
Nella mitologia celtica, Cernunnos era lo spirito divinizzato degli animali maschi cornuti, specialmente dei cervi, un dio della fecondità, degli animali e della natura selvaggia. Come "Dio Cornuto", Cernunnos fu una delle numerose divinità simili presenti in molte culture antiche. È associato alla figura Oltretombale del Dis Pater.
Il
Pilier des nautes fornisce la prima evidenza scritta del nome della divinità. Ulteriori evidenze sono fornite da due placche identiche di metallo da
Steinsel-Rëlent nel
Lussemburgo, nel territorio della tribù celtica dei
Treveri. Queste iscrizioni (AE 1987, 0772) si leggono
Deo Ceruninco, "al Dio Cerunincos". Infine, un'iscrizione gallica (RIG 1, number G-224) scritta in lettere greche da
Montagnac (
Hérault,
Linguadoca-Rossiglione,
Francia) si legge
αλλετ[ει]υος καρνονου αλ[ι]σο[ντ]εας che ci dà il nome "Carnonos".

Etimologia
Sulla iscrizione dei Parisii
[_]ernunnos, la prima lettera fu cancellata, ma può essere agevolmente restituita in "Cernunnos" a causa della raffigurazione di un dio con le corna sotto il nome e dal fatto che in
gallico,
carnon o
cernon significa "corno"
[3]. Similmente
cern significa "corno" o "capo" in
Antico Irlandese ed è etimologicamente affine al termine simile
carn in
Gallese e
Bretone. Queste derivano dalla radice proto-indoeuropea
*krno- che ha dato anche il latino
cornu e germanico
*hurnaz (dal quale l'inglese "horn")
[4][5].
La stessa radice gallica si trova nei nomi di tribù come i
Carnuti, i
Carni e i
Carnonaci e nel nome della tromba gallica da guerra, la
carnyx. Perciò, la forma
proto-celtica di questo teonimo può essere ricostruita o come *
Cerno-on-os o come *
Carno-on-os, entrambi col significato di "divinità maschile cornuta". Il tema
-on- si trova di frequente, ma non esclusivamente, nei teonimi (esempi:
Map-on-os,
Ep-on-a,
Matr-on-ae,
Sir-on-a).
Seguendo le leggi fonetiche celtiche, la forma romano-britannica di questo teonimo proto-celtico deve essere verosimilmente stata *Cernonos o *Carnonos entrambe direttamente comparabili con la forma gallica Cernunnos.
Iconografia
Le raffigurazioni di Cernunnos sono notevolmente coerenti in tutto il mondo celtico. Il suo attributo più caratteristico è costituito dalle sue corna di cervo, ed è di solito raffigurato come un uomo maturo con barba e capelli lunghi. Indossa un
torquis, un collare ornamentale usato dai Celti come segno di nobiltà. Egli spesso indossa altri
torc ai polsi o appesi alle corna, e ha una borsa piena di soldi. Di solito viene raffigurato seduto a gambe incrociate, in una posizione che alcuni hanno interpretato come meditativa o sciamanica, sebbene possa riflettere soltanto il fatto che i Celti si accovacciavano quando cacciavano.
Cernunnos è quasi sempre raffigurato con degli animali, in particolare il cervo. È frequentemente associato anche con un animale particolare che sembra appartenere prima di tutto a lui: un serpente con le corna di un ariete. Questa creatura potrebbe essere una divinità essa stessa. Meno frequentemente, è associato anche con altri animali, compresi il
toro (a
Reims), il
cane e il
topo. A causa della sua frequente associazione con animali, gli studiosi spesso descrivono Cernunnos come "Signore degli animali" o "Signore del mondo selvatico". A causa della sua associazione col cervo (un animale particolarmente cacciato) è anche descritto come "Signore della caccia". È interessante che il
Pilier des nautes lo colleghi con i marinai e con il commercio, suggerendo che egli fosse associato anche con la ricchezza materiale come dimostra anche la borsa con le monete del Cernunnos di Reims (Marne, Champagne, Francia) - nell'antichità, Durocortorum, la
civitas capitale della tribù dei
Remi - e il cervo che vomita monete proveniente da Niedercorn-Turbelslach (Lussemburgo) nel territorio dei
Treveri.
Nel medioevo
Tracce del dio sopravvissero in epoca cristiana. Le tradizioni letterarie sia del Galles che d'Irlanda contengono allusioni a questo dio, mentre in
Bretagna il leggendario San
Korneli (o Cornély) a Carnac ha gli attributi di Cernunnos. È stato anche ipotizzato che il mito inglese di
Herne il Cacciatore sia un'allusione a Cernunnos, sebbene sembri che Herne sia una sopravvivenza delle credenze dei
Sassoni, piuttosto che dei
Celti, e sia menzionato per la prima volta nel
1597 nella
commedia di
William Shakespeare Le allegre comari di Windsor, Atto 4, Scena 4.
Neopaganesimo
Nella
Wicca viene talvolta usata l'iconografia derivata dalla storica cultura celtica, compresa l'immagine di Cernunnos al quale si fa riferimento come il Dio Cornuto. Questa versione di Cernunnos è poco fondata, più che sul piano storico, sul piano del simbolismo fallico, fuso con elementi presi da
Pan. Gli aderenti generalmente seguono per Cernunnos un ciclo di vita-fertilità-morte, sebbene la sua morte sia adesso posta solitamente a
Samhain, la festività celtica del nuovo anno solitamente posta al 31 ottobre. Si deve notare, comunque, che la Wicca non è in alcun modo una esatta ricostruzione della religione e della cultura celtica, nonostante le pretese di alcuni Wiccani.
[6]
Influenza culturale
Note
- ^ a b Sansoni e Gavaldo (1995), p. 156.
- ^ Ausilio Priuli, Piancogno, su Itinera. URL consultato il 9 maggio 2014.
- ^ Delmarre (1987), pp. 106-107
- ^ Nussbaum (1986)
- ^ Pokorny (1959), pp. 574-576.
- ^ [1]
Bibliografia
- (LA) Corpus Inscriptionum Latinarum (CIL), vol. 13, nº 03026.
- (FR) Xavier Delmarre, Dictionnarie de la langue gauloise, 2ª ed., Parigi, Editions Errance, 2003, ISBN 2-87772-237-6.
- (FR) Michel Lejeune, Textes gallo-grecs, a cura di Paul-Marie Duval, Recueil des inscriptions gauloises (RIG), vol. 1, Parigi, Editions du CNRS, 1995, ISBN 2-222-03460-4.
- (EN) Alan J. Nussbaum, Head and Horn in Indo-European, Berlino-New York, Walter de Gruyter, 1986, ISBN 3-11-010449-0.
- (DE) Julius Porkorny, Indogermanisches etymologisches Wörterbuch, Berlino, Franke Verlag, 1959.
- John Arnott MacCulloch e Francesca Diano, La religione degli antichi celti, Vicenza, Neri Pozza Editore, 1998, ISBN 88-7305-622-9.
- Alexei Kondratiev e Marco Massignan, Il tempo dei celti. Miti e riti: una guida alla spiritualità celtica, Milano, Apogeo, 2005, ISBN 88-503-2365-4.
- Miranda J. Green, Dizionario di mitologia celtica, Milano, Bompiani, 2003, ISBN 88-452-9268-1.
- Paul-Marie Duval, Cernunnos, il dio dalle corna di cervo, in Yves Bonnefoy (a cura di), Dizionario delle mitologie e delle religioni, Milano, Rizzoli, 1989, ISBN 88-17-14519-X.
- Umberto Sansoni e Silvana Gavaldo, L'arte rupestre del Pià d'Ort. La vicenda di un santuario preistorico alpino, Capo di Ponte (BS), Edizioni del Centro, 1995, SBN IT\ICCU\LO1\0384671.
Voci correlate