Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
giovedì 2 maggio 2013
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 32, Mordred affronta Marvin.
Mordred entrò nella Sala del Trono di suo padre senza farsi annunciare e senza rivolgergli alcun segno di rispetto.
<<Valyria mi ha detto tutto! Dunque mi vuoi gettare tra le braccia della vampira che non ti ha voluto! La Divoratrice di Cuori! E' così che tieni alla salute di tuo figlio?>>
Marvin, osservando la tracotanza di quel figlio che pareva già più vecchio di lui, si mise a ridere.
Questo offese doppiamente Mordred:
<<Le mie proteste fanno ridere il Mio Signore e Padrone?>>
Marvin annuì:
<<Confesso che mi hai divertito, ma questo non deve incoraggiarti a continuare su questo tono. Ultimamente non riesco a separare la comicità dalla tristezza>>
Mordred scosse il capo:
<<Non ho mai capito perché mi hai generato. Mi hai persino dato un nome che evoca il parricidio. Hai volutamente incoraggiato i miei istinti peggiori. Tutto questo ti diverte o ti rende triste?>>
Marvin si fece serio:
<<Gli Arcani Supremi pretendono sempre un prezzo, per ogni cosa. Se Ahura Mazda, tramite il Sentiero Dorato, fosse riuscito a salvare l'umanità dall'estinzione, allora Ahriman avrebbe voluto un contrappeso. Tu eri una parte di questo contrappeso>>
Mordred annuì:
<<Tu hai visto il futuro. Dimmi, allora... io ti ucciderò?>>
L'Imperatore-Profeta sollevò le spalle:
<<Non te lo posso dire. Provaci anche adesso se vuoi, ma non è questa la mia ora>>
Mordred valutò l'opzione, ma si rese conto che suo padre era imbattibile in duello.
Riuscì ad abbattere persino il Conte di Gothian, prima ancora della metaforfosi!
Da quel giorno, il castello di Gothian era stato suo.
Mordred era nato e cresciuto a Gothian, ma ora si rendeva conto che lì non era più persona gradita.
Daenerys ha detto che devo andare via con lei, e raggiungere il covo degli Albini indomiti, l'Ultima Thule.
Daenerys aveva garantito che lì sarebbero stati accolti da suo fratello Viserys.
Da anni Viserys stava preparando una guerra dei vampiri Albini contro l'Imperatore-Profeta, per riprendersi Gothian e il regno dell'Artico.
Per Mordred il pensiero di finire in quei luoghi gelati era terrificante.
<<Manderesti quindi tuo figlio tra le nevi e i vampiri?>>
L'Imperatore-Profeta non era certo felice di quella prospettiva, ma la profezia era inesorabile:
<<E' il tuo destino. Se facessi qualcosa per cambiarlo, toccherebbe a tutti noi una sorte ben peggiore>>
Mordred non aveva mai creduto a quel discorso:
<<Mia madre si schiererà contro di te. Le hai già sottratto un figlio. Non permetterà che tu lo faccia di nuovo!>>
Anche questo era stato messo in conto.
<<Le spie di Ellis ti hanno messo in guardia. Bene, allora affidati alla loro protezione>>
Quei discorsi apparivano privi di senso:
<<Sembra che tu stia organizzando una rivolta contro te stesso. Il tuo Sentiero Dorato richiede addirittura la ricerca del sacrificio?>>
Marvin sospirò:
<<Non c'è niente da ricercare: io so cosa succederà, e so che ogni mio intervento peggiorerebbe solo la situazione, per questo non posso rivelarti niente. Ti farei solo del male>>
Mordred assunse un'espressione sdegnata:
<<Mi stai già facendo del male!>>
L'Imperatore afferrò il figlio per un braccio:
<<Qualunque altra decisione sarebbe stata molto più dannosa sia per te che per tutti gli altri. Ci sono degli snodi, nella storia, dei punti in cui è consentito al Profeta di scegliere, in base a ciò che ha visto. Ebbene, io da una parte ho visto la distruzione dell'umanità intera, mentre dall'altra c'era il Sentiero Dorato. Tutto il resto è stata una conseguenza di quella decisione. Preferivi che avessi optato per l'altra alternativa?>>
Il principe lo fissò con occhi carichi di rancore:
<<Un vero genitore preferirebbe la fine dell'umanità piuttosto che la sofferenza di suo figlio!>>
Marvin aveva già vissuto quella scena infinite volte, nelle sue visioni, eppure quella frase lo fece soffrire molto di più di quanto avesse previsto.
<<L'unico modo di preservare completamente un figlio dalla sofferenza è non farlo nascere. Questa è l'unica colpa di cui mi sento responsabile. Una colpa che mi accomuna con tutti gli altri padri dell'universo>>
Cast
Personaggio di Legends of the Cryptids - Mordred Eclionner
Jon Snow - Marvin Eclionner Vorkidian
Alucard di Castlevania - Lord Fenrik Steinberg, Conte di Gothian
Viserys Targaryen - Viserys do Gothian
Emilia Clarke - Daenerys di Gothian
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 31. Alice e Valyria parlano di Marvin e dell'amore.
Alice de Bors, principessa della casa reale d'Alfarian, era consapevole che la sua storia d'amore con Marvin Eclionner Vorkidian, l'Imperatore-Profeta di Gothian e del Continente Centrale aveva determinato un sommovimento interno alla Dinastia.
Io porto in grembo la figlia di Marvin, secondo le profezie delle sacerdotesse di Aenor. Il Sentiero Dorato aveva bisogno di una sposa e di una madre, oltre che di una nuova imperatrice consorte.
Tutti l'avevano accusata di aver manipolato Marvin senza amarlo.
La principale accusa era venuta da Valyria Eclionner, che ora si faceva chiamare Ataris, il cognome di sua madre Marigold Edwina Ataris, contessa di Gothian.
<<Lo ami veramente, oppure è solo una manovra politico-religiosa?>> le aveva chiesto.
<<Valyria, tu sei una sacerdotessa bene gesserit di rango segreto ed una Veridica. Dovresti riconoscere chi dice la verità e chi mente su una questione così basilare come l'amore>>
Le parole di Alice le erano parse sincere, ma volle metterla alla prova:
<<Quali sono gli argomenti in difesa dell'amore?>>
Alice era preparata:
<<L'amore ha l'amore come solo argomento>>
Una frase lapidaria e geniale di un grande cantautore del passato.
Valyria riconobbe la citazione:
<<Per essere una adolescente hai una cultura e una profondità sorprendenti. Eppure molti ti ritengono troppo giovane per un uomo come Marvin, che seppure sia giovane d'aspetto, ha ormai superato i cinquant'anni>>
Era impossibile pensare a Marvin come ad un cinquantenne. Il suo aspetto era fermo ai vent'anni, ma l'età anagrafica era quella che contava a livello legale.
<<Io sono cresciuta nella corte di Alienor di Alfarian e di Marie France de Champagne. In quel luogo meraviglioso i trovatori cantano l'amore in ogni sua forma. Mi è stato insegnato che amare non è mai un errore. Mai. Se due cuori si incontrano, non c'è ostacolo che possa separarli. Se due persone si amano e sono consenzienti, dov'è il reato? D'amore non esistono peccati, esistono soltanto peccati contro l'amore>>
In poche righe aveva citato cantautori e poeti e sostenuto una tesi che andava contro la legge umana e divina.
Valyria ne prese atto:
<<Chi sostiene questo, deve essere consapevole del rischio che corre. Lo scandalo di Lancillotto e Ginevra, e peggio ancora, la tragedia di Paolo e Francesca>>
Alice annuì:
<<Chi si ama è vittima dell'intolleranza degli altri. La gente vuole sempre vietare, proibire, demonizzare, criminalizzare. Sono stanca di essere considerata una ragazzina sciocca e inconsapevole! Credi che non sappia riconoscere un sentimento? Che non sia stata pienamente cosciente di ciò che comportava il supremo atto d'amore con Marvin? Se io o lui avessimo avuto anche il minimo dubbio che ciò che stavamo facendo fosse un male, puoi stare sicura che non l'avremmo fatto. Non sono una bambina, non sono una sciocca e non sono nemmeno un'approfittatrice. E tu sai che sono sincera!>>
I poteri di veridica che Valyria aveva affinato col tempo le fecero percepire che quello che Alice stava dicendo era sincero.
<<Ci siamo nutrite dello stesso immaginario amoroso. Canzoni, poesie, romanzi, rappresentazioni, quadri. La maggioranza di tutto questo riguarda gli amori contrastati. Sono questi, quelli che piacciono, forse perché ognuno di noi ha vissuto in prima persona qualcosa del genere. Un divieto ci ha separato dalla persona che amavamo e che ci amava. A volte può bastare anche solo un equivoco, come tra Heathcliff e Catherine Earnshaw. Chi di noi non ha pianto, leggendo "Cime tempestose?">>
Alice fu percorsa da un brivido. Quella storia era troppo drammatica, per quanto fosse sublime. Perché nemmeno i letterati cercavano di consentire, almeno alla fine, un trionfo dell'amore?
Forse i lettori sono invidiosi della felicità altrui? Hanno bisogno della sofferenza dei personaggi, per poter accettare il grigiore della propria esistenza?
Il melodramma era pieno di amori tragici. C'era sempre qualcosa che si metteva in mezzo ai due innamorati.
Saremo sempre come Romeo e Giulietta? Quando impareremo a non avere più paura dell'amore?
Certo quando c'era la politica di mezzo, o la legge morale o quella scritta, tutto si complicava.
<<Faranno di tutto per impedirmi di sposare Marvin. Ma spero che tu non ti opporrai, Valyria. Anche tu stai soffrendo, per essere stata separata da Mordred. Tu dai la colpa a me, ma tutto questo era stato previsto da tempo. Io credo che in Faykan potrai trovare le affinità elettive che in Mordred mancavano>>
Valyria accettò questa ricostruzione degli eventi.
In fondo Mordred è un arrogante insensibile. A volte le donne si lasciano affascinare da persone del genere, ma poi capiscono che è meglio starci lontano.
C'era un ultimo avvertimento, però, che voleva rivolgere ad Alice:
<<Si scaglieranno tutti contro Marvin. Sarà sotto assedio, e Mordred guiderà la ribellione. Io non so come andrà a finire, ma ho bisogno che tu mi prometta che lo difenderai. Diventa così fragile, a volte. Per me è stato come un padre e non voglio che gli accada nulla di male. Non so cosa ha visto nella Profezia, ma ci dev'essere qualcosa di molto doloroso. Qualcosa da cui lui deve essere protetto>>
Valyria si riferiva a Daenerys di Gothian in particolare.
Alice lo sapeva bene:
<<Proteggerò Marvin, e presto si uniranno a me anche altre persone che gli vogliono bene. Sappiamo i sacrifici a cui sta andando incontro e sentiamo il dovere di attutire il dolore che lo attende. Daenerys gli ha già fatto molto male, lo ha umiliato per anni, e gli farà ancora la guerra. Ma noi abbiamo le gerarchie angeliche dalla nostra parte, su su fino al supremo Ahura Mazda>>
Valyria era sorpresa di vedere una consapevolezza così profonda di ciò che stava accadendo nelle alte gerarchie, col passaggio di Atar al lato luminoso.
<<Alcuni vi derideranno sia per i vostri angeli che per il vostro romanticismo>>
Alice sollevò le spalle:
<<Gli angeli e il romanticismo sono stati una ragione di speranza sufficiente per tenere in vita interi popoli, quando tutto il resto stava crollando. Che ridano pure. In fondo tutti gli innamorati sono ridicoli, non sarebbero veri innamorati, se non fossero ridicoli. Quasi tutti noi ci siamo comportati da innamorati ridicoli, almeno una volta nella vita. Ma in fondo sono coloro che non si sono mai comportati da innamorati, ad essere ridicoli>>
Valyria riconobbe l'ennesima citazione e la completò dentro di se.
E magari fosse ancora il tempo in cui, comportandomi da innamorata, mi rendevo ridicola!
Cast
Mia Wasikowska - Alice de Bors d'Alfarian
Lena Headey - Valyria Ataris
Alessio Boni - Heathcliff
Jonathan Rhys-Meyers - Marvin Eclionner Vorkidian
Natalie Dormer - Valyria Eclionner
mercoledì 1 maggio 2013
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 30. Marvin e Daenerys.
<<Alla fine ho capito, sai... il perché non mi hai voluto>>
Marvin era arrivato subito al nocciolo della questione, non appena Daenerys si era presentata all'udienza nello studio privato dove l'Imperatore-Profeta trascorreva gran parte del proprio tempo, in cima alla torre centrale di Gothian.
<<Ci hai messo trent'anni a capirlo. Perdonami, ma come Profeta sei disastroso!>>
Daenerys aveva preferito stemperare nell'ironia la gravità della situazione.
<<Se l'avessi capito prima, non avrei avuto la forza per intraprendere il Sentiero Dorato. Gli dei sono stati saggi a nascondermi questo aspetto della Profezia. Ma tu lo sapevi fin dall'inizio, fin da prima che io nascessi, non è così?>>
La contessa di Gothian lo guardò con una intensità che non aveva mai manifestato prima:
<<Credevi di essere l'unico ad avere un prezzo da pagare? Mio padre mi avvertì quando ero ancora pienamente umana. Disse che la mia metamorfosi sarebbe stata incompleta, perché un giorno avrei dovuto generare un erede demoniaco, che unisse i poteri di Eclion e di Gothar. Non potevi essere tu. In te il Bene ha sempre prevalso. La tua eredità Vorkidian è più forte di quella Eclionner. Ma tuo figlio Mordred, ahhh.... lui è tutta un'altra questione!>>
<<Concepire Mordred con mia zia Ellis è stato il tributo al Male che fui costretto a pagare per l'ingresso nel Sentiero Dorato. Sempre per la questione degli Arcani Supremi... Bene e Male devono stare in perfetto equilibrio, altrimenti il mondo finirebbe. Mordred è il Male! Tu sei il Male! Siete fatti l'uno per l'altra... come ho potuto non intuirlo prima?>>
Daenerys pareva rattristata:
<<C'è anche del buono in me, e tu mi amavi per questo. Il tuo amore mi lusingava, ma non potevo permettermi di cedere. Il mio dovere era un altro, e non potevo lasciare alcuno spazio per i sentimenti. Quando ho visto che Alice de Bors si è fatta strada nel tuo cuore, ho capito che ormai l'inevitabile si stava per compiere. Sapevo che qualcosa doveva accadere, ma non sapevo né cosa, né quando. Ora lo so, ma la mia visione finisce qui>>
La Visione di Marvin, invece, ricominciava proprio da quel momento:
<<Meglio non vedere, meglio non sapere, meglio quest'ombra, questa caligine... ho letto il Libro del Fato e non posso cambiarlo. Ne sono il custode, e questo compito viene prima di ogni altra considerazione. Gli Arcani Supremi mi ordinano di lasciarti andare via insieme a Mordred. E' il sacrificio più grande che mi sia mai stato chiesto dagli spiriti protettori in esecuzione dei decreti del sommo Ahura Mazda. Altro non posso dirti>>
<<Ci lascerai fuggire così, senza alcuna restrizione?>>
Marvin rise brevemente:
<<Ah... la vostra fuga è un'illusione. Non ci sono più confini nel mio Impero. Potrai anche varcare i vasti oceani, ma i miei informatori ti seguiranno. Anche gli altri Continenti sono sotto il mio controllo. Non c'è più alcuna frontiera. Non altre terre troverai, non altri mari, perché sprecando la tua vita in questo discreto angolo di mondo, tu l'hai già sprecata su tutta la terra>>
Era un vaticinio che non lasciava speranze. Daenerys si sentì quasi soffocare per quel senso di totale pervasività della Profezia di Marvin:
<<Pietà!>> esclamò, come se questo potesse ormai cambiare qualcosa <<pietà per chi parte e chi rimane, pietà per chi raggiunge o ha già raggiunto, pietà per chi non sa che il Nulla è il Tutto... pietà per chi lo sa, per chi lo dice... pietà per chi lo ignora, e brancola nel buio...>>
<<Dal trampolino del Fato non c'è altra scelta che tuffarsi. Prega i tuoi dei, ma non chiedere pietà al destino. L'Ananke, la necessità, è l'unica dea che non ha mai ascoltato una preghiera>>
Improvvisamente Daenerys venne sommersa da tutto ciò che aveva represso per migliaia di anni.
Ripensò ai cuori che aveva divorato e provò ripugnanza per se stessa.
Ho sprecato la mia vita e quella degli altri. Marvin ha ragione a negarmi ogni pietà. Io farei la stessa cosa.
Si sentiva rifiutata, proprio lei che per tutta la vita aveva rifiutato gli altri.
<<Non immaginavo che mi avrebbe fatto così male questo momento. Questa angoscia mi coglie di sorpresa. Oggi tu ti liberi di me. Mi escludi dalla tua vita come se fossi un'appestata. E riesci a farlo perché un'altra ha preso il mio posto nel tuo cuore>>
Marvin scosse il capo:
<<Magari fosse così semplice. Negli affetti nessuno può essere sostituito. Ci illudiamo di poterlo fare, e questo ci espone a gravissimi errori. I nuovi affetti sono una storia a sé. Possono distrarci dai ricordi, certo, ma non possono colmare i vuoti lasciati da chi è uscito dalla nostra vita. Ci rifà un'altra vita, questo sì, ma è una vita diversa. Il sogno che interrompi non ritorna uguale>>
Daenerys sapeva che quell'ultima frase era stata pronunciata da Marigold, la seconda moglie di suo padre.
<<Ora capisco perché mio padre e Marigold si sono lasciati sconfiggere da te. Le tue azioni li hanno fatti sentire vecchi, come mi sento io adesso. E' un'improvvisa consapevolezza di essere vissuti troppo a lungo. Con la tua Profezia togli persino la curiosità del domani>>
Marvin pareva già distante da lei, come se lo spazio e il tempo si fossero interposti tra loro in maniera irreversibile:
<<Ci sono molti modi per ingannare la noia, ma bisogna avere delle motivazioni. Un movente! Io lo so. Senza un movente non vivrei, comunque>>
Non c'era bisogno di chiedergli quale fosse quel movente. Il Sentiero Dorato, la sopravvivenza dell'umanità e la sua evoluzione verso uno stadio superiore.
<<Tu dunque vivrai così a lungo da poter vedere il passo successivo della condizione umana?>>
Era una domanda inutile, e infatti Marvin si limitò a fissarla.
<<I ruoli cambieranno>> fu la sua unica risposta <<e come sempre a sopravvivere saranno coloro che sapranno adattarsi meglio al cambiamento>>
Daenerys gli lanciò uno sguardo accusatorio:
<<Il tuo Sentiero Dorato è crudele!>>
Lui rispose immediatamente:
<<E' la vita ad essere crudele! Nessuno rivivrebbe mai due volte la stessa identica vita. Eppure le persone continuano a sperare nel futuro, perché si immaginano le cose belle che potrebbero accadere e non pensano alle sofferenze, che saranno comunque maggiori. Ma io... io so a cosa vado incontro... ho visto tutti i miei dolori, uno per uno... e so che non potrò evitarli. Se ho scelto il ruolo di custode della sopravvivenza, l'ho fatto con spirito di sacrificio, nella certezza che la condizione umana possa migliorare. Non per me, non per la mia generazione, che ormai è perduta, ma per coloro che ancora devono nascere>>
Cast
Jon Snow - Marvin Eclionner Vorkidian
Emilia Clarke - Daenerys di Gothian
Tom Hiddleston - Mordred Eclionner
Gianna Nannini - se stessa a 25 anni, ai tempi dell'album California (1979), da cui è tratta la citazione "Il sogno che interrompi non ritorna uguale".
lunedì 29 aprile 2013
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 29. Eleanor, Igraine, Lilieth, Alienor e Marie de Champagne
Eleanor Eclionner, insieme alla madre, alla suocera e alla "suocera della suocera" (non trovava altro termine per indicare la nonna paterna di suo marito) giunse al castello di Champagne il 28 aprile.
Sua sorella Marie France ed il marito Pierre, conte di Champagne, attendevano nel cortile interno l'illustre corteo di dame.
L'aspetto perfettamente aristocratico di Marie France d'Alfarian era per Eleanor un motivo di continua meraviglia.
Se pensava a come dovesse apparire una giovane aristocratica, le veniva in mente sempre la principessa Marie France.
Non è contaminata dal sangue degli Eclionner. Non ci sono demoni tra i suoi antenati, ma solo santi. E lei stessa è nota per il suo impegno civile e la sua politica attenta ai diritti della gente comune.
Mentre pensava a questo, Eleanor vide che era stata data precedenza, nei saluti, all'imperatrice madre Lilieth Vorkidian.
Nei giorni di viaggio che erano seguiti all'incontro tra Lilieth e Alienor, regina degli Alfar e dei Drow, le due donne avevano ritrovato le ragioni della loro antica amicizia.
Hanno condiviso gli epici anni della guerra contro Marigold di Gothian. Hanno viaggiato insieme in incognito per oltre mille chilometri, quando erano insieme ai pirati. La loro avventura è stata leggendaria come quella di Marvin. Ah, quelli sì che erano tempi!
Eleanor era quasi invidiosa di sua madre: quelli sì che erano anni in cui le donne di valore potevano mostrare al mondo di cos'erano capaci, senza doversi infilare tra le lenzuola di un letto del potente di turno!
Alienor e il secondo marito Lorran di Terramara furono accolti come semidei.
Pochi ricordavano che Lorran in gioventù era stato un pirata, così come il secondo marito di Lilieth Vorkidian. Ma Eleanor non lo dimenticava. Lei era nata dal primo matrimonio di Alienor con l'imperatore dei Lathear Elner XI e questo aveva fatto di lei una principessa del sangue imperiale, anche se degradata dopo la morte di suo padre e la dichiarazione di nullità del matrimonio dei genitori. Tutte queste cose la facevano sentire ingiustamente sminuita.
Ma io sono quella del ritratto! Eleanor, la regina, duchessa di Aquitaine!
Fu poi il turno di Igraine Canmore, il cui umore era molto migliorato nel constatare che il progetto di Alienor, così come era apparso dai primi colloqui, poteva essere utile a lei e a suo figlio.
Si prospettava infatti per il figlio di Igraine, il giovane Arthur, la possibilità di diventare re effettivo dei Keltar e di assumere come primo cognome quello dei Vorkidian e come secondo quello dei Pendragon.
Se anche Marvin dovesse concedere questo a suo figlio, gli altri Eclionner non la prenderanno bene. La Dinastia rischia di rimanere senza il suo Impero. Possibile che nessuno si renda conto del rischio? Torneremo ad essere dei clandestini, dei reietti, figli di un dio minore. La degradazione di Eclion avrà conseguenze gravissime e Marvin ne sarà responsabile!
Venne infine il momento in cui Eleanor poté essere ammessa alla presenza della sorella minore.
Marie France si mostrò gentile e persino affettuosa:
<<Cara sorella, è per me un onore e un piacere averti come ospite dopo tanti anni. Ho innumerevoli cose da raccontarti e da chiederti. Spero che il tuo soggiorno qui nella contea di Champagne sia degno di una reggente dei Keltar, che forse presto sarà regina>>
Eleanor sapeva che Marie France era sempre informatissima riguardo alle questioni politiche.
Potrebbe addirittura essere una mia alleata. Molte volte ha saputo prendere posizioni coraggiose e controcorrente.
Le sorrise:
<<L'onore e il piacere sono miei. Non vedo l'ora di poterti parlare. E' veramente un caso raro vedere tanta conoscenza della politica in una persona così giovane>>
Marie France ricambiò il sorriso:
<<Occuparmi di politica per me ha un significato diverso da quello di chi pensa solo al potere. Io credo che chi ha ricevuto in dono grandi privilegi abbia il dovere di utilizzarli per fare qualcosa di utile per costruire una società più giusta. Se l'aristocrazia non si sente più al servizio del suo popolo e non usa più i suoi privilegi per il bene delle persone comuni, allora diventa un'oligarchia destinata prima o poi ad essere rovesciata>>
Eleanor annuì:
<<So anche che scrivi poesie e che ispiri grandi poeti come Chretien de Troyes. Lo so perché anche mio marito compare nei suoi poemi cavallereschi>>
Marie France capì che si stava toccando un punto molto delicato. I poemi cavallereschi del trovatore amico della principessa narravano eventi immaginari, ma scomodi. Amori, adulteri, tradimenti, che per la Dinastia imperiale Eclionner erano la norma. Questo si poteva pensare e sussurrare, ma non dichiarare ad alta voce.
La contessa di Champagne però seppe rispondere in modo convincente a sua sorella:
<<Sostiene Fernando Pessoa che la letteratura, così come tutta l'arte, è la confessione che la vita, da sola, non basta>>
Cast
La principessa reale Maria di Francia, contessa di Champagne, figlia di Eleonora d'Aquitania - se stessa
Beatrice Borromeo - Maria France d'Alfarian, comtesse de Champagne
Alice Krige - lady Lilieth Vorkidian, imperatrice madre
Cate Blanchett - regina Alienor di Alfarian
Celeborn di Lothlorien - principe consorte Lorran Plum di Terramara
regina Eleonora d'Aquitania - principessa Eleanor Eclionner
Jessica Chastain - lady Igraine Canmore, imperatrice consorte
Marie of France and Chretien de Troyes - arazzo del XII secolo
domenica 28 aprile 2013
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 28. Marvin e Valyria parlano della Profezia.
Marvin Eclionner Vorkidian convocò sua cugina Valyria la mattina stessa dopo che la Profezia era tornata a manifestarsi.
La principessa si presentò in abito nero, poiché si era sparsa la voce che l'Imperatore-Profeta fosse di pessimo umore ed avesse egli stesso indossato una tonaca nera, quasi in atto di contrizione, dopo essersi fatto rasare i capelli e la barba.
<<Valyria, hai avvertito qualcosa di strano, nel tempio di Atar?>>
In quanto sacerdotessa di rango segreto e figlia di Marigold Ataris, la principessa Valyria Eclionner aveva ereditato una notevole predisposizione sensitiva.
<<Il Fuoco Segreto arde, ma non brucia. La sua fiamma riscalda, ma non incenerisce. Qualcosa di grande è accaduto, non è vero, Maestà?>>
Marvin annuì:
<<La Profezia si è risvegliata in me questa notte. Ho visto tuo fratello Anakin rinnegare il Male e l'Oscurità, ed insieme ad essi il cognome di vostro padre. Questo, insieme a ciò che tu mi riferisci, ha un'unica spiegazione. Atar è passato al Lato Luminoso, rendendo omaggio ad Ahura Mazda, secondo quanto aveva profetizzato, migliaia di anni fa, il divino Zarathustra>>
Ahura Mazda ed Atar erano ormai un'entità unica nella sua luminosità, insieme a Belenos e a Lug.
Valyria ne fu felice:
<<Le mie preghiere sono state accolte!>>
Marvin annuì:
<<Anche le mie. Ma ora si pone un problema dinastico di cui la Profezia mi ha mostrato solo alcuni spiragli. Anakin ha scelto la luce, per questo ha rinunciato ad Eclion, signore delle tenebre. E dunque egli perde il diritto di usare il cognome Eclionner, allo stesso modo in cui lo perdi tu. Ora tu e tuo fratello siete Anakin e Valyria Ataris. Non intendo interferire sulle questioni che si apriranno riguardo alla reggenza su Lathena, ma per quel che riguarda Gothian, non posso esimermi dall'intervenire. Temo che Mordred non prenderà bene questa svolta buonista. Lui è un Eclionner, forse l'unico veramente degno, ormai, di portare quel cognome. Ed è mio figlio, anche se nato illegittimo dal mio incesto con Ellis>>
Valyria soppesò attentamente quelle parole:
<<E' forse un modo gentile con cui mi stai ordinando di rinunciare, assieme al cognome di mio padre, anche quello di mio marito? Di rinunciare a lui e lasciare il luogo dove sono cresciuta?>>
Marvin le prese la mano e le trasmise un lampo della sua Visione.
<<Atar ha diviso la Luce dall'Oscurità. Gli Arcani Supremi oscillano. Io ti offro la possibilità di scegliere la parte migliore>>
Valyria, folgorata da quell'immagine, comprese la buona intenzione di Marvin:
<<E tu allora? Perché rimani qui nel Ghiaccio e nell'Ombra?>>
Marvin sorrise amaramente:
<<Io ho fatto la mia scelta trent'anni fa. Dovevo sacrificarmi affinché il Sentiero Dorato diventasse una Via verso la Luce. Come profetizzò il Poeta: "Facesti come quei che va di notte, che porta dietro il lume e sé non giova, ma dietro a sé fa le persone dotte". Il mio posto è qui, e la mia unica Luce è lady Alice de Bors, che porta in sé il lignaggio di Aenor. Lei sarà mia compagna di strada, per un lungo tratto del Sentiero Dorato>>
Valyria allora si rese conto che nell'alleanza della luce anche la dea Aenor si era unita ad Atar e agli arcangeli.
<<Intendi sposarla?>>
Marvin annuì:
<<Ho appena decretato l'annullamento del mio matrimonio con Igraine Canmore. In cambio ho concesso a nostro figlio Arthur di usare il cognome Vorkidian per primo e di fregiarsi del titolo di Re dei Keltar. Quando tutto ciò sarà noto, Alice de Bors diventerà mia moglie e sarà incoronata Imperatrice. Ho visto che avremo una figlia e che la attende un grande destino!>>
Valyria incominciò ad intuire un disegno che delineava il futuro albero genealogico della Dinastia.
<<Avrai una figlia con sangue Alfar, Keltar e Lathear. Una Principessa del Sangue Imperial-Regio delle tre monarchie. Se Anakin ed Helena dovessero avere un maschio, dalla sua unione con tua figlia potrebbe nascere un Messia>>
Marvin si compiacque della perspicacia di Valyria:
<<Se la Visione non mi inganna, è quello che succederà. quando i tempi saranno maturi, e cioè tra moltissimi anni>>
A Valyria erano rimaste due cose da dire:
<<Che ne sarà di Daenerys di Gothian? E di me?>>
<<Daenerys è destinata a Mordred. Ma non devi essere gelosa di lei, perché tu andrai a Lathena e sposerai Faykan, il figlio di Elner e Alienor, e anche da voi nascerà una nuova dinastia>>
Valyria pensò a come quella Profezia stava ingabbiando la sua vita.
<<Non ti garantisco che sposerò Faykan. Sono ancora sposata con Mordred. Questa Profezia fa assomigliare la nostra famiglia ad un allevamento. Questo non mi piace, Maestà. Voi mi parlate di destino, ma a volte io penso che i principi fondamentali dell'Universo restino pur sempre l'Errore e il Caso>>
Cast
Jonathan Rhys-Meyers - Marvin Eclionner Vorkidian
Nathalie Dormer - Valyria Ataris (prima foto)
Hayden Christensen - Anakin Ataris
Nathalie Portman - Helena Vorkidian
Tom Hiddleston - Mordred Eclionner
Emilia Clarke - Daenerys di Gothian
Lena Headey - Valyria Ataris (ultima foto)
sabato 27 aprile 2013
Alice di Battenberg, la suocera della regina Elisabetta II
Alice di Battenberg (Windsor 1885 - Londra 1969) fu la madre di Filippo Mountbatten, duca di Edimburgo, principe consorte della regina Elisabetta II del Regno Unito.
Pochi conoscono la storia di questa nobildonna che fu la suocera dell'attuale regina d'Inghilterra.
Anzi, noi tutti siamo abituati a pensare ad Elisabetta II come alla Suocera per eccellenza, ed invece anche lei, in un passato ormai lontano, fu nuora di una donna di cui era parente stretta, perché Alice era pronipote, per parte di madre, della regina Vittoria. Nella foto sottostante possiamo vedere che la piccola Alice è tenuta per mano dalla bisnonna Vittoria, che regnò sull'Impero Britannico dal 1837 al 1901, per ben 64 anni.
E' curioso constatare come sia Elisabetta II che Filippo di Edimburgo fossero entrambi discendenti della regina Vittoria, come anche Giorgio V e sua moglie Mary of Teck. Questi incroci tra cugini favorirono il diffondersi del gene dell'emofilia, di cui Vittoria era portatrice sana.
Il 7 ottobre 1903, Alice di Battenberg sposò il principe Andrea di Grecia, figlio di Giorgio I di Grecia e di Olga Konstantinovna di Russia.
Durante le guerre balcaniche, il principe Andrea venne richiamato nell'esercito e Alice lavorò come infermiera. Dopo l'abdicazione del cognato Costantino, Alice ed Andrea andarono in esilio con la famiglia.
Durante le guerre balcaniche, il principe Andrea venne richiamato nell'esercito e Alice lavorò come infermiera. Dopo l'abdicazione del cognato Costantino, Alice ed Andrea andarono in esilio con la famiglia.
Nel 1930, a seguito di un profondo esaurimento nervoso, venne ricoverata in clinica, essendole stata diagnosticata la schizofrenia.
Forse questa è una delle ragioni per cui rimase sempre ai margini della famiglia reale inglese.
Durante la convalescenza si separò da marito Andrea, sospettato di omosessualità, e mantenne i contatti solo con la madre. Incontrò il marito per l'ultima volta nel 1936, al funerale della figlia Cecilia, del genero e di due dei loro figli, morti in un incidente aereo ad Ostenda. Andrea di Grecia morì di alcolismo nel 1944. Il figlio Filippo, pur rifiutandone il cognome, diede il nome del padre al suo secondogenito Andrea, attuale duca di York.
Durante la seconda guerra mondiale, Alice di Battenberg visse ad Atene, mentre il resto della famiglia reale greca era in esilio in Sudafrica. Alice visse una situazione strana, in quanto aveva i generi che combattevano nell'esercito tedesco e il figlio Filippo arruolato in quello inglese, nella marina comandata da Lord Mountbatten, che di Alice era il fratello, e fu l'ultimo Viceré delle Indie.
Alice tornò in Gran Bretagna nel 1947, per preparare il matrimonio del figlio Filippo con l'allora principessa reale Elisabetta Windsor, che divenne duchessa di Edimburgo in seguito al matrimonio.
Ho ricercato tra le foto del matrimonio di Elisabetta e Filippo, e ho notato che sono pochissime le immagini che ritraggono la suocera, Alice di Battenberg, che in effetti mostrava i segni della malattia e di un invecchiamento precoce.
La somiglianza di Alice di Battenberg col figlio Filippo di Edimburgo era notevole, specie nella vecchiaia. Confrontiamola infatti con la foto del principe consorte nella sua ormai molto avanzata longevità.
Stesso fisico magro, longilineo, con viso allungato, naso a becco, bocca spaziosa, orecchie di notevoli dimensioni. Queste caratteristiche sono poi passate anche al figlio di Filippo, il Principe Carlo del Galles. Ma torniamo alla vita di Alice di Battenberg.
Negli ultimi vent'anni della sua vita, si dedicò alla beneficienza e arrivò perfino a farsi suora.
Negli ultimi vent'anni della sua vita, si dedicò alla beneficienza e arrivò perfino a farsi suora.
Nel gennaio 1949 infatti fondò un ordine di suore greco-ortodosso, Sorellanza cristiana di Marta e Maria, modellato sull'istituto che la zia, Elizaveta Fëdorovna, aveva fondato nel 1909.
Per questo, alll'incoronazione della nuora Elisabetta nel 1953, Alice si mantenne defilata e vestita con l'abito dell'ordine. Nella foto qui sotto vediamo una sua rarissima immagine negli anni '60.
Per questo, alll'incoronazione della nuora Elisabetta nel 1953, Alice si mantenne defilata e vestita con l'abito dell'ordine. Nella foto qui sotto vediamo una sua rarissima immagine negli anni '60.
L'assoluta "non regalità" di Alice di Battenberg la rese totalmente estranea alla Royal Family.
I rapporti della regina Elisabetta con sua suocera erano praticamente inesistenti a causa della fede ortodossa di Alice, che, essendo divenuta una suora ortodossa, rifiutò di rientrare nel credo anglicano. Per questa ragione non ottenne decorazioni di alcun genere e fu tenuta in disparte dalla vita di corte, polarizzata intorno alla regina madre Elizabeth Bowes-Lyon.
Alice di Battenberg morì a Londra nel 1969, all'età di 84 anni, in odore di santità. Le esequie si tennero in forma strettamente privata, tanto che ben pochi sudditi britannici se ne accorsero e quasi nessuno ha memoria di lei.
Credo che invece la sua persona meriti di essere ricordata, perché forse il suo animo fu più sensibile di quello di Elizabeth II e sicuramente lo fu molto di più di Philip Mountbatten.
(This post speaks about the life of princess Alice of Battenberg, mother in law of queen Elizabeth the 2nd, who was also her nephew, as it is possible to see in the Royal Family Tree of Great Britain).
Da questo post si può ricavare l'albero genealogico del principe Filippo, marito di Elisabetta II. Tale albero genealogico costituisce una parte rilevante di quello della famiglia reale inglese.
Credo che invece la sua persona meriti di essere ricordata, perché forse il suo animo fu più sensibile di quello di Elizabeth II e sicuramente lo fu molto di più di Philip Mountbatten.
(This post speaks about the life of princess Alice of Battenberg, mother in law of queen Elizabeth the 2nd, who was also her nephew, as it is possible to see in the Royal Family Tree of Great Britain).
Da questo post si può ricavare l'albero genealogico del principe Filippo, marito di Elisabetta II. Tale albero genealogico costituisce una parte rilevante di quello della famiglia reale inglese.
Albero genealogico [modifica]
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 27. Atar passa al Bene. Ellis e Ulume ne scoprono le conseguenze.
<<Padre Ulume, le vostre visite non sono mai casuali, né tantomeno di cortesia, specie a quest'ora. Ditemi cosa sta succedendo, non vi ho mai visto così turbato>>
Ulume si guardò intorno e poi a voce bassa mormorò:
<<Vostra Altezza Imperiale, alcuni giorni fa è accaduto qualcosa di inspiegabile, almeno secondo il normale ordine delle cose. Voi sapete, Altezza, che da quando sono stato eletto Sommo Sacerdote di fatto il culto di Eclion si è trasformato. Prima era adorato, adesso noi invece lo supplichiamo di tenere lontana la sua tenebra dal Sentiero Dorato. Per trent'anni le nostre suppliche sono state esaudite, ma pochi giorni prima che voi tornaste a Lathena, si è verificato un evento portentoso. La statua di Eclion, nel Sancta Sanctorum, ha preso fuoco, proprio durante una mia preghiera e dovete credermi se vi dico che le fiamme hanno incenerito la statua e da quel momento, al suo posto, arde un fuoco spontaneo, non alimentato da nessun combustibile>>
Ellis stentava a credere alle proprie orecchie, ma sapeva che Ulume non era certo il tipo di persona che raccontava delle menzogne.
<<Atar ha dunque sconfitto Eclion? C'è stato un sommovimento nella gerarchia dei demoni?>>
Ulume scosse il capo:
<<Non è del tutto esatto, Altezza. Secondo le mie ipotesi, che hanno trovato conferma nella stessa evocazione di Atar, è successo qualcosa di molto diverso. Atar non è più un demone, nel senso che non è più un'entità malvagia. In un certo senso è diventato un angelo della Luce. La sua fiamma ha distrutto solo la statua di Eclion e nient'altro. Il suo fuoco riscalda, illumina, ma non brucia, non incendia, non distrugge. E' dunque alleato di Belenos lo Splendente e di Lug il Luminoso>>
Ellis si rese conto della portata di quell'affermazione:
<<Un'alleanza tra Atar, Belenos e Lug ha un significato politico ben preciso: Anakin ed Helena sono stati svincolati dall'influenza di Eclion, perdendo così il diritto di portare il cognome Eclionner. Dovranno portare i cognomi delle loro madri. Ora dunque lui è un Ataris e lei una Vorkidian>>
Ulume annuì:
<<Se Anakin Ataris dovesse essere nominato reggente, l'Impero dei Lathear diventerà veramente l'Impero del Sol Levante, benedetto dalla sposa di Atar, la dea Amaterasu>>
Ellis incominciò a riflettere ad alta voce:
<<Lathena non è più il centro del potere. Marvin ha spostato il comando a Gothian. Le altre capitali sono sottomesse al nero castello. Se Eclion si è ritirato da qui, dove si era manifestato oltre mille anni fa, è evidente che ha scelto come suo rappresentante un altro esponente della Dinastia. E noi sappiamo che la massima concentrazione di sangue Eclionner si trova nel figlio che io ho avuto da Marvin. E' Mordred il prescelto di Eclion: sarà lui a portare avanti la Dinastia!>>
Ulume annuì:
<<E' vero, ma questo lo espone al rischio che già costò la vita al vostro primogenito. Se volete evitare che Mordred faccia la stessa fine di Elner, dovete persuaderlo alla sottoscrizione di un Nuovo Patto. Avremmo dovuto farlo trent'anni fa, quando Marvin salì al Trono. E' tempo che l'equilibrio tra gli Arcani Supremi si ricomponga. Qui a Lathena sarà Faykan il vero Eclionner, come Primo Ministro, ma a Gothian c'è il rischio che la moglie di Mordred, Valyria, abbia subito lo stesso mutamento di Anakin. Ora anche lei è una Ataris. So che è una sacerdotessa bene gesserit di rango segreto. Presto sarà chiaro a tutti che lei è la Somma Sacerdotessa di Atar. A questo punto temo che il suo matrimonio con Mordred dovrà essere annullato, oppure rischiamo di perdere la discendenza pura di Eclion. Sarebbe la fine della Dinastia>>
Ellis rimase inorridita:
<<Marvin non lo permetterebbe mai! Mordred è suo figlio!>>
Ulume le rivolse uno sguardo dubbioso:
<<Solo gli dei sanno cosa passa nella mente dell'Imperatore-Profeta, ma provate a seguire il mio ragionamento, Altezza. L'alleanza tra Atar, Belenos e Lug è avvenuta in concomitanza con la relazione di Marvin con lady Alice de Bors, nelle cui vene scorre il sangue elfico. Alice è una Alfarian, e discende dalla dea della Luce, Aenor e dal primo re degli elfi, Finarfin, che fu lo sposo di Aenor>>
Era vero. Finarfin aveva sposato Aenor ed aveva generato una stirpe di re degli Elfi, fino a che l'ultimo elfo puro, Gil-Galad, aveva dato in sposa la sua unica figlia Galadriel al re degli Uomini del Nord, i Normanni o Norreni, Thor il Giovane, primo re degli Alfar e fondatore della rocca di Alfarian.
Ellis si rese conto immediatamente delle implicazioni di tutto ciò:
<<L'alleanza della Luce è avvenuta con la partecipazione della dea Aenor! Ecco qual era il piano segreto di Alienor di Alfarian! Sua cugina Alice potrebbe convincere Marvin a mettere in minoranza il potere di Eclion su tutta la Dinastia! Se dovesse dargli dei figli e questi figli dovessero unirsi agli Ataris e ai Vorkidian, per gli Eclionner non ci sarebbe più scampo!>>
Ulume annuì nuovamente:
<<Il Sentiero Dorato diventerebbe la Via della Luce, e l'Imperatore-Profeta potrebbe decidere di ripartire nuovamente il suo impero in tre parti: i Lathear sarebbero governati dalla famiglia Ataris, i Keltar dalla famiglia Vorkidian e gli Alfar tornerebbero sotto il pieno controllo degli Alfarian. Gli Eclionner sarebbero completamente esautorati>>
La Principessa del Sangue alzò gli occhi verso il sacerdote:
<<Cosa posso fare per impedire tutto questo?>>
<<Vostra Altezza Imperiale, per ripristinare l'equilibrio tra gli Arcani Supremi e salvare la Dinastia, c'è un'unico modo. Il rappresentante di Eclion, vostro figlio Mordred, deve unirsi con una discendente di Gothar il Consigliere, demone dei ghiacci, il braccio destro di Ahriman>>
Ellis sentì che quel ghiaccio le stava già gelando il cuore.
Frigidus circum praecordia sanguis.
Ma il suo sangue era sempre stato freddo, perché lei non aveva mai smesso di essere, in tutti quegli anni, la Principessa del Sangue, la più pura discendente di Eclion, il Signore delle Tenebre.
<<Bisogna agire prima che Marvin ritrovi la Profezia. Farò avvertire Mordred di liberare Daenerys di Gothian e di concepire un figlio con lei. Ora capisco perché la Divoratrice di Cuori si è mantenuta "virgo intacta" fino ad ora. Era l'unica non-morta a cui era stato concesso il diritto di procreare>>
Ulume sorrise:
<<La vostra mente, divina Ellis, è sempre la più acuta di tutte. Ora non vi resta che avvalervi delle spie di Bial l'Eunuco e del suo allievo Bagoas. Vi serviranno bene come un tempo, come ho sempre fatto io>>
Ellis ricambiò il sorriso e indicando la notte senza luna che gravava nera sulla Città Eterna, dichiarò:
<<Sia fatta la volontà di Eclion>>
Cast
Natalie Portman - Helena Vorkidian
Hayden Christensen - Anakin Ataris
Chris Hemsworth - Thor di Alfarian
Anouk Aimee - Ellis Eclionner
dinastia Atreides - dinastia Eclionner
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