mercoledì 25 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 20. La via della mano sinistra.



<<La luce è la mano sinistra delle tenebre>> disse Maggie Burke-Roche, mentre mostrava a Robert Oakwood una serie di manoscritti aventi per argomento la stregoneria e la necromanzia.
Lui riconobbe la citazione:
<<E' il titolo di un romanzo di Ursula Le Guinn>>
Maggie annuì:
<<Un titolo molto indovinato, non a caso la scrittrice è figlia di un famoso antropologo>> e poi, indicando i testi, aggiunse <<Ecco, davanti a te ci sono i manoscritti principali di quella che è stata definita la via della mano sinistra. In particolare c'è il Necronomicon, che non è un'invenzione letteraria di Lovecraft, ma esiste veramente, da molti secoli. Osserva con i tuoi occhi>>
Robert valutò il libro che si trovava davanti a lui.



Lo aprì e lo sfogliò.
<<E' un'edizione a stampa del 1472, in francese, che riprende un manoscritto precedente, la traduzione in latino da parte di Olaus Wormius. L'autore del manoscritto originale è Abdul Alzhared, esattamente come citato nei romanzi di Lovecraft. Ma questo testo è sicuramente anteriore al periodo in cui Lovecraft visse. Come faceva allora a conoscerlo?>>
Maggie gli rivolse un'occhiata compiaciuta:
<<Era un Iniziato agli Arcani Supremi, ma aveva violato la regola del "Silentium". E fu punito per questo. Gli Iniziati sono terribili, quando usano i loro poteri. Possono provocare una morte che sembra del tutto naturale. Questo avviene però solo quando possono oltrepassare un Varco. Ecco perché Vivien si è recata al di là del Varco e lo ha temporaneamente chiuso. Ci tiene tutti in pugno>>
Robert si sentiva in trappola:
<<Come fai a sapere queste cose?>>
Lei lo fissò con quegli occhi neri che parevano abissi:
<<La Collezione Burke-Roche è in possesso di tutti gli scritti in cui Lovecraft faceva riferimento agli Iniziati. Fu lord Hector, mio nonno, a procurarseli, durante il periodo in cui fu Priore degli Iniziati. E da allora questi testi sono rimasti qui. E ci sarebbero rimasti ancora molto a lungo se Vivien non avesse deciso di fare uso dei suoi poteri contro di noi>>



<<Mia nonna non avrebbe mai fatto male neanche a una mosca!>>
Maggie alzò le spalle:
<<Sarai tu a vedertela con lei, quando tornerà... perché una cosa è certa: lei tornerà!>>



Robert ripensò al sogno della notte precedente.
Ma era veramente un sogno?
E poi c'era quella lettera, scritta con la calligrafia di Vivien.
Gli indizi incominciavano ad essere troppi per poter rimanere fermi nello scetticismo.
<<Staremo a vedere. Ma ho un'altra domanda da farti. Tu cosa sai esattamente riguardo alla Via della Mano Sinistra?>>
Lei continuava a fissarlo e a ipnotizzarlo con lo sguardo:
<<Prima hai potuto vedere i miei tatuaggi. Uno di loro, in particolare, indica che condivido quella Via>>



<<Il Baphomet. Due secoli fa ti avrebbero arso sul rogo per una cosa del genere, e anche adesso quell'immagine non evoca nulla di buono>>
Maggie assunse un'espressione rattristata.



<<Ci hanno demonizzato per secoli, ma i veri mostri erano loro, i monoteisti. Quanto sangue è stato sparso e si sparge ancora in nome del loro unico dio!>>
Un dubbio si fece strada nella mente di Robert:
<<Gli Arcani Supremi non coincidono con la Via della Mano Sinistra, altrimenti tu saresti un'Iniziata>>
Lei scosse il capo:
<<Non è così semplice. La mia ipotesi è che buona parte degli Arcani Supremi abbiano molto in comune con la Via della Mano Sinistra. Non ne ho le prove, perché mio nonno era vincolato al silenzio. Del resto, gli Arcani Supremi sono il segreto meglio custodito della storia. Tutto ciò che poteva costituire una prova è stato distrutto, tranne i testi di questa biblioteca, che però, nella maggior parte dei casi, sono del tutto incomprensibili>>
Lui si guardò intorno.
E' possibile che qui ci siano le risposte a molti misteri. Una simile occasione non mi capiterà du nuovo.
Guardò Maggie negli occhi e disse:
<<Accetto l'incarico. Studierò questi testi. Però non intendo rimanere confinato qui, per cui, al di fuori dell'orario di lavoro, vivrò fuori da questo castello>>
Lei annuì:
<<Come vuoi, ma ricorda: uscire di qui è un rischio. Dovrai stare molto attento e guardarti le spalle. In particolare, non devi fidarti della famiglia Stoker>>
Robert ebbe un'intuizione:
<<India Stoker è una ragazza misteriosa, e sotto molti aspetti ti assomiglia>>



Maggie si incupì ulteriormente:
<<Lei è la più pericolosa. Suo padre l'ha destinata ad uno scopo ben preciso, e questo scopo ha a che fare con i segreti del Necronomicon. Non so altro, ma è sufficiente per capire che c'è in ballo qualcosa che potrebbe sconvolgere l'ordine naturale delle leggi>>





Cast

Mia Wasikowska -  India Stoker

lunedì 23 settembre 2013

Crescere non è salire, è precipitare




Crescere non è salire,
è precipitare
è tuffarsi
è sprofondare
e poi tornare a galla
e respirare
e nuotare tra le onde
di questo mare senza senso
e dargli significato
e dargli valore
e scegliere una rotta
e navigare
e perdersi

e svanire nell’immenso.

venerdì 20 settembre 2013

Albero genealogico dei Plantageneti



La dinastia dei Plantageneti d'Inghilterra nacque dal matrimonio tra la regina Matilde d'Inghilterra e il duca Goffredo Plantageneto d'Angiò. Il loro figlio maschio divenne re Enrico II d'Inghilterra, il Plantageneto per eccellenza. Il cognome Plantageneto significa "Pianta di ginestra" e fa riferimento allo stemma della dinastia dei duchi di Angiò.
In seguito al matrimonio tra Enrico II ed Eleonora d'Aquitania l'impero dei Plantageneti raggiunse la massima estensione.


Re Riccardo I Cuor di Leone, che succedette ad Enrico II nel 1189, regnò per dieci anni su un impero che comprendeva, oltre al regno d'Inghilterra, i ducati di Normandia, Bretagna, Maine, Angiò, Poitiers, Alvernia Aquitania e Guascogna.
Il successore di Riccardo I fu suo fratello Giovanni, da cui discendono gli ultimi Plantageneti, come è mostrato nell'albero genealogico.
La dinastia si indebolì in seguito alla Guerra delle Due Rose tra il ramo degli York (Rosa Bianca) e il ramo dei Lancaster (Rosa Rossa).
L'ultimo Plantageneto fu Riccardo III di York, che morì nella battaglia di Bosworth nel 1485. Gli succedette Enrico VII Tudor, la cui madre, Margaret Beaufort, era una Lancaster. Enrico VII sposò l'ultima erede dei Plantageneti, Elisabetta di York.

Albero genealogico della dinastia normanna d'Inghilterra


 

Il danese Rollo (o Rollone) conquistò la Normandia dopo aver sconfitto Carlo II il Calvo di Francia. Suo nipote Riccardo divenne il primo Duca di Normandia, da cui discese Guglielmo il Conquistatore, così chiamato perché conquistò l'Inghilterra nel 1066 con la battaglia di Hastings.
L'ultima esponente della dinastia normanna fu Matilde, figlia di Enrico I, che sposò Goffredo Plantageneto, duca d'Angiò, da cui ebbe il figlio Enrico II Plantageneto, capostipite della più duratura dinastia dei re d'Inghilterra.

giovedì 19 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 19. La stirpe del Lago.



<<Qui è riportata la discendenza di Viviana, la Dama del Lago e penultima Signora di Avalon. A quanto pare era questa discendenza che interessava ad Edoardo III>>
Robert aveva messo da parte l'atteggiamento scettico del filologo per abbandonarsi al coinvolgimento del lettore appassionato.
Maggie se n'era resa conto e cercava di tenere accesa quella fiamma:
<<Questo non dovrebbe stupirti: i Plantageneti, fin dai tempi di Enrico II e di Eleonora d'Aquitania, hanno rivendicato una regalità che discendeva dal mito arturiano>>
Robert scorreva con le dita l'albero genealogico:
<<Qui si va oltre: si rivendica la discendenza dalla stirpe di Avalon tramite la genealogia reale dei Merovingi e successivamente dei re di Francia. Non dimentichiamo che Edoardo III era figlio di Isabella di Francia e si considerava il legittimo erede dei Capetingi. Qui l'operazione di legittimazione passa attraverso varie giunture tra diverse dinastie. La prima è quella dei Re Pescatori, la stirpe del Lago... 



...con la dinastia dei Merovingi, i fondatori del regno di Francia. Vediamo la genealogia. Meroveo figlio di Clodione, figlio di Faramond (e fin qui pare che anche la storia sia d'accordo, poi subentra il mito). Faramond è figlio di Fromund, la cui madre Eurgen è figlia di Gladys, figlia di Catheloys del Lago, che regnava nei territori dell'attuale Somerset inglese. Catheloys fu uno dei Re Pescatori. Da Catheloys si ridiscende con i suoi successori Celedoin, Galain, Elphin, Taliesin il Bardo, Merlin il Druido... ecco che abbiamo ritrovato un personaggio famoso! Nientemeno che il mago Merlino!>>



Robert sorrise:
<<Pare che Marion Zimmer Bradley fosse ben informata... o comunque c'è andata molto vicina. Merlin il Druido risulta marito di Briana di Avalon e padre di Viviana, Igerna (che poi sarebbe Igraine madre di Arthur) e Morgause. Viviana risulta madre di Lancelot, la cui figlia Nimue risulta moglie di Perceval, padre di Lohengrin, primo Duca di Bretagna. La dinastia bretone risulta poi essersi più volte imparentata con i Plantageneti, e il cerchio si chiude, senza però aver portato uno straccio di prova>>
Maggie puntò il dito contro di lui:
<<Te l'ho già detto, la prova sei tu, il Figlio dei Cento Re. Nel momento in cui aprirai il Varco, questa sarà l'unica spiegazione accettabile>>
Robert sollevò gli occhi al cielo:
<<Senti, anche ammesso che queste genealogie mirabolanti avessero un qualche fondamento storico, perché allora non vi rivolgete ai veri discendenti, i Windsor del Regno Unito?>> 
Maggie rise:
<<Ah ah, molti ci hanno già provato. Non puoi immaginare quante storie assurde circolino su internet riguardo a quella dinastia. Ma tutta questa gente si sbaglia, perché la vera stirpe reale è quella che compare soltanto in questo manoscritto. Guarda bene i discendenti di Viviana del Lago>>



Robert tornò alla genealogia:
<<Dunque, Viviana era madre anche di Niniane, la quale risulta moglie di Kevin il Bardo, padre di Marvin Lake. E poi c'è la frase in latino "de quo secreta Lacis stirpe descensit">>
Aveva capito il sottinteso implicito, ma proprio per questo ne prese le distanze:
<<E allora, solo perché mia nonna aveva il cognome Lake, da nubile, tu e gli Iniziati credete che lei fosse l'erede della stirpe?>>
Maggie assunse un'espressione grave:
<<Ti ha mai raccontato la vera storia del suo matrimonio?>>
Robert sollevò una mano:
<<Ma sì, certo... la conoscono tutti. Fu un matrimonio combinato dalle loro famiglie per motivi economici>>
<<Questa è la versione ufficiale. Ma i nobili ne conoscono un'altra. Henry Oakwoood aveva scoperto che la famiglia Lake era sopravvissuta in segreto per secoli, presso Rosslyn, ed era stata garante della conservazione di questo manoscritto e di molti altri che ora si trovano qui>>
<<Però adesso, Maggie, mi devi spiegare come hanno fatto i Burke-Roche ad accaparrarsi del Fondo Rosslyn!>>
<<E' molto semplice, Robert. Il Fondo Rosslyn era sotto il controllo degli Iniziati agli Arcani Supremi, e mio nonno era riuscito a diventare Priore della setta. Quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale, lord Hector portò i libri qui ad Hollow Beach, perché l'Europa non era più un posto sicuro. Il motivo per cui ci furono divergenze tra i Burke-Roche e gli Oakwood derivò dal fatto che lady Vivien era considerata una adepta della cosiddetta Via della Mano Sinistra. E tu certamente sai di cosa si tratta>>





Cast


Anjelica Houston - Viviana di Avalon, Dama del Lago

Julianna Margulies - Morgana Pendragon, ultima Signora di Avalon

Carloline Goodall - Igraine di Avalon, moglie di Uther Pendragon, madre di re Arthur

Joan Allen - Morgause di Avalon

Michael Byrne - Merlino


mercoledì 18 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 18. La genealogia arturiana e quella messianica.



<<Per quale motivo dovrei credere che tutto ciò che è raccontato in questo testo sia vero? Una fonte letteraria, da sola, non prova niente. Anzi, nemmeno una moltitudine di fonti letterarie possono provare qualcosa, a meno che non siano supportate da fonti di altro tipo. Quali prove hai, Maggie, per dire che questo libro racconti la verità?>>
La domanda era stata posta con tutta la severità e il rigore di chi segue un metodo scientifico.
Solo una risposta interna a tale metodo avrebbe potuto convincere Robert Oakwood che tutte le inspiegabili realtà di quegli ultimi due giorni avevano una loro rispettabile verità.
<<La prova sei tu, Robert. C'è qualcosa in te che deve essere risvegliato. E' questo il senso della tua iniziazione. Devi diventare ciò che sei, ma non sai di essere>>



<<E tu credi che lo troverò in questo libro? O in questi rituali da setta esoterica? Una persona seria non può dare credito a cose di questo genere!>>
Maggie sorrise:
<<Una persona seria non può neanche escluderle a priori. Se le esperienze di questi giorni non risveglieranno nulla in te, allora vorrà dire che noi ci eravamo sbagliati, e con "noi" intendo dire tutti coloro che credono in te>>
Robert sospirò:
<<Voi tutti non credete in me, ma in un fantasma che per qualche motivo ritenete collegato alla mia persona>>
Maggie scrollò le spalle:
<<Gli occhi possono vedere tutto tranne il loro colore. Per questo tu credi di conoscere te stesso senza esserti specchiato>>
Quelle parole lo colpirono come un aforisma zen.
<<Lo specchio che tu mi porgi potrebbe essere deformante>>
Lei aveva previsto una simile obiezione:
<<Spetterà a te decidere in quale specchio riconoscerti. Ma non devi permettere che il pregiudizio ti impedisca di guardare>>
Robert guardò nuovamente il libro:
<<E va bene, proseguirò l'analisi di questo testo con la mente sgombra da pregiudizi, ma annoterò ogni passaggio dubbio, per poterne verificare la plausibilità>>



Si concentrò sul testo:
<<Vedo che ci sono altri alberi genealogici. Risalgono agli antenati di Artù. Vediamo... sì, più o meno corrispondono con quelli della letteratura. Il padre è Uther Pendragon, la madre è Ygerne Laci, Vivianae soror. Igraine del Lago, sorella di Viviana, e fin qui niente di nuovo. Lo zio paterno è Ambrosio Aureliano, zio aquisito, però... era il marito della sorella di Uther... una donna che qui viene chiamata "Constantia". E questo è abbastanza logico se consideriamo che il padre di Uther si chiamava Costantino ed era un romano. La madre di Uther si chiamava Lluan di Brechin. Mai sentito questo nome... proviamo a risalire ai suoi antenati... si arriva ad Arvirag di Siluria, vissuto ai tempi della conquista romana, e sposato con una principessa britanna di nome Penadrun, figlia dell'arcidruido Bran il Beato e di una donna di nome Anna, di cui si dice "Iosephi filia">>
Poteva essere il classico collegamento con Giuseppe d'Arimatea e la storia del Santo Graal, ma in questo caso il libro non avrebbe detto nulla di particolarmente diverso dalle varie ricostruzioni letterarie o pseudostoriche che si erano avvicendate nel tempo.
<<Tutta questa fatica per finire poi nel vago? Anna figlia di Giuseppe? E con ciò?>>
Maggie voleva che lui ci arrivasse da solo, per cui si limitò a guidarlo:
<<Sei tu il filologo. Quando in un testo c'è qualcosa di strano, quale interpretazione si sceglie?>>
Robert sorrise:
<<Si sceglie la lectio difficilior, l'interpretazione più difficile, quella che nemmeno i copisti hanno osato correggere. Ma qui non si tratta di... un momento... aspetta... se qui nessuno ha osato specificare chi fosse questo Giuseppe... allora forse non era Giuseppe d'Arimatea. Sapevano che non era lui, ma non osavano specificare chi fosse l'altro... perché sarebbe stata un'eresia>>



Maggie annuì:
<<E' la conclusione a cui sono giunti anche gli altri filologi. Il copista doveva essere convinto che si trattasse di un'eresia e per prudenza ha voluto rimanere sul vago>>
Robert sorrise:
<<Be', un'idea orginale, senza dubbio... si toglie di mezzo una volta per tutte l'idea che Cristo abbia avuto dei discendenti, ma si mantiene il prestigio della "discendenza messianica" facendo discendere il Sangue Reale da Giuseppe Artigiano e quindi dalla stirpe di Davide, secondo i Vangeli. Una versione più accettabile dal punto di vista ecclesiastico>>
Maggi annuì, ma la sua espressione rimase seria:
<<Non troppo accettabile, se gli originali del manoscritto sono andati perduti. Questa, come abbiamo detto prima, è una copia collocabile intorno al 1370, commissionata da Roberto II di Scozia per certificare la sua "discendenza messianica". Doveva esserci solo un originale, in un qualche convento scozzese, che poi dev'essere stato secolarizzato in età protestante. Allora le domande sono: perché gli altri originali sono andati perduti? Chi ha portato in Scozia l'ultimo originale? Perché ne è rimasta una sola copia?>>
Robert inarcò le sopracciglia:
<<Stai dando troppe cose per scontate. Non siamo sicuri che ci fosse realmente un originale. Potrebbe essere questo l'originale, e allora rimarrebbe in piedi solo l'ultima delle domande. Perché una sola copia? Ma ammettiamo pure che esistessero gli originali. Perché sono andati perduti? Sicuramente una spiegazione può essere che, quando i conventi furono secolarizzati, sotto i Tudor, tutto ciò che aveva a che fare col cattolicesimo ha subito una sorte piuttosto difficile, e molte cose sono andate perdute, o addirittura volontariamente distrutte, in Inghilterra, mentre in Scozia gli Stuart hanno cercato di salvare il salvabile. E questo è anche il motivo per cui l'Università di Edimburgo conserva più documenti di quel genere rispetto a quella di Londra>>
Maggie rimase seria:
<<Questo spiegherebbe l'assenza di originali in Inghilterra. Ma questo tipo di testi, in cui si parla della discendenza arturiana e la si collega a quella messianica, dovrebbero essere presenti anche in Francia, dove quella letteratura era ancora maggiore. Per esempio alla corte di Marie de Champagne o di sua madre, Eleonora d'Aquitania, moglie di Enrico II Plantageneto>>



Robert capì dove voleva andare a parare la sua interlocutrice:
<<Molti testi di quel genere sono andati perduti dopo il 1307, quando l'ordine dei monaci Templari fu abolito da papa Clemente V e da re Filippo IV di Francia. Ma questa è solo una fantasiosa ipotesi>>
A quel punto Maggie sorrise e giocò la carta più importante che aveva in mano:
<<Non del tutto fantasiosa. Se il committente dell'opera, Roberto II Stuart, re di Scozia, ha sentito il bisogno di tollerare la presenza di una miniatura in cui era presente il suo contemporaneo Edoardo III d'Inghilterra, anche qui deve essere applicata una specie di lectio difficilior>>
Robert si illuminò:
<<Forse anche Edoardo III era tra i committenti? Ma per quale ragione, se qui i Plantageneti non sono menzionati? A meno che... fammi vedere meglio questo albero genealogico... qui si fa riferimento anche a... o mio Dio! Adesso ho capito!>>







Cast

Johnny Depp - Robert Oakwood

Gli Arcani Supremi. Capitolo 17. Il Figlio dei Cento Re.



<<La miniatura rappresenta re Edoardo III Plantageneto d'Inghilterra e suo figlio Edoardo, principe di Galles. Lo si desume dal fatto che nell'armatura sono dipinti, oltre ai simboli della dinastia inglese, anche i gigli di Francia. Edoardo III era infatti figlio di Isabella di Francia, unica erede diretta della linea primogenita dei Capetingi. Il testo è stato dunque redatto sicuramente dopo il 1350>>
In quanto a conoscenze storiche, Robert Oakwood era pressoché imbattibile.
Maggie Burke-Roche annuì:
<<Il manoscritto è stato infatti realizzato in quel periodo, e costituisce un caso molto particolare, perché è composto da una parte originale e da una copia di un documento precedente. Al giorno d'oggi parleremmo di una edizione aggiornata. L'altra particolarità è che, nonostante la prima miniatura rappresenti i sovrani inglesi, il manoscritto è stato realizzato in un monastero scozzese>>



Robert annuì:
<<Infatti la seconda miniatura rappresenta il re di Scozia, Roberto II, il fondatore della dinastia Stuart, che poi avrebbe unificato il dominio su tutta la Gran Bretagna>>

File:Robert and Euphemia.jpg

Maggie sorrise:
<<Hai trovato un tuo omonimo! Ed è anche un tuo antenato. Tramite i Duchi di Albany, tu discendi dagli Stuart così come dai Plantageneti e dai Capetingi, e tutti costoro a loro volta...>>
Robert sollevò la mano destra:
<<Calma, calma! Io continuo a non credere a quella storia dei Duchi di Albany>>
<<Un passo alla volta, per adesso guarda chi erano gli antenati di quei re, poi parleremo dei loro discendenti>>
Maggie trovò il segno di alcune pagine dove erano tratteggiate delle genealogie.
<<L'albero genealogico che ci interessa maggiormente è quello degli Stuart. Attualmente l'unica famiglia che porta legittimamente questo cognome è quella dei Duchi di Alba, il ramo spagnolo degli Stuart. Come vedi c'è una parentela anche nel titolo nobiliare, perché Alba era il nome con cui si indicava l'isola di Britannia. "La perfida Albione">>
Robert non parve particolarmente felice di essere considerato parente di Cayetana Stuart, la diciottesima duchessa d'Alba.
<<Vediamo questa genealogia. Il cognome Stuart deriva dal titolo "High Steward", cioè Grande Intendente di Scozia. Il primo Intendente fu Walter Fitzalan, e infatti lo troviamo qui>> e puntò il dito in fondo a una pagina <<ora proviamo a risalire indietro.  Il padre di Walter era Alan, a sua volta figlio di un altro Walter ed una Emma Fitzalan che qui viene dichiarata "inlustrissima domina Sanguinis Regalis". Signora nobilissima del sangue reale. Dunque sono gli antenati di lei quelli che contano. Emma era figlia di Alan, a sua volta figlio di un altro Alan, figlio di Framald il Siniscalco di Scozia, figlio di Froumund Vetules, figlio di Fretald, figlio di Froumund, figlio di Alirad, figlio di Froubald, figlio di Adelrad, figlio di Flothar, figlio di Frodald, conte di Bretagna, figlio di Froamid, conte di Bretagna, figlio di Alain, figlio di Lionel, figlio di Mordred, figlio di...>>
Robert si fermò.
Non era possibile...
<<Mordred, qui erat filius Arthorii Regis Britanniae. Mordred, che era figlio di Arturo, re di Britannia. Ma non è possibile, non sappiamo nemmeno se Artù sia vissuto veramente! E nessuno ha mai parlato del fatto che Mordred potesse aver avuto figli>>



Maggie indicò il libro:
<<Qui dentro c'è la risposta a tutto. Indica per filo e per segno la vera storia di Arthur Pendragon, meglio noto come re Artù di Britannia. Questa è la versione che, se fosse in mano agli storici e ai filologi, farebbe luce sul mistero di quell'epoca e su tutti gli altri misteri che gravitano attorno ad esso. Basta fare un elenco di nomi: Graal, Avalon, Viviana, Morgana, Merlino, Uther Pendragon, Igraine, Broceliande... qui c'è tutto>>

domenica 15 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 16. La Biblioteca.



La sala di lettura della biblioteca dei Burke-Roche era veramente sfarzosa, nel suo stile neogotico vittoriano, ma la Collezione vera e propria si trovava nella torre centrale e si raggiungeva attraverso una scala di legno massiccio, perfettamente conservato.



Maggie Burke-Roche faceva strada a Robert Oakwood, tenendogli la mano, con espressione decisa e vagamente divertita.


<<Ci siamo quasi...>>
Man mano che procedevano lungo la scalinata e si addentravano nel "Sancta sanctorum", l'ambiente diventava più asciutto ed i testi conservati parevano essere più antichi.
Robert ammirò la cura con cui quell'ambiente era stato predisposto per la conservazione dei libri.
<<E così questa è la leggendaria Collezione Burke-Roche!>>
Maggie sorrise:
 <<Questo è niente! Aspetta di vedere il Thesaurus, la parte più antica e preziosa! Si trova al piano superiore, oltre quella rampa di scale. Collezionisti come Boris Balkan o Liana Telfer avrebbero ucciso pur di arrivare fin qui! Per non parlare di Dean Corso!>>



<<Lui non avrebbe ucciso nessuno! La sua scomparsa, in Francia, resta ancora un mistero>> 
Maggie finse di non aver sentito quell'osservazione:
<<Grazie al cielo noi Burke-Roche abbiamo ancora amici potenti, tra gli Iniziati. O per meglio dire, li avevamo, prima che scoppiasse la faida tra le nostre famiglie. I nostri antenati avevano una concezione molto diversa sulla natura degli Arcani Supremi... e le conseguenze si sono viste...>>
Robert, che pure aveva capito benissimo il significato di quell'accusa, decise di ignorare, per il momento, la provocazione e di concentrarsi sui dati concreti, mentre salivano l'ultima rampa di scale.
<<A che epoca risalgono i testi del Thesaurus?>>
<<Ci sono alcuni manoscritti del XII secolo, sopravvissuti alla crociata contro i Catari e alla persecuzione dei Templari. Furono messi in salvo dagli Iniziati e successivamente nascosti presso la cappella di Rosslyn, ma anche quel luogo remoto negli ultimi tempi non era più sicuro e così mio nonno, nel periodo in cui guidò gli Iniziati, decise di trasferire qui le pergamene.



Oltre al Fondo Rosslyn ci sono altre raccolte che comprendono testi a stampa del Quattrocento, sopravvissuti ai roghi dei secoli successivi, quando la Controriforma cattolica, le repressioni puritane e la caccia alle streghe hanno distrutto quasi tutti i testi che facessero riferimento alla Genealogia del Sangue Reale e ai poteri ad essa attribuiti. Ultimamente, poi, troppe indiscrezioni sono circolate al riguardo, in seguito alle ricerche di Laurence Gardner e ai romanzieri che si sono ispirati a tale ricostruzione. Ma per fortuna si tratta per lo più di leggende non supportate da una bibliografia credibile e autentica>>
Robert annuì:
<<Verissimo, ma potrebbero essere sollevati dubbi sull'autenticità dei testi qui conservati>>
Maggie scosse il capo:
<<Tra gli Iniziati ci sono i migliori bibliologi e filologi del mondo. Non ci sono dubbi sull'autenticità. Quello che nessuno fino ad ora ha capito è come utilizzare quei testi per evocare il Varco. O meglio: lady Vivien Oakwood lo aveva capito, bisogna dargliene atto, ma poi è scomparsa nel nulla senza comunicarlo al suo successore, il caro architetto Richard Stoker. Lui è convinto che solo tu abbia la chiave per risolvere il mistero ed è l'unica cosa su cui io e lui siamo d'accordo>>
<<E' per questo che stai collaborando con lui nella mia iniziazione?>>
Maggie apparve sinceramente offesa da quella domanda:
<<Io agisco in maniera indipendente ed i miei obiettivi finali sono molto diversi dai suoi. Tutto ti sarà chiaro molto presto>>
Arrivarono ad una stanza più piccola, dove, sul tavolo, si trovava, aperto, un manoscritto.



<<Eccolo: questo è il Liber Sanguinis Regalis. Lì troverai le tue radici, Figlio dei Cento Re!>>





Cast



Johnny Depp -  Robert Oakwood, duca di Albany

sabato 14 settembre 2013

The eternal elegance of wide leg pants and trousers.



If I were a woman, one of my most favorite clothing, would be the wide leg pants for almost a dozen valid reasons.

1) They never go out of fashion! They are a classic, an evergreen! Immortal and undying!



(Katharine Hepburne)




2) There lend themselves to an unlimited number of outfis both in fall-winter...



...and in spring-summer season.



3) They are naturally elegant and classy






3) They permit to obtain original outfits in very simple ways.





4) They are perfect for a professional look for a perfect business woman.



5) Thery are very comfortable.



6) They are suitable for every sort of body. 



(Kourtney Kardashian)

7) They are versatile and adaptable for any kind of form, color and fabric











8) Thery can be very sexy...



.... even in the super wide leg version



9) They can be a complete suit / dress like this here under


10) The most fashionable models wear very oftet wide leg pants, like, for example, Olivia Palermo




Did I persuade you, girl, to wearing this amazing, stunning, wonderful wide-leg pants?





venerdì 13 settembre 2013

Wide leg pants: l'eleganza femminile intramontabile.





Se fossi una donna, tra i miei capi di abbigliamento preferiti ci sarebbero sicuramente i pantaloni a palazzo, conosciuti anche come wide-leg pants, per una serie di ottime ragioni che elenco in dieci punti.

1) Non passano mai di moda: sono un classico, un evergreen, costantemente riproposto nelle sfilate, per cui li si può tranquillamente indossare qualunque sia la tendenza in vigore, e li si può mantenere sempre nel guardaroba, a portata di mano, in ogni stagione, quando si vuole un look che si distingua in modo positivo e di classe senza contrastare col trend del momento.




2) Sono eleganti in modo naturale: conferiscono classe e raffinatezza, in ogni occasione. Perfetti per apparire "cool" e "posh" ottenendo il massimo risultato col minimo sforzo.





 (Katherine Hepburn)

3) Si prestano a numerosissimi abbinamenti sia nella stagione autunno-inverno...





... sia in quella primavera-estate.




E possono essere abbinamenti semplicissimi, ma di gran classe:





 oppure bizzarri e raffinati nello stesso tempo...



...cute, amazing and stunning...

. (Blake Lively)







4) Permettono di ottenere un look professionale per ogni tipo di lavoro di medio-alto livello.



5) Sono comodi e morbidi, ariosi e piacevoli al tatto.



6) Sono adatti ad ogni tipo di fisico, in quanto nascondono sia i fianchi abbondanti che la bassa statura (delle scarpe si vede solo la punta e il tacco, conferendo slancio e impressione di fisico longilineo).



 (Kourtney Kardashian)


7) Sono versatili e si prestano ad ogni tipo di forma, di colore e di tessuto.










8) Possono essere molto sexy... anche in versione super wide.



9) Sarebbe poi ora di mandare in pensione i leggins o i jeans a sigaretta... credetemi, hanno stancato veramente...

10) Se Olivia Palermo, icona di stile, indossa molto spesso i wide leg, in tutte le occasioni e le stagioni, perché non seguire il suo esempio?











































Ragazze, vi ho convinte ad indossarli?