Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
domenica 14 aprile 2013
Albero genealogico della dinastia Borbone di Francia, Spagna, Parma, Napoli e Sicilia.
La dinastia dei Borbone (o Borboni, in riferimento al ramo che regnò a Napoli e in Sicilia e poi nel regno delle Due Sicilie) deriva da un ramo collaterale dei Capetingi, che durante il regno dei Valois ottennero in feudo il Ducato di Borbone, una zona del regno di Francia.
Il primo sovrano della dinastia fu Enrico IV di Francia, già re di Navarra. Dal matrimonio di quest'ultimo con Maria de Medici nacque Luigi XIII, che sposò Anna d'Austria. Da quell'unione nacque Luigi XIV, il Re Sole, che vediamo nell'immagine sottostante, insieme alla famiglia: il figlio Luigi, il Gran Delfino ed il nipote Luigi, duca di Borgogna. Entrambi morirono prima di lui e la corona passò al pronipote Luigi XV.
In seguito alla guerra di successione spagnola, Filippo di Borbone, nipote del Re Sole, fu incoronato re di Spagna nel 1713 (in base ai trattati di Utrecht e Rastadt) e diede inizio alla dinastia che attualmente siede sul trono di Madrid.
In seguito al matrimonio di Filippo V con Elisabetta Farnese, ultima discendente del papa Paolo III (fratello di Giulia Farnese Orsini, l'amante di Rodrigo Borgia, papa Alessandro Vi) il ducato di Parma divenne una pertinenza della famiglia reale dei Borboni di Spagna.
Carlo III di Spagna, figlio di Filippo V di Borbone e di Elisabetta Farnese, fu prima duca di Parma, poi Re di Napoli e Sicilia e infine Re di Spagna. Quando si recò in Spagna, lasciò al secondogenito Ferdinando il regno di Napoli e Sicilia, divenuto Regno delle Due Sicilie dopo la Restaurazione operata dal Congresso di Vienna alla caduta dell'impero napoleonico.
Ferdinando IV di Napoli divenne così Ferdinando I delle Due Sicilie. Come molti Borbone era sposato ad una Asburgo, Maria Carolina, sorella di Maria Antonietta, regina di Francia e figlia dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, regina di Boemia e di Ungheria.
L'ultimo Borbone a regnare sulla Francia fu Carlo X, anche se il ramo degli Orleans, a cui apparteneva il suo successore Luigi Filippo, ultimo re di Francia, discendeva comunque dal fratello del Re Sole, Filippo di Borbone, duca di Orleans.
Gli attuali sovrani del Lussemburgo discendono dai Borbone di Parma.
Genealogic tree of House of Bourbon of France, Spain, Parma, Naples and Sicily
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 19. Alice e Daenerys.
L'incontro avvenne pubblicamente.
Daenerys di Gothian lo aveva richiesto nel rispetto dei criteri degli arresti domiciliari in cui si trovava, e l'Imperatore le aveva accordato il permesso di visitare Alice de Bors d'Alfarian, accompagnata però da numerosi testimoni fedelissimi alla dinastia Eclionner.
Un incontro come questo ha senso solo quando esiste un codice segreto e un interlocutore che lo capisca.
Daenerys conosceva infiniti codici, ma non era in grado stabilire quale potesse essere compreso da Alice e non dagli altri testimoni.
Le parole avranno molti significati. La polisemia si presta ad un numero pressoché infinito di letture, diverse a seconda del destinatario del messaggio. E Alice è un destinatario molto particolare.
Era per metà di stirpe elfica, con tutte le implicazioni che ciò significava.
Eppure, quando si trovò di fronte ad Alice ebbe un attimo di delusione.
E questa ragazzina insipida dovrebbe conquistare il cuore dell'Imperatore-Profeta?
Alice la fissava con espressione incuriosita, come se avesse rinvenuto un reperto archeologico nascosto per millenni sotto il ghiaccio. Ed in un certo senso era proprio così.
<<Onorevole Lady Alice, siate la benvenuta nella mia Contea>>
Era un'ironica finzione con cui Daenerys ridicoleggiava il titolo nobiliare di Contessa di Gothian che Marvin le aveva concesso.
Il castello di Gothian era la sua prigione, più che la sua residenza, ma questi erano dettagli trascurabili, in un simile momento.
<<Vostra Signoria, sono io che devo ringraziarvi per la visita>>
Improvvisamente Daenerys capì che quella "ragazzina" sapeva usare le parole come fossero coltelli.
Ha risposto come se fosse la padrona di casa, ma rivolgendosi a me con l'appellativo corretto. Bene bene... ha in sé la giusta dose di veleno per poter sterminare tutti gli Eclionner dalla faccia della terra.
Evitò di tenderle la mano, ma mantenne un tono cortese:
<<Questo era l'appartamento di mia madre Rahella Targaryen>>
Per un istante, breve ma intenso, quel pensiero le provocò dolore.
<<Sua Maestà me l'ha detto. Temeva che avessi paura dei fantasmi>>
Per la seconda volta Daenerys si sentì messa in ridicolo.
<<A volte la paura può essere molto utile. I fantasmi esistono, anche se sono diversi da come li si immagina>>
Alice annuì:
<<Alcuni fantasmi sono solo persone interminabilmente sopravvissute a se stesse>>
Daenerys sapeva bene che quella frecciata era rivolta a lei, ma la giudicò imprudente.
A Marvin questa frase non piacerà.
La ragazza era abile con le parole, ma non aveva ancora la giusta esperienza, quella che serviva ad evitare le gaffes.
<<Quisque suos patimur manes>> commentò Daenerys in modo volutamente scontato, mentre avanzava al centro del soggiorno.
Alice le mostrò una poltrona.
<<Avete conosciuto Virgilio di persona?>>
Daenerys non poté trattenere un sorriso:
<<Sarebbe potuto accadere. Non vi spaventa avere davanti una non morta con ha migliaia di anni nella propria memoria?>>
La fanciulla soppesò quella domanda:
<<Come ho detto prima, non ho paura dei fantasmi>>
Gli occhi di Daenerys, punta sul vivo, pulsarono di pagliuzze violacee
E' troppo sicura di sé, troppo aggressiva. Per controllare Marvin ci vuole più finezza.
Ma era davvero così? Oppure Marvin era attratto proprio da quell'eccesso di sicurezza e di aggressività?
<<Fossi in voi avrei indossato almeno una collana d'aglio>>
Voleva una schermaglia ironica? Eccola servita!
Alice capì e assunse un'espressione più benevola:
<<Siete così bella che mi riesce difficile pensare a voi come a un vampiro>>
Daenerys fu sorpresa da quel tono inaspettatamente diretto.
Questa ragazza riesce a sorprendere ogni volta che apre bocca. Ora capisco perché Marvin è stato folgorato da questo bel visino.
Dietro alla faccia d'angelo doveva celarsi però uno spirito ribelle ed ambizioso.
<<Anche voi siete bella, lady Alice. Siete fresca come un fiore in boccio. Mi chiedo se nessuno ha colto mai questo fiore prima d'ora>>
Alice scosse il capo:
<<Credevo che tra vergini bastasse uno sguardo per riconoscersi>>
Daenerys sentì una fitta al cuore.
Ma come ha fatto a indovinare? Nessuno, nemmeno Marvin ha mai sospettato il mio segreto!
Cercò di mantenere un'espressione vagamente ironica.
<<E voi pensate che una persona della mia età, parlo di millenni, e della mia bellezza, possa aver resistito così a lungo alle tentazioni?>>
Alice non lasciò trapelare alcuna emozione:
<<Penso di sì. Avete respinto l'amore di Marvin Vorkidian!>>
Ah, era qui che voleva arrivare! Bene, allora forse è il momento di farle capire chi è veramente il suo tanto idolatrato Imperatore-Profeta!
Assunse un'espressione malinconica, quasi affranta.<<Marvin è il supremo narcisista di tutti i tempi. Pretende di essere adorato come un dio, e chi si rifiuta di adorarlo viene distrutto, prima o poi. E' stato così per mio padre, il conte Fenrik, per Marigold di Gothian e per Elner Eclionner. A me è toccata una sorte ancora peggiore: murata viva per l'eternità in questo luogo. Non mi ha ucciso solo perché un giuramento lo vincolava a colei che gli ha donato l'immortalità. Avrei dovuto abbatterlo quando ne avevo l'occasione>>
Quelle parole fecero il loro effetto.
Alice socchiuse gli occhi.
<<A me ha chiesto solo tenerezza, così come l'aveva chiesta a voi. Non chiedeva di essere adorato, ma solo di essere trattato con dolcezza. Siete voi ad esservi comportata in modo narcisista>>
Daenerys aveva previsto quella replica e sapeva come rispondere:
<<Lo conoscete poco. Possono passare mesi, a volte persino anni prima che lui riveli la sua reale personalità. Appartiene a quella pericolosa categoria di uomini che sono capaci di sopportare affronti gravissimi per poi esplodere a causa di un'inezia in un giorno di ordinaria follia>>
E dopo una pausa ad effetto, concluse: <<Gli Eclionner sono fatti così>>.
Chi poteva negarlo?
Alice rimase in silenzio per alcuni interminabili secondi.
<<Niente è indistruttibile e nessuna pazienza è infinita. Nemmeno quella di un imperatore. Nemmeno quella di un profeta. Nemmeno quella di un dio>>
Daenerys percepì un certo fervore mistico in quelle parole.
Lo adora davvero. E lui adora lei come in un eterno gioco di specchi. Avrebbe potuto funzionare se non ci fosse stata quell'enorme differenza tra un immortale ed una semplice umana. Lei si illude che Marvin l'amerà per sempre, anche quando il suo bel visino e il suo bel corpo saranno appesantiti e avvizziti dall'età.
Un simile onore era toccato ad una sola donna, l'onorevole lady Ariellyn Vorkidian, contessa di Keltar Senia, la leggendaria nonna materna dell'Imperatore-Profeta.
Daenerys provò quasi pena per Alice, quando pronunciò la frase definitiva:
<<Se la pazienza non è infinita, l'amore lo è ancor meno. Persino quello di un dio>>
Cast
Mia Wasikowska - Alice de Bors
Anne Hathaway - Daenerys di Gothian
Rahella Targaryen - Se stessa
Jonathan Rhys-Meyers - Marvin Eclionner Vorkidian
dinastia Targaryen - dinastia Eclionner
sabato 13 aprile 2013
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 18. Lilieth e Marvin: la nuova Profezia
L'Imperatrice Madre Lilieth Vorkidian sedeva su una comoda poltrona nel salotto privato di suo figlio Marvin Eclionner, l'Imperatore-Profeta, nella torre centrale del Castello di Gothian.
Avrei dovuto visitare più spesso mio figlio. Se io fossi stata qui, avrei potuto evitare tante pessime decisioni.
Mentre guardava suo figlio, provava sentimenti contrastanti.
<<Ti dispiacerebbe se io restassi più tempo a Gothian? Prometto che non interferirò nella tua vita. Ho solo bisogno di vederti più spesso>>
Marvin pareva piuttosto scettico:
<<Non mi offenderei se voi rimaneste con me, ma alla prima interferenza ve ne tornerete ad Amnisia, madre. Spero che ne siate consapevole>>
Lilieth annuì.
Dovrò essere prudente.
Era ovvio che il vero motivo della visita era la preoccupazione generale che Marvin, proprio nel momento in cui la capacità profetica era indebolita, potesse essere manovrato o danneggiato attraverso la leva dei sentimenti.
Quello che nessuno capisce è che mio figlio vuole affetto, come tutti noi. Chi dice che Marvin cerca il sesso si sbaglia. Quella è l'ultima cosa che si aspetta. Per lui un abbraccio, una carezza, una parola dolce sono infinitamente più importanti di un rapporto sessuale.
Ellis non poteva capirlo, e nemmeno Igraine. Meno di tutte, sicuramente, Daenerys.
Perché mio figlio si è circondato di donne che non valgono niente?
Ma quello, in fondo, era la domanda che assillava ogni madre che avesse figli maschi adulti.
<<Lascio a te l'organizzazione del mio tempo, se vuoi che mi renda utile senza pestarti i piedi>>
Marvin sorrise:
<<Vi affido l'addestramento di Faikan, il figlio di Alienor e di Elner. E' mio nipote e vostro pronipote acquisito. E' un Eclionner, allevato come tale. Ora vuole essere iniziato agli Arcani Supremi secondo il rito celtico>>
Lilieth ne fu sorpresa. Faikan era un guerriero e si vantava del proprio sangue elfico. Che cosa lo aveva spinto verso il sacerdozio?
Marvin avrebbe dovuto scegliere lui come marito di Helena.
In ogni caso, unire i poteri del guerriero con quelli del sacerdote era rischioso. Bastava pensare alla storia dei Templari, o dell'Ordine Teutonico, per capire che i religiosi armati potevano diventare una specie di stato nello stato.
<<E' stato lui ad avanzare questa richiesta?>>
Marvin annuì:
<<In assenza di guerre, si sente inutile come militare. Ritiene che il sacerdozio possa dargli le risposte di cui ha bisogno. Ha scelto il rito celtico perché può ampliare i suoi orizzonti. Voi siete la migliore iniziatrice nell'ambito del rito celtico. Non voglio un druido, voglio una persona di famiglia, una di cui fidarmi ciecamente. Vi chiedo quindi di accoglierlo come un figlio e di aiutarlo nel suo percorso di crescita>>
Lilieth continuava ad essere scettica.
Dovrebbe occuparsene Marvin stesso! E' lui il migliore iniziatore, il migliore insegnante. Ah, la pazienza , la gentilezza e la complicità con cui insegna agli iniziati! Solo una persona che ha profondamente sofferto a causa degli insegnanti può capire i disagi degli studenti, e rispettarli, senza offenderli mai. Forse anche io ho sofferto abbastanza per capirlo.
Guardò suo figlio e decise di accettare l'offerta:
<<E sia! Faikan troverà in me una seconda madre, forse migliore della prima>>
Ma era saggio offrire a Faikan questo privilegio.
Forse Marvin si sente in colpa per averlo privato dei genitori. E' una maledizione che si ripete troppo spesso nella dinastia Eclionner.
L'Imperatore-Profeta parve soddisfatto:
<<Bene. In cambio di questa vostra disponibilità, madre, vi terrò informato su determinate questioni che riguardano la sicurezza del Sentiero Dorato. Ci sono determinate persone che sfuggono completamente alla mia capacità predittiva. Sto cercando di capire che cos'abbiano in comune. Deve esserci un insieme di caratteristiche che li rende invisibili alla profezia. Sono tutti nati dopo la mia prima incoronazione. Li ho tenuti vicino per molto tempo e li ho studiati. Altri sono ancora qui, e li sto analizzando. Alice de Bors è una di loro>>
Lilieth inarcò le sopracciglia.
Questa sì che è una notizia. Ora si spiegano molte cose.
Fissò suo figlio con stupore:
<<E gli altri sono i giovani Eclionner, compresa tua sorella Helena, non è così?>>
Marvin fece segno di sì col capo:
<<Credo di aver capito quale sia la caratteristica che li rende imprevedibili>>
Lilieth era perplessa, ma si limitò a chiedere:
<<Quale sarebbe?>>
Per un attimo Marvin tornò ad essere il Profeta:
<<La loro generazione è la prima che non è destinata ad ereditare il Trono. Il loro compito è quello di portare avanti la Dinastia e di ricoprire incarichi importanti, ma nessuno di loro è destinato ad ereditare il mio Impero. Io sono destinato a succedere ai miei presunti successori, a sopravvivere a tutti loro. E questo loro non lo accettano, e faranno tutto il possibile per evitare che io li privi di ciò che ritengono giusto avere di diritto>>
Una domanda rimaneva il sospeso:
<<Capisco il movente dei giovani Eclionner, ma Alice de Bors cosa ha a che fare con loro? Lei non è una tua erede>>
Marvin guardò la madre con tristezza:
<<No... i giovani Eclionner sono i mandanti morali... ma Alice... lei...>> e qui la commozione si fece sentire <<...lei è l'esecutrice materiale... l'arma inconsapevole, ma non per questo meno pericolosa... lei... lei mi uccide... dolcemente... dolcemente mi uccide...>>
Killing me sofly with this song.
Anche gli occhi di Lilieth si riempirono di lacrime.
I suoi occhi parlavano da soli.
L'ho abbandonato, aveva meno di un anno... l'ho ritrovato dopo vent'anni e l'ho abbandonato di nuovo... sono passati altri decenni e solo adesso... solo adesso capisco di averlo sempre sacrificato sull'altare della politica...
Lui era il Principe Promesso, il Figlio di Cento Re, il Profeta dei Keltar, il Messia dei Lathear, il sovrano dell'Impero dei Diecimila anni.
Jessica Atreides sopravvisse a suo figlio per quasi cinquant'anni... mi chiedo se avesse un cuore. Io credevo di poter fare come lei.
Chinò il capo e chiuse gli occhi, fragile come una foglia accartocciata.
Marvin la abbracciò.
Rimasero così per un tempo indefinibile.
E' la prima volta che ci scambiamo un abbraccio sincero. Una madre e un figlio, nient'altro.
Marvin aveva conservato quell'aspetto adolescenziale che lo rendeva agli occhi di Lilieth ancora più vulnerabile.
<<Ce la farai, Marvin. Ce l'hai sempre fatta. Hanno tentato di tutto per eliminarti. Forse non smetteranno mai. Ma tu sei forte, io lo so. Sei più forte di tutti loro messi insieme. Non riusciranno a farti fuori, non ce la faranno... va' avanti per la tua strada, non guardare cosa fanno gli altri... tu va' avanti, prosegui... prosegui il tuo Sentiero Dorato... non voltarti indietro... il passato non esiste... >>
Marvin cercò di riguadagnare la sua compostezza e i suoi occhi si aprirono alla Profezia:
<<Lo farò, madre. Nessuno riuscirà a interrompere il mio cammino. La mia Visione si rinnova, dice che io ci sarò ancora, dopo l'oscurità, dopo la nebbia. Io ci sarò ancora e gli altri Eclionner non ci saranno più. Quelli che verranno dopo saranno come gnomi all'ombra di un gigante. E per quel che riguarda Alice... lei non costituirà più un pericolo... quel bel visino non durerà...>>
Lilieth si rese conto che Marvin era in preda all'awen, all'ispirazione derivante dalla Profezia. Il suo vaticinio andava memorizzato. Prese una penna e una pergamena, e riportò le sue parole.
<<Un giorno Alice indosserà un'armatura e una spada. Vedo dietro di lei la Regina Bianca... oh, si è nascosta dietro un nuovo viso, ma è sempre lei, la figlia del vampiro... e dall'altra parte c'è il Matto... come nelle carte dei Tarocchi... si stanno muovendo contro di me... ma io li fermerò...>>
Lilieth si chiese se Marvin stava interpretando la visione nel modo giusto.
Quel bel visino non durerà... non è una profezia di morte... semplicemente Marvin sta vedendo che gli altri invecchieranno, mentre lui rimarrà eternamente giovane.
Il passo successivo fu una rivelazione per entrambi.
Il pericolo non viene da Alice, ma da Daenerys... la figlia di Fenrik di Gothian... dovremmo eliminarla subito, ma non abbiamo prove contro di lei, nessuna prova tranne la Profezia e le profezie non si possono cambiare, chi tenta di cambiarle, le peggiora.
Lilieth si lasciò sprofondare nella poltrona.
Marvin pronunciò le formule di rito per la conclusione del vaticinio.
<<Ti ridòno all'atro fondo, visione. Una distanza ci divide>>
Cast
Alice Krige - Lilieth Vorkidian
Jonathan Rhys-Meyers - Marvin Eclionner
Daeron Targaryen - Faikan Eclionner
Siona Atreides - Helena Eclionner
Mia Wasikowska - Alice de Bors
Anne Hathaway (La Regina Bianca) - Danerys di Gothian
Johnny Depp - Il Matto
mercoledì 10 aprile 2013
Albero genealogico della dinastia Asburgo da Filippo I a Carlo II, fino alla guerra di successione spagnola e all'avvento dei Borboni di Spagna
Filippo I d'Asburgo sposò Giovanna di Castiglia, detta la Pazza, dalla quale ebbe sei figli: l'imperatore Carlo V, re di Spagna col nome di Carlo I; l'imperatore Ferdinando I, re di Boemia e d'Ungheria e arciduca d'Austria; l'infanta Eleonora; l'infanta Isabella; l'infanta Maria reggente dei Paesi Bassi e l'infanta Caterina.
Carlo V divise l'impero: la Spagna e i suoi possedimenti in Italia, nei Paesi Bassi e nelle Americhe andarono a suo figlio Filippo II. L'impero germanico, l'Austria, la Boemia e l'Ungheria andarono al fratello Ferdinando II.
Gli Asburgo spagnoli si estinsero con Carlo II, morto nel 1700.
Per la sua eredità si scontrarono gli Asburgo d'Austria e i Borboni di Francia, nella Guerra di Successione Spagnola.
La guerra, protrattasi per oltre dieci anni, terminò con i trattati di Utrecht e Rastadt, che assegnarono la Spagna ai Borboni (nella persona di Filippo V, nipote di Luigi XIV e antenato dell'attuale re di Spagna, Juan Carlos) e tutto il resto dei possedimenti spagnoli europei agli Asburgo d'Austria, determinando l'egemonia austriaca nella penisola italiana.
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 17. Il ritorno di Ellis Eclionner.
Ellis Eclionner amava le tenebre, ma non il ghiaccio.
Forse era per questo che il castello di Gothian, pur essendo il centro del potere imperiale, non sarebbe mai stato in grado di farle dimenticare gli agi e gli sfarzi della reggia di Lathena, da dove un tempo aveva governato il popolo dei Lathear in qualità di reggente per il suo defunto primogenito.
Due motivi la legavano però a quel luogo, anzi, due uomini: suo nipote Marvin, l'Imperatore-Profeta e suo figlio Mordred, il frutto dell'incesto tra lei e Marvin.
Era consapevole che Marvin l'avrebbe condotta alla rovina.
Il mio percorso di redenzione si è spezzato nel momento in cui mi sono concessa a lui.
Prima di quella follia, Ellis avrebbe potuto ancora salvarsi.
Avevo ceduto il potere, avevo rinunciato a servire Eclion l'Oscuro. E avevo pianto sulla tomba di mio fratello e su quella del mio primogenito. Quel dolore avrebbe dovuto essere la mia espiazione.
E invece aveva rivisto in Marvin tutto ciò che aveva perduto, con in più la forza imposta dalla Profezia.
Era necessario. Inevitabile, come tutte le sentenze degli Eclionner, la Dinastia dei Mille Anni.
E Marvin... beh, lui era il principe promesso, era l'incarnazione stessa della Profezia.
Eclion, tu hai maledetto la tua stirpe per l'eternità!
Ma non aveva senso prendersela con un demone.
Ci sono questioni più immediate che richiedono una mia decisione.
La prima questione stava proprio lì, sul tavolo, sotto i suoi occhi.
Un plico, una lettera da parte della moglie di Marvin, l'imperatrice consorte Igraine Canmore di Logres.
Le pareva di vedersela davanti, con quei suoi capelli rossi e occhi verdi da Keltar delle Highlands.
Eppure persino lei, con tutta la sua bellezza, alla fine è caduta in disgrazia.
E quella lettera supplichevole ne era una prova.
Igraine mi chiede aiuto. Riconosce il mio rango di principessa del sangue imperiale, e mi si rivolge con un'imbarazzante cortesia.
Rilesse di nuovo il messaggio:
"Vostra Altezza Imperiale,
qualunque sia stata la ragione dei nostri passati dissensi, vi chiedo di prendere in considerazione le mie parole.
La notizia dello scandalo è giunta ormai anche qui, a Caemlyn. Non è più possibile mettere a tacere le voci.
E' sulla bocca di tutti la favola di Alice de Bors d'Alfarian, che con menzogne, lussuria e sortilegi ha ottenebrato la mente del nostro venerato Imperatore-Profeta.
Per il bene che entrambe vogliamo a lui e al suo sacro Sentiero Dorato, io vi imploro di fare tutto ciò che è in vostro potere per salvare Marvin da questo attentato alla sua indipendenza di giudizio. Ho già allertato vostra cugina Irulan, a Lathena, e mia suocera Lilieth, l'Imperatrice Madre.
In nome del sacro principio dinastico degli Eclionner, invoco l'unica soluzione in questi casi: la soppressione dell'elemento incompatibile.
Confido nella vostra esperienza e nel ruolo di garante della Dinastia, quale Principessa del Sangue imperiale e zia del nostro sovrano.
In fede, io mi firmo sinceramente vostra amica e alleata
lady Igraine Canmore di Logres, hon. Eclionner, Imperatrice Consorte.
Castello di Caemlyn, 12 aprile, anno imperiale 1031."
Per trent'anni Igraine ed Ellis si erano odiate e disprezzate a vicenda.
E adesso lei si firma "sinceramente vostra amica e alleata".
La politica era fatta anche di quegli incomprensibili scherzi del destino.
"La soppressione dell'elemento incompatibile"... Igraine è sempre stata assetata di sangue, ma mai come adesso...
Ellis sapeva che un fondo di gelosia era comunque rimasto alla radice delle ire della consorte imperiale tradita.
Quando lei e Marvin si separarono, Igraine, prima di ritirarsi a Caemlyn, aveva posto un'unica condizione.
Ellis lo sapeva bene, perché era stata lei la causa della loro divisione.
All'inizio Igraine aveva pronunciato parole amare:
<<Sei caduta anche tu nella sua trappola. Povera Ellis, ti lascio il mio posto, fino a che lui non ti butterà via come ha fatto con tutte le altre. Non provo rabbia né risentimento per te, solo compassione>>
La consorte imperiale aveva poi lasciato Gothian ad un patto.
"Marvin, ti chiedo solo di non rendere pubblica la tua felicità con un'altra donna. E questo non per per il mio cuore, che è già irrimediabilmente spezzato, né per la mia reputazione, che ormai è quella di una moglie ripudiata. Fallo per il Sentiero Dorato, per gli ideali nei quali abbiamo creduto quando eravamo giovani. Fallo perché questo sogno non sia dimenticato"
Parole dignitose, di una consorte che in fondo lo amava ancora.
Marvin si era commosso, in fondo era "vulnerabile all'amore più che a ogni cosa".
E da allora non aveva mai fatto nulla che potesse mettere pubblicamente Igraine in imbarazzo, e tanto meno gettare ombre sul Sentiero Dorato.
Ma adesso con Alice de Bors sta venendo meno a tutte le promesse. Sta tradendo anche se stesso e i princìpi per cui ha sempre combattuto.
Eppure Ellis non riusciva a condannarlo del tutto
Chi sono io per giudicare? Ma non voglio nemmeno che Marvin rovini se stesso e la Dinastia per un'infatuazione verso una ragazza che è tutto tranne che innocente.
Che fare dunque?
Con Marvin la tattica del nascondere il "frutto proibito" era servita solo ad accentuarne il desiderio.
Perché più di ogni altra cosa, noi desideriamo ciò che non possiamo avere.
Chi meglio dell'incestuosa Ellis poteva saperlo?
Non posso permettere che lui commetta i miei stessi errori. Non ho salvato me stessa, ma posso ancora salvare lui.
Marvin doveva confrontarsi con le sue debolezze, capire esattamente dove stava il confine tra la salvezza e la perdizione.
Deve arrivare sul ciglio di quell'abisso, e vedere che di là da c'è qualcosa di ripugnante... lui lo sospetta, ma non riesce a vederlo: la Profezia è entrata nel cono d'ombra.
Ellis conosceva Marvin meglio di chiunque altro al mondo.
Ho amato suo padre, potrei essere sua madre, sono sua zia e sono stata la sua amante. Ho concepito un figlio con lui, dopo che lui aveva ucciso il mio, sia pure per legittima difesa.Tutto ciò è abominevole, eppure siamo stati bene insieme, e abbiamo tenuto in piedi la Dinastia!
Persino Igraine lo sapeva.
Quella lettera ne era la dimostrazione.
Ellis l'aveva imparato troppo tardi, ma per Marvin, forse, c'era ancora speranza.
Cast
Eva Green - Ellis Eclionner
Jessica Chastain - Igraine Canmore
Mia Wasilowska - Alice de Bors
Emilia Clarke - Daenerys di Gothian
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 16. Terzo incontro tra Marvin ed Alice.
Il ciambellano di corte annunciò l'ingresso nella sala del Trono Nero di Gothian della favorita di Sua Maestà Imperiale, l'Imperatore-Profeta Marvin Eclionner Vorkidian:
<<La Onorevole Lady Alice de Bors, Dama d'Onore dell'Ordine Imperiale di Gothian!>>
La fanciulla si avvicinò lentamente al Trono, timorosa di trovarsi di fronte alla Sacra Presenza dell'Imperatore-Profeta.
Marvin appariva piuttosto serio, come al solito.
<<Lady Alice, vi prego, accomodatevi nel seggio al mio fianco>>
La ragazza si sedette e attese di essere interpellata.
Marvin se ne accorse e chiese:
<<Come va? Come state?>>
Alice sorrise:
<<Quando sono con voi sto bene>>
Marvin annuì.
E' sincera, e proprio per questo molto pericolosa. Sto mettendo a repentaglio il mio equilibrio mentale e la stessa solidità del Sentiero Dorato per cosa? Per bisogno di affetto?
Sì, era la prima volta nella sua vita in cui aveva anteposto un proprio bisogno rispetto all'interesse superiore dell'umanità.
<<E quando non siete con me, lady Alice?>>
La fanciulla scrollò le spalle:
<<Diciamo che non sono molto amata dalle altre dame, e meno ancora dai vostri parenti, ma questo non è una novità e non mi turba più di tanto. Mio padre mi ha insegnato a non curarmi troppo di quello che dice la gente>>
Marvin si sentiva sprofondare in una specie di trappola che Alice non era minimamente cosciente di rappresentare.
<<Vorrei poter dire che si tratta solo di invidia, ma c'è dell'altro, mia cara Alice. Mi riferisco in primo luogo alla politica. Tutti i miei collaboratori hanno paura di perdere la loro influenza su di me. I miei parenti in particolare hanno il terrore di dover spartire il loro potere con qualcun altro. Credo che sarebbero pronti a tutto pur di evitarlo. Già ora mi denigrano per il fatto che ho un dialogo con una ragazza che potrebbe essere mia figlia>>
Alice tornò a sorridere:
<<Maestà, voi non solo avete mantenuto un aspetto giovane, ma anche la vostra mente, pur con la memoria degli antenati e la visione del futuro, si è mantenuta limpida e fresca come l'acqua di una sorgente. Parlare con voi è estremamente piacevole e non ci vedo niente di male. Non stiamo facendo niente di sbagliato e tanto meno di illecito>>
Su questo non c'erano dubbi.
Non sono certo io quello che sta circuendo l'altra. A volte mi chiedo se abbiano creato questa fanciulla apposta per fare breccia su di me. Vogliono cucirmi addosso lo stereotipo del sapiente che si lascia abbindolare dalla Lolita di turno.
Ma ad essere sincero con se stesso, Marvin incominciava a sentirsi abbindolato, ma non tanto da Alice, che fino a quel momento si era comportata correttamente, quanto piuttosto dai suoi nemici, da coloro che volevano screditarlo.
Mordred e Valyria avevano ragione. Devo stare molto attento.
Si rivolse alla damigella con cortesia:
<<Honi soit qui mal y pense. Sia disonorato chi pensa male! Era l'antico motto dell'Ordine della Giarrettiera. Un re del passato aveva raccolto la giarrettiera di una dama e gliel'aveva restituita. Ai maligni che credevano di vedere dietro a questo gesto una tresca segreta, il re rispose appunto in quel modo>>
Ma si era realmente sicuri che Edoardo III fosse in buona fede?
Quanti sovrani si erano circondati di amanti molto più giovani di loro?
La differenza di età, quando la persona più adulta era ancora giovanile, attribuiva un alone di superiorità all'adulto, che lo faceva apparire forte anche quando non lo era.
E certamente se questo adulto era un uomo di potere, allora la sua attrattiva era quasi irresistibile per una giovane donna.
Quando ero giovane trovai conforto fra le braccia di mia zia Ellis, che aveva vent'anni più di me. Ancora adesso sento il suo fascino.
Mentre lui fantasticava, Alice parlava:
<<Un aneddoto molto curioso! Ma chi pensa male di voi, vi fa un torto molto maggiore. Chi vi conosce non può negare la vostra moralità. Se qualcuno lo fa, allora è quel qualcuno ad essere in malafede, non trovate?>>
Marvin annuì:
<<Non credo che mettano in dubbio la mia moralità, e tanto meno la vostra... semplicemente conoscono il mio punto debole, e cioè i sentimenti. Quello è il mio tallone d'Achille. Sono un inguaribile sentimentale!>>
Un sentimentale che non aveva ancora ricevuto un'adeguata istruzione.
Alice lo aveva guardato con rispetto:
<<Sire, quello non è un punto debole. E' ciò che vi ha mantenuto umano! Io credo, se mi permettete di essere sincera, che il motivo per cui la contessa Daenerys von Steinberg non ha ricambiato i vostri sentimenti è perché un vampiro non ha sentimenti umani. Ciò che l'ha spinta a diventare la Divoratrice di Cuori non è, come lei vorrebbe far credere, il suo cuore ferito, ma il suo orgoglio punto sul vivo! Quella vampira non vi avrebbe mai potuto rendere felice. Chi in voi vede solo l'Imperatore-Profeta non riesce a vedere la vostra umanità>>
Una fitta al cuore trapassò Marvin Eclionner Vorkidian:
Quale dio o quale demone ha condotto fino a me quest'angelo?
E pensarci vorrei, ancora un po'... noi siamo impauriti da quest'angelo... a pensarci è così... chissà dov'è, l'ultima parola che riguardava te... sei nella mia mente, solo nella mia mente, soltanto nella mia mente... e vederti e non parlarti mi dà un brivido... per un amore nuovo che sta nascendo qui...
Cercò di ricacciare dentro di sé la commozione:
<<Davvero riesci a distinguere la mia umanità? Nemmeno mia madre ci riesce più. Nemmeno mia moglie. Nemmeno i miei figli. Nemmeno Ellis, pur con tutta la sua dolcezza...>>
Alice non nascose la sua commozione:
<<La vostra umanità non è in contrasto col Sentiero Dorato. E' questo che loro non capiscono. Credono che la metamorfosi che vi ha reso immortale ed eternamente giovane vi abbia anche trasformato in un'entità sovrumana, una specie di divinità in terra. Ma non hanno capito che voi non siete un dio, ma un Profeta, uno che annuncia la venuta di un dio>>
Marvin sentì che la sua anima, o qualunque cosa fosse rimasta nel suo spirito, era stata come riesumata dopo innumerevoli anni.
Uno che annuncia la venuta di un dio... ma quale dio? La mia Visione si interrompe proprio qui. E forse era necessaria una donna angelicata per ritrovare il dono della profezia.
<<Avete una profonda saggezza, lady Alice, nonostante la vostra giovane età. Come avete raggiunto un tale livello di discernimento?>>
Alice rispose con voce vellutata:
<<Parlando con mio padre, Maestà. E' lui che mi ha insegnato che se un peso ci grava l'anima, allora dobbiamo parlarne, perché le parole sono in grado di sopportare qualunque peso>>
Era vero.
Per Marvin quelle parole furono come un'illuminazione.
Quale tesoro è giunto qui alla mia presenza!
Le parole potevano veramente farsi carico dell'onere che la mente non sopportava più.
Le parole possono guarirci. Parlando, possiamo salvare la nostra mente e la nostra anima.
Guardò la sua interlocutrice con un rispetto quasi reverenziale:
<<Ciò che avete detto è una verità fondamentale, che io avevo quasi dimenticato. Ricordo che quando ero un adolescente soffrivo di malinconia, ed ora posso dire che quel sentimento era dovuto alla convinzione di essere inferiore agli altri. Ero nato nel dolore, nell'anno della Primavera di Sangue, e fui abbandonato dai genitori: sentivo fortemente l'emarginazione e la sindrome dell'abbandono, un'ombra che mi ha perseguitato per tutta la vita. Ma per fortuna avevo il dono della parola, e parlandone sia con mia nonna che con il druido Halfgan, riuscivo a sgravare la mia mente dal peso di quella sofferenza. Ma dopo che essi morirono, io non trovai più nessuno che fosse disposto ad ascoltarmi e capirmi, senza cambiare discorso e senza giudicare. A volte penso che la Visione mi abbia abbandonato perché la mia mente è gravata da troppa sofferenza, accumulatasi negli anni perché non ne ho mai parlato con nessuno a cui importasse veramente e di cui mi potessi fidare>>
Lei lo osservò in silenzio.
Marvin capiva il suo dilemma.
Non può proporsi apertamente come confessore. Sa che in quel caso potrei sostenere che la sua compagnia mette in pericolo i miei segreti. Ma il problema è un altro. Lei mette in pericolo me stesso interamente e senza volerlo. Mi mette in pericolo per il solo fatto di esistere.
Cast
Mia Wasilowska - Alice de Bors
Jon Snow - Marvin Eclionner Vorkidian
Sue Lyon - Lolita
Venere del Botticelli -Donna angelicata
lunedì 8 aprile 2013
Albero genealogico dei Borgia
_______________________________________
| |
Alonso Borgia Isabella Borgia
(1378-1458) |
divenuto Papa col nome Rodrigo Borgia
di Callisto III (1431-1503)
divenuto Papa col nome di
Alessandro VI
+ +
Vannozza Cattaei Giulia Farnese Orsini
(1442-1518)
___________________________|_______________ ________________
| | | |
Juan de Borjia Cesare Borgia Lucrezia Borgia Goffredo
Duca di Gandìa Duca di Valentinois Contessa di Pesaro Borgia
1475-1497 1476-1509 Duchessa di Bisceglie +
+ Duchessa di Ferrara Sancha
Maria Enriquez de Luna + d'Aragona
| Alfonso d'Este
Juan II de Borjia |
Duca di Gandia Ercole II d'Este
|
San Francisco de Borja
(1510-1572)
Papa Alessandro VI
Vannozza Cattanei (1442-1518), diede a Rodrigo Borgia quattro figli, tre maschi e una femmina.
Lucrezia Borgia (1480-1519) sposò Giovanni Sforza, Alfonso di Bisceglie e Alfonso d'Este
Giulia Farnese Orsini, detta La Bella (1474 -1524) fu la più nota amante di Rodrigo Borgia.
Cesare Borgia, fu cardinale, ma rinunciò alla porpora divenendo Duca di Valentinois e Conte di Romagna.
L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 15. Irulan e Bial: intrighi a Lathena.
La Principessa imperiale Irulan Eclionner, reggente della città di Lathena, e il suo Primo Ministro Bial l'Eunuco avevano indetto la riunione straordinaria d'urgenza, secondo una modalità che non si era più manifestata dai tempi della fine del regno di Elner XI e dell'Inizio della Reggenza.
Era da tempo che, nella Grande Piramide dell'Acropoli di Lathena non si teneva una riunione fuori programma del Consiglio dei Ministri.
Irulan lo sapeva meglio di ogni altro.E' è la prima volta che riunisco il Consiglio senza attendere il permesso di Marvin.
La principessa si chiedeva se Marvin avesse già previsto quell'eventualità.
Se anche l'ha prevista, non me l'ha vietata.
Era vero, ma la Reggente sapeva di muoversi su un terreno molto pericoloso.
Per trent'anni aveva regnato come una imperatrice a tutti gli effetti e anche se il titolo di imperatrice vedova le era stato revocato quando il suo defunto marito Elner XI era stato dichiarato "usurpatore", molti la consideravano comunque una erede legittima dell'Impero, in quanto figlia di un principe del sangue, Ivar Eclionner, e della nobile lady Susan Fuscivarian, sorella della principessa della corona, Wensy.
Per i Lathear tutte queste parentele erano fondamentali.
Marvin non si è mai fatto vedere dal popolo di Lathena. Per loro, l'Imperatore-Profeta, è una divinità lontana, quasi un'entità astratta.
La Chiesa di Eclion aveva rinforzato quella convinzione popolare. Marvin Eclionner era prima di tutto un Profeta e solo in secondo luogo un Imperatore.
Ora però l'Imperatore-Profeta ha perso il suo Dono. Egli ci guida con gli occhi bendati.
Bial era stato il primo a lanciare l'allarme:
<<Marvin è vulnerabile, ora più che mai. Fino a ieri la Profezia gli ha permesso di indicare a tutti il Sentiero Dorato della salvezza. Ora che la Visione gli si è offuscata, si è concesso un rischio che prima aveva sempre evitato: indulgere ai sentimenti>>
Certo, Marvin aveva già avuto molte amanti, tra cui sua zia Ellis, da cui aveva avuto il figlio Mordred, ma non le aveva mai favorite in maniere evidente. Erano rimaste in secondo piano.
Il gruppo marmoreo di Eclion servito dalle Ninfe è una chiara allusione a Marvin Eclionner e alle sue amanti, ma questo non ha mai destato preoccupazione, perché in fondo erano delle semplici ancelle.
Ma adesso Alice de Bors sta diventando qualcosa di più di una favorita. Potrebbe persino diventare la sua sposa e questo porterebbe il disordine nella Dinastia.
Irulan aveva chiesto a Bial quali fossero le sue fonti, riguardo alla gravità della situazione.
<<Altezza, ho ricevuto rapporti allarmanti da tutti i miei informatori, ma non solo: l'imperatrice consorte Igraine, la principessa imperiale Ellis e persino l'imperatrice madre Lilieth Vorkidian hanno espresso la loro massima preoccupazione>>
E quello non era l'unico problema.
L'altro motivo che aveva spinto Irulan a convocare d'urgenza il Consiglio erano gli intrighi che Anakin Eclionner, il figlio della contessa Marigold di Gothian e del principe della corona Sephir Eclionner, stava portando avanti per tentare di rovesciare la Reggente e il Primo Ministro.
Anakin si era sposato con grande sfarzo con la principessa Helena Eclionner Vorkidian, sorella di Marvin.
Irulan aveva partecipato alla cerimonia, seguendo la coppia degli sposi, entrambi suoi nipoti.
E' chiaro che vogliono destituirmi e mi chiedo perché Marvin stia permettendo tutto questo.
Era appunto ciò che il Consiglio dei Ministri aveva intenzione di verificare.
Bial l'Eunuco, ancora più ingrassato del solito, aveva dato inizio ai lavori esponendo brevemente le questioni di cui già aveva parlato con la Reggente.
Quando si era trattato di esporre la relazione dei Servizi Segreti aveva lasciato la parola al suo pupillo, l'Eunuco Bagoas.
Poi era iniziata la discussione sul da farsi.
La Reggente aveva le idee molto chiare:
<<Intendiamo agire su due fronti. Da un lato opereremo per far cadere in disgrazia lady Alice de Bors. Dall'altro denunceremo Anakin Eclionner per attività eversive, facendo capire che egli sta mettendo a repentaglio la sicurezza della sorella dell'imperatore, Helena Eclionner Vorkidian>>
Bial intervenne: <<La stessa imperatrice madre Lilieth Vorkidian ha dichiarato il suo appoggio, preoccupata per la sicurezza di sua figlia>>
Bagoas aggiunse: <<Anche l'imperatrice consorte Igraine Canmore condivide le preoccupazioni della suocera e invita tutti noi ad una mobilitazione per la sicurezza pubblica dell'Impero e della Dinastia>>
L'unico che in sede di consiglio osò opporsi era il Sommo Sacerdote Ulume, che denunciò quell'alleanza trasversale tra gli eunuchi e le donne della Dinastia bollandola come: "La congiura delle Comari".
<<Marvin vi sorprenderà>> dichiarò, laconico e vagamente minaccioso.
Cast
Virginia Madsen (Irulan Corrino) - principessa reggente Irulan Eclionner
Mia Wasilowska - hon. lady Alice de Bors, dama d'onore dell'ordine imperiale di Gothian
Hayden Christensen (Anakin Skywalker) - principe Anakin Eclionner
Varys l'Eunuco - Bial l'Eunuco
Jonathan Rhys-Meyers (Cassandro di Macedonia) - Bagoas l'Eunuco
Diane Kruger (Elena di Troia, regina di Sparta) - principessa Helena Eclionner Vorkidian
Francesca Annis (lady Jessica Atreides) - imperatrice madre Lilieth Vorkidian
Jessica Chastain - imperatrice consorte Igraine Canmore di Logres
Emmanuel Milingo - sommo sacerdote Rudo Ulume
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