In rosso, nella mappa, la massima estensione dell'Impero di Valyria, prima della Caduta.
Valyria era la capitale dell'omonimo impero, fondata più di 5000 anni prima e distrutta in seguito alDisastro di Valyria, circa 400 anni prima dell'inizio della saga.
Le rovine della città si trovano sull'isola più grande dell'attuale Penisola di Valyria, dove le coste sono scoscese, in seguito alla divisione dal resto del continente. Si dice che a Valyria siano conservati ancora numerosi tesori, risalenti a un'epoca precedente al disastro.
Gli abitanti di Valyria erano una popolazione pacifica, dedita all'agricoltura e all'allevamento, fino a quando non scoprirono l'esistenza dei draghi nella zona dei Quattordici Fuochi, un'area vulcanica nei pressi della città.
I valyriani riuscirono ad addomesticare i draghi e a trasformarli in armi da usare in guerra, grazie a incantesimi e magie. Grazie a essi riuscirono a sottomettere quasi tutta Essos e a creare quello che viene ricordato come l'Impero di Valyria.
Valyria divenne la capitale dell'impero. L'uso della magia era ampiamente tollerato e, tra le torri scoperte che si alzavano fino al cielo, volavano i draghi. Sulle torri, le sfingi con gli occhi di granati osservavano il basso, dove i fabbri forgiavano potenti armi dalla forza leggendaria. Grazie a esse e ai draghi, Valyria riuscì a imporsi sui suoi nemici.
Circa 400 anni fa, però, un cataclisma di origine sconosciuta colpì la città, che venne ridotta a un cumulo di rovine e suddivisa su varie isole circondate dal Mare Fumante. L'area viene tuttora descritta come pullulante di demoni e i mari intorno pericolosi da attraversare.
La città era dominata dai signori dei draghi, potenti famiglie ricchissime e dalle grandi abilità magiche: tra di esse vi erano anche i Targaryen, anche se erano una delle famiglie meno potenti.
La schiavitù era accettata a Valyria: schiavi provenienti da ogni angolo dell'impero venivano mandati a lavorare nelle miniere dei Quattordici Fuochi: le rivolte di schiavi erano frequenti, ma venivano sedate facilmente con l'uso della magia.
La religione di Valyria è pressoché sconosciuta: si sa che erano politeisti e tra questi c'erano tre dei chiamati Balerion, Vhagar e Meraxes.
Gran parte della cultura di Valyria scomparve durante il Disastro. La lingua, l'Alto Valyriano diede vita a numerose lingue derivate, tuttora parlate nelle ex colonie. Mentre i segreti della lavorazione dell'acciaio di Valyria, che probabilmente prevedevano anche qualche incantesimo, sono andati perduti.
Originari di Valyria
- Casa Targaryen: era una delle casate che dominavano la città. Tutti i discendenti possono essere ricollegati, più o meno indirettamente, a Valyria. I Targaryen ancora vivi quando Valyria esisteva ancora furono:
- Aenar Targaryen: fu lui a condurre la famiglia lontano da Valyria, allarmato dalle profezie della figlia Daenys. Valyria capitolò dodici anni dopo la sua fuga.
- Daenys Targaryen: detta "Daenys la Sognatrice", figlia di Aenar
- Gaemon Targaryen: detto "Gaemon il Glorioso", figlio di Aenar.
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