sabato 26 maggio 2018

I Dodici Dei dell'Olimpo

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L'immagine qui sopra ne comprende quindici, ma questa interpretazione estensiva non è corretta, in quanto Ade e la moglie Persefone dimorano negli Inferi, mentre la condizione di Eros è dibattuta, risultando diversa a seconda delle fonti. Di conseguenza l'elenco corretto è quello proposto qui sotto, dove si possono vedere tutti i dodici dei, con i nomi greci e romani, l'aspetto e i simboli che li caratterizzano. 
Nome grecoNome romanoImmagineDescrizioneGenerazione
ZeusGioveJupiter Smyrna Louvre Ma13.jpgRe degli dei e sovrano del Monte Olimpo, dio del cielo, del fulmine e dei fenomeni atmosferici. Il più giovane figlio dei TitaniCrono e Rea. I simboli sono la folgore, l'aquila, la quercia, lo scettro e la bilancia. Fratello e marito di Era, essa è la sua sposa ufficiale, perché egli ha avuto molte amanti.Prima
EraGiunoneHera Campana Louvre Ma2283.jpgRegina degli dei, è la dea del matrimonio e della famiglia, e anche dei legami e delle unioni. I simboli sono il pavone, il melograno, la corona, il cuculo, la leonessa e la mucca. La più giovane figlia di Crono e Rea. Moglie e sorella di Zeus. Essendo la dea del matrimonio, ha spesso cercato di vendicarsi sulle amanti di Zeus e sui loro figli.Prima
PoseidoneNettunoPoseidon sculpture Copenhagen 2005.jpgDio signore del mare, di tutte le acque, dei terremoti, della navigazione, dei cavalli e delle sorgenti. I suoi simboli sono il cavallo, il toro, il delfino e il tridente. Figlio di Crono e Rea. Fratello di Zeus e Ade. Sposato con la nereide Anfitrite, anche se aveva molte amanti.Prima
DemetraCerereDemeter Altemps Inv8546.jpgDea della fertilità, dell'agricoltura, delle piante. I simboli sono il papavero, il grano, la fiaccola e il maiale. Seconda dei sei figli di CronoRea. Dal suo nome latino, Cerere, deriva la parola "cereale".Prima
Dioniso o BaccoBaccoDionysos Louvre Ma87 n2.jpgDio del vino, delle feste, dell'impulso vitale, della follia e dell'ebbrezza. I simboli sono la vite, l'edera, la coppa, la tigre, la pantera, il leopardo, i delfini e la capra. Figlio di Zeus e della mortale Semele, principessa tebana. Sposato con la principessa cretese Arianna. Il più giovane dio olimpionico, nonché l'unico a essere nato da una donna mortale.Seconda
Apollo o FeboApollo o FeboRoman Statue of Apollo.jpgDio delle arti, della musica, della poesia, della profezia e della divinazione, della scienza e della conoscenza, della malattia e della medicina, della luce, dell'ordine e del tiro con l'arco. I simboli sono il Sole, la lira, l'arco e le frecce, il corvo imperiale, il delfino, il lupo, il cigno e il topo. Fratello gemello di Artemide. Il più giovane figlio di Zeus e Leto.Seconda
ArtemideDianaDiane de Versailles Leochares 2.jpgDea vergine della caccia, della verginità, del tiro con l'arco e di tutti gli animali del bosco. I simboli sono la Luna (con cui viene identificata), il cervo, il cane, l'orsa, il cipresso, l'arco e le frecce. Primogenita figlia di Zeus e Leto e sorella gemella di Apollo.Seconda
HermesMercurioRude-mercury.jpgMessaggero degli dei, dio del commercio, dell'eloquenza e dei ladri. I simboli sono il caduceo, i sandali alati (che usa per spostarsi velocemente), il cappello alato, la cicogna, il serpente e la tartaruga, con il guscio della quale creò la lira. Figlio di Zeus e della pleiade Maia. Il secondo più giovane dio olimpico, di poco più vecchio di Dioniso. Sposò Driope, figlia di Eurito, e il loro figlio Pandivenne il dio della natura, signore dei satiri, inventore del flauto di Pan e compagno di Dioniso.Seconda
AtenaMinervaAthena Giustiniani Musei Capitolini MC278.jpgDea vergine della saggezza, dell'ingegno, della guerra strategica e della strategia stessa, della guerra difensiva, della guerra fatta per giusta causa e delle arti utili e dell'artigianato. I simboli sono la civetta l'ulivo, la lancia appena forgiata e l'egida. Figlia di Zeus e dell'oceanina Meti, nata dalla fronte del padre già adulta e armata, dopo che questi aveva ingoiato la madre trasformata da lui stesso in una mosca (in altre versioni era stata mutata in una goccia d'acqua). È la sacra protettrice della città di Atene.Seconda
AresMarteAres villa Hadriana.jpgDio della guerra, della violenza, della rabbia e dello spargimento di sangue. Il Marte romano ha invece connotazione sempre positiva e oltre che alla guerra è collegato alla gioventù maschile. I suoi simboli sono il lupo, il cinghiale, il picchio verde[1], l'avvoltoio, la lancia insanguinata e lo scudo. Figlio di Zeus e Era, tutti gli altri dèi (esclusa Afrodite) lo disprezzavano. Il suo nome latino, Marte, ha dato origine alla parola "marziale".Seconda
AfroditeVenereNAMA Aphrodite Syracuse.jpgDea dell'amore, della bellezza, del desiderio amoroso, della buona navigazione.[2]. I suoi simboli sono colomba, passero, mela, ape, mirto e rosa. Figlia di Zeus e dell'oceanina Dione o, secondo un altro mito, nata dal sangue di Urano versato nel mare dopo essere stato sconfitto dal suo figlio minore Crono. Sposata con Efesto, ha comunque avuto molte storie extra coniugali, soprattutto con Ares. Il suo nome ha dato origine alla parola "afrodisiaco".
Seconda
o dalla generazione di
Titano
EfestoVulcanoVulcan Coustou Louvre MR1814.jpgFabbro degli dei, dio del fuoco, della metallurgia, della tecnologia, e delle armi appena forgiate. I suoi simboli sono fuoco, incudine, ascia, asino, martello, pinze e quaglia. Figlio di Era, concepito a seconda del mito da Era da sola, o insieme a Zeus. Dopo la sua nascita fu gettato dal monte Olimpo e cadde sull'isola di Lemno. Sposato con Afrodite, le fu fedele al contrario della maggior parte dei mariti della mitologia. Il suo nome latino ha dato origine alla parola "vulcano".Seconda

Le generazioni divine[modifica | modifica wikitesto]


Uno dei tanti alberi genealogici delle divinità greche.
Gli Olimpi appartengono a un terzo capitolo divino: si possono infatti individuare tre fasi nella mitografia greca.
  • Inizialmente un corpus puramente cosmogonico, nel quale non ci sono dèi propriamente detti, ma divinità naturali demiurghe e totemiche. Tra queste assume particolare importanza Urano, dal quale discenderanno gli Olimpi.
  • La seconda generazione divina è quella dei Titani, il cui capo era Crono. Sono le divinità dei greci pelasgi.
  • I Titani furono spodestati successivamente dagli Olimpi, secondo Tallo (uno storico del I secolo citato da Taziano nel suo Oratio ad Graecostrecentoventidue anni prima della guerra di Troia, cioè circa verso il 1500 a.C., una data accettabile per l'espansione ellenica in Tessaglia.
    Nei miti della titanomachia e della gigantomachia viene raccontato questo processo di sostituzione divina, che non fu affatto pacifico.
Gli Olimpi, quindi, dovrebbero essere i nipoti di Urano, ma le genealogie degli dèi dell'antica Grecia sono difficili da seguire e intricate tra loro.
Ciò è spiegato dal fatto che, in caso di avvicendamento di élite diverse, ogni gruppo al potere dichiarava il proprio pantheon, o il proprio dio, superiore agli altri, e forzava i miti precedenti per giustificare questo cambiamento.
I Titani, per esempio, erano le divinità dei pelasgi, le popolazioni greche forse autoctone. Con l'arrivo degli invasori elleni le prerogative di tali divinità vengono assunte dai nuovi dèi, gli Olimpi: ricordiamo Atena, dea della saggezza, che uccide il titano Pallade, patrono del medesimo attributo.
In altri miti, invece, alcuni dèi vengono presentati come figli di divinità in realtà più giovani, come Afrodite, generata da Urano, successivamente indicata come figlia di Zeus, in realtà nipote di Urano stesso.

Genealogia degli Olimpi nella mitologia greca
Urano
Gea
Afrodite
Oceano
Iperione
Ceo
Crio
Giapeto
Mnemosine
Crono
Rea
Teti
Teia
Febe
Temi
Zeus
Era
Estia
Demetra
Ade
Poseidone
Atena
Ares
Efesto
Ebe
Ilizia
Eris
Maia
Latona
Semele
Ermes
Apollo
Artemide
Dioniso

Note

  1. ^ Papachristos Maria, Gli Dèi dell'Olimpo, Edizioni R.E.I. Testo consultabile su Google libri a pagina 98
  2. ^ Infatti era onorata con l'epiteto di euploia o euplea, ossia "della buona navigazione". Nata dalla schiuma del mare, Afrodite veniva infatti venerata dai naviganti. Il culto di Afrodite euplea è attestato a Egina, Cipro, Cnido, Curzola, Ancona e nell'isola di Gaiola (Napoli). Si veda:
    • Lorenzo Braccesi, Mario Luni, I greci in Adriatico, L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2002. . Testo consultabile su Google libri a pagina 34
    • Carmine Rapisarda, INESSA AITNAISBN 9781471732690. Testo consultabile su Google libri a pagina 35
    • M. Giuffrida, Afrodite Euploia a Cipro, Giorgio Bretschneider - 1996
    • Claudia Valeri, Marmora phlegraea, L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2005. Testo consultabile su Google libri a pagina 101

Voci correlate

domenica 20 maggio 2018

Vite quasi parallele. Capitolo 118. La verità vi farà liberi, ma prima vi renderà infelici.

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<<La situazione era un po' più complessa...>> aveva detto Jenna Burke-Roche.
La voce flautata e l'italiano fluente rendevano incredibile il pensiero che fosse nata in Inghilterra e cresciuta in America, eppure quel passato, di cui non aveva mai raccontato nulla, gettava ombre inquietanti sul presente.
Luca Bosco si accorse di non sapere quasi nulla di lei, come se per tanti anni avesse amato una perfetta sconosciuta.
<<Ti ascolto>>
Lo sguardo di Jenna si abbassò lievemente, come se non sapesse bene da che parte incominciare:
<<Immagino che Lorenzo ti abbia parlato dell'Ordine degli Iniziati...>>
Luca annuì:
<<Sì, me ne ha accennato>>
Lei annuì a sua volta:
<<Io ne faccio parte da molto tempo. Ad essere sinceri, la mia Iniziazione è avvenuta ancora prima che noi ci conoscessimo>>
Lui si accigliò:
<<Avrei dovuto immaginarlo.
  C'è sempre stata un'aura di mistero intorno a te e un carisma che ti faceva sembrare così superiore agli altri
E qualcosa mi dice che la scelta di frequentare il Dottorato sotto la supervisione del Professor Monterovere, potente Iniziato, non sia stata casuale>>
Jenna annuì:
<<Niente è stato casuale nella mia vita. La mia famiglia appartiene all'Ordine da sempre, anche se non tutti i suoi membri sono stati scelti per diventare veri e propri Iniziati. 
Alcuni non conoscono neppure l'esistenza dell'Ordine stesso. Soltanto quelli che sono ritenuti "idonei" vengono avviati agli Arcani Supremi. 
Si viene tenuti sotto osservazione per alcuni anni e poi il Consiglio Superiore decide se si hanno requisiti necessari>>
Luca la interruppe:
<<E' possibile rifiutare di essere iniziati?>>
Jenna sorrise, come se si trattasse di una domanda sciocca:
<<L'Ordine fa la proposta soltanto a chi sicuramente l'accetterà. Gli incentivi per l'accettazione e i disincentivi per il rifiuto sono altamente "personalizzati". Nel mio caso è stato più semplice, perché mi hanno "monitorata" fin da bambina>>
Luca scosse il capo:
<<Non mi piacciono questi metodi>>
Il volto di Jenna divenne improvvisamente triste:
<<E questa è solo la punta dell'iceberg>>
Anche il volto di Luca si adombrò:
<<Tutto ciò mi spaventa. A volte penso che sarebbe stato meglio, per me, non cercare di sapere nulla su questi Misteri.
Ma io sono sempre stato troppo curioso>>
Lei gli prese la mano:
<<E' anche per questo che sei stato scelto. E credo che tu sapessi già qual era il prezzo da pagare. Come dice il proverbio: la verità vi farà liberi, ma prima vi renderà infelici>>

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Luca parve perplesso:
<<La verità... E cos'è la verità? Quid est veritas? 
La domanda di Pilato è rimasta in sospeso per duemila anni. Io ammiro chi la ricerca, ma temo chi dice di averla trovata. 
E comunque, non ci renderà liberi, dal momento che, per come la vedo io, il libero arbitrio è un'illusione.
Le nostre scelte sono il risultato di un infinito numero di cause che in ultima istanza non dipendono da noi>>
Jenna sorrise:
<<Io conosco gran parte di quell'infinito numero di cause che ti ha condotto fin qui e so di doverti molte spiegazioni.
Vedi, la mia vita non è stata, al contrario di quel che si potrebbe immaginare, "un giardino di rose".
Ogni privilegio che ci viene concesso comporta degli obblighi e nel mio caso sono stati piuttosto pesanti.
Immagino che saprai che entrambe le famiglie dei miei genitori appartenevano all'aristocrazia, ma forse non sai che il loro matrimonio fu combinato>>
Lui non ne fu sorpreso:
<<Forse, ai loro tempi, poteva ancora succedere, specie se si apparteneva all'elite>>
Lei a questo punto assunse il volto delle grandi occasioni:
<< Anche ai nostri tempi.
Quello che sto cercando di dirti, e che mi riesce così difficile da confessare, è che anche il mio fidanzamento con Waldemar Richmond era stato combinato.
E io lo sapevo fin dall'inizio, ma lui no>>
Luca inarcò le sopracciglia, stupefatto.
Questo cambiava completamente le cose.
<<No, non posso crederci. Tu sembravi realmente innamorata di lui!>>
Jenna abbassò gli occhi:
<<Waldemar mi piaceva, non lo nego, ma non ne ero innamorata>>
Luca era combattuto interiormente tra un'inconfessabile contentezza nel sapere che il suo rivale non lo aveva mai veramente battuto, e la rabbia per il fatto di amare una donna capace di vivere nella menzogna:
<<Come hai potuto prestarti a questo gioco?>>
Lei rispose con un filo di voce:
<<Sono stata obbligata. Minacciata. Non avevo altra scelta>>
Lui era incredulo e arrabbiato:
<<C'è sempre un'altra scelta!>>
Negli occhi di Jenna tornò per un attimo l'altezzosità di un tempo:
<<Non eri tu a dire che il libero arbitrio è un'illusione? Sei veloce però adesso a giudicarmi! 
Ma la verità è che tu non sai niente di me!>>
Anche Luca si inalberò:
<<Ne so abbastanza per capire che hai preso in giro tutti, me compreso!>>
Lei scosse il capo:
<<Non ti ho preso in giro, ti ho protetto da una verità pericolosa!
Sei cambiato, Luca. Una volta eri più comprensivo, e non saltavi alle conclusioni prima di conoscere tutta la storia>>
A lui tornò in mente una frase di cui non ricordava più la fonte:
<<Quando ti dicono che sei cambiato, vogliono solo dire che non sei più come fa comodo a loro.
Dall'ultima volta che ti ho visto - quanti anni sono passati? - non c'è stato un giorno in cui non abbia pensato a te, in cui non abbia sognato di rivederti, e adesso che tu sei qui davanti a me, e mi racconti queste trame, io non so più che dire>>
Lei gli strinse la mano con forza:
<<Allora non parlare e ascoltami, prima di giudicare! 
E' essenziale che tu capisca che io sto dalla tua parte e sono qui per te, per metterti in guardia da un grande pericolo.
Per capire di che si tratta, ti racconterò i segreti che nascondo da una vita.
I miei genitori, Charles Burke-Roche e Marie France Tessier de Saint-Clair, non volevano che io diventassi un burattino nelle mani dell'Ordine e per questo tentarono di svincolarsi dalla tutela degli Iniziati>>
I suoi occhi si fecero lucidi e una lacrima rigò entrambe le guance.
Luca, imbarazzato, interloquì:
<<Hanno tentato e hanno fallito?>>
Jenna lo fissò, con un'espressione di dolore che non aveva mai mostrato prima di allora:
<<Hanno tentato e sono morti!
Un incidente stradale, in apparenza. Ma fu un'esecuzione. 
E' questo ciò che succede quando un Iniziato "tradisce" l'Ordine.
Avevo sette anni quando successe. I miei nonni paterni dissero che era stata una disgrazia e mi portarono in America, nella loro villa di Hollow Beach, negli Hamptons di Long Island>>
Luca rimase impietrito:
<<Mi dispiace...>>
Ebbe l'impulso di abbracciarla, e lei lo lasciò fare.
Rimasero così per un minuto intero.
Quel contatto li rese consapevoli di una verità più profonda, che li riguardava e cioè che nonostante le loro storie fossero tanto diverse, i loro cuori battevano all'unisono.
A un certo punto, Luca trovò il coraggio di porre una domanda che lo assillava:
<<Se il tuo fidanzamento con Waldemar era stato voluto dagli Iniziati, come sei riuscita a lasciarlo senza suscitare le ire dell'Ordine?>>
Era il punto cruciale.
Jenna annuì:
<<Ci sono forti divisioni all'interno del Consiglio. Una delle fazioni che si opponeva alla famiglia di Waldemar mi offrì la sua protezione.
Naturalmente quell'offerta non era dettata da spirito altruistico. In cambio del loro appoggio mi chiesero di collaborare ad un loro progetto, di cui ti parlerò.
Io ero incerta. L'idea di apparire come una traditrice agli occhi della mia famiglia e a quelli di Waldemar, a cui comunque volevo bene, mi risultava insopportabile.
Non riuscivo a prendere una decisione. Ero così angosciata e disperata che arrivai a pensare al suicidio, ma i giorni passavano e io non trovavo il coraggio.
Il fatto è che non riuscivo più a vivere, ma non riuscivo neppure a morire>>
Luca sospirò:
<<Conosco quella condizione. Per me è quasi un dato esistenziale, soprattutto da quando te ne sei andata.  Da anni io non riesco a morire e non riesco a vivere...>>
Jenna tornò a stringergli le mani:
<<Prima ti ho visto parlare con il Professore e con gli altri della Confraternita. Mi sembravi allegro, spontaneamente allegro...>>
Luca si accigliò:
<<Si può essere allegri e tristi nello stesso tempo>>
Lei lo fissò con comprensione:
<<Lo so. E mi dispiace di aver contribuito a questo. 
Ti ricordi l'ultima volta che ci vedemmo, vicino a quel luogo che qui chiamano l'Orma del Diavolo?>>

L'immagine può contenere: cielo, spazio all'aperto e natura

<<Non potrei dimenticarlo nemmeno se volessi>>
<<Ero sul punto di dirti tutto. Ma oltre a non volerti mettere in pericolo, pensavo che non mi avresti creduta>>
<<E perché?>>
<<Perché è tutto così complicato da sembrare inverosimile, come nelle teorie del complotto o nei romanzi cospirazionisti>>
Luca sorrise:
<<Lorenzo mi accusa di essere un complottista e di vedere cospirazioni dappertutto, per cui non mi meraviglierei più di tanto. A volte la realtà è più fantasiosa della fantasia>>
Jenna annuì:
<<Puoi dirlo forte. La struttura dell'Ordine degli Iniziati è il riflesso di una storia millenaria, che ha visto la fusione di numerose società segrete in un'unica grande Confederazione.
Ci vorrebbero anni per spiegare tutto, ma per il momento ti anticiperò solo l'essenziale.
Ci sono quattro fazioni ufficiali, che corrispondono alle quattro Società Fondatrici dell'Ordine.
Hanno dei nomi piuttosto fiabeschi, ma non devi farti ingannare: non stiamo parlando di Hogwarts e non c'è bisogno di prendere il binario nove e tre quarti.
In ordine di notorietà, queste società fondatrici sono l'Aristocrazia Nera, l'Aristocrazia Bianca, il Serpente Rosso e la Fraternitas Draconis.
Ed è proprio quest'ultima che mi ha accordato la sua protezione, tanto che si potrebbe dire, in un certo senso, che io sia stata adottata dalla Famiglia Dracu, di cui ti parlerò in seguito.
Ci sono molte altre fazioni minori, che vengono dette "I Soci Silenziosi" e i cui membri sono per lo più "Iniziati di Rango Segreto">>
Le perplessità che affollavano la mente di Luca erano innumerevoli, ma c'era una domanda che aveva la priorità:
<<Che favore ti ha chiesto la famiglia Dracu, in cambio della sua protezione?>>
Il volto di Jenna sbiancò:
<<Molti favori, di cui ho intenzione di parlarti. Non ci saranno più segreti tra noi, anche se questo non ti sembrerà necessariamente un bene, quando saprai come stanno le cose.
Sono venuta qui apposta per informare di tutto te e il professor Monterovere>>
Luca ne fu vanamente gratificato:
<<Perché proprio io?>>
Jenna rifletté a lungo prima di rispondere, ma quando parlò, la sua voce era ferma e decisa e il suo sguardo mostrava un'inquietante convinzione:
<<Perché sei l'ultimo vero Eretico sopravvissuto sulla faccia della terra>>