mercoledì 1 maggio 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 30. Marvin e Daenerys.



<<Alla fine ho capito, sai... il perché non mi hai voluto>>
Marvin era arrivato subito al nocciolo della questione, non appena Daenerys si era presentata all'udienza nello studio privato dove l'Imperatore-Profeta trascorreva gran parte del proprio tempo, in cima alla torre centrale di Gothian.
<<Ci hai messo trent'anni a capirlo. Perdonami, ma come Profeta sei disastroso!>>
Daenerys aveva preferito stemperare nell'ironia la gravità della situazione.
<<Se l'avessi capito prima, non avrei avuto la forza per intraprendere il Sentiero Dorato. Gli dei sono stati saggi a nascondermi questo aspetto della Profezia. Ma tu lo sapevi fin dall'inizio, fin da prima che io nascessi, non è così?>>
La contessa di Gothian lo guardò con una intensità che non aveva mai manifestato prima:
<<Credevi di essere l'unico ad avere un prezzo da pagare? Mio padre mi avvertì quando ero ancora pienamente umana. Disse che la mia metamorfosi sarebbe stata incompleta, perché un giorno avrei dovuto generare un erede demoniaco, che unisse i poteri di Eclion e di Gothar. Non potevi essere tu. In te il Bene ha sempre prevalso. La tua eredità Vorkidian è più forte di quella Eclionner. Ma tuo figlio Mordred, ahhh.... lui è tutta un'altra questione!>>



<<Concepire Mordred con mia zia Ellis è stato il tributo al Male che fui costretto a pagare per l'ingresso nel Sentiero Dorato. Sempre per la questione degli Arcani Supremi... Bene e Male devono stare in perfetto equilibrio, altrimenti il mondo finirebbe. Mordred è il Male! Tu sei il Male! Siete fatti l'uno per l'altra... come ho potuto non intuirlo prima?>>
Daenerys pareva rattristata:
<<C'è anche del buono in me, e tu mi amavi per questo. Il tuo amore mi lusingava, ma non potevo permettermi di cedere. Il mio dovere era un altro, e non potevo lasciare alcuno spazio per i sentimenti. Quando ho visto che Alice de Bors si è fatta strada nel tuo cuore, ho capito che ormai l'inevitabile si stava per compiere. Sapevo che qualcosa doveva accadere, ma non sapevo né cosa, né quando. Ora lo so, ma la mia visione finisce qui>>
La Visione di Marvin, invece, ricominciava proprio da quel momento:
<<Meglio non vedere, meglio non sapere, meglio quest'ombra, questa caligine... ho letto il Libro del Fato e non posso cambiarlo. Ne sono il custode, e questo compito viene prima di ogni altra considerazione. Gli Arcani Supremi mi ordinano di lasciarti andare via insieme a Mordred. E' il sacrificio più grande che mi sia mai stato chiesto dagli spiriti protettori in esecuzione dei decreti del sommo Ahura Mazda. Altro non posso dirti>>


<<Ci lascerai fuggire così, senza alcuna restrizione?>>
Marvin rise brevemente:
<<Ah... la vostra fuga è un'illusione. Non ci sono più confini nel mio Impero. Potrai anche varcare i vasti oceani, ma i miei informatori ti seguiranno. Anche gli altri Continenti sono sotto il mio controllo. Non c'è più alcuna frontiera. Non altre terre troverai, non altri mari, perché sprecando la tua vita in questo discreto angolo di mondo, tu l'hai già sprecata su tutta la terra>>
Era un vaticinio che non lasciava speranze. Daenerys si sentì quasi soffocare per quel senso di totale pervasività della Profezia di Marvin:
<<Pietà!>> esclamò, come se questo potesse ormai cambiare qualcosa <<pietà per chi parte e chi rimane, pietà per chi raggiunge o ha già raggiunto, pietà per chi non sa che il Nulla è il Tutto... pietà per chi lo sa, per chi lo dice... pietà per chi lo ignora, e brancola nel buio...>>



<<Dal trampolino del Fato non c'è altra scelta che tuffarsi. Prega i tuoi dei, ma non chiedere pietà al destino. L'Ananke, la necessità, è l'unica dea che non ha mai ascoltato una preghiera>>
Improvvisamente Daenerys venne sommersa da tutto ciò che aveva represso per migliaia di anni.
Ripensò ai cuori che aveva divorato e provò ripugnanza per se stessa.
Ho sprecato la mia vita e quella degli altri. Marvin ha ragione a negarmi ogni pietà. Io farei la stessa cosa.
Si sentiva rifiutata, proprio lei che per tutta la vita aveva rifiutato gli altri.
<<Non immaginavo che mi avrebbe fatto così male questo momento. Questa angoscia mi coglie di sorpresa. Oggi tu ti liberi di me. Mi escludi dalla tua vita come se fossi un'appestata. E riesci a farlo perché un'altra ha preso il mio posto nel tuo cuore>>
Marvin scosse il capo:
<<Magari fosse così semplice. Negli affetti nessuno può essere sostituito. Ci illudiamo di poterlo fare, e questo ci espone a gravissimi errori. I nuovi affetti sono una storia a sé. Possono distrarci dai ricordi, certo, ma non possono colmare i vuoti lasciati da chi è uscito dalla nostra vita. Ci rifà un'altra vita, questo sì, ma è una vita diversa. Il sogno che interrompi non ritorna uguale>>



Daenerys sapeva che quell'ultima frase era stata pronunciata da Marigold, la seconda moglie di suo padre.
<<Ora capisco perché mio padre e Marigold si sono lasciati sconfiggere da te. Le tue azioni li hanno fatti sentire vecchi, come mi sento io adesso. E' un'improvvisa consapevolezza di essere vissuti troppo a lungo. Con la tua Profezia togli persino la curiosità del domani>>
Marvin pareva già distante da lei, come se lo spazio e il tempo si fossero interposti tra loro in maniera irreversibile:
<<Ci sono molti modi per ingannare la noia, ma bisogna avere delle motivazioni. Un movente! Io lo so. Senza un movente non vivrei, comunque>>
Non c'era bisogno di chiedergli quale fosse quel movente. Il Sentiero Dorato, la sopravvivenza dell'umanità e la sua evoluzione verso uno stadio superiore.
<<Tu dunque vivrai così a lungo da poter vedere il passo successivo della condizione umana?>>
Era una domanda inutile, e infatti Marvin si limitò a fissarla.
<<I ruoli cambieranno>> fu la sua unica risposta <<e come sempre a sopravvivere saranno coloro che sapranno adattarsi meglio al cambiamento>>
Daenerys gli lanciò uno sguardo accusatorio:
<<Il tuo Sentiero Dorato è crudele!>>
Lui rispose immediatamente:
<<E' la vita ad essere crudele! Nessuno rivivrebbe mai due volte la stessa identica vita. Eppure le persone continuano a sperare nel futuro, perché si immaginano le cose belle che potrebbero accadere e non pensano  alle sofferenze, che saranno comunque maggiori. Ma io... io so a cosa vado incontro... ho visto tutti i miei dolori, uno per uno... e so che non potrò evitarli. Se ho scelto il ruolo di custode della sopravvivenza, l'ho fatto con spirito di sacrificio, nella certezza che la condizione umana possa migliorare. Non per me, non per la mia generazione, che ormai è perduta, ma per coloro che ancora devono nascere>>


Cast

Jon Snow - Marvin Eclionner Vorkidian

Emilia Clarke - Daenerys di Gothian

Tom Hiddleston - Mordred Eclionner

Gianna Nannini - se stessa a 25 anni, ai tempi dell'album California (1979), da cui è tratta la citazione "Il         sogno che interrompi non ritorna uguale".

lunedì 29 aprile 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 29. Eleanor, Igraine, Lilieth, Alienor e Marie de Champagne



Eleanor Eclionner, insieme alla madre, alla suocera e alla "suocera della suocera" (non trovava altro termine per indicare la nonna paterna di suo marito) giunse al castello di Champagne il 28 aprile.
Sua sorella Marie France ed il marito Pierre, conte di Champagne, attendevano nel cortile interno l'illustre corteo di dame.
L'aspetto perfettamente aristocratico di Marie France d'Alfarian era per Eleanor un motivo di continua meraviglia.



Se pensava a come dovesse apparire una giovane aristocratica, le veniva in mente sempre la principessa Marie France.
Non è contaminata dal sangue degli Eclionner. Non ci sono demoni tra i suoi antenati, ma solo santi. E lei stessa è nota per il suo impegno civile e la sua politica attenta ai diritti della gente comune.
Mentre pensava a questo, Eleanor vide che era stata data precedenza, nei saluti, all'imperatrice madre Lilieth Vorkidian.



Nei giorni di viaggio che erano seguiti all'incontro tra Lilieth e Alienor, regina degli Alfar e dei Drow, le due donne avevano ritrovato le ragioni della loro antica amicizia.
Hanno condiviso gli epici anni della guerra contro Marigold di Gothian. Hanno viaggiato insieme in incognito per oltre mille chilometri, quando erano insieme ai pirati. La loro avventura è stata leggendaria come quella di Marvin. Ah, quelli sì che erano tempi!
Eleanor era quasi invidiosa di sua madre: quelli sì che erano anni in cui le donne di valore potevano mostrare al mondo di cos'erano capaci, senza doversi infilare tra le lenzuola di un letto del potente di turno!
Alienor e il secondo marito Lorran di Terramara furono accolti come semidei. 



Pochi ricordavano che Lorran in gioventù era stato un pirata, così come il secondo marito di Lilieth Vorkidian. Ma Eleanor non lo dimenticava. Lei era nata dal primo matrimonio di Alienor con l'imperatore dei Lathear Elner XI e questo aveva fatto di lei una principessa del sangue imperiale, anche se degradata dopo la morte di suo padre e la dichiarazione di nullità del matrimonio dei genitori. Tutte queste cose la facevano sentire ingiustamente sminuita.
Ma io sono quella del ritratto! Eleanor, la regina, duchessa di Aquitaine!



Fu poi il turno di Igraine Canmore, il cui umore era molto migliorato nel constatare che il progetto di Alienor, così come era apparso dai primi colloqui, poteva essere utile a lei e a suo figlio.



Si prospettava infatti per il figlio di Igraine, il giovane Arthur, la possibilità di diventare re effettivo dei Keltar e di assumere come primo cognome quello dei Vorkidian e come secondo quello dei Pendragon.
Se anche Marvin dovesse concedere questo a suo figlio, gli altri Eclionner non la prenderanno bene. La Dinastia rischia di rimanere senza il suo Impero. Possibile che nessuno si renda conto del rischio? Torneremo ad essere dei clandestini, dei reietti, figli di un dio minore. La degradazione di Eclion avrà conseguenze gravissime e Marvin ne sarà responsabile!
Venne infine il momento in cui Eleanor poté essere ammessa alla presenza della sorella minore.
Marie France si mostrò gentile e persino affettuosa:
<<Cara sorella, è per me un onore e un piacere averti come ospite dopo tanti anni. Ho innumerevoli cose da raccontarti e da chiederti. Spero che il tuo soggiorno qui nella contea di Champagne sia degno di una reggente dei Keltar, che forse presto sarà regina>>
Eleanor sapeva che Marie France era sempre informatissima riguardo alle questioni politiche.
Potrebbe addirittura essere una mia alleata. Molte volte ha saputo prendere posizioni coraggiose e controcorrente.
Le sorrise:
<<L'onore e il piacere sono miei. Non vedo l'ora di poterti parlare. E' veramente un caso raro vedere tanta conoscenza della politica in una persona così giovane>>
Marie France ricambiò il sorriso:
<<Occuparmi di politica per me ha un significato diverso da quello di chi pensa solo al potere. Io credo che chi ha ricevuto in dono grandi privilegi abbia il dovere di utilizzarli per fare qualcosa di utile per costruire una società più giusta. Se l'aristocrazia non si sente più al servizio del suo popolo e non usa più i suoi privilegi per il bene delle persone comuni, allora diventa un'oligarchia destinata prima o poi ad essere rovesciata>>
Eleanor annuì:
<<So anche che scrivi poesie e che ispiri grandi poeti come Chretien de Troyes. Lo so perché anche mio marito compare nei suoi poemi cavallereschi>>



Marie France capì che si stava toccando un punto molto delicato. I poemi cavallereschi del trovatore amico della principessa narravano eventi immaginari, ma scomodi. Amori, adulteri, tradimenti, che per la Dinastia imperiale Eclionner erano la norma. Questo si poteva pensare e sussurrare, ma non dichiarare ad alta voce.
La contessa di Champagne però seppe rispondere in modo convincente a sua sorella:
<<Sostiene Fernando Pessoa che la letteratura, così come tutta l'arte, è la confessione che la vita, da sola, non basta>>



Cast

La principessa reale Maria di Francia, contessa di Champagne, figlia di Eleonora d'Aquitania - se stessa

Beatrice Borromeo - Maria France d'Alfarian, comtesse de Champagne

Alice Krige - lady Lilieth Vorkidian, imperatrice madre

Cate Blanchett - regina Alienor di Alfarian

Celeborn di Lothlorien - principe consorte Lorran Plum di Terramara

regina Eleonora d'Aquitania - principessa Eleanor Eclionner

Jessica Chastain - lady Igraine Canmore, imperatrice consorte

Marie of France and Chretien de Troyes - arazzo del XII secolo




domenica 28 aprile 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 28. Marvin e Valyria parlano della Profezia.



Marvin Eclionner Vorkidian convocò sua cugina Valyria la mattina stessa dopo che la Profezia era tornata a manifestarsi.
La principessa si presentò in abito nero, poiché si era sparsa la voce che l'Imperatore-Profeta fosse di pessimo umore ed avesse egli stesso indossato una tonaca nera, quasi in atto di contrizione, dopo essersi fatto rasare i capelli e la barba.
<<Valyria, hai avvertito qualcosa di strano, nel tempio di Atar?>>
In quanto sacerdotessa di rango segreto e figlia di Marigold Ataris, la principessa Valyria Eclionner aveva ereditato una notevole predisposizione sensitiva.
<<Il Fuoco Segreto arde, ma non brucia. La sua fiamma riscalda, ma non incenerisce. Qualcosa di grande è accaduto, non è vero, Maestà?>>
Marvin annuì:
<<La Profezia si è risvegliata in me questa notte. Ho visto tuo fratello Anakin rinnegare il Male e l'Oscurità, ed insieme ad essi il cognome di vostro padre. Questo, insieme a ciò che tu mi riferisci, ha un'unica spiegazione. Atar è passato al Lato Luminoso, rendendo omaggio ad Ahura Mazda, secondo quanto aveva profetizzato, migliaia di anni fa, il divino Zarathustra>>





Zoroastrianism

Ahura Mazda ed Atar erano ormai un'entità unica nella sua luminosità, insieme a Belenos e a Lug.
Valyria ne fu felice:
<<Le mie preghiere sono state accolte!>>
Marvin annuì:
<<Anche le mie. Ma ora si pone un problema dinastico di cui la Profezia mi ha mostrato solo alcuni spiragli. Anakin ha scelto la luce, per questo ha rinunciato ad Eclion, signore delle tenebre. E dunque egli perde il diritto di usare il cognome Eclionner, allo stesso modo in cui lo perdi tu. Ora tu e tuo fratello siete Anakin e Valyria Ataris. Non intendo interferire sulle questioni che si apriranno riguardo alla reggenza su Lathena, ma per quel che riguarda Gothian, non posso esimermi dall'intervenire. Temo che Mordred non prenderà bene questa svolta buonista. Lui è un Eclionner, forse l'unico veramente degno, ormai, di portare quel cognome. Ed è mio figlio, anche se nato illegittimo dal mio incesto con Ellis>>



Valyria soppesò attentamente quelle parole:
<<E' forse un modo gentile con cui mi stai ordinando di rinunciare, assieme al cognome di mio padre, anche quello di mio marito? Di rinunciare a lui e lasciare il luogo dove sono cresciuta?>>
Marvin le prese la mano e le trasmise un lampo della sua Visione.



<<Atar ha diviso la Luce dall'Oscurità. Gli Arcani Supremi oscillano. Io ti offro la possibilità di scegliere la parte migliore>>
Valyria, folgorata da quell'immagine, comprese la buona intenzione di Marvin:
<<E tu allora? Perché rimani qui nel Ghiaccio e nell'Ombra?>>
Marvin sorrise amaramente:
<<Io ho fatto la mia scelta trent'anni fa. Dovevo sacrificarmi affinché il Sentiero Dorato diventasse una Via verso la Luce. Come profetizzò il Poeta: "Facesti come quei che va di notte, che porta dietro il lume e sé non giova, ma dietro a sé fa le persone dotte". Il mio posto è qui, e la mia unica Luce è lady Alice de Bors, che porta in sé il lignaggio di Aenor. Lei sarà mia compagna di strada, per un lungo tratto del Sentiero Dorato>>



Valyria allora si rese conto che nell'alleanza della luce anche la dea Aenor si era unita ad Atar e agli arcangeli.
<<Intendi sposarla?>>
Marvin annuì:
<<Ho appena decretato l'annullamento del mio matrimonio con Igraine Canmore. In cambio ho concesso a nostro figlio Arthur di usare il cognome Vorkidian per primo e di fregiarsi del titolo di Re dei Keltar. Quando tutto ciò sarà noto, Alice de Bors diventerà mia moglie e sarà incoronata Imperatrice. Ho visto che avremo una figlia e che la attende un grande destino!>>
Valyria incominciò ad intuire un disegno che delineava il futuro albero genealogico della Dinastia.
<<Avrai una figlia con sangue Alfar, Keltar e Lathear. Una Principessa del Sangue Imperial-Regio delle tre monarchie. Se Anakin ed Helena dovessero avere un maschio, dalla sua unione con tua figlia potrebbe nascere un Messia>>



Marvin si compiacque della perspicacia di Valyria:
<<Se la Visione non mi inganna, è quello che succederà. quando i tempi saranno maturi, e cioè tra moltissimi anni>>
A Valyria erano rimaste due cose da dire:
<<Che ne sarà di Daenerys di Gothian? E di me?>>



<<Daenerys è destinata a Mordred. Ma non devi essere gelosa di lei, perché tu andrai a Lathena e sposerai Faykan, il figlio di Elner e Alienor, e anche da voi nascerà una nuova dinastia>>
Valyria pensò a come quella Profezia stava ingabbiando la sua vita.




<<Non ti garantisco che sposerò Faykan. Sono ancora sposata con Mordred. Questa Profezia fa assomigliare la nostra famiglia ad un allevamento. Questo non mi piace, Maestà. Voi mi parlate di destino, ma a volte io penso che i principi fondamentali dell'Universo restino pur sempre l'Errore e il Caso>>


Cast

Jonathan Rhys-Meyers - Marvin Eclionner Vorkidian

Nathalie Dormer - Valyria Ataris (prima foto)

Hayden Christensen - Anakin Ataris

Nathalie Portman - Helena Vorkidian

Tom Hiddleston - Mordred Eclionner

Emilia Clarke - Daenerys di Gothian

Lena Headey - Valyria Ataris (ultima foto)

sabato 27 aprile 2013

Alice di Battenberg, la suocera della regina Elisabetta II

File:1885 Alice.jpg

Alice di Battenberg (Windsor 1885 - Londra 1969) fu la madre di Filippo Mountbatten, duca di Edimburgo, principe consorte della regina Elisabetta II del Regno Unito.
Pochi conoscono la storia di questa nobildonna che fu la suocera dell'attuale regina d'Inghilterra.
Anzi, noi tutti siamo abituati a pensare ad Elisabetta II come alla Suocera per eccellenza, ed invece anche  lei, in un passato ormai lontano, fu nuora di una donna di cui era parente stretta, perché Alice era pronipote, per parte di madre, della regina Vittoria. Nella foto sottostante possiamo vedere che la piccola Alice è tenuta per mano dalla bisnonna Vittoria, che regnò sull'Impero Britannico dal 1837 al 1901, per ben 64 anni.



E' curioso constatare come sia Elisabetta II che Filippo di Edimburgo fossero entrambi discendenti della regina Vittoria, come anche Giorgio V e sua moglie Mary of Teck. Questi incroci tra cugini favorirono il diffondersi del gene dell'emofilia, di cui Vittoria era portatrice sana.

File:Emofilia.png

Il 7 ottobre 1903, Alice di Battenberg sposò il principe Andrea di Grecia, figlio di Giorgio I di Grecia e di Olga Konstantinovna di Russia.

File:Laszlo - Prince Andrew of Greece.jpg

 Durante le guerre balcaniche,  il principe Andrea venne richiamato nell'esercito e Alice lavorò come infermiera. Dopo l'abdicazione del cognato Costantino, Alice ed Andrea andarono in esilio con la famiglia.
Nel 1930, a seguito di un profondo esaurimento nervoso, venne ricoverata in clinica, essendole stata diagnosticata la schizofrenia. 
Forse questa è una delle ragioni per cui rimase sempre ai margini della famiglia reale inglese.
Durante la convalescenza si separò da marito Andrea, sospettato di omosessualità, e mantenne i contatti solo con la madre. Incontrò il marito per l'ultima volta nel 1936, al funerale della figlia Cecilia, del genero e di due dei loro figli, morti in un incidente aereo ad Ostenda. Andrea di Grecia morì di alcolismo nel 1944. Il figlio Filippo, pur rifiutandone il cognome, diede il nome del padre al suo secondogenito Andrea, attuale duca di York.
Durante la seconda guerra mondiale, Alice di Battenberg visse ad Atene, mentre il resto della famiglia reale greca era in esilio in Sudafrica. Alice visse una situazione strana, in quanto aveva i generi che combattevano nell'esercito tedesco e il figlio Filippo arruolato in quello inglese, nella marina comandata da Lord Mountbatten, che di Alice era il fratello, e fu l'ultimo Viceré delle Indie.
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Alice tornò in Gran Bretagna nel 1947, per preparare il matrimonio del figlio Filippo con l'allora principessa reale Elisabetta Windsor, che divenne duchessa di Edimburgo in seguito al matrimonio.
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Ho ricercato tra le foto del matrimonio di Elisabetta e Filippo, e ho notato che sono pochissime le immagini che ritraggono la suocera, Alice di Battenberg, che in effetti mostrava i segni della malattia e di un invecchiamento precoce.
La somiglianza di Alice di Battenberg col figlio Filippo di Edimburgo era notevole, specie nella vecchiaia. Confrontiamola infatti con la foto del principe consorte nella sua ormai molto avanzata longevità.
Stesso fisico magro, longilineo, con viso allungato, naso a becco, bocca spaziosa, orecchie di notevoli dimensioni. Queste caratteristiche sono poi passate anche al figlio di Filippo, il Principe Carlo del Galles. Ma torniamo alla vita di Alice di Battenberg.

Negli ultimi vent'anni della sua vita, si dedicò alla beneficienza e arrivò perfino a farsi suora.
Nel gennaio 1949 infatti fondò un ordine di suore greco-ortodosso, Sorellanza cristiana di Marta e Maria, modellato sull'istituto che la zia, Elizaveta Fëdorovna, aveva fondato nel 1909.
Per questo, alll'incoronazione della nuora Elisabetta nel 1953, Alice si mantenne defilata e vestita con l'abito dell'ordine. Nella foto qui sotto vediamo una sua rarissima immagine negli anni '60.

L'assoluta "non regalità" di Alice di Battenberg la rese totalmente estranea alla Royal Family.
I rapporti della regina Elisabetta con sua suocera erano praticamente inesistenti a causa della fede ortodossa di Alice, che, essendo divenuta una suora ortodossa, rifiutò di rientrare nel credo anglicano. Per questa ragione non ottenne decorazioni di alcun genere e fu tenuta in disparte dalla vita di corte, polarizzata intorno alla regina madre Elizabeth Bowes-Lyon.
Alice di Battenberg morì a Londra nel 1969, all'età di 84 anni, in odore di santità. Le esequie si tennero in forma strettamente privata, tanto che ben pochi sudditi britannici se ne accorsero e quasi nessuno ha memoria di lei.
Credo che invece la sua persona meriti di essere ricordata, perché forse il suo animo fu più sensibile di quello di Elizabeth II e sicuramente lo fu molto di più di Philip Mountbatten.

(This post speaks about the life of princess Alice of Battenberg, mother in law of queen Elizabeth the 2nd, who was also her nephew, as it is possible to see in the Royal Family Tree of Great Britain).

Da questo post si può ricavare l'albero genealogico del principe Filippo, marito di Elisabetta II. Tale albero genealogico costituisce una parte rilevante di quello della famiglia reale inglese.


Albero genealogico [modifica]

Filippo, duca di EdimburgoPadre:
Andrea di Grecia
Nonno paterno:
Giorgio I di Grecia
Bisnonno paterno:
Cristiano IX di Danimarca
Trisnonno paterno:
Federico Guglielmo di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
Trisnonna paterna:
Luisa Carolina d'Assia-Kassel
Bisnonna paterna:
Luisa d'Assia-Kassel
Trisnonno paterno:
Guglielmo d'Assia-Kassel
Trisnonna paterna:
Luisa Carlotta di Danimarca
Nonna paterna:
Olga Konstantinovna di Russia
Bisnonno paterno:
Konstantin Nikolaevič Romanov
Trisnonno paterno:
Nicola I di Russia
Trisnonna paterna:
Carlotta di Prussia
Bisnonna paterna:
Alessandra di Sassonia-Altenburg
Trisnonno paterno:
Giuseppe di Sassonia-Altenburg
Trisnonna paterna:
Amalia di Württemberg
Madre:
Alice di Battenberg
Nonno materno:
Luigi di Battenberg
Bisnonno materno:
Alessandro d'Assia
Trisnonno materno:
Luigi II d'Assia
Trisnonna materna:
Guglielmina di Baden
Bisnonna materna:
Julia von Hauke
Trisnonno materno:
Hans Moritz von Hauke
Trisnonna materna:
Sophie La Fontaine
Nonna materna:
Vittoria Alberta d'Assia
Bisnonno materno:
Luigi IV d'Assia
Trisnonno materno:
Carlo d'Assia
Trisnonna materna:
Elisabetta di Prussia
Bisnonna materna:
Alice d'Inghilterra
Trisnonno materno:
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha
Trisnonna materna:
Vittoria d'Inghilterra


L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 27. Atar passa al Bene. Ellis e Ulume ne scoprono le conseguenze.




La prima visita che Ellis Eclionner ricevette dopo il suo ritorno a Lathena fu quella del Sommo Sacerdote del Clero di Eclion, sua santità Rudo Ulume, che comparve da una entrata secondaria nel cuore della notte.
<<Padre Ulume, le vostre visite non sono mai casuali, né tantomeno di cortesia, specie a quest'ora. Ditemi cosa sta succedendo, non vi ho mai visto così turbato>>
Ulume si guardò intorno e poi a voce bassa mormorò:
<<Vostra Altezza Imperiale, alcuni giorni fa è accaduto qualcosa di inspiegabile, almeno secondo il normale ordine delle cose. Voi sapete, Altezza, che da quando sono stato eletto Sommo Sacerdote di fatto il culto di Eclion si è trasformato. Prima era adorato, adesso noi invece lo supplichiamo di tenere lontana la sua tenebra dal Sentiero Dorato. Per trent'anni le nostre suppliche sono state esaudite, ma pochi giorni prima che voi tornaste a Lathena, si è verificato un evento portentoso. La statua di Eclion, nel Sancta Sanctorum, ha preso fuoco, proprio durante una mia preghiera e dovete credermi se vi dico che le fiamme hanno incenerito la statua e da quel momento, al suo posto, arde un fuoco spontaneo, non alimentato da nessun combustibile>>


Atar



Ellis stentava a credere alle proprie orecchie, ma sapeva che Ulume non era certo il tipo di persona che raccontava delle menzogne.
<<Atar ha dunque sconfitto Eclion? C'è stato un sommovimento nella gerarchia dei demoni?>>
Ulume scosse il capo:
<<Non è del tutto esatto, Altezza. Secondo le mie ipotesi, che hanno trovato conferma nella stessa evocazione di Atar, è successo qualcosa di molto diverso. Atar non è più un demone, nel senso che non è più un'entità malvagia. In un certo senso è diventato un angelo della Luce. La sua fiamma ha distrutto solo la statua di Eclion e nient'altro. Il suo fuoco riscalda, illumina, ma non brucia, non incendia, non distrugge. E' dunque alleato di Belenos lo Splendente e di Lug il Luminoso>>
Ellis si rese conto della portata di quell'affermazione:
<<Un'alleanza tra Atar, Belenos e Lug ha un significato politico ben preciso: Anakin ed Helena sono stati svincolati dall'influenza di Eclion, perdendo così il diritto di portare il cognome Eclionner. Dovranno portare i cognomi delle loro madri. Ora dunque lui è un Ataris e lei una Vorkidian>>



Ulume annuì:
<<Se Anakin Ataris dovesse essere nominato reggente, l'Impero dei Lathear diventerà veramente l'Impero del Sol Levante, benedetto dalla sposa di Atar, la dea Amaterasu>>



Ellis incominciò a riflettere ad alta voce:
<<Lathena non è più il centro del potere. Marvin ha spostato il comando a Gothian. Le altre capitali sono sottomesse al nero castello. Se Eclion si è ritirato da qui, dove si era manifestato oltre mille anni fa, è evidente che ha scelto come suo rappresentante un altro esponente della Dinastia. E noi sappiamo che la massima concentrazione di sangue Eclionner si trova nel figlio che io ho avuto da Marvin. E' Mordred il prescelto di Eclion: sarà lui a portare avanti la Dinastia!>>
Ulume annuì:
<<E' vero, ma questo lo espone al rischio che già costò la vita al vostro primogenito. Se volete evitare che Mordred faccia la stessa fine di Elner, dovete persuaderlo alla sottoscrizione di un Nuovo Patto. Avremmo dovuto farlo trent'anni fa, quando Marvin salì al Trono. E' tempo che l'equilibrio tra gli Arcani Supremi si ricomponga. Qui a Lathena sarà Faykan il vero Eclionner, come Primo Ministro, ma a Gothian c'è il rischio che la moglie di Mordred, Valyria, abbia subito lo stesso mutamento di Anakin. Ora anche lei è una Ataris. So che è una sacerdotessa bene gesserit di rango segreto. Presto sarà chiaro a tutti che lei è la Somma Sacerdotessa di Atar. A questo punto temo che il suo matrimonio con Mordred dovrà essere annullato, oppure rischiamo di perdere la discendenza pura di Eclion. Sarebbe la fine della Dinastia>>



Ellis rimase inorridita:
<<Marvin non lo permetterebbe mai! Mordred è suo figlio!>>
Ulume le rivolse uno sguardo dubbioso:
<<Solo gli dei sanno cosa passa nella mente dell'Imperatore-Profeta, ma provate a seguire il mio ragionamento, Altezza. L'alleanza tra Atar, Belenos e Lug è avvenuta in concomitanza con la relazione di Marvin con lady Alice de Bors, nelle cui vene scorre il sangue elfico. Alice è una Alfarian, e discende dalla dea della Luce, Aenor e dal primo re degli elfi, Finarfin, che fu lo sposo di Aenor>>



Era vero. Finarfin aveva sposato Aenor ed aveva generato una stirpe di re degli Elfi, fino a che l'ultimo elfo puro, Gil-Galad, aveva dato in sposa la sua unica figlia Galadriel al re degli Uomini del Nord, i Normanni o Norreni, Thor il Giovane, primo re degli Alfar e fondatore della rocca di Alfarian.



Ellis si rese conto immediatamente delle implicazioni di tutto ciò:
<<L'alleanza della Luce è avvenuta con la partecipazione della dea Aenor! Ecco qual era il piano segreto di Alienor di Alfarian! Sua cugina Alice potrebbe convincere Marvin a mettere in minoranza il potere di Eclion su tutta la Dinastia! Se dovesse dargli dei figli e questi figli dovessero unirsi agli Ataris e ai Vorkidian, per gli Eclionner non ci sarebbe più scampo!>>
Ulume annuì nuovamente:
<<Il Sentiero Dorato diventerebbe la Via della Luce, e l'Imperatore-Profeta potrebbe decidere di ripartire nuovamente il suo impero in tre parti: i Lathear sarebbero governati dalla famiglia Ataris, i Keltar dalla famiglia Vorkidian e gli Alfar tornerebbero sotto il pieno controllo degli Alfarian. Gli Eclionner sarebbero completamente esautorati>>
La Principessa del Sangue alzò gli occhi verso il sacerdote:
<<Cosa posso fare per impedire tutto questo?>>



<<Vostra Altezza Imperiale, per ripristinare l'equilibrio tra gli Arcani Supremi e salvare la Dinastia, c'è un'unico modo. Il rappresentante di Eclion, vostro figlio Mordred, deve unirsi con una discendente di Gothar il Consigliere, demone dei ghiacci, il braccio destro di Ahriman>>
Ellis sentì che quel ghiaccio le stava già gelando il cuore.
Frigidus circum praecordia sanguis.
Ma il suo sangue era sempre stato freddo, perché lei non aveva mai smesso di essere, in tutti quegli anni, la Principessa del Sangue, la più pura discendente di Eclion, il Signore delle Tenebre.
<<Bisogna agire prima che Marvin ritrovi la Profezia. Farò avvertire Mordred di liberare Daenerys di Gothian e di concepire un figlio con lei. Ora capisco perché la Divoratrice di Cuori si è mantenuta "virgo intacta" fino ad ora. Era l'unica non-morta a cui era stato concesso il diritto di procreare>>
Ulume sorrise:
<<La vostra mente, divina Ellis, è sempre la più acuta di tutte. Ora non vi resta che avvalervi delle spie di Bial l'Eunuco e del suo allievo Bagoas. Vi serviranno bene come un tempo, come ho sempre fatto io>>
Ellis ricambiò il sorriso e indicando la notte senza luna che gravava nera sulla Città Eterna, dichiarò:
<<Sia fatta la volontà di Eclion>>


Cast

Natalie Portman - Helena Vorkidian

Hayden Christensen - Anakin Ataris

Chris Hemsworth - Thor di Alfarian

Anouk Aimee - Ellis Eclionner

dinastia Atreides - dinastia Eclionner

giovedì 25 aprile 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 26. Marvin: il ritorno della Profezia


Marvin Eclionner aveva percepito i sintomi della visione profetica che lo stava per travolgere.
Un mal di testa pulsante, acuto, un senso di nausea, di spossatezza.
Le mani gli tremavano e sudava freddo.
Aveva già allontanato tutti.
Nessuno è in grado di aiutarmi in questi momenti. Chi non si salva da sé, non lo salva nessuno.
Si era chiuso nei suoi appartamenti privati e si era disteso nel letto.
La vista gli si era confusa e lentamente si era ritrovato immerso nel buio.
E' come sentirsi prigionieri in un sogno da cui non ci si riesce a svegliare.
Incominciò gradualmente a distinguere dei colori e delle forme.
La Profezia sta tornado: sono uscito dal Cono d'Ombra.
Vide i tre Grandi Progenitori della sua stirpe: al centro Atar, Signore del Fuoco Segreto, padre di Marigold, che brandiva una spada avvolta dalle fiamme; a sinistra Gothar il Consigliere, Signore del Ghiaccio Perenne, capostipite della stirpe dei conti di Gothian; a destra Eclion, Signore delle Tenebre e fondatore della Dinastia Imperiale degli Eclionner.
La spada di Atar sta separando i destini della stirpe di Gothar e di quella di Eclion. 
Era una premonizione di guerra definitiva tra i due demoni da sempre rivali.
Atar sarà un arbitro imparziale? Oppure chiederà qualcosa in cambio?



La scena si stava movimentando e le ombre dei tre demoni si sovrapponevano in uno sfavillio di colori che andava dal rosso fuoco al bianco, al blu, al viola, fino al nero.
Sullo sfondo vedo Castlevania, il regno di Gothar, ma Eclion si staglia contro la luna piena ed Atar fa divampare la sua fiamma imperitura. Il Fuoco Segreto mi chiama a rapporto.
E' forse la fine del mio Sentiero Dorato?
No, non era possibile.
Il sentiero era stato imboccato una volta per tutte.
La spiegazione sta in Atar. E' lui che si sta trasformando.
Marvin sentiva che doveva esserci uno stretto legame tra le scelte di Atar e il destino dei figli di Marigold.
Atar sostiene Anakin. 
Gli parve di vederlo tra i fuochi del regno di Mustafar.



Anakin ha la forza di Atar per parte di madre e quella di Eclion per parte di padre. Non avrei mai dovuto mandarlo a Lathena. 
Ellis, Helena e Faykan erano stati comunque avvertiti, ma c'erano delle incognite.
Con chi si sarebbe schierata Irulan? E il Sommo Sacerdote Ulume?
La crudeltà negli occhi di Anakin era da attribuire ad Atar o ad Eclion?
Quegli occhi facevano rabbrividire.
Marvin però non poteva evitare di guardare quel futuro che gli si stava sdipandando inesorabilmente.
Le fiamme divamparono.
E' Atar che lo possiede. Ma a chi sta tendendo la mano?



C'era una donna, ma si vedeva solo di schiena. Aveva lunghi capelli intrecciati.
Helena? O Ellis? Oppure Irulan?
Era Helena, ed era vestita come una sposa.
Ho dato in sposa mia sorella a questo indemoniato. Perché le premonizioni non me l'hanno impedito?
Helena era una Vorkidian, in lei il Bene prevaleva, discendeva da Belenos lo Splendente e da Lug il Luminoso, e da tutti i Cinquanta Talami che da Vorkidex Pendragon giungevano fino a lei.
Improvvisamente le fiamme sparirono e lo sfondo divenne il cielo stellato, l'impero galattico.
La loro unione porterà dunque Atar a diventare un angelo? Sarà benevola la sua fiamma? 



C'era speranza.
Sullo sfondo si vedevano altri due giovani, che Marvin non conosceva.
Due giovani Eclionner della futura generazione? Se Anakin avrà un figlio ed Alice mi darà una figlia, forse tra loro...
Poteva ricomporsi così l'antica frattura?
Era una soluzione compatibile con quanto aveva visto per il lontano futuro nelle precedenti profezie.
Lo scenario improvvisamente cambiò.
C'era una luce soffusa e una voce che gli chiedeva:
<<Marvin, sei dunque sopravvissuto ancora?>>
Era la voce di Belenos lo Splendente.
<<Dimmi, Marvin, cosa hai imparato dalla tua sofferenza?>>
Si sentì rispondere, nel pensiero:
<<Ho imparato ad accettare quello che non posso cambiare. Ho imparato a fare a meno di chi può fare a meno di me. Ho capito che non posso stare bene, ma che posso cercare di stare meglio. Ho attraversato la sofferenza salvando le parti migliori della mia personalità. In fondo la prova consiste in questo: passare attraverso la sofferenza senza perdere il senso della propria identità. E credimi, non è cosa da poco>>


Cast

Hayden Christensen - Anakin Eclionner

Natalie Portman - Helena Eclionner Vorkidian

lunedì 22 aprile 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 25. Ellis Eclionner torna a Lathena dopo trent'anni.



Nel giorno del suo 67° compleanno, Ellis Eclionner, principessa del sangue imperiale, fece il suo trionfale ritorno a Lathena dopo oltre trent'anni di assenza.
La sua entrata nella Città Eterna avvenne su un trono d'oro massiccio, trasportato come una lettiga da una ventina di guardie del corpo, mentre il resto del corteo la seguiva a piedi.
Indossava la porpora imperiale e un enorme monile d'oro appartenuto all'impeatrice Cixi, sua bisnonna.
Al posto del diadema, però, aveva scelto di indossare un velo di velluto dello stesso color porpora degli abiti. Non aveva bisogno di una corona per ricordare agli abitanti di Lathena che lei era la Matriarca della Dinastia.
Sua cugina Irulan era infatti più giovane e apparteneva ad un ramo cadetto degli Eclionner. Sulla supremazia di Ellis non c'erano mai stati dubbi, persino nei lunghi anni della sua assenza dalla capitale dei Lathear.
Eccomi qua, di nuovo nelle fauci del Drago!
Osservò con attenzione la città e gli abitanti e dovette ammettere che in quei decenni c'erano stati numerosi progressi.
Il Sentiero Dorato di Marvin ha portato i suoi benefici anche qui. Stiamo progredendo, e questo è merito della pace.
Quando il suo corteo fu arrivato all'Agorà, la piazza centrale di Lathena, Ellis alzò una mano e il corteo si fermò. Scese dal trono, affiancata dalle dame di compagnia e fu accolta dalle ovazioni della folla.



A renderle omaggio c'era Leto Fujiwara, presidente del Senato Imperiale.
Ora il cerimoniale prevede che io sollevi le mani, in segno di benedizione.



Nel momento stesso in cui le mani di Ellis si alzarono, Leto Fujiwara si inginocchiò, seguito da tutta la folla presente.



Irulan Eclionner guardava quella scena dall'Acropoli, insieme al generale Tiekanik, prefetto del pretorio.
Erano entrambi allibiti.
<<Guardali,Tiek! La accolgono come se fosse una divinità. Nessuno di loro si ricorda che come Reggente fu disastrosa>>



<<La maggior parte di loro non era ancora nata quando Ellis lasciò la città>> rispose il prefetto.
Irulan annuì:
<<Il che serve solo a ricordarmi quanto sono vecchia>>
Poi si riscosse:
<<Manda l'Eunuco e i miei nipoti a riceverla ai Propilei dell'Acropoli. Io la attenderò nella Grande Piramide, nella Sala del Trono. Ho in serbo una sorpresa per lei, tanto per farle capire chi comanda qui, ancora!>>
Il prefetto annuì:
<<Agli ordini, vostra Altezza imperiale!>>
E corse a chiamare Bial.
Nel frattempo Ellis aveva concluso il suo gesto di benedizione ed aveva cominciato a procedere a piedi, fino alla base dell'Acropoli.





Le modernizzazioni degli edifici apportate dalla Reggenza erano notevoli.
Irulan si è data molto da fare... del resto, l'oro gliel'abbiamo spedito noi in abbondanza. A lei è toccata soltanto la "fatica" di spenderlo.
Incominciò a salire la scalinata, senza mostrare alcuna fatica.



Vide che presso i Propilei la attendeva un uomo calvo e grasso, vestito di viola.



Le venne incontro e la salutò con il massimo onore:
<<Vostra Maestà Imperiale!>>
Ellis sgranò gli occhi.
Soltanto una persona non ha mai smesso di considerarmi un'imperatrice. Ma questa persona è così diversa dal leggiadro eunuco che era stato trent'anni fa.
Lo abbracciò, un gesto che aveva sempre riservato solo a lui.
<<Bial! Non hai idea di quanto mi sei mancato! Sono così felice di rivederti!>>
L'eunuco ricambiò l'abbraccio.
<<Mai felice quanto me, Maestà!>>
Era vero, non stava recitando.
Il suo corpo disfatto porta i segni della responsabilità di mediare continuamente tra le varie anime della Dinastia e tutte le altre fazioni di potere. 
Si erano sempre mantenuti in contatto con una corrispondenza fitta e dettagliata, ma rivedersi di persona era un'altra cosa.
Lui guarderà le mie rughe e i miei capelli tinti e si chiederà dov'è finita la donna nel fiore degli anni che abbandonò questa città per espiare i suoi peccati.
Avrebbe voluto rimanere sola con lui e sfogarsi per tutte le preoccupazioni che l'assillavano,  ma il protocollo imponeva i suoi obblighi.
Vide infatti avvicinarsi il Sommo Sacerdote del Clero di Lathena, Sua Santità Rudo Ulùme.



Anche con lui ci fu un abbraccio, sebbene più formale.
Alleati sì, ma amici mai.
Anche Ulume era invecchiato prendendo la "via grassa". Per Ellis esistevano infatti due modi di invecchiare: la via grassa, come nel caso di Bial o di Ulume, o la "via magra" di coloro che si rinsecchivano progressivamente, accartocciandosi come una foglia riarsa.
<<Ho percepito gravi interferenze sovrannaturali sulla Profezia e sul Sentiero Dorato>> le disse Ulume nell'orecchio <<appena potete, venite nel Tempio di Eclion. Vi attenderò nel confessionale>>
Ellis annuì e sospirò.
Ah, gli intrighi di Lathena, come mi sono mancati! Demoni e cospirazioni: questa città sarà sempre così. Il suo destino sarà sempre essere l'ombelico del mondo.
Del resto i motivi che avevano spinto Ellis a ritornare erano anche di tipo religioso, anche se il termine non rendeva bene la complessità del discorso.
Sovrumano e sovrannaturale erano gli unici termini adeguati.
Finalmente vide alcuni Eclionner che le venivano incontro.
Per prima si fece avanti Helena Eclionner Vorkidian, con i paramenti sacerdotali, ma senza alcuni distintivo, come prevedeva la sua condizione di "bene gesserit di rango segreto". Si inginocchiò e baciò la mano ad Ellis, senza separarsi dal coltello kryss degli iniziati agli Arcani Supremi.

<<Com'è la situazione qui, Helena?>> chiese Ellis sottovoce, mentre la abbracciava.
<<La situazione è grave, ma non è seria>> fu la risposta di Helena.
Ellis sorrise.
Ha ragione. Non è seria. La serietà si è perduta da molto tempo, nella Città Eterna.
Vide poi avvicinarsi Faykan Eclionner, suo nipote, figlio del suo defunto primogrenito Elner.
Il giovane si inchinò e baciò la mano a colei che lo aveva allevato come un figlio.
Faykan meriterebbe la reggenza, ma dovrà accontentarsi del ruolo di primo ministro. In fondo è qui principalmente per spiare Anakin. Metterli uno contro l'altro è stato fin troppo facile, ma alla lunga potrebbe creare problemi. L'ambizione si moltiplica, in questo luogo. Devo metterlo in guardia.
Quando si abbracciarono gli disse:
<<Non farti ingannare dal clima di Lathena, nipote mio. Questa città cambia le persone, e non in meglio. Crea manie di grandezza, e nel contempo finisce per rammollire anche i migliori. Per questo io l'abbandonai volentieri tanti anni fa e avrei preferito non doverci mai tornare>>
Il motivo del suo ritorno, ufficialmente, era quello di presiedere al passaggio delle consegne tra la reggente Irulan e il suo successore. Ma i motivi segreti erano innumerevoli.
Mentre entravano nella Grande Piramide, finalmente anche Anakin venne incontro alla sua illustre consanguinea.
Ah, il figlio di Marigold e di mio padre! L'arma più preziosa della Dinastia, e la più pericolosa.
Anakin Eclionner avanzava con l'aria minacciosa e tracotante di chi si sentiva già il padrone di casa.

Non si inchinò e non baciò nemmeno la mano ad Ellis.
Si sente già superiore a me. Glielo lascerò credere, per il momento.
Si scambiarono freddamente un bacio sulla guancia.
<<Non essere così imbronciato, Anakin! Non ho nessuna intenzione di rubarti la scena. Questa sceneggiata è necessaria per convincere Irulan a non creare problemi. Dopo il passaggio delle consegne, tornerò a Gothian, non temere. Questa città mi evoca troppi brutti ricordi>>
Ed era vero.
I muri di questa piramide sono testimoni di tutti i miei fallimenti. 
Sentì improvvisamente una morsa al cuore, al solo pensiero che il suo figlio primogenito, Elner, era stato ucciso proprio nella Sala del Trono in cui stava per entrare.
Quel Trono è maledetto. Solo un folle, un idiota o un ignorante può desiderare un Trono così malfamato.
Non era solo per umiltà che i sovrintendenti reggenti non si erano mai seduti a quel trono, preferendo il seggio nero di basalto, ai suoi piedi. Era stato Denethor Eclionner a dare inizio a quella tradizione.



Denethor era stato reggente per buona parte del lunghissimo regno di suo padre Echtelion Eclionner, che nell'ultima parte della vita era troppo debole e malato per comparire il pubblico.
Su quel seggio nero io ho governato l'Impero per vent'anni, ed ora sto per andare incontro a colei che vi siede da tre decenni. 
Si fece forza e proseguì.
Quando vide i cambiamenti apportati alla Sala del Trono rimase senza parole.



Questo sfarzo è un'offesa alla sobrietà dell'Imperatore-Profeta! Ed Irulan siede sul Trono del Leone Dorato! 
La provocazione era inaccettabile.
Per contrasto, le tornò in mente quando su quel trono c'era suo figlio Elner XI, e lei gli sedeva alla destra ed Irulan alla sinistra.
Ora sul Trono del celeste impero del sol levante Irulan appariva inarrivabile e senza tempo, come la mitica regina Nefertiti.



Camminare fino a quel Trono fu molto difficile.
Mentre Irulan appariva al massimo dello splendore, Ellis si sentiva improvvisamente stanca.
Questa sceneggiata danneggia l'unità della Dinastia. Ora sarà tutto più difficile.
Quando fu ai piedi delle gradinate che conducevano al Trono, si fermò senza inchinarsi e senza salutare.
<<Chi siede sul Trono del Leone Dorato, che spetta di diritto al nostro Imperatore-Profeta, il divino Marvin?>>
Irulan scelse un tono ironico:
<<Al divino Marvin non dispiacerà se oggi ho occupato il suo seggio per lasciare libero il tuo. Pensavo che avresti gradito accomodarti sul trono di basalto delle reggenti, come ai vecchi tempi, mia cara cugina!>>
Ellis scosse il capo e si voltò verso Bial:
<<Tu ne sapevi qualcosa?>>
L'Eunuco era più sbigottito di lei:
<<Irulan deve aver ideato questa pagliacciata all'ultimo momento, assieme al suo prefetto del pretorio, Tiekanik. Pagheranno entrambi per questo affronto!>>
Ellis si rivolse alla cugina:
<<Preferisco rimanere in piedi. Ti consiglio di tornare al seggio che compete al tuo ruolo, per evitare che questa tua stravagante forma di "cortesia" venga fraintesa dai fedeli sudditi dell'Imperatore-Profeta>>
Nessuno si mosse.
Il silenzio era totale.
Alla fine Irulan si alzò e con grande lentezza, tenendo alto il viso e gli occhi rivolti ad un imprecisato punto dello sfondo, scese i gradini del Trono e fronteggiò la cugina:
<<Come preferisci, mia cara Ellis. Ti vedo così stanca e invecchiata che quasi vorrei rimanere in piedi io>>
Ellis rimase impassibile:
<<Forse il mio corpo è stanco e invecchiato, ma la mia mente è lucida e limpida, al contrario della tua. Eri una persona prudente, e questo era senza dubbio il tuo pregio principale. Ora che hai perso anche questo, comprendo come mai l'Imperatore-Profeta, nella sua infinita saggezza, abbia deciso di revocarti la reggenza. Sono qui come Arbitro del Cambio. Goditi pure questi ultimi momenti di potere, perché i tempi della successione saranno molto rapidi>>
Detto questo si rivolse a Bial:
<<Primo Ministro, scorta me e il mio seguito negli alloggi che ci sono stati destinati. Qui non c'è altro da fare, né da dire>>
E con ciò, molto dignitosamente, voltò le spalle alla cugina e lasciò la Sala del Trono.



Cast 

Anouk Aimee - Ellis Eclionner

Susan Sarandon - Irulan Eclionner

Varys Master of Whispers - Bial l'Eunuco

Emmanuel Milingo - Rudo Ulume

Alia Atreides - Helena Eclionner

Hayden Christensen - Anakin Eclionner

Joely Richardson - Maria Antonietta di Asburgo-Lorena, regina di Francia