Gli Argonath, dette "Le Colonne dei Re" sono due statue colossali raffiguranti rispettivamente Isildur e Anárion poste su entrambe le rive del fiume Anduin all'entrata settentrionale del lago di Nen Hithoel. Esse marcavano i confini settetrionali di Gondor e ne costituivano l'ingresso fluviale; poco più a sud vi erano altri due avamposti: quello di Amon Hen e quello di Amon Lhaw.
Furono scolpite probabilmente intorno all'anno 1248 della Terza Era dal Re di Gondor Rómendacil II di ritorno dalla battaglia che lo vide vittorioso sugli Esterling, come monito per coloro che giungevano da nord. Entrambe le statue avevano la mano sinistra alzata in segno di ammonimento e nella mano destra stringevano una grande ascia.
La Compagnia dell'Anello passò gli Argonath il 25 Febbraio 3019, quando ormai il regno di Gondor si era già da tempo ridotto notevolmente di dimensioni.
Isildur, Re di Arnor e Anarion, Re di Gondor, erano i figli di Elendil, fondatore dei regni di Arnor e Gondor e figlio dell'ultimo Principe di Andunie, nella perduta Numenor.
Isildur nacque nel 3209 della Seconda Era a Númenor, primo figlio di Elendil figlio di Amandil, l'ultimo dei Signori di Andúnië. Ebbe un fratello più giovane, Anárion. Isildur ebbe quattro figli, tre dei quali nati a Nùmenor prima dell'Akallabeth e l'ultimo a Gran Burrone: Elendur, Aratan, Ciryon e Valandil.
Anarion è il secondogenito di Elendil e il fratello di Isildur. Secondo alcuni scritti, suo figlio Meneldil fu l'ultimo uomo nato sull'isola di Númenor prima della Caduta. Insieme a suo padre e a suo fratello, Anárion guidò i Fedeli, la fazione di Númenóreani che si erano opposti al dispotismo del re Ar-Pharazôn e di Sauron.
Isildur
In giovinezza, durante la corruzione di
Sauron su Númenor, Isildur ebbe la saggezza di cogliere un frutto del
Nimloth, l'Albero Bianco di Númenor, prima che esso venisse distrutto dal Re
Ar-Pharazôn, sotto l'influenza di
Sauron, riuscendo in tal modo a preservare la sopravvivenza dell'Albero. Nella fuga dal palazzo reale, dopo aver sottratto il frutto, dovette combattere con le guardie, che si erano allertate dalla sua presenza, e venne ferito mortalmente, arrivando alla casa del padre in fin di vita. Allora il frutto, riconoscente, fece un prodigio e lo guarì del tutto. Isildur, quindi, ne piantò il seme nel giardino della casa del nonno
Amandil a
Rómenna. Quando, assieme al padre ed al fratello, Isildur abbandonò Númenor poco prima che le flotte di
Ar-Pharazôn cominciassero l'invasione di
Valinor e Nùmenor venisse conseguentemente
completamente distrutta dall'ira divina di
Iluvatar, portò con sé l'alberello cresciuto dal seme di Nimloth.
Giunti nella Terra di Mezzo, il padre Elendil si stabilì a nord, fondando il reame di
Arnor, mentre Isildur e il fratello
Anárion si spinsero a sud, fondando il regno di
Gondor.
Isildur si stabilì sulla riva orientale del fiume
Anduin fondando la città di
Minas Ithil, dove piantò quello che poi divenne il Primo
Albero Bianco di Gondor, e la provincia dell'
Ithilien. Nel 3428, tuttavia,
Sauron, il cui spirito era sopravvissuto alla caduta e rientrato a
Mordor, iniziò l'invasione degli Stati Liberi, e Isildur fuggì in Arnor lasciando al fratello il governo di Gondor.
Nel 3434 Isildur, insieme a suo padre e al signore degli elfi
Gil-galad, tornò al Sud al comando dell'
Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini, sfidando Sauron prima nella vittoriosa battaglia di
Dagorlad, e poi sulle pendici del
Monte Fato.
Lì trovarono la morte sia suo fratello Anarion che suo padre Elendil e il re elfico Gil-galad. Questi ultimi due riuscirono ad abbattere la forma corporea di Sauron, perendo però nell'impresa. Isildur ebbe la prontezza di tagliare dal dito del cadavere di Sauron l'
Unico Anello con ciò che rimaneva della spada di suo padre,
Narsil.
Sauron fu così sconfitto e fuggì all'Est, garantendo pace alla Terra di Mezzo.
[1] Tuttavia, a dispetto delle raccomandazioni del sire elfico
Elrond, Isildur non distrusse l'Anello ma se ne appropriò legandolo al proprio casato. Isildur lasciò al nipote
Meneldil, figlio di suo fratello, il controllo di Gondor, ed egli ritornò ad Arnor con i suoi tre figli.
Lungo la strada per
Gran Burrone, tuttavia, ai
Campi Iridati, essi vennero attaccati dagli Orchi e i figli di Isildur furono uccisi. Isildur tentò di fuggire; gettò via le armi e l'armatura e si lanciò nel fiume, infilandosi l'Anello per rendersi invisibile. Ma l'Anello scivolò via dal suo dito e un arciere degli Orchi lo colpì alla gola, uccidendolo. Da quel momento l'Anello fu chiamato il
Flagello d'Isildur, e di esso si perse ogni traccia finché non fu ritrovato da
Sméagol. Il corpo del Re non fu più ritrovato; solamente 3000 anni dopo
Saruman il Bianco ritrovò la
stella di Elendil che Isildur portava, e la catenella con cui fissava l'Anello al collo. Solo in tre scamparono al disastro, e
Othar, il suo scudiero, portò a Gran Burrone i frammenti di Narsil e l'Anello di
Barahir, affidatigli da Isildur quando ormai aveva capito che tutto era perduto.
[2]
Isildur fu l'ultimo e il più valoroso re a governare su entrambi i due regni degli Uomini, finché il suo discendente
Aragorn - col nome di Re Elessar - non riunì i regni dopo aver affrontato l'ultima minaccia di Sauron. Dei figli di Isildur si salvò infatti il quarto,
Valandil, il quale si trovava con sua madre a
Gran Burrone nel momento del disastro dei Campi Iridati. Da Valandil discese la
stirpe regale di Arnor e, dopo la scissione di questo, quella di
Arthedain,
Cardolan e
Rhudaur.
Anárion
Egli è il secondogenito di
Elendil e il fratello di
Isildur. Secondo alcuni scritti, suo figlio
Meneldil fu l'ultimo uomo nato sull'isola di
Númenor prima della Caduta. Insieme a suo padre e a suo fratello, Anárion guidò i
Fedeli, la fazione di Númenóreani che si erano opposti al dispotismo del re
Ar-Pharazôn e di
Sauron.
Dopo la Caduta, Elendil si stabilì nel nord della
Terra di Mezzo vicino al reame elfico del
Lindon e fondò il regno di
Arnor, mentre i suoi figli approdarono più a sud, dove fondarono il reame di
Gondor. Entrambi i regni erano state dapprima semplici colonie Númenóreane: Gondor si espanse dalla città di
Pelargir e dal Principato del
Belfalas.
Anárion e Isildur si impegnarono nell'espansione di Gondor: cominciarono a costruire le città di
Minas Anor e
Minas Ithil, e allo stesso tempo fondarono
Osgiliath. Quest'ultima venne eretta in onore delle stelle e dello stesso Elendil. Minas Anor e la regione circostante, l'
Anórien, ricevettero il nome dal Sole e da Anárion, mentre Minas Ithil e la regione dell'
Ithilien, lungo il fiume
Anduin, presero il nome dalla Luna e da Isildur.
Gondor fu presto attaccata da Sauron, Isildur venne costretto alla fuga e Minas Ithil fu conquistata. Nella Guerra dell'
Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini Anárion svolse un ruolo primario nella difesa di Gondor e del suo popolo e ne divenne il reggente, mentre suo fratello si rifugiò nel nord raggiungendo Elendil e gli
Elfi. Nonostante l'intera regione fosse sotto assedio, Anárion riuscì a difendere gli esuli Númenóreani e le popolazioni indigene di Gondor. Il suo esercito non lasciò mai Osgiliath e cacciò le forze di Sauron sulle montagne, ma Anárion capì che non avrebbero liberato Gondor se non con l'arrivo di Elendil.
Quando arrivarono Elendil, Isildur e
Gil-galad, essi gli chiesero di lottare al loro fianco contro
Mordor. Anárion combatté con possanza nella
Battaglia di Dagorlad e nell'Assedio di
Barad-dûr, ma rimase ucciso nel 3440
S.E. da una roccia scagliata dalla Torre Oscura. La corona di Minas Anor, l'Elmo di Anárion, si spaccò e non venne successivamente usata da Isildur che utilizzò il proprio come una
corona. Molte generazioni più tardi, l'Elmo di Isildur fu sostituito da un elmo elaborato, su cui vi furono incastonate gemme.
Genealogia e titoli
Anárion ebbe quattro figli, il più giovane dei quali,
Meneldil, divenne Re di Gondor nel 2
T.E.; niente è scritto dei primi tre, anche se se ne può dedurre che la loro morte sia antecedente a quella del padre.
Non è chiaro se a questo punto Gondor fosse già una nazione indipendente o se Isildur volesse che esso rimanesse soggetto al controllo dell'Alto Re. In ogni caso, Isildur non rinunciò mai esplicitamente ai suoi diritti su Gondor e Meneldil è detto compiaciuto dalla sua partenza. D'altro canto, non vi è traccia di dichiarazioni di Meneldil su questi fatti. Ciò che è sicuro è che al tempo delle dispute tra
Arvedui e
Eärnil II, tra il 1944 e il 1945 T.E., si affermava già che Gondor fosse indipendente e quindi libero dalle pretese dei discendenti di Isildur.
[1]
Il titolo "Alto Re" rimase legato alla discendenza del nord, e seppure Gondor crebbe in potere molto più di Arnor, quest'ultima mantenne una certa supremazia. Il trono di Gondor divenne vacante alla scomparsa di
Eärnur nel 2050 T.E..
Le due linee di sangue di Anárion e Isildur vennero riunite quando la Principessa di Gondor Fíriel, discendente di Anárion, sposò il discendente di Isildur Arvedui, Principe e futuro Re di Arthedain. Quest'unione pose le basi alla nascita di Aragorn II, che sarebbe diventato Re dei Regni Riuniti.