sabato 16 novembre 2013

The King and Kate



Considerando che Elisabetta camperà ancora parecchio e che Carlo gode di ottima salute, ecco come potrebbe essere Re William quando salirà al trono, dopo un opportuno trapianto di capelli. Kate potrebbe risentire delle eventuali altre gravidanze... God save the King!

Filippo, come mi sta questa tiara? Elisabetta II dietro le quinte.


Un simpatico "fuori onda" della regina d'Inghilterra che si prepara prima di registrare un videomessaggio al Regno Unito di Gran Bretagna e al Commonwealth. Chissà se suo marito le ha mai dato qualche consiglio estetico? Ne dubito fortemente.

venerdì 15 novembre 2013

Regina di fiori o regina di picche?



Insolito look di Elisabetta II. Nel retro possiamo vedere l'espressione divertita del principe Filippo, di cui apprezziamo il nodo Windsor alla cravatta. Un omaggio alla famiglia della regale consorte!

Gli Arcani Supremi. Capitolo 46. Rivelazioni sconvolgenti.


<<La mia famiglia era molto numerosa, prima delle disgrazie che ci colpirono quando gli Iniziati decisero di punirci>> disse lady Edith Burke-Roche, porgendo a Robert Oakwood una fotografia incorniciata che occupava il centro di un comò stile Impero nello studio che era stato di suo marito, il defunto barone Fenroy. C'erano i figli, le nuore, i nipoti, i consuoceri. Tutti morti in circostanze misteriose, probabilmente uccisi per ordine degli Iniziati agli Arcani Supremi.
<<Ma in questa foto non vedo lord Hector. Com'è possibile?>>
Lady Edith sorrise, ma i suoi occhi rimasero gelidi:
<<Perché fu lui a scattarla. Non amava essere fotografato. Preferiva che gli facessero un ritratto alla vecchia maniera>>
Robert osservò automaticamente l'enorme quadro che rappresentava lord Hector Burke-Roche, ultimo barone Fenroy, in posa da sovrano ottocentesco, con tanto di mantello.

File:FranzLisztPiano.jpg

Assomigliava ai suoi antenati, i cui busti in marmo erano collocati negli angoli della stanza e tra le finestre.
Quell'uomo mi ha sempre fatto soggezione. C'era qualcosa di così glaciale in lui che faceva rabbrividire chiunque lo guardasse.
Metteva i brividi persino da morto, incombendo da quel sinistro ritratto.
<<Immagino che avesse una passione per il pianoforte, visto che ne aveva due nella stessa stanza>>
Lady Edith assunse un'aria di sufficienza:
<<Quello a sinistra è un clavicembalo. Mio marito lo utilizzava esclusivamente quando eseguiva brani di Mozart. Era un grande ammiratore della musica sinfonica tedesca, e in generale di tutta l'arte e la cultura germanica. Per tutta la vita fu uno dei pochissimi Pari del Regno Unito a sostenere che la Gran Bretagna e la Germania avrebbero dovuto essere sempre alleate. E aveva ragione! Se non si fossero fatte la guerra, si sarebbero potute spartire il mondo!>>




<<Una specie di ucronia?>>
Robert non si aspettava che lady Edith conoscesse il significato di quel vocabolo.
Lei però lo sorprese.
<<Mio marito usava proprio questo termine. L'idea di poter tornare indietro nel tempo e cambiare il corso della storia era uno dei motivi per i quali gli Iniziati l'hanno rimosso dal suo incarico. Immagino che ormai avrai intuito che i Varchi potrebbero servire anche a questo, a tornare indietro nel tempo>>
Gli sembrava un'ipotesi assurda, ma dopo tutto ciò che aveva visto, sentito, letto, percepito e sognato in quegli ultimi giorni, ormai tutto sembrava possibile.
<<Lord Hector ne ha parlato con la famiglia?>>
Lady Edith si rabbuiò:
<<Lo avevamo intuito da soli. Ma gli Iniziati ci punirono lo stesso. Eravamo tanti, ma siamo rimaste solo io e mia nipote. Non sto accusando Vivien. Lei si era opposta alle ritorsioni, ma evidentemente c'era qualcuno più potente di lei. E c'è tuttora. Non so se in questo mondo o al di là del Varco. Questo sei tu che devi scoprirlo. Poi spetterà a te giudicare chi aveva torto e chi aveva ragione!>>

La dittatura delle banche e la fine della sovranità popolare e nazionale.



Qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte ad un convegno proposto dal principale ideologo della Nuova Destra, Alain de Benoist, e da un deputato leghista, Matteo Salvini, candidato alla segreteria del suo partito (unico candidato presentabile, a mio avviso, come segretario della Lega Nord), ma il tema è fondamentale: la salvaguardia della sovranità popolare e nazionale dalla dittatura delle banche. Per cui ben vengano queste iniziative!

Cos'è un'Ucronia? Le ipotesi di storia alternativa.



Cosa sarebbe successo se, al contrario di quanto avvenne, le forze dell'Asse avessero vinto la Seconda Guerra Mondiale e si fossero spartite il mondo, come mostra la cartina qui sopra?
Oppure. Cosa sarebbe successo se Federico III, imperatore di Germania, non fosse prematuramente morto, lasciando il trono al bellicoso figlio, il Kaiser Guglielmo II, che scatenò la Prima Guerra Mondiale?

Forse la cartina europea sarebbe stata molto diversa, magari simile a quella che vediamo qui sopra.
Entrambe queste ipotesi di storia alternativa rientrano nel genere letterario dell'Ucronia, un genere di narrativa fantastica basata sulla premessa generale che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo rispetto a quello reale.
Per la sua natura, l'ucronia è spesso assimilata al più vasto genere della fantascienza e si incrocia con la fantapolitica, mescolandosi all'utopia o alla distopia quando va a descrivere società ideali o, al contrario, indesiderabili.











l termine ucronìa deriva dal greco e significa letteralmente "nessun tempo" (da οὐ = "non" e χρόνος = "tempo"), per analogia con utopia che significa "nessun luogo". Indica la narrazione letteraria, grafica o cinematografica di quel che sarebbe potuto succedere se un preciso avvenimento storico fosse andato diversamente. Il termine è stato coniato dal filosofo francese Charles Renouvier in un saggio (Uchronie) apparso nel 1857. Gli anglosassoni usano invece il termine più immediato alternate history (storia alternativa).
È ucronìa chiedersi, ad esempio, cosa sarebbe successo in Europa, se l'Impero romano fosse sopravvissuto fino ai nostri giorni, se l'Impero bizantino non avesse subito l'invasione islamica, se laRivoluzione Francese non fosse scoppiata, se Napoleone avesse vinto a Waterloo, se l'andamento della Grande guerra fosse stato diverso, se Hitler avesse vinto la seconda guerra mondiale o altrettanto se l'Operazione Valchiria fosse riuscita. In America, se la Francia avesse vinto la guerra dei sette anni, se l'Inghilterra fosse riuscita a reprimere i rivoltosi americani alla fine delDiciottesimo secolo o se i confederati avessero vinto la guerra di secessione americana.
In Italia, se gli Ostrogoti fossero stati capaci di respingere i bizantini, se Cristoforo Colombo si fosse impossessato dell'America per conto della Repubblica di Genova, se la Repubblica di Venezia e la Repubblica di Genova fossero rimaste indipendenti all'indomani del Congresso di Vienna o se Mussolini non fosse sceso in guerra al fianco di Hitler. Non sono invece considerate ucroniche le storie ambientate in un'epoca futura rispetto a quella in cui sono state scritte, come ad esempio il romanzo 1984 di Orwell scritto nel 1948.

Opere rappresentative

Narrativa in italiano

Alcune opere di autori italiani:

Saggistica

  • AA.VV. Alternate History in The Encyclopedia of Science Fiction (SFE), III edizione online, a cura di John Clute et al., 1995-2012.
  • Piergiorgio Nicolazzini, Prefazione a "I mondi del possibile", in I mondi del possibile, Milano 1993
  • Claudio Cordella, Tutta un'altra storia. Ucronia da "La svastica sul sole" dell'americano Philip K. Dick al nipponico "Full Metal Alchemist", in Living Force magazine, anno 5, n°19, giugno 2008, pp. 53 - 62
  • Caterina Marrone, Le lingue utopiche, Nuovi Equilibri, Viterbo, 2004 [1995], pag. 338, Isbn 88-7226-815-X



giovedì 14 novembre 2013

Albero genealogico della famiglia Skywalker di Guerre Stellari / Star Wars Skywalker Family Tree



Ecco l'albero genealogico della famiglia Skywalker, tenendo conto sia della trilogia originale che dei prequel e dei sequel.

La cravatta Plastron: origine ed utilizzo attuale.



Il Plastron è un tipo di cravatta che si riserva di solito alle occasioni particolarmente formali o importanti, in particolare i matrimoni o tornei di equitazione; si accoppia bene con il tight e con la maggior parte degli abiti da sposo.
Il plastron moderno si indossa eseguendo un particolare nodo non stretto, da fermarsi con una spilla, e serve per coprire lo sparato di una camicia maschile.
Ecco come si annoda la cravatta Plastron tradizionale.


Il nodo Plastron può essere di tipo tradizionale, annodabile, oppure anche premontato.


La cravatta Plastron conosce numerose varianti: esistono modelli dotati di volantpizzi, piegoline, e ricami, tanto che è un capo utilizzabile anche per abiti femminili.


Il Plastron nacque come "sciarpa da caccia"; un nastro in stoffa annodato intorno al collo che poteva servire in casi di emergenza per soccorrere cavalieri e cavalli: per fermare le emorragie, come per immobilizzare arti fratturati.
La parola plastron è francese, e deriva dal termine italiano piastrone, indicante il pezzo della corazza che riparava il petto dei cavalieri medievali. 
Il suo periodo di massimo splendore coincise con la seconda metà dell'Ottocento, cioè la tarda età vittoriana. In genere è il tipo di cravatta prediletto del dandy.



Liberalismo conservatore e Conservatorismo liberale.





Il liberalismo è un insieme di dottrine, definite in tempi e luoghi diversi durante l'età moderna e contemporanea, che pongono precisi limiti al potere e all'intervento dello stato, al fine di proteggere i diritti civili e politici dell'individuo, la proprietà privata e il libero mercato, e quindi promuovere l'autonomia creativa individiale e l'iniziativa imprenditoriale.
Storicamente il liberalismo nasce come ideale che si affianca all'azione della borghesia nel momento in cui essa combatte contro le monarchie assolute e i privilegi dell'aristocrazia a partire dalla fine del XVIII secolo. Le matrici filosofiche del liberalismo sono il giusnaturalismo, il contrattualismo e l'illuminismo nella sua accezione individualistica e razionalistica.
Il liberalismo ha contribuito a definire la concezione moderna di società, intesa come somma ed espressione delle varietà e singolarità umane, concernenti sia l'ambito spirituale come la sfera materiale.
Inoltre il liberalismo è probabilmente la dottrina che ha più influenzato la concezione moderna della democrazia: si parla infatti di "liberaldemocrazia" in modo generico per indicare una moderna democrazia che non sia basata esclusivamente sulla volontà della maggioranza ma - anche e soprattutto - sul rispetto delle minoranze.




Il liberalismo conservatore è una variante del liberalismo che incorpora alcuni valori propri del conservatorismo tradizionale e nazionale, di cui si è parlato in precedenza. In questo senso si può dire che  il liberalismo conservatore è la destra del movimento liberale incentrata principalmente sulla difesa della proprietà privata e del libero mercato. Le radici del liberalismo conservatore possono essere rintracciate nell'Ottocento: prima delle guerre mondiali, infatti, in buona parte dei Paesi europei, Italia inclusa, la classe politica dominante era formata da liberali conservatori.
Il liberalismo conservatore non va confuso con il conservatorismo liberale, essendo quest'ultimo una variante del conservatorismo che, pur nella salvaguardia di elementi della tradizione nazionale, abbraccia politiche liberali in economia (liberismo, neoliberismo) e, talvolta, in relazione alle questioni etico-sociali (radicalismo, libertarianismo).
Il conservatorismo liberale ha trovato in Margaret Thatcher e Ronald Reagan i principali esponenti politici a livello internazionale.
In Italia il liberalismo conservatore ed il conservatorismo liberale sono stati portati avanti dai partiti e dalle coalizioni guidate da Silvio Berlusconi. 

L'età edoardiana (1901-1910)

File:King Edward VII by Sir (Samuel) Luke Fildes.jpg

L'Età edoardiana è il periodo che coincide con il regno di Edoardo VII del Regno Unito, (1901 - 1910).
La morte della Regina Vittoria il 22 gennaio 1901 e la successione al trono del figlio primogenito, il principe di Galles Alberto Edoardo di Sassonia-Coburgo-Gotha (poi Windsor), segnò contemporaneamente l'inizio del nuovo secolo e la fine della lunghissima Età vittoriana (1837-1901), contraddistinta dall'austero puritanesimo, dalla rigida divisione delle classi e dall'aggressivo imperialismo.

Mentre Vittoria rifuggiva la società, Edoardo VII fu l'ispiratore e il leader di un'élite alla moda che stabilì uno stile influenzato dall'arte e dalle mode dell'Europa continentale - forse a causa della passione del Re per i viaggi - e che si accompagnò ad una notevole allegria e apertura mentale nei confronti di tutto ciò che era stato messo ai margini dall'austerità vittoriana.

File:Edward VII at the Paris Opera 1903 (Petit Journal).jpg

L'età fu contrassegnata da importanti mutamenti in politica in quanto settori della società che erano stati largamente esclusi dall'esercizio del potere in passato, come gli operai comuni e le donne, divennero sempre più politicizzati.

Edoardo VII ebbe numerose amanti, ma questo non oscurò il prestigio di sua moglie, la regina Alessandra di Danimarca, che già come Principessa del Galles si era fatta amare dal popolo.



L'età edoardiana viene spesso estesa oltre la morte di Edoardo avvenuta nel 1910, per includere gli anni fino all'affondamento del Titanic nel 1912, fino all'inizio della Prima guerra mondiale nel 1914, o fino alla fine della stessa guerra, nel 1918.



Alla fine della guerra, il modo di vita edoardiano, descritto efficacemente nella serie tv Downton Abbey, come le sue intrinseche discrasie di benessere e potere, era divenuto socialmente insostenibile e sempre più anacronistico agli occhi della popolazione che aveva sofferto durante la guerra e che era stata esposta agli elementi dei nuovi mezzi di comunicazione di massa che denunciavano l'ingiustizia del divario tra ricchi e poveri.


La moda maschile nella prima metà dell'Ottocento.



L'immagine sovrastante è tratta dal film "Grandi speranze", a sua volta tratto dal romanzo omonimo di Charles Dickens. Per farsi un'idea della moda maschile dei gentlemen della prima metà dell'Ottocento, tra il periodo Regency (la reggenza del Principe di Galles, poi re Giorgio IV) e la prima età vittoriana, è consigliata la lettura dei romanzi di Jane Austeen e per l'appunto di Dickens, così come, per gli omologhi giovani francesi di belle speranze, i romanzi di Stendhal, in particolare "Il Rosso e il Nero" e quelli di Balzac, in particolare "Le illusioni perdute".





Ecco una serie di costumi ottocenteschi maschili.





Da "Gangs of New York" una immagine colorita della moda uomo nel 1860:

mercoledì 13 novembre 2013

Le regole della moda maschile formale secondo il bon ton.


Le regole classiche dell'eleganza maschile in circostanze formali sono state codificate nell'Ottocento, quando erano tassative. Ora, naturalmente, sono rispettate soltanto da chi si intende di moda, abbigliamento, tradizioni e galateo.
In base a queste convenzioni, l’uomo, deve indossare:
  • Ad una colazione o ad un brunch: completo elegante classico a tinta unita, camicia azzurra, rosa o beige, cravatta intonata e scarpe da passeggio.

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  •  Ad un : completo classico, camicia chiara, cravatta a tinta unita e scarpe nere.
  • Ad un cocktail: completo scuro, camicia bianca, cravatta scura oppure decorata, ma non troppo appariscente e scarpe nere.
  • Ad un pranzo: abito scuro o smoking.
  • A teatro: abito scuro.
  • All’Opera: frac alla prima, in smoking per tutte le altre serate.
  • Ad un matrimonio: abito scuro. Se lo, però, sposo è in tight ed è un testimone o un parente stretto dovrà indossarlo anche lui. 
  • Ad un evento mondano quale il torneo di Ascot è di rigore il tight.
Un tempo erano in vigore alcune regole oggi cadute in disuso perché anacronistiche.
  • La  camicia bianca andava indossata preferibilmente dopo il tramonto. Durante il giorno era ammessa la camicia a righe, che poteva essere anche bianca, o a tinta unita chiara.
  • I calzini dovevano essere sempre in tinta con la cravatta o con l’abito che si indossava.
  • La scarpa andrebbe sempre con i lacci, mocassini e stivali si usano in occasioni rustiche e su vestiti spezzati.
  • Il frac ormai si usa solo in eventi estremamente formali, come la consegna dei Premi Nobel.
  • Per la cravatta è sempre stato preferibile il nodo Doppio Windsor, che è una garanzia di classe ed eleganza in ogni contesto e in ogni situazione.


Nella foto qui sopra, il principe Carl Philip di Svezia, che opta sempre per il nodo Full Windsor.

Nelle foto sotto, l'attore Henry Cavill mostra un impeccabile nodo Double Windsor.

Henry Cavill - 'Man of Steel' Premieres in Australia

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L'eleganza maschile in età vittoriana. Il capello a cilindro.



L'immagine sovrastante mostra un gentleman della seconda metà dell'Ottocento, che indossa un tight con il panciotto a doppiopetto (che è tornato di moda proprio quest'anno), il colletto rigido, una cravatta Plastron, oggi usata quasi esclusivamente nelle cerimonie nuziali.



Oltre ai guanti, ai polsini con gemelli, all'orologio da panciotto e al bastone da passeggio, il gentiluomo vittoriano (appartenente all'aristocrazia o all'alta borghesia) si distingueva per il fatto che portava come cappello il cilindro, mentre la piccola borghesia portava la bombetta.
Qui sotto vediamo il marito di Zara Phillips, figlia della principessa reale Anna del Regno Unito.



I primi cilindri venivano fabbricati impiegando il feltro, specialmente con feltro ricavato dalla pelliccia di castoro. In seguito, è stata largamente utilizzata la seta. Una versione molto popolare del cilindro, specialmente negli Stati Uniti nel XIX secolo, è lo stovepipe hat, una variante più rialzata resa popolare da Abraham Lincoln durante la sua presidenza. Questo tipo di cilindro è completamente dritto, ovvero non c'è differenza nella circonferenza tra la parte centrale e le estremità.

Ecco una evoluzione del cappello a cilindro o a tuba durante l'Ottocento


Interessante notare anche l'evoluzione delle acconciature e delle cravatte.
Nella seconda metà del XIX secolo, il cilindro divenne gradualmente fuori moda, con il ceto medio che iniziò ad adottare le bombette e i cappelli di feltro morbido, come il modello fedora, più pratici per la vita cittadina e più semplici da produrre in massa. Un cilindro doveva invece essere fatto a mano da un cappellaio esperto, in un periodo in cui i lavori artigianali erano in declino. Il cilindro cominciò quindi ad essere associato al ceto altoe al dandysmo, diventando bersaglio di satira e critiche sociali. Con la fine della Prima guerra mondiale divenne una rarità nell'abbigliamento quotidiano. Il cilindro ha persistito per molti anni in alcune aree, come in politica e nella diplomazia internazionale; all'epoca della neo-nata Unione Sovietica ci fu un dibattito riguardo all'abbigliamento che avrebbero dovuto adottare i diplomatici, ovvero se utilizzare o meno il cilindro. Seguendo le convenzioni internazionali, venne deciso che l'avrebbero dovuto indossare. Alla fine della Seconda guerra mondiale anche i rappresentanti dell'Impero del Giappone alla cerimonia della resa ufficiale dell'impero indossarono dei cilindri alla maniera occidentale.
Continua comunque tuttora ad essere usato come parte dell'abbigliamento formale con abiti come il tight e il frac (mentre è sconsigliabile con lo smoking), anche se oggigiorno vengono soprattutto prodotte imitazioni a basso costo per eventi particolari, come i matrimoni dell'alta società britannica.




Infine esistono i cilindri detti stovepipe, ovvero dritta, con la tesa non piegata ai lati, dato che piegarla correttamente per un mercato di massa sarebbe troppo costoso. Sono popolari nella sottocultura gotica, e talvolta sono associati agli illusionisti.