Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
giovedì 13 febbraio 2014
Remedia Amoris. Come superare l'amore non corrisposto.
1. Non aver paura di dichiararsi
Molte persone evitano di dichiararsi per paura di essere respinte e perdere definitivamente il proprio amore, dando così luogo a una spirale di dolore e di frustrazione destinata a protrarsi nel tempo. In questi casi, però, è meglio confessare i propri sentimenti e tentare di conquistare la persona desiderata piuttosto che restare nel limbo di una passione che non potrà mai soddisfarsi.
2. Saper accettare un no
Di fronte a un sentimento che è invece chiaramente a senso unico il consiglio migliore è di riuscire ad "accettare il no", prendendo atto che magari l'altro non è la persona giusta per noi.
3. Non soffocare la persona amata
Anche nel caso in cui non ci sia un chiaro segnale di rifiuto, andrebbe evitato di soffocare l'altro con una corte serrata che potrebbe rivelarsi dannosa. Considerato che l'amore è un dono spontaneo che non può essere forzato e che "se son rose, fioriranno".
4. Ripartire da se stessi
Di fronte alla scoperta di non essere riamati, ci si può sentire come se questo costituisse la fine di tutto. Bisogna invece trasformare il dolore in un'opportunità per volersi bene, considerando quest'esperienza come un nuovo inizio.
5. Non chiudersi nella solitudine
Uno dei rischi in questi casi è inoltre quello di isolarsi e di lasciarsi andare alla malinconia e alla depressione. Mentre in realtà potrebbe essere l'occasione per riscoprire la gioia degli affetti e per concedersi del tempo in armonia con gli altri.
6. Non essere severi con se stessi
La sofferenza per un amore non ricambiato può inoltre portare a gettarsi nei sensi di colpa e nella disistima, pensando che se l'altro non contraccambia i nostri sentimenti è perché non siamo abbastanza attraenti o affascinanti. Ma in questi casi bisogna ricordare che in amore non dipende tutto da noi e che il fatto di non essere ricambiati non ha nulla a che vedere con il nostro valore personale.
7. Evitare le vendette
La delusione per un amore non corrisposto può avere anche dei risvolti distruttivi con tentativi di vendetta che possono solo alimentare il risentimento. Mentre invece bisogna rivolgere le proprie energie verso qualcosa di costruttivo, guardando con ottimismo al futuro.
8. Affidarsi alla letteratura e al cinema
Una buona via d'uscita è poi di cercare aiuto nei libri o nei film incentrati sull'amore non corrisposto e sul suo superamento in maniera positiva.
9. Parlarne con qualcuno
Aprirsi e confessare le proprie emozioni a un familiare o a un amico che si è trovato nella stessa situazione o è in grado di offrire un punto di vista obiettivo può aiutare a uscire dal tunnel della sofferenza.
10. Aprirsi a hobby e novità
Il momento potrebbe, infine, rappresentare un'occasione per riprendere a coltivare un hobby o una passione e per lasciare spazio alle novità. La vita è infatti piena di opportunità meravigliose, ma bisogna volerle accogliere ed essere disposti a rimettersi in gioco.
Gli Arcani Supremi. Capitolo 85. Apocalisse, Ragnarök e Kralizec
<<Nel 2187 avverrà quello che tu chiami il Grande Cataclisma, è così?>> chiese lady Edith, scettica.
India Stoker annuì solennemente:
<<Sarà qualcosa di molto simile a ciò che è descritto nel libro dell'Apocalisse. Noi Iniziati agli Arcani Supremi, pur non aderendo a nessuna delle religioni ufficiali, siamo profondamente religiosi e riteniamo che nei testi sacri siano state trascritte, in forma allegorica, alcune parti della Grande Profezia. Per noi Cristo non è Dio, ma è un Profeta, come lo fu Zarathustra, oppure Mani, oppure Lao Tze, o Buddha, solo per fare gli esempi da cui è nata buona parte del nostro credo sincretico>>
Lady Edith ebbe un guizzo di ironia:
<<Siete propensi a credere che la mia discendenza si incrocerà col divino Eclion, eppure siete così scettici sulla nascita divina di Cristo?>>
India sollevò le braccia e i palmi delle mani:
<<Questo argomento rientra nel voto del Silentium. Non sono autorizzata a parlarne. Quello che posso dire è che Eclion non è un dio, ma una entità sovrumana di natura demoniaca. Non è la stessa cosa. Esistono solo due divinità, Ahura Mazda e Deva Ahriman, che si affronteranno in battaglia nel giorno del Grande Cataclisma, un evento che gli Alfar chiamano Ragnarok o Kralizec>>
I Ragnarǫk (in islandese moderno anche Ragnarök e Ragnarøkkr) indicano, nella mitologia norrena, la battaglia finale tra le potenze della luce e dell'ordine e quelle delle tenebre e del caos, in seguito alla quale l'intero mondo verrà distrutto e quindi rigenerato.
Il nome è composto da ragna, il genitivo plurale di regin (dèi-poteri organizzati) e il plurale neutro rǫk (fato-destino-meraviglie; genitivo: raka), poi confuso con røkkr (crepuscolo).
Il termine probabilmente più antico è ragnarǫk, che significa "fato degli dèi". Ragnarøkkr significa invece "crepuscolo degli dèi", ed è quest'ultima la denominazione più celebre dei Ragnarǫk, grazie anche all'opera di Richard Wagner (Götterdämmerung). Gli storici hanno corretto quest'ultima traduzione; in particolare il francese Claude Lecouteux, ha sostenuto che il significato originario sia "Giudizio Delle Potenze".
I Ragnarǫk (la parola è plurale) ci sono noti principalmente da tre fonti:
- Vǫluspá (Profezia della veggente)
- Vafþrúðnismál
- Gylfaginning (Inganno di Gylfi)
Le fonti sui Ragnarǫk, come quasi tutte quelle sulla mitologia norrena, sono frammentarie, confuse, contraddittorie, ricche di riferimenti criptici e spesso quasi incomprensibili nella loro laconicità.
I Ragnarǫk verranno preceduti dal Fimbulvetr, un inverno terribile della durata di tre anni, in seguito al quale avverrà lo sfascio dei legami sociali e familiari, in un vortice di sangue e violenza al di là di ogni legge e regola.
Spariranno quindi Sól (il Sole) e Máni (la Luna): i due lupi (Skǫll e Hati) che, nel corso del tempo, perennemente inseguivano i due astri finalmente li raggiungeranno, divorandoli, privando il mondo della luce naturale. Anche le stelle si spegneranno.
Yggdrasill, l'albero cosmico, si scuoterà, e tutti i confini saranno sciolti: terremoti, alluvioni e catastrofi naturali.
Le creature del caos attaccheranno il mondo: Fenrir il lupo verrà liberato dalla sua catena, mentre il Miðgarðsormr emergerà dalle profondità delle acque. La nave infernale Naglfar leverà le ancore per trasportare le potenze della distruzione alla battaglia. Al timone ci sarà il dio Loki.
I misteriosi Múspellsmegir cavalcheranno su Bifrǫst, il ponte dell'arcobaleno, facendolo crollare. Heimdallr, il bianco dio guardiano, soffierà nel suo corno, ilGjallarhorn, per chiamare allo scontro finale Odino, le altre divinità, e i guerrieri del Valhǫllr (gli einherjar).
Nel grande combattimento finale, che avverrà nella pianura di Vígríðr, ogni divinità si scontrerà con la propria nemesi, in una distruzione reciproca. Il lupo Fenrir divorerà Odino, che quindi sarà vendicato da suo figlio Víðarr. Þórr e il Miðgarðsormr si uccideranno a vicenda, e così Týr e il cane infernale Garmr.Surtr abbatterà Freyr.
L'ultimo duello sarà tra Heimdallr e Loki, che si uccideranno a vicenda, quindi il gigante del fuoco Surtr, proveniente da Múspellsheimr, darà fuoco al mondo con la sua spada fiammeggiante.
Di seguito, dalle ceneri, il mondo risorgerà. I figli di Odino, Víðarr e Váli, e i figli di Thor, Móði e Magni, erediteranno i poteri dei padri. Baldr, il dio della speranza e Hǫðr suo fratello, torneranno da Hel, il regno della morte. Troveranno, nell'erba dei nuovi prati, le pedine degli scacchi con cui giocavano gli dèi scomparsi. La stirpe umana verrà rigenerata da una nuova coppia originaria, Líf e Lífþrasir, sopravvissuti nascondendosi nel bosco di Hoddmímir o nel frassino Yggdrasill a seconda dei culti.
La rinascita del mondo è tuttavia adombrata dal volo, alto nel cielo, di Níðhǫggr, il serpe di Niðafjoll, misteriosa creatura tra le cui piume porterà dei cadaveri.
Interpretazioni dei Ragnarǫk
L'assenza di paralleli corrispettivi escatologici nelle altre mitologie europee, cioè la mancanza di narrazioni sulla fine del mondo, ad esempio, in ambiente greco o romano, ha portato diversi studiosi a ipotizzare influssi più o meno decisi, nei Ragnarǫk, dell'immaginario cristiano, in particolare dall'Apocalisse di Giovanni. L'ipotesi sarebbe corroborata dal fatto che la mitologia norrena sia stata codificata quasi interamente in seguito all'arrivo del Cristianesimo nell'Europa settentrionale. Tuttavia, anche e proprio per questo motivo, l'ipotesi rimane tale e priva di una qualunque verifica.
Da parte sua, Georges Dumézil, studioso francese dei miti, ha messo in luce le forti somiglianze tra i Ragnarǫk e, nella mitologia hindu, la battaglia tra Pāndava e Kaurava, così com'è narrata nel Mahābhārata. Così come il Ragnarǫk sarebbe posto nel futuro, l'analoga battaglia epocale del Mahābhārata si trova nel passato.
È forse dunque possibile come corrispettivo dei Ragnarǫk in area mediterranea la gigantomachia o la titanomachia, che vedono contrapposti gli dèi olimpici guidati da Zeus contro creature deformi e caotiche.
mercoledì 12 febbraio 2014
In Cile la piscina più grande del mondo
The guiness book has been a record of the most extraordinary facts and happenings all across the world. Chile earns the privilege of having world’s largest swimming pool. This is situated in the resort of San Alfonso del Mar in Algarroba. The dimensions of this world’s largest swimming pool are 1013 meters in length. The capacity of the pool is to hold around 66 million gallons of water altogether. Covering around 20 acres of land, the pool has become a tourists spot after getting itself registered in the guiness book of records in the year December 2006.
- See more at: http://www.icreatived.com/2013/09/worlds-largest-swimming-pool.html#sthash.IaKn1psm.dpufGli Arcani Supremi. Capitolo 84. L'ombra della profezia.
Lady Edith Burke-Roche, baronessa Fenroy, pareva una statua, una sfinge, una sua fredda immobilità.
Stava riflettendo su ciò che India Stoker e Robert Oakwood le avevano appena rivelato.
Non era ciò per cui lei aveva lottato per tutta la vita, ma non era nemmeno un completo fallimento.
<<Quale futuro avete visto per i discendenti di mia nipote Maggie? Il figlio che lei e Robert hanno concepito: quale sorte avrà? Dovete dirmi il vero, perché è l'unica cosa che può permettermi di accettare la disfatta su tutti gli altri fronti, una disfatta di cui voi siete responsabili!>>
Robert temeva quella donna: era riuscita a tenere Vivien sotto scacco e avrebbe potuto causare ancora molti guai.
Fu India a rispondere, come avevano concordato:
<<Nascerà un maschio di Sangue Reale. Porterà il cognome dei Burke-Roche. Diventerà un uomo molto potente, anche se non sarà un uomo buono. Farà un patto con Eclion, Signore delle Tenebre. Gli offrirà una sua discendente e in cambio Eclion gli prometterà che da quella unione nascerà una dinastia imperiale chiamata Eclionner e destinata a regnare per oltre mille anni>>
La baronessa non era affatto convinta da quel discorso.
<<Questa è una profezia troppo generica. Voglio qualcosa di più dettagliato e soprattutto ne voglio le prove!>>
India la guardò con aria divertita:
<<Chiedete pure, milady, ed io vi risponderò>>
La nobildonna non sapeva da che parte iniziare, tante erano le domande che affollavano la sua mente:
<<India, per prima cosa voglio sapere fino a che punto è stata precisa questa tua visione, questa specie di Profezia. Voglio sapere se hai visto nei dettagli il futuro del figlio che Maggie metterà al mondo>>
La ragazza annuì:
<<Sì, ho visto il suo futuro nel dettaglio. Vivien me l'ha permesso, proprio perché sapeva che voi me lo avreste chiesto come garanzia. Sappiate dunque che nascerà il 21 giugno 2013, la notte del solstizio d'estate. Si chiamerà Mordred Burke-Roche, per esplicita volontà di vostra nipote. So che è un nome controverso, ma non riuscirete a farle cambiare idea, né a ottenere per lui il cognome e il titolo di suo padre. Fin dalla sua nascita, avrà la protezione di Eclion, che gli garantirà successo nella vita, in ogni ambito. Diventerà ricco e potente e sposerà una principessa reale della dinastia inglese di Windsor. La figlia dell'attuale duca di Cambridge, che nascerà tra quattro anni e si chiamerà Alexandra. A loro sarà conferito il titolo di conti di Oxford, che potranno tramandare ai loro discendenti, insieme alle loro enormi ricchezze. Vostro nipote vivrà 103 anni, morendo il 28 luglio 2116. I suoi discendenti sopravvivranno tutti al Grande Cataclisma, che colpirà la terra e l'umanità nell'anno del signore 2187>>
Ricostruzione del vero volto di Elisabetta I Tudor
Capelli rossi, come tutti i Tudor, di origine gallese, pelle molto chiara, occhi nocciola, naso aquilino, viso magro e allungato, labbra sottili. Così è stato ricostruito, sulla base dei suoi innumerevoli ritratti e delle descrizioni dei contemporanei, il vero volto della regina più famosa d'Inghilterra, figlia di Enrico VIII e della sua seconda moglie Anna Bolena. Elisabetta I visse 70 anni (1533-1603) e regnò per 45 anni, dal 1558 alla morte.
I libri preferiti dei pendolari italiani
Per capire quali siano i titoli più di moda in un certo periodo dell'anno non servono indagini di mercato, basta fare un giro su un treno interregionale oppure su un vagone della metropolitana. “La verità sul caso Herry Quebert” era il tormentone dell'estate, “La strada verso casa” di Fabio Volo ha monopolizzato l'attenzione nei mesi prima di Natale. E oggi? Se potessimo azzardare una previsione punteremmo tutto su Stephen King.
IA differenza di quanto si potrebbe pensare, i viaggi sembrano il momento giusto anche per immergersi in quei libri che si sono tenuti da parte per un non precisato "momento giusto". In autobus può capitare di incontrare signore che stringono la borsa e non staccano gli occhi dalle pagine dell'”Odissea” di Omero, in treno “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen è un ottimo libro da compagnia. E ancora, “I tre moschettieri” di Alexandre Dumas, “Via col vento” di Margaret Mitchell, “Aspettando Godot” di Samuel Beckett. Studenti e impiegati, pendolari e viaggiatori occasionali, tutti accomunati dalla passione per la letteratura.
Ma se c'è chi non si preoccupa del peso e del formato e sfoggia il suo classico da 700 pagine e oltre, ci sono anche tantissimi lettori che preferiscono unire piacere e praticità. I libri della casa editrice Sellerio – “Aristotele detective” di Margaret Doody, “La carta più alta” di Marco Malvaldi, “La banda Sacco” di Andrea Camilleri, solo per fare tre esempi –, così come quelli in edizione economica e tascabile sembrano essere molto apprezzate dai viaggiatori cittadini. Storie avvincenti, scrittori amati e peso ridotto. Cosa chiedere di più a un libro?
Facciamo una menzione a parte anche per il Pendolibro, l’ebook editato da Libreriamo Publishing che rende protagonisti i pendolari stessi. Sono loro gli autori di questo libro, loro che ci hanno raccontato i loro viaggi, i loro disagi e i loro sogni quotidiani.
martedì 11 febbraio 2014
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