domenica 17 febbraio 2013

Gli eredi di Gothian. Capitolo 45. Marvin e Alienor: due destini


Marvin Vorkidian, re dei Keltar, concesse una udienza privata ad Alienor di Alfarian, principessa degli Alfar, la stirpe nata dall'unione degli Elfi con gli uomini del nord.
Quando Alienor arrivò, la fece accomodare in una poltrona di fronte alla sua.
<<Come state, principessa?>>
La giovane donna accennò un lievissimo sorriso:
<<Ho perso mio padre e mia madre, ho perso la mia casa, il mio regno e il mio popolo. Mio marito mi ha ripudiata lasciandomi sola con una figlia e una gravidanza in corso. Sono qui come un'esule, una profuga>>
Marvin ricordò le parole di Dante: "Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e 'l salir per l'altrui scale".
<<Ciò che mi dici mi tormenta più dei miei stessi guai e mi ricorda che io non ho il monopolio del dolore, anche se a volte lo penso. Sono cresciuto senza genitori, mio padre è morto, mia madre è un'estranea, vivo lontano dalla mia casa, il mio regno è percorso da una guerra civile, il mio popolo ha scambiato la missione della libertà con una colonizzazione imperialista e non riesco a fermare questa invasione. Mia moglie non ama me, ma l'immagine che si è fatta di me. Non ama ciò che sono, ma ciò che crede che io sia. Io sono solo solo anche se non sembra ed ho passato la mia vita a fuggire di gente in gente. Come vedete, non siamo poi così diversi>>
Alienor fu sorpresa da quella confessione:
<<Voi avete gli strumenti per uscire da questa condizione>>



Marvin chiuse gli occhi, e apparve improvvisamente invecchiato e stanco:
<<Se utilizzassi quegli strumenti non farei che peggiorare la situazione. Se rivelassi ciò che ho visto, le conseguenze sarebbero ancora più gravi. Se cercassi di cambiare il futuro, lo peggiorerei. Posso solo cercare una "maglia rotta nella rete", "il punto morto del mondo", l' "anello che non tiene">>
Alienor riconobbe le citazioni da Montale.
Ma ormai per loro non c'erano più vie di fuga.
<<Eravamo predestinati l'una all'altro, perché la Profezia ha fallito? L'Oracolo del Monte Konar mi aveva fatto credere in un futuro molto diverso dal presente, un futuro con te. Poi la sorte ci ha divisi, o forse è stata solo colpa nostra. Ora che ne sarà di me e di te, che ne sarà di noi?>>
Marvin sorrise amaramente e le rispose in lingua latheari antica:
<<Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi finem di dederint... Dum loquimur, fugerit invida aetas. Carpe diem, quam minimun credula postero>>
La principessa riconobbe il  messaggio oraziano e rispose con un'altra citazione :
<<Ehu, miserande puer, si qua fata aspera rumpas, tu Marcellus eris...>>
Gli occhi di Marvin si commossero, quando terminò la funebre profezia:
<<Manibus date lilia plenis, purpureos spargam flores...>>
Erano parole di morte e sepoltura.
Alienor le soppesò nel suo cuore:
<<Dicono che Ottavia svenne ed Augusto pianse quando Virgilio lesse loro quei versi... tanta era la speranza che avevano riposto nel giovane figlio e nipote, sposo di Giulia, che avrebbe ereditato l'impero. E' questo il vero Viriglio, quello degli squarci lirico-elegiaci all'interno di un'epica antieroica. Egli accetta il destino e pensa che "forsan et haec olim meminisse iuvabit">>
Marvin le prese la mano:
<<Salviamo dunque questo momento, per l'eternità. Abbracciami, non chiedo altro. Oggi i nostri destini si sono incrociati, ma da domani ognuno percorrerà di nuovo la sua strada>>
Rimasero abbracciati a lungo, piangendo entrambi le lacrime "per tutto ciò che sarebbe potuto esserci e non c'era stato, e per tutto ciò che era stato, e avrebbe potuto non esserci".
Fu un momento di grande dolcezza, tenerezza e calore umano, che poi è ciò di cui tutti gli uomini hanno bisogno. E' tutto ciò che resta.
<<E' tutto quel che ho di te>>
Lei annuì, tristemente:
<<E' tutto quel che hai di me>>


Cast

Jonathan Rhys-Meyers (Enrico VIII Tudor) - Marvin Vorkidian
Tamzin Merchant (Catherine Howard) - Alienor di Alfarian
Celebrian di Lorien (figlia di Galadriel e moglie di Elrond Mezzelfo) - Alienor di Alfarian

Gli eredi di Gothian. Capitolo 44. Marigold e Daemon di Gothian.



Lady Marigold Steinberg, Contessa di Gothian, era seduta sul Trono Nero, nella torre centrale del castello, e affilava un pugnale di acciaio finissimo, con l'elsa tempestata di rubini.
Vestiva di rosso: era un grado superiore rispetto al giallo precedente. Significava che era la Somma Sacerdotessa di Atar, il Fuoco Segreto, che era anche suo padre.
Era un modo per intimorire fin dall'inizio l'illustre ospite che stava entrando nella stanza: Daemon "Iceblood" Steinberg di Gothian, figlio maggiore del defunto Conte Fenrik e della sua prima moglie Rhaella Targaryen.



<<Le mie truppe stanno già assediando Alfarian e le altre fortificazioni del nord del Regno. Credo che con questo ritmo arriveremo ad Elenna sul Dhain nel giro di pochi giorni>>
Marigold appariva pensosa:
<<Troppo facile! Qui c'è sotto qualcosa>>
Anche a Daemon sembrava che tutto stesse procedendo troppo velocemente e senza una resistenza significativa da parte delle truppe di Marvin Vorkidian.



<<Mi hanno tutti confermato che Marvin continua a rimanere a Caemlyn, assiso nel Trono Argenteo, quello santificato da Ithil, la dea della luna che i Keltar chiamano Ulien>>



Daemon sollevò una mano:
<<Noi abbiamo poteri analoghi!>>



<<Ma lui ha la preveggenza! Non si muove perché sa esattamente cosa succederà. Ormai la linea del futuro deve essersi definita in maniera piuttosto chiara, per tutti noi, perché finché un Profeta è vivo, ci imprigiona nella sua profezia>>
Daemon dovette ammettere che Marigold aveva ragione, ma non riusciva a capire come fosse possibile battere qualcuno che aveva il potere della prescienza.
<<Il fatto che non si muova vuol dire che teme qualcosa. Credo che in ogni alternativa che gli si prospetta davanti, Marvin trovi un pericolo, qualcosa di inaspettato... una specie di variabile impazzita. E qual è la variabile più pazza della storia umana?>>
Daemon ripensò a sua sorella Daenerys e ai suoi traumi:
<<L'amore?>>
Marigold annuì:
<<Esattamente. Ci sono cascata persino io alcune volte, e devo ammettere che lo stesso Marvin è stato per me una tentazione. Ma adesso è circondato da donne come un sultano in un harem. Forse potrebbe essere qui il suo punto di debolezza. Per troppe volte tutti gli oracoli si sono pronunciati riguardo ad una sua relazione con una Fanciulla Dorata di stirpe elfica. Credevamo si trattasse di Alienor di Alfarian, ma lei ama un altro ed è anche incinta. Però a Caemlyn c'è sua sorella Ingrid, "virgo intacta", bellissima e con sangue elfico nelle vene. E' perfetta. Un simile adulterio potrebbe far crollare la reputazione di entrambi e la solidità dei loro regni>>




<<Ma come si potrebbe creare l'occasione per questo adulterio?>>  chiese Daemon.
Marigold sorrise:
<<A Caemlyn ho un alleato insospettabile. Sa già quel che deve fare. E' solo questione di tempo>>


Cast

Lena Headey (Cersei Lannister) - Marigold di Gothian.
Daemon Blackfire Targaryen - Daemon Iceblood von Steinberg
Jonathan Rhys-Meyers - Marvin Vorkidian

sabato 16 febbraio 2013

Genealogia reale inglese: da Guglielmo I ad Elisabetta II e albero genealogico della famiglie reali (Plantageneti, Tudor, Stuart, Hannover e Windsor)

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All royals family tree - family tree showing everybody on the throne of England from William the Conqueror to our present Queen Elizabeth II:


Guglielmo I il Conquistatore
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Enrico I
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Matilde
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Enrico II Plantageneto
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Giovanni Senzaterra
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Enrico III
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Edoardo I
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Edoardo II
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Edoardo III
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Giovanni di Gand, duca di Lancaster
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Giovanni Beaufort, conte di Somerset
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Margherita Beaufort
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Enrico VII Tudor
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Margherita Tudor
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Giacomo Stuart, re di Scozia
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Maria Stuart
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Giacomo I Stuart
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Elisabetta Stuart
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Sofia del Palatinato
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Giorgio I di Hannover
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Giorgio II
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Federico di Hannover
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Giorgio III
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Edoardo Augusto di Hannover
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Vittoria, regina del Regno Unito e imperatrice delle Indie
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Edoardo VII di Sassonia-Coburgo-Gotha
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Giorgio V Windsor
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Giorgio VI Windsor
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Elisabetta II
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Carlo, Principe del Galles
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William, Duca di Cambridge

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Immagine correlata

British Royal Family Tree! I want a giant poster of this:





Margaret Beaufort, ultima discendente dei Lancaster, sposò Edmondo Tudor, dando origine alla dinastia Tudor.

File:MargaretBeaufort2.jpg


Elisabetta I Tudor, figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, morì senza figli.

Dopo la morte di Elisabetta I il regno d'Inghilterra fu ereditato da Giacomo Stuart, re di Scozia e cugino di terzo grado della sovrana defunta.
Elizabeth Stuart, figlia di Giacomo I, sposò Federico, Elettore Palatino del Sacro romano impero.

File:Eliz bohemia 3.jpg

L'Elettrice Sofia del Palatinato, figlia di Elizabeth Stuart, fu nominata erede al trono britannico dalla cugina Anna Stuart. L'Elettrice Sofia sposò il principe di Hannover, e fu per questo che gli Hannover divennero sovrani di Gran Bretagna.

File:SophiaofHanover.jpg

Vittoria, fu l'ultima degli Hannover, sposò Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha

File:Queen Victoria 1887.jpg

La dinastia dei Sassonia-Coburgo-Gotha, che regna anche in Belgio, ha assunto in Gran Bretagna il cognome "Windsor", durante la prima guerra mondiale, perché suonasse meno tedesco.



L'albero genealogico dei Windsor mostra come di fatto la famiglia reale inglese e la regina Elisabetta II siano di origine tedesca, discendendo, oltre che dai Sassonia Coburgo e Gotha, anche dagli Hannover, e dai Teck. Ha inoltre origini danesi tramite la regina Alessandra di Danimarca, moglie di Edoardo VII, il padre di Giorgio V.




Elisabetta II Windsor



Albero genealogico della famiglia reale inglese e britannica e linea di successione al trono



Alla fine di questa linea di successione c'è un punto interrogativo, che in questo momento si trova nella pancia di Kate Middleton, Duchessa di Cambridge.
Il nascituro porterà come cognome quello di Mountbatten-Windsor, il ramo della dinastia che comprende i figli di Elisabetta II Windsor e di Filippo Mountbatten. Anche il cognome Mountbatten è di origine tedesca: fu trasformato così dall'orginale Battenberg, su richiesta dello zio del principe Filippo, il famoso Lord Louis Mountbatten, ultimo viceré delle Indie. La madre di Filippo, suocera di Elisabetta II, mantenne il cognome Battenberg. La biografia di Alice di Battenberg, a cui ho dedicato un post, è molto interessante e svela che i Mountbatten hanno portato ai Windsor in eredità la stirpe dei re di Grecia, gli Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glucksburg. Questo sarebbe il vero cognome del Royal Baby, se si fosse seguita la regola di non inglesizzare i nomi dei consorti delle regine regnanti, ad ogni cambio di dinastia.

Gli eredi di Gothian. Capitolo 43. La divoratrice di cuori.



Daenerys von Steinberg, Contessa di Gothian, detta la Divoratrice di Cuori, era la quintessenza della più pura aristocrazia albina, ma il suo viso d'angelo nascondeva fin troppo bene la sua natura di vampiro tra i più potenti e pericolosi del Continente Centrale. La sua trasformazione era avvenuta all'età di diciotto anni, e per questo aveva mantenuto un aspetto di adolescente in apparenza esile, fragile ed eterea.
Tutti coloro che si erano lasciati ingannare da questo aspetto, non solo erano morti, ma il loro cuore era stato divorato da lei, una pratica che aveva fatto inorridire persino suo padre, il Conte Fenrik.
Ora che suo padre era stato ucciso, Daenerys non aveva più alcuna remora a dare sfogo alle sue perversioni.
Tutti pensano che io divori il cuore delle mie vittime per assimilarne la forza. Che sciocchi!
Non capivano il significato simbolico.
Daenerys possedeva una preziosissima biblioteca in cui erano conservati i più grandi capolavori del periodo precedente al Grande Cataclisma, che migliaia di anni prima aveva quasi sterminato l'umanità, e cambiato la forma dei continenti.
Chi legge vive molte vite. E' come un'immortalità all'indietro.
Nella biblioteca di Daenerys, nel castello di Gothian, c'erano i capolavori della letteratura occitana, provenzale, francese e anche italiana. Persino Dante.
Nella Vita Nova il Sommo faceva esplicito riferimento alla "cardio-fagia", per non parlare di Boccaccio, nel Decameron.
Divoro il cuore di chi ha rubato il mio. Lo faccio perché mi ha tolto la libertà di non amare.
Non voleva essere schiava dei sentimenti e nemmeno del sesso.
Dopo una notte d'amore, uccideva il compagno con il morso del vampiro, e gli negava la non-morte attraverso il rito del cuore. Era la garanzia che non avrebbe messo a repentaglio la sua libertà.
Each man kills the thing he loves...
Oscar Wilde aveva detto tutto, nell'ultima straziante ballata.
Ognuno uccide ciò che ama, ma non è tenuto a morirne.
Daenerys ricordava come Jeanne Moreau cantasse bene quella triste ballata, nello spettacolo Querelle.



La libertà di Daenerys era assoluta, come la sua solitudine.
Eppure ogni notte qualcuno mi ruba il cuore, ed io il suo.
Se li ricordava tutti, centinaia di migliaia di amanti, a cui aveva riservato il medesimo trattamento.
Nel mio cuore nessuna croce manca, è il mio cuore il paese più straziato.
Tutti si chiedevano quale evento traumatico avesse potuto condurre Daenerys a diventare un simile mostro, un'assassina seriale.
Sono stata anch'io bambina, di mio padre innamorata...
Il Conte di Gothian era il più affascinante dei vampiri, il Principe dei non-morti.



Ho provato a conquistarlo e non ci sono mai riuscita.
Era lui che le aveva spezzato il cuore.
Da allora lei aveva deciso di non amare più.
Ogni volta che intravedeva la possibilità di innamorarsi, ecco che si disegnava di fronte ai suoi occhi l'immagine della sua prossima vittima.
Ora però qualcosa è cambiato. Sapevo che prima o poi sarebbe accaduto. Un uomo ha ucciso mio padre, e si è sostituito a lui nella mia mente. A lui spetterà il diritto di scegliere tra la propria  non-morte e la morte di tutti gli altri.
Marvin Vorkidian aveva ucciso il Conte di Gothian e conquistato le sue terre.
Ora le terre sono tornate sotto il nostro controllo, ma Marvin Vorkidian dovrà vedersela con me. Tra i congiurati, io sarò colei che riuscirà a colpire per prima.



Marvin, preparati... sto arrivando... e ti concederò ciò che non ho mai concesso a nessuno.
Tu potrai scegliere.


Cast

Emilia Clarke (Daenerys Targaryen) - Daenerys di Gothian, la Divoratrice di Cuori.
Jeanne Moreau - Lysianne de Brest
Alucard di Castlevania - Lord Fenrik Steinberg, Conte di Gothian
Genji Murasaki (Il principe splendente) - Marvin Vorkidian, re dei Keltar

venerdì 15 febbraio 2013

Gli eredi di Gothian. Capitolo 42. Lilieth e Marvin.



Lilieth Vorkidian aveva riflettuto sulle cause della freddezza con cui suo figlio, re Marvin, la trattava.
Forse Ellis ha ragione. Mi sta mettendo alla prova. L'ho deluso per una vita intera, ed ora non si fida più di me. 
"Parla con lui", aveva detto Ellis. 
Lo incontrò mentre passeggiava nel parco.
Non è sorpreso di vedermi. Probabilmente tutto questo esisteva già in una delle sue visioni. Per lui sarà tutto un deja vu.
Lui indossava una tuta isotermica, alla maniera dei vampiri albini.
E' strano. Di solito la moda la dettano i vincitori.
C'erano però delle eccezioni. "Graecia capta, ferum victorem cepit"
Marvin la salutò con un gesto formale.


Lilieth chinò leggermente il capo e risposte al saluto in modo altrettanto formale:
<<Vostra Maestà>>
<<Lady Linthael>>
Tra i modi più assurdi e nel contempo più ovvi con cui poteva chiamarla, Marvin aveva scelto quello che contrassegnava sua madre esclusivamente come moglie dell'ex pirata Vyghar di Linthael, sposato in seconde nozze dopo la morte di Masrek Eclionner.
<<Questa sera ti trovo in forze>>
Lui annuì:
<<Oggi almeno non sono arrivati nuovi ospiti. E' un tormento dovermi giustificare di fronte a tutti per le scelte dovute alla prescienza>>
Quella risposta fu così deludente, per Lilieth, da farla disperare circa la possibilità di ottenere da suo figlio un tono meno distaccato.
Non devo deluderlo. Niente polemiche, niente giudizi. 
Lilieth si guardò intorno:
<<Questo parco è splendido, così come del resto tutta Caemlyn. Se me lo permetti, mi piacerebbe potermi trattenere più a lungo qui a corte>>


Marvin fece un cenno di assenso:
<<Sei la legittima discendente di Vorkidex. Questo luogo ti appartiene, e credo che sarebbe ideale per te concludere qui la gravidanza. E' un luogo di pace e di sicurezza. Io sarò felice di vedere la nascita di mia sorella>>
Lilieth rimase di sasso:
<<Quindi hai già previsto che nascerà una femmina!>>
Marvin confermò:
<<Sì, e tuo marito la vorrà chiamare Helena, come la sua defunta madre, che era di sangue Eclionner>>



Lilieth mise istintivamente una mano sul suo grembo, pensando a sua figlia, il cui nome sarebbe stato Helena.
<<La terrò fuori dal Gioco del Trono. Non ripeterò con lei lo stesso errore che ho fatto con te>>
Marvin sospirò:
<<Le tue intenzioni ti fanno onore, ma Helena avrà un grande ruolo politico, fin dalla più tenera età. Non posso dirti altro>>
Lilieth annuì:
<<Capisco. E riguardo a tuo figlio? Hai avuto delle premonizioni>>
Marvin si rabbuiò:
<<Avrò da Igraine un figlio maschio, a cui toccherà portare un fardello ben più pesante del mio. Hai delle preferenze sul nome del tuo primo nipote? La scena che stiamo vivendo l'ho già vista molte volte, ma ho bisogno di sentirtelo dire anche nella realtà>>
Sua madre lo guardò con preoccupazione, a causa del riferimento al pesante "fardello", ma anche perché quella domanda aveva una risposta che le risvegliava un antico dolore:
<<Chiamalo Masrek, come tuo padre. E' il minimo che puoi fare per onorarne la memoria>>



Marvin annuì gravemente:
<<Era la risposta che mi aspettavo. Siamo entrati in uno scenario ben preciso, perché nelle mie visioni io vedo Masrek II collegato a qualcosa di straordinario. Lui sarà migliore di me, in tutto>>
Lilieth allora gli chiese:
<<Ma questa è una previsione fausta. Perché sei così triste e preoccupato?>>
Il figlio la guardò negli occhi con commozione:
<<Perché c'è sempre un prezzo da pagare, per tutto. Lui stesso pagherà il prezzo più grande. Non si esce da questa equazione: se qualcuno viene beneficiato, qualcuno pagherà>>


Cast

Claire Forlani (Igraine di Camelot) - Lilieth Vorkidian, lady Linthael
Kyle MacLachlan (Paul Atreides) - Marvin Vorkidian
Caemlyn ne La ruota del tempo (Robert Jordan) - Caemlyn, capitale del regno dei Keltar.
Viggo Mortensen (Aragorn) - Masrek I Eclionner

Gli eredi di Gothian. Capitolo 41. Riunione dei Druidi



Dopo la notizia dell'arresto del druido Bendeigid con l'accusa di tradimento e magia nera, l'arcidruido Omualdus convocò un concistoro dei druidi anziani presso il Grande Cortile di Floriana sull'Amnis.
Il druido Halfgan, essendo stato precettore di Marvin, era l'invitato più importante a quell'assemblea.


Prima della riunione, l'Arcidruido chiamò Halfgan per un colloquio privato.
<<L'arresto di Bendeigid ha profondamente turbato il nostro Ordine. E anche se Bendeigid si trova all'opposizione e non è molto popolare, resta comunque uno di noi. Insomma, l'opposizione ha i suoi diritti! E ' possibile, mi chiedo e ti chiedo, che le capacità di giudizio di Marvin siano state, come dire... alterate... dalla prescienza?>>
Hlfgan sospirò:
<<Non vedo Marvin ormai da molto tempo. Non mi ha convocato ancora a Caemlyn>>
L'Arcidruido si lisciò la lunga barba bianca.


Halfgan si chiese se gli fosse giunta la voce secondo cui l'Organizzazione Missionaria aveva nominato Gwydion di Keltar-Senia "Arcidruido elfico", cioè primate dell'Ordine druidico nel regno degli Alfar, cioè dei discendenti degli Elfi. Era una strana commistione quella fra i druici celtici e gli elfi, un esperimento che Gwydion stava tentando supportato da Ywain de Bors e da Angus Canmore delle Highlands.
Ma ora chi preoccupava Halfgan era il vero Arcidruido.
<<E' strano che non ti abbia convocato. In ogni caso ora dovrai andare da lui per mio ordine. Devo capire che cosa ha visto di tanto spaventoso nel futuro da renderlo così inerte. Eppure quando lo conobbi non era certo un ignavo, e tu lo sai meglio di me. Raccontami ancora qualcosa di lui, qualche dettaglio, qualsiasi cosa che ci possa essere sfuggita>>
Halfgan ripensò all'infanzia di Marvin:
<<Ha sentito profondamente il trauma dell'abbandono. Non accettava l'idea che i suoi genitori fossero partiti quando lui avrebbe avuto più bisogno di loro. Ma quello che rimproverava a loro non era tanto l'essersene andati, quanto piuttosto l'averlo generato pur sapendo che non avrebbero potuto crescerlo. Io e lady Ariellyn abbiamo fatto il possibile, ma lui aveva bisogno di un padre e di una madre: da lì nacque quella che alcuni chiamano sindrome dell'abbandono. E' qualcosa di vicino al "cui non risere parentes" della quarta egloga di Virglio. A lui non solo non sorrisero, ma non ci furono per niente, ed io non credo che li abbia mai realmente perdonati. Forse ha perdonato Masrek in punto di morte, ma riguardo alla madre... beh, è tutta un'altra questione. Credo sia per questo che è così freddo con Lilieth, specie adesso che è incinta>>


L'Arcidriuido annuì:
<<I traumi del passato non ci abbandonano mai del tutto, come i fantasmi. "Quisque suos patimur manes", dice Virgilio. Ognuno di noi sopporta le sue ombre. Ma dimmi, da ragazzo ha vissuto momenti di crisi analoghi a questo?>>
Halfgan inclinò una mano, come a dire: "quasi".
<<Ha avuto crisi simili, ma per tutt'altri motivi. Entrava in questo stato di depressione quando si innamorava senza essere ricambiato. Aveva un grandissimo bisogno d'amore, di tenerezza, di dolcezza, di affetto. Non avrei mai immaginato che si sarebbe sposato con una donna fredda come Igraine Camnore di Logres>>


L'Arcidruido era d'accordo:
<<La regina Igraine lo ha come stregato. I suoi uomini delle Highlands spradroneggiano ovunque. E pensare che mai una volta ho avuto una premonizione in cui apparisse lei. Tutti i segni erano sempre stati concordi nel designare Alienor di Alfarian come moglie per Marvin. Non so come possano convivere, a Caemlyn, tante donne rivali come Alienor ed Igraine o come Ellis e Lilieth>>
Halfgan si accigliò:
<<Alienor, Igraine e Lilieth aspettano tutte un bambino, ognuno generato da un padre di sangue Eclionner, come i figli di Marigold. Ellis è l'unica che non si trova in questa condizione, il che la rende molto pericolosa>>



<<Siamo sicuri che Ellis Ecliooner non sia più al servizio di Eclion?>> chiese l'Arcidruido
Halfgan atteggiò la bocca e le mani in segno di non conoscenza:
<<Ufficialmente ha ripudiato Eclion, ma negli ultimi tempi sembra che stia facendo il gioco dei tre demoni più potenti: Gothar, Atar ed Eclion stesso>>



<<Ha lasciato Gothian a Marigold, ha creato dei dissidi nella corte di Caemlyn ed ha ottenuto persino un posto nel Consiglio Privato. Non oso immaginare gli scontri tra lei e Igraine, o Alienor o Lilieth. Ognuna di loro ha un suo progetto, ma Marvin un tempo non si sarebbe fatto influenzare come adesso>>
L'Arcidruido ne convenne:
<<Tu hai parlato di crisi concomitanti agli innamoramenti. E se fosse innamorato di una donna diversa da sua moglie? Se ci fosse una relazione clandestina? O quantomeno un sentimento inconfessabile da parte sua. Lui deve aver visto anche questa possibilità nel futuro, e soprattutto ne deve aver presagito le conseguenze>>
Halfgan fu percorso da un brivido, come una fredda premonizione:
<<Potrebbe essere così. Come si dice in questi casi: "cherchez la femme">>




Cast

Saruman, Gandalf, Radagast e gli Istari - Druidi anziani
Gandalf nella Contea - Halfgan
Jaehaerys Targaryen il Conciliatore - Arcidruido Omualdus
Claire Forlani (Igraine di Camelot) - Lilieth Vorkidian
Sophie Turner (Sansa Stark) - Igraine Canmore di Logres
Eva Green (Morgana di Avalon) - Ellis Eclionner
Personaggi di Castlevania - Gothar, Atar ed Eclion 

giovedì 14 febbraio 2013

Gli eredi di Gothian. Capitolo 40. Ellis e Lilieth.




Da quando erano arrivate entrambe al castello di Caemlyn, Ellis Eclionner, ex Reggente imperiale dei Lathear, e Lilieth Vorkidian di Linthael, regina madre dei Keltar, non si erano quasi rivolte la parola.
Avevano amato tutte e due lo stesso uomo, e lo avevano perduto. Lilieth era stata la moglie di Masrek Eclionner, mentre Ellis ne era stata la sorella e l'amante. E alla fine Masrek aveva scelto colei che lo amava nel peccato.
Ognuna delle due aveva avuto un figlio da Masrek: Elner XI e Marvin, fratellastri, rivali, ma anche uniti da un unico destino.
Lilieth guardava Ellis con un certo sospetto.
Ha la mia età, ma dimostra la metà dei miei anni. E negli ultimi giorni sembra persino ringiovanita. Qual è il suo segreto? E quale il suo obiettivo?
L'aveva vista aggirarsi fin troppo spesso intorno a Marvin, come se ne fosse stata calamitata, o come una falena vicino ad una lampada.
<<Saresti dovuta rimanere a Gothian. Ora Marigold ne ha ripreso il controllo e medita per noi la rovina>>



Ellis scrollò le spalle:
<<L'avrebbe fatto comunque. Io sono qui per aiutare Marvin, come ho fatto per più di un anno. Nei momenti più duri, io c'ero!>>



Lilieth capì subito l'accusa:
<<Sai meglio di me il motivo che mi ha tenuto lontana da mio figlio. Ero l'unica ad avere le prove che tu, Ellis, sei stata un'usurpatrice, un'adultera e un'assassina, e che tuo figlio Elner, a cui hai serbato ben poche attenzioni, occupa un trono che spetterebbe a Marvin!>>



Ellis non la prese bene:
<<Ma tu sei venuta qui per evitare la guerra tra i nostri figli, o per fomentarla? Dicono che sei una donna saggia, ma la tua saggezza è solo in superficie>>
Lilieth  rimase interdetta e sentì che il figlio che portava in grembo si stava muovendo. Questo imprevisto deviò il discorso:
<<Quando Marvin nacque avevo solo sedici anni. Non ero pronta. Sono passati vent'anni e con questo secondo figlio mi comporterò come si deve. E anche col figlio di Marvin ed Igraine, che mi renderà nonna prima ancora che madre. Forse anche tu, Ellis, potresti risposarti e avere un figlio>>



Ellis le rivolse uno sguardo vagamente ironico:
<<Lo potrei avere anche senza risposarmi. In fondo sono io la "cattiva", no?>>
Lilieth considerava la rivale capace di qualsiasi cosa:
<<Dicevano che ti eri completamente redenta dal male>>
Ellis scrollò le spallle:
<<Se è per questo dicevano anche che tu eri una donna di grande buon senso>>
Lilieth scosse il capo:
<<Lo sono con tutti tranne che con te>>
Ellis insistette:
<<Con me e con Marvin. Stai giocando a fare la Regina Madre, invece di cercare di comunicare con lui. Non commettere lo stesso errore che io feci con Elner>>
Lilieth si mise sulla difensiva:
<<Lui mi tratta con freddezza. A volte sembra volermi persino provocare!>>
Ellis sospirò:
<<Ti sta solo mettendo alla prova. Non giudicarlo. Parla con lui...>>
Fu in quel momento che Lilieth si rese conto che l'altra donna le stava, a suo modo, tendendo la mano.
Ci sta mettendo tutta la sua buona volontà. E allora perché continuo a non fidarmi di lei?
C'era qualcosa nel suo sguardo, qualcosa di non umano, qualcosa di diabolico.





Cast

Eva Green (Morgana di Avalon) - Ellis Eclionner
Claire Forlani (Igraine di Camelot) - Lilieth Vorkidian
Lena Headey (Cersei Lannister) - Marigold di Gothian

mercoledì 13 febbraio 2013

Gli eredi di Gothian. Capitolo 39. Ser Ywain e gli Alfar



Ser Ywain de Bors, Duca di Amnisia, aveva accettato controvoglia e senza alcuna gioia l'incarico di Vice-Reggente del Regno degli Alfar.
Il Reggente era lo stesso Marvin Vorkidian, re dei Keltar. Era stato lui a convincere il coetaneo ed amico ad assumersi la responsabilità di difendere gli Alfar dai pericoli che incombevano ovunque su di loro.
La guarnigione che controllava la città di Elenna sul Dhain era minima, essendo la città difesa dal fiume.



Nella torre centrale, ser Ywain aveva ordinato una riunione straordinaria del Consiglio di Reggenza, per affrontare il pericolo di un attacco a tenaglia: da Nord i vampiri albini e da Sud gli elfi oscuri.
Al consiglio partecipavano, tra gli altri, anche il principe Hans Axel di Alfarian, conte di Fersen, uno dei probabili eredi al trono e sua zia, la principessa Aurora di Alfarian, sorella minore del defunto re Kerelic.



Mentre Hans Axel era insolente e arrogante, la principessa Aurora aveva sempre collaborato senza esitazioni con il Vice-Reggente.
Tutti sono convinti che Aurora sia la mia amante. E' una cosa vera solo per metà: io ne sono innamorato e lei fa finta di non accorgersene e mi racconta dei suoi amori finiti male e della sua scelta di non sposarsi.
Era così assurdo pensare all'amore in un momento come quello. Ben altre erano le priorità.
Ben altro è sulla terra... 
I versi di Montale per una lettera non scritta gli tornarono alla memoria: "ch'io non oda nulla di te, ch'io fugga dal bagliore dei tuoi cigli"... "Sparir non so, né riaffacciarmi"...
Dovette sforzarsi per riportare l'attenzione sulla discussione del Consiglio.
Vogliono fuggire come ratti da una nave che affonda. Persino il principe!
Tutti, insomma, tranne lei, la principessa Aurora.
Mi sta mettendo alla prova. 
In gioco non c'erano solo l'amore e l'onore, ma anche la sopravvivenza degli ultimi Alfar rimasti nel regno.
Ho giurato che li avrei protetti fino all'ultimo e lo farò, costi quel che costi!
Prese la parola con determinazione, cercando di nascondere il peso che gli gravava sul cuore:
<<Da quando ho assunto l'incarico di governare il Regno degli Alfar nell'attuale fase di emergenza e di transizione, ho ricevuto offese di ogni tipo, tutte calunniose, e coloro che le hanno pronunciate sono stati i primi a fuggire. Ora, se qualcuno ha paura e vuole darsi alla fuga, può farlo. Non darò alcun ordine di permanenza. Ma i pochi felici che rimarranno, gli happy fews, saranno ricordati per secoli nelle canzoni di gesta, e ricordati come eroi, qualunque sarà l'esito di questa battaglia. Questa è la nostra Fort Alamo, è il nostro Campidoglio. Hic manebimus optime!>>
Questa "orazion picciola", come l'avrebbe chiamata Dante parlando di Ulisse, convinse buona parte del Consiglio, che ancora credeva nel codice d'onore della cavalleria e della cortesia.
Il discorso aveva galvanizzato gli animi di tutti.
Come mai allora io provo una sensazione di perdita? In fondo un cavaliere vive sempre in braccio alla morte. Cos'è allora che sto realmente perdendo?
Era la sua giovinezza, ciò che stava perdendo, i suoi giorni spensierati, il tempo migliore per cogliere i frutti della vita e di coltivare i propri talenti.
 Ma soprattutto era l'amore, il vero amore, il grande amore ricambiato.



Cast

Loras Tyrell - ser Ywain de Bors, duca di Amnisia
Caius Volturi - Hans Axel di Alfarian, conte di Fersen.
Athenodora Volturi - principessa Aurora di Alfarian

Ambientazione

Tar Valon - Elenna sul Dhain

martedì 12 febbraio 2013

Gli eredi di Gothian. Capitolo 38. Marigold e i suoi nuovi alleati


Quando si sparse la voce che il castello di Gothian era ritornato sotto il controllo della Contessa Marigold,  tutti coloro che si erano dileguati durante l'occupazione dei Keltar, tornarono allo scoperto. Solo pochi giungevano da fuori, attraversando le lande desolate intorno all'antico maniero.


La maggioranza degli oscuri personaggi che offrirono i loro servigi alla Contessa erano emersi dalle profonde cavità che dalle fondamenta della fortezza si diceva che arrivassero fino al centro della terra, 



secondo il mito della perduta Agharti.

Ma secondo altri erano creature degli Inferi, che provenivano dal più profondo Hell.



Non erano vampiri, ma figli di demoni, ognuno con la sua sfera di poteri speciali.  Avevano nomi strani (Thorn Dryad, Unseelie Warlock, Childer of Gorroth Hallow, Wyrmguard, Shadowkith ed Harpy) e forme ancora più strane. Marigold non aveva dubbi sulla loro obbedienza, in quanto erano servi di suo padre, Atar, il demone del Fuoco Segreto, che regnava negli Inferi.


Era tempo che Marigold preparasse l'avvento del regno del fuoco. 
In questo però trovava un ostacolo in Marvin, che indossando l'anello Narya aveva acquisito il potere del Fuoco Benevolo, Anar, e della sua dea protettrice, Arien, angelo del Sole.





Cast

Lena Headey (Cersei Lannister) - lady Marigold Ataris von Steinberg, Contessa di Gothian

Ambientazioni

Castlevania
The gates of Hell
Svart Alfar
Death Watch
Dark Heresy
Black Crusade
Rogue Trader