mercoledì 24 agosto 2016

Dolore e lutto



Vicinanza alle famiglie che hanno perso i propri cari o non ne conoscono ancora la sorte, e anche a chi ha perso la propria casa e ha visto distrutto il proprio paese.
Oggi è una giornata di lutto per tutti.

domenica 21 agosto 2016

La personalità ISFJ



L TUO TIPO DI PERSONALITÀ È:
“DIFENSORE”
(ISFJ-T)
Estroverso
Introverso
22%
78%
Intuitivo
Realistico
42%
58%
Focalizzato sulla logica
Focalizzato sui principi
19%
81%
Focalizzato sulla pianificazione
Focalizzato sulla ricerca
62%
38%
Determinato
Prudente
0%
100%
“L’amore cresce solo con la condivisione. Puoi avere di più per te stesso solo dandolo agli altri. ”

Brian Tracy

Il tipo di personalità ISFJ è abbastanza unico, dato che molte delle loro qualità resistono alla definizione dei loro tratti individuali. Anche se in possesso del tratto focalizzato sui Principi (F), gli ISFJ hanno ottime capacità analitiche; anche se sono Introversi (I), hanno ben sviluppato le loro abilità nei confronti di persone e relazioni sociali solide; e anche se sono Pianificatori (J), gli ISFJ sono spesso ricettivi al cambiamento e a nuove idee. Con così tante cose, le persone con il tipo di personalità ISFJ sono più della somma delle loro parti, ed è il modo in cui utilizzano questi punti di forza che definisce chi sono.
Gli ISFJ sono veri altruisti, rispondendo alla gentilezza con gentilezza eccessiva e si dedicano al lavoro e alle persone in cui credono con entusiasmo e generosità.
Difficilmente c’è un tipo migliore che costituisce una così grande parte della popolazione, quasi il 13%. Combinando il meglio della tradizione e il desiderio di fare del bene, i tipi ISFJ si trovano in aeree di lavoro che hanno un senso di storia alle spalle, come la medicina, la carriera accademica e il lavoro sociale di beneficenza.
Le personalità ISFJ (soprattutto quelle Prudenti) sono spesso meticolose al punto del perfezionismo, e anche se procrastinano, si può sempre fare affidamento su di loro per ottenere un lavoro fatto in tempo. I tipi ISFJ si prendono le loro responsabilità personali, costantemente andando ben oltre, facendo tutto il possibile per superare le aspettative e il piacere degli altri, al lavoro e a casa.

DOBBIAMO ESSERE VISTI PER ESSERE CREDUTI

La sfida per i tipi ISFJ è assicurarsi che quello che fanno sia notato. Hanno la tendenza a sottovalutare le loro realizzazioni, e mentre la loro gentilezza è spesso rispettata, le persone più ciniche ed egoiste probabilmente approfittano della dedizione e umiltà degli ISFJ affidando a loro il lavoro e poi prendendosi il merito. Gli ISFJ devono sapere quando dire di no e difendersi, se vogliono mantenere la loro fiducia ed entusiasmo.
Naturalmente socievoli, una qualità strana per gli Introversi, i tipi ISFJ utilizzano la loro ottima memoria non per conservare dati e curiosità, ma per ricordare persone e dettagli sulle loro vite. Quando si tratta di fare dei regali, i tipi ISFJ non hanno eguali, con la loro immaginazione e la sensibilità naturale esprimono la loro generosità in modi che toccano il cuore dei destinatari. Mentre questo è certamente vero con i loro collaboratori, dato che le persone con il tipo di personalità ISFJ spesso li considerano i loro amici personali, è in famiglia che le loro espressioni di affetto fioriscono completamente.

SE POSSO PROTEGGERTI LO FARÒ

Le personalità ISFJ sono un gruppo meraviglioso, che raramente sta con le mani in mano, mentre una giusta causa resta incompiuta. La capacità degli ISFJ di connettersi con gli altri a livello intimo non ha rivali tra gli Introversi, e la gioia che provano ad utilizzare tali connessioni per mantenere una famiglia felice e di supporto è un dono per tutti i soggetti coinvolti. Potrebbero non essere mai davvero a loro agio sotto i riflettori, e potrebbero sentirsi in colpa se si prendono il merito per gli sforzi di squadra, ma se possono assicurarsi che i loro sforzi sono riconosciuti, gli ISFJ sono propensi a sentire un livello di soddisfazione in quello che fanno che molti altri tipi di personalità possono solo sognare.
Famosi Tipi ISFJ:

La Famiglia Reale Inglese ai funerali di Wallis Simpson, Duchessa di Windsor

Queen Elizabeth II Prince Philip Princess Diana and Prince Charles at Duchess of Windsor Funeral Photographic Print

Londra, Aprile 1986.
Il Principe di Galles, Carlo, la Principessa di Galles, lady Diana Spencer, la Regina Elisabetta II e il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, assistono ai funerali di Wallis Simpson, Duchessa di Windsor, vedova di re Edoardo VIII d'Inghilterra, divenuto Duca di Windsor dopo l'abdicazione, per sposare l'ex signora Simpson.
La Duchessa si era spenta a 90 anni nella sua residenza di Parigi, dopo una lunga malattia.

Mappa delle battaglie degli ultimi 4000 anni

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Francia, Svizzera, Austria e Slovenia chiudono i confini: l'Italia ormai è in Africa

Political compass. I vari tipi di Anarchia e di anarchismo








Differenze tra Destra, Sinistra, Libertari e Rossobruni

people on the left people on the right and libertarians believe in




Secondo lo schema del Political Compass gli schieramenti politici si possono collocare e classificare utilizzando un grafico con assi cartesiani avente in ascissa le variabili di politica economica, dal collettivismo dell'estrema sinistra al liberismo della destra capitalista, e in ordinata le variabili di politica della sicurezza, dei diritti e dei divieti, dall'autoritarismo comunitario dell'estrema destra al libertarismo estremo degli anarchici.
I rossobruni uniscono una posizione di destra sociale e di sinistra nazionale, collocandosi quindi nel quadrante che unisce un'elevata eguaglianza sociale con una forte autorità statale, nazionale e comunitaria.

Mappa della guerra civile in Libia dopo la caduta di Sirte (agosto 2016)

Libyan Civil War.svg

English:    Under the control of the Tobruk-led Government and Libyan National Army    Under the control of the Government of National Accord and Allies    Controlled by the Islamic State of Iraq and the Levant    Controlled by the Mujahedeen Councils of DernaBenghazi and Adjabiya    Controlled by local forces    Controlled by Tuareg forces
Libyan Civil War.svg

La geopolitica europea del futuro prossimo: mappa dell'Europa nel 2030

EUROPE 2030 - FUTURE FOR OUR CHILDREN:

Unione Islamica Europea composta da: Emirati Britannici Uniti, Repubblica Algerina di Francia, Repubblica Turca di Germania e altri piccoli stati satelliti.

Unione Cristiana Europea: Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Romania

Repubbliche nazional-socialiste di Ucraina, Lituania e Lettonia.

Stato Islamico di Turchia

Incerta la collocazione degli altri paesi

sabato 20 agosto 2016

Alpha-Omega. Capitolo 6. Mary Ann Ripley, la Vicepresidente dell'OEU





“Nessuno di noi crede che l’uomo sia naturalmente buono: per questo la solidarietà sociale non può essere delegata esclusivamente al buon cuore dei privati, ma deve essere imposta con la forza dello Stato”

ABRAHAM YERAS, APOLOGIA DELLO STATALISMO


         VI

La Vicepresidente dell'Ordine Economico Universale, l'onorevole Maestra Mary Ann Ripley, era sottoposta da giorni ad una pressione lavorativa senza precedenti nella sua lunga carriera. Da quando il Grande Maestro Venerabile John David Orcfeller era entrato in coma, la situazione politica era precipitata.
Da due settimane ormai la Ripley lottava disperatamente per tenere unita la coalizione di governo del Consiglio, che subiva continue defezioni.
Quando la nave affonda, i topi si buttano a mare…
Aveva un bel dire Yeras che la maggioranza non sapeva più governare: era facile fare i moralisti quando non si avevano responsabilità di governo…poi, una volta al potere, ci si accorgeva che la politica è soprattutto un tirare a campare.
Sbuffò, e riprese a leggere l’ultima proiezione del Weekly Report, il resoconto dettagliato della attività del Consiglio nella settimana.
Aveva meditato tutta la notte su quel documento e non ne era riuscita ancora a venire capo. Fissò l’ultima videata della proiezione con una espressione di rabbia e di disgusto.
La situazione mi sta sfuggendo di mano.
Il voto del giorno prima dell’Autorità Garante del Mercato era stato scandaloso!
Come avevano potuto i suoi alleati dell’Authority approvare l’acquisizione della Fire S.C. da parte della Alpha-Omega e giudicarla “degna di fiducia e conforme alle regole del nostro Ordine e della sua suprema supervisione”?
Un monopolio inammissibile! Contro ogni legge del libero mercato! E l’hanno approvato per farmi dispetto!
Poi però si pentì di questo pensiero. No, non era solo una questione di rivalità interne.
C’era di più, Marfol l’aveva avvertita chiaramente: Correnson aveva comprato i voti di molti Consiglieri facendo loro un’offerta che non si poteva rifiutare.
Sì, senza dubbio.
Ma quale offerta?
Era stata avviata una segretissima indagine al riguardo. Molti agenti erano stati incaricati, tra cui anche un compagno di corso di Marfol dai trascorsi discutibili, ma con indubbie doti investigative.
Eppure lei non si fidava di quel personaggio troppo vicino all’Opposizione.
Forse è stato un errore incaricare una testa calda come quel Thomas Ariston per un compito così delicato…
Ma Marfol era stato molto convincente al riguardo: «Ariston  sarà anche poco diplomatico e tendente al solidarismo, ma è un soggetto di straordinarie qualità: è sopravvissuto a situazioni drammatiche che avrebbero annientato chiunque, noi compresi. Se c’è uno che può farcela in contesti estremi, è lui»
Raramente John Marfol si sbagliava nel giudicare un collaboratore, e questa era una dote tipica dei leader. Lei stessa si fidava ciecamente di Marfol e per questo l’aveva scelto come suo alleato principale nel Consiglio.
A questo mi sono ridotta: mettere le sorti della maggioranza di governo nelle mani di un opportunista senza scrupoli come Marfol e di un cane sciolto come Ariston!
Ma il bello della politica concreta era proprio la sua paradossalità, per cui nulla era mai come sembrava o come sarebbe dovuto essere secondo la teoria, e persino secondo il buon senso!
Appose distrattamente la firma digitale sul Weekly Report e lo spedì all’Archivio Corrente.
Alea iacta est.
Una cefalea terribile le pulsava nelle tempie. Con uno scatto rabbioso, ordinò all’androide di portarle le sue compresse del mattino.
Poi si alzò e si diresse alla finestra di vetroresina, che dava sul Parco Centrale di Dracon.
Forse dovrei fare come Yeras, una bella passeggiata tutte le mattine.
Ma anche volendo le mancava il tempo.
Quel fannullone può anche permettersi di bighellonare nel parco. Ma chi è al comando non può lasciare mai il timone, specie se il grande capo sta morendo.
Osservò il paesaggio: era una mattina meravigliosa di primavera. C’era un così bel sole… e lei non sarebbe potuta uscire a goderselo!
Sto invecchiando, e sto diventando maledettamente sentimentale, come tutti i vecchi!
Appoggiò la mano avvizzita sul davanzale della finestra e cercò di lenire nella fragranza dei profumi primaverili l’amarezza che le aveva lasciato la sconfitta nel voto del giorno precedente.
Dopo una vita spesa per l’Ordine, sacrificata all’Ordine, ecco la loro gratitudine!
Ma la contemplazione dello splendore di Dracon la rinfrancava sempre.
La perfezione della capitale era l’emblema dell’efficienza dell’Oeu, e quindi anche dell’efficacia e della bontà del suo governo.
Ci chiamano con disprezzo l’Oligarchia! Ma ogni classe dirigente è un’oligarchia!
Dopotutto, nei suoi cinquant’anni di attività politica, ella aveva sempre cercato di perseguire prima di tutto il benessere generale. Era stata fautrice di un’oligarchia illuminata… e coerente con i propri principi!
Persino i suoi nemici, un giorno, avrebbero dovuto riconoscerle questo.

Ah, come odio l’arroganza di Yeras quando sottintende che solo i solidaristi pensano! Che solo loro si preoccupano veramente del bene comune! Che solo loro sono nel giusto!
Ma il vero nemico non era Yeras… era Correnson! Per questo il giorno prima aveva accettato di sottoscrivere con Yeras un documento di comune condanna nei confronti dell’operato della Alpha-Omega.
Pensano che mi stia rammollendo, che stia cedendo al solidarismo… ma sono loro che hanno ceduto alla corruzione!
Tamburellò con le dita sul vetro.
No! Non era ancora suonata l’ultima ora dell’Oligarchia!
In una singolare maniera, lei e Yeras condividevano le stesse preoccupazioni, anche se partendo da opposti fronti.
Era sconfortante dover ammettere di condividere una posizione scomoda con l’oppositore di una vita.
Anche questa crisi passerà.
Ma l’emicrania non voleva proprio passare, segno di una tensione che tradiva una frustrazione profonda. Detestava sentirsi così vulnerabile, proprio lei, la Lady di ferro, la Zarina dell’Oeu.
Ma non sono ancora morta!
Eppure una voce dentro di lei avvertì che certe volte la vita finiva quando diventava un mero tirare a campare, e alla fine, un indecoroso sopravvivere a se stessi.
E questo, no, lei non l’avrebbe mai accettato.





venerdì 19 agosto 2016

Alpha-Omega. Capitolo 5. Thomas Ariston arriva a New Montreal





"A chi mi chiede se Correnson può essere un alleato per la nostra fazione liberista, rispondo che potrebbe esserlo solo se questo andasse nella direzione del suo immediato interesse personale. Questa è l’unica cosa che per lui abbia una qualche rilevanza. Tutto il resto non conta: liberismo o keynesismo per lui non significano nulla"

Grande Maestro Venerabile J.D. Orcfeller, “Appunti personali”


Thomas Ariston , seduto sull’aeromobile che lo conduceva alla sua nuova abitazione nel Quebec, leggeva nel suo computer a foglio, il rapporto consegnatogli dal Maestro Marfol:
<<La colonia di Marte era stata terraformata da circa un secolo, ad opera di una spedizione di coloni di nazionalità olandese sotto la guida della famiglia Van Garrett.
Il processo di terraformazione, doveva tener conto prima di tutto della pressione e della temperatura,  incompatibili con la vita umana: pertanto comprendeva in primo luogo la costruzione, mediante robot telecomandati, di strutture a cupola in grado poi di ricreare al loro interno un ambiente simile a quello terrestre.
Durante tale processo, i coloni erano vissuti nella base navale internazionale nell’orbita marziana.
La terra formazione era stata particolarmente difficile e con esito insoddisfacente. Al termine del processo, la Colonia poteva contare solo poche centinaia di abitanti. Molti coloni la lasciarono, e non essendoci altro modo per ripopolarla, la Colonia finì per diventare il ricettacolo della "feccia" del Sistema Solare: sbandati, ribelli, falliti, Maestri con “incarico di punizione” e altri reietti.
Poi avvenne un fatto strano: Hans Van Garrett, nel tentativo di risollevare l’immagine della Colonia, aveva deciso di finanziare una iniziativa di scavi paleontologici, da svolgersi nelle terre di sua proprietà. L’impresa fu affidata al consorzio Ilio Enterprise, controllato per metà dallo stesso Van Garrett e per la rimanente metà da una cordata di imprenditori. Come era di prassi, tutte le operazioni della Ilio vennero monitorate dall’Autorità Garante del Mercato, ossia il Maestro Governatore Charles Louis Correnson, all’epoca “esiliato” e ininfluente. Fece scalpore, pochi mesi dopo, il matrimonio dello stesso Correnson con l’ereditiera Amanda Van Garret.
Da allora gli eventi erano precipitati…>>
     Ariston spense e arrotolò il suo computer a foglio e si sentì subito oppresso dalla consapevolezza di essere entrato nella tana del lupo.
     “Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi: siate dunque candidi come colombe e prudenti come serpenti”
     Le religioni erano sopravvissute alle grandi crisi della fine del XXI secolo, e in alcuni casi avevano permesso la salvezza dei popoli a loro fedeli, mentre in altri erano stati la maggiore causa della loro distruzione.
I genitori di Thomas erano cattolici, e lui stesso aveva avuto una formazione cattolica, confermata con la Cresima. Poi però tutto il dolore vissuto lo aveva allontanato da Dio.
Io non ho la pazienza di Giobbe…
      Sospirò, colto come da un senso di stanchezza, mentre osservava dall’alto, l’enormità di New Montreal, sorta su una sconfinata piattaforma, sopraelevata di mille metri dalla terra, mediante un unico immenso cubo di asfalto misto ad acciaio.
Col suo sensore da polso comunicò al pilota automatico il suo nuovo indirizzo: «New Montreal City, Spinoza Road, numero 333».
L’aerotaxi planò rapido e silenzioso, schivando le altre aeromobili di pochi millimetri: Ariston notò che il traffico aereo era poco controllato.
E’ pur sempre una ex-città di punizione!
Il mezzo incominciò a scendere e a puntare verso una regione limitrofa, vicina alle Mura della città-piattaforma, la quale si delineò con i suoi grattacieli altissimi di plastocemento, tra i quali spiccava, inquietante e cupa, al centro, l’immensa Piramide della Alpha-Omega.
Ariston rabbrividì…
In dimidio dierum mearum, vadam ad portas Inferi.
Geremia era stato il primo ad essere ammesso alla catabasi…
L'aerotaxi si avvicinò a un quartiere residenziale collinare, dove si vedevano belle villette in antico stile olandese.
E fu presso una di queste ville, lungo la Spinoza Road, che l'aerotaxi si fermò e disse: «Inserisca cortesemente il suo microchip di credito nell'apposita fessura illuminata, dopo il segnale acustico».
 E poi: «Mostri cortesemente la pupilla alla microcamera illuminata, dopo il segnale acustico».
 Infine: «Identità confermata: grazie e buona giornata». Le portiere dell'aeromobile si sbloccarono e Ariston poté uscire, mentre le braccia robotizzate dell’aerotaxi scaricavano i bagagli.
Vari robot androidi lo attendevano alla porta della villetta, che aveva un grande giardino pieno di alberi, fiori e fontane.
Non ho ancora visto un umano, in questo posto!
«Benvenuto Maestro» salutarono in coro, stucchevoli. Poi alcuni presero i bagagli, mentre l'androide maggiordomo diceva con voce pomposa: «Mi segua, prego»
La villetta era a due piani. L'intonaco era di un color azzurro elettrico.
Hanno strani gusti… o è Correnson che vuole già “ridipingere” mie idee politiche?
L'interno era arredato in stile Biedermeier, secondo la moda imposta da Correnson in tutta la città.
Com’era bella la vecchia Montreal!
Si sentì triste.
Triste per ciò che abbiamo perduto…  per sempre!
Entrato in salotto,  Ariston fu accolto da una voce femminile flautata che gli disse: 
«Benvenuto nella sua nuova casa, sono il sistema operativo del processore centrale, ma può chiamarmi semplicemente Casa. Piacere di conoscerla»
«Piacere mio, Casa.»
«Sono in attesa di sue istruzioni»
Ariston sospirò nuovamente: lo annoiava in modo incredibile l’opaca trafila delle necessità quotidiane, e in particolare quella manutenzione della Casa, tra il patetico e il comico, in cui il nuovo residente impartisce le istruzioni di massima per far funzionare il sistema ed adeguarlo alle proprie abitudini.
Come si possono prendere sul serio domande del tipo: “Come devo regolare lo scarico della toilette?”
Ma la vita era fatta anche di quelle cose… eppure era difficile accettarlo!
Spinoza Road… Avrei voluto chiedere a Spinoza se proprio tutto il reale era divino!
L'androide maggiordomo gli portò un nuovo microchip che egli inserì nel suo computer da polso: era un'agenda ricchissima di impegni. Era il solito programma di quindici ore al giorno di lavoro e pubbliche relazioni.
Loro sono fatti così: prima ti danno lo zuccherino della bella villa e della servitù, poi ti assestano la bastonata: tu, uomo, vivrai del tuo sudore!
Mentre i robot si occupavano dei bagagli, Ariston si lavò e ordinò che gli fosse preparata e servita la cena. Vennero servite prelibatezze della cucina francese, a cui però Ariston non era abituato, e che gli acuirono il senso di nausea che lo aveva attanagliato fin da quando era sceso nello spazioporto
Ordinò che l'olovisore si accendesse. Sintonizzò sul canale All News giusto in tempo per il sommario delle ultimissime. Le figurine dello studio si materializzarono sul tavolo antistante, come burattini su un teatro.
«Gentili olospettatori, ben trovati. In primo piano la notizia dell'ulteriore aggravamento delle condizioni di salute del Grande Maestro Venerabile John David Orcfeller. L’ultimo referto medico parla di edema polmonare e di affaticamento del battito cardiaco. Si valuta se procedere con il trapianto degli organi in questione. L'ultimo trapianto era avvenuto soltanto due settimane fa.
Ma passiamo alla nuova scalata finanziaria della holding Alpha-Omega, che, a sorpresa, ha acquisito il controllo azionario della Fire S.C., la famosa azienda di carburanti per motori iperspazi ali, concorrente della più famosa Spotlight, ancora controllata dal Gran Consiglio. L’Autorità Garante ha autorizzato oggi l'operazione, nonostante ampi settori del Gran Consiglio si siano uniti con l’opposizione nel manifestare la loro perplessità. La stessa Vicepresidente Mary Ann Ripley e il Maestro Consigliere John Arfol hanno, a sorpresa, votato un ordine del giorno presentato dal Maestro Consigliere Yeras nel denunciare una possibile situazione di monopolio della Alpha-Omega»
Ariston spense l’olovideo.
La “mia” Spotlight contro la Fire S.C. : che la battaglia abbia inizio!








martedì 16 agosto 2016

Alpha-Omega. Capitolo 4. Yeras, il leader dell'Opposizione






La fine di un’Oligarchia si ha quando i valori che professa pubblicamente non sono più in sintonia con le necessità primarie della maggioranza della popolazione. A quel punto viene meno quello che un tempo era considerato il Mandato Celeste, e che, secondo la teoria delle elites, era definito con l’espressione “Formula politica”, ossia l’insieme di principi e idee sulla base dei quali ogni minoranza organizzata giustifica l’arbitrarietà del proprio potere su una maggioranza disorganizzata. Se la Formula Politica non è più convincente, l’Oligarchia ha solo due strade: trovare una nuova Formula Politica, oppure rassegnarsi ad essere soppiantata. Il più grave errore che l’Oligarchia possa commettere è quello di insistere nell’imporre principi e valori sgraditi alla maggioranza della popolazione e pertanto disfunzionali al ruolo egemone che l’elite vorrebbe continuare a svolgere in un contesto mutato: per questo ogni forma di irrigidimento arrogante e di arroccamento snobistico su una Formula Politica desueta è sempre destinato alla sconfitta.
                             
                                          ABRAHAM YERAS, PRINCIPI DI SOCIOLOGIA DINAMICA



     Quella mattina il Maestro Abraham Yeras si era svegliato prima dell’alba, consapevole della enormità di lavoro arretrato che lo attendeva. Essere il leader dell’Opposizione interna all’OEU comportava un impegno e una forza quasi sovrumani. Yeras era stato dotato dalla natura di una energia instancabile, di una fermezza d’animo imperturbabile e di una intelligenza fuori del comune, qualità che gli avevano permesso di portare avanti con successo le proprie idee politiche “eretiche” e di organizzare attorno a sé una corrente interna all’Ordine che raccogliesse tutti coloro che erano insoddisfatti della attuale gestione “liberista” e “anglo-germano-islamico-orientale” (cioè dominata dalle elite discendenti dagli antichi stati terresti di Usa, Gran Bretagna, Germania, Mondo Islamico, India, Cina e Giappone).
L’opposizione “keynesiana” era in realtà un coacervo di gruppi eterogenei, uniti solo dalla comune volontà dalla leadership carismatica di Yeras. 
C’erano infatti, oltre agli economisti neokeynesiani, tutti i Maestri che facevano capo a gruppi ideologici minoritari come i “Social-democratici”, in particolare i Russi, gli Scandinavi e i “Solidaristi cristiani”, i dissidenti delle principali religioni sopravvissute al Grande Cataclisma del XXI secolo, e poi le varie comunità etniche non europee: gli Israeliani, tra cui lo stesso Yeras, gli Arabi Laici, gli Ispanici e altre comunità minori dell’Africa e dell’Oceania.
Nonostante la defezione della comunità canadese, di quella francofona, di quella italiana e olandese-fiamminga, che erano passate alla nuova corrente “centrista” del Maestro Correnson, l’opposizione “keynesiana” restava il gruppo demograficamente più importante, anche se economicamente e politicamente più debole.

Da una vita il Maestro Yeras si batteva affinché le istanze dell’opposizione venissero recepite dal Supremo Consiglio, e tali richieste vertevano principalmente su una politica economica che sostenesse i ceti più poveri e offrisse servizi pubblici adeguati, oltre che una riforma interna dell’Ordine , basata su una rappresentanza più democratica.


Per quasi cinquant’anni si era battuto, e aveva ottenuto molti risultati. Ogni giorno della sua vita era stato dedicato a quella missione. Era anziano, ormai, ma il tempo sembrava non essere passato per lui: il suo stile di vita quasi ascetico e il ricorso mirato alle tecniche più raffinate della medicina gli aveva permesso di mantenere una buona salute e una straordinaria forza, come si richiedeva ad un leader di opposizione battagliero e rivoluzionario.
Mentre si dirigeva verso il suo ufficio, camminando a piedi lungo i viali alberati del parco centrale di Dracon City, seguìto da una processione di robot umanoidi di servizio e guardie del corpo, Yeras consultava nell’ologramma prodotto dal suo smartwatch la lista degli impegni della giornata.
Con un certo sconforto notò che il primo degli incontri era con i rappresentanti delle comunità arabe, che nutrivano un certo pregiudizio nei suoi confronti, essendo lui di origine israeliana.
Questa ostilità di fondo lo rammaricava più di ogni altra cosa.
Certi vecchi rancori sono duri a cadere…anche dopo un secolo e mezzo che la Grande Cataclisma ha costretto tutti i popoli del Medio Oriente a una nuova diaspora.
Nemmeno quello strazio era bastato a far capire alle parti in causa che in politica la scelta del nemico deve essere fatta con maggiore accortezza.
E Yeras sapeva chiaramente chi erano i nemici.
L’Oligarchia di Orcfeller, Ripley e Marfol, così come l’Alpha-Omega di Correnson.
Solo creando un fronte comune delle opposizioni era possibile mettere in crisi quell’elite autoreferenziale, ma nonostante gli sforzi profusi l’unità era lontana.
Ci voleva una pazienza infinita per riuscire a dialogare con tutti e soprattutto a mettere d’accordo queste varie correnti interne all’opposizione.
Ma alla fine quella pazienza, un giorno, sarebbe stata premiata.
Si stavano gettando le fondamenta di una strategia sulla base di un obiettivo condiviso, ossia la caduta dell’Oligarchia e la riforma dell’OEU, in modo da ottenerne la maggioranza dei consiglieri.
Gli scettici e i cinici, che erano presenti pure nell’opposizione, si facevano beffe di questo suo ottimismo della volontà, e lo tacciavano di velleitarismo.
Però intanto io ascolto la gente comune e gli emarginati, e porto avanti proposte concrete.
Ogni giorno diramava un comunicato ufficiale in cui criticava le decisioni della Oligarchia e proponeva provvedimenti alternativi.
Finché me lo lasceranno fare…
Tutti i mass-media erano contro di lui, ma l’opposizione riusciva a comunicare con le masse attraverso i nuovissimi sistemi telematici che ogni giorno diventavano più efficaci e in grado di bypassare la censura.
Era riuscito a creare così un’intera fetta di opinione pubblica a suo favore.
Era convinto della giustezza della sua strategia e i risultati incominciavano a dargli ragione: l’opposizione era diventata più forte.
Annuì fra sé, mentre pensava a come, dall’infinitesimale germe di un’idea, egli fosse riuscito a gettare le basi di una coalizione così vasta e a portare avanti un progetto così ambizioso e protratto nel tempo.
Mezzo secolo di lotte!
E che lotte erano state! Aveva dovuto superare più volte delle crisi gravissime, delle situazioni di quasi-disastro, accettare spesso perdite cocenti, umiliazioni, compromessi scomodi…
Ma alla fine ne siamo usciti rafforzati.
Inspirò soddisfatto l’aria fragrante del mattino e si fermò a osservare l’alba meravigliosa di Dracon. Il sole quel mattino pareva una “gigante rossa”, e l’alba era di un colore carminio che lo stupiva e lo emozionava.
E poi Dracon era una città ecologicamente perfetta: era stata creata così per garantire alla classe dirigente dell’Oeu una qualità della vita dagli standard estremamente elevati.
 Dracon City era una capitale esclusivamente amministrativa, e quindi scarsamente popolata e quasi per nulla inquinante.
Osservò la città che si stendeva sopra le colline che circondavano il parco centrale: un capolavoro di estetica e di efficienza. Eh, sì, l’oligarchia si trattava bene!
Magari fossero così anche le altre città! Ma i più sono trattati da schiavi…
Un giorno le condizioni degli altri sarebbero migliorate, un giorno che forse si faceva sempre più vicino. Ormai il tempo era maturo per la svolta.
Tutti coloro che erano oppressi dall’austerità economica imposta dall’Oligarchia e dalla sua amministrazione burocratica e inefficiente: i cittadini schiacciati dalle tasse, i lavoratori sfruttati, i disoccupati, gli anziani con una pensione insufficiente, e in generale tutti coloro che erano trascurati dai servizi pubblici e dall’assistenza sociale: i poveri, i malati, gli emarginati, le minoranze… tutti costoro avevano aspettato a lungo quel momento. Durante tutto il difficile, doloroso periodo della dittatura dell’Oligarchia, e durante ogni amara sconfitta ed ogni vittoria inutile, tutta l’umanità sofferente della Terra e delle Colonie aveva guardato a lui, Abraham Yeras, fiduciosa nel fatto che prima o poi il momento della liberazione e del riscatto sarebbe arrivato.
E finalmente la situazione sembrava favorevole ad una “rivoluzione”.
La malattia del Grande Maestro Venerabile John David Orcfeller aveva creato una divisione interna all’Oligarchia stessa, che si stava letteralmente frantumando.



La lotta tra i vari gruppi di potere si stava consumando senza esclusione di colpi.
E noi approfitteremo delle loro divisioni
Le cime dei palazzi sulle colline brillavano del colore carminio dell’alba e una mescolanza di odori primaverili permeava l’aria del parco. Un vero idillio…
E allora cos’è che mi preoccupa?
Non era l’incontro con gli arabi. Alla fine sarebbe riuscito a farli ragionare.
No: la sua preoccupazione era un’altra, e riguardava una questione su cui da molti anni stava meditando, ossia l’ascesa della Alpha-Omega.
Ne percepiva la pericolosità.
All’inizio aveva visto di buon occhio l’impresa di Hans Van Garret e della sua holding, perché si era opposta all’Oligarchia, ma quando Van Garret era morto e gli era succeduto il genero, Maestro Superiore Charles Louis Correnson, le comunità francesi, italiane, olandesi e fiamminghe avevano abbandonato il fronte comune delle opposizioni, creando una corrente autonoma, a cui si aggiungevano continuamente alleati.



Persino il sindacato piloti della Gastac!
A quel punto era chiaro che il fenomeno Alpha-Omega non poteva più essere sottvalutato.
E’ indispensabile conoscere il segreto di Correnson.
Da anni lo studiava e aveva persino incaricato molti suoi uomini fidati di indagare sul suo conto, ma non avevano mai trovato nulla, anzi, molti erano spariti in circostanze misteriose e altri erano diventati alleati di Correnson.
Un moto di rabbia lo percorse, ripensando a quel sostanziale fallimento.
Lì ho fallito…e questo è il punto debole principale dell’Opposizione!
Questo pensiero gli fece per un attimo aggrottare la fronte.
Si fermò davanti a un laghetto, e osservò le anatre che ancora un po’ insonnolite si pulivano le piume.
Respirò profondamente e cercò di ritrovare la serenità.
Ma sì, dopotutto è pur sempre un adorabile mattino!
E poi, Correnson avrebbe avuto pane per i suoi denti.
L’Opposizione avrebbe mobilitato contro di lui tutte le sue risorse, non appena fosse stato dato il segnale della battaglia.
Sentiva che il momento era vicino.
Chiuse gli occhi, e si cullò per un attimo nella sensazione piacevole di chi sta per giungere a una meta tanto agognata.
Poi riprese a camminare, e nel suo volto, cancellati i dubbi, rimasero soltanto la determinazione e la speranza.


Cast

Hari Seldon nel ruolo del Maestro Superiore Abraham Yeras, Leader dell'Opposizione

David Rockefeller nel ruolo del Grande Maestro Venerabile John D. Orcfeller

Charles Dance nel ruolo del Maestro Superiore Charles Louis Correnson, Presidente della Alpha-Omega Investment Corporation.