Alienor di Alfarian, sovrana degli Alfar e dei Drow, regnava da oltre trent'anni sul nord del continente, ma la sua autonomia era fortemente limitata dal giuramento di vassallaggio nei confronti dell'imperatore Marvin Eclionner, che aveva restaurato gli Alfarian sul trono di Elenna sul Dhain.
Quel giorno Alienor era turbata perché Faikan ed Eleanor, i figli che erano nati dal suo primo matrimonio col defunto Elner XI Eclionner, erano partiti per Gothian, dove l'Imperatore-Profeta avrebbe deciso il loro futuro.
Decisioni note ormai: Eleanor sposerà Arthur, il figlio di Marvin, e Faikan sposerà Helena, la sorella di Marvin.
Eleanor e Faikan si sentivano pronti: erano cresciuti con Marvin a Gothian e lo consideravano come un padre.
Erano stati comunque gentili con Alienor e con il resto della famiglia reale: il principe consorte Lorran Plum, secondo marito della regina, e i due figli nati da quel matrimonio: Marie France, sposata al conte di Champagne e Legolas, erede al trono degli Alfar e dei Drow.
Legolas era il prediletto di Alienor, perché era il "figlio dell'amore", nato dal secondo matrimonio, quello con l'uomo che lei amava.
Un uomo che però non era nobile e non era neppure un Alfar.
Lorran era un pirata. L'ho amato, ma ora è nostro figlio a pagarne le conseguenze. Ha bisogno di alleanze matrimoniali forti.
Era diritto dell'Imperatore-Profeta approvare qualunque decisione di fidanzamento che riguardasse Legolas, in quanto suo vassallo.
Marvin ci tratta come conigli: per ogni maschio degno di salvezza, sceglie per lui una femmina riproduttrice che sia conforme ai suoi progetti genetici! Questo è intollerabile!
Ma ormai il potere era nelle mani di Marvin e tutto l'universo pareva girare intorno al castello di Gothian.
Alienor sapeva che in quel castello, l'Imperatore-Profeta teneva prigioniera la contessa di Gothian, Daenerys von Steinberg, con l'accusa di alto tradimento.
Era giunto il momento di valutare la possibilità di un colloquio con il fratello di Daeberys, il leggendario Daemon "Iceblood" von Steinberg, Principe di Thule.
Alienor poteva avvalersi di alcuni Drow, gli elfi neri che mantenevano buoni rapporti con l'Ultima Thule, per sondare il terreno.
Morgil Thalion, il principe dei Drow, aveva un conto in sospeso con Marvin Eclionner e avrebbe volentieri appoggiato eventuali strategie volte a indebolire l'Imperatore-Profeta.
Ora però è giunta voce che l'Imperatore stia perdendo il controllo di buona parte della Profezia. Le linee del futuro si stanno oscurando.
La voce proveniva dalla Veggente del monte Konar.
Ha detto che il Sentiero Dorato è divenuto oscuro e oltre un certo limite è impedita la Visione profetica. Marvin brancola nel buio.
Alienor aveva in mente di colpire l'Imperatore-Profeta con gli stessi metodi che lui utilizzava con gli altri.
Ci manipola scegliendo i nostri compagni? Allora noi faremo la stessa cosa contro di lui!
Il tutto stava nello scegliere una donna in grado di farlo innamorare.
Daenerys c'era quasi riuscita, ma non ha approfittato del suo ascendente. Che stupida! Avrebbe potuto manovrarlo come un burattino e invece ha solo suscitato la sua ira.
No, ci voleva una donna diversa, una che fosse nel contempo in grado di incantarlo e di influenzarne a tal punto le sue decisioni da mettere in repentaglio l'esistenza stessa del Sentiero dorato.
Una che finga di adorarlo come sua moglie Igraine, che lo attragga come Daenaerys, la Divoratrice di Cuori, che lo faccia divertire, come Ellis, e che riesca a fare di lui un burattino nelle mie mani. Lo farei io stessa, se solo fossi un po' più giovane.
Ebbe un'intuizione.
Sì, come me, ma un po' più giovane...
E i suoi occhi ricaddero su sua cugina Alice, figlia del duca Ywain de Bors.
Quella fanciulla aveva tutti i requisiti.
Adora Marvin, perché lo vede con gli occhi adoranti di suo padre, lord Ywain, che è sicuramente uno dei migliori amici dell'Imperatore. E' attraente, e di sicuro corrisponde al suo ideale estetico.
E' simpaticissima, e molto intelligente. Basteranno poche, ma efficaci istruzioni e potrà diventare per Marvin più pericolosa di qualunque cospirazione!
L'entusiasmo iniziale lasciò il passo ad un momento di più cauta meditazione.
Sapeva di correre molti rischi, per sé e per la sua famiglia.
Ma il suo timore non derivava solo dal pericolo che Marvin potesse scoprire i suoi piani.
No. Il mio timore ha un'altra radice e questa radice è la speranza.
E la speranza fa paura.
Cast
Cate Blanchett (Galadriel) - Alienor di Alfarian
Orlando Bloom (Legolas) - Legolas di Alfarian
Daemon Blackfire Targaryen - Daemon Steinberg di Thule
Mia Wasikowska (Alice in Wonderland) - Alice de Bors
Capitolo 7
La principessa imperiale Irulan Eclionner era da trent'anni reggente della città di Lathéna, in absentia Imperatoris.
Un'assenza che dovrebbe continuare a rimanere tale.
L'imperatore Marvin I della dinastia Eclionner risiedeva infatti all'estremo opposto del continente, presso il castello di Gothian, nell'Artide.
E' pazzo. E questa sarebbe una spiegazione più che sufficiente, se non ci fossero ben altri validi motivi per temere il peggio.
Dal suo nido d'aquile di Gothian, l'Imperatore-Profeta Marvin Eclionner Vorkidian controllava direttamente gli Albini, quelli che, con slancio mistico, aveva soprannominato: "La Fratellanza Bianca".
Vampiri... e chi sa quale altra feccia si è rintanata nelle segrete di Gothian! Tutti i servi dell'anima dannata del conte Fenrik, che bruci all'inferno... tutti passati al nuovo padrone...
Tutti uniti dalla non-morte, anche se Marvin era riuscito a diventare immortale senza essere contagiato dalla maledizione dei vampiri, e cioè il nutrimento ematico.
Ma per l'Imperatore-Profeta, l'immortalità stessa era una maledizione.
Un immortale che non ha mai amato la vita! Già da qui si capisce il paradosso interiore che lo ha portato alla follia.
Irulan trovava ripugnante il modo con cui Marvin si era servito di quella marmaglia di non-morti per imporre il suo potere sui nobili Alfar, sui valorosi Keltar e, peggio di ogni altra cosa, sugli antichi e onorevoli Lathear.
Ho tollerato questa abominazione per troppo tempo.
Irulan si era fidata per trent'anni delle capacità politiche del suo primo ministro, Bial Kyoto, detto l'Eunuco, che era anche, e soprattutto, il capo dei Servizi Segreti imperiali.
Questo lo aveva reso indispensabile.
Troppo.
Nessuno è insostituibile a questo mondo.
Tranne me, ovviamente.
Doveva trovarsi un nuovo alleato, prima che fosse troppo tardi.
Bial era un personaggio eccentrico, ostentatamente effeminato, ma sarebbe stato un grave errore sottovalutarlo.
La sua astuzia e la sua esperienza erano stati in passato uno degli elementi fondamentali per il regime imperiale, almeno entro i tradizionali confini dominati dai Lathear.
La legge e l'ordine erano dipesi da lui fin dai tempi della reggenza di Ellis Eclionner, ben prima che Marvin salisse al trono, e questo pareva ad Irulan qualcosa di insopportabilmente noioso.
Le acque di Lathena sono state fin troppo calme: il dispotismo, anche il più illuminato, finisce per addormentare le menti. E la schiavitù comincia sempre col sonno.
Irulan lo sapeva più di chiunque altro.
All'inizio aveva acclamato Marvin come un liberatore, quando aveva deposto l'usurpatrice Marigold Ataris, la vedova del conte Fenrik.
Tutto il Senato Imperiale aveva riconosciuto Marvin come capo della Dinastia e sovrano indiscusso, per acclamazione.
La libertà muore sempre così: tra scroscianti applausi.
Dietro a quelle ovazioni c'era il terrore per ciò che Marvin era diventato, dopo la metamorfosi.
Dicono che non sia invecchiato neanche di un giorno!
Il suo aspetto, raccontavano gli ambasciatori, era rimasto quello di un ragazzo di vent'anni.
Ma nel frattempo una nuova generazione di Eclionner era cresciuta sotto la sua ombra.
La Dinastia sforna solo dei pazzi, come l'ultimo che ci hanno mandato da Gothian!
Irulan nutriva un grande astio verso il nuovo vice-reggente, Anakin Eclionner, il giovane rampollo destinato a collaborare con lei nel governo di Lathena.
Un bel giovane, certo, ma impulsivo e insolente, oltre che stupido.
Del resto, che cosa ci si può aspettare dal figlio di Sephir e Marigold?
Due genitori peggiori non potevano esistere.
Sephir Eclionner, il precedente Principe della Corona, nonno di Marvin, era stato un uomo feroce, consumato dalla rabbia per essere stato escluso dalla successione al trono imperiale, dopo la disfatta di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue.
Dopo decenni di esilio, di intrighi e ruberie con i peggiori criminali, quel vecchio miserabile era riuscito infine a impadronirsi di Lathena e aveva trovato ristoro tra le braccia dell'usurpatrice Marigold Edwina Ataris von Steinberg, contessa di Gothian, la più abile tessitrice di intrighi di tutti i tempi.
Ex moglie del conte Fenrik, si era risposata con l'imperatore Elner XI, cugino di Irulan e fratellastro di Marvin.
Mentre Elner si trovava in guerra, Marigold aveva usurpato il potere.
E per consolidare quel potere si è concessa al vecchio Sephir. Un'unione rivoltante sotto ogni punto di vista, come la stessa Marigold.
Omni parte vitae detestabilis.
Quella cagna era rimasta incinta di due gemelli, Anakin e Valyria.
Quando Marvin l'aveva deposta, se l'era portata con sé come prigioniera, quando era ancora gravida, e così i gemelli erano nati a Gothian, per loro disgrazia.
Per trent'anni sono cresciuti nel freddo e nell'oscurità, senza sapere cosa volesse dire la luce del giorno.
E sarebbe stato meglio se non l'avessero appreso mai.
Bial gliel'aveva assicurato, e invece all'improvviso Anakin Eclionner si era presentato sull'Acropoli di Lathena, salutando la folla come un liberatore calato dal cielo.
Ha occhi crudeli come suo padre, ma anche tutto il fuoco interiore della madre. Ed è stato educato da Marvin...
Qual era il suo ruolo nel Gioco del Trono?
Se almeno le capacità profetiche di Marvin avessero rivelato qualcosa di chiaro!
Circolava voce che l'Imperatore-Profeta avesse perso improvvisamente il dono della prescienza.
Siamo entrati nel Cono d'Ombra, dove il Sentiero Dorato rischia di dissolversi.
In quel momento tutto era possibile.
La stessa Dinastia degli Eclionner era in pericolo.
Irulan ne aveva parlato col Sommo Sacerdote di Eclion, il venerabile padre Rudo Ulume, il più grande degli esorcisti viventi, Maestro Venerabile degli Arcani Supremi.
Nei lunghi anni del suo sacerdozio, padre Ulume aveva trasformato la Chiesa lathearica da setta satanica, adoratrice di Eclion l'Oscuro, in bonaria religione che si prefiggeva il compito di "placare le ire di Eclion".
Ormai tutti i sacerdoti sapevano che Eclion, capostipite degli Eclionner, non era il dio del sole, bensì, al contrario, il Signore delle Tenebre, supremo tra i Grandi Anziani, reggitori dell'universo, e secondo solo a Deva Ahriman, tra le forze del Male.
Irulan lo aveva sempre saputo.
Come discendente di Eclion, una parte di lei era compromessa con l'oscurità.
Ma chi, in tutto l'universo, non era compromesso?
La Luce è la mano sinistra delle Tenebre.
E quella era una lezione che molti dovevano ancora imparare.
Placare Eclion e adorarlo non sono la stessa cosa.
Pochi avevano colto la sfumatura, perché non davano importanza alle parole.
Ma le parole sono importanti. Chi parla male, pensa male, vive male.
Marvin lo sapeva, e conosceva il rispetto che Irulan avrebbe sempre nutrito nei confronti delle parole, persino di quelle di un suo rivale, perché tali parole esprimevano un ideale superiore, qualcosa che valeva più di qualsiasi trono.
"Voi potrete anche tradire me, ma non tradirete mai le mie parole".
E con quella frase, lui l'aveva resa sua schiava, per sempre.
Vincolata in eterno alla Profezia, al Sentiero Dorato.
In principio erat Verbum...
Un tempo qualcuno aveva detto così, prima del Grande Cataclisma, prima dell'Oscurantismo, prima dell'Impero.
Cast
Trine Dyrholm - Irulan Eclionner
Jaye Davidson - Bial Kyoto l'Eunuco
Kit Harington - Marvin Eclionner Vorkidian
Charles Dance - Sephir Eclionner
Lena Headey - Marigold Edwina Ataris von Steinberg, contessa di Gothian
Hayden Christensen - Anakin Eclionner
Emmanuel Milingo - Sommo Sacerdote Rudo Ulume
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