Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
mercoledì 10 settembre 2014
Street style. Best of NYFW 2015
Trionfo delle maxi skirt e dei wide leg pants
Torna l'ombelico scoperto
Tornano le scarpe a punta
Abbinamento gonna lunga+pantaloni+tacco a spillo
L'eleganza non passa mai di moda
Huma Abedin, l'amica "particolare" di Hillary Clinton
Da anni, tra Washington e New York, circola la voce che Hillary Clinton sia segretamente bisessuale, anche se non esistono prove al riguardo e certamente l'ex first lady, ex senatrice ed ex segretario di stato americano, probabile candidata alla Casa Bianca per la successione di Obama, non si farebbe mai trascinare in un sexgate come quello che travolse suo marito più di quindici anni fa.
Ora, vi chiederete: ma cosa ce ne importa di quello che fa Hillary nel suo privato?
Diciamo che se Hillary non si intromettesse troppo nella politica estera europea, come è avvenuto anche stamattina con una intervista nella quale dichiara che "l'Europa ha fatto poco riguardo all'Ucraina", (e non si sa bene cosa avrebbe dovuto fare, visto che l'Ucraina non appartiene all'Unione europea e che le sanzioni contro la Russia, di dubbia fondatezza a livello di diritto internazionale, stanno strangolando la nostra economia), noi non ci intrometteremmo affatto nella sua vita personale.
Ma Hillary, per quanto non se ne possano negare le qualità umane e politiche, ha avuto una pessima influenza sulla politica estera statunitense, specie quando ha supportato le guerre contro la Serbia di Milosevic e quelle contro la Libia di Gheddafi, trascinando l'Europa in azioni militari dalle conseguenze catastrofiche a livello geopolitico, economico e demografico.
Non dimentichiamo che Hillary Clinton è stata, come ministro degli esteri della prima amministrazione Obama, una delle più accese fautrici della cosiddetta Primavera Araba, che si è ben presto trasformata in un bagno di sangue, con una serie ininterrotta di guerre civili, colpi di stato, esodi di massa e diffusione del terrorismo.
E qui entra in scena la vita privata, poiché pare che nelle scelte politiche della Clinton sia stata determinante l'influenza della sua assistente personale e intima amica, (e forse qualcosa di più), la bellissima Huma Abedin, la cui famiglia ha stretti rapporti con la Fratellanza Mussulmana e l'Arabia Saudita, il principale alleato degli Stati Uniti nello scenario mediorientale. Ora, non scenderemo nei dettagli riguardanti le liaisons dangereuses della famiglia Abedin, né faremo insinuazioni sulla natura del suo rapporto di strettissima amicizia con Hillary Clinton. Ci limiteremo, per ora, ad una rassegna fotografica sull'affascinante, carismatica ed elegante collaboratrice dell'ex first lady.
martedì 9 settembre 2014
Gothian. Capitolo 60. Marvin assume la guida dei Keltar.
Foreste.
Ovunque posasse lo sguardo, vedeva solo foreste.
Ovunque posasse lo sguardo, vedeva solo foreste.
I villaggi sono all’interno. I Keltar sono un popolo che si nasconde, che non si vede. Eppure c'è.
"Nessuno potrà mai sconfiggere chi domina una foresta"
Era la voce di Vorkidex che parlava.
Marvin ormai non faceva più caso a queste intromissioni.
Era giunto ad un compromesso con la personalità del suo antenato.
Era giunto ad un compromesso con la personalità del suo antenato.
Io ti lascio parlare, ma tu fai tacere Arexatan!
Il duello tra il suo antenato materno, Vorkidex Pendragon e quello paterno, Arexata Eclionner, continuava a combattersi nella sua mente, ma qui, grazie all'iniziazione druidica, il primo aveva la meglio, al contrario di quanto era accaduto nella realtà, mille anni prima.
A volte gli interventi di Vorkidex erano fastidiosi, ma c'erano dei momenti in cui il consiglio dell'antico re poteva essere di grande utilità per Marvin.
Bene, Vorkidex, allora dimmi: a chi devo chiedere fiducia, ai villaggi della foresta o ai Duchi, nelle loro rocche di pietra?
“Cosa feci io ai miei tempi?”
Ti affidasti ai Duchi.
“Già, e come andò a finire?”
Fosti sconfitto, e il Regno dei Keltar ebbe fine.
“Ecco: hai già la tua risposta”
Marvin annuì fra sé.
Cercherò il mio popolo nella foresta e nelle Highlands. Mi rivolgerò alle tribù e ai clan. E non mi fiderò dei Duchi.
Del resto, Gallrian de Bors aveva già tradito e gli altri non erano migliori di lui.
A Caer Dragon dovrò comunque passare, ma ci arriverò a capo di un esercito!
Ora che aveva ben chiaro cosa fare, chiamò a raccolta i suoi fedelissimi, che erano partiti con lui mesi prima, da Amnisia.
Ser Yvain de Bors, il druido Gwydion, il canonico Grizinga e il generale Tork erano ai suoi ordini.
Cercherò il mio popolo nella foresta e nelle Highlands. Mi rivolgerò alle tribù e ai clan. E non mi fiderò dei Duchi.
Del resto, Gallrian de Bors aveva già tradito e gli altri non erano migliori di lui.
A Caer Dragon dovrò comunque passare, ma ci arriverò a capo di un esercito!
Ora che aveva ben chiaro cosa fare, chiamò a raccolta i suoi fedelissimi, che erano partiti con lui mesi prima, da Amnisia.
Ser Yvain de Bors, il druido Gwydion, il canonico Grizinga e il generale Tork erano ai suoi ordini.
«Prenderemo la via della foresta, sempre dritto fino a Caer Dragon, e oltre, fino a Keltar Augusti, e all'Ultima Valle, alle Sorgenti dell'Amnis!»
Nessuno osò ribattere, per quanto nei volti si potesse scorgere una certa paura.
Tutti sapevano che l'attacco di Lord Fenrik di Gothian poteva essere imminente, anche se non erano a conoscenza della protezione costituita dalla Cintura di Vivien.
«I druidi sapranno convincere i Keltar che è il momento di prendere in mano la propria vita e difendersi dalla minaccia degli invasori»
Si fermo un momento a riflettere, e poi aggiunse:
«Ed io stesso avrò molte cose da dire a loro, così come ora ne ho molte da dire a voi » ed indicò l’uditorio.
"Diglielo nella loro lingua...Oh, je voudrais tant que tu te souviennes,
Des jours heureux quand nous étions amis. Dans ce temps là, la vie était plus belle,
et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui..."
«Ed io stesso avrò molte cose da dire a loro, così come ora ne ho molte da dire a voi » ed indicò l’uditorio.
"Diglielo nella loro lingua...Oh, je voudrais tant que tu te souviennes,
Des jours heureux quand nous étions amis. Dans ce temps là, la vie était plus belle,
et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui..."
«Vorrei tanto che vi ricordaste i tempi eroici in noi Keltar eravamo un popolo unito! In quel tempo la vita era più bella, ed il sole era più brillante di quello di oggi.
Ora le foglie morte ci sfiorano la pelle, così come i ricordi e anche i rimpianti>>
Avevano riconosciuto il canto, le parole tradotte dall'antica lingua keltari, le mormoravano, ripensando al poema.
"Les feuilles mortes se ramassent à la pelle, Les souvenirs et les regrets aussi".
<<E il vento del Nord ce le solleva contro, nella fredda notte dell’oblio>>
"Et le vent du nord les emporte, dans la nuit froide de l'oubli".
<<Voi forse vorreste, ma io non posso dimenticare la canzone che cantaste per me>>
Tu vois, je n'ai pas oublié, La chanson que tu me chantais"Li aveva in pugno.
<<La Canzone della Luce e delle Tenebre. In quella canzone si parlava di un Principe Promesso, che sarebbe nato da una principessa della stirpe di Vorkidex e dall'erede di una grande dinastia straniera. Ebbene, il figlio di Lilieth Vorkidian e Masrek Eclionner è qui davanti a voi e vi parla con la voce degli antenati, e la loro memoria. Eccomi qui, dopo mille anni, riemerso dagli spiriti e ritorno da voi, ora, al mutare della marea>>
Aveva parlato realmente con la voce di Vorkidex.
Nessuno avrebbe mai più dubitato di questo.
Aspettavano soltanto un suo cenno, per agire.
<<E' tempo di riprendere coscienza del fatto che siamo di nuovo un unico popolo e un unico regno, i Keltar, gli eredi degli antichi celti, che furono gloriosi durante l'Età Leggendaria, prima del Grande Cataclisma»
«Ci sono poemi, canzoni e ballate, che i nostri bardi intonano da migliaia di anni. La nostra tradizione è la nostra memoria collettiva: lasciate che questa memoria si risvegli!»
«Guardate!»
Indicò il sentiero che si addentrava nella foresta.
«Quella è la strada. Quel sentiero, che sparisce nel bosco, è la nostra via aurea. Quegli alberi saranno le nostre guardie. Il sentiero ci porterà di villaggio in villaggio, di monte in monte, fino all'Ultima Valle.
Ora siamo pochi, felici pochi, ma quando arriveremo alle Sorgenti dell'Amnis, saremo una moltitudine!>>
Era tempo di parlare del mito fondante della nazione Keltar:
« Io vi prometto che ricostruiremo Camelot!
Vi prometto che tonerà il Regno dell'Estate!
Indicò il sentiero che si addentrava nella foresta.
«Quella è la strada. Quel sentiero, che sparisce nel bosco, è la nostra via aurea. Quegli alberi saranno le nostre guardie. Il sentiero ci porterà di villaggio in villaggio, di monte in monte, fino all'Ultima Valle.
Ora siamo pochi, felici pochi, ma quando arriveremo alle Sorgenti dell'Amnis, saremo una moltitudine!>>
Era tempo di parlare del mito fondante della nazione Keltar:
« Io vi prometto che ricostruiremo Camelot!
Vi prometto che tonerà il Regno dell'Estate!
Da lì ricominceremo! Da lì ripartiremo!
Verso dove ancora non sappiamo, ma lo vedremo nell’orizzonte, nel monte più alto: noi lì respireremo il cielo!
Saremo di nuovo i Cavalieri di Camelot, e le nostre gesta saranno narrate nei millenni, per tutti i continenti e in tutte le lingue del mondo!»
Verso dove ancora non sappiamo, ma lo vedremo nell’orizzonte, nel monte più alto: noi lì respireremo il cielo!
Saremo di nuovo i Cavalieri di Camelot, e le nostre gesta saranno narrate nei millenni, per tutti i continenti e in tutte le lingue del mondo!»
Un applauso accolse questa vera e propria mozione degli affetti.
“Tu mi vendicherai, Marvin, e in cambio io ti lascerò libero. Il giorno in cui i Keltar sconfiggeranno i Lathear e in cui tu ucciderai in duello il tuo fratellastro Elner XI, ormai posseduto da Arexatan, allora la mia anima avrà finalmente pace, e tu sarai libero di essere solo te stesso”
C'è dell'altro, però, Vorkidex. Io ho delle continue premonizioni, intuisco cose che poi si avverano, vedo là dove gli altri non possono vedere.
“Tu sei nostro Profeta, come ci fu promesso”
Sì, ma non so se la mia Profezia sarà di tuo gradimento.
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