo smartwatch
la lista degli impegni della giornata.
Con
un certo sconforto notò che il primo degli incontri era con i rappresentanti delle comunità arabe, che nutrivano un certo
pregiudizio nei suoi confronti, essendo lui di origine israeliana.
Questa
ostilità di fondo lo rammaricava più di ogni altra cosa.
Certi vecchi rancori sono duri a
cadere…anche dopo un secolo e mezzo che la Grande Cataclisma ha costretto tutti
i popoli del Medio Oriente a una nuova diaspora.
Nemmeno quello strazio era bastato a far capire
alle parti in causa che in politica la
scelta del nemico deve essere fatta con maggiore accortezza.
E Yeras sapeva chiaramente chi erano i nemici.
L’Oligarchia di Orcfeller, Ripley e
Marfol, così come l’Alpha-Omega di Correnson.
Solo creando un fronte comune delle opposizioni era
possibile mettere in crisi quell’elite autoreferenziale, ma nonostante gli
sforzi profusi l’unità era lontana.
Ci
voleva una pazienza infinita per riuscire a dialogare con tutti e soprattutto a
mettere d’accordo queste varie correnti
interne all’opposizione.
Ma
alla fine quella pazienza, un giorno, sarebbe stata premiata.
Si
stavano gettando le fondamenta di una
strategia sulla base di un obiettivo condiviso, ossia la caduta dell’Oligarchia
e la riforma dell’OEU, in modo da ottenerne la maggioranza dei consiglieri.
Gli
scettici e i cinici, che erano presenti pure nell’opposizione, si facevano
beffe di questo suo ottimismo della volontà, e lo tacciavano di velleitarismo.
Però intanto io ascolto la gente
comune e gli emarginati, e porto avanti proposte concrete.
Ogni giorno diramava un comunicato ufficiale in cui criticava le decisioni della Oligarchia e
proponeva provvedimenti alternativi.
Finché me lo lasceranno fare…
Tutti i mass-media erano contro di lui, ma l’opposizione riusciva a comunicare
con le masse attraverso i nuovissimi sistemi telematici che ogni giorno
diventavano più efficaci e in grado di bypassare la censura.
Era
riuscito a creare così un’intera fetta di opinione pubblica a suo favore.
Era
convinto della giustezza della sua strategia e i risultati incominciavano a
dargli ragione: l’opposizione era
diventata più forte.
Annuì
fra sé, mentre pensava a come, dall’infinitesimale germe di un’idea, egli fosse
riuscito a gettare le basi di una
coalizione così vasta e a portare avanti un progetto così ambizioso e
protratto nel tempo.
Mezzo secolo di lotte!
E
che lotte erano state! Aveva dovuto superare più volte delle crisi gravissime, delle situazioni di
quasi-disastro, accettare spesso perdite
cocenti, umiliazioni, compromessi scomodi…
Ma alla fine ne siamo usciti
rafforzati.
Inspirò
soddisfatto l’aria fragrante del mattino e si fermò a osservare l’alba
meravigliosa di Dracon. Il sole quel mattino pareva una “gigante rossa”, e l’alba
era di un colore carminio che lo stupiva e lo emozionava.
E
poi Dracon era una città ecologicamente
perfetta: era stata creata così per garantire alla classe dirigente dell’Oeu
una qualità della vita dagli standard estremamente elevati.
Dracon City era una capitale esclusivamente amministrativa, e quindi scarsamente
popolata e quasi per nulla inquinante.
Osservò
la città che si stendeva sopra le colline che circondavano il parco centrale:
un capolavoro di estetica e di efficienza. Eh, sì, l’oligarchia si trattava
bene!
Magari fossero così anche le altre
città! Ma i più sono trattati da schiavi…
Un
giorno le condizioni degli altri sarebbero migliorate, un giorno che forse si
faceva sempre più vicino. Ormai il tempo era maturo per la svolta.
Tutti coloro che erano oppressi dall’austerità
economica imposta dall’Oligarchia e dalla sua amministrazione burocratica e
inefficiente:
i cittadini schiacciati dalle tasse,
i lavoratori sfruttati, i disoccupati, gli
anziani con una pensione insufficiente, e in generale tutti coloro che erano
trascurati dai servizi pubblici e dall’assistenza sociale: i poveri, i malati,
gli emarginati, le minoranze… tutti costoro avevano aspettato a lungo quel
momento. Durante tutto il difficile, doloroso periodo della dittatura
dell’Oligarchia, e durante ogni amara sconfitta ed ogni vittoria inutile, tutta l’umanità sofferente della Terra e
delle Colonie aveva guardato a lui, Abraham Yeras, fiduciosa nel fatto che
prima o poi il momento della liberazione e del riscatto sarebbe arrivato.
E
finalmente la situazione sembrava favorevole ad una “rivoluzione”.
La malattia del Grande Maestro
Venerabile John David Orcfeller aveva creato una divisione interna all’Oligarchia stessa,
che si stava letteralmente frantumando.
La
lotta tra i vari gruppi di potere si stava consumando senza esclusione di
colpi.
E noi approfitteremo delle loro
divisioni
Le
cime dei palazzi sulle colline brillavano del colore carminio dell’alba e una
mescolanza di odori primaverili permeava l’aria del parco. Un vero idillio…
E allora cos’è che mi preoccupa?
Non
era l’incontro con gli arabi. Alla fine sarebbe riuscito a farli ragionare.
No:
la sua preoccupazione era un’altra, e riguardava
una questione su cui da molti anni stava meditando, ossia l’ascesa della
Alpha-Omega.
Ne
percepiva la pericolosità.
All’inizio aveva visto di buon
occhio l’impresa di Hans Van Garret e della sua holding, perché si era opposta
all’Oligarchia, ma quando Van Garret era morto e gli era succeduto il genero, Maestro Superiore Charles
Louis Correnson,
le comunità francesi, italiane, olandesi e fiamminghe avevano abbandonato il
fronte comune delle opposizioni, creando una corrente autonoma, a cui si
aggiungevano continuamente alleati.
Persino
il sindacato piloti della Gastac!
A
quel punto era chiaro che il fenomeno Alpha-Omega non poteva più essere
sottvalutato.
E’ indispensabile conoscere il
segreto di Correnson.
Da
anni lo studiava e aveva persino incaricato molti suoi uomini fidati di
indagare sul suo conto, ma non avevano
mai trovato nulla, anzi, molti erano spariti in circostanze misteriose e altri
erano diventati alleati di Correnson.
Un
moto di rabbia lo percorse, ripensando a quel sostanziale fallimento.
Lì ho fallito…e questo è il punto
debole principale dell’Opposizione!
Questo
pensiero gli fece per un attimo aggrottare la fronte.
Si
fermò davanti a un laghetto, e osservò le anatre che ancora un po’ insonnolite
si pulivano le piume.
Respirò
profondamente e cercò di ritrovare la serenità.
Ma sì, dopotutto è pur sempre un
adorabile mattino!
E
poi, Correnson avrebbe avuto pane per i suoi denti.
L’Opposizione avrebbe mobilitato
contro di lui tutte le sue risorse, non appena fosse stato dato il segnale
della battaglia.
Sentiva
che il momento era vicino.
Chiuse
gli occhi, e si cullò per un attimo nella sensazione piacevole di chi sta per
giungere a una meta tanto agognata.
Poi riprese a camminare, e nel suo
volto, cancellati i dubbi, rimasero soltanto la determinazione e la speranza.
Cast
Hari Seldon nel ruolo del Maestro Superiore Abraham Yeras, Leader dell'Opposizione
David Rockefeller nel ruolo del Grande Maestro Venerabile John D. Orcfeller
Charles Dance nel ruolo del Maestro Superiore Charles Louis Correnson, Presidente della Alpha-Omega Investment Corporation.
Hari Seldon nel ruolo del Maestro Superiore Abraham Yeras, Leader dell'Opposizione
David Rockefeller nel ruolo del Grande Maestro Venerabile John D. Orcfeller
Charles Dance nel ruolo del Maestro Superiore Charles Louis Correnson, Presidente della Alpha-Omega Investment Corporation.
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