Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
domenica 8 settembre 2013
Gli Arcani Supremi. Capitolo 11. Il Priore.
<<Quindi lei, signor Stoker, appartiene veramente alla setta degli Iniziati?>>
Robert incominciava a rendersi conto di essere realmente in pericolo.
<<Sì, e sono qui come supervisore della sua iniziazione, signor Oakwood, il che significa che devo controllare che tutto avvenga secondo le regole>>
Richard Stoker aveva assunto un'espressione solenne.
Ci fu silezio, per un po', poi Robert chiese:
<<Posso rifiutare di sottopormi all'iniziazione? E che cosa potrebbe succedermi, nel caso l'iniziazione fallisse?>>
<<Il Figlio dei Cento Re non può rifiutarsi, quindi noi procederemo comunque. Nel caso l'iniziazione fallisse, lei potrà tornare alla sua vita normale, ma sarà per sempre vincolato al voto del "Silentium" riguardo a tutto ciò che ha visto e appreso qui, durante questa prova. Ma il vero pericolo non deriva dall'iniziazione in sé, quanto piuttosto dai nemici della sua famiglia, signor Oakwood>>
<<E chi sarebbero questi nemici?>>
<<Se glielo dicessi violerei il "Silentium". L'unica cosa che posso dirle è di muoversi con maggiore prudenza rispetto a ieri>>
<<Perché mi chiamate Figlio dei Cento Re?>>
Stoker lo fissò severamente:
<<Quello che sto per dirle le risulterà assurdo, ma io le garantisco che è la pura verità. Suo nonno Henry era figlio naturale di un nipote della regina Vittoria. Per qusto lei discende dai re d'Inghilterra e Scozia, e tramite il casato dei Lake, gli antenati di sua nonna Vivien, dai re di Britannia e Galles. Entrambe le casate hanno però un'origine ancor più prestigiosa, ma anche questo segreto è coperto dal "Silentium">>
Robert restava scettico, ma sapeva di essere comunque nel mirino di una organizzazione potente e doveva cercare di capire il perché:
<<Ho trovato una carta dei Tarocchi, un Arcano Maggiore, la Somma Sacerdotessa. Chi può avermela lasciata?>>
<<Un Iniziato. E' il riconoscimento che lei ha superato la prima prova, quella di conoscere l'identità della sua stirpe e del ruolo di sua nonna Vivien quale Priore degli Iniziati e Duchessa di Albany, ma soprattutto di aver incominciato a prendere in considerazione l'idea che lei non sia morta, ma si trovi solo di là dal Varco, in un'altra dimensione>>
<<La seconda prova in cosa consisterà? E quante prove sono in tutto?>>
<<Le prove sono sette. Non posso dire altro, ma ci sono invece altri particolari che lei deve conoscere. Ogni continente ha nove Varchi . Solo gli Iniziati sanno cosa c'è al di là di ognuno di essi. Nella loro somma saggezza, i Priori hanno ritenuto giusto chiudere molti di quei Varchi. Per esempio in Europa ognuno dei Nove è stato chiuso. I due varchi a cui era legata la tua famiglia erano quello di Glastonbury, nel Somerset e quello di Scone, in Scozia. Il primo fu chiuso quando Morgana di Avalon vi portò suo fratello Arthur Pendragon, ultimo re di Britannia prima dell'invasione dei Sassoni. Il Varco di Scone fu chiuso molto tempo dopo, quando si estinse la dinastia Canmore e ascese al potere la dinastia Stuart, da cui tu discendi e da cui discende anche la famiglia Burke-Roche, seppure in maniera meno diretta. Negli Stati Uniti esistevano tre varchi: uno a Sleepy Hollow, e di quello ti stai occupando nella tua tesi di laurea e scoprirai che è stato chiuso grazie alla famiglia Van Garrett, quella di tua madre.
Gli altri due varchi sono ancora aperti. Uno dovrebbe trovarsi nei dintorni di Nashville, dove io abito normalmente. L'ultimo, la cosiddetta Nona Porta, si trova qui, a Long Island, da qualche parte nel punto dove la Laguna dietro allo Sleepy Pond diventa stagnosa e quasi inaccessibile>>
Mentre parlavano entrarono due donne, una bionda, sui quarantacinque anni e una ragazza nella tarda adolescenza.
<<Le presento mia moglie Eve e mia figlia India>>
Entrambe le donne lo osservarono con distacco, per non dire con sospetto.
La moglie ha l'aria di disapprovare tutto ciò che il marito fa o dice. La figlia dev'essere un tipo strano, una ragazza molto timida, poco socievole, che non gradisce le intrusioni di sconosciuti nella propria vita, specie se le rubano l'attenzione del padre.
Il suo secondo pensiero invece andò alle somiglianze:
La ragazza assomiglia incredibilmente a certe foto di Vivien da giovane.
Dopo brevi convenevoli, Eve disse che si sarebbe recata in spiaggia, mentre India avrebbe fatto una passeggiata lungo la Laguna, naturalmente portandosi dietro il fucile da caccia.
Sa maneggiare le armi. Uhm, è una ragazza decisamente pericolosa.
Quando se ne furono andate, Richard Stoker chiese:
<<Qual è la sua impressione?>>
Robert rispose sinceramente, in particolare per quanto riguardava la somiglianza di India con Vivien Oakwood da giovane.
<<Ho delle foto di mia nonna a diciott'anni. E' impressionante vedere quanto somigliasse a sua figlia, signor Stoker>>
Stoker non ne fu meravigliato.
<<Vivien me lo diceva sempre. A dire il vero, questo fu uno dei motivi per cui Vivien mi ha scelto come suo successore. Attualmente infatti sono io il Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi>>
Robert voleva chiedergli molte cose, ma Stoker lo fermò:
<<Ora credo che sia il momento di occuparci della questione del restauro della casa dei suoi nonni. Me la faccia visitare, poi decideremo!>>
Cast
Anjelica Houson - Vivien Oakwood di Albany
Johnny Depp - Robert Oakwood
Nicole Kidman - Evelyn Stoker
Mia Wasikowska - India Stoker
sabato 7 settembre 2013
Gli Arcani Supremi. Capitolo 10. L'architetto.
Dopo una notte costellata da incubi e frequenti risvegli, Robert prese a dormire profondamente solo quando fuori già albeggiava.
I sogni si fecero più dolci.
Sognò le albe di Long Island, e il sole che sorgeva sull'Atlantico.
In quei sogni era bambino e riviveva quel senso di originaria serenità che aveva provato quando proprio da quella stanza, tanti anni prima, era stato svegliato dal levare del sole, in un cielo rosa, che rifletteva la sua tonalità pastello sul mare.
Avrebbe sicuramente continuato a cullarsi in quel sonno così dolce se, inaspettatamente, la suoneria del cellulare non avesse incominciato a squillare con decisione.
Robert annaspò, con gli occhi semichiusi e la bocca impastata.
Vide che era il numero del cellulare di sua madre, ma appena rispose ebbe solo il tempo di salutarla e dirle che stava bene, quando cadde la comunicazione.
In ogni caso, quella chiamata aveva avuto due effetti positivi: gli era servita da sveglia e aveva rassicurato i suoi genitori, sempre molto apprensivi.
Alla luce del sole del mattino, tutte le paure della notte e i vari incubi gli sembrarono qualcosa di ridicolo.
Ma il sollievo non era destinato a durare molto.
Si era da poco concesso una doccia rinfrancante, quando trovò nel pavimento del corridoio una busta che non aveva visto prima.
La aprì e trovò una carta con una strana illustrazione.
E dietro una scritta: "Questo era ieri. Gli Arcani Maggiori ti condurranno agli Arcani Supremi".
Dunque si trattava di una carta dei tarocchi.
Tra due colonne, una nera con la lettera B e una bianca con la lettera J c'era l'immagine di una Somma Sacerdotessa, come recitava la didascalia in fondo, vestita di azzurro e con una corona somigliante a quella di una divinità egiziana, con una sfera al centro e delle corna ricurve e convesse ai lati. Dietro c'era un giardino con alberi e frutti, che parevano lamponi o more. Il vestito azzurro pareva trasformarsi in acqua, mentre in fondo una mezzaluna gialla completava il quadro.
La donna portava in mano in misterioso libro.
E' l'Arcano Maggiore che rappresenta la Papessa. La scritta "Questo era ieri" indica tutte le allusioni al ruolo di mia nonna nella setta degli Iniziati. Gli altri Arcani maggiori mi indicheranno la via per l'iniziazione.
Ma chi aveva portato quella carta fin lì?
Qualcuno ha accesso a questa casa e riesce a muoversi qui senza farsi sentire.
Era un altro enigma da risolvere, se voleva sopravvivere a quella situazione assurda.
Quel giorno però doveva prima di tutto andare dall'architetto Stoker per definire i lavori di restauro.
La sua abitazione si trovava lungo la Antler Street, nella parte compresa tra la strada e la laguna, alla destra del castello dei Burke-Roche.
Era un edificio curioso.
Sulla sinistra, c'era solo il piano terra, con due tettoie spioventi, al centro c'era anche un primo piano con un terrazzo e una mansarda con due abbaini e sulla destra c'era una torretta rotonda a tre piani, con ampie vetrate e un tetto a forma di cono.
Stoker deve avere apportato numerosi cambiamenti all'edificio originale. Ora è molto diverso da come me lo ricordavo.
Il giardino era molto ampio e ben curato.
Si vede che è gente ricca, forse hanno persino più soldi dei Burke-Roche.
Quando finalmente fu pronto, Robert si recò di fronte alla villa degli Stoker e suonò il campanello.
Gli rispose la voce di una signora anziana:
<<Casa Stoker, chi è?>>
<<Sono Robert Oakwood, abito qui vicino, e sono qui per...>>
<<La stavamo aspettando, signor Oakwood, ora le apro>>
Il cancello si spalancò quasi senza un rumore e dal portico del piano terra emerse una anziana donna vestita come una governante:
<<Sono Kate McGarrick e sono al servizio della famiglia Stoker da tre generazioni. L'architetto la sta aspettando nel suo studio, la prego di seguirmi>>
La casa era molto illuminata ed il colore bianco dominava l'atrio, così come l'esterno.
Un grande pianoforte a coda si trovava ad una estremità dell'atrio, in altro angolo c'era una scala e dalla parte opposta, verso sinistra, si dipartiva un corridoio.
Presero quella direzione e arrivarono in fondo, in uno studio con pavimento di parquet, ampie vetrate, tinte color ocra, librerie di legno pregiato e troferi di caccia alle pareti.
La stanza pareva vuota, quando una voce alle spalle di Robert, parlò:
<<Si sta muovendo in maniera molto disinvolta, signor Oakwood. Forse un po' troppo disinvolta. Oserei dire: "rischiosa">>
Robert si voltò e al posto della vecchia governante vide un uomo di mezza età, dall'aria decisa e con un accenno di sorriso sul lato destro del volto.
<<Sono Richard Stoker, l'architetto. La sto tenendo d'occhio da due giorni, sa? Dalla mia torre, sull'altro lato della casa. Se ha notato qui ogni abitazione ha una torre, o più di una. Si tengono tutti sotto controllo. Questo è un luogo dove non si arriva per caso>>
Robert cercò di mantenere un'aria tranquilla:
<<Io sono qui solo per ristruttare la casa dei miei nonni. Col suo aiuto, naturalmente>>
<<Certo, certo. Ma le consiglio di essere più prudente, se ci tiene a vedere la fine dei lavori>>
<<In che senso più prudente?>>
<<Ieri l'ho vista litigare con Maggie Burke-Roche. Non la provochi troppo, è una persona pericolosa. Secondo: eviti di parlare con Barney Banks. Quando è ubriaco va a raccontare in giro ai quattro venti tutto quello che ha scoperto nelle sue "conversazioni amichevoli". Infine, faccia installare un sistema di protezione, in casa sua. Stanotte ho visto gente incappucciata che entrava e usciva>>
<<Lei non dorme mai, signor Stoker?>>
<<Dormo con un occhio solo, come i felini. E' un'abilità che si acquisisce quasi spontaneamente, da queste parti>>
<<Non le pare di essere un po' troppo... scusi se mi permetto... un po' troppo paranoico>>
Stoker rise:
<<Ah ah, no, semplicemente io vedo il mondo in maniera più "sottile". Anche questa è un'abilità che si acquisisce quando si entra a far parte della Società>>
<<Quale società?>>
<<Quella degli Iniziati, naturalmente! E non finga di non saperlo, perché nella giornata di ieri hanno fatto di tutto per contattarla>>
<<Ok, ok, me ne hanno parlato, ma io non ci capisco niente. Tutti fanno solo delle allusioni che io non comprendo. Forse lei mi può aiutare>>
<<Sono qui per questo, signor Oakwood. Si sieda, prego. E mi ascolti bene>>
Cast
Phyllis Somerville - Kate McGarrick
Dermot Mulroney - architetto Richard Stoker
venerdì 6 settembre 2013
Gli Arcani Supremi. Capitolo 9. La casa degli spiriti.
Dopo essersi finalmente liberato dell'ingombrante presenza di Barney, che con i suoi vaneggiamenti da vecchio ubriacone aveva mescolato invenzioni con allarmanti possibili verità, Robert si accinse a passare la notte in quella che tutti ormai avevano definito come "la casa degli spiriti".
La forma della casa era piuttosto singolare, come una piccola piramide a gradoni, con al piano terra la parte più ampia, al primo piano una parte intermedia, circondata da terrazzi, al secondo piano una parte piccola e in cima una piccola torretta, con un abbaino, dove il vecchio Henry Oakwood aveva un cannocchiale ed un telescopio.
Da lì si controllava tutta Hollow Beach.
Una struttura veramente bizzarra, eppure all'architetto piace molto.
Come si chiamava già l'architetto incaricato dei lavori di restauro?
Richard Stoker, di Nashville, nel Tennessee. Gli Stoker hanno comprato una casa qui vicino. Hanno un bel coraggio, dopo tutto quello che è successo.
Lo stesso coraggio che aveva lui a passare in quella "haunted house" una notte da brivido.
Domani per prima cosa andrò dagli Stoker e poi cercherò di ricucire lo strappo con i Burke-Roche.
Avevano detto che Richard Stoker aveva una moglie molto bella e una figlia molto strana...
Solo una famiglia molto strana poteva decidere di comprare una villa estiva ad Hollow Beach, dopo quello che è successo.
O di volerne ristrutturare un'altra.
Stoker non aveva chiesto molto nel preventivo.
Si diceva che fosse molto bravo, ma che fosse anche molto ricco di famiglia.
Me l'ha detto mia madre. E' proprio vero che i Van Garrett sanno tutto di tutti.
Avrebbe voluto telefonare ai suoi, ma in quel luogo il cellulare non prendeva e il fisso era stato staccato da anni, dopo la morte di Vivien. Ammesso che fosse realmente morta.
Nemmeno il computer riesce a connettersi a internet. Questa chiavetta non funziona. Sembra che questo posto sia stato intenzionalmente tagliato fuori dal mondo!
Si sentì improvvisamente stanco e decise che la cosa migliore era dormirci su.
Aveva preparato il letto nella stessa stanza dove stava da bambino.
Non c'è niente di più morto del bambino che sono stato.
Dov'era andato a finire tutto quel tempo? Dov'era finita quell'energia, quel vigore?
Era passata come la pioggia sui prati, come il vento tra gli alberi, come il sole dietro le colline.
I lunghi giorni erano tramontati nell'ombra.
Io gettavo nel lago reti da pesca color ragnatela. Lei camminava sull'argine. Tutto il nostro tempo è fuggito così.
L'amore che aveva provato per Vivien era qualcosa che andava oltre l'affetto.
In tutte le donne che ho corteggiato, cercavo sempre qualcosa di lei, qualcosa che le assomigliasse.
Ricordava le parole della sua ultima ex:
<<Tu chiedi l'impossibile, Robert! Nessuna donna sarà mai in grado di competere col fantasma di Vivien...>>
E quel luogo... maledizione... quel luogo!
Qui tutto parla di lei! Non c'è una stanza, non c'è un mobile, non c'è un albero che non mi ricordi lei! Qui tutto rimanda a Vivien Lake Oakwood, Duchessa di Albany, Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi, Dama del Lago.
Pensando a lei, scivolò lentamente nel sonno.
E sognando, la vide, com'era quando lui era bambino.
La vide imcombere su di lui, statuaria come una regina, come una fata.
Portava in testa una tiara d'argento e i capelli neri le scendevano ondulati sulle spalle e sui seni. Le mani erano sollevate, come in un gesto sacrale. Indossava una lunga tunica viola e argento, paludata, che la faceva apparire come una somma sacerdotessa.
Sembrava galleggiare nell'aria, un'aria nebbiosa, tra il grigio e il viola.
Gli parlò:
<<Se mi vedi, allora la tua Iniziazione sta procedendo a passi spediti>>
Lui tendeva le mani verso di lei.
Tendens ad sidera palmas.
Voleva abbracciarla, dirle quanto le era mancata, ma la voce non usciva e le mani erano pesanti.
Quando gli parve di riuscire ad avvicinarsi a lei, il suo sguardo divenne severo:
<<Noli me tangere!>>
Non toccarmi.
Erano le parole pronunciate da Cristo risorto alla Maddalena, che per prima aveva trovato la sua tomba vuota.
Poi però il viso di Vivien tornò a rasserenarsi e il suo fantasma (che altro poteva essere?) incrociò le mani sul petto e si inchinò verso di lui dicendo:
<<Figlio dei Cento Re!>>
E svanì.
Ah, che già stride. Ti ridona all'atro fondo, visione... una distanza ci divide...
I versi del poeta gli pulsavano in testa, come se fossero amplificati da un altoparlante, con una voce terribile.
Si risvegliò di colpo in lago di sudore.
E finalmente ebbe paura.
Cast
Nicole Kidman - Evelyn Stoker
Mia Wasikowska - India Stoker - Vvien Lake da giovane
Matthew Goode - Richard Stoker
Anjelica Houston - Vvien Lake Oakwood, la Dama del Lago
giovedì 5 settembre 2013
Gli Arcani Supremi. Capitolo 8. Prime rivelazioni.
Mentre rovistava nei cassetti e nei bauli della camera da letto di sua nonna, alla ricerca di qualche prova che potesse chiarire il mistero che la circondava, Robert Oakwood trovò una busta sigillata con una scritta:
"De Profundis clamo ad te".
Era la preghiera dei morti.
Ma la cosa più sorprendente era la data: 30-6-2012.
Qualcuno l'ha messa qui nel giugno di quest'anno. Il giorno in cui mia nonna, se fosse stata ancora viva, avrebbe compiuto 95 anni.
La aprì e lesse:
<<Mio adorato Robert...>>
Un brivido lo percorse. Era la calligrafia di sua nonna!
<<...quando leggerai questo messaggio, non ti dovrai spaventare, né arrabbiare con me, per il fatto che ti ho tenuto nascoste molte cose sulla mia vita e su quella che, solo in apparenza, è stata la mia morte>>
Gli occhi di Robert si riempirono di lacrime e il suo cuore incominciò a battere all'impazzata.
<<Ero vincolata al voto del "silentium", un giuramento che, se fosse stato violato, avrebbe messo in pericolo tutta la nostra famiglia. In questo momento io non sono né viva, né morta: mi trovo in un'altra dimensione. Tutti questi misteri ti diventeranno chiari quando sarai Iniziato agli Arcani Supremi>>
Allora Maggie Burke-Roche e lady Edith avevano ragione!
<<Ho fatto tutto il possibile per evitare di coinvolgerti in questa società segreta, ma la nostra famiglia ha dei doveri che non possono più essere ignorati. Non mi è consentito di rivelarti altro, perché l'Iniziazione consiste proprio nel raggiungere la verità con le proprie forze. Posso solo avvertiti di stare attento ai pericoli, perché qui ad Hollow Beach niente è come sembra.
Più ti avvicinerai alla soluzione del mistero, più sarai in pericolo. Ma le tue capacità percettive si aplieranno e le tue premonizioni si attiveranno. In me sono state presenti fin dalla nascita. Potevo udire ciò che non arrivava all'orecchio degli altri. Le piccole, remote cose che la gente normalmente non vede, sono sempre state visibili ai miei occhi. Questi sensi sono il frutto di una vita di desiderio. Desiderio di conoscere, di capire. Desiderio di essere riscattata, di essere completata.
Un giorno anche tu mi capirai e allora, forse, riuscirai a perdonarmi.
Con tutto il mio amore,
tua nonna, Viven Lake Oakwood, Duchessa di Albany, Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi, in partibus infidelium>>
La firma era inconfondibile, ma ciò che rendeva veramente autentica la lettera era la formula di chiusura. : "in partibus infidelium", cioè "nelle terre di coloro che non credono", con cui sua nonna si riferiva, privatamente e scherzosamente con lui, agli Stati Uniti d'America, lei che era cresciuta in Inghilterra, nel Somerset, vicino a Glastonbury.
Vicino ad Avalon...
Mentre cercava di riprendersi dallo shock, Robert sentì un tramestio nel portico al piano terra.
Era già buio e non riusciva a capire chi potesse cercarlo a quell'ora.
Scese le scale, che cigolarono in modo sinistro sotto i suoi piedi e si avvicinò con una sbarra di ferro in mano, per proteggersi da un eventuale agguato.
Guardò dalla finestra e vide una forma umana che si aggirava intorno alla casa.
<<Chi c'è?>>
L'ombra si fermò:
<<Lord Francis, siete voi?>>
Era una voce maschile, anziana, nota.
<<Francis è mio padre. Io sono Robert Oakwood, e lei chi è?>>
<<Oh, Robert, santo cielo, quanto tempo è passato! Sono Barney, il giardiniere! Vengo sempre a fare dei lavoretti qui nelle ville di Antler Street e quando ho visto delle luci a villa Oakwood, credevo che fosse tuo padre>>
Robert tirò un sospiro di sollievo:
<<Perché l'hai chiamato "lord"?>>
<<Oh... beh, perché ho sentito molte persone che si rivolgevano a lui in quel modo, e quindi ho immaginato che fosse un nobile. Dopotutto gli Oakwood sono di origine inglese. Ma perché non vieni giù a fare due chiacchiere, Robert>>
Lui esitò:
<<Veramente, stavo per andare a letto>>
<<Hai un bel coraggio a dormire lì! Io non ci passerei la notte per tutto l'oro del mondo! Dopo la morte della povera lady Vivien, che Dio l'abbia in gloria, quella casa è stata infestata dagli spettri>>
Robert sbuffò:
<<Vorrei sapere chi è che si diverte a mettere in giro certe voci!>>
<<Voci? Ma questa è una cosa nota! Lo sanno tutti! Robert, ragazzo mio, tu non ti rendi conto in che pericolo ti trovi. Ogni famiglia che ha costruito una villa in questa strada, nelle terre che erano dei Burke-Roche, è caduta in disgrazia. Suicidi, malattie rare, morti precoci, incidenti inspiegabili... tutte queste anime non si danno pace, cercano giustizia... ah, povero Robert, tienti stretta la tua anima, fuggi finché sei in tempo, prima che la maledizione colpisca anche te>>
<<Barney, credevo che tu fossi una persona pratica: da quanto tempo ti sei messo a credere ai fantasmi e alle maledizioni?>>
<<Da quando ho visto morire uno dietro l'altro tutti quelli per cui lavoravo. Troppe disgrazie, una dietro l'altra, una peggio dell'altra! E poi una notte ho visto anche lei... la Dama del Lago... camminava sulle acque dello Sleepy Pond... l'ho vista con i miei occhi!>>
<<Quante bottiglie ti eri scolato quella sera, Barney? Lo sanno tutti che bevi come una spugna!>>
<<Bevo, sì... ma non ho mai avuto visioni! E comunque non sono l'unico ad averla vista! Io non so cosa voglia da noi, ma c'è un legame tra lei e la maledizione di Hollow Beach! Te lo ripeto: tienti stretta la tua anima, Figlio dei Cento Re!>>
Robert rimase di sasso:
<<Cosa significa "Figlio dei Cento Re"? Perché mi hai chiamato così?>>
Il vecchio ansimò:
<<Tu eri troppo piccolo per ricordare questo fatto, ma io lo ricordo bene come se fosse ieri. Un giorno molte persone vennero a trovare tua nonna. Io stavo lavorando nella casa dei vicini, al piano terra. Ero nascosto e potevo osservare tutto senza essere notato. E allora vidi una scena che non dimenticherò mai. Ognuna di queste persone si avvicinava alla tua culla e si inginocchiava, dicendo: "Figlio dei Cento Re". Non so cosa volessero dire, ma tua nonna quel giorno era così bella e splendente che sembrava una fata... devi credermi Robert, io non sono pazzo... devi stare in guardia... hai molti nemici qui... prima tra tutti lady Edith Burke-Roche! Tra lei e tua nonna c'era qualcosa, un odio viscerale... qualcosa di terribile... ah, l'orrore! L'orrore!>>
E se ne andò senza aggiungere altro.
Cast
Mia Wasikowska - Vivien Lake Oakwood, da giovane
Anjelica Houston - La Dama del Lago
Gli Arcani Supremi. Capitolo 7. La Dama del Lago
<<Guarda, questa è l'ultima fotografia di mia nonna. La sua casa stava andando a pezzi. Credi che se avesse avuto tutti i poteri che tu e lady Edith le attribuite, avrebbe lasciato che la sua casa crollasse?>>
Maggie osservò la foto con una specie di timore reverenziale:
<<Mi è stato detto che agli Iniziati non è permesso utilizzare i Poteri per il proprio tornaconto. Se fossi in te lascerei stare la sua casa esattamente come l'ha lasciata. Tutti quelli che hanno turbato la quiete della natura selvaggia di questo posto sono stati puniti>>
<<E tu vorresti farmi credere che sono stati puniti dal fantasma di mia nonna? In questo modo ti metti allo stesso livello di chi accusa te e lady Edith per tutto quello che va storto!>>
<<Io e mia nonna non apparteniamo agli Iniziati! Non eravamo state ritenute degne. Mio nonno, i miei genitori e i miei fratelli sì, erano stati iniziati agli Arcani Supremi, ma evidentemente non appartenevano alla corrente maggioritaria>>
Robert guardò Maggie dritta negli occhi:
<<Se veramente esiste questa setta, allora è meglio starne alla larga. Ma non potrò mai credere che Vivien Lake Oakwood sia implicata in una cosa di questo genere! Non permetterò che la sua memoria venga infangata!>>
Maggie allora si allontanò da lui:
<<Non mi credi? D'accordo... d'accordo... ok... torna pure a dormire nella casa di Vivien. Tutte le tue certezze di studioso positivista svaniranno in un attimo, quando ti accorgerai che lei non solo faceva parte della setta, ma ne era il capo! Era la Duchessa di Albany ed era la Somma Sacerdotessa degli Iniziati! E' una verità che scoprirai presto... e allora tornerai a supplicarmi di farti leggere i vari manoscritti e la copia del Necronomicon che è conservata nel castello dei Burke-Roche!>>
<<Il Necronomicon non esiste! E' un'invenzione dello scrittore Lovecraft, e se anche qualcuno ha avuto l'idea di scrivere qualcosa con tale nome, certo tutto ciò non ha niente a che fare con la mia famiglia!>>
<<Il figlio di Adelaide Van Garrett si dice estraneo a tutto questo? Il Mistero di Sleepy Hollow non ti ha insegnato niente? Non hai imparato nulla dalla vicenda della Nona Porta? Nessuno dei tuoi insegnanti ti ha detto che Vivien Lake era amica di Boris Balkan? Davvero non sapevi da chi discende la famiglia Lake? Non ti sei mai chiesto perché tua nonna amasse tanto parlare di Avalon?>>
Robert scosse scapo:
<<Tu stai delirando! Mi dispiace per te, ma a questo punto solo uno psichiatra può aiutarti. Io mi chiamo fuori! Me ne torno nella casa dei miei nonni. C'è del lavoro da fare là!>>
Maggie sorrise ironicamente:
<<Vai, vai... va' pure... poi però non dire che non ti avevo avvertito!>>
Robert si diresse velocemente verso il cancello e lo trovò aperto.
Il maggiordomo si sarà goduto la scena, spanciandosi dal ridere.
Il solo pensiero che potessero associare le persone più care della sua vita ad una setta segreta con oscuri poteri e ancor più oscure finalità era così ingiusto e doloroso che la sofferenza quasi sopravanzava la sua rabbia.
Quando arrivò di fronte al relito della casa dei suoi nonni, però, la razionalità tornò ad avere il sopravvento, e con essa anche le preoccupazioni materiali.
E adesso con quali soldi pagherò i lavori di ristrutturazione?
Gli Arcani Supremi. Capitolo 6. Il Varco.
Gli occhi di Maggie Burke-Roche erano di un colore così scuro da renderli quasi magnetici, come del resto tutto il suo sguardo era intenso e splendido, nella sua tenebrosità, pur non essendo perfetto né regolare.
Robert non sapeva se desiderarla o temerla, ma il suo istinto di sopravvivenza gli diceva che era meglio non fidarsi di lei.
La seguì con circospezione, quando lei lo guidò verso il giardino del castello, per parlare di "questioni molto importanti".
<<Certo un castello da queste parti può sembrare insolito, Robert, ma presto ti sarà chiaro che quando i miei antenati lo costruirono, sapevano bene da cosa dovevano difendersi. Ma ora devo svelarti un segreto che ti è stato per troppo tempo nascosto>>
Robert annuì, pensando che c'erano solo due cose che meritavano di essere nascoste: i segreti pericolosi e i tesori. A volte quelle due cose coincidevano.
<<Maggie, non crederai anche tu che mio nonno fosse il Duca di Albany!>> e rise di gusto al solo pensiero.
Lei sorrise maliziosamente:
<<Ma questo non è un segreto! Nell'aristocrazia inglese lo sanno tutti! Povero Robert, lo sanno tutti tranne te! Tuo padre avrebbe dovuto dirtelo, visto che adesso è lui il Duca!>>
Robert alzò gli occhi al cielo
Maggie è più pazza di lady Edith... del resto i Burke-Roche hanno sempre avuto questa fama.
Si fece serio e passò al contrattacco:
<<Tutto questo è assurdo. Mio padre è solo un pensionato. Caso mai è mia madre che, essendo una Van Garrett, potrebbe avere qualche goccia di sangue blu, come dicevo a lady Edith>>
La giovane donna annuì:
<<Adelaide Van Garrett, se ben ricordo. Non so cosa tu sappia dei Van Garrett, ma credimi, non si sposano mai a caso. Sono peggio degli Asburgo o dei Borbone, quanto a politiche matrimoniali. Ma rimanderemo anche questo discorso al momento opportuno. Ora devo parlarti del vero motivo per cui io e mia nonna ti abbiamo voluto qui. Immagino che tu abbia intuito qualcosa>>
<<Forse ti riferisci alle numerose morti e disgrazie accadute ad Hollow Beach ed alle voci che parlano di una specie di maledizione che avrebbe colpito le famiglie della Antler Street>>
Maggie lo fissò con un'improvvisa espressione di tristezza:
<<Abbiamo desiderato troppo. Ed abbiamo avuto e perduto tutto quello che ai può avere e perdere, in una vita>>
Robert non capiva.
Si rivolse alla ragazza con uno sguardo paziente:
<<Come posso esserti utile?>>
Lei lo invitò con un cenno a seguirla fino al centro del parco retrostante alla villa.
<<Guarda. Oltre questo lago, oltre il boschetto, oltre la riva, oltre la laguna, c'è lo stagno di Sleepy Pond. Il Varco è lì. L'ultimo ancora aperto. Il nono. Alcuni lo chiamano "La Nona Porta">>
<<Non vedo il nesso tra quello che dici... e me. Non capisco>>
Maggie gli si affiancò, continuando a guardare fisso verso la laguna:
<<Tu sei il nipote di Vivien Lake, colei che tutti chiamavano la Dama del Lago. Forse a te darà ascolto>>
Robert ne aveva abbastanza:
<<Mia nonna è morta. Perché non la lasciate riposare in pace. tu e lady Edith! Avete parlato continuamente di lei come se fosse ancora viva! Le sue ceneri sono state sparse nel Lago>>
Maggie gli mise una mano sulla spalla:
<<Lei non è morta. Si trova al di là del Varco. Lo so che pensi che io sia pazza, e che lady Edith lo sia ancora di più, ma devi credermi. Hai mai visto il suo corpo, dopo la presunta morte?>>
<<Non io! Aveva dato disposizioni che nessuno della famiglia soffrisse, vedendo le sue spoglie. Il suo medico certificò il decesso e quelli delle pompe funebri si occuparono della cremazione>>
Quel ricordo lo faceva ancora soffrire.
La ragazza gli asciugò una lacrima dal viso:
<<Il medico e gli altri erano tutti Iniziati agli Arcani Supremi. Lei ha inscenato la sua morte, e poi è andata di là dal Varco. Non sto dicendo che è necessariamente viva, ma sono sicura che non è morta! Mi capisci? Non è morta!>>
Cast
Maggie Smith - lady Edith Burke-Roche, baronessa Fenroy
Johnny Depp - Robert Oakwood of Albany
mercoledì 4 settembre 2013
Gli Arcani Supremi. Capitolo 5. Gli Iniziati.
<<Il castello dei Burke-Roche ha più di 150 anni. Fu costruito in età vittoriana da un antenato di mio marito, che aveva comprato il terreno dove ora sorge Hollow Beach. All'epoca i Burke-Roche risiedevano in Inghilterra, ma col tempo questa dimora è divenuta sempre più il vero baricentro delle attività di famiglia. Per questo abbiamo raccolto qui la "Collezione Fenroy" di cui ti parlavo>>
Il tono di lady Edith era sempre supponente e professorale, come se avesse a che fare con persone completamente stupide.
<<Ho sentito dire, milady, che nella sua collezione ci sono testi che riguardano la stregoneria>>
L'anziana annuì:
<<Sì, abbiamo gli originali di stampa della Clavicula Salomonis, del Malleus Maleficarum e persino del Necronomicon, il Libro della Legge dei Morti>>
Robert inarcò le sopracciglia:
<<Pensavo che il Necronomicon fosse un'invenzione letteraria di Lovecraft!>>
Lady Edith sorrise:
<<Lo pensano tutti, tranne i pochissimi che l'hanno nella propria collezione. E questi pochissimi appartengono tutti alla Società degli Iniziati agli Arcani Supremi>>
<<Non ne ho mai sentito parlare>>
<<Per forza! E' una società segreta!>>
<<E allora perché me lei me ne rivela l'esistenza?>>
<<Perché io non sono un'Iniziata e non sono tenuta al Silentium. Inoltre ritengo che tu debba iniziato agli Arcani Supremi il prima possibile>>
Robert non sapeva se ridere o arrabbiarsi:
<<Io? E per quale ragione, lady Edith?>>
La nobildonna sospirò:
<<Perché i tuoi antenati lo erano! Tu pensi che io sia una vecchia pazza che si inventa le cose, ma prova a chiedere in giro quello che pensa la gente e ti accorgerai che riguardo ai tuoi nonni circolano storie molto particolari, che non si discostano troppo dal vero. Quando le avrai ascoltate, tornerai qui, e ne riparleremo. Ora ti lascio ai tuoi incarichi. Sarà mia nipote Maggie ad istruirti al riguardo>>
Proprio in quel momento entrò nella stanza una giovane donna di circa venticinque anni, dalla pelle molto chiara e dai capelli scuri e lunghi, leggermente mossi. Gli occhi erano scuri, così come gli abiti.
Era molto magra e di media altezza.
L'espressione del viso era severa e determinata.
<<Sono Maggie Burke-Roche, forse ti ricorderai di me. Da bambini eravamo conoscenti, almeno così mi pare di ricordare>>
Era una creatura tenebrosa, inquietante, forse anche pericolosa, ma bellissima.
<<Ricordo perfettamente! Non so se te n'eri mai accorta, ma all'epoca ero perdutamente innamorato di te>>
Lei sorrise ironicamente:
<<Se n'erano accorti tutti! Ti sono mancata?>>
Questa volta fu lui a sorridere:
<<Più che mancata, tu sei stata una presenza nascosta nella mia memoria. Ed essere nascosti significa comunque essere presenti>>
Quella frase fece colpo non tanto su Maggie, quanto su lady Edith:
<<Ho pensato la stessa cosa riguardo a Vivien>>
Robert si chiese per quale ragione lady Edith fosse così ossessionata dal ricordo di sua nonna.
Riguarda quel famoso "Varco" di cui mi ha parlato prima?
Inoltre, pareva molto informata sul Mistero di Sleepy Hollow e sulla famiglia Van Garrett.
<<Non pensavo che mia nonna fosse così tanto importante per lei, lady Edith>>
<<Oh, lo so bene! E' per questo che ora ti lascio con mia nipote. Lei ti spiegherà tutto il resto. Preparati, perché ci sono questioni che tu non puoi nemmeno immaginare!>>
Cast
Mia Wasikowska - Vivien Oakwood, Duchessa di Albany
martedì 3 settembre 2013
Gli Arcani Supremi. Capitolo 4. Il Duca di Albany.
<<Caro signor Oakwood... oppure posso chiamarla Robert, e magari darle del tu, visto che potrebbe essere mio nipote?>>
<<Ma certamente, lady Edith.>>
<<Molto bene! Caro Robert, immagino che ti sarai chiesto come mai mi sono rivolta proprio a te, nonostante i dissapori che ci furono in passato tra me e la compianta lady Vivien>>
<<Lady Vivien? Perché la chiama così? Mia nonna non era nobile, per quanto il suo animo sicuramente lo fosse>>
L'anziana baronessa sorrise:
<<Ah, era tipico di Vivien usare un certo "understatement", oltre che essere molto riservata, oserei dire quasi misteriosa. Ho rispettato questa sua scelta, anche se non l'ho mai condivisa. Ma ora che lei è scomparsa... >> e qui fece una pausa, come per rimarcare la scelta del termine: "scomparsa", invece di "morta" <<...credo che sia giunto il momento di parlare di alcune importanti questioni che lei ha preferito tacere, nella speranza, o meglio nell'illusione, di proteggerti>>
Robert non amava che si parlasse di Vivien in quel tono, ma era anche incuriosito da ciò che lady Edith era impaziente di comunicargli:
<<Temo di non capire, milady>>
Lei inspirò forte col naso, come se stesse per prepararsi a tenere una lunga orazione:
<<Il cognome Oakwood apparteneva ai genitori adottivi di tuo nonno, non è così?>>
Robert annuì:
<<Sì, certo. Mio nonno fu adottato da una coppia inglese che non poteva avere figli e che si trasferì ad Albany, nello stato di New York, negli anni '20>>
<<Esattamente. Ebbene tu conoscevi il mestiere degli Oakwood, in Inghilterra?>>
<<Credo che il padre adottivo di mio nonno fosse un guardiacaccia, ma non so altro>>
Lady Edith annuì:
<<Il mio defunto marito, lord Hector, conosceva esattamente la tenuta dove gli Oakwood lavoravano. Sandringham House, ti dice niente quel nome?>>
Robert annuì, era stato a Sandringham, nel suo viaggio in Europa, alcuni anni prima:
<<E' una residenza della Corona britannica. La regina Elisabetta ci trascorre le vancanze di Natale. E... mi hanno detto che Sandringham è anche il luogo dove nacque lady Diana Spencer, la principessa del Galles, di cui Lord Hector Burke-Roche era un lontano parente, per parte di madre, mi sembra>>
Lady Edith apparve compiaciuta:
<<Vedo che sei preparato. In effetti la madre di Diana Spencer, lady Frances Ruth Shand Kidd, era una Roche, di nascita, e quindi una lontana cugina del mio defunto marito. Mi complimento per le tue competenze in materia. Del resto, servire una baronessa come me comporta determinate conoscenze. Immagino saprai anche che Sandringhan House fu costruita dal bisnonno della regina, re Edoardo VII di Sassonia-Coburgo-Gotha: il nome della dinastia fu cambiato in Windsor durante la prima guerra mondiale, perché suonava troppo tedersco. Ora, devi sapere che Re Edoardo aveva un fratello, Leopold, che come lui era figlio della regina Vittoria, l'ultima degli Hannover e del principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha. Leopold era stato insignito del titolo di Duca di Albany, che passò poi a suo figlio Carlo Edoardo. Costui però, durante la prima guerra mondiale, si schierò dalla parte dell'imperatore Guglielmo II di Germania, e quindi perdette il suo titolo. Da allora si ritiene che il titolo di Duca di Albany sia vacante>>
Robert annuì, senza però capire dove la baronessa volesse arrivare con quei discorsi:
<<Sono uno storico, lady Edith, ed i genitori adottivi di mio nonno erano inglesi e lavoravano al servizio di Edorado VII, quindi conosco fin troppo bene i segreti dell'aristocrazia britannica, compresa l'estinzione del ducato di Albany. Ma le posso assicurare che gli Oakwood non sono di nobili origini e nemmeno i Lake, la famiglia di mia nonna>>
Lady Edith mostrò un lieve cenno di sorriso che stava a metà strada tra il divertito e il compassionevole.
<<In realtà, mio caro Robert, le tue conoscenze hanno delle enormi lacune. Devi sapere che il successore di Edoardo, re Giorgio V Windsor conferì il titolo di Duca di Albany"in pectore" (cioè segretamente), al figlio naturale di suo cugino Alfredo, morto suicida in seguito ad uno scandalo. Ebbene... tu sai che tuo nonno era un figlio adottivo, ma non sai che era figlio naturale del principe Alfredo. Insomma, è noto a tutta l'aristocrazia che tuo nonno Henry Oakwood era segretamente conosciuto come Sua Grazia il Duca di Albany. E non fu certo un caso se, quando decise di trasferire i suoi affari negli Stati Uniti, prese la residenza proprio ad Albany, la capitale dello Stato di New York, dove ora risiedono anche i tuoi genitori.>>
Robert non riuscì a trattenere una sonora risata:
<<Ah ah ah, mi perdoni, lady Edith, ma trovo questa storia del tutto incredibile>>
Edith si fece serissima:
<<Credi che io metterei a repentaglio la mia reputazione raccontando una storia apparentemente così assurda se non avessi l'assoluta certezza che è vera? Tua nonna Viven non solo era una lady, ma era anche la Duchessa di Albany, e mi era superiore di grado. A lei sarebbe spettato di diritto l'appellativo di "Sua Grazia" molto più che a me>>
Robert non credeva a una sillaba di tutto ciò.
Era evidente che ladty Edith doveva essere in preda ad una forma di demenza senile e nel suo delirio aveva scambiato una battuta di spirito del marito con la verità e aveva fatto una gran confusione tra la città americana di Albany e il nome che gli aristrocratici inglesi attribuivano alla Scozia, e cioè, appunto, Albany.
Ritenne comunque prudente, per la salvezza del proprio lavoro, non contraddire la nobildonna.
<<Tutto ciò ha qualcosa a che fare con il motivo per cui mi avete assunto al vostro servizio, milady?>>
La vecchia anuuì:
<<Nell'agosto del 1939, quando io avevo vent'anni, i vostri nonni, i Duchi di Albany, furono ospiti proprio in questo castello. Ricordo benissimo una frase che Vivien disse a tuo nonno, mentre osservava la laguna dalle finestre che danno sul retro: "Il Varco è qui". Fu allora che tuo nonno decise di comprare il terreno confinante con la mia proprietà. Da allora Hollow Beach non ha avuto più pace. Sono successi eventi inspiegabili, che hanno travolto anche la mia famiglia. Tutte queste coincidenze non possono essere casuali, ed io credo che la risposta si possa trovare nella biblioteca del mio povero marito. La "Collezione Fenroy" ha infatti un valore inestimabile e contiene testi rarissimi, alcuni dei quali unici al mondo. So che voi siete uno studioso e per questo, oltre che per il fatto che siete nipote di Vivien, ho deciso di affidarvi la custodia e la catalogazione della mia biblioteca, affinché troviate una risposta che possa risolvere il mistero degli eventi inspiegabili che si sono verificati qui da quando i vostri nonni hanno comprato la casa dove ora alloggiate>>
Robert era senza parole per quelle assurdità, ma decise di concentrarsi sulle questioni concrete.
<<La Collezione Fenroy è realmente una delle più famose al mondo. Credevo che aveste già un bibliotecario di professione per averne cura>>
Lady Edith inarcò le sopracciglia con espressione sdegnata:
<<Un bibliotecario di professione? Forse voi non sapete che i testi contenuti nella mia collezione hanno dei contenuti, come dire, "sensibili". Si tratta di argomenti che non possono essere affidati a qualcuno che non appartenga alla mia ristretta cerchia di conoscenze e che abbia una preparazione culturale in grado di capirne il significato e di saperlo interpretare. Ho saputo che tu sei uno storico e un filologo e stai preparando una tesi di dottorato sulla storia della stregoneria nello stato di New York. Non è così?>>
<<In effetti la mia tesi riguarda un caso di stregoneria nella cittadina rurale di Sleepy Hollow, nelle campagne vicino ad Albany. Pare che ci fossero dei legami con una famiglia di origini olandesi, i Van Garrett...
E' una cosa strana, perché anche mia madre ha il cognome Van Garrett>>
Le pupille degli occhi grigi di lady Edith si dilatarono al sentir pronunciare quel nome:
<<Van Garrett... una coincidenza molto interessante, mio caro ragazzo. Così come è interessante che lo stagno vicino alla laguna di Hollow Beach si chiami Sleepy Pond. Vi accorgerete che qui le coincidenze sono troppe per poter essere considerate tutte frutto del caso. Nella mia biblioteca troverete molte risposte, così come nel mio parco e nella laguna. L'altra parte del vostro incarico sarà infatti quella di supervisore della zona circostante alla mia proprietà. Vedete, quando vostra nonna disse la frase: "Il Varco è qui", intendeva qualcosa di ben preciso ed io credo che lei avesse capito di cosa si trattava esattamente. Non me l'ha mai voluto rivelare, ma vi garantisco che è di estrema importanza che questo "Varco" sia localizzato e studiato attentamente>>
Cast
Maggie Smith - lady Edith Burke-Roche
Johnny Depp - Robert Oakwood
Gli Arcani Supremi. Capitolo 3. Il castello dei Burke-Roche.
Il giorno successivo Robert si presentò davanti al maniero dei Burke Roche.
Un vialetto si dipartiva dalla Antler Street fino alla siepe che delimitava la proprietà e al cancello, alto, con sbarre massicce e in cima tre corone con decorazioni spinate.
Il maniero era un incrocio tra una villa vittoriana e un castello in stile neogotico, con gulie, torri, tetti a punta, esterno in mattoni grigio scuri. Le finestre, comprese quelle delle torrette e fegli abbaini, erano tutte coperte da pesanti tendaggi. L'immagine, già piuttosto cupa di per sé, era resa ancor più tetra dal fatto che il cielo era coperto da una coltre uniforme di nuvole grigie.
Era stato edificato da lord William Burke-Roche nella seconda metà dell'Ottocento, quando ancora quella zona era selvaggia e incontaminata.
Nessuno aveva mai capito per quale ragione lord William, che in Inghilterra deteneva il titolo di barone Fenroy, avesse deciso di investire gran parte del suo patrimonio in quella costruzione e soprattutto in quel luogo dimenticato da Dio.
Sono sempre stati una famiglia strana, ma la stessa cosa si potrebbe dire degli Oakwood. Non devo giudicarli. E' il voler giudicare che ci porta alla sconfitta.
Era una frase che aveva sentito in qualche film, forse Apocalipse Now.
Sì, il monologo del Colonnello Kurtz sull'orrore. The horror... the horror.
Forse era la cupezza del maniero ad ispirare a Robert quei pensieri deprimenti.
Meglio concentrarsi sul presente e sulla concretezza! Il principio di realtà!
Nella porticina laterale del cancello c'era un videocitofono.
Robert suonò.
Rispose una voce maschile priva di intonazione:
<<Lei è Robert Oakwood?>>
<<Sì, sono stato assunto da lady Edith come custode>>
La voce assunse una intonazione divertita:
<<Noi abbiamo già molti custodi, e un servizio di vigilanza efficiente, ma lady Edith ha detto che lei, signor Oakwood, ricevere istruzioni direttamente da Sua Grazia. Ora vi apro>>
Era stato un dialogo piuttosto strano, come se quella persona avesse fin dall'inizio voluto rimarcare una presa di distanza>>
Forse lo riteneva un raccomandato?
Non ce n'era ragione: lady Edith non aveva mai mostrato simpatia per gli Oakwood ed anzi tra lei e la nonna di Robert, Vivien, c'era una certa ostilità, le cui ragioni erano sconociute.
Forse era perché erano coetanee, ma molto diverse: lady Edith era pragmatica e cinica, Vivien era stata invece una sognatrice romantica, amante della notte e dei chiari di luna.
Perché la notte appartiene agli amanti. Perché la notte appartiene all'amore.
Amava cantare, Vivien Oakwood, e spesso ripeteva le canzoni che qualche ammiratore le aveva dedicato, o trascriveva in un quaderno i versi di un cantautore.
"Per i miei occhi neri e i capelli, per i neri pensieri / per la vita che ho avuto, per la vita che ho dato / come passa quest'acqua che sembra ferma / ma hai voglia se va!"
Con il senso di protezione che il ricordo di sua nonna gli comunicava sempre, Robert percorse il vialetto interno del sontuoso giardino dei Burke-Roche, fino ad arrivare alla soglia del maniero.
Lì un anziano maggiordomo in livrea lo attendeva con quell'espressione di vaga ironia con cui la voce del citofono aveva risposto:
<<Mi chiamo Charles Disick e sono il maggiordomo di villa Burke-Roche. Lady Edith la riceverà quanto prima. Per il momento si accomodi pure qui nella hall, fino a che non sarà convocato>>
Robert annuì ed entrò nell'immenso atrio, dove regnava una penombra inquietante.
Ai muri erano appesi gli innumerevoli trofei di caccia del defunto lord Hector e vari ritratti dei suoi arcigni antenati. Il pavimento era ricoperto di tappeti persiani. Un camino dominava il centro della sala, arredata con mobili scuri e divani in stile Biedermeier.
Su tutto campeggiava lo stemma dei Burke-Roche, baroni Fenroy.
Dopo una decina di minuti, il maggiordomo tornò:
<<Mi segua. Lady Edith la attende nel suo salotto privato>>
Attraversarono un corridoio con pavimenti in marmo bianco ed arrivarono ad un nuovo corridoio più stretto, in marmo rosa, che conduceva all'appartamento della baronessa.
Il salotto privato era in fondo, in una stanza soleggiata, arredata in stile liberty con divani fiorati e mobili dalle forme sinuose con decorazioni floreali.
Lady Edith sedeva su una poltrona sontuosa, i cui colori sgargianti contrastavano col suo abbigliamento totalmente monocolore, nero, che si diceva avesse sempre portato dopo la morte del marito, del figlio e del nipote.
I capelli grigi erano raccolti a concio e la mano destra impugnava un lungo bastone signorile, ma sempre nero.
Si diceva che avesse più di novantacinque anni e tutto sommato li potava abbastanza bene.
<<Robert Oakwood>> disse <<La stavo aspettando>>.
Lui si chiese come mai allora gli avesse fatto fare una lunga anticamera, ma era probabile che quella fosse la prassi, per gli aristocratici discendenti delle famiglie inglesi.
<<Vostra Grazia>> rispose Robert con un inchino e un rapido baciamano, sempre secondo il protocollo.
Lei, guardandolo con i suoi occhi grigi e antichi, lasciò trasparire, per una frazione di secondo, un lampo di sorpresa:
<<Assomigliate molto a vostra nonna>>
Considerando che lady Edith e la compianta Vivien Oakwood si odiavano, la cosa non era del tutto confortante.
Lady Edith guardò il maggiordomo:
<<Grazie Charles, ora puoi lasciarci>> e poi indicando il divano <<Si sieda pure, signor Oakwood, ho alcune cose da dirle, prima che incominci il suo lavoro>>
Robert si accomodò sul divano fiorato, con una certa curiosità di sapere per quale motivo l'anziana nobildonna lo avesse assunto al suo servizio.
Cast
Mia Wasikowska - Vivien Oakwood
Maggie Smith - lady Edith Burke-Roche, baronessa Fenroy
domenica 1 settembre 2013
Gli Arcani Supremi. Capitolo 2. Lo Sleepy Pond.
Ad Hollow Beach l'aria era sempre un po' più fresca e più umida rispetto al resto di Long Island, perciò chi usciva di casa, o dall'auto, sentiva subito l'esigenza di coprirsi, altrimenti un lieve mal di testa e alle giunture poteva colpirlo e braccarlo per tutto il giorno, senza tregua.
Questo era particolarmente vero nel quartiere di Antler Street e ancora più vero presso la tenuta dei Burke-Roche, che si trovava al centro di un bosco tra la strada e la laguna interna.
Al centro della tenuta c'era uno stagno d'acqua dolce, non collegato con le acque salmastre della laguna, che era comunque raggiungibile da un vialetto privato al termine del quale sorgeva una piccola casetta di un piano. Lì si trovava tutto l'armamentario per la pesca e il canottaggio praticati per lungo tempo da Lord Hector e poi da sua nipote Maggie, che amava navigare nella laguna e la preferirva di gran lunga alla spiaggia, cosa del tutto incomprensibile per gli atri villeggianti.
Quello era uno dei tanti motivi per cui Maggie era considerata "strana".
Era molto bella, ma in modo inquietante. Bastava guardarla in faccia per notare il contrasto tra il pallore del volto e il colore scuro dei capelli e del make up, che non riusciva comunque a mascherare le occhiaie tipiche di chi dorme poco di notte ed esce poco di giorno.
Robert aveva sentito dire che gli abitanti del luogo la chiamavano "la vampira", sebbene il vampirismo fosse una delle poche colpe che non le si potevano assolutamente attribuire.
Se c'erano elementi sovrannaturali ad Antler Street non erano certo da cercare nel maniero dei Burke-Roche, quanto piuttosto in una insenatura stagnante della laguna, lo Sleepy Pond, dove le leggende narravano che vivesse una specie di fata o di ninfa o di sirena.
Si poteva arrivare allo Sleepy Pond da un vialetto sterrato che si dipartiva da una delle estremità della Antler Street, la quale doveva il suo nome alla forma semicircolare, con rientranze frastagliate, che la rendevano simile al corno di un cervo.
L'abitazione degli Oakwood si trovava tra la Antler Street e la Dune Road, di fronte al maniero dei Burke-Roche. Da dietro si poteva vedere il mare, e non era cosa da poco!
Peccato che la villetta, costuita in stile coloniale a inizio secolo, stesse letteralmente cadendo a pezzi, come testimoniava l'ultima foto di Vivien Oakwood, l'anno prima della sua scomparsa.
Quel luogo era considerato la classica Haunted House "casa degli spiriti", specie dopo la misteriosa morte di Vivien Oakwood, le cui esequie si erano svolte in maniera talmente riservata che nessuno, neppure Robert, ne aveva visto il corpo, prima che si fosse proceduto, seguendo alla lettera le disposizioni testamentarie, alla cremazione e alla dispersione delle ceneri.
Da allora si era sparsa l'assurda diceria che nella vecchia casa si aggirasse lo spettro della signora Vivien, che veniva identificata a volte con la Fata dello Sleepy Pond.
Del resto la stessa Vivien si era spesso paragonata alla mitica Viviana, la Dama del Lago di Avalon.
Per fortuna Robert non credeva nell'esistenza dei fantasmi, per cui non aveva alcuna paura di risiedere in quella cadente catapecchia, che doveva comunque essere ristrutturata prima che si rischiasse il crollo.
Quando finalmente il giovane Oakwood arrivò nella casa che era stata dei suoi nonni, trovò il giardino invaso dalle erbacce e dalle sterpaglie, e gli interni ammuffiti e invasi dalle ragnatele.
Eppure gli oggetti erano ancora al loro posto, a custodire muti la quiete polverosa delle stanze, nell'oppiaceo incantesimo che inutilmente fingeva un'illusione, come se i decenni non fossero sfumati nell'inconcludenza di un tempo nascosto già negli intestizi e sotto i tappeti. E non serviva a nulla fare l'inventario delle cose perdute, per poi soffocare l'urlo dei rimpianti nella rassicurazione di un presente uguale, e appoggiarsi ai pochi arredi solidi come se fossero pilastri, nella rassicurazione di un presente uguale al passato, mentre i volti dei ricordi, a poco a poco, si congedavano.
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Edith Bouvier Beal (Grey Gardens) - Vivien Oakwood
Il quadro "La signora di Shalott" (Morgana) è del pittore preraffaellita John William Waterhouse.
sabato 31 agosto 2013
Gli Arcani Supremi. Capitolo 1. Hollow Beach.
Ogni volta che imboccava la Dune Road, passato il Westhampton Bridge, a Long Island, Robert Oakwood non poteva fare a meno di pensare che fosse una delle strade più assurde ed improbabili che avesse mai visto. A destra l'Oceano Atlantico, scuro come vino, a sinistra la Laguna di Quantuck Bay, verde come assenzio. La linea divisoria, gialla, doppia e continua, pareva un raggio sparato nello Spazio.
Ma dov'era finito il sole? Un'atmosfera livida, pesante, gravava sulla East Coast, in direzione nord ovest, verso il luogo dove Robert era diretto, Hollow Beach, un paradiso di noia e tranquillità, remoto rifugio estivo per nobili decaduti e rubicondi parvenu che volevano darsi un tono.
A distanza di due decenni dalla sua infanzia, Robert non aveva mai capito perché suo nonno, il compianto Henry Oakwood, avesse insistito tanto per comprare proprio là una fatiscente villetta, nel silenzioso quartiere di Antler Street,che ruotava intorno al maniero neogotico dell'aristocratica famiglia inglese dei Burke-Roche.
C'era stato un qualche oscuro rapporto d'affari che aveva legato il nonno di Robert al vecchio lord Hector Burke-Roche, ma, qualunque cosa fosse, se l'erano portata entrambi nella tomba, o almeno così si credeva.
Antler Street era un luogo isolato, rilassante, ma alla lunga rendeva tutti malinconici e propensi ad affermazioni elegiache.
<<In ogni estate al culmine c'è sempre un po' di morte>> sosteneva Henry Oakwood, ogni volta che l'accidia lo costringeva a fuggire da Hollow Beach, sfrecciando sulla Dune Road fino a Westhampton e poi dritto verso Manhattan, verso la vita.
<<Il primo temporale dopo ferragosto è l'inizio della fine>> gli faceva eco lord Hector Burke-Roche, prima di salutare la moglie, lady Edith, e l'adorata nipote Maggie, per recarsi all'aeroporto e volare a Londra, per affari.
Da bambino, Robert rimaneva lì tutta l'estate con sua nonna, la signora Vivien, che al contrario amava quel luogo più di ogni altro, tanto da suggerire che Hollow Beach avesse qualcosa in comune con la perduta Avalon. Nientemeno.
Molti anni dopo, nel 2011, a distanza di vent'anni dalla morte del nonno, e di otto da quella della nonna, Robert Oakwood, nella sua disillusione di trentenne disoccupato, inutilmente laureato in storia e antropologia, e specializzato in filologia medievale, aveva creduto di capire il punto di vista di entrambi.
Ogni Elisio finisce per essere tedioso come un Erebo, ma stava proprio in questo la magia di Hollow Beach, nel poter essere una specie di collegamento tra due mondi opposti, almeno apparemente.In quell'agosto del 2011, Robert, proprio nel momento in cui si trovava a corto di liquidi, aveva ricevuto l'incarico di tornare ad Hollow Beach per svolgervi due lavori stagionali: occuparsi della manutenzione della villetta, su delega degli anziani genitori, che vivevano ad Albany, e mettersi al servizio, come custode, del maniero dei Burke-Roche, dove ancora viveva la quasi centenaria lady Edith.
Ad assistere l'anziana signora c'erano anche un maggiordomo e una governante, che si prendevano cura anche della nipote Maggie, un'affascinante ereditiera venticinquenne riguardo alla quale però circolavano strane voci, relative a presunti gravi disturbi mentali.
Robert aveva qualche ricordo di lei, ma niente di particolare.
Sapeva che, pochi anni prima, aveva perso i genitori e il fratello in un incidente stradale, la cui dinamica non era mai stata chiarita. Secondo alcuni era la stessa Maggie alla guida, nel momento dell'impatto con l'altro veicolo. E questa tragedia era solo l'ultima di una serie di eventi infausti che si erano verificati ad Hollow Beach negli ultimi vent'anni.
Robert non era certo superstizioso, ma gli sembrava veramente strano che così tanti lutti, malattie e calamità si fossero abbattuti su ognuna delle principali famiglie che avevano una villa nella Antler Street.
La stessa nonna di Robert, la signora Vivien Oakwood, era deceduta otto anni prima, proprio mentre si trovava in vacanza ad Hollow Beach, ma la cosa era stata considerata piuttosto normale, visto che aveva da poco compiuto novant'anni.
Ma tutti gli altri erano morti giovani. Ed erano morti male.
Alcuni parlavano apertamente di una maledizione, ma Robert trovava ridicoli quei discorsi: se un'anomalia era troppo evidente, allora da qualche parte doveva esserci una causa razionalmente spiegabile, anche se nessuno, fino a quel momento, era riuscito a trovare una spiegazione logica a tutto ciò e tantomeno una connessione tra i vari eventi. E se anche qualcuno ci fosse riuscito, la notizia non avrebbe certo potuto spezzare il muro di omertà che circondava il "feudo" dei Burke-Roche.
Forse indagare un po' sarebbe potuto essere un valido, seppur imprudente, diversivo alla noia.
Cast
Maggie Smith - lady Edith Burke-Roche
Mistero ad Hollow Beach. Capitolo 28.
Barbie si era risvegliata all'alba, rasserenata e felice di trovare accanto a sé Robert, che riposava ancora.
Non c'era traccia di India, ma vide che era stata preparata una colazione, in cucina e che la veranda era aperta e permetteva di osservare la vegetazione, la spiaggia e il tremolare della marina.
Ma ci sono nuvole nere all'orizzonte.
Robert si svegliò poco più tardi e si unì a lei per la colazione.
Lei a un certo punto sorrise e disse:
<<E' incredibile come dopo una bella dormita le cose possano essere viste in modo più sereno. Specie quando la luce del sole sta sorgendo. A proposito... tu iei alla fine mi hai parlato dei Signori della Luce e delle Tenebre, ma non ho capito se questi Signori hanno qualcosa a che fare col concetto di Dio. Puoi spiegarmelo meglio, prima che India torni a raccontare la sua versione dei fatti?>>
Robert annuì:
<<Posso provarci, ma a differenza di India, io non sono andato mai di là dal Varco. Comunque, mi sono fatto un'opinione ben precisa in proposito, e considerando il fatto che ora sono io il Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi, credo che questa sia più che una semplice opinione. Credo innanzitutto che l'idea di Dio, così come è formulato dalle attuali religioni monoteiste, sia un concetto con il quale possiamo provare a misurare il nostro dolore. Non è una frase mia. Me la disse Maggie Burke-Roche, due anni fa, quando scoprii il suo segreto>>
<<E qual è il segreto di Maggie Burke-Roche?>>
Robert sospirò:
<<Credo che oggi sia il mio turno nel raccontare. Vedi, le cose non sono così semplici come ti avevo detto all'inizio, quando credevo che tu potessi fuggire da qui senza che gli Iniziati ti mettessero in trappola. Lady Edith non ha avuto scrupoli, ed ora il solo modo di proteggerti da lei e dalla sua fazione è quello di raccontare la mia storia, la mia vera storia. E' come un romanzo, sai. Un romanzo molto particolare. Se dovessi scegliere il titolo per questo romanzo lo chiamerei senza dubbio: "Gli Arcani Supremi">>
Barbie annuì:
<<Un titolo interessante. E originale. Ne hai i diritti d'autore?>>
Robert sorrise:
<<Tu sei il mio pubblico. Sarai tu a testimoniare l'originalità di questo romanzo. Che ne dici?>>
<<Dico che è il momento di iniziare a raccontarmelo. Da oggi, voglio sapere tutto di questo romanzo. Voglio sapere tutto de Gli Arcani Supremi>>
Cast
Valeria Lukyanova - Barbie Fitzherbert di Hannover, the Fair Lady.
Nota del curatore del blog:
Il quadro nel finale è intitolato "Avalon".
venerdì 30 agosto 2013
Mistero ad Hollow Beach. Capitolo 27.
Dopo che India si fu ritirata nelle sue stanze, Barbie si rivolse a Robert e disse:
<<Resto qui solo perché ti amo e mi fido di te. E' l'unica cosa che so per certo. Tutte le altre mie certezze sono crollate nel momento in cui Dorothy e lady Edith mi hanno rivelato che erano complici, e mio padre era d'accordo con loro. Ora, capisco che ci sia una posta in gioco molto alta, per cui mi affido alla tua protezione. Proteggimi da tutti, anche da lei... da quella ragazza che si fa chiamare India... io posso accettare che sia tua parente, ma credo che sia completamente pazza...>>
Robert la abbracciò:
<<La tua fiducia è ben riposta. Finché sarai con me non correrai alcun pericolo. Te lo giuro sulla mia stessa vita e... naturalmente, anche io ti amo>>
Si baciarono a lungo, e poi rimasero a lungo stretti fortemente l'uno all'altra.
Barbie sentiva che anche lui aveva bisogno di essere abbracciato, di sentirsi protetto.
In fondo anche lui era stato gettato nel mezzo di una situazione pericolosa senza averlo chiesto.
Barbie vedeva negli occhi di Robert una consapevolezza profonda. Doveva aver visto o vissuto cose terribili. Era evidente che aveva bisogno di vedere volti sereni, volti pieni di amore, volti che credessero in lui e che lo rassicurassero.
<<India dice che devo crederle, ma se davvero dietro a quel Varco c'è un potere così grande, allora non è più possibile nemmeno credere in Dio!>>
Robert le parlò con dolcezza:
<<Non in un Dio così come le religioni monoteistiche lo descrivono. Visto che ormai la tua Iniziazione sta procedendo rapidamente, posso dirti che di là dal Varco ci sono le risposte a tutti i nostri quesiti. A pochissime persone è stato concesso di tornare, ma quelle poche hanno espresso tutte la stessa versione. La prima cosa che si vede di là dal Varco è una specie di corridoio bianco con varie porte. Alcune conducono nel passato, altre nel futuro, altre ancora in nuovi mondi o persino in universi paralleli. E in fondo al corridoio c'è una luce sempre più accecante. Là ci sono coloro che governano tutto, i Signori. A loro volta i Signori sono soggetti ai Creatori. Questo è il quadro generale. Ma le caratteristiche specifiche di ognuna delle verità che ti ho detto costituiscono nel loro complesso ciò che gli Iniziati chiamano: "gli Arcani Supremi". Posso dirti un'ultima cosa, per farti sentire più tranquilla: io e te siamo sotto la protezione di uno dei Signori più potenti, Belenos, il Signore della Luce>>
<<E i nostri nemici? I Burke-Roche per esempio?>>
Robert sospirò:
<<Loro sono sotto la protezione di Eclion, il Signore delle Tenebre>>
<<E chi è il più potente tra i due?>>
<<Sono egualmente potenti. Lottano per il predominio in tutti gli universi, per mezzo dei loro servitori. Nessuno prevale mai in maniera definitiva. Spesso le guerre terminano con dei compromessi, dei Patti tra le forze della luce e quelle delle tenebre. Ogni mondo, a volte ogni intero universo, si regge su un simile Patto>>
A Barbie sembrava plausibile:
<<Hai detto che oltre il Varco ci sono porte per accedere al passato e al futuro. India ha dunque viaggiato nel tempo?>>
Robert annuì:
<<Ha visto un futuro molto lontano, quando la Terra sarà cambiata in seguito ad un Grande Cataclisma. Ci saranno allora solo tre continenti, di cui il più importante è il Continente Centrale. Nel momento in cui lei è entrata, il Continente era governato da un Imperatore di nome Marvin Eclionner Vorkidian, che governa il suo impero da un castello inespugnabile di nome Gothian>>
<<Non posso dirti di più, ma vedrai che domani India chiarirà ogni tuo dubbio>>
Barbie annuì, e prima di addormentarsi disse soltanto:
<<Gothian! Questo nome mi dice qualcosa... qualcosa di molto importante... è come se lo avessi conosciuto da sempre, ma non so perché... sento solo che quel nome è la risposta definitiva... Gothian!>>
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