domenica 1 ottobre 2023

All'ombra del Trono di Spade. Capitolo 4. La Congiura dei Maestri

 


Nei giorni che precedettero la nascita di Rhaegar Targaryen, un'intera delegazione di Maestri della Cittadella si presentò a Summerhall per "offrire sostegno". 
<<Un sostegno non richiesto!>> sbottò Aegon V quando gli era riferirono la notizia, e avrebbe voluto rimandarli indietro, perché da alcuni anni si era creata una certa tensione tra il Re e la Cittadella dove i Maestri forgiavano le loro catene studiando la medicina, la legge, la diplomazia, la storia e le scienze, oltre ad altre discipline più specifiche. I Maestri più capaci spesso proseguivano gli studi per diventare Arcimaestri, ossia i docenti della Cittadella, che la governavano riuniti in Conclave.
Da quando Aegon V aveva incominciato a credere nella Profezia del Principe Promesso che avrebbe risvegliato i draghi, i Maestri di Corte avevano cercato di convincere il Re a non dare credito alle superstizioni e alle arti occulte.
Il vecchio Gran Maestro aveva chiesto al Re di non frequentare più gli Oltre-veggenti come la strega albina di Oldstone o l'arcimaestro rinnegato Marwyn, ma Aegon V non aveva accettato una simile interferenza da parte di chi doveva limitarsi a servire e non a dare ordini.
Il vecchio Gran Maestro era morto e come suo successore il Conclave della Cittadella aveva inviato l'allora giovane, ambizioso, ma prudente Pycelle, che aveva scelto, almeno in apparenza, la via della mediazione.



Persino l'Alto Septon, aveva espresso il suo disappunto per la presenza di stregoni, preti rossi del culto di R'hllor, eretici, infedeli e nemici del Credo dei Sette Dei.
Alla fine, per evitare un aperto conflitto con la Cittadella o il Credo, Aegon V e la Famiglia Reale si erano trasferiti a Summerhall.
Lì la presenza di Maestri e Septon era minore, e sembrava che la Cittadella e il Credo rispettassero il bisogno di riservatezza di Casa Targaryen nel momento in cui si avvicinava la nascita del pronipote del Re, che Aegon V riteneva potesse essere il Principe Promesso.
L'arrivo della delegazione dei Maestri, proprio quando la gravidanza della principessa Rhaella sembrava prossima al termine, aveva irritato profondamente il Re, che all'inizio aveva ordinato a ser Duncan l'Alto, il Comandante della Guardia Reale, di rimandarli indietro.
Ser Duncan, di cui da bambino il Re era stato scudiero, era l'unico che avesse il coraggio di contestare un ordine: <<Egg, sarebbe un'offesa troppo grave. I rapporti con la Cittadella sono già fin troppo tesi e questo crea una certa instabilità diplomatica in tutti i Sette Regni>>
Aegon V aveva imprecato a lungo, ma poi aveva risposto:
<<D'accordo, ma esigo che siano perquisiti!>>
Il Comandante aveva scosso il capo:
<<Maestà, non è mai accaduto nella storia dei Sette Regni che un Maestro ufficialmente delegato dalla Cittadella fosse perquisito prima di entrare in un qualsiasi luogo. Si tratterebbe di un'oltraggio inaudito! I Maestri hanno tutti giurato di essere dei guaritori e di salvare le vite umane e non mi risulta che abbiano mai infranto questi voti, a differenza dei cavalieri, la cui reputazione è molto diminuita e non senza ragione>>
Di nuovo il Re fu colto dalla celebre ira dei Targaryen, ma alla fine, di fronte a Ser Duncan, il suo antico maestro, che era come un secondo padre, cedette:
<<E va bene, fa come ti pare, ma almeno tienili d'occhio: non voglio che si avvicinino agli appartamenti di mia nipote Rhaella. Io non nutro la tua stessa fiducia nel credere che i Maestri rispettino i giuramenti. Io penso che siano solo più furbi dei cavalieri nel nascondere i loro delitti. Il veleno è l'arma dei codardi, oltre che dei traditori, e i Maestri hanno fin troppi veleni a disposizione>>
Duncan aveva annuito:
<<Senza dubbio! Ma quelle sostanze, in modica quantità, od opportunamente diluite, possono essere medicamenti che salvano le vite, e pertanto non potremmo comunque requisirli>>
Aegon non poteva negarlo:
<<Chi sa come salvare la vita, sa anche come toglierla. Chi sa come guarire, sa anche come uccidere. Per questo io non mi fido di loro>>

Alcuni giorni dopo, mentre sorseggiava vino con ser Duncan l'Alto, Aegon V ritornò sul discorso: <<Hanno anche avuto il coraggio di chiedere di presenziare al parto! Che insolenza!  Ho a disposizione il brillante arcimaestro Marwyn e i suoi migliori allievi, per non parlare dell'esercito di levatrici di fiducia della nostra famiglia. E' più che sufficiente. 
Ho fatto i salti mortali per far sì che quell'impiccione di Pycelle restasse ad Approdo del Re, e la Cittadella mi manda un corteo di palloni gonfiati che non aspettano altro che immischiarsi nelle questioni dinastiche della Famiglia Reale.
Speravo che almeno a Summerhall avremmo avuto un po' di tranquillità, ma a quanto pare ormai la volontà Targaryen non conta più niente e ognuna delle mille fazioni vuole imporci la presenza delle sue spie! Anche quei maledetti Septon alla fine si sono posizionati nei dintorni per "pregare". Ma quando torneranno i draghi, allora la Dinastia potrà di nuovo far valere la propria autorità>>
Ser Duncan cercò di placare l'ira del sovrano, con toni amichevoli:
<<Egg, non farti il sangue amaro vedendo complotti dappertutto. A Summerhall ci sono sempre stati molti ospiti persino in tempo di guerra!  Se però vuoi sentirti più tranquillo, l'unica cosa sensata sarebbe che uno dei tuoi figli tornasse ad Approdo del Re. Non è mai bene che l'intera Famiglia Reale si trovi tutta nello stesso luogo>>
Il Re valutò la proposta e nel frattempo chiese al coppiere, Dorian Ashford, altro vino e poi, dopo averne bevuto più del necessario, replicò: <<Tu conosci il motivo per il quale ho riunito tutti. E' necessario, per il rito propiziatorio, che ognuno conceda una goccia del proprio sangue. Avrei voluto che anche mio fratello Aemon fosse qui, ma lui ha preso due volte i voti, prima come Maestro e poi come Guardiano della Notte. Ah, povero fratello mio, ma chi gliel'ha fatto fare?>>
I pensieri dell'ex Cavaliere Errante tornarono ai giorni concitati del Gran Consiglio del 233, quando Aemon Targaryen aveva rinunciato al Trono di Spade pur di non infrangere i suoi voti:
<<L'ha fatto per il tuo bene, Egg! Se fosse rimasto ad Approdo del Re, o anche alla Cittadella, sarebbe diventato il punto di riferimento di tutti coloro che ce l'hanno con te. Ma lasciare la Barriera a un Maestro dilettante solo per partecipare a quello che tu chiami "rito propiziatorio" e che persino la strega albina considera magia nera, sarebbe stato un sacrificio eccessivo.
Ma in ogni caso, ti consiglio di far ritornare almeno Daeron alla Fortezza Rossa. E' sempre bene che ci sia un Targaryen, vicino al Trono di Spade>>
Aegon V annuì:
<<E va bene! Non riesco mai a dirti di no. Ma sappi che maestro Aemon giurò anche di rispettare un clausola apposta alla decisione del Gran Consiglio del 233. Tale clausola gli impone, nel caso di necessità estrema, di assumere la reggenza e di fare tutto il possibile perché il Trono passi a un Targaryen, sia esso legittimo o legittimato. Lo sai meglio di me che tra Dorne e Lys ci sono decine e decine di bastardi Targaryen. Varrebbero di più di Jaehaerys e di suo figlio! Persino questo ragazzo che ci serve da bere, il nostro piccolo Dorian, sarebbe meglio di Aerys! Perché no? In fondo io stesso, alla sua età, ero solo lo scudiero di un cavaliere errante... non ero un bastardo, ma contavo molto meno dei Grandi Bastardi Targaryen, come Brynden Rivers "Bloodraven". Eppure lui vide in me "un drago", ti ricordi quando lo disse?>>



Duncan sospirò nel ritornare al bel tempo andato: <<Lo ricordo come se fosse ieri. Bloodraven vedeva lontano. Sapeva che, in caso di necessità, saresti stato un buon re, Egg, molto più giusto e saggio di tanti tuoi predecessori, e lo sapeva anche Aemon: hanno affidato a te le redini del comando e tu hai regnato bene...>>
Il Re colse però una vena di rimpianto nella voce del suo anziano maestro:
<<Ti ringrazio, Dunk, ma sento anche ciò che non hai detto ad alta voce, e cioè che da quando ho iniziato a credere alla Profezia non sono più stato un buon sovrano. Tu disapprovi il rito propiziatorio dell'arcimaestro Marwyn, ma devi convincerti che non è da lì che viene il pericolo. 
Il vero pericolo è la Congiura dei Maestri e dei Septon, appoggiata da alcun lord grandi e piccoli. Dovresti preoccuparti di più per questo pericolo>>
Il vecchio cavaliere si accigliò:
<<Io prendo molto sul serio l'opposizione dei Maestri, ma da qui a parlare di congiura! Mi sembra di sentire Bloodraven, che vedeva congiure dappertutto! Più invecchi e più me lo ricordi!>>
Il Re sorrise, ma con un'ombra di malinconia:
<<Ah, il vecchio "zio Brynden dai Mille e un Occhio". Non ci crederai, ma sento la sua mancanza. Ho sbagliato a mandarlo alla Barriera quella storia del giovane Blackfire. 
Se fosse ancora Primo Cavaliere o anche solo il Maestro dei Sussurri, avremmo avuto le prove per smascherare la Congiura dei Maestri, che non è una semplice opposizione. Da secoli hanno seminato zizzania all'interno della Casa Targaryen con il solo obiettivo di far estinguere i draghi, ed ora che esiste la possibilità di risvegliarli, loro sono pronti a sabotare qualsiasi tentativo, perché odiano la magia. La odiano perché non la capiscono, a parte alcuni esperti degli Alti Misteri, come l'arcimaestro Marwyn, un così geniale e promettente, eppure emarginato. Lo chiamano "il Mago" perché vogliono cacciarlo, ma se dovessero farlo, io lo nominerei Gran Maestro del Re. 
E Pycelle dovrebbe obbedirgli, anche se non sarebbe degno nemmeno di svuotargli il pitale!>>
Duncan rise, ma riguardo alla teoria della cospirazione era scettico:
<<Ci sono molte fazioni nella Cittadella e non tutti credono che la magia sia estinta completamente, ma Marwyn è un tipo pericoloso. Basta guardarlo in faccia. E' tipo losco.




E poi, un conto è lo studio degli Alti Misteri e un conto è la pratica delle Arti Oscure! E tuo fratello Aemon sarebbe d'accordo con me!>>
Aegon V parve d'un tratto più vecchio dei suoi cinquantatré anni:
<< Ti sbagli! Io e lui ci scriviamo ancora: abbiamo un nostro codice segreto. Lui condivide i miei dubbi e persino quelli di Marwyn. Chi credi che abbia provocato lo sterminio di tutti i draghi dei Targaryen? Nel mondo che la Cittadella sta costruendo non c'è posto per i draghi. 
Tu dici che Aemon si è ritirato alla Barriera solo per farmi un favore? No, io lo supplicai di rimanere e di conigliarmi, oppure di tornare a Vecchia Città e diventare Arcimaestro.
Perché la Cittadella accettò che lui sprecasse la propria vita alla Barriera, quando, per diritto e per merito, avrebbe dovuto diventare Arcimaestro detentore delle chiavi? Fu a causa del suo sangue, è questo il motivo. Non potevano fidarsi di lui, per lo stesso motivo per cui vogliono far fuori me!
Tu sei un idealista, Dunk, un cavaliere esemplare e un uomo integerrimo, ma nonostante tutti i tuoi viaggi la tua mentalità non si è aperta abbastanza. Tu e gli altri cavalieri valorosi e uomini integerrimi come te vi fermate alle apparenze, alle dichiarazioni ufficiali, al "fatto compiuto", ma il mondo è molto più grande e più complesso di quello che pensate. 
Marwyn dice che il compito del sapiente non è appiattirsi sui dogmi, ma coltivare il dubbio e problematizzare l'ovvio, per scoprire che non è affatto ovvio e scontato come si crede!
Chi vi dà la certezza che i Figli della Foresta siano estinti? Chi ha le prove per dire che gli Estranei non esistono più? Io credo che alcuni di loro siano sopravvissuti, nelle terre del perenne inverno. Forse Bloodraven è sulle loro tracce, forse ha trovato riparo presso i Figli della Foresta. 




...sì, ne sono sempre più convinto e credo che tutte le voci sul suo conto che fossero vere. Lui era davvero un veggente dell'Oltre, e un metamorfo...>>

Incredibilmente, il coppiere Dorian si lasciò sfuggire un: <<Anch'io ci credo, Maestà! Sto leggendo molti libri, ho anche parlato col maestro Marwyn! 
Sta scrivendo le bozze per una antologia, "il Libro dei Libri perduti" in cui saranno inserite tutte le pagine rimaste di questi volumi, per esempio, ci sono tre pagine del famosissimo Segni e Portenti, scritto da Daenys Targaryen, la figlia veggente del mitico Aenar Targaryen, che predisse la caduta dell'impero di Valyria>>
Il Re sorrise al ragazzo:
<<Ah, finalmente qualcuno che ha un briciolo di cervello e di cultura in questa famiglia! Se potessi tornare indietro, dedicherei più tempo alla lettura. Mio zio Aerys I era un grande sapiente, anche negli Alti Misteri, per questo scelse Bloodraven come Primo Cavaliere. Io all'epoca credevo, come il mio amico e mentore ser Duncan, che l'unica cosa che contasse fosse la Cavalleria, con i suoi valori, i suoi alti ideali, e ho passato metà della mia vita nel vano tentativo di ridare lustro a questa istituzione. Ma mi piaceva molto anche discutere con Aemon sulle questioni controverse che si possono leggere, per esempio, nella Storia innaturale di septon Barth. Ricordo che a queste dispute prendeva parte anche lo stesso Bloodraven, che sembrava saperla molto lunga. Aemon invece era più cauto, ma lo faceva per proteggermi: non voleva che finissi come quel pazzo di nostro fratello Aerion...>>
E qui intervenne ser Duncan:
<<Ed aveva ragione! Per i Sette Inferi, Egg, stai indirizzando questo bravo ragazzo verso una via pericolosa! Io non lascerei che un mio pronipote frequentasse gente come Marwyn!>>
Il coppiere Dorian si sentì punto sul vivo:
<<Ser Duncan, mio signore, permettetemi di spiegare... vedete, il maestro Marwyn all'inizio mi faceva un po' paura, lo ammetto, ma poi ho scoperto che è un grande sostenitore della casa Targaryen. Io porto un altro cognome, ma lady Jenny mi ha detto che il mio sangue è quello del Drago, ed io lo sento. In ogni Targaryen arde una fiamma interiore, che lo sprona a seguire la propria strada! Io vorrei diventare un Maestro, ma la loro visione è ristretta, a parte quella dell'aricimaestro Marwyn. Ma non è lui il pericolo, e se mi permettete, io credo che Sua Maestà il Re abbia ragione riguardo alla Congiura dei Maestri... vi prego, ascoltatemi... io ne ho visti alcuni aggirarsi nelle cantine... io ero lì per una commissione per la Regina e ho visto due Maestri che bisbigliavano qualcosa e avevano un'aria sospetta...>>
Ser Duncan l'Alto rise:
<<Ah, ah, non saranno certo due Maestri amanti del buon vino a costituire una minaccia per la dinastia Targaryen!>>
Il Re invece prese la cosa molto seriamente:
<<Dorian, ricordi qualche particolare? Sapresti descriverli?>>
Il ragazzo fornì una descrizione troppo vaga, ma un particolare risultò interessante:
<<Uno di loro aveva una specie di lanterna con una luce strana... verde direi... luccicante...>>
Gli occhi viola di Aegon V divennero ancor più penetranti del solito:
<<Verde luccicante? E' un'ampolla d'altofuoco, ci scommetto la testa! Dunk, devi far perquisire le cantine e tutti gli alloggi di quei maledetti Maestri. Avremmo dovuto perquisirli subito, quando sono arrivati! Vogliono far saltare in aria tutto, sterminare la stirpe del Drago e far ricadere la colpa su di me!>>
Ser Duncan scattò in piedi:
<<Solo i Piromanti e gli Alchimisti sanno come creare l'altofuoco. Se il ragazzo ha visto giusto, potrebbe essere una congiura estesa ad una fazione degli altri due ordini, il che rende tutto più pericoloso.
Farò perquisire tutta Summerhall, mio signore. E a questo punto, credo che sia meglio che fin d'ora alcuni membri della Famiglia Reale lascino il palazzo. Se davvero qualcuno ha intenzione di usare l'altofuoco, non possiamo correre rischi!>>
Aegon V diede il suo assenso:
<<Agisci con discrezione: se si crea un allarme, la situazione potrebbe precipitare. Non bisogna seminare panico. Se trovi qualcosa, avvertimi subito, poi decideremo il da farsi>>
L'anziano cavaliere lasciò la veranda con straordinaria agilità.
 Il Re si rivolse allora al ragazzo:
<<Dorian, hai fatto bene a riferire questa faccenda. Vedrai che scopriremo presto se la Congiura dei Maestri è reale. Se riusciremo a trovare le prove, gliela farò pagare cara. Ma ora dovremmo tutti prepararci all'eventualità di uno sgombero, se ci fosse pericolo. Magari, con discrezione, bisogna avvertire i miei familiari e...>>
Non fece in tempo a terminare la frase che entrò lady Jenny:
<<Maestà, la principessa Rhaella è in travaglio... le doglie sembrano essere molto dolorose, temo che si tratterà di un parto difficile>>
Il Re imprecò e poi disse:
<<Vi manderò l'arcimaestro Marwyn. E tu, Dorian, vai con lady Jenny e riferiscile quello che mi hai detto. Forse è il caso di chiamare anche la veggente albina. La situazione è precipitata troppo presto... dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza>>
Detto questo, Aegon V se ne andò con aria corrucciata.
Jenny era confusa:
<<Ma di cosa stavate parlando? Seguimi, e dimmelo mentre cammini>>.
Dorian obbedì.
Fu così che ebbe inizio l'ultima notte di Summerhall.



domenica 17 settembre 2023

All'ombra del Trono di Spade. Capitolo 3. "Once I loved a maiden / as the summer fair / with a golden sun / brighting in the hair"



Gli ultimi giorni di Summehall prima della Tragedia trascorsero in un clima di inconsapevole allegria, di segrete passioni, di rancori repressi e di ambizioni smodate.
Correva l'anno 259 dalla Conquista e re Aegon V Targaryen aveva riunito nella sua residenza estiva l'intera Famiglia Reale e le casate ad essa più fedeli per festeggiare l'imminente nascita del suo primo pronipote, il primogenito del principe Aerys e dalla principessa Rhaella, che ormai era giunta al nono mese di gravidanza.




Summerhall si trovava ai piedi delle Alture di Dorne, al confine di tre regni: Dorne, le Terre della Tempesta e l'Altopiano e questo in passato aveva creato delle tensioni. Avere passaggi segreti e tunnel, aveva salvato Daeron II e Maekar molte volte.
La maggior parte di questi passaggi si dipartiva dalla cantina.
Dorian Ashford conosceva molto bene quella cantina, da quando aveva preso servizio come paggio e coppiere presso il palazzo, sempre grazie alla protezione di lady Jenny di Oldstones e del marito di lei, il principe Duncan, che dopo la sua rinuncia alla successione non era più un "Prince of Dragons", ma un "Prince of Dragonflies", nella lingua comune di Westeros, e cioè "il Principe delle Libellule".

In particolare, ad apprezzare la sua delicatezza nell'aver cura dei preziosissimi vini di Arbor e di Dorne, era la regina Betha Blackwood, una matrona imponente che apprezzava consumare, nel suo salotto privato, lauti spuntini a base di dolci e di ampie libagioni di rossi speziati, rosé delicati e bianchi frizzanti.
Dorian aveva solo sei anni, ma era molto maturo per la sua età, e sapeva che era un privilegio poter servire la buona Regina, una donna generosa che amava molto discorrere con quel piccolo coppiere di cui era bisnonna, per quanto il bambino fosse solo un bastardo.

Quando la Regina, era sazia di dolci e di vini, e si appisolava, sua figlia, Shaera, Principessa della Roccia del Drago, titolo che spettava alla moglie dell'erede al Trono di Spade, coinvolgeva Dorian nell'assistenza del fratello-marito Jaehaerys, perennemente malato. Ciò comportava un disgustoso compito, ossia vuotare il pitale del Principe della Roccia del Drago e a volte consegnarlo al Gran Maestro Pycelle, quel vecchio ipocrita, perché ne esaminasse le deiezioni per formulare le sue indiscutibili diagnosi e terapie. Se Dorian arricciava il naso, la Principessa della Roccia del Drago lo ammoniva dicendo che tutti incominciano la loro carriera con la gavetta ed il pitale, anche alla Cittadella degli Studi di Vecchia Città.

Quando anche Jaehaerys finalmente, dopo interminabili cure e abluzioni, beveva la sua dose di latte di papavero e cadeva in un sonno profondo, Shaera andava dall'amatissima figlia, la sedicenne principessa Rhaella, figlia di Shaera e Jaehaerys, perennemente triste e abulica, specie da quando era gravida.




Shaera, per far sorridere Rhaella ordinava allora a Dorian di esibirsi in qualche buffoneria, tra cui le imitazioni dei vari personaggi che vivevano nella Corte estiva.
Per quanto ogni tanto Rhaella accennasse a un sorriso, alla fine non poteva fare a meno di lasciarsi sfuggire allusioni pesanti relative alla brame lussuriose del principe Aerys, suo marito e fratello, e della sua prima favorita, lady Sibilla Ashford, nata Reyne di Castamere, la madre del bambino.




La reputazione di lady Ashford ne era stata danneggiata, ma ser Roger, suo marito, era un fedelissimo alfiere dei Targaryen, contrapponendosi in questo al fratello maggiore, Lord Ashford, che invece aveva reso omaggio feudale ai Tyrell.
Lady Sybilla non aveva ceduto facilmente alle lusinghe di Aerys, ma alla fine si era dovuta concedere all'aitante principe Targaryen per avere la sua protezione, nel caso i Reynes di Castamere fossero entrati in aperto conflitto con i Lannister.

Per ripicca contro lady Ashford, nata Reyne di Castamere, Rhaella Targaryen era divenuta confidente di ser Tywin Lannister, l'erede di Castel Granito, che aveva giurato di sterminare i Reynes.




Fortunatamente ser Tywin era fedelissimo alla fidanzata e cugina Joanna e voleva diventare Primo Cavaliere del Re, una volta che l'amico Aerys fosse salito al Trono di Spade, per cui Lannister aveva mantenuto un contegno ineccepibile, con grande sdegno di Rhaella, la cui sfiducia negli uomini era già ai minimi livelli.
Di tutto questo, all'epoca, Dorian sapeva ben poco, salvo il fatto che sua madre gli ripeteva di rispettare il principe Aerys e di temere ser Tywin, la cui malvagità era fredda e premeditata, e dunque peggiore delle bizze umorali dei Targaryen.
Al termine di tali recriminazioni, sotto lo sguardo imperscrutabile della princesse royale Shaera (il termine Princess Royale, espressione vernacolare nella variante linguistica di Alto Giardino, era riservato alla più anziana principessa del Sangue Reale), la giovane principessa Rhaella congedava Dorian dicendo: "Va' a servire mio fratello, dopotutto è pur sempre tuo padre"

Il principe Aerys negli anni in cui lady Ashford era la sua favorita, spesso canticchiava con voce sorprendentemente dolce: "Once I loved a maiden, / as the summer fair, / with a golden sun, / brighting in the hair".





Dai quindici anni in avanti, il principe Aerys Targaryen, aveva avuto molte amanti e altri figli bastardi, quasi tutti spediti a Starfall, perché fossero allevati dalla nobilissima famiglia Dayne, che presentava tratti valyriani e come tale era il ricettacolo dei Targaryen non riconosciuti dai loro illustri genitori. Probabilmente anche Gerold Dayne, detto Darkstar, era un bastardo del futuro re Aerys II.








Quando Dorian era il suo unico figlio, per quanto bastardo, Aerys era vagamente gentile con lui, ma ora che Rhaella era incinta, il principe ostentava distacco e indifferenza. 

A volte il bizzoso principe si sentiva in dovere di rimproverare il figlio bastardo Dorian con frasi del tipo: "Non stare lì impalato come uno stoccafisso! Rilassati, mi fai venire l'ansia!" salvo poi correggere il tiro: "Non stare lì curvo come un sacco di patate! Tieni la schiena dritta e le spalle indietro!".
E infine, dopo qualsiasi ordine, Aerys concludeva con un cenno negligente della mano, come per allontanare una mosca, e tuonava: "Dai, su, veloce! Muoviti!". 

Paradossalmente, il vecchio re Aegon V era il meno problematico di tutti: era stato per lungo tempo scudiero di un cavaliere errante ed aveva conservato un modo di fare semplice e informale, tanto che alcuni grandi lord lo chiamavano "il Re contadino", oltre che "l'Improbabile, essendo il quarto figlio di un quarto figlio, e quindi molto in basso nella linea di successione ai tempi di suo nonno Daeron II.




Aegon, che era pur sempre il vero bisnonno di Dorian, aveva sempre storie divertenti da raccontare e consigli utili, che furono di grande aiuto per il pronipote negli anni a venire.
Tuttavia, con l'avanzare della gravidanza della principessa Rhaella, tutti incominciarono a impensierirsi e il Re confabulava per ore con personaggi oscuri di vario genere, che mai sarebbero stati ammessi alla corte di Approdo del Re, nella Fortezza Rossa, mentre lì, a Summerhall, erano di casa.
Jenny e Duncan disapprovavano: <<Non è con gli incantesimi o con gli esperimenti che si realizzerà la profezia. Le cose devono procedere spontaneamente, senza forzature>>.

Quello era anche il parere di Blanca, la veggente, Per volontà di lady Jenny era stata invitata anche lei ad assistere al parto di Rhaella.
Dorian non l'aveva mai vista e rimase sorpreso dal suo aspetto, perché non era solo l'albinismo a dare nell'occhio, ma anche la corporatura minuta e strana della vecchia veggente.
Che fosse per davvero una Figlia della Foresta sopravvissuta all'Età dell'Alba?
Dopo aver parlato a lungo con Jenny, Blanca chiese udienza al Re e il caso volle che Aegon V avesse chiesto anche la presenza di Dorian come coppiere e paggio.

La veggente fu molto diretta con il Re:
<<Maestà, credevo di essere stata chiara, nei nostri incontri precedenti. Non ci deve essere alcun tipo di interferenza esterna! Non è questo il momento di pensare alle uova di drago. Sarà poi il nascituro a trovare la strada per il ritorno dei draghi. Adesso non è il momento! E per giunta è anche pericolosa la presenza di certi alchimisti e stregoni, a meno che non siano stati chiamati solo per i fuochi d'artificio>>
Il Re era già lievemente alticcio:
<<Ma sì, ho capito! E' solo una curiosità che voglio togliermi. Il cordone ombelicale e qualche piccolissima goccia di sangue possono essere gli ingredienti decisivi per questo piccolo esperimento, ma non c'è nulla di cui preoccuparsi, non utilizzeremo sostanze esplosive, puoi starne certa! Non sono uno sciocco come mio fratello Aerion! Conosco benissimo i rischi dell'altofuoco e ti posso garantire che non ce n'è una sola goccia in questa dimora!>>
La vecchia scrollò le spalle:
<<Non mi riferivo all'altofuoco, sire, ma gli incantesimi! Non si scherza con la magia! Il sangue dei Targaryen è legato ai draghi da una potente magia perduta con l'antica Valyria. Esisterà senz'altro un modo per ridare vita alle uova di drago, ma al momento non conosciamo né il rito, né i suoi effetti. E' pericolosissimo tentare di procedere a caso: è come mescolare sostanze chimiche senza conoscerne la natura! Maestà, rinunciate a questo gioco infantile, e lasciate che sia il vostro pronipote a ritrovare l'Antica Via, quando sarà adulto.
E ricordate: non è detto che il Principe Promesso sia questo pronipote, potrebbe anche essere un altro dei figli di Aerys e Rhaella, anche una figlia femmina, una Principessa. In valyriano i titoli regali sono neutri e la profezia è stata espressa in valyriano, durante un mio sogno dell'Oltre. Io conosco molte lingue: sono molto più vecchia di quel che sembro e conosco cose che tu non riusciresti nemmeno a immaginare!>>
Aegon V ne aveva abbastanza:
<<Hai detto quel che dovevi dire. Ora sei congedata>>
La vecchia se n'era andata senza nemmeno porgere al Re un cenno di saluto e appena era uscita aveva bofonchiato:
<<Che giochino pure al gioco del trono, io giocherò al Gioco della Sopravvivenza, che a Westeros è molto più difficile>>
Il paggio Dorian, che l'aveva accompagnata, fu colpito da questa frase e la tenne a mente, facendone poi, anni dopo, uno dei suoi motti preferiti.
La vera domanda infatti non riguardava soltanto il singolo che si chiedeva se sarebbe sopravvissuto o avrebbe dovuto soccombere, no, la domanda giusta era:
<<Chi si salverà, alla fine?>>





English version

The last days of Summehall before the Tragedy passed in a climate of unconscious joy, secret passions, repressed resentments and immoderate ambitions.
It was the year 259 since the Conquest and King Aegon V Targaryen had gathered the entire Royal Family and the houses most loyal to it in his summer residence to celebrate the imminent birth of his first great-grandson, the firstborn of Prince Aerys and Princess Rhaella , who was now in her ninth month of pregnancy.

Summerhall was located at the foot of the Dorne Heights, on the border of three kingdoms: Dorne, the Stormlands and the Reach and this had created tensions in the past. Having secret passages and tunnels, it had saved Daeron II and Maekar many times.
Most of these passages led from the cellar.
Dorian Ashford knew that cellar very well, ever since he had taken service as a page and cupbearer at the palace, again thanks to the protection of Lady Jenny of Oldstones and her husband, Prince Duncan, who after his renunciation of the succession was no longer a "Prince of Dragons", but a "Prince of Dragonflies", in the common language of Westeros, that is, "the Prince of Dragonflies".

In particular, who appreciated his delicacy in taking care of the precious wines of Arbor and Dorne, was Queen Betha Blackwood, an imposing matron who appreciated consuming, in her private living room, lavish snacks based on sweets and large libations of spicy reds, delicate rosés and sparkling whites.
Dorian was only six years old, but he was very mature for his age, and he knew that it was a privilege to be able to serve the good Queen, a generous woman who loved to talk with that little cupbearer whose great-grandmother she was, even though the child was only a bastard.

When the Queen was satisfied with sweets and wines, and dozed off, her daughter, Shaera, Princess of Dragonstone, the title of the wife of the heir to the Iron Throne, involved Dorian in the assistance of her brother-husband Jaehaerys , perpetually ill. This involved a disgusting task, that is, emptying the chamberpot of the Prince of Dragonstone and sometimes handing it over to Grand Maester Pycelle, that hypocritical old man, to examine the excrement to formulate his indisputable diagnoses and therapies. If Dorian wrinkled his nose, the Princess of Dragonstone admonished him by saying that everyone begins their career with the apprenticeship and the chamberpot, even at the Citadel of Oldtown Studies.

When even Jaehaerys finally, after interminable treatments and ablutions, drank his dose of poppy milk and fell into a deep sleep, Shaera went to her beloved daughter, the sixteen-year-old Princess Rhaella, daughter of Shaera and Jaehaerys, perpetually sad and apathetic, especially since she was pregnant.

Shaera, to make Rhaella smile, then ordered Dorian to perform some buffoonery, including imitations of the various characters who lived in the Summer Court.
Although Rhaella occasionally hinted at a smile, in the end she could not help but let slip some weighty allusions relating to the lustful desires of Prince Aerys, her husband and brother, and her first favorite, Lady Sibilla Ashford, nee Reyne of Castamere, the child's mother.

Lady Ashford's reputation had been damaged, but Ser Roger, her husband, was a very faithful bannerman of the Targaryens, contrasting himself in this with his older brother, Lord Ashford, who had instead paid feudal homage to the Tyrells.
Lady Sybilla had not easily succumbed to Aerys's flattery, but in the end she had to give herself to the handsome Targaryen prince to have his protection, in case the Reynes of Castamere had come into open conflict with the Lannisters.

Out of spite against Lady Ashford, born Reyne of Castamere, Rhaella Targaryen had become a confidant of Ser Tywin Lannister, the heir of Casterly Rock, who had sworn to exterminate the Reynes.

Fortunately, Ser Tywin was extremely loyal to his fiancée and cousin Joanna and wanted to become Hand of the King, once his friend Aerys had ascended the Iron Throne, for which Lannister had maintained an impeccable demeanor, much to the disdain of Rhaella, whose distrust in men it was already at its lowest levels.
At the time, Dorian knew very little about all this, except for the fact that his mother repeated to him that he respected Prince Aerys and feared Ser Tywin, whose wickedness was cold and premeditated, and therefore worse than the moody tantrums of the Targaryens.
At the end of these recriminations, under the inscrutable gaze of the princess royale Shaera (the term Princess Royale, a vernacular expression in the linguistic variant of Highgarden, was reserved for the eldest princess of the Royal Blood), the young princess Rhaella dismissed Dorian saying: "Go 'to serve my brother, after all he is still your father"

Prince Aerys in the years when Lady Ashford was his favorite, often crooned in a surprisingly sweet voice: "Once I loved a maiden, / as the summer fair, / with a golden sun, / brighting in the hair".

From fifteen years onwards, Prince Aerys Targaryen had many lovers and other bastard children, almost all of whom were sent to Starfall to be raised by the very noble Dayne family, who had Valyrian traits and as such was the receptacle of Targaryens not recognized by their illustrious parents. Gerold Dayne, known as Darkstar, was also probably a bastard of the future king Aerys II.

When Dorian was his only son, albeit a bastard, Aerys was vaguely kind to him, but now that Rhaella was pregnant, the prince affected detachment and indifference.

Sometimes the temperamental prince felt he had to scold his bastard son Dorian with phrases like: "Don't stand there standing there like a stockfish! Relax, you're making me anxious!" only to then correct the shot: "Don't stand there hunched over like a sack of potatoes! Keep your back straight and your shoulders back!".
And finally, after any order, Aerys concluded with a careless wave of the hand, as if to ward off a fly, and thundered: "Come on, quick! Move!".

Paradoxically, the old king Aegon V was the least problematic of all: he had been the squire of a knight errant for a long time and had retained a simple and informal way of doing things, so much so that some great lords called him "the peasant king", as well as "the Unlikely, being the fourth son of a fourth son, and thus very low in the line of succession in the time of his grandfather Daeron II.

Aegon, who was still Dorian's true great-grandfather, always had funny stories to tell and helpful advice, which were of great help to his great-grandson in the years to come.
However, as Princess Rhaella's pregnancy progressed, everyone began to worry and the King talked for hours with dark characters of various kinds, who would never have been admitted to the court of King's Landing, in the Red Keep, while there, in Summerhall , they were at home.
Jenny and Duncan disapproved: <<It is not with spells or experiments that the prophecy will be fulfilled. Things must proceed spontaneously, without forcing>>.

That was also the opinion of Blanca, the seer. By Lady Jenny's will, she had also been invited to witness Rhaella's birth.
Dorian had never seen her and was surprised by her appearance, because it was not only her albinism that stood out, but also the small and strange build of the old seer.
Was she really a Child of the Forest who survived the Age of Dawn?
After speaking at length with Jenny, Blanca asked for an audience with the King and by chance Aegon V had also asked for Dorian's presence as cupbearer and page.

The visionary was very direct with the King:
<<Your Majesty, I thought I had been clear in our previous meetings. There must not be any kind of external interference! This is not the time to think about dragon eggs. The unborn child will then find the way to the return of the dragons. Now is not the time! And what's more, the presence of certain alchemists and sorcerers is also dangerous, unless they have been called only for the fireworks>>
The King was already slightly tipsy:
<<But yes, I understand! It's just a curiosity that I want to clear up. The umbilical cord and a few very small drops of blood may be the decisive ingredients for this little experiment, but there is nothing to worry about, we will not use explosive substances, you can be sure of that! I am not a fool like my brother Aerion! I know very well the risks of wildfire and I can guarantee you that there is not a single drop of it in this house!>>
The old woman shrugged:
<<I wasn't referring to the wildfire, sire, but the spells! Don't mess with magic! Targaryen blood is linked to dragons by a powerful magic lost to ancient Valyria. There will undoubtedly be a way to bring dragon eggs back to life, but at the moment we know neither the ritual nor its effects. It is very dangerous to try to proceed at random: it's like mixing chemical substances without knowing their nature! Your Majesty, give up this childish game, and let your great-grandson find the Ancient Way again when he becomes an adult.
And remember: it is not certain that the Promised Prince is this great-grandson, he could also be another of Aerys and Rhaella's children, even a daughter, a Princess. In Valyrian the royal titles are neutral and the prophecy was expressed in Valyrian, during a dream of mine from the Beyond. I know many languages: I am much older than I seem and I know things that you wouldn't even be able to imagine!>>
Aegon V had enough:
<<You said what you had to say. Now you are dismissed>>
The old woman had left without even offering the King a nod of farewell and as soon as she left she had muttered:
<<Let them play the Game of Thrones, I'll play the Game of Survival, which is much more difficult in Westeros>>
The page Dorian, who had accompanied her, was struck by this phrase and kept it in mind, making it, years later, one of his favorite mottos.
In fact, the real question did not only concern the individual who wondered whether he would survive or would have to succumb, no, the right question was:
<<Who will be saved in the end?>>

venerdì 8 settembre 2023

All'ombra del Trono di Spade. Capitolo 2. Da Bloodraven ad Aegon V, la canzone del Corvo e del Drago

 


Estati ed inverni, come è noto, si susseguono in maniera irregolare a Westeros e nelle terre che si trovano alla sua stessa latitudine, e possono durare anche molti anni.
Chi nasceva negli anni di una lunga estate era benedetto da un'infanzia felice, ma destinata però ad essere seguita da anni molto duri, perché i "figli dell'estate" non sono abituati alla spietatezza dell'inverno e della vita in generale.

Dorian Ashford era nato nel 253, nel pieno dell'estate che durò dal 250 fino al 259.
Quei sei anni furono i più belli della sua vita. 
Il suo tempo si divideva tra i periodi che trascorreva nella foresta, a casa degli Ashford, e quelli che trascorreva a Summerhall, ospite di lady Jenny di Oldstones.




In quegli anni Dorian ancora credeva che il guardiacaccia Roger Ashford fosse il suo vero padre, perché lui gli dava lo stesso affetto che mostrava per gli altri figli, quelli che senza ombra di dubbio erano suoi, come mostrava la somiglianza fisica: capelli castani e occhi castani, lineamenti, altezza e così via.
Dorian invece assomigliava alla madre, lady Sibilla Reyne di Castamere, bionda e snella, e non si poneva domande riguardo al fatto che i suoi occhi fossero di un colore che era chiamato "il viola Targaryen", il marchio di fabbrica della Famiglia Reale. 
Non sapeva che era grazie a quello che lady Jenny, moglie del principe Duncan, aveva ottenuto da re Aegon V il permesso di entrare nel palazzo di Summerhall e di trascorrervi tante giornate felici.




Jenny gli insegnò a leggere, a scrivere e a far di conto, gli spiegò la Storia, la geografia e l'araldica e gli raccontò molte fiabe, leggende e miti dell'Età dell'Alba, della Lunga Notte e dell'Età degli Eroi, ma soprattutto gli narrò la propria storia, che già era diventata leggendaria.
<<Chi non mi conosce>> diceva Jenny <<crede che io fossi una selvaggia senza dimora, quando incontrai Duncan Targaryen, ma si sbagliano. Nonostante Aegon V mi abbia negato il titolo di Principessa e l'appellativo di Altezza Reale, io sono comunque una Lady per diritto di nascita, così come tua madre. La nobile dinastia da cui discendo è la famiglia Mudd di Oldstones, che secoli prima della Conquista detenne, per un certo periodo, la corona delle Terre dei Fiumi. Io sono una discendente di re Tristifer V di Oldstones, l'ultimo della dinastia a regnare. Dopo di lui il castello di famiglia andò in rovina, diventando realmente un mucchio di rovine antiche e pietre sparpagliate. Per questo sono chiamata Jenny di Vecchie Pietre. Vivevo in una casa nella foresta di Oldstones, così come la tua famiglia vive in una casa nella foresta di Summerhall. Nonostante siano molto lontane tra loro, queste due foreste si assomigliano>>
Ripensando a quelle parole, molti anni dopo, Dorian non poteva fare a meno di notare che: "nelle grandi narrazioni c'è sempre una foresta stregata, una foresta proibita, un bosco atro o una selva oscura".
Molti credevano che Jenny fosse una fata dei boschi o addirittura una discendente dei Figli della Foresta. Lei ci scherzava su:
<<La diceria che fossi una selvaggia dipendeva dal fatto che, essendo rimasta orfana molto presto, ea prendersi cura di me fu un'anziana veggente albina, di piccola statura e di nome Blanca, che ora vive in un luogo segreto nei pressi di Summerhall, ma all'epoca abitava nel cuore della foresta di Oldstones, vicino alle fonti della Forca Blu del Tridente.
Tutti chiamano Blanca "la strega albina", ma non è malvagia, sebbene alcuni Targaryen pensino che lo sia>>
Tra costoro c'era il principe Jaehaerys di Dragonstone, erede al trono, che trascorreva lunghi periodi a Summerhall, sperando che il clima mite alleviasse le malattie respiratorie e articolari da cui era afflitto fin dalla nascita, tanto da essere chiamato "il Malaticcio", appellativo che continuò a portare anche nei pochi anni in cui regnò, sedendo controvoglia sullo scomodissimo Trono di Spade.
Ogni tanto il futuro Jaehaerys II, chiedeva a Dorian di fargli compagnia nelle giornate in cui era costretto a rimanere a riposo assoluto. Dorian, che provava un affetto istintivo per le persone malate, lo accudiva volentieri e dialogava con lui, facendogli molte domande sulla storia dei Targaryen.




Il principe Jaehaerys rispondeva con insolita loquacità, dicendo: <<Sei un bambino sveglio, perché sai porre le domande giuste, quelle che vanno dritte al punto cruciale. Avrei tanto voluto che mio figlio Aerys fosse come te, ma a lui non interessa la sapienza, vuole primeggiare nelle cose materiali, ma spesso non riesce nemmeno in quelle, e si ostina a coltivare amicizie che disapprovo, come quella con ser Tywin Lannister, l'erede di Castel Granito, un personaggio da cui tu devi stare alla larga, perché è un nemico della famiglia di tua madre, e lei è fuggita qui proprio per farsi dimenticare dai Lannister: una scelta saggia>>
La strage dei Reynes di Castamere, avvenuta alcuni anni dopo, quando Tywin era succeduto al padre come lord di Castel Granito, confermò le parole del principe.
Dorian, da allora, disse che aveva una canzone per ogni donna che le aveva fatto da madre: "Le piogge di Castamere" per la sua vera madre, e la canzone di Jenny per la sua madre adottiva.
Il principe Jaehaerys "il Malaticcio", che a causa dei capelli argento dei Targaryen e delle sue malattie, sembrava più vecchio di suo padre re Aegon V, era una specie di "nonno" saggio e forse era davvero il nonno paterno di Dorian, (e dunque il Re era il bisnonno), poiché soltanto suo figlio Aerys poteva aver avuto l'ardire di disonorare lady Sibilla, la moglie di ser Roger Ashford, che era un fedelissimo dei Targaryen.
Una volta Dorian pose a Jaehaerys una domanda imbarazzante: <<Altezza Reale, posso chiedervi come mai pensate che Blanca, la veggente albina che allevò lady Jenny, sia malvagia?>>
Il principe, che per tutta la vita era stato disprezzato dai suoi familiari, era felice che quel ragazzo, che probabilmente era suo nipote, per quanto illegittimo, fosse tanto interessato alle sue opinioni e si rivolgesse a lui con la deferenza dovuta all'erede al Trono, usando l'appellativo giusto:
<<Mio caro ragazzo, anche qui dimostri di aver capito meglio di tutti il nocciolo della questione. Vedi, nei primi tempi io sono stato molto amico di Blanca, così come sono amico di Jenny, nonostante per causa sua mio fratello Duncan abbia rinunciato ai suoi diritti di successione, lasciando che incomba su di me il peso di un'eredità che non voglio. Sono malato e non ho nessun desiderio di salire sul Trono di Spade. Se mio figlio Aerys fosse più maturo, avrei già rinunciato alla successione a suo favore, ma purtroppo mi è stato negato anche questo.
La mia amicizia con Blanca derivò dal fatto che fu lei a convincere mio padre a dare il suo consenso alle mie nozze con Shaera, ma l'amicizia finì quando la strega albina convinse Aegon V ad obbligare i miei figli, Aerys e Rhaella, a sposarsi tra loro, perché, secondo una sua profezia, dalla loro discendenza sarebbe nato il Principe Promesso, colui che era destinato a far schiudere nuovamente le uova di drago pietrificate che
 ci sono rimaste. Un'assurdità dalla quale sono venuti fuori soltanto dei guai.
Rhaella amava un cavalerie, un certo ser Bonifer Hasty... certo, si trattava di un amore impossibile, ma mia figlia avrebbe comunque potuto scegliere qualcun altro di suo gradimento, non certo Aerys, con cui non è mai andata d'accordo.
Lui è infedele per natura, si stanca presto delle sue amanti, così come si stanca presto degli amici, dei nemici e dei figli. Alla fine ce l'ha con tutti, è rancoroso... spero che tu non abbia preso da lui... non che, voglio dire... non sono sicuro... lungi da me macchiare l'onore di una lady irreprensibile... fa conto che non ti abbia detto nulla, del resto solo solo illazioni...
Il punto è che il matrimonio tra Aerys e Rhaella è uno dei più tristi dai tempi di Maegor, e ho detto tutto.
Tutta colpa della strega albina e della profezia...
Jenny te ne ha mai parlato?>>






Dorian annuì:
<<Mi ha detto che Blanca è riuscita a far cambiare idea al Re vostro padre su molte questioni, promettendogli il ritorno dei draghi, ma i maestri della Cittadella dicono che queste sono tutte assurdità, dal momento che la magia ha lasciato questo mondo quando è morto l'ultimo dei draghi. Voi cosa ne pensate, Altezza?>>
Il principe sorrise, sempre compiaciuto del fatto che qualcuno fosse interessato al suo parere: <<Io sono d'accordo con i maestri. Queste fantasie sul risveglio dei draghi non ci hanno portato fortuna, basti pensare alla sorte tragica di uno dei fratelli maggiori di mio padre, Aerion Chiarafiamma. Secondo alcuni, a fargli credere che sarebbe diventato un drago bevendo l'altofuoco, sarebbe stato Bloodraven, ossia Brynden Rivers, l'unico dei Grandi Bastardi di Aegon IV l'Indegno a rimanere fedele al Trono di Spade. 
Sua madre era una Blackwood, come mia madre, e molti Blackwood di Raventree hanno mostrato una forte attrazione verso i Misteri e i fenomeni soprannaturali, specie quelli della chiaroveggenza e della metamorfosi.
Mia madre crede molto in tutto questo, io ho i miei dubbi, ma sono comunque orgoglioso di essere per metà un discendente dei Blackwood di Raventree>>







Dorian era affascinato dalla misteriosa storia di Brynden Rivers "Bloodraven", un Targaryen anomalo: albino, orbo, custode di infiniti segreti, sapiente e astuto, esperto di arti oscure, chiaroveggente e metamorfo, infatti l'appellativo Corvo di Sangue, dovuto alla forma della voglia rossa che aveva sul viso, alludeva anche a una sua presunta capacità di entrare nella mente dei corvi di controllarli usandoli come spie. 
Non a caso si diceva che Bloodraven avesse mille e un occhio, poiché, pur essendo guercio, aveva una rete di spionaggio capillare che gli permise di governare per decenni come Primo Cavaliere durante i regni dei suoi nipoti.
L'occhio che gli rimaneva era rosso sangue, così come la voglia a forma di corvo, ma l'accostamento del bianco pallido e del rosso richiamava anche l'albero diga, bianco con foglie rosse, che compariva, assieme ai corvi, nello stemma dei Blackwood. 
Tutte queste coincidenze attribuivano a Bloodraven un carisma leggendario che teneva insieme l'eredità dei Draghi di Valyria con quella degli Antichi Dei di Westeros, con i loro alberi diga e le terre dei fiumi, poiché Raventree Hall, con i suoi corvi, era vicina a Oldstones, altra località considerata sacra dai Veggenti. Soltanto moltissimi anni dopo tutte queste eredità mostrarono una convergenza che trasformò Bloodraven da Drago Bianco a Corvo con Tre Occhi.












All'epoca dei fatti ben pochi sapevano che il Corvo con Tre Occhi era il Veggente Supremo dell'Antica Via, la religione naturale degli Antichi Dei dei Figli della Foresta e dei Primi Uomini.
Forse lo sapevano soltanto Blanca e Jenny, che erano cresciute nelle vicinanze di un enorme albero diga, con la faccia scolpita sul tronco, che sussurrava loro le sue visioni e le sue profezie.
Ci si può chiedere, col senno di poi, se la veggente albina e la fata dei boschi sapessero che quella voce proveniva da Bloodraven, che era assurto a quella carica suprema soltanto in tarda età, nel suo esilio, dopo essere scomparso oltre la Barriera, l'anno prima che Dorian nascesse.
Il ragazzo sembrava intuire, pur senza avere alcuna informazione, che tutte le vicende che riguardavano i Targaryen, i Blackwood e gli Oldstones fossero collegate.
Spesso, nel dialoghi tra Dorian Ashford e Jaehaerys Targaryen, ricorrevano le leggende collegate a Bloodraven.
Il principe l'aveva conosciuto e ne serbava un ricordo vivido:
<<Bloodraven univa in sé le forze del guerriero con quelle del sapiente e dello stregone. Gli va riconosciuto il merito di aver sconfitto le rivolte dei suoi fratellastri Daemon Blackfire ed Aegon Bittersteel, che non riconoscevano la legittimità del mio bisnonno re Daeron II il Buono.
Fu lui ad annettere Dorne ai Sette Regni, sposando Myriah Martell e per lei costruì questo palazzo, Summerhall, nelle marche dorniane, dove trascorsero i momenti più felici della loro vita.
E mentre Daeron regnava, Bloodraven sedava le rivolte e garantiva il benessere dei Sette Regni, entrando nel Concilio Ristretto prima Maestro dei Sussurri e poi come Primo Cavaliere sotto il regno del mio prozio Aerys I il Sapiente>>




Dorian aveva sentito parlare dell'immensa biblioteca che Aerys I aveva creato all'interno della Fortezza Rossa:
<<Forse Aerys I e Bloodraven avevano una comune conoscenza dei Misteri e delle Profezie>>
Il principe confermò:
<<Senza dubbio! Vedi, mio caro ragazzo, durante il regno di Aerys I il potere dei Targaryen, senza i draghi, incominciava a scricchiolare e dunque era prioritario trovare un modo per risvegliare le uova di drago. Mio nonno Maekar non era d'accordo, lui era un guerriero e credeva che solo il valore militare potesse riscattare i Targaryen.
Non c'è da meravigliarsi se, durante il regno del fratello sapiente, mio nonno preferì creare una corte alternativa qui a Summerhall.
Poi, quando infine il re sapiente morì, mio nonno Maekar il Guerriero divenne il nuovo sovrano>>







Tutti parlavano dell'estate di re Maekar come di un periodo di grande prosperità, anche se la dinastia si era indebolita a causa della personalità dei quattro figli maschi del sovrano.
Era risaputo che il primogenito Daeron era un ubriacone, ma il secondogenito, Aerion, pur essendo molto abile nelle armi, aveva un carattere ancora peggiore.
<<Lady Jenny pensa che il principe Aerion Brightlflame sia stato convinto da Bloodraven a bere l'altofuoco per tramutarsi in un drago>> disse una volta Dorian al "nonno" Jaehaerys.
 Il principe alternò risate a scoppi di tosse:
<<Fu un inganno e una beffa. Mio zio Aerion era un uomo crudele, violento e sadico. Sarebbe stato un re terribile, peggio di Maegor. Bloodraven era invece un abile manipolatore e non mi stupirebbe se gli avesse messo in testa l'idea di bere l'altofuoco per sbarazzarsi di lui, cosa che in effetti avvenne, per il bene di tutti.
Dopo quella particolare morte fu soprannominato "respiro di drago", con evidente ironia>>






<<I discorsi seri, invece, Bloodraven li riservava al terzo fratello maggiore di mio padre, il maestro Aemon: a riprova di questo, c'è un intero epistolario che il vecchio Corvo lasciava in bella mostra, in modo che anche mio padre potesse leggerlo, in cui disquisiva con Aemon su antiche leggende e profezie. 
Anche Bloodraven ed Aemon dissertavano di un Principe Promesso destinato a salvare Westeros da una nuova Lunga Notte e da un nuovo Re dell'Inverno, con un esercito di Estranei e di morti viventi.
All'epoca mio padre non credeva a tutte queste farneticazioni e superstizioni e quando salì al Trono col nome di Aegon V, dopo la rinuncia di maestro Aegon, il suo primo atto fu di spedire Bloodraven alla Barriera. Ma rimase molto amareggiato per il fatto che anche Aemon avesse deciso di seguire il vecchio pro-prozio alla Barriera. Fatto sta che Bloodraven divenne il Lord Comandante e maestro Aemon riempì la biblioteca del Castello Nero con antichi testi riguardanti leggende e profezie. Bloodraven partì alla ricerca dei Figli della Foresta, nel 252, l'anno prima che tu nascessi, e da allora non se ne è saputo più niente.
Nel frattempo re Aegon V aveva governato saggiamente il reame, per sostenere il benessere di tutti, non solo dei lord e dei cavalieri. Lui aveva conosciuto la gente del popolo, negli anni in cui fu scudiero di un cavaliere errante, e una volta divenuto Re, in maniera così improbabile, cercò di conferire loro maggiori diritti, ma come era prevedibile i lord si opposero>>
Dorian aveva ascoltato tutto con estrema attenzione, cogliendo il filo logico che stava dietro a quel discorso:
<<E' per questo che Aegon V vuole risvegliare i draghi? Per far accettare ai grandi lord le sue riforme?>>
Jaehaerys annuì con benevolenza:
<<Esatto! In precedenza aveva tentato di farsi rispettare dai grandi lord promettendo in matrimonio i suoi figli e figlie alle loro figlie e figli, ma la strategia delle alleanze matrimoniali, ma quando Duncan incontrò Jenny ad Oldstones, tutti i suoi sforzi diplomatici per far sposare al suo primogenito la figlia di Lyonel Baratheon, vennero spazzati via. Ci fu persino una breve guerra, che si risolse quando il Re fece sposare mia sorella Rhaelle a ser Ormund Baratheon, l'erede di Capo tempesta. Quello fu il momento di più grande sconforto per mio padre: Duncan fu costretto a rinunciare e l'erede divenni io, Jaehaerys il Malaticcio. Agli occhi di Aegon V, un erede come me era un grave rischio, ed è proprio su quella preoccupazione che fece leva la strega albina, quando infine Jenny riuscì a farla ricevere a corte. 
Ora capisci perché il Re ha dato tanta importanza a quelle profezie!>>
Rimaneva in sospeso un punto, nella ricostruzione del principe ereditario: se la strega albina aveva organizzato tutto, Jenny ne era consapevole?
E inoltre, ci chiediamo noi sapendo chi sussurrava tramite i Volti degli alberi diga, e cioè il Corvo con Tre Occhi, la strega e la fata lo sapevano? La loro partecipazione al suo "grande disegno" era consensuale?
All'epoca Dorian non poteva saperlo, ma intuiva molte cose non dette e assorbiva ogni parola dei suoi interlocutori con un'attenzione straordinaria per un bambino della sua età.
La conversazione tra lui e il "nonno onorario" si era rivelata proficua e Dorian, pur mantenendo la sua parvenza infantile di piccolo lord, poneva domande che erano già quelle di un adulto addentro alle questioni di corte e agli arcani del potere:
<<E così ha obbligato vostro figlio, il principe Aerys, a sposare vostra figlia, la principessa Rhaella, nonostante tra loro non ci fosse amore. Da loro dovrebbe nascere questo misterioso Principe Promesso>>
Il principe confermò:
<<La strega ha pianificato tutto fin dall'inizio: prima ha tolto di mezzo Duncan usando Jenny, e poi ha conquistato la fiducia del Re trovandogli la soluzione a due problemi in una volta: la mia debolezza e l'assenza dei draghi. Ci avrebbe pensato il Principe Promesso.
Tutte follie e scempiaggini! 
Mio padre era un grande Re prima di essere irretito dalle profezie della strega albina e da quelle a cui crede suo fratello Aemon, che gli scrive in continuazione dalla Barriera.
C'è una vena di follia in tutto questo, una linea rossa, insanguinata, che parte da Bloodraven, il bastardo Targaryen nato da una Blackwood, e passa per Aerys I il Sapiente e poi per i tre fratelli Aerion Chiarafiamma, il maestro Aemon e re Aegon V, per arrivare infine, saltando la mia scettica generazione, a mio figlio Aerys, che un giorno, troppo presto, diventerà Aerys II.







Tutti costoro sono finiti nel calderone delle profezie e alcuni di loro hanno studiato persino le arti oscure.
Credono anche di poter ritrovare Sorella Oscura, la spada che fu di Daemon Targaryen e poi del solito Brinden Rivers "Bloodraven", che se la portò oltre la Barriera.






Aerys avanza persino l'ipotesi che Bloodraven sia ancora vivo e parli loro attraverso vie misteriose come le facce dei tronchi degli Alberi Diga o persino attraverso i corvi!
Tutto ora ci appare confuso, ma i nostri piani si misurano in secoli...
Abbiamo creduto che mantenere "puro" il sangue dei Targaryen ci permettesse di ridare vita alle uova di drago, e lo ha ribadito la strega albina, che secondo mio figlio è una specie di creatura ibrida per metà umana e per metà appartenente ai Figli della Foresta, e sarebbe in combutta con Bloodraven, sempre tramite gli alberi Weirwood e i corvi Raven, quelli grandi.
Un'assurdità! Una pazzia, certo! Ma non priva di grandezza, a pensarci bene.

La Casa del Drago è sempre stata un'alternanza di grandezza e di follia
Aerys è su quella strada, per colpa della sua ossessione a voler gareggiare in tutto con i Lannister e gli Stark.
So che passa molto tempo con gli alchimisti e i piromanti, proprio come mio padre!
E ora mi chiedo come sarà la fine del regno di Aegon V e come sarà mio nipote, quello legittimo, poiché Rhaella è in dolce attesa da qualche mese ed entro la fine dell'anno un nuovo Targaryen di sangue puro verrà dato alla luce.
Se sarà un maschio, Aerys lo vuole chiamare Rhaegar, perché è un nome che evoca un ruggito di drago e sottolinea che tale ruggito sia molto più minaccioso di quello di un leone. Ma il drago bisogna averlo, per sentirlo ruggire!
Il nascituro Rhaegar sarà in grado di farci riavere i draghi?
Sarà il Principe Promesso o sarà una delusione? Sarà un grande o sarà un folle?>>





Dorian non poteva immaginare che Rhaegar sarebbe diventato il suo migliore amico, ma intuiva qualcosa, grazie a quel suo sesto senso per le premonizioni che lasciavano solo una lieve traccia in lui.
<<Altezza reale, sento che farà grandi cose, e se anche non dovesse essere lui il Principe Promesso atteso da re Aegon V vostro padre e dal principe Aerys vostro figlio, sono certo che darà inizio agli eventi che riporteranno i Draghi a Westeros. 
Potrà anche fare cose discutibili, il nascituro Rhaegar, ma sarà senza dubbio un grande!>>

Il principe Jaehaerys II di Dragonstone, futuro Re, non si faceva troppe illusioni sul nascituro nipote, ma per qualche motivo si fidava dell'istinto dell'altro nipote, Dorian Ashford, che dietro il fasullo cognome di un guardiacaccia celava il sangue del Drago.
E così, riflettendo su quelle parole, e sul fatto che Aerys e Rhaella avrebbero senz'altro avuto altri figli, sperò che almeno uno di loro riuscisse a far prevalere la grandezza sulla pazzia, e ripeté una massima già espressa altre volte e destinata a diventare famosa:
<<Follia e grandezza sono due facce della stessa moneta. E ogni volta che nasce un Targaryen gli dei lanciano quella moneta e il mondo intero trattiene il fiato in attesa di sapere su che faccia cadrà>>





English version

In the shadow of the Iron Throne. Chapter 2. From Bloodraven to Aegon V, the Song of the Raven and the Dragon

Summers and winters, as is known, follow each other irregularly in Westeros and in the lands that are at the same latitude, and can last for many years.
Those born in the years of a long summer were blessed with a happy childhood, but destined to be followed by very hard years, because the "children of summer" are not used to the ruthlessness of winter and of life in general.

Dorian Ashford was born in 253, in the middle of the summer that lasted from 250 to 259.
Those six years were the best of his life.
His time was divided between the periods he spent in the forest, at the Ashfords' home, and those he spent at Summerhall, guest of Lady Jenny of Oldstones.

In those years Dorian still believed that the gamekeeper Roger Ashford was his real father, because he gave him the same affection that he showed for his other children, those who without a shadow of a doubt were his, as shown by the physical resemblance: brown hair and eyes brown hair, features, height and so on.
Dorian, however, resembled his mother, Lady Sibilla Reyne of Castamere, blonde and slender, and did not question the fact that his eyes were a color that was called "Targaryen purple", the trademark of the Royal Family.
He didn't know that it was thanks to this that Lady Jenny, wife of Prince Duncan, had obtained permission from King Aegon V to enter the palace of Summerhall and spend many happy days there.

Jenny taught him to read, write and arithmetic, explained history, geography and heraldry to him and told him many fairy tales, legends and myths from the Age of Dawn, the Long Night and the Age of Heroes, but above all he told him his own story, which had already become legendary.
<<Those who don't know me>> said Jenny <<believe that I was a homeless savage when I met Duncan Targaryen, but they are wrong. Although Aegon V denied me the title of Princess and the title of Royal Highness, I am still a Lady by birthright, as is your mother. The noble dynasty from which I descend is the Mudd family of Oldstones, who centuries before the Conquest held, for a time, the crown of the Riverlands. I am a descendant of King Tristifer V of Oldstones, the last of the dynasty to reign. After him the family castle fell into disrepair, becoming really a pile of ancient ruins and scattered stones. This is why I am called Jenny of Old Stones. I lived in a house in Oldstones Forest, just as your family lives in a house in Summerhall Forest. Despite being very far from each other, these two forests are similar>>
Thinking back to those words, many years later, Dorian could not help but notice that: "in great narratives there is always a haunted forest, a forbidden forest, a dark wood or a dark forest".
Many believed that Jenny was a woodland fairy or even a descendant of the Children of the Forest. She joked about it:
<<The rumor that I was a savage depended on the fact that, having been orphaned very early, and who took care of me was an elderly albino seer, of small stature and named Blanca, who now lives in a secret place near Summerhall , but at the time he lived deep in Oldstones Forest, near the sources of the Blue Fork of the Trident.
Everyone calls Blanca "the albino witch", but she is not evil, although some Targaryens think she is>>
Among them was Prince Jaehaerys of Dragonstone, heir to the throne, who spent long periods in Summerhall, hoping that the mild climate would alleviate the respiratory and joint diseases from which he had been afflicted since birth, so much so that he was called "the Sickly One", a name he continued to bear even in the few years in which he reigned, reluctantly sitting on the very uncomfortable Iron Throne.
Every now and then the future Jaehaerys II asked Dorian to keep him company on the days when he was forced to remain at absolute rest. Dorian, who felt an instinctive affection for sick people, willingly looked after him and talked to him, asking him many questions about the history of the Targaryens

Prince Jaehaerys responded with unusual talkativeness, saying: <<You are a smart child, because you know how to ask the right questions, the ones that get straight to the crucial point. I would have loved for my son Aerys to be like you, but he is not interested in wisdom, he wants to excel in material things, but often fails even in those, and he persists in cultivating friendships that I disapprove of, like the one with Ser Tywin Lannister, the heir of Casterly Rock, a character you must stay away from, because he is an enemy of your mother's family, and she fled here precisely to make herself forgotten by the Lannisters: a wise choice>>
The massacre of the Reynes of Castamere, which occurred a few years later, when Tywin had succeeded his father as lord of Casterly Rock, confirmed the prince's words.
Dorian, since then, said that she had a song for every woman who had mothered her: "The Rains of Castamere" for her real mother, and Jenny's song for her adoptive mother.
Prince Jaehaerys "the Sickly", who due to his silver Targaryen hair and his illnesses, seemed older than his father King Aegon V, was a kind of wise "grandfather" and perhaps was indeed Dorian's paternal grandfather, ( and therefore the King was the great-grandfather), since only his son Aerys could have had the courage to dishonor Lady Sibyl, the wife of Ser Roger Ashford, who was a most loyal Targaryen

Dorian once asked Jaehaerys an embarrassing question: <<Royal Highness, may I ask why you think that Blanca, the albino seer who raised Lady Jenny, is evil?>>
The prince, who had been despised by his family all his life, was happy that this boy, who was probably his nephew, although illegitimate, was so interested in his opinions and addressed him with the deference due to the heir to Throne, using the right name:
<<My dear boy, here too you demonstrate that you have understood the crux of the matter better than anyone else. You see, in the early days I was very good friends with Blanca, just as I am friends with Jenny, although because of her my brother Duncan renounced his inheritance rights, leaving the burden of an inheritance that I don't want hanging over me. . I'm sick and have no desire to sit on the Iron Throne. If my son Aerys were more mature, I would have already renounced the succession in his favor, but unfortunately I was denied this too.
My friendship with Blanca came from the fact that it was she who convinced my father to give his consent to my marriage to Shaera, but the friendship ended when the albino witch convinced Aegon V to force my children, Aerys and Rhaella, to marry among them, because, according to one of his prophecies, from their offspring the Promised Prince would be born, the one who was destined to hatch again the petrified dragon eggs that
 they remained there. An absurdity from which only trouble came out.
Rhaella loved a knight, a certain Ser Bonifer Hasty... sure, it was an impossible love, but my daughter could still have chosen someone else she liked, certainly not Aerys, with whom she never got along.
He is unfaithful by nature, he quickly tires of his lovers, just as he quickly tires of friends, enemies and children. In the end he's mad at everyone, he's bitter... I hope you haven't taken after him... not that, I mean... I'm not sure... far be it from me to stain the honor of an irreproachable lady ... assume that he didn't tell you anything, after all it was just speculation...
The point is, Aerys and Rhaella's marriage is one of the saddest since Maegor, and I've said it all.
It's all the fault of the albino witch and the prophecy...
Has Jenny ever told you about it?>>

Dorian nodded:
<<He told me that Blanca managed to change the mind of the King your father on many issues, promising him the return of the dragons, but the masters of the Citadel say that this is all nonsense, since magic left this world when it the last of the dragons died. What do you think, Your Highness?>>
The prince smiled, always pleased that someone was interested in his opinion: <<I agree with the masters. These fantasies about the awakening of dragons have not brought us luck, just think of the tragic fate of one of my father's older brothers, Aerion Brightfire. According to some, it was Bloodraven, i.e. Brynden Rivers, who made him believe that he would become a dragon by drinking wildfire, the only one of Aegon IV the Unworthy's Great Bastards to remain faithful to the Iron Throne.
His mother was a Blackwood, like my mother, and many Raventree Blackwoods have shown a strong attraction to the Mysteries and supernatural phenomena, especially those of clairvoyance and metamorphosis.
My mother believes in all this a lot, I have my doubts, but I am still proud to be half a descendant of the Blackwoods of Raventree>>

Dorian was fascinated by the mysterious story of Brynden Rivers "Bloodraven", an anomalous Targaryen: albino, one-eyed, keeper of infinite secrets, wise and cunning, expert in the dark arts, clairvoyant and metamorphic, in fact the nickname Bloodraven, due to his shape the red birthmark on his face also alluded to his supposed ability to enter the minds of crows and control them by using them as spies.
It is no coincidence that Bloodraven was said to have a thousand and one eyes, since, despite being one-eyed, he had an extensive espionage network that allowed him to rule for decades as Hand during the reigns of his nephews.
The eye that remained was blood red, as was the raven-shaped birthmark, but the combination of pale white and red also recalled the dam tree, white with red leaves, which appeared, together with the ravens, in the coat of arms of the Blackwoods.
All these coincidences gave Bloodraven a legendary charisma that tied together the legacy of the Dragons of Valyria with that of the Old Gods of Westeros, with their weirwood trees and riverlands, for Raventree Hall, with its ravens, was close to Oldstones, another location considered sacred by the Seers. Only many years later did all these legacies show a convergence that transformed Bloodraven from a White Dragon to a Three-Eyed Raven.

At the time, very few knew that the Three-Eyed Raven was the Supreme Seer of the Ancient Way, the natural religion of the Ancient Gods of the Children of the Forest and the First Men.
Perhaps only Blanca and Jenny knew, who had grown up near a huge weirwood tree, with its face carved into the trunk, whispering its visions and prophecies to them.
One may wonder, in hindsight, whether the albino seer and the woodland fairy knew that that voice came from Bloodraven, who had only risen to that supreme position late in life, in his exile, after having disappeared beyond the Wall, the year before Dorian was born.
The boy seemed to sense, even without having any information, that all the events concerning the Targaryens, the Blackwoods and the Oldstones were connected.
Legends connected to Bloodraven often recurred in the dialogues between Dorian Ashford and Jaehaerys Targaryen.
The prince had met him and had vivid memories of him:
<<Bloodraven united within himself the forces of the warrior with those of the wise man and the sorcerer. He deserves credit for defeating the revolts of his half-brothers Daemon Blackfire and Aegon Bittersteel, who did not recognize the legitimacy of my great-grandfather King Daeron II the Good.
Out of love for this brother and the well-being of the Seven Kingdoms, he first became Master of Whispers and was then raised to the rank of Hand by my great-uncle Aerys I the Learned >>

Dorian had heard of the immense library that Aerys I had created within the Red Keep:
<<Perhaps Aerys I and Bloodraven had a common knowledge of the Mysteries and Prophecies>>
The prince confirmed:
<<Without a doubt! You see, my dear boy, during the reign of Aerys I the power of the Targaryens, without the dragons, began to creak and therefore it was a priority to find a way to awaken the dragon eggs. My grandfather Maekar disagreed, he was a warrior and believed that only military valor could redeem the Targaryens.
It is no wonder that, during the reign of his wise brother, my grandfather preferred to create an alternative court, building the palace of Summerhall.
Then, when the wise king finally died, my grandfather Maekar the Warrior became the new ruler>>

Everyone spoke of King Maekar's summer as a time of great prosperity, even though the dynasty had weakened due to the personalities of the ruler's four sons.
It was well known that the firstborn Daeron was a drunkard, but the secondborn, Aerion, although very skilled in weapons, had an even worse character.

<<Lady Jenny thinks that Prince Aerion Brightlflame was convinced by Bloodraven to drink wildfire to turn into a dragon>> Dorian once said to his "grandfather" Jaehaerys.
 The prince alternated laughter with coughs:
<<It was a deception and a hoax. My uncle Aerion was a cruel, violent, and sadistic man. He would have been a terrible king, worse than Maegor. Bloodraven, on the other hand, was a skilled manipulator and I wouldn't be surprised if he had put the idea into his head to drink wildfire to get rid of him, which in fact happened, for the good of all.
After that particular death he was nicknamed "dragon's breath", with evident irony>>

<<Serious conversations, however, Bloodraven reserved for my father's third eldest brother, Maester Aemon: as proof of this, there is an entire collection of letters that old Corvo left on display, so that my father could also read it, in which he and Aemon discussed ancient legends and prophecies.
Bloodraven and Aemon also discussed a Promised Prince destined to save Westeros from a new Long Night and a new King of Winter, with an army of White Walkers and the undead.
At the time my father did not believe in all these rantings and superstitions and when he ascended the Throne as Aegon V, after the resignation of Maester Aegon, his first act was to send Bloodraven to the Wall. But he was very saddened that Aemon had also decided to follow his old great-great-uncle to the Wall. The fact is that Bloodraven became the Lord Commander and Maester Aemon filled the library of Castle Black with ancient texts regarding legends and prophecies. Bloodraven set out to find the Children of the Forest, in 252, the year before you were born, and has been heard from ever since.
Meanwhile, King Aegon V had ruled the realm wisely, to uphold the well-being of all, not just the lords and knights. He had met the people of the common people, in the years in which he was a squire of a knight errant, and once he became King, in such an improbable way, he tried to give them greater rights, but as expected the lords opposed them>>
Dorian had listened to everything with extreme attention, grasping the logical thread behind that speech:
<<Is this why Aegon V wants to awaken the dragons? To make the great lords accept his reforms?>>
Jaehaerys nodded benevolently:
<<Exactly! He had previously attempted to gain respect from the great lords by promising his sons and daughters in marriage to their daughters and sons, but the strategy of marriage alliances, but when Duncan met Jenny at Oldstones, all his diplomatic efforts to get his firstborn to marry Lyonel Baratheon's daughter, were wiped out. There was even a brief war, which was resolved when the King married my sister Rhaelle to Ser Ormund Baratheon, Storm's End heir. That was the moment of greatest discouragement for my father: Duncan was forced to renounce and I, Jaehaerys the Sickly, became the heir. In the eyes of Aegon V, an heir like me was a serious risk, and it was precisely on that concern that the albino witch leveraged, when Jenny finally managed to have her received at court.
Now you understand why the King gave so much importance to those prophecies!>>
One point remained unresolved in the crown prince's reconstruction: if the albino witch had organized everything, was Jenny aware of it?
And furthermore, we ask ourselves knowing who whispered through the Faces of the weirwood trees, that is, the Three-Eyed Raven, did the witch and the fairy know? Was their participation in his "grand plan" consensual?

Dorian couldn't have known it at the time, but he sensed many unsaid things and absorbed every word of his interlocutors with an attention extraordinary for a child of his age.
The conversation between him and his "honorary grandfather" had proved fruitful and Dorian, while maintaining his childish appearance of a little lord, asked questions that were already those of an adult familiar with court matters and the arcana of power:
<<And so he forced your son, Prince Aerys, to marry your daughter, Princess Rhaella, even though there was no love between them. From them should be born this mysterious Promised Prince>>
The prince confirmed:
<<The witch planned everything from the beginning: first she got rid of Duncan using Jenny, and then she won the King's trust by finding the solution to two problems at once: my weakness and the absence of dragons. The Promised Prince would take care of it.
All madness and nonsense!
My father was a great King before he was ensnared by the prophecies of the albino witch and those believed by his brother Aemon, who continually writes to him from the Wall.
There is a streak of madness in all this, a red, bloody line that starts from Bloodraven, the Targaryen bastard born of a Blackwood, and passes through Aerys I the Wise and then through the three brothers Aerion Brightfire, the master Aemon and King Aegon V, to finally arrive, skipping my skeptical generation, to my son Aerys, who one day, too soon, will become Aerys II.
All of these ended up in the cauldron of prophecies and some of them even studied the dark arts.
They also believe they can find Dark Sister, the sword that belonged to Daemon Targaryen and then to the usual Brinden Rivers "Bloodraven", who took it beyond the Wall.

Aerys even suggests that Bloodraven is still alive and speaks to them through mysterious ways such as the faces of the trunks of the Weirwood Trees or even through ravens!
Everything seems confusing to us now, but our plans are measured in centuries...
We believed that keeping the Targaryen blood "pure" allowed us to bring dragon eggs back to life, and this was reiterated by the albino witch, who according to my son is a kind of hybrid creature half human and half belonging to the Children of the Forest , and would be in cahoots with Bloodraven, again through the Weirwood trees and the Raven ravens, the big ones.
An absurdity! Madness, of course! But not without greatness, if you think about it.

The House of the Dragon has always been an alternation of greatness and madness
Aerys is on that path, because of his obsession with wanting to compete in everything with the Lannisters and the Starks.
I know he spends a lot of time with alchemists and pyromancers, just like my father!
And now I wonder what the end of Aegon V's reign will be like and what my legitimate grandson will be like, because Rhaella has been pregnant for a few months and by the end of the year a new pure-blood Targaryen will be born.
If it is a boy, Aerys wants to call him Rhaegar, because it is a name that evokes a dragon's roar and emphasizes that this roar is much more threatening than that of a lion. But you have to have the dragon to hear it roar!
Will the unborn Rhaegar be able to get us our dragons back?
Will he be the Promised Prince or will he be a disappointment? Will he be great or will he be mad?>>

Dorian could not imagine that Rhaegar would become his best friend, but he sensed something, thanks to his sixth sense for premonitions that left only a slight trace in him.
<<Your Royal Highness, I feel that he will do great things, and even if he is not the Promised Prince awaited by King Aegon V your father and Prince Aerys your son, I am certain that he will begin the events that will bring the Dragons back to Westeros.
The unborn Rhaegar may do questionable things, but he will undoubtedly be great!>>

Prince Jaehaerys II of Dragonstone, future King, did not have too many illusions about his unborn nephew, but for some reason he trusted the instincts of his other nephew, Dorian Ashford, who behind the fake surname of a gamekeeper hid the blood of the Dragon.
And so, reflecting on those words, and on the fact that Aerys and Rhaella would undoubtedly have other children, he hoped that at least one of them would be able to make greatness prevail over madness, and he repeated a maxim already expressed before and destined to become famous:
"Madness and greatness are two sides of the same coin. Every time a new Targaryen is born, he said, the gods toss the coin in the air and the world holds its breath to see how it will land."