giovedì 19 aprile 2018

L'Ermetismo filosofico e l'esoterismo del Corpus Hermeticum

Immagine correlata


Immagine correlata

Con ermetismo o filosofia ermetica ci si riferisce alla dottrina iniziatica collegata al pensiero di vari autori, la più parte sconosciuti, che in lingua greca elaborarono durante il periodo della cultura ellenistica greca e romana, a cominciare dal II secolo d.C., un complesso di dottrine mistico-religiose e filosofiche alle quali si affiancarono teorie astrologiche di origine semita, elementi della filosofia di ispirazione platonica e pitagorica, credenze gnostiche e antiche procedure magiche egizie.
Il termine trae origine da Ermete Trismegisto (dal greco antico Ἑρμῆς ὁ Τρισμέγιστος, «Ermete il tre volte grandissimo»). Nell'atmosfera sincretica dell'Impero romano, al dio Ermes fu dato come epiteto il nome greco del dio egizioThot.[1] Entrambi erano gli dei della scrittura e della magia nelle loro rispettive culture. Secondo Athanasius Kircher: «Gli Arabi lo chiamano Idris, dall'ebraico Hadores(...), i fenici (...) Tauto, gli Egizi (...) Thot ma lo chiamano anche Ptha e i Greci Ermete Trismegisto.»[2]

La storia dell'ermetismo

A partire dal I secolo a.C. circa e fino al III secolo si formò un corpus di scritti ermetici, composto da materiale frammentario raccolto in età tolemaica e integrato da filosofi pagani, che ne attribuirono la paternità al dio.
Questi testi si distinguono solitamente in due categorie: "filosofici" e "tecnici": al primo gruppo appartengono i trattati di contenuto prevalentemente filosofico e teologico, mentre nel secondo si trovano scritti astrologici, alchemici e in generale riguardanti le scienze occulte.
Le opere ermetiche di contenuto filosofico riguardano:
È evidente che in queste opere di autori diversi non è possibile rintracciare un pensiero filosofico omogeneo ma piuttosto, se considerate nel loro complesso, ne risulta un insieme di dottrine risalenti a Platone, ad Aristotele, agli stoici, mescolate a concezioni giudaiche e persiane. Una filosofia dunque con elementi diversi e talora contraddittori tipica dell'eclettismo sincretistico diffuso nella filosofia popolare dell'età tardo ellenistica.
Se dunque non esiste una filosofia ermetica sistematica, ciò che accomuna le varie opere è un interesse religioso e mistico centrato sulla cosmogonia: una concezione dell'universo, basata sulla interconnessione tra le sue parti, il microcosmo dell'individuo connesso al macrocosmo dell'universo. 

Questa interdipendenza tra l'uomo e le stelle si fonda sulle leggi astrologico-magiche di simpatia e antipatia, che solamente la rivelazione ermetica può aiutare a scoprire per consentire il raggiungimento di quella catarsi intellettuale atta a realizzare il destino dell'anima dopo la morte e della sua reincarnazione e ascesa al mondo celeste: temi questi che nell'Asclepio sono riferiti in particolare al mondo culturale della antichissima religione e dei riti egizi.

La religione ermetica

Tema centrale dei testi ermetici è dunque il rapporto tra l'uomo e un Dio che sfugge nella sua totale trascendenza all'intelletto umano. L'uomo può cogliere l'essenza divina tramite la gnosi, un processo di natura sovrarazionale dovuto all'illuminazione proveniente da Dio che conduce l'uomo all'estasi e al ritorno dell'anima al suo creatore.
Un'altra via, indiretta questa, per la conoscenza di Dio è costituita dalle tracce, le vestigia, che Dio ha lasciato nella creazione della natura, in quel mondo materiale dove l'uomo per il suo peccato è caduto e da dove, per la sua natura originaria divina, può compiere la sua risalita verso il creatore. Ma non tutti potranno realizzare il loro divino destino: solo pochi eletti, in grado di abbandonare ogni richiamo della carne e della materialità, saranno in grado di tornare a Dio.

Risultati immagini per ermeticum

Risultati immagini per cappello a punta ebrei

La fortuna dell'ermetismo

Considerati autentici testi di un'antica sapienza, questi scritti, quasi sconosciuti nel Medioevo, si diffusero ampiamente nell'età rinascimentale quando durante un viaggio in Macedonia e nella regione di Costantinopoli, il monaco Leonardo da Pistoia scoprì quattordici libri del Corpus hermeticum, un testo greco di Ermete Trismegisto. L'opera scoperta da Leonardo era la copia originale appartenuta a Michele Psello, risalente all'XI secolo.
Ritornato a Firenze, il monaco consegnò il Corpus hermeticum a Cosimo de' Medici, che non più tardi del 1463 incaricò Marsilio Ficino di tradurre l'opera dal greco al latino. Tradotti in latino vi si volle rintracciare per il loro contenuto religioso una sorta di primitiva rivelazione cristiana che si era già espressa nelle filosofie antiche e che alla fine era giunta al suo perfezionamento con il Cristianesimo.
A partire dal XVII secolo, quando il filologo Isaac Casaubon (1559-1614) nel De Rebus sacris et ecclesiasticis exercitationes XVI[3](1614) mostrò che i testi che la tradizione attribuiva all'antichissima sapienza egizia, risalivano in realtà ai primi secoli dell'era cristiana,[4] il loro influsso sulla filosofia europea iniziò a declinare ma continuò a scorrere sotterraneo nei secoli XVII e XVIII, rinvigorendosi con gli apporti dell'esoterismo e delle scienze occulte.

La cosiddetta "filosofia ermetica" continuò a essere al centro di società segrete di iniziati come quelle dei Rosacroce e di certi ambienti massonici.[5]

Note

  1. ^ E. A. Wallis Budge, The Gods of the Egyptians Vol. 1 p. 415
  2. ^ Obeliscus Pamphilius: 91
  3. ^ De Rebus sacris et ecclesiasticis exercitationes XVI
  4. ^ Rimane tuttavia discusso il problema se i contenuti del Corpus hermeticum siano coevi alla sua redazione, o risalgano a tempi anteriori e di quanto: nel quadro del dibattito sull'importanza dell'influsso egiziano sulla Grecia Martin Bernal, nel suo libro Atena nera ( M.Bernal, Atena nera, traduzione di Luca Fontana, EST, 1997, pp. 669, ISBN 88-7380-476-4, )., ha contestato i risultati di Casaubon, riaffermando l'origine egiziana del Corpus hermeticum.
  5. ^ G.Gangi, Misteri esoterici. La tradizione ermetico-esoterica in Occidente, Edizioni Mediterranee, 2006

Bibliografia

  • Giuliano Kremmerz - La scienza dei magi, 3 volumi, Ed. Mediterranee, 1975
  • U. D. Cisaria (a cura di), Dizionario dei Termini Ermetici dell'Opera Omnia di Giuliano Kremmerz, in La scienza dei Magi - 4° volume, Edizioni Mediterranee, Roma, 1975
  • Giuliano Kremmerz - La Porta Ermetica, Ed. Mediterranee, 2000
  • Giuliano Kremmerz - Introduzione alla Scienza Ermetica, Ed. Mediterranee, 2000
  • Festugière, André-Jean, Ermetismo e mistica pagana, Genova 1991
  • Moreschini, Claudio, Dall'Asclepius al Crater Hermetis. Studi sull'ermetismo latino tardo-antico e rinascimentale, Pisa 1985
  • Vinci Verginelli, Bibliotheca Hermetica - Catalogo alquanto ragionato della raccolta Verginelli-Rota di antichi testi ermetici (secoli XV-XVIII), Firenze 1986.
  • Rotondi Secchi Tarugi, Luisa (ed.), L'Ermetismo nell'Antichità e nel Rinascimento, Milano 1998
  • Claudio Moreschini, Storia dell'ermetismo cristiano, Morcelliana, 2000 ISBN 88-372-1792-7
  • Sfameni Gasparro, Giulia, Gnostica et Hermetica. Saggi sullo gnosticismo e sull'ermetismo, Roma 1982
  • Pereira Michela, Arcana Sapienza: l'alchimia dalle origini a Jung, Carrocci, Roma 2001
  • Marrone Caterina, I geroglifici fantastici di Athanasius Kircher, Nuovi Equilibri, Viterbo, 2002, p. 166, ISBN 88-7226-653-X
  • Mario Krejis - Thsecundia Ibis, Edizioni del Cigno, Bari 1995
  • Mario Krejis - Ermetismo e Alchimia, Bastogi Editrice, Foggia 2010
  • Paolo Scarpi, La rivelazione segreta di Ermete Trismegisto vol.I, Milano, Mondadori, 2009, ISBN 88-04-58352-5.
  • Paolo Scarpi, La rivelazione segreta di Ermete Trismegisto vol.II, Milano, Mondadori, 2011, ISBN 88-04-60426-3.

Voci correlate

mercoledì 18 aprile 2018

Cos'è l'Esoterismo?

Immagine correlata

Risultati immagini per esoterismo

Esoterismo è il termine con cui si indicano, in senso lato, le dottrine di carattere almeno in parte segreto o più propriamente "misterico", riservato solo ai cosiddetti iniziati
La verità occulta o i significati nascosti di tali dottrine sono accessibili soltanto tramite diversi gradi di iniziazione.
Il termine appare per la prima volta in una lingua moderna, il francese, nel 1752.[2] Si contrappone a essoterico (o exoterico), parola che indica una conoscenza aperta a chiunque.
In senso lato, l'esoterismo denota la capacità di accedere al nucleo intimo e unitario di una verità, andando oltre le apparenze esteriori. 
Ogni religione, almeno ai suoi inizi, tende a presentare una componente esoterica da cui si sarebbe originata, e anzi secondo A. M.Sala Batà le conoscenze esoteriche rappresenterebbero la forma primaria di religiosità da cui tutte le altre sarebbero derivate, come i rami da un tronco.
« ...i sapienti e i profeti delle età più diverse sono venuti a conclusioni identiche nella sostanza, seppure dissimili nella forma, sulle verità fondamentali e finali, seguendo tutti lo stesso sistema dell'iniziazione interiore e della meditazione. »
(Édouard SchuréI grandi iniziati, Laterza, 1973, p. 10.)
In quest'ottica, poiché si può parlare di interno solo in rapporto a un esterno, carattere exoterico ed esoterico possono coesistere in una medesima dottrina: invece di escludersi, possono essere complementari. Una medesima dottrina può presentare una componente esoterica e una essoterica; oppure al medesimo insegnamento può essere data un'interpretazione essoterica, aperta a tutti, e una più profonda esoterica, appannaggio dei soli iniziati.


Etimologia e significato del termine


Il macrocosmo rappresentato come una serie di cerchi concentrici che ha al centro l'uomo vitruviano, approssimandosi al quale si risalgono i gradi dell'iniziazione esoterica
"Esoterico" deriva dalla parola greca antica ἐσωτερικός (esotericos), derivato da ἐσώτερος (esoteros, interiore), contrapposto a exoteros (esteriore). Anche all'interno di una cerchia ristretta vi possono essere tuttavia molteplici gradi di iniziazione esoterica, a seconda del livello di conoscenza raggiunto dagli adepti. Questi gradi possono essere rappresentati come una serie di cerchi concentrici che si avvicinano progressivamente al centro, cioè alla prospettiva unitaria e universale.[3] È questo il punto di vista assoluto in cui il microcosmo giunge a comprendere il macrocosmo, il quale esplicandosi nel mondo dà origine alla molteplicità dei fenomeni visibili.
« Le varie manifestazioni della vita che noi vediamo in ogni parte dell'universo sono soltanto forme di manifestazione dell'Unica Vita universale che è poi manifestazione dell'Assoluto. »
(Ramacharaka, alias William Walker Atkinson, 1950[4])
Un'altra rappresentazione della gerarchia iniziatica, costituita da gradi via via superiori di conoscenza, è quella di una piramide, il cui vertice assume lo stesso significato del centro nella figura circolare.[3]
Gli studi esoterici sono in origine quelli sulla natura interna dell'uomo, che portano, attraverso l'introspezione, alla riscoperta di noi stessi, alla conoscenza della nostra "natura interna", della Verità.
Passò poi a indicare una conoscenza appannaggio di un ristretto gruppo di iniziati, che detengono la facoltà di rivelarla a chi vogliono. Divenne quindi sinonimo di nascosto od occulto, quando scienze esoteriche come l'alchimia (il cui fine era trasformare il piombo, ciò che è negativo, in oro, ciò che è positivo, nell'uomo per fargli riscoprire la sua “natura interna”) dovevano essere praticate clandestinamente e rendersi occulte usando allegorie per sfuggire alla repressione della Chiesa cattolica e di alcune Chiese protestanti.
Ne deriva l'uso comune anche se improprio del termine, a partire dal XIX secolo, per indicare pratiche di magia o di cartomanzia, calcoli cabalisti e altre pratiche che seguono regole non scientificamente accettate.



Definizione accademica di esoterismo

Nel 1992 Antoine Faivre, titolare della cattedra di Storia delle correnti esoteriche nell'Europa moderna e contemporanea all'École pratique des hautes études di Parigi, propose la prima definizione storico-religiosa della nozione di esoterismo.[5] Secondo Faivre, il quale metodologicamente circoscrive la sua analisi all'ambito delle correnti moderne e contemporanee dell'Occidente, è esoterica ogni dottrina o forma di pensiero che si basi sui quattro principi seguenti:
  1. l'esistenza di una corrispondenza analogica tra macrocosmo e microcosmo (l'universo e l'essere umano sono l'uno il riflesso dell'altro);
  2. l'idea di una natura viva, animata;
  3. la nozione di esseri angelici (o comunque spirituali), di mediatori tra l'uomo e Dio, ovvero di una serie di livelli cosmici intermedi tra la materia e lo spirito puro;
  4. il principio della trasmutazione interiore.
A questi quattro principi fondamentali vanno aggiunti i due seguenti, considerati complementari:
5. la pratica della confluenza delle fonti dottrinali;
6. il principio della trasmissione iniziatica.
È evidente che a tali criteri corrispondono le maggiori espressioni di quello che comunemente viene chiamato "esoterismo occidentale, quali l'alchimia, la cabala, l'ermetismo, la teosofia.
La criteriologia di Faivre è stata criticata da altri storici delle religioni, per esempio Kocku von Stuckrad, come poco "comprensiva". I criteri di Faivre finiscono per escludere dalla nozione di esoterismo la maggior parte delle correnti new Age e neopagane, come pure le tradizioni massoniche e le tante correnti mistiche minoritarie, occidentali e orientali, che hanno contribuito a fondare l'esoterismo contemporaneo. Ciò nonostante, essa resta un punto di riferimento centrale per tutti coloro che vogliono studiare l'esoterismo dal punto di vista storico-religioso.

L'esoterismo occidentale e la ricerca accademica

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Esoterismo occidentale.
È a partire dal secondo dopoguerra che gli storici delle religioni iniziano a prendere in esame i diversi ambiti della tradizione esoterica occidentale, fino ad allora ignorata dalla ricerca accademica. Vengono così forniti contributi scientifici di rilievo, grazie ai quali si inizia ad apprezzare l'importanza quantitativa e qualitativa del corpus esoterico occidentale.
Tra i maggiori artefici di questa svolta si devono menzionare Mircea Eliade per l'alchimia e lo sciamanesimo (Le Chamanisme et les techniques archaïques de l'extase, Paris, 1950; Forgerons et alchimistes, 1956), Gershom Scholem per la cabala ebraica (Major Trends in Jewish Mysticism, 1941), François Secret per la cabala cristiana (Les Kabbalistes chrétiens de la Renaissance, 1964), Frances Yates per l'ermetismo e il neoplatonismo del Rinascimento (Giordano Bruno and the Hermetic Tradition, 1964; The Occult Philosophy in the Elizabethan Age, 1979), Alexandre Koyré per la mistica e la teosofia tedesche (Mystiques, spirituels, alchimistes du XVIe siècle allemand, 1970), Henri-Charles Puech per lo gnosticismo e il manicheismo.
Tale fioritura di studi rese necessaria la creazione di una disciplina scientifica nuova, che si facesse carico di studiare l'esoterismo occidentale in quanto fenomeno storico-religioso a sé stante. L'impulso alla costituzione di tale disciplina fu dato a Parigi, all'École pratique des hautes études, da François Secret, titolare fin dal 1964 della cattedra di Storia dell'esoterismo cristiano. A Secret successe nel 1979 Antoine Faivre, sotto la cui direzione la cattedra mutò nome, prendendo il titolo di Storia delle correnti esoteriche e mistiche nell'Europa moderna e contemporanea.[6]
Nel 2002, con l'arrivo all'EPHE di Jean-Pierre Brach, il termine “mistiche” fu soppresso, e l'esoterismo divenne l'unico oggetto di studio della disciplina, i cui quadri concettuali portanti erano stati precedentemente definiti da Faivre. La fecondità di tale indagine scientifica è confermata dalla creazione di numerose cattedre in altri paesi, tra cui quella di Amsterdam (1999) e quella di Exeter in Inghilterra (2006).

Definizioni non scientifiche

Ogni autore di letteratura esoterica è detentore di una propria definizione di "esoterismo" . Ognuno di essi identifica l'esoterismo con una nozione particolare, dilatandone o restringendone il campo semantico a seconda delle proprie esigenze.
Per Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), fondatrice della Società Teosofica (1875), l'esoterismo è una "dottrina segreta", una sintesi di tutte le filosofie, di tutte le religioni, capace di svelare gli arcani dell'Universo e dell'Assoluto.
Per Rudolf Steiner (1862-1925), fondatore dell'antroposofia, l'esoterismo è una "scienza spirituale", un'investigazione dei mondi soprasensibili attraverso le facoltà della chiaroveggenza.
Per René Guénon (1886-1951) l'esoterismo è innanzitutto la "tradizione primordiale", ossia una dottrina metafisica universale, la cui trasmissione si effettua soprattutto attraverso il linguaggio dei simboli. Secondo Guénon il contenuto di tale dottrina metafisica è reperibile, sebbene in forma alterata, nelle varie tradizioni religiose della storia, e più precisamente nel loro versante "esoterico" (la cabala per l'ebraismo, il taoismo per la religione cinese, il sufismo per l'Islam, le pratiche Yoga e le dottrine del Vedanta per l'Induismo.)
Per Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986) lo scopo dell'esoterismo o scienza iniziatica è quello di insegnarci a trasformare i nostri desideri inferiori e di entrare in comunicazione con il mondo divino per perfezionarci e aiutare tutta l'umanità. Secondo Aïvanhov, certe scienze quali l'alchimia, la magia, l'astrologia e la cabala sono di difficile approccio e per capirle bene è consigliabile iniziare a studiarle nell'uomo, nelle sue attività quotidiane. Nel cibo troviamo l'alchimia, nella respirazione l'astrologia, nella parola e nel gesto la magia e nel pensiero la cabala. Lo studio dell'esoterismo non può quindi essere separato dalla vita quotidiana.

Dottrine, opere ed autori dell'esoterismo occidentale

Note

  1. ^ Petr D. Uspenskij, Un nuovo modello dell'universo, p. 40, Mediterranee, 1991.
  2. ^ Jean-Paul Corsetti, Storia dell'esoterismo e delle scienze occulte, pag. 8, Gremese Editore, 2003.
  3. ^ a b Considerazioni sull'iniziazione Archiviato il 17 marzo 2016 in Internet Archive., p. 218.
  4. ^ Cit. in Giuseppe Gangi, Misteri esoterici. La tradizione ermetico-esoterica in Occidente, p. 268, Mediterranee, 2006.
  5. ^ Nella quinta edizione aggiornata (2012) del suo libro L’ésoterisme, (prima edizione 1992) Antoine Favre scrive:
    « La première occurrence, jusqu’ici repérée, du substantif "ésotérisme", est en allemand (Esoterik) et date de 1792 (Cf. l’article de l’historienne Monika Neugebauer-Wölk, « Der Esoteriker und die Esoterik [...] », p. 217-231 in Aries. Journal for the Study of Western Esotericism, 10 : 1, 2010. Ainsi qu’elle l’explique, ce terme apparaît sous la plume de Johann Philipp Gabler, qui l’emploie dans son édition (1792) de la Urgeschichte de Johann Gottfried Eichhorn [NdR: J.G-Eichorn, Urgeschichte, edita con introduzione e note di Johann Philipp Gabler, 1791-1793 (tre volumi); il termine Esoterik si trova nel secondo tomo, prima parte, (Altdorf/Nürnberg: Monath und Kußler 1792), p. 327. Maggiori informazioni su questo autore in: Giuseppe D’Alessandro, L'Illuminismo dimenticato: Johann Gottfried Eichhorn (1752-1827) e il suo tempo, Napoli, Liguori, 2000.]) dans le contexte de débats portant sur les enseignements secrets des pythagoriciens, et sur la Franc-Maçonnerie. Puis on le trouve en français, peut-être pour la première fois, en 1828, sous la plume de Jacques Matter, dans son Histoire critique du gnosticisme et de son influence (comme l’a signalé l’historien Jean-Pierre Laurant en 1992. [NdR: J.P.Laurant, L’Ésotérisme chrétien en France au XIXe siècle, Lausanne, L’Âge d’Homme, 1992.]) »
  6. ^ Intervista al prof. Antoine Faivre sulla nascita di questa disciplina accademica (in francese) Archiviato il 12 ottobre 2007 in Internet Archive.

Bibliografia

  • Giordano BertiStoria della Stregoneria. Origini, credenze, persecuzioni e rinascita nel mondo contemporaneo, Milano: Mondadori, 2010, 263 pp. ISBN 9788804598688
  • Gian Mario Cazzaniga (a cura di), Esoterismo, Storia d'Italia, Annali 25, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2010, 781 p. ISBN 9788806190354
  • Jean-Paul Corsetti, Storia dell'esoterismo e delle scienze occulte (1992), Roma: Gremese editore, 2003, 302 p.
  • Giuseppe D’Alessandro, L'Illuminismo dimenticato: Johann Gottfried Eichhorn (1752-1827) e il suo tempo, Napoli, Liguori, 2000
  • Antoine FaivreL'esoterismo: storia e significati (1992), Carnago: SugarCo, 1992, “Nuove spiritualità”, 175 pp. (L'ésotérisme, Parigi: PUF, 1992).
  • Antoine Faivre, L'esoterismo. Metodi, temi, immagini (2012), Brescia: Morcelliana, 2012, 225 pp., a cura di Francesco Baroni.
  • Alessandro Grossato (a cura di), Forme e correnti dell'esoterismo occidentale, Milano: Edizioni Medusa, 2008, 232 pp.
  • Wouter J. Hanegraaff (editor), Dictionary of Gnosis and Western Esotericism, Leida / Boston: Brill, 2005, 2 v., 1228 pp.
  • Massimo Introvignell cappello del mago. I nuovi movimenti magici, dallo spiritismo al satanismo, Carnago: SugarCo, 1990.
  • Pierre A. RiffardDizionario dell'esoterismo (1983), Genova: Edizioni Culturali Internazionali (ECIG), collezione “Studi sulla storia del pensiero magico, esoterico e simbolico”, 1987, 725 pp.
  • Pierre A. Riffard, L'esoterismo (1990), Milano: Biblioteca Universale Rizzoli (BUR), collezione “Supersaggi”, 1996, 2 v., 1509 pp.
    • volume primo: Che co'è l'esoterismo, 1-593+V pp.
    • volume secondo: Antologia dell'esoterismo occidentale, 597-1509 pp.
  • Kocku von Stuckrad, Western Esotericism: A Brief History of Secret Knowledge (2004), London / Oakville: Equinox Publishing, 2005, XVII-167 pp. Western Esoteric Ism, A Brief History of Secret Knowledge
  • Julien Tondriau, Guida all'occultismo (1964), Introduzione: Jean-Louis Jacques, Bologna: Odoya, 2010, 368 pp., ISBN 978-88-6288-055-8

Voci correlate

martedì 17 aprile 2018

Il Paranormale

Risultati immagini per paranormale

Immagine correlata

Il termine paranormale si applica a quei fenomeni (detti anche anomali) che risultano contrari alle leggi della fisica e agli assunti scientifici[1] e che, se misurati secondo il metodo scientifico, sono risultati inesistenti o, nel caso di fenomeno esistente, comunque inspiegabili sulla base delle conoscenze attuali[2][3][4].
Secondo i parapsicologi, invece, esisterebbero fenomeni non spiegabili in base alle leggi scientifiche attuali e la maggioranza dei parapsicologi si aspetta che future ricerche spieghino queste anomalie anche se ritengono che non saranno spiegabili fino a che non verrà operata una rivoluzione nella scienza attuale[5]. La definizione di fenomeno anomalo è data dagli stessi parapsicologi poiché si tratterebbe di fenomeni difficilmente spiegabili sulla base dei modelli scientifici attuali[5].
La scienza non riconosce l'esistenza del paranormale, i cui fenomeni sono, ad oggi, non provati[6][7][8][9]. Le associazioni che conducono ricerche e operano controlli sui presunti fenomeni paranormali, come l'italiana CICAP, hanno analoga posizione rilevando come ad oggi nessun fenomeno paranormale è mai stato provato come esistente[4].

Definizione

Non esiste di fatto una definizione rigorosa e universalmente condivisa del termine. Alcuni lo usano soltanto per indicare il campo di studio della parapsicologia, cioè le cosiddette "percezioni extrasensoriali" come telepatiachiaroveggenzaprecognizione, i presunti "poteri della mente" come telecinesi e pirocinesi e le manifestazioni di fantasmi. In genere, però, la parola "paranormale" viene usata in senso più ampio, per comprendere tutti i fenomeni considerati scientificamente inattendibili o inspiegabili, come le esperienze extracorporee, il triangolo delle Bermude, miracoli, i poteri dei fachiri, eccetera. Il Journal of Parapsychology definisce come "paranormale" «qualsiasi fenomeno che in uno o più aspetti superi i limiti di ciò che è considerato fisicamente possibile secondo le assunzioni scientifiche del momento».[10]
L'altra caratteristica che accomuna i presunti fenomeni paranormali è la mancanza di prove oggettive a sostegno della loro effettiva esistenza: vengono riferiti numerosissimi esempi di tali anomalie, ma si tratta in genere di testimonianze non documentate oppure di esperimenti eseguiti in modo non abbastanza rigoroso da poter escludere imbrogli o autosuggestione. Le cause per cui molto spesso si parla erroneamente di fenomeni paranormali sono sostanzialmente tre:
  • fenomeni naturali scambiati per soprannaturali: ad esempio, fenomeni atmosferici o velivoli terrestri scambiati per UFO, oppure fenomeni poco noti (come i fulmini globulari) o controintuitivi e quindi considerati erroneamente inspiegabili: ad esempio, le cosiddette salite in discesa
  • autosuggestione: ad esempio, persone che in buona fede si convincono di avere facoltà telepatiche
  • falsi fenomeni paranormali prodotti con l'inganno: ad esempio, i fenomeni di spiritismo prodotti dalle sorelle Fox.
Alcuni fenomeni anomali si collocano all'interno di quella che è stata chiamata scienza patologica, cioè quelle idee delle quali “non ci si riesce a liberare”, anche molto tempo dopo essere state dichiarate erronee dalla maggior parte degli studiosi di un dato settore.

Gli studi sul paranormale

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: parapsicologia.
Ricerche sul paranormale sono condotte dai parapsicologi. La parapsicologia iniziò a utilizzare un approccio sperimentale già negli anni trenta con Joseph Rhine[11]. Tra gli anni cinquanta e gli anni settanta nacquero diversi centri di ricerca anche in seno alle università. Dagli anni settanta in poi la considerazione per le ricerche sul paranormale è andata via via scemando. Le ricerche furono considerate inconcludenti e i parapsicologi si trovarono di fronte la forte opposizione dei loro colleghi accademici[12]. Alcuni effetti che sembravano essere paranormali, ad esempio l'effetto Kirlian, scomparvero quando furono testati sotto stretti controllo[12]. Molti laboratori di ricerca statunitensi furono chiusi[12]. Dopo ventotto anni di ricerche il Princeton Engineering Anomalies Research Laboratory ha chiuso i propri laboratori nel 2007[13].

Paranormale e religione

Le differenze tra paranormale e religione vanno innanzitutto ricerca sul piano empirico: mentre le affermazione relative al paranormale si riferiscono al mondo fisico e quindi possono essere oggetto di indagine scientifica, la religione appartiene al mondo della metafisica e quindi non suscettibile di indagine[14]
Nonostante questo i due campi spesso si toccano senza necessariamente incontrarsi: davanti al rito religioso, ad esempio, dell'eucaristia, nella transustanziazione, la chiesa cattolica afferma << la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del Suo Sangue >>, sebbene <<Tuttavia, le caratteristiche sensibili del pane e del vino, cioè le «specie eucaristiche», rimangono inalterate. >> (Compendio al catechismo della Chiesa cattolica). L'essenza stessa di tale rito trova in ogni caso il proprio fondamento nella fede[14], più che nell'analisi scientifica.
In taluni casi tuttavia possono esservi punti di contatto tra paranormale e alcuni fenomeni religiosi (cosiddetto paranormale religioso) come ad esempio i miracoli, in questi casi si tratta di fenomeni empirici (e come tali suscettibili di indagine scientifica) ai quali la religione attribuisce determinate cause e significati[15]

Presunti preconcetti sul paranormale e rapporto con la scienza

La scienza non accetta il paranormale perché è inspiegabile

Nel linguaggio corrente si tendono a confondere i fenomeni scientificamente non spiegati con i fenomeni paranormali.
Esiste invece una netta differenza fra questi due concetti. I primi sono quei fenomeni (biologici, fisici eccetera), osservabili anche in condizioni scientificamente controllate, ai quali però la scienza finora non è stata in grado di dare una spiegazione (per esempio: siamo in grado di descrivere i fulmini globulari e il loro comportamento, ma non sappiamo ancora spiegare il modo in cui si formano). I secondi sono invece fenomeni che nonostante le numerosissime affermazioni contrarie, non sono stati mai finora osservati in condizioni scientificamente controllate, soprattutto per quanto riguarda la ripetibilità degli esperimenti.
La differenza non corre affatto, come si crede spesso, tra fenomeni "non ancora spiegati" e fenomeni "inspiegabili tout-court". È proprio l'osservazione di fatti veri non spiegati che ha sempre portato evoluzione nelle teorie scientifiche (si pensi ad esempio alle osservazioni che hanno portato alla formulazione della teoria della Meccanica Quantistica)[4].
Viceversa, numerosissimi fenomeni "paranormali" sono in realtà spiegabilissimi in base alle conoscenza scientifiche (e in certi casi anche banali trucchi di illusionismo). In genere, al crescere del controllo dell'esperimento per prevenire errori o frodi, i fenomeni paranormali diminuiscono di frequenza, fino a scomparire del tutto quando si applica un controllo scientifico rigoroso.
La differenza tra "scientifico" e "non scientifico" corre quindi tra fenomeni osservabili in condizioni scientificamente controllate, e fenomeni non osservabili in tali condizioni, e non tra fenomeni "spiegabili" e "inspiegabili".

La scienza rifiuta ciò che non sa spiegare

Un secondo errore comune consiste nella credenza per cui la scienza rifiuta ciò che non può capire[4]. Al contrario, la scienza esiste per investigare esattamente quel che non si sa (ancora) spiegare. Lo scienziato che riuscisse a riprodurre un fenomeno di telecinesi, o di telepatia, o di precognizione, diverrebbe non solo famoso, ma soprattutto ricchissimo. Non è quindi credibile che esista, come affermano coloro che credono nel paranormale, una "congiura" fra gli scienziati per mettere a tacere i risultati favorevoli alle teorie parapsicologiche.
La tesi di chi crede nei fenomeni paranormali è che tra gli scienziati sia molto diffuso uno scetticismo aprioristico, ossia una tesi preconcetta secondo cui il paranormale non può esistere. Da parte loro gli scettici fanno notare[16]che su taluni effetti (ad es. "Effetto Marte" di Gauquelin) anche gli stessi parapsicologi (dopo anche 15 anni di studi) hanno dovuto convenire sull'assenza di fenomeni anomali. Più semplicemente la scienza non riesce a trovare alcun vero fenomeno paranormale da spiegare [...] la telepatia, la psicocinesi, o la chiaroveggenza non sono 'inspiegabili', sono molto più banalmente non-accaduti, nel senso che tali fenomeni non si sono mai verificati in condizioni di controllo[4].
Fenomeni ed eventi considerati un tempo "paranormali" (come il fulmine) fanno oggi parte del campo di studio "normale" della scienza, mentre discipline che erano considerate un tempo assolutamente scientifiche sono passate nel campo del "paranormale" nella misura in cui non sono state più in grado di rispondere ai criteri minimi di verificabilità richiesti da nuovi concetti di scienza. Un esempio di tale tipo è l'astrologia.

La scienza rifiuta ciò che non si piega ai suoi metodi

La scienza non è il sapere tout-court, e l'epistemologia lo afferma con chiarezza. La scienza è una forma di sapere umano: quello che riesce a fondare le sue affermazioni su un preciso metodo, detto metodo scientifico, che richiede che un'affermazione, per essere considerata "vera", sia tra le altre cose verificabile (e secondo Karl Popperfalsificabile).
Il problema con il paranormale sorge perché, secondo gli scettici, chi lo studia afferma di potere aspirare a una verità di tipo scientifico, senza però sottoporsi alle verifiche tipiche del metodo scientifico. Semplificando un poco, in un esperimento scientifico è sempre necessario riuscire a verificare:
  • (a) che una spiegazione più semplice di quella proposta non sia in grado di rendere conto del fenomeno (rasoio di Occam);
  • (b) che sia stato fatto tutto il possibile per escludere manipolazioni, contaminazioni, interferenze (anche e soprattutto involontarie e inconsce) da parte dei soggetti studiati e da parte degli studiosi stessi;
  • (c) che i risultati siano statisticamente significativi, ossia che avvengano con frequenza superiore a quella che si avrebbe in base al semplice caso;
  • (d) che i risultati siano verificabili da altri ricercatori (il successo costante di un unico ricercatore può essere dovuto a errore metodologico ripetuto, ma anche a truffa scientifica e manipolazione dei dati, più frequenti di quanto si pensi);
  • (e) che i risultati siano ripetibili (un singolo successo può essere dovuto al puro caso).
Fra queste altre caratteristiche la più importante è che il campo dell'esperimento deve essere chiaramente delimitato, e che va definito con chiarezza prima di iniziare l'esperimento cosa si consideri una "riuscita" e cosa un "fallimento" dell'esperimento stesso.
Nel caso delle ricerche sul cosiddetto "paranormale", invece, spesso una, talvolta più di una, in qualche caso tutte queste regole non vengono rispettate. I tentativi che i ricercatori di estrazione scettica hanno fatto di porre in condizioni di controllo chi asseriva di avere poteri paranormali si sono, fino ad oggi, conclusi con l'assenza di risultati.
Secondo i sostenitori dell'esistenza del paranormale questo non implicherebbe che il paranormale non esista: potrebbe semplicemente darsi che gli esperimenti non siano ancora adeguati, esattamente come le onde radio esistevano anche prima che gli esseri umani fossero in grado di captarle e misurarle. Secondo tale tesi, se la situazione è questa, la scienza avrebbe bisogno di ampliare il proprio campo di conoscenze scientifiche per poter spiegare i cosiddetti fenomeni paranormali, inspiegabili secondo gli attuali paradigmi[5] .
Quanto detto fin qui, secondo i sostenitori del paranormale, non implicherebbe che i fenomeni paranormali siano "falsi" ma che non esistono le leggi scientifiche entro cui inquadrare un mondo reale, molto più vasto di quello compreso nei confini della scienza[17] o che comunque si tratterebbe di fenomeni per i quali l'indagine tramite metodo scientifico sarebbe inidonea e superata[17].
La tesi dominante tra i sostenitori del paranormale è che l'atteggiamento scientifico verso questo tipo di fenomeni dovrebbe essere oggi quella di apertura e non di tipo scettico, poiché, a detta loro, il termine "scettico" implicherebbe già di per sé un rifiuto aprioristico e un pre-giudizio, che sarebbe incompatibile con quello di imparzialità nella ricerca[18]. Viene tuttavia fatto notare che scetticismo, per definizione, significa proprio ricercare la verità in assenza di pregiudizi[19].
Viceversa, la tentazione di annacquare il metodo scientifico, diminuendo il livello e il rigore del controllo e delle verifiche fino a che si ottengono infine risultati, può solo portare discredito a questo campo di ricerca, come dimostra la circostanza che ad oggi il paranormale è ricompreso nell'area delle pseudoscienze.

Il premio da un milione di dollari

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: James Randi.
Esiste un "Premio di un milione di dollari" messo in palio dal prestigiatore e debunker James Randi a chiunque sia in grado di produrre un qualsiasi fenomeno paranormale purché in condizioni di controllo.
Altre sfide volte a provare l'esistenza del paranormale in condizioni di controllo sono quella denominata International Zetetic challenge del Laboratorio di Zetetica e quella da 100.000 dollari dell'associazione Australian Skeptics.

Note

  1. ^ John Beloff, Explaining the paranormal, Journal of the American Society for Psychical Research 42 , 101-14. 1963
  2. ^ Scienza, metafisica e valori
  3. ^ Mistificatori e demistificatori
  4. ^ a b c d e È vero che la scienza non accetta l'esistenza dei fenomeni che non riesce a spiegare? sul sito del CICAP
  5. ^ a b c (ENFaq del Sito dell'Associazione Parapsicologica
  6. ^ Sito del Cicap
  7. ^ Science Framework for California Public Schools, UniveCalifornia State Board of Education, 1990.
  8. ^ Sean Carroll describes it as such on his blog Cosmic Variance
  9. ^ David Layton, Studies in Science Education, University of Leeds, Centre for Studies in Science Education, 1974.
  10. ^ Glossario del Journal of Parapsychology, visitato il 17 agosto 2006
  11. ^ Encyclopedia of Occultism & Parapsychology edited by J. Gordon Melton Gale Research, ISBN 0-8103-5487-X
  12. ^ a b c J. G. Melton, Parapsychology. In Encyclopedia of Occultism & Parapsychology, Thomson Gale, 1996, ISBN 978-0-8103-9487-2.
  13. ^ Lucy Odling-Smee, The lab that asked the wrong questions, in Nature, vol. 446, nº 446, 1º marzo 2007, pp. 10–11, DOI:10.1038/446010aURL consultato il 29 giugno 2007.
  14. ^ a b Silvano Fuso sul sito del CICAP
  15. ^ Pinocchio e la scienza. Come difendersi da false credenze e bufale scientificheSilvano Fuso, EDIZIONI DEDALO, 2006, ISBN 8822062949
  16. ^ Parapsicologia oggi sul sito del Cicap
  17. ^ a b Scienza e paranormale: scettici e credenti a confronto
  18. ^ Faq n.18 del Sito dell'Associazione Parapsicologica
  19. ^ Sul sito del Cicap

Bibliografia

  • Piero AngelaViaggio nel mondo del paranormale, Mondadori, 2000.
  • Raymond MoodyLa vita oltre la vita, Mondadori, 1997
  • James RandiFandonie – Flim–Flam! Sensitivi, unicorni e altre illusioni, Avverbi, Roma, 1999.

Voci correlate

Concetti

Personaggi e associazioni

Presunte manifestazioni paranormali