Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
lunedì 27 gennaio 2014
La biologia di Alien
Le uova dell'alieno sono deposte dalla grande Regina Xenomorfa. Da esse nasce un parassita che, installandosi nel corpo di un altro essere vivente dà vita all'alieno xenomorfo così come si è visto in "Alien" e nei suoi sequel.
Le regole per una vita efficiente
di Massimo Morici, da Panorama
Un imprenditore che passa 150 giorni su 365 via di casa impara di sicuro a non sprecare tempo.
È il caso di Joseph Grenny, guru statunitense della "performance aziendale" e autore di numerosi libri, tra cui alcuni best seller allegati al New York Times.
Ecco sei strategie che ha raccontato al sito BusinessInsider.com, per rendere ogni lavoratore iper - efficiente.
Pensa ai tempi morti
Prendetevi cinque minuti ogni mattina per pensare alle ore che vi attendono e soprattutto ai tempi morti che vi si presenteranno (le due ore in attesa in aeroporto, il trasferimento in taxi, i dieci minuti prima di un appuntamento con un cliente ecc.).
Prendetevi cinque minuti ogni mattina per pensare alle ore che vi attendono e soprattutto ai tempi morti che vi si presenteranno (le due ore in attesa in aeroporto, il trasferimento in taxi, i dieci minuti prima di un appuntamento con un cliente ecc.).
Che si tratti di una manciata di minuti o di qualche ora, poco importa: trovate il modo di sfruttare questi momenti che altrimenti andrebbero persi.
Essere preparati
Un modo per sfruttare i tempi morti è essere sempre preparati.
Un modo per sfruttare i tempi morti è essere sempre preparati.
Come? Provate a pensare a cosa potreste fare in questi momenti e che strumenti dovreste portare con voi per portarvi avanti in alcune attività, come smartphone, tablet e app cloud.
Prima di dire sì, pensateci
Bisogna sempre considerare le conseguenze di un “sì”. Prima di accettare una commessa, un imprenditore o un professionista dovrebbe prendere cinque minuti per pensare a ciò a cui dovrà rinunciare per portare a termine il nuovo incarico.
Bisogna sempre considerare le conseguenze di un “sì”. Prima di accettare una commessa, un imprenditore o un professionista dovrebbe prendere cinque minuti per pensare a ciò a cui dovrà rinunciare per portare a termine il nuovo incarico.
Ad esempio, se si accetta di partecipare a una conferenza, si rischiano di perdere ore per la pianificazione di attività programmate in precedenza. Quale delle due cose conviene fare?
Fate liste
È un modo per mettere nero su bianco gli obiettivi che dovrete raggiungere in giornata.
È un modo per mettere nero su bianco gli obiettivi che dovrete raggiungere in giornata.
Anche se si tratta solo di un’ora libera, scrivete un elenco di tutte le cose che potreste fare in quell'arco di tempo. Vi abituerà a capire le priorità e dare un senso alle urgenze.
Premiatevi
È importante non solo porsi degli obiettivi, ma anche darsi dei piccoli premi (una piccola passeggiata per andare a fare un regalo come pausa, un caffè con i colleghi ecc.) se riuscite poi a raggiungerli.
È importante non solo porsi degli obiettivi, ma anche darsi dei piccoli premi (una piccola passeggiata per andare a fare un regalo come pausa, un caffè con i colleghi ecc.) se riuscite poi a raggiungerli.
Delegare
Troppi imprenditori pensano che la cosa più facile sia fare tutto da soli, anche se il più delle volte è impossibile.
Troppi imprenditori pensano che la cosa più facile sia fare tutto da soli, anche se il più delle volte è impossibile.
Ecco perché è importante affidare sempre maggiori responsabilità ai propri collaboratori, per utilizzare così al meglio il proprio tempo.
I gioielli dei Celti
La civilità celtica era molto più sviluppata di quanto comunemente si pensi. Il fatto che siano rimaste poche fonti scritte non deve trarci in inganno sui livelli di civilizzazione raggiunti dai Celti in tutte le terre della loro espansione.
La raffinatezza dei loro gioielli, così come la bellezza della loro mitologia, da cui è nata la saga arturiana, ne sono una prova.
Le tre diete che funzionano.
LA DIETA OMG
“Tante diete promettono perdite di peso più rapide. E mantengono la promessa: ma si tratta di peso, non di grasso”: parola di Venice Fulton (autore di La dieta OMG, Sperling & Kupfer)
I 3 principi base
-Proteine più carboidrati: fifty-fifty Riempite metà del piatto con proteine (fanno bruciare più calorie) e nell’altra metà mettete carboidrati ad assorbimento lento (cereali integrali) e verdure.
-Vita sana: tanto sonno (accelera il metabolismo), niente sigarette né alcolici, tè verde in abbondanza.
-Sport: con misura. Sì al movimento, ma senza esagerare (30 minuti al giorno): troppo, fa male.
I 3 principi base
-Proteine più carboidrati: fifty-fifty Riempite metà del piatto con proteine (fanno bruciare più calorie) e nell’altra metà mettete carboidrati ad assorbimento lento (cereali integrali) e verdure.
-Vita sana: tanto sonno (accelera il metabolismo), niente sigarette né alcolici, tè verde in abbondanza.
-Sport: con misura. Sì al movimento, ma senza esagerare (30 minuti al giorno): troppo, fa male.
LA DIETA DUKAN
Ovvero, quella che avrebbe permesso a Kate (e Pippa) Middleton di arrivare in splendida forma alle nozze con William d'Inghilterra. La dieta del controverso Pierre Dukan si basa su una lista di circa 100 alimenti concessi (per saperne di più, La dieta Dukan: i 100 alimenti a volontà, Sperling & Kupfer) e alternati sulla base di quattro fasi specifiche. Eccole.
L’attacco. Si mangiano solo proteine (72 cibi concessi), ma a volontà. Dura da 3 a 10 giorni a seconda dei chili da perdere.
La fase crociera. Continua fino al raggiungimento del peso forma. Si alternano giornate di sole proteine a giornate in cui ai 72 cibi proteici vengono aggiunte 28 verdure specifiche. Si perde, in media, un chilogrammo a settimana.
Consolidamento. Dura 10 giorni per ogni chilo perso nelle prime due fasi. Reintegra quasi tutti gli alimenti in due pasti “di gala”.
Stabilizzazione. È un regime definitivo. Si può mangiare qualsiasi alimento a condizione che un giorno alla settimana si consumino solo proteine, che si mangi crusca d’avena ogni giorno e che si faccia attività fisica.
Per approfondimenti è utile il sito www.dietadukan.it, dove ci si può registrare per avere un programma dimagrante personalizzato e dove si può partecipare a chat chiedendo chiarimenti agli specialisti dello staff.
L’attacco. Si mangiano solo proteine (72 cibi concessi), ma a volontà. Dura da 3 a 10 giorni a seconda dei chili da perdere.
La fase crociera. Continua fino al raggiungimento del peso forma. Si alternano giornate di sole proteine a giornate in cui ai 72 cibi proteici vengono aggiunte 28 verdure specifiche. Si perde, in media, un chilogrammo a settimana.
Consolidamento. Dura 10 giorni per ogni chilo perso nelle prime due fasi. Reintegra quasi tutti gli alimenti in due pasti “di gala”.
Stabilizzazione. È un regime definitivo. Si può mangiare qualsiasi alimento a condizione che un giorno alla settimana si consumino solo proteine, che si mangi crusca d’avena ogni giorno e che si faccia attività fisica.
Per approfondimenti è utile il sito www.dietadukan.it, dove ci si può registrare per avere un programma dimagrante personalizzato e dove si può partecipare a chat chiedendo chiarimenti agli specialisti dello staff.
LA DIETA ZONA
Ecco lo schema che permette di perdere dai 500 ai 700 grammi a settimana. È utile anche come regime di mantenimento
Prima settimana
Colazione 60 g di affettato magro (prosciutto cotto, arrosto di tacchino o di pollo) o 70 g di mozzarella magra; 2 fette di pane integrale (40 g) o 2 fette biscottate integrali (30 g) o un frutto grande o 2 piccoli; 6 mandorle o nocciole
o anacardi o 15 pinoli; una tazza di tè, meglio se verde, o cappuccino o caffè amari o con pochissimo fruttosio o miele di acacia o di castagno.
Spuntino 2 yogurt bianchi magri.
Pranzo Un piatto di verdure, 100 g di carne o 120 g di pesce; un frutto grande o 2 piccoli o un frutto piccolo e 20 g di pane integrale; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino 20 g di Parmigiano, un frutto piccolo.
Cena Un piatto di verdure o di ortaggi o un piatto di minestra o di passato di verdure miste; 100 g di carne o 120 g di pesce; un frutto grande o 2 frutti piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino Serale Un bicchiere di latte parzialmente scremato da 200 g.
Seconda settimana
Fuori casa, per costruirsi un pasto bilanciato su misura: la quota di proteine deve corrispondere al volume del proprio palmo, senza le dita. La quota di grassi deve essere valutata a occhio secondo la propria necessità. Quanto ai carboidrati: la quota delle verdure non si conteggia; se sono favorevoli (frutta) devono corrispondere al volume di 2 propri pugni, se invece sono sfavorevoli (pane, pasta, riso, patate) devono corrispondere a un proprio pugno. Se si sceglie il dolce, non si devono mangiare altri carboidrati e la porzione deve corrispondere a circa metà del proprio pugno. Se si beve un bicchiere di vino o una birra piccola, bisogna ridurre i carboidrati del pasto tenendo presente che ognuna di queste bevande corrisponde a un piccolo frutto.
Colazione 150 g di ricotta magra con un cucchiaino di marmellata; una fetta biscottata integrale (15 g); 6 mandorle o nocciole o anacardi o 2 noci; una tazza di tè verde o cappuccino o caffè amari o con pochissimo fruttosio (o miele di acacia o di castagno).
Spuntino Una barretta 40-30-30 (40 per cento di carboidrati, 30 per cento di proteine e 30 per cento di grassi).
Pranzo al bar. Un piatto unico: proteine quanto il volume del palmo e verdure; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva; macedonia oppure un frutto grande e uno piccolo, oppure 3 frutti piccoli oppure una fettina (15-20 g) di pane integrale e un frutto grande oppure un pacchettino di grissini da bar (15 g) e un frutto grande.
Spuntino 20 g di bresaola; un frutto piccolo; 8 pinoli.
Cena Un piatto di verdure o di ortaggi o un piatto di minestra o di passato; 100 g di salmone in salamoia o 100 g di arrosto di tacchino o 250 g di ricotta magra; un frutto grande o 2 frutti piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino Un bicchiere di latte parzialmente scremato da 200 g.
Terza settimana
Colazione Un toast con 2 fette di pane integrale (40 g) e 60 g di ripieno tra prosciutto e formaggio; una tazza di tè verde, oppure cappuccino o caffè amari o con pochissimo fruttosio oppure miele di acacia o di castagno.
Spuntino 250 ml di Soya Drink 40-30-30.
Pranzo al bar Un piatto unico di proteine quanto il volume del palmo e verdure; macedonia oppure un frutto grande e uno piccolo, oppure 3 frutti piccoli oppure una fettina (15-20 g) di pane integrale e un frutto grande oppure un pacchettino di grissini da bar (15 g) e un frutto grande; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino Un panino integrale (20 g); 30 g di tonno o affettati magri (prosciutto cotto, arrosto di tacchino o di pollo); 3 olive snocciolate. Oppure mini happy hour prima di cena: una noce di Parmigiano; un aperitivo in un bicchiere piccolo.
Cena Un piatto di verdure o di ortaggi oppure un piatto di minestra o di passato di verdure miste; 90 g di salmone affumicato o una scatoletta di tonno sott’olio (80 g) ben sgocciolato o 3 formaggini cremosi light da 80 g l’uno; un frutto grande o 2 piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Quarta settimana
Colazione 200 g di spremuta d’arancia; 40 g di Parmigiano; una tazza di tè amaro o con pochissimo fruttosio o miele di acacia o di castagno.
Spuntino Una confezione di cracker 40-30-30.
Pranzo al bar Un piatto unico, proteine quanto il volume del palmo e verdure; un frutto grande e uno piccolo, oppure 3 frutti piccoli oppure una fettina (15-20 g) di pane integrale e un frutto grande oppure un pacchettino di grissini da bar (15 g) e un frutto grande; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino 2 albumi sodi; un frutto piccolo; 6 pistacchi.
Cena Un piatto di verdure; 75 g di speck sgrassato o 200 g di fiocchi di latte o 3 hot dog di soia o un hamburger e mezzo di soia; un frutto grande oppure 2 frutti piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Colazione 60 g di affettato magro (prosciutto cotto, arrosto di tacchino o di pollo) o 70 g di mozzarella magra; 2 fette di pane integrale (40 g) o 2 fette biscottate integrali (30 g) o un frutto grande o 2 piccoli; 6 mandorle o nocciole
o anacardi o 15 pinoli; una tazza di tè, meglio se verde, o cappuccino o caffè amari o con pochissimo fruttosio o miele di acacia o di castagno.
Spuntino 2 yogurt bianchi magri.
Pranzo Un piatto di verdure, 100 g di carne o 120 g di pesce; un frutto grande o 2 piccoli o un frutto piccolo e 20 g di pane integrale; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino 20 g di Parmigiano, un frutto piccolo.
Cena Un piatto di verdure o di ortaggi o un piatto di minestra o di passato di verdure miste; 100 g di carne o 120 g di pesce; un frutto grande o 2 frutti piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino Serale Un bicchiere di latte parzialmente scremato da 200 g.
Seconda settimana
Fuori casa, per costruirsi un pasto bilanciato su misura: la quota di proteine deve corrispondere al volume del proprio palmo, senza le dita. La quota di grassi deve essere valutata a occhio secondo la propria necessità. Quanto ai carboidrati: la quota delle verdure non si conteggia; se sono favorevoli (frutta) devono corrispondere al volume di 2 propri pugni, se invece sono sfavorevoli (pane, pasta, riso, patate) devono corrispondere a un proprio pugno. Se si sceglie il dolce, non si devono mangiare altri carboidrati e la porzione deve corrispondere a circa metà del proprio pugno. Se si beve un bicchiere di vino o una birra piccola, bisogna ridurre i carboidrati del pasto tenendo presente che ognuna di queste bevande corrisponde a un piccolo frutto.
Colazione 150 g di ricotta magra con un cucchiaino di marmellata; una fetta biscottata integrale (15 g); 6 mandorle o nocciole o anacardi o 2 noci; una tazza di tè verde o cappuccino o caffè amari o con pochissimo fruttosio (o miele di acacia o di castagno).
Spuntino Una barretta 40-30-30 (40 per cento di carboidrati, 30 per cento di proteine e 30 per cento di grassi).
Pranzo al bar. Un piatto unico: proteine quanto il volume del palmo e verdure; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva; macedonia oppure un frutto grande e uno piccolo, oppure 3 frutti piccoli oppure una fettina (15-20 g) di pane integrale e un frutto grande oppure un pacchettino di grissini da bar (15 g) e un frutto grande.
Spuntino 20 g di bresaola; un frutto piccolo; 8 pinoli.
Cena Un piatto di verdure o di ortaggi o un piatto di minestra o di passato; 100 g di salmone in salamoia o 100 g di arrosto di tacchino o 250 g di ricotta magra; un frutto grande o 2 frutti piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino Un bicchiere di latte parzialmente scremato da 200 g.
Terza settimana
Colazione Un toast con 2 fette di pane integrale (40 g) e 60 g di ripieno tra prosciutto e formaggio; una tazza di tè verde, oppure cappuccino o caffè amari o con pochissimo fruttosio oppure miele di acacia o di castagno.
Spuntino 250 ml di Soya Drink 40-30-30.
Pranzo al bar Un piatto unico di proteine quanto il volume del palmo e verdure; macedonia oppure un frutto grande e uno piccolo, oppure 3 frutti piccoli oppure una fettina (15-20 g) di pane integrale e un frutto grande oppure un pacchettino di grissini da bar (15 g) e un frutto grande; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino Un panino integrale (20 g); 30 g di tonno o affettati magri (prosciutto cotto, arrosto di tacchino o di pollo); 3 olive snocciolate. Oppure mini happy hour prima di cena: una noce di Parmigiano; un aperitivo in un bicchiere piccolo.
Cena Un piatto di verdure o di ortaggi oppure un piatto di minestra o di passato di verdure miste; 90 g di salmone affumicato o una scatoletta di tonno sott’olio (80 g) ben sgocciolato o 3 formaggini cremosi light da 80 g l’uno; un frutto grande o 2 piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Quarta settimana
Colazione 200 g di spremuta d’arancia; 40 g di Parmigiano; una tazza di tè amaro o con pochissimo fruttosio o miele di acacia o di castagno.
Spuntino Una confezione di cracker 40-30-30.
Pranzo al bar Un piatto unico, proteine quanto il volume del palmo e verdure; un frutto grande e uno piccolo, oppure 3 frutti piccoli oppure una fettina (15-20 g) di pane integrale e un frutto grande oppure un pacchettino di grissini da bar (15 g) e un frutto grande; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Spuntino 2 albumi sodi; un frutto piccolo; 6 pistacchi.
Cena Un piatto di verdure; 75 g di speck sgrassato o 200 g di fiocchi di latte o 3 hot dog di soia o un hamburger e mezzo di soia; un frutto grande oppure 2 frutti piccoli; un cucchiaio di olio extravergine d’oliva.
Le regole del perfetto selfie
(da Linkiesta)
1 Decidi qual è il tuo profilo migliore
Destro? Sinistro? Frontale (molto raro). Scegline uno, facendo varie prove a casa di fronte a uno specchio. E se siete indecisi, per eccessiva e uniforme bruttezza/bellezza, restano alcune regole. Posizionate il vostro smarphone a 45 gradi dal viso. Da quella prospettiva la vostra testa sembrerà più piccola, il mento più acuto e gli occhi più grandi. Magnifico.
2 Cattura la luce giusta
Trovato il profilo/angolatura perfetto? Bene. Ora tocca alla luce. Anche qui è tutto un gioco di angoli e prospettive. Se si prende quello giusto si può stendere un leggero bagliore sul volto di qualcuno, aggiungendo un tratto emotivo all'immagine in generale. L'unica regola universale è di non farlo controluce, e di evitare il giorno pieno. Troppo forte, anche se illumina tutto il viso. Qui la ricerca dell'angolo e del momento, è un lavoro che tocca a ognuno di voi.
3 Scegli gli accessori che fanno al caso tuo
Se ci sono delle imperfezioni che rischiano di rovinare tutto il quadro (es. occhiaie), è bene mettere in opera una strategia di distrazione di massa, cioè indossare occhiali da sole. In generale, la presenza di oggetti di grandi dimensioni funziona, come orecchini o fiocchi o, appunto occhiali.
4 Non essere te stesso
Chissà quante volte vi avranno detto il contrario. Nel selfie si assume sempre una posa, ma esiste un genere che vuol sembrare “naturale”, cioè senza posa. Per farlo occorre, manco a dirlo, assumere una posa specifica (che non è quella allo specchio, ad esempio). Si deve spostare lo sguardo, dirigerlo con più o meno intensità verso un oggetto che non si vede, esterno all'immagine. Poi, scatta. E sarete affascinanti, in pensieri profondi.
5 Presta attenzione allo sfondo: dev'essere all’altezza
Potrebbe essere l’arma vincente, se in armonia con il tuo volto. Se troppo particolare, rischia di prevalere, nel bene (splendide spiagge e mare) o nel male (discariche cittadine senza speranza).
Gli Arcani Supremi. Capitolo 75. Il risveglio.
India e Robert si risvegliarono nel luogo dove il Varco si era appena richiuso.
Non era passato molto tempo da quando erano entrati in contatto con le altre dimensioni, dove tutto scorreva più lentamente.
Si guardarono negli occhi e bastò quello sguardo per capire che avevano entrambi visto le stesse cose, e che la loro iniziazione agli Arcani Supremi era compiuta.
India aveva scritta sul volto una consapevolezza nuova.
Erano le memorie di Vivien Oakwood e di tutte le Somme Sacerdotesse di Avalon.
Le "altre memorie".
E quello era il momento in cui la personalità di India doveva imporsi su di esse, per evitare che la travolgessero.
Robert ne era consapevole e rimase in silenzio, a contemplare il bel viso di lei, che rifletteva quel conflitto interiore.
E in me cos'ha prodotto l'Iniziazione? Cosa sono adesso "in più" rispetto a ciò che ero prima?
C'era una consapevolezza profonda che riguardava non soltanto le conoscenze apprese, ma anche le abilità.
E' come se fossi in grado di saper fare molte più cose. Come se mi avessero infuso delle attitudini e delle esperienze.
Si fermò a contemplare India e la trovò bellissima.
Ma il fatto che ora lei abbia le memorie di Vivien impedirà che tra noi possa esserci qualcosa di più che un profondo affetto. Forse la tenerezza basterà, forse la dolcezza potrà essere qualcosa di più appagante della passione.
Non erano pensieri così assurdi, o almeno, non gli apparivano più tali.
Gli sarebbe bastato rimanere abbracciato a lei.
L'abbraccio può essere qualcosa che comunica più amore di un amplesso.
domenica 26 gennaio 2014
Migingo: la mini-isola più densamente abitata al mondo.
Un’isolotto nel Lago Vittoria conteso tra Kenya e Uganda, ottimo per la pesca ma troppo abitato (e poco vivibile) (da Linkiesta)
In Italia ricevono più soldi al mese gli immigrati clandestini che gli invalidi civili
Per un invalido italiano, l’assegno di invalidità civile è di 286 euro al mese. Ha diritto a ricevere tale assegno l’invalido civile che superi il 74% di invalidità al lavoro e la cifra non cambia con l’aumentare della percentuale di invalidità , cioè un invalido al 100% prende la stessa cifra.
E’ evidente che con 286 euro al mese non ci vive nessuno specie se malato e tantomeno una famiglia. Se ci si rivolge alle istituzioni, loro rispondono che ‘non ci sono ‘ i soldi’: allora viene spontaneo chiedersi dove li trovino i denari, miliardi di euro, per garantire un assegno sociale agli immigrati, anche clandestini o richiedenti asilo e non ci sono soldi per garantire una esistenza dignitosa agli invalidi civili.
Un clandestino che arriva in Italia e che richiede l’asilo politico o lo status di rifugiato riceve dallo stato immediatamente la somma di 976,15 euro per i primi 35 giorni., ridotti poi a 557,80 euro in caso di respingimento della domanda. In seguito, secondo la Fondazione Leone Moressa, lo Stato affronta una spesa diretta di 14.600 Euro l’anno, ovvero 40 euro al giorno, cioè circa 1.200 euro al mese per persona e altrettanti in prestazioni indirette come le spese sanitarie e servizi generali dello Stato: quindi allo Stato ogni rifugiato o presunto tale costa circa 29.200 Euro l’anno. Facendo due calcoli, un qualsiasi immigrato che mette piede in Italia percepisce il doppio ed in alcuni casi il triplo di quanto prende un invalido civile, cioè una persona malata, che non può provvedere al suo sostentamento. Alla somma vanno, inoltre, aggiunti vari benefit di cui godono gli immigrati, come: scuole materne gratuite, case popolari, assistenza sanitaria e altro.
Fonte: www.bastacasta.altervista.org
Addio allo stetoscopio: i progressi della tecnologia medica.
(da Panorama)
Strumento simbolo della professione medica, lo stetoscopio sta per divenire un oggetto di storia della medicina, sostituito dall'ecografo portatile, low cost ma accurato da usare in ogni occasione.
Lo sostiene un editoriale sulla rivista Global Heart (il giornale della World Heart Federation) firmato da Jagat Narula e Bret Nelson della Mount Sinai School of Medicine di New York. "C'è grande entusiasmo oggi per gli strumenti ecografici" commenta Raffaele Landolfi, direttore del dipartimento di scienze mediche dell'Università Cattolica di Roma "e l'entusiasmo aumenterà quando saranno a disposizione ecografi portabili; ma ci vorrà molto tempo perché l'ecografo sostituisca lo stetoscopio".
Lo sostiene un editoriale sulla rivista Global Heart (il giornale della World Heart Federation) firmato da Jagat Narula e Bret Nelson della Mount Sinai School of Medicine di New York. "C'è grande entusiasmo oggi per gli strumenti ecografici" commenta Raffaele Landolfi, direttore del dipartimento di scienze mediche dell'Università Cattolica di Roma "e l'entusiasmo aumenterà quando saranno a disposizione ecografi portabili; ma ci vorrà molto tempo perché l'ecografo sostituisca lo stetoscopio".
Tecnologie rivoluzionarie
Oggi sono tantissime le tecnologie che stanno rivoluzionarlo la sanità: pensiamo alla cartella clinica elettronica che qualunque medico assista un paziente può scaricare sul proprio pc, oppure all'idea di sostituire la ricetta cartacea usata per le prescrizioni mediche con quella elettronica, oppure alla telemedicina, oggi già realtà in molti paesi, permettendo ad esempio "visite virtuali" senza accesso diretto del paziente in ospedale.
Anche gli strumenti medici di base, quelli che si imparano ad usare già ai primi anni di medicina, sono destinati a cambiare. Tra questi di certo lo stetoscopio che oggi, spiega Landolfi, gli studenti imparano a maneggiare già al terzo o al quarto anno; questo perché costa poco e su internet si trovano anche simulazioni di auscultazione per fare pratica. Inventato nel 1804, lo stetoscopio è lo strumento usato dal medico per auscultare principalmente il cuore o i polmoni e rilevare i rumori prodotti da questi organi, distinguendo quelli normali da quelli che si originano in seguito a processi patologici. Tutto ciò potrebbe divenire un oggetto del passato. ''Già oggi - si legge sull'editoriale - molti produttori di apparecchi medicali offrono palmari ed ecografi leggermente più grandi di un mazzo di carte, con la tecnologia e gli schermi simili a quelli di moderni smartphone''.
Diagnosi più rapide
Man mano che le dimensioni di un ecografo continueranno a diminuire, via via che la loro accuratezza aumenterà avvicinandosi a quella di dispositivi più grandi e più costosi, gli ecografi portatili potranno diventare lo strumento base per un medico, da tenere sempre con sé e usare per decisioni di diagnosi rapida. ''Oggi, più di 20 specialità mediche comprendono l'uso di ecografi come competenza di base per il medico'', dicono Narula e Nelson. ''Da un punto di vista tecnico come possibilità diagnostica non c'è dubbio che l'ecografo portatile possa fornire informazioni importanti, dettagliate e accurate che la visita medica non sempre riesce a dare - sottolinea Landolfi. Ma quello che l'ecografo non può fornire è un'informazione sulle condizioni generali del paziente e sullo stato di sofferenza fisica, psicologica''. Il potenziale rischio, aggiunge, è che l'ecografo allontani il medico dal paziente.
''E' probabile che lo stetoscopio sarà mandato in pensione - precisa Landolfi - ma servirà molto tempo e la fase intermedia in cui saranno usati sia lo stetoscopio sia l'ecografo durerà molto a lungo''. Infatti ''servirà del tempo per formare i medici all'uso dell'ecografia - sottolinea Landolfi. La didattica con l'ecografo è qualcosa di molto più complesso e costoso da organizzare e gestire - conclude - è pensabile che tra 3-5 anni nelle strutture di avanguardia lo stetoscopio e l'ecografo potranno cominciare ad essere usati in tandem, ma per ora è difficile che questo scenario si allarghi alla medicina sul territorio e agli ospedali periferici''.
Gli Arcani Supremi. Capitolo 74. Il prequel di Gothian.
Il castello di Gothian si stagliava, in tutta la sua cupa imponenza, sulla cima di un monte roccioso, circondato dai ghiacci perenni dell'Artide.
<<Fu il secondo castello ad essere costruito in pietra, dopo quello di Alfarian, nel primo secolo successivo al Grande Cataclisma >>
A parlare era stata una voce maschile, profonda.
<<In quel tempo i ghiacci dell'Artide si erano sciolti e ciò che rimaneva dell'antica Groenlandia si era saldato con la Scandinavia, nel formare la parte nord del Continente Centrale>>
<<Gli abitanti di quelle terre, decimati e smarriti, erano stati soccorsi da Atar, il Signore del Fuoco, che aveva riaperto il Varco dell'Yggdrasil, nella zona delle rovine di Uppsala, in modo che gli Elfi di Alfheim potessero tornare sulla Terra. Così, dall'unione delle genti germaniche del nord e degli Elfi di Alfheim, nacque, sotto il patrocinio del Signore Atar, il glorioso popolo degli Alfar, che costruì la reggia di Alfarian>>
<<Il primo re degli Alfar, Aelfwine, aveva suddiviso il regno in contee. La contea più a nord venne affidata ad una colonia di profughi della perduta città di Goteborg, guidati Rudolf von Steinberg, un aristocratico di origini germaniche, che aveva sposato un'elfa di nome Tauriel. Insieme, i coniugi Von Steinberg ed i loro seguaci costruirono il castello di Gothian ed ottennero il relativo titolo di Conti di Gothian. Molti anni dopo, la contessa Herbertha von Steinberg cedette alle lusinghe di Gothar, Signore dei Ghiacci perenni, e dalla loro unione nacque il conte Fenrik, il cui nome è ben noto nelle Cronache di Gothian>>
<<Fenrik von Steinberg, Conte di Gothian, sposò in prime nozze Rahella Targaryen, dalla quale ebbe i due figli Daemon Iceblood e Daenerys Hearteater, la Divoratrice di Cuori. Tutti loro accettarono il morso del vampiro, divennero non-morti e si misero a capo del popolo degli Albini, i servitori di Gothar, detto il Consigliere, perché era il più ascoltato tra i demoni al servizio di Deva Ahriman>>
<<Dopo la morte di Rahella, il conte Fenrik si risposò con Marigold Edwina Ataris, come è narrato nell'antefatto del romanzo "Gothian">>
sabato 25 gennaio 2014
Antica mappa della Gallia Cisalpina
Fu la provincia romana corrispondente all'attuale territorio compreso tra gli Appennini a sud e le Alpi a nord.
Percentuale di under 34 che vive ancora con i genitori nei vari paesi europei
L'Italia si colloca al quinto posto dopo Slovacchia, Bulgaria, Grecia e Malta, tutti paesi in grave crisi economica, a riconferma che il fenomeno è strettamente legato alla disoccupazione giovanile.
Gli Arcani Supremi. Capitolo 73. Cthulhu e l'invasione dei Grandi Anziani
Cthulhu è una creatura immaginaria ideata dallo scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft. Si tratta di un essere semi-divino di proporzioni e forza prodigiose che risiede nella perduta città sommersa di R'lyeh (nei pressi di Ponape) in un sonno simile alla morte, nell'attesa che una congiunzione astrale favorevole ne consenta il risveglio. Nei racconti del cosiddetto Ciclo di Cthulhu, anche noto comeMiti di Cthulhu (definizione postuma dell'opera lovecraftiana e delle aggiunte di molti altri scrittori), l'autore e i suoi epigoni lo hanno definito come una deità blasfema, adorata da popolazioni degenerate, selvaggi e folli, connessa all'insorgere di incubi e il cui culto prevede atroci sacrifici umani.
Cthulhu appare per la prima volta nel racconto intitolato Il richiamo di Cthulhu (1928).
Cthulhu fa parte della complessa mitologia inventata da Lovecraft e da lui attribuita ad un fittizio manoscritto (pseudobiblium) noto comeNecronomicon redatto dall'"arabo pazzo" Abdul Alhazred. Cthulhu è il principale, nonché sacerdote, dei Grandi Antichi, abominevoli creature aliene che si insediarono sulla Terra quando ancora la vita terrestre era agli inizi. Egli infatti giunse con la sua progenie stellare (la cosiddetta "prole stellare di Cthulhu") sulla Terra e fondò la leggendaria città di R'lyeh, nella quale fu imprigionato (non è dato sapere se volontariamente o no) quando le stelle furono allineate correttamente («the stars come right»).
Alla vista, la sua manifestazione è di una figura vagamente antropoide, con la testa formata da un'enorme sacca molliccia, viscida e flaccida, simile alla testa di un polpo. La "pelle" è elastica e traspare da essa l'interno osceno del suo corpo. Il colore interno è una sintesi di tutti i colori cadaverici mentre l'odore che emana è un concentrato dei più pestilenziali e putridi miasmi marini. La testa è contornata da tentacoli. I tentacoli finiscono con una specie di bocca nel cui interno si trovano tre denti acuminati. Tra i tentacoli si spalancano occhi fissi che osservano il tutto e il niente. Il corpo è dotato di ali membranose e le braccia di poderosi artigli.
Nel mito, Cthulhu contatta determinati umani nel sonno, da cui l'infausta nomea del suo richiamo. Da eoni dorme sul fondo del mare, nella città sommersa di R'lyeh, dove attende sognando.
Gli esseri umani (ma anche altre creature preumane, come si scoprirà in seguito) lo hanno divinizzato, associandolo agli immondi dèi del pantheon lovecraftiano. Il suo culto copre tutta la Terra, ma sembra partire dall'Arabia per raggiungere la Louisiana, la Groenlandia, la Nuova Zelanda. Si narra che gli ierofanti del culto vivano sperduti tra certe montagne della Cina, dove tramano ai danni dell'umanità.
Il culto è famigerato per l'uso di ritornelli orrendi e apparentemente insensati, come «Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn», che significa «Nella sua dimora a R'lyeh il morto Cthulhu attende sognando», spesso abbreviato in «Cthulhu fhtagn».
Lovecraft non creò mai un vero e proprio Mito di Cthulhu attorno alla sua narrazione, ma costruì una gran quantità di racconti sostenuti da questa comune teoria. Il Mito si diffuse inizialmente anche grazie all'apporto di altri scrittori suoi contemporanei che riutilizzarono alcune sue invenzioni in proprie opere. Questo gioco di reciproche citazioni concorse infatti a creare una coerenza per tutto l'impianto fantasioso.
Il nome
La trascrizione tradizionale del nome di questa creatura immaginaria è Cthulhu, ma sono accettate anche altre trascrizioni quali: Tulu, Clulu, Clooloo,Cighulu, Cathulu, Q'thulu, Ktulu, Kthulhut, Kulhu, Thu Lhu e altre ancora. Spesso il suo nome è preceduto dall'epiteto Grande o Terrificante.
Lovecraft trascrisse la pronuncia di Cthulhu in "Khlûl'hloo" (xlʊl.hluː), ma S. T. Joshi fa notare come lo scrittore nel tempo abbia offerto altre interpretazioni della corretta pronuncia del nome. Tempo dopo la morte di Lovecraft, la pronuncia kə-THOO-loo (kəˈθuːluː) divenne comune ed è tuttora la più diffusa.
Il Richiamo di Cthulhu[modifica | modifica sorgente]
La descrizione più dettagliata del mostro compare nel racconto Il Richiamo di Cthulhu, dove il protagonista della vicenda descrive un bassorilievo di Cthulhu plasmato da un artista che lo ha realizzato dopo averlo visto in una serie di strani sogni notturni.
Quando la creatura finalmente appare, Lovecraft afferma che «la cosa non può essere descritta» e che è chiamata «il viscido e verde uovo cosmico» con «tenaglie molli» e una «orribile testa di calamaro con antenne che si contorcono». La frase «una montagna che camminava e incespicava» rende l'idea delle dimensioni della creatura.
In questo racconto compare un seguace di Cthulhu conosciuto come "vecchio Castro", il quale offre molte informazioni sulla mostruosa divinità: scopriamo così che i Grandi Antichi arrivarono milioni di anni or sono da lontane stelle per dominare la Terra.
Non erano fatti di carne e sangue. Avevano una forma... ma quella forma non era fatta di materia. Quando le stelle si allinearono, poterono spostarsi da un mondo all'altro attraverso lo spazio cosmico; ma quando le stelle non furono più allineate, non poterono sopravvivere. Ma anche se non vissero più, non poterono nemmeno realmente morire. Ora giacciono tutti nelle loro case di pietra nella città di R'lyeh, difesa dagli incantesimi del Grande Cthulhu, in attesa di una gloriosa resurrezione quando le stelle e la Terra saranno di nuovo pronti.
Castro spiega il ruolo del culto di Cthulhu:
Quando le stelle si saranno allineate alcune forze ignote libereranno i corpi dei Grandi Antichi. [...] I sacerdoti segreti faranno risorgere il Grande Cthulhu dalla tomba per ripristinare il suo dominio sulla Terra... L'umanità diverrà come i Grandi Antichi: libera e selvaggia, al di sopra del bene e del male, senza leggi né morale. [...] Gli Antichi liberati insegneranno all'umanità nuovi modi di urlare e uccidere, e tutta la Terra brucerà in un olocausto di estasi e libertà.
Castro rivela che i Grandi Antichi hanno poteri telepatici e:
sanno sempre tutto ciò che accade nell'universo. [...] Sono capaci di comunicare con gli umani comparendogli in sogno.
La progenie stellare[modifica | modifica sorgente]
La progenie stellare di Cthulhu, o Cthulhi, ha una somiglianza fisica con Cthulhu, ma è di taglia più piccola. Questa razza arrivò sulla Terra insieme a Cthulhu, ma si sa poco di essa. Sul nostro pianeta, questi esseri costruirono la città di R'lyeh, che poi affondò nell'oceano e in cui la letteratura vuole che dimorino ancora con Cthulhu. Pare che alcune di queste creature siano scampate all'affondamento della città e si nascondano in luoghi remoti della Terra stessa.
Altre apparizioni di Cthulhu nell'opera di Lovecraft[modifica | modifica sorgente]
Cthulhu è menzionato anche altrove nelle opere di Lovecraft, e alle volte è descritto in un modo che potrebbe fuorviare. Per esempio, nel racconto L'orrore di Dunwich si afferma che
Il Grande Cthulhu è loro cugino (degli Dèi Esterni, NdR).
Ciò può trarre in inganno, ma si comprendono le parole di H.P.L. leggendo la sua successiva opera: i Grandi Antichi sono forme di "vita" completamente differenti dal comune senso di vita terrestre, ma pur sempre esseri materiali, come pure gli Antichi dell'Antartide e i Mi-Go (vedi sotto); gli Dei Esterni (Azathoth, Yog-Sothoth, Nyarlathotep, Hastur, Shub-Niggurath, e altri) invece sono delle vere e proprie terribili entità malvagie che "esistono" all'"esterno" del nostro universo. È ad "Essi" che Lovecraft si riferisce affermando che Cthulhu ne è "cugino".
Nel racconto Le montagne della follia appaiono invece delle entità, denominate semplicemente "Antichi", extraterrestri in guerra contro Cthulhu e i suoi alleati, da cui subirono un'invasione milioni di anni dopo il loro avvento sulla Terra.
Nel racconto Colui che sussurrava nelle tenebre, un personaggio afferma che Cthulhu è una delle entità adorate dalla razza aliena Mi-Go, mentre ne La Maschera di Innsmouth è chiaramente detto che Cthulhu è adorato anche da creature non-umane conosciute come "Abitatori del profondo", il cui signore è Dagon.
August Derleth[modifica | modifica sorgente]
August Derleth, fondatore della casa editrice che per prima pubblicò le opere di Lovecraft, scrisse numerosi racconti inerenti Cthulhu, sia prima che dopo la morte di Lovecraft. Nel racconto "Il Ritorno di Hastur", scritto nel 1937, Derleth presentò due gruppi di entità cosmiche: da una parte gli Dei Antichi, incarnazione del bene, dall'altra coloro che rappresentano il male (Grandi Antichi), suddivisi a loro volta in diversi gruppi a seconda dell'elemento a cui sono associati: ci sono quindi le Entità Marine, nascoste nelle profondità degli oceani; le Entità dell'Aria, le più antiche; infine ci sono le Entità della Terra, orribili creature sopravvissute agli eoni.
Secondo lo schema di Derleth, Cthulhu è una delle Entità Marine. Derleth sottolinea come le Entità Marine siano da sempre in lotta con quelle legate all'elemento dell'aria, raccontando di come Cthulhu abbia ingaggiato una secolare lotta con Hastur l'Innominabile, elementale dell'aria nonchéfratellastro dello stesso Cthulhu.
Partendo da questi elementi, Derleth scrisse una serie di storie raccolte nell'opera The Trail of Cthulhu, che racconta della lotta del Dr. Laban Shrewsbury contro Cthulhu e i suoi adoratori; la vicenda termina nel racconto "L'Isola Nera" (1952), con il bombardamento atomico dell'antica città di R'lyeh, che Derleth fa sorgere nelle vicinanze di Ponape. Derleth descrive così Cthulhu in questo racconto:
una massa protoplasmatica da cui spuntavano centinaia di tentacoli di diversa grandezza, con una testa che mutava continuamente forma passando da una protuberanza amorfa a un simulacro di testa umana, e da cui spuntava un singolo e malevolo occhio.
Le interpretazioni di Derleth non sono universalmente accettate dagli estimatori dei lavori di Lovecraft, che lo accusano di dare una rappresentazione stereotipata della mitologia lovecraftiana, manichea, impregnata di simbolismi cristiani e fondamentalmente diversa dal cosmo terrificante e amorale immaginato dallo scrittore di Providence.
Per quanto riguarda la possibilità di uccidere Cthulhu con un'arma nucleare è interessante citare la chiosa presente nel manuale Cthulhu Now, edito nei tardi anni ottanta dalla Chaosium e contenente le regole per "aggiornare" il Gioco di Ruolo Call of Cthulhu ai tempi "moderni". Notando come Cthulhu, temporaneamente risvegliato dagli eventi del racconto originale di Lovecraft, sia stato sventrato da un piroscafo lanciatogli contro a tutto vapore solo per trasformarsi in gas e ricomporsi dopo pochi minuti il manuale fa notare la futilità di sottoporre una simile creatura (fatta di non-materia) a un bombardamento atomico, concludendo che a prescindere da quanto danno possa ricevere da una fonte fisica il Grande Antico si riformerà comunque pochi minuti dopo...forse diventando anche radioattivo!
Citazioni[modifica | modifica sorgente]
Cthulhu è stato di ispirazione per molti artisti moderni. Fra coloro che hanno riprodotto in vario modo questa creatura immaginaria possiamo annoverare Paul Carrick, Kevin Evans, Dave Carson, Francois Launet, Ursula Vernon e Stephen Hickman. Quest'ultimo ha realizzato una statua del mostro che è apparsa sulla rivista annuale Spectrum e si trova in una teca nella biblioteca "John Hay" presso la Brown University di Providence. Per un certo periodo, delle repliche dell'opera originale di Hickman sono state prodotte dalla Bowen Designs.
Cthulhu sleeps, Cthulhu dreams e R'lyeh's Lament sono canzoni di Deadmau5, compositore e DJ Canadese. The Call of Ktulu è un brano strumentale della band statunitense Metallica. Nel film del 2004 Hellboy di Guillermo del Toro una creatura simile a Cthulhu appare nella scena finale. Cthulhu compare in tre episodi della serie animata South Park. Compare anche in un episodio diLe tenebrose avventure di Billy e Mandy. Gli alieni "Ood" della serie televisiva britannica Doctor Who hanno fattezze simili a Cthulhu.
Nel Browsergame Forge of Empires c'è una missione in cui uno dei consiglieri riferisce di aver avuto un sogno riguardante un mostro dormiente in una città sotterranea, la missione stessa si chiama "R'lyeh". "Ho...ho avuto un incubo stanotte. Ho sognato una città in mare, costruita in pietra verde, dove un mostro potente dorme indisturbato. Nel sogno il mostro stava per svegliarsi, devo pensare a qualcos'altro." La missione è un chiaro riferimento a Chtulhu e a R'lyeh.
Nel videogame Magrunner (2013) troviamo cthulhu come antagonista creato dal professor xander, e tutta la storia si svolge attorno alla sua creazione e al suo risveglio e in seguito abbattimento dello stesso, rappresentato proprio nelle sue sembianze;
Nel videogame Terraria sviluppato da Re-Logic, il primo Boss da affrontare è l'Occhio di Cthulhu, una chiara citazione da Lovecraft.
La fiction collegata a Il Richiamo di Cthulhu[modifica | modifica sorgente]
- Il ciclo di Hastur
- Gli eredi di Cthulhu
- Enciclopedia Cthulhiana
- Il ciclo di Azathoth: la divinità cieca e idiota
- Il libro di Iod: i mangiatori di anime e altri racconti dello scrittore Henry Kuttner
- Il ciclo di Dunwich: dove gli dei antichi aspettano
- Il ciclo di Cthulhu
- Il Necronomicon
- Il ciclo di Innsmouth
- Il ciclo di Nyarlathotep
- Racconti di Innsmouth
- Il ciclo di Ithaqua
- Il libro di Eibon
- Il libro di Dyzan
- Il ciclo di Tsathoggua
- I Racconti di Arkham
- Lo strano caso di Rudolph Pearson: storie terrificanti del mito di Cthulhu
- I culti oscuri di Cthulhu
Voci correlate[modifica | modifica sorgente]
- Ciclo di Cthulhu
- Prisoner of Ice
- Il richiamo di Cthulhu
- Shadow of the Comet
- Il richiamo di Cthulhu (gioco di ruolo)
- Cthulhu dawn (canzone dei Cradle of Filth)
- Cthulhu Sleeps, Cthulhu Dreams e R'lyeh's Lament (canzoni di deadmau5)
- A Portrait Of Cthulhu (brano di Seizon)
- Il mito di Cthulhu nella cultura popolare
- Kraken
- Lusca
- calamaro gigante
- Bloop
- Asmodai, un demone talmudico, viene spesso rappresentato in modo molto simile alle descrizioni di Cthulhu.
- The Call of Ktulu è il nome di un brano strumentale della durata di 9 minuti a conclusione di Ride the Lightning, il secondo album dei Metallica.
- Io, Cthulhu un racconto breve dello scrittore fantasy Neil Gaiman.
- C'Thun, divinità ispirata a Cthulhu presente nell'universo di Warcraft.
- Cthulhu Saves the World videogioco del 2011 che ha come protagonista Cthulhu.
- L'occhio di Cthulhu (boss di Terraria)
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