mercoledì 23 aprile 2014

Virginia D. Capitolo 36. Patto col Diavolo?



<<L'ho già detto. Senza Virginia, non mi interessa alcuna salvezza>>
Già mentre pronunciavo quelle parole sentivo che in esse c'era qualcosa di esagerato.
Il direttore l'aveva intuito da un pezzo e si limitava a giocare come il gatto col topo.
<<Se è questa la sua scelta, signor Bosco, non sarò certo io ad oppormi. La mia offerta di aiuto resta valida, nel caso dovesse ripensarci. Ma sia ben chiaro che nessun affiliato alla famiglia del principe Vlad di Valacchia avrà mai il mio sostegno>>
Sentii che l'anello mi stava infondendo calore ed energia:
<<Ci sono troppe cose che non comprendo>>
Ferrante annuì:
<<E questo è un bene. Solo gli Iniziati agli Arcani Supremi possono conoscere certe cose. Lei deve accettarle per quello che sono, senza cercare spiegazioni. In fondo, non è quello che facciamo con tutte le macchine che utilizziamo? Accetti la "magia" delle cose, signor Bosco. Le spiegazioni verranno col tempo>>
Sapeva di avermi in pugno.
<<Io non ho ancora deciso nulla>>
Il direttore sollevò le spalle:
<<La vita è la sua, signor Bosco. Si ricordi però che quell'anello funzionerà soltanto se lei accetterà le mie condizioni>>


Io stavo per uscire dal suo ufficio, quando notai che in una stanza attigua erano conservati libri molto antichi.
Ne rimasi affascinato.
<<Sono consultabili dal pubblico questi testi?>>
Ferrante parve divertito:
<<No. Per consultare il Thesaurus è necessaria una mia autorizzazione e le posso assicurare che non è facile ottenerla. Ma per lei potrei fare un'eccezione, se accetterà l'incarico che le ho offerto>>
<<E lei crede che io possa abbandonare Virginia per ammuffire qui tra le sue scartoffie, professor Ferrante?>>
Lui mantenne un'espressione sinceramente divertita:
<<Lei crede che io sia il Diavolo, glielo leggo negli occhi, signor Bosco, ma si sbaglia. Il Diavolo, ammesso che esista, si presenterebbe sotto altre forme. Le forme seducenti di una bella ragazza, per esempio. Rifletta su questo punto>>
Io sentivo che c'era del vero in quelle parole:
<<Sta forse insinuando che Virginia Dracu sia il Diavolo?>>
Ferrante rise:
<<Non esageriamo. Forse è soltanto un demone di secondaria importanza, in preda ad una specie di amnesia>>



<<E' lei l'adoratore del fuoco, professor Ferrante, non Virginia>> e toccai l'anello come prova evidente della veridicità delle mie parole.
Ferrante si fece serio:
<<La natura di Atar è duplice, come le ho detto, ma non necessariamente malvagia. Se si vuole avere la cognizione della malvagità pura, si deve cercare nell'ambito della famiglia Dracu, e non mi riferisco ai pesci piccoli. Virginia è solo un'esca>>
<<E allora perché i Dracu hanno adottato Virginia e non me? Io sono stato scartato. Non interesso a quelli della Fonte Sacra>>
Il direttore scosse il capo:
<<Se io le rivelassi la verità, la sua decisione perderebbe valore. E' un po' come nei riti di iniziazione. Ci pensi. Forse scoprirà che le ho dato un suggerimento importante>>

Virginia D. Capitolo 35. La fiamma di Atar



<<Io sono un Custode del Fuoco Segreto e reggo la Fiamma di Atar>> disse il professor Massimo Ferrante, direttore della biblioteca di storia delle religioni, presso l'università di B. <<Benedetti siano il Signore Atar e la sua Fiamma Imperitura, possa il loro passaggio purificare il mondo>>
Poi si rivolse a me:
<<Lei sa di cosa sto parlando, signor Bosco?>>
All'epoca non ne sapevo quasi nulla:
<<Atar è il Signore del Fuoco nella religione zoroastriana, il mazdeismo>>
Il direttore annuì solennemente:
<<Per la precisione Atar è uno degli Amesha Spenta, i sei spiriti primari che il supremo Ahura Mazda creò per governare l'universo. Tuttavia la confraternita dela Fiamma di Atar non è di stretta osservanza zoroastriana. La nostra religione di riferimento è il Priorato degli Arcani Supremi, la più segreta tra le sette segrete, e senza dubbio la più potente. Gli Iniziati agli Arcani Supremi sono coloro a cui spetta sempre l'ultima decisione>>
Io mostrai l'anello che Virginia mi aveva dato:
<<Come mai questo anello era nelle mani della famiglia Dracu?>>
Ferrante sospirò:
<<Evidentemente c'è qualcuno che fa il doppio gioco. O almeno lo faceva, all'inizio>>
<<Virginia Dracu?>>
<<Mi pare ovvio, almeno per la fase iniziale del vostro rapporto. Poi, evidentemente, la situazione le è sfuggita di mano, ed ora cerca la nostra protezione tramite lei, signor Bosco>>
Non sapevo più a chi credere.
Non sapevo più se credere.
<<Virginia è realmente innamorata di me, ed io di lei. Quello che chiedo, in nome di questo anello, è la salvezza per entrambi. Sono disposto a pagare qualsiasi prezzo, ma a patto che Virginia possa salvarsi. In caso contrario, non chiedo nulla nemmeno per me>>
Massimo Ferrante mi guardò con sdegno.


<<Lei parla di "qualsiasi prezzo" con eccessiva leggerezza, signor Bosco. La mia confraternita non è un esercito mercenario. Noi siamo gli Indomiti, tutto il resto è frontiera!>>
<<Cosa sta cercando di dirmi, direttore?>>
<<Le sto dicendo che abbiamo bisogno di adepti che si dedichino alla difesa di ciò che abbiamo di più sacro. Qualcosa che, se cadesse in mani sbagliate, cambierebbe il corso della storia in maniera macroscopica. Si tratta di un libro, la Flamma Ataris, che è una delle sole tre copie esistenti di un antico manoscritto omonimo, andato distrutto nel rogo della biblioteca di Alessandria d'Egitto. L'autore è ufficialmente ignoto, ma gli adepti sanno bene chi è. La prima redazione risale al IV secolo avanti Cristo>>
<<Immagino che sia custodito qui>>
<<Lei è molto perspicace, signor Bosco>> rispose il direttore in tono ironico <<ed ora le dico esattamente il mio prezzo. D'ora in avanti la sua preparazione universitaria sarà finalizzata a fare di lei un filologo e un bibliotecario. Quando si sarà laureato, cosa che deve avvenire il prima possibile, entrerà al mio servizio e risponderà direttamente a me, senza mettere mai in discussione le mie decisioni. In cambio le garantisco la mia protezione e quella della confraternita della Fiamma di Atar>>
Mi sembrava di essere Faust sul punto di vendere l'anima al Diavolo.
<<E per Virginia? Quali garanzie mi dà per lei?>>



Lo sguardo del direttore divenne gelido.
<<Per Virginia Dracu?>> scosse il capo con disprezzo <<Per  Virginia Dracu... niente!>>

Infografica delle relazioni sessuali in Game of Thrones



Da due giorni non si parla d'altro che di una contestata scena della puntata di "Game of Thrones" (Il trono di spade) di domenica scorsa. Non posso rivelarne il contenuto per questioni di spoiler, però posso suggerire che riguarda un rapporto sessuale non proprio tranquillo tra due dei personaggi che si trovano nel grafico qui sopra. Questo grafico mostra tutte le relazioni, sia sentimentali che sessuali, confermate o presunte, aggiungendo anche dettagli piccanti, tra i vari personaggi della famosissima serie diventata un fenomeno planetario.
Io fui tra i primi lettori dei romanzi di Martin, quindici anni fa, e posso dire che la serie televisiva che ne è stata tratta ha accentuato in maniera a volte provocatoria certi aspetti che nei romanzi erano solo velatamente accennati.

Disposizione dei partiti sull'asse destra-sinistra nel 2014

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Il grafico qui sopra mette a confronto la collocazione dei partiti sull'asse destra-sinistra tra il 2013 e il 2014. Ci sono stati alcuni cambiamenti. Il PD viene percepito come "più di sinistra" e questo è paradossale le politiche renziane danno soldi a chi ha già il lavoro, mentre non danno un centesimo a chi è disoccupato o pensionato, cioè le persone che si trovano in reali condizioni di povertà. 
Anche la percezione del Movimento 5 stelle come forza più vicina al centro che alla sinistra è anch'essa paradossale, perché i grillini sono a favore dell'immigrazione selvaggia, che è la politica tipica della sinistra: dare tutto agli immigrati, tassare gli italiani, fregarsene dei disoccupati italiani e degli italiani indigenti.
Scelta Civica viene percepita come di centro. Ma vi sembra di centro una forza che ha basato tutto sull'aumento delle tasse? Monti è organico alla sinistra delle tasse e dell'immigrazione selvaggia e lo stesso si può dire dei partiti di Alfano e Casini, che tengono in piedi un governo che si fonda sulla tassazione e sull'immigrazione clandestina, favorita con l'aiuto delle navi della nostra marina militare.



Virginia D. Capitolo 34. La mano sinistra delle tenebre.



Ero in pericolo. Senza saperlo mi ero fatto nemici potenti. Avevo un disperato bisogno di alleati.
Gli unici che potevano tener testa alla famiglia Dracu erano gli adepti della Fiamma di Atar, ed in particolare il loro referente nella città dei portici antichi.
Andai da solo a cercare quel referente, l'uomo che sarebbe diventato il mio "datore di lavoro", per usare un eufemismo molto particolare. Il nome di quell'uomo era Massimo Ferrante, direttore della biblioteca di studi religiosi, presso il dipartimento di storia delle religioni dell'università di B.
Tale dipartimento si trovava in un antico palazzo, molto ben conservato, a differenza di altri edifici che ospitavano sedi accademiche.
Entrai tenendo bene in vista la mia mano destra, con l'anello del fuoco al dito.
Nell'altra mano avevo la tessera universitaria di riconoscimento.
Mi recai in biblioteca ed ebbi una strana sensazione, come di déjà vu. In realtà avevo visto il mio futuro e non me n'ero accorto.
Mi recai subito allo sportello, dove c'era un'anziana bibliotecaria, dall'espressione severa.
Portava anche lei un anello di rubino al dito, nella mano destra.
Appoggiai la mia mano sul bancone e dissi:
<<Avrei bisogno di parlare col direttore della biblioteca, il professor Massimo Ferrante>>
La bibliotecaria fissò il mio anello, poi rivolse lo sguardo su di me.
<<Il direttore riceve solo su appuntamento. Vada in segreteria e se ne faccia fissare uno>>
C'era una grande diffidenza nel suo atteggiamento e il tono di voce era gelido.
Io però avevo previsto questa eventualità:
<<Io sarei anche disposto ad aspettare, ma quelli della Fonte Sacra non sono altrettanto pazienti. Si tratta di una questione di vita o di morte>>



La bibliotecaria sospirò e poi prese in mano il telefono ed effettuò una chiamata interna, parlando a voce bassissima.
La telefonata fu breve.
<<Lei è molto fortunato. Il direttore la riceverà subito>>
Io sorrisi, anche se dubitavo molto riguardo alla mia fortuna.
<<Dove si trova il suo ufficio?>>
Ricordo ancora la risposta, perché mi parve buffa:
<<Si trova "in torre">>
<<In torre? Quale torre?>>
<<Da fuori non si vede, ma nel lato interno, dopo il chiostro, c'è un secondo edificio che è più stretto e alto. Noi lo chiamiamo "la torre". Segua le indicazioni e vada all'ultimo piano. Il direttore la sta aspettando>>
L' ascensore molto moderno. Tutto dava l'impressione di una certa ricchezza, utilizzata con stile.
In generale tutti gli interni dei piani alti della biblioteca erano "molto moderni" e decisamente molto superiori agli standard medi di ogni altra biblioteca universitaria.
Era chiaro che le funzioni del dipartimento erano una mera facciata di qualcos'altro di molto più potente.
Quando la porta dell'ascensore si aprì, vidi, con grande sorpresa e persino timore, che il direttore Ferrante era lì, alto, imponente, severo e impeccabile, tanto da mettere in soggezione con un solo sguardo.



<<Buongiorno, signor Bosco>> mi disse e aggiunse <<La stavo aspettando>>
La sua voce era così metallica e priva di qualsiasi inflessione, da apparire quasi artificiale.
<<Buongiorno direttore. Sono qui per...>>
Lui sollevò la mano sinistra, per zittirmi.
<<Lo so benissimo il motivo. Come le ho detto, la stavo aspettando. Ora mi segua>>
Passammo attraverso numerosi dispositivi di sicurezza che si disattivavano quando il direttore vi appoggiava sopra la mano sinistra. Sempre quella mano.
Arrivammo al suo ufficio, che era ampio, luminoso e avveniristico. Si accomodò sulla sua poltrona e mi fece segno di sedermi, sempre usando la mano sinistra.
<<Il suo ruolo nel "caso Virginia D." mi è noto, signor Bosco. Ho seguito personalmente questo caso, con sincera apprensione. Non occorre dirle che lei è in grave pericolo>>
Io ero quasi ipnotizzato da quest'uomo imponente e carismatico, dalla sua voce calma, grave e metallica.
I suoi occhi, dietro ad imponenti occhiali di tartaruga, apparivano più grandi del normale.



<<Come fa a saperlo, direttore?>>
Lui accennò una parvenza di ironico sorriso.
<<Non offenda la mia intelligenza, né quella della mia confraternita. Crede che non sapessimo chi è Virginia Dracu? Il suo stesso cognome, usato così spudoratamente, ne rivela l'affiliazione alla confraternita dei miei nemici>>
Certo il cognome "Dracu" non poteva passare inosservato. Ricordava quello del protagonista del romanzo di Bram Stoker, il conte Dracula, ispirato al principe Vlad Tepes Dracul, principe di Valacchia e Transilvania, detto l'Impalatore. Se era davvero era così, allora io avevo trovato il Van Helsing.
<<Virginia ha interrotto tutti i rapporti con la famiglia Dracu e con la Fonte Sacra. Non costituisce più un pericolo per nessuno!>>
Questa volta il direttore rise in modo sprezzante:
<<Ma davvero!>> il tono era ironico <<Mi delude, signor Bosco. Non la facevo così ingenuo. Ma d'altra parte, l'innamoramento rende sciocchi anche gli individui più brillanti>>
Io rimasi di sasso:
<<Cosa intende dire? Sta forse accusando Virginia?>>
Lui assunse un'espressione solenne e rispose con un tono di rimprovero:
<<La signorina Dracu la stava prosciugando di energie vitali. Non mi dica che non si è accorto di essere vittima di un vampiro? O forse credeva, signor Bosco, alle favole secondo cui i vampiri si nutrirebbero volgarmente di sangue? Quelle sono solo fandonie per bambini. Il vampirismo vero è un'altra cosa>>
All'improvviso mi resi conto che le sue parole avevano dato una risposta a tutte le mie domande, in maniera rapida ed efficace, ma non ero pronto ad accettare quelle verità:
<<Virginia mi ama. Non mi avrebbe mai fatto del male, deliberatamente>>
Il direttore sospirò:
<<La signorina Dracu la ama così come si potrebbe amare una mucca da mungere. E non mi dica che non è vero, signor Bosco. Non menta a se stesso. Lei l'aveva sospettato fin dall'inizio>>



<<Virginia mi ha ridonato le energie e mi ha mandato qui. Non può negare che queste cose siano state un atto d'amore sincero>>
Il direttore scosse il capo, come avrebbe fatto un professore davanti ad uno studente tardo di comprendonio.
<<Lei crede dii sapere tutto, signor Bosco, ma non ha proprio capito niente. La signorina Dracu le ridonato le energie perché sa benissimo che  lei, Bosco, è la sua gallina dalle uova d'oro. Ed è la stessa ragione per cui le ha donato l'anello e l'ha mandata da me: cerca una fonte di energia, per così dire, inesauribile: la Fiamma di Atar>>
Ero confuso, non sapevo più di chi fidarmi, in quel groviglio di società segrete e sette religiose in cui ero stato intrappolato:
<<Chi sono i buoni e i cattivi, in questa storia? Me lo dica lei, perché io non so più cosa pensare>>
Lui mi guardò con l'aria di chi deve spiegare una cosa ovvia ad un bambino di tre anni:
<<Vede, signor Bosco, nessuno di noi ha la presunzione di dirsi buono. La stessa Fiamma di Atar può incendiare e ustionare, ma può anche riscaldare e illuminare. Non si può dividere il mondo semplicisticamente in buoni e cattivi. La luce e la tenebra non possono esistere l'una senza l'altra. Dirò di più. La Luce è la mano sinistra delle Tenebre>>


Farsi gli affari degli altri: le app. di FB per "spiare" a distanza

7 modi in cui Facebook ti permette di farti i fatti degli altri al limite dello stalking
 Ecco l'elenco, anche se spero che non dobbiate usarlo mai...

martedì 22 aprile 2014

Virginia D. Capitolo 33. L'Anello del Fuoco.



<<Come faremo a trovare i Custodi del Fuoco Segreto?>> chiesi a Virginia.
Lei prese un piccolo portagioie che teneva sempre chiuso e ne trasse fuori un anello d'oro con incastonato un rubino:
<<Questo è il simbolo di coloro che vogliono essere trovati. Ho sentito dire che nel dipartimento di storia delle religioni esiste un Custode di rango segreto, un insospettabile professore e bibliotecario. Se andrai da lui con questo anello, ti prenderà sotto la sua protezione>>
Rimasi sorpreso per il fatto che parlasse solo di me e non di se stessa:
<<Tu non verrai con me?>>
Virginia scosse il capo, con gli occhi lucidi:
<<Lui mi rifiuterebbe. Si accorgerebbe che appartengo alla famiglia D. , la rivale eterna dei Custodi e sospetterebbe di me. Quando questo anello mi fu dato dalla mia madre adottiva, lei mi consigliò di donarlo a colui che amavo, nel momento in cui si fosse trovato in difficoltà per causa mia>>



Poi mi prese la mano destra e mi infilò l'anello al dito:
<<Prendi questo anello, perché le tue fatiche saranno gravi ed in tutte sempre ti sosterrà, proteggendoti dalla stanchezza. Questo è infatti Narya, l'Anello del Fuoco, e chissà che con esso tu non riesca a riaccendere i cuori al valore di un tempo, in un mondo che si raggela>>
Riconobbi la citazione dal romanzo di Tolkien, di cui lei era appassionata, e mi chiesi se veramente questo anello fosse così simile a quello che Cirdan il Timoniere, re degli elfi dei Porti Grigi, aveva donato a Gandalf, quando si accingeva a sfidare le forze del male.
Le volli rispondere con una citazione che fosse nello stesso spirito:
<<Io ti dono me stesso e il mio fuoco, che arde per te e risplende come la luce di Earendil, la nostra stella più amata. Possa essere per te una luce in luoghi oscuri, quando ogni altra luce si spegne>>



Appoggiai la mia fronte sulla sua, secondo l'antichissimo rituale che lei stessa mi aveva descritto.
Si chiamava: "condivisione". Molte delle mie energie mentali confluirono in lei e la fecero stare meglio.
In quel momento i suoi occhi si accesero di desiderio.
Poi furono carezze e furono sorrisi...
Dopo, mi resi conto che in cambio, nella condivisione, lei mi aveva trasferito qualcosa, una specie di conoscenza innata, di capacità di riconoscere situazioni che non avevo mai vissuto.
Non so se sia vero che i vent'anni sono l'età più bella. Non mi è stato concesso di viverli con la spensieratezza necessaria per apprezzarli. Nel momento in cui mi distaccavo per sempre da quel tipo di vita, sapevo che ne avrei sentito il rimpianto.
Lei lo capì, perché ormai la nostra condivisione era completa.
<<Ti mancherà tutto questo: le esperienze che avresti potuto fare, i luoghi che avresti voluto visitare come studente e gli anni... gli anni che non ritorneranno più, se non come riflesso della vita di un altro. Quando il rimpianto di ciò a cui hai rinunciato tenterà di sminuire il nostro amore, ti ricorderai di questa notte e ti sembrerà di essere stato felice>>

Virginia D. Capitolo 32. I Custodi del Fuoco Segreto.



La felicità passata non è più felicità, ma il dolore passato è ancora dolore.
Per questo soffro ancora nel raccontare ciò che successe dopo aver scoperto la vera identità di Virginia.
Dicono che raccontando agli altri il nostro tormento, ce ne liberiamo, come dopo un improvviso pianto.
Cercherò dunque di trovare le parole per narrare ciò che è accaduto e che ha segnato per sempre la mia vita, facendo di me quello che sono adesso, nel bene e nel male.
<<Deve esistere un modo per opporsi alla setta della Fonte Sacra. Abbiamo bisogno di alleati, Virginia. Alleati potenti. Hai mai sentito parlare di altre congregazioni che potessero tener testa alla famiglia D.?>>
Lei si voltò verso di me, di scatto.


Non dimenticherò mai lo sguardo che mi rivolse, nel contempo pieno di coraggio e di tristezza:
<<Esistono, Luca, ma c'è un prezzo da pagare, come sempre, ed io non voglio metterti in pericolo più di quanto abbia già fatto>>
Io sorrisi:
<<Chi non è disposto a correre un pericolo per salvare la persona che ama, allora non la ama abbastanza>>



Lei sorrise con dolcezza:
<<E' una delle più belle frasi che mi abbiano mai detto. Con te al mio fianco credo di poter affrontare le mie paure>> poi tornò seria <<La risposta alla tua domanda è che gli unici a poter contrastare la setta della Fonte Sacra sono i Custodi del Fuoco Segreto, una confraternita che fa parte di un gruppo leggendario, gli Iniziati agli Arcani Supremi>>
In quel momento non avrei mai immaginato che gli Arcani Supremi sarebbero diventati una parte fondamentale della mia vita.
Non sapevo niente di esoterismo e credevo che fossero tutte leggende prive di fondamento, a cui potevano credere solo i sostenitori della teoria della cospirazione.
Magari fosse stato così.
La verità è che da quel giorno, per quanto io non me ne rendessi conto, iniziò ad ardere per me e dentro di me la Fiamma imperitura di Atar, il Fuoco Segreto.






Starring

Emmy Rossum - Virginia D.

Il quadro è di Dante Gabriel Rossetti

No global, giacobini e forcaioli nel Movimento 5 stelle



Vi siete mai chiesti per chi votano i "no global"? Non è così scontato che votino per l'estrema sinistra, ormai ridotta ai minimi termini in Italia, per il fatto di essere diventata comunque parte del "sistema".
Un suggerimento interessante alla mia domanda può derivare dal fatto che il programma del partito di Grillo e Casaleggio sembra essere il manifesto politico dei "no global", almeno in termini di obiettivi.
Ambientalismo integralista, lotta contro le banche e le istituzioni internazionali che le tutelano direttamente  (in primis la famosa Troika: BCE, FMI, Commissione Europea) o indirettamente (Gruppo Bildeberg, Massoneria, Nuovo Ordine Mondiale), lotta contro le aziende multinazionali e transnazionali e le istituzioni che le tutelano (WTO, Ocse, Banca Mondiale per lo sviluppo economico), contrarietà alle opere pubbliche (il caso No Tav è un esempio elcatante), sostegno della politica delle "decrescita", cioè della riduzione del Pil e del ritorno ad un sistema di vita non consumistico.
Se un simile programma fosse attuato ci sarebbe una fuga di capitali dall'Italia che ci porterebbe alla bancarotta nel giro di due giorni.



I dirigenti del Movimento 5 stelle sembrano invece i Giacobini della rivoluzione francese: vogliono abbattere l'ancien regime e per farlo sono pronti ad usare la ghigliottina mediatica demonizzando gli avversari (cosa facile, se al governo c'è gente come Renzi, che se ne frega di chi è "fuori dal sistema", sia esso disoccupato, esodato, pensionato con la minima, invalido, disabile o emarginato; a Renzi interessa far contento il suo elettorato: lavoratori dipendenti, cooperative, grandi industrie, immigrati e minoranze che contano).
Il Robespierre della situazione è Gian Roberto Casaleggio.



Il Marat della situazione, che chiedeva "centomila teste" di nobili per abbattere l'ancien regime  è Beppe Grillo



Il Saint-Just della situazione, quello che fece decapitare Luigi XVI, è Marco Travaglio.



Infine c'è una terza componente del movimento che è ancora più intransigente dal punto di vista del legalitarismo e del giustizialismo sommario e corrisponde a quella che un tempo veniva chiamata "la destra forcaiola", cioè quelli che vorrebbero mettere tutti in galera e buttar via la chiave, più quelli che vorrebbero il ritorno dei lavori forzati, della pena di morte e magari anche dei lager e dei gulag.
Per costoro, una persona che viene accusata di qualcosa è automaticamente colpevole e deve essere eliminata con ogni mezzo. Sono i "colpevolisti" che saltano fuori ogni volta che c'è un processo pervenuto agli altari della cronaca nera o della politica.
Mi chiedo, siete disposti a dare il vostro voto a gente simile? Io non dirò mai chi dovrete votare, ma posso aiutarvi a capire chi NON dovete votare e perché.


L'Artemisia e le sue proprietà anti-tumorali

Artemisia annua cancro

Si chiama Artemisia Annua ed è un’erba usata nella medicina cinese già da diversi millenni. E’ pressocché sconosciuta nella medicina occidentale anche se recentemente è stata presa in esame dai ricercatori dell’Università della California.
Gli antichi cinesi la utilizzavano spesso per la cura di numerose malattie dato il potere curativo della sua sostanza base, l’artemisina. Tuttaviala medicina occidentale ha sempre usato questo estratto come potente antimalarico e, solo recentemente (esistono studi a proposito fin dal 2001, mentre quello più recente risale al 2011, quando sono stati condotti esperimenti in vitro), si è accorta che l’artemisina, in combinazione col ferro è in grado di agire contro le cellule cancerogene del cancro al polmone con effetto immediato, dando sin da subito effetti positivi del 28%.
Sicuramente l’Artemisia Annua diventerà oggetto di grande interesse da parte delle compagnie del farmaco, dato che i ricercatori californiani hanno dimostrato che i primi effetti positivi sono visibili già entro le 24 ore.
Ma come agisce questa importante pianta cinese? L’artemisina, cioè il principio attivo della pinata, unito al ferro, localizza le cellule cattive operando di fatto una selezione. Poi le cellule tumorali vengono sconfitte dal principio attivo. Ed il gioco è fatto. Adesso sarà compito degli scienziati stabilire per quali tipi di cancro sia efficace questo principio attivo. Per adesso comunque, gli studi dimostrano che l’artemisina è in grado di fermare il fattore di trascrizione ‘E2F1′ intervenendo  nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro.
In una intervista a Panorama.it, Marco Pierotti, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha parlato dell’Artemisia Annua. Ecco uno stralcio dell’intervista:
Ma questa “erba magica” è davvero così efficace?
“Si tratta di studi interessanti e che hanno un fondamento” spiega a Panorama.it  Marco Pierotti, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano . “Anche se a prima vista si potrebbe pensare ad una di quelle notizie da lasciar perdere, esistono studi in proposito fin dal 2001, mentre quello più recente risale al 2011, quando sono stati condotti esperimenti in vitro”.
Come funziona l’Artemisia Annua?
Questa erba era usata nella medicina cinese, poi venne dimenticata per un lungo periodo, fino a quando negli anni ’70 si ritrovarono manoscritti che ne indicavano l’uso come antimalarico. Diciamo che può dare degli effetti positivi là dove c’è un’alta concentrazione di ferro, situazione che si verifica in alcuni tipi di tumore (non tutti, però), per garantire la rapida riproduzione delle cellule tumorali, sulle quali questa erba risulta “tossica”. Insomma, non si tratta di una sorta veleno di scorpione…
Insomma, non è proprio una “bufala”, ma cosa dicono gli studi in proposito?
L’ultimo lavoro, come accennato, risale al 2011 quando una company, che detiene un “mezzo brevetto”, ha creato in laboratorio una molecola sintetica che riproduce gli effetti dell’erba. Al momento dunque esistono dati sperimentali in vitro, ma perché si possa davvero usare il principio alla base dell’azione dell’Artemisia Annua ci vorranno ancora diversi passaggi, dalle procedure su animali fino alle sperimentazioni cliniche. Insomma, occorrono ancora anni.

Il gatto quotidiano. Mamma gatta e micini vari















Il Windows Phone è sempre più «touch»



Windows Phone 8.1 , l’aggiornamento del sistema operativo mobile di Microsoft , regala nuova vita agli smartphone e porta con se diverse migliorie che rendono ancora più smart l’utilizzo del cellulare. La modifica più evidente risiede nel nuovo menù Start, che si aggiorna proponendo cambiamenti visuali: è possibile aggiungere una terza colonna di «tiles» allo schermo e impostare sfondi con le foto per le stesse «piastrelle». Aggiornato anche il centro notifiche che ora si attiva con uno swipe dalla parte alta dello schermo verso il basso. Esso contiene gli ultimi sms ricevuti e quattro toggle per attivare funzioni a scelta. Presenti anche app di sistema per controllare i consumi di dati, batteria e memoria. Nuova pure la tastiera «swipe» che permette di scrivere poggiando il dito e facendolo scorrere fra le lettere senza alzarlo. La cam invece riceve una nuova interfaccia e nuove funzioni, come il supporto allo scatto multiplo di foto. Una delle maggiori novità di Windows Phone 8.1 però è Cortana, l’innovativo assistente digitale capace di rispondere ai comandi vocali e di adattarsi alle abitudini degli utenti, integrando le loro attività con quello che accade intorno. Purtroppo, Cortana è attualmente relegata agli Usa, principalmente per problemi legati alla fonetica, ma dovrebbe essere diponibile in Italia nel 2015. (da Il Tempo)

Pancia piatta per la prova costume? Assumi cibi anti-adipe

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Dopo i bagordi pasquali non ci sono più scuse: per chi ancora non è pronto per la prova costume, è tempo di mettersi a dieta, senza drammi e in modo intelligente, con alcuni accorgimenti particolari che possono permettere di combattere efficacemente le adiposità localizzate, specie quelle nell'addome e nei glutei.
Ecco dunque gli alimenti che possono aiutare a sconfiggere il grasso addominale: usateli come ingredienti per le vostre ricette di cucina e ne trarrete grande beneficio.

Finocchio - Carico, di vitamine e sali minerali, contiene fitoestrogeni, sostanze estrogeniche naturali, che riequilibrano gli ormoni femminili, contrastando anche l’accumulo di adipe a livello addominale. Questo ortaggio agisce inoltre sul fegato e sui sistemi di disintossicazione dell’organismo, regolarizzando e migliorando la funzione epatica. Può essere assunto anche in tisane con anice e menta.

 Sedano - Composto soprattutto di acqua (circa il 90%), il sedano è noto per le sue proprietà anticolesterolo e antipertensive (sembra che la molecola responsabile sia la 3-n-butilfalide contenuta in questa verdura), diuretiche e digestive; inoltre, è ricco di sodio, potassio, fosforo, ferro e calcio, che lo rendono un remineralizzante naturale, e di vitamine C e K, in grado di apportare benefici alla coagulazione del sangue. Le più recenti ricerche in ambito scientifico hanno anche evidenziato la presenza nel sedano di un flavonoide, potente antiossidante: la luteolina.


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Cavolfiori - Molto sazianti per l’alto contenuto di fibre, sono ortaggi ottimi come integratori di vitamina C, di antiossidanti (tra cui il sulforafano e la clorofilla), il cavolfiore è anche un alimento antinvecchiamento. A basso indice glicemico il cavolfiore riduce l’assorbimento dei grassi. Puoi usare i cavolfiori cotti e frullati (a comporre una minestra brodosa) per purificarti e ripristinare la funzionalità intestinale ed epatica dopo periodi di cattiva alimentazione.

Pomodoro - Povero ci calorie (solo 17 per 100 grammi), il pomodoro si adatta ad ogni dieta ed è mineralizzante, vitaminizzante, digestivo (per la presenza di acidi organici, che stimolano la digestione salivare e gastrica), ma soprattutto è…gustoso. Dalle spiccate proprietà diuretiche, il pomodoro è un ottimo depurativo, anche perché contiene zolfo.

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Pepe nero - Grazie alla piperina, la sostanza responsabile del sapore piccante di questa spezia, il pepe nero favorisce la produzione di succhi gastrici, migliora l’assorbimento delle sostanze nutrienti presenti negli alimenti introdotti nel nostro organismo, potenziando la termogenesi, ovvero la produzione di calore nel corpo, processo che aiuta a bruciare più calorie. Secondo recenti studi, inoltre, la piperina interferirebbe con alcuni geni coinvolti nella nascita di cellule adipose, ostacolandone la formazione e riducendo quindi la complessiva presenza di grasso nella composizione corporea.






lunedì 21 aprile 2014

Virginia D. Capitolo 31. La fortuna è per chi non ha altro in cui sperare.



Su che fragili fondamenta avevamo fondato la nostra felicità, io e Virginia.
Il piacere era qualcosa di effimero. Persino l'amore non dava garanzie. Alla fine, l'unica costante della vita, era la sofferenza.


























<<Sono stata fortunata, ma ora mi sono accorta che ho fatto troppo affidamento sulla mia fortuna. La fortuna, come ha scritto Stephen King, "è per gli stolti. Non hanno altro in cui sperare">>



Le sue energie si stavano esaurendo: era la punizione che gli adepti della Fonte Sacra le avevano inflitto per aver rivelato le loro trame, il progetto eugenetico del Serpente Rosso, le trame di potere della Famiglia D. e le facoltà di controllo psicologico a distanza degli Iniziati.
<<Loro sono immortali ed eternamente giovani. Vogliono farmi provare cosa significa aver rinunciato ai loro doni. Solo ora che sono debole, mi rendo conto davvero che tutto ciò su cui si fonda la mia vita, la mia salute e la mia felicità è fragile ed effimero. La mia giovinezza passerà, passerà la bellezza...>>
<<Ma la tua intelligenza non passerà! La tua eleganza non passerà! L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai>>
Lo stile era quello dell'Ecclesiaste, ma la citazione finale era di Coco Chanel. Ho sempre avuto il vizio di mescolare sacro e profano.
<<Tu non capisci, Luca. Per un maschio l'età non è un problema, anzi, dona fascino, autorevolezza. Ma per una donna è diverso>>
La abbracciai e le sussurrai:
<<Non dire sciocchezze, Virginia! Anche una donna acquista fascino e carisma, persino regalità, se ha dentro di sé una personalità forte come la tua! C'è un tempo per tutte le cose. Ogni stagione dà i suoi frutti. Persino la vecchiaia. Persino la morte...>>
Lei mi strinse la mano e valutò le mie parole, ma lo sconforto ebbe la meglio:
<<Solo quando siamo pronti. Ma io... è troppo presto per affrontare questa sofferenza. Io non sono pronta. Oh, Dio del cielo, risparmiami, perché io non ho ancora vissuto! Ridonami la salute, ridonami la forza, ridonami la vita, ridonami la speranza!>>