La vita di Elisabetta II
Figlia di
re Giorgio VI e della
regina Elisabetta (alla nascita era la primogenita dei
duchi di York[1]), è anche regina di
Antigua e Barbuda,
Australia,
Bahamas,
Barbados,
Belize,
Canada,
Grenada,
Giamaica,
Nuova Zelanda,
Papua Nuova Guinea,
Saint Kitts e Nevis,
Saint Vincent e Grenadine,
Isole Salomone,
Santa Lucia e
Tuvalu.
Gioventù
La principessa Elisabetta a 3 anni,
1929.
Ebbe solo una sorella,
Margaret, nata nel
1930 e morta nel
2002. Le venne imposto il nome di sua madre, mentre i suoi due nomi successivi sono quelli rispettivamente della bisnonna paterna, la
regina Alessandra di Danimarca e della nonna, la regina Mary. Ebbe un buon rapporto specialmente con il
nonno Giorgio V e le fu dato il merito di averlo sostenuto durante la malattia che lo colpì nel
1929[8].
Elisabetta venne educata a casa con la supervisione di sua madre. La sua governante fu Marion Crawford, chiamata affettuosamente "Crawfie". Studiò storia con C. H. K. Marten, prevosto del collegio di Eton, e le vennero insegnate alcune lingue moderne, come il francese (che parla correntemente)
[9], usato soprattutto per le sue visite in Canada e durante la visita in Francia nel 2004, in occasione del centenario dell'
Entente cordiale[10].
Quando il padre Giorgio VI divenne re nel
1936 in seguito all'
abdicazione dello zio
Edoardo VIII[11], Elisabetta divenne
erede al trono. Aveva tredici anni quando scoppiò la
seconda guerra mondiale. Lei e la sorella minore
Margaret furono evacuate al
castello di Windsor. Ci furono dei suggerimenti affinché le principesse venissero mandate in
Canada, ma la madre si rifiutò di prenderli in considerazione, dicendo, "Le bambine non potrebbero andarsene senza di me, io non me ne andrei senza il re e il re non se ne andrà in nessun caso"
[12]. Nel
1940 Elizabeth fece il suo primo annuncio radiofonico, indirizzandolo ad altri bambini che come lei erano stati evacuati
[13].
Elisabetta in uniforme dell'
Auxiliary Territorial Service, aprile
1945.
Nel 1945 Elisabetta convinse il padre a consentirle di partecipare personalmente allo sforzo per la guerra. Si unì al
Servizio Ausiliare Territoriale (
Auxiliary Territorial Service) (ATS) dove era conosciuta come N. 230873
[14] Secondo Subalterno Elisabetta Windsor, e venne addestrata come autista
[15]; fu promossa Comandante onorario junior cinque mesi più tardi
[16].
Elisabetta compì la sua prima visita ufficiale oltremare nel
1947, allorché accompagnò i genitori in
Sudafrica. Al compimento del suo ventunesimo anno di età durante un discorso radiofonico indirizzato al
Commonwealth Britannico e all'
Impero Britannico, dichiarò che si sarebbe impegnata a dedicare la propria vita al servizio della gente del Commonwealth e dell'Impero
[17].
Matrimonio e maternità
Elisabetta è sposata dal 20 novembre
1947 con
Filippo[18] che risulta essere un suo cugino di terzo grado: entrambi sono trisnipoti della
regina Vittoria e diretti discendenti di
Cristiano IX di Danimarca. Filippo inoltre è nipote di re
Giorgio I di Grecia, ma prima del matrimonio dovette rinunciare alla pretesa al trono di Grecia, e da allora fu chiamato semplicemente
tenente Filippo Mountbatten, sino a quando venne nominato duca di Edimburgo poco prima delle nozze. Questo matrimonio, benché non combinato, era perfettamente adeguato per una donna erede al trono, poiché Filippo era stato educato per i doveri di regnante.
Dopo le nozze i coniugi abitarono a
Clarence House, a Londra. Il 14 novembre 1948 vide la luce il loro primo figlio,
Carlo (ora Principe del Galles). Diverse settimane prima erano state emesse "
lettere patenti" perché i figli della coppia potessero godere di diritti principeschi e reali, ai quali altrimenti non avrebbero avuto diritto ma sarebbero stati considerati solo come figli di un duca. Elisabetta e Filippo hanno avuto quattro figli in tutto. Benché la casata reale si chiami Windsor, è stato decretato per mezzo di un
Order-in-Council del
1960 che i discendenti di Elisabetta e Filippo possono portare il
cognome personale di
Mountbatten-Windsor.
Per i suoi 50 anni di matrimonio (1997) le è stato regalato dai suoi figli e nipoti un cardigan d'oro, diamanti, zaffiri e rubini, del valore di 60.000 sterline, custodito in una stanza non visitabile della torre di Londra.
Successione
La salute di re Giorgio declinò vistosamente nel
1951[19] ed Elisabetta lo rappresentò in numerosi eventi pubblici e visite ufficiali: si recò infatti in
Grecia,
Italia e
Malta. In ottobre dello stesso anno visitò il
Canada e si recò a
Washington dal presidente
Truman.
Nel gennaio
1952 Elisabetta e Filippo partirono per una lunga visita in
Australia e
Nuova Zelanda. E fu proprio durante una visita ufficiale (in
Kenya) che venne avvisata della morte del padre, il 6 febbraio
1952, affetto da tumore ai polmoni e morto d'infarto
[20]. Fu il marito Filippo che diede la notizia alla nuova regina
[21] e quando le fu chiesto di scegliere il nome con cui volesse regnare, lei scelse di utilizzare il proprio nome, cioè Elisabetta
[22].
Fu la prima monarca britannica dall'Atto di Unione del
1801 a trovarsi fuori dal Regno Unito al momento della successione al trono. L'albergo dove alloggiava la coppia reale, il "Treetops hotel" divenne un'attrazione turistica negli anni successivi. Elisabetta II fu incoronata con una fastosa cerimonia all'
abbazia di Westminster il 2 giugno
1953[23].
In onore della sua incoronazione, la East African Coronation Safari istituì l'
East African Safari Rally, che sarebbe divenuto noto come uno dei più duri
rally del mondo. La gara s'iniziò il 27 maggio 1953 per concludersi un giorno prima dell'incoronazione, il 1º giugno. Furono attraversati
Kenya,
Uganda e
Tanganika (l'odierna
Tanzania).
Vita da regina
Elisabetta II con il principe consorte
Filippo nel giorno dell'incoronazione (2 giugno 1953).
La cerimonia della solenne incoronazione della regina è avvenuta quasi un anno e mezzo dopo la sua ascesa al trono. Dopo l'Incoronazione, lei e Filippo si trasferirono a
Buckingham Palace nel centro di Londra
[24]. Come molti dei suoi predecessori, tuttavia, si pensa che lei non ami risiedere nel palazzo e che consideri il
Castello di Windsor, a ovest di Londra, come la propria casa. Trascorre anche molto tempo al
Castello di Balmoral in
Scozia[24].
La regina Elisabetta è il sovrano che ha viaggiato di più di tutti i tempi, davanti a
papa Giovanni Paolo II[25]. Nel
1953-
54 lei e Filippo fecero un viaggio per il mondo durato sei mesi, diventando il primo monarca regnante a circumnavigare il mondo, e anche la prima a visitare
Australia,
Nuova Zelanda e le Isole
Figi. Nell'ottobre
1957 lei fece una visita di stato agli
Stati Uniti, e nel
1959 fece un viaggio in
Canada. Nel
1961 visitò l'
India e il
Pakistan per la prima volta. Ha effettuato visite di Stato in gran parte dei paesi
europei e no. È presente regolarmente agli incontri dei Capi di Stato del
Commonwealth.
Nel periodo in cui Elisabetta salì al trono, ci fu un gran parlare di una "nuova età Elisabettiana". Il ruolo di Elisabetta è quello di guidare il Regno Unito mentre il potere economico e militare veniva condiviso con un crescente numero di nazioni indipendenti. Mentre le nazioni si sono sviluppate economicamente e culturalmente, la regina Elisabetta ha assistito senza rancori negli scorsi 50 anni alla graduale trasformazione dell'Impero Britannico nel suo moderno successore, il Commonwealth. Ha lavorato sodo per mantenere contatti coi precedenti possedimenti britannici e, in qualche caso, come nel
Sudafrica, ha giocato un ruolo importante nello stabilire buoni rapporti.
Elisabetta ha idee conservatrici in materia di religione, moralità e affari di famiglia. Ha un forte senso dei doveri religiosi e prende seriamente il giuramento della sua incoronazione. Questa è una ragione per cui è considerata improbabile la sua abdicazione. Come sua madre, biasimò
Edoardo VIII per avere abbandonato il suo ruolo e obbligato suo padre a diventare re, cosa che pensava avesse accorciato la sua vita di parecchi anni. Usò l'autorità della sua posizione per impedire a sua sorella,
Principessa Margaret, di sposare un uomo divorziato, Peter Townsend. Per anni rifiutò di acconsentire alla relazione del figlio Carlo, principe del Galles con
Camilla Shand, duchessa di Cornovaglia.
Le vedute politiche di Elisabetta sono di certo meno manifeste (non ha mai detto o fatto niente in pubblico che potesse rivelarle). Conserva relazioni cordiali coi politici di tutti i partiti. Si crede che i suoi Primi Ministri preferiti siano stati
Winston Churchill,
Harold Macmillan e
Harold Wilson. Tra i meno amati ci fu indubbiamente
Margaret Thatcher, che ha detto di "detestare cordialmente". Si pensa che abbia avuto un buon rapporto con
Tony Blair, durante i primi anni del suo ufficio di
Primo ministro; comunque, era diventato evidente negli ultimi periodi che i suoi rapporti con Blair si fossero induriti. La regina pensava infatti che lui non la tenesse sufficientemente informata riguardo agli affari di Stato.
I soli argomenti pubblici sui quali la regina rende pubbliche le sue opinioni sono quelli riguardanti l'unità dei suoi regni, inclusi Canada e Regno Unito. Ha parlato in favore della continuità di unione di Inghilterra e Scozia, facendo irritare alcuni
nazionalisti scozzesi. I suoi discorsi di lode per l'
Accordo del Venerdì Santo in
Irlanda del Nord hanno sollevato alcune lamentele da parte di alcuni
Unionisti nel
Partito Unionista Democratico che si erano opposti all'intesa. Poi, anche se non parlando direttamente contro la
Sovranità del Québec in Canada, ha pubblicamente lodato l'unità del Canada e espresso chiaramente il suo desiderio di continuare a vedere un Canada unito.
Nonostante una serie di controversie sugli altri membri della famiglia reale, particolarmente sulle difficoltà matrimoniali dei figli attraverso gli anni ottanta e novanta, la regina Elisabetta rimane una figura su cui non si sono abbattute polemiche ed è generalmente rispettata da tutti i suoi sudditi. Comunque, il suo ruolo pubblico rimane formale, anche se più tranquillo rispetto a una volta. Il suo rifiuto di mostrare emozioni in pubblico impedisce il nascere di un sentimento più profondo nei suoi riguardi da parte della gente.
La regina Elisabetta non ha mai sofferto di severa disapprovazione della gente. Comunque, nel
1997 lei e altri membri della famiglia reale furono bollati come freddi e senza sentimenti quando non furono visti a partecipare in pubblico alle dimostrazioni di dolore in occasione della morte della
Principessa Diana. Questo apportò critiche anche da parte dei
tabloid tradizionalmente favorevoli alla monarchia.
Si crede che Elisabetta nutrisse avversione nei confronti di Diana e pensasse che lei avesse arrecato un danno immenso alla monarchia. Comunque, l'immagine dell'intera famiglia reale che china il capo davanti alla bara di Diana mentre passa davanti a Buckingham Palace, insieme a rare trasmissioni televisive in diretta, fecero appello al dolore pubblico. Si crede che il cambiamento di comportamento della regina sia stato dovuto a una forte influenza della regina madre e Tony Blair.
Il principe Filippo ed Elisabetta II, ottobre
1992.
La regina resta un capo di Stato molto rispettato. Nel
2002 ha celebrato il suo Giubileo d'oro (Golden Jubilee), segnando il 50º anniversario della sua salita al trono. In quell'anno la regina compì molti viaggi nei Paesi del Commonwealth, incluse numerose parate e concerti ufficiali. Nel giugno
2002, migliaia di persone si unirono fuori da Buckingham Palace per il "Party a Palazzo", un concerto in cui si esibirono numerosi cantanti delle
isole britanniche. Una funzione nazionale di ringraziamento si tenne il giorno dopo alla
Cattedrale di San Paolo (Londra), alla quale la regina e il principe Filippo si avviarono a bordo della carrozza dorata. Questo fu seguito da feste e processioni, finendo con un passaggio (fly-past) del
Concorde e della pattuglia acrobatica
Red Arrows. La famiglia reale seguì l'evento dal balcone di Buckingham Palace, davanti a una folla di un milione di persone.
L'anno di Giubileo coincise con le morti, nel giro di pochi mesi, della madre della regina e della sorella. Le relazioni di Elisabetta coi figli, che erano ancora distanti, sono invece ora diventate più strette dopo queste morti. È particolarmente vicina alla nuora,
Sophie Rhys-Jones, contessa del Wessex. È conosciuta per aver disapprovato la lunga relazione del Principe del Galles con
Camilla Shand, ma con il loro recente matrimonio, è riuscita ad accettarla. D'altra parte, è molto legata ai suoi nipoti, specialmente al
principe William e a
Zara Phillips.
Nel
2003 la regina, la cui salute è robusta, si sottopose a tre operazioni. Ebbe due operazioni di chirurgia verso la fine dell'anno alle due ginocchia e si fece rimuovere lesioni dal volto. Ciò ha provocato alcuni dibattiti nei media riguardo al fatto se la monarchia dovrebbe evolversi contemplando la possibilità per il re di abdicare come in altre nazioni, e fece nascere insistenti voci riguardo a una sua abdicazione.
Elisabetta II e il principe Filippo nel
2007.
La Regina, che dal 20 dicembre
2007 è divenuta il più anziano sovrano britannico di tutti i tempi, ha sempre smentito ogni ipotesi di una possibile
abdicazione. Quelli che la conoscono bene asseriscono che intende regnare fino alla sua morte. La regina, comunque, ha cominciato ad affidare alcuni doveri pubblici ai figli, come ad altri membri della famiglia reale. Nel
2005è stato annunciato che, insieme con il principe Filippo, avrebbe ridotto il numero di viaggi internazionali. In ogni caso, è chiaro che intende fare quanto le è possibile finché sarà abile fisicamente.
L'immagine pubblica di Elisabetta si è notevolmente ammorbidita negli ultimi anni, particolarmente dalla morte della regina madre. Anche se rimane riservata in pubblico, è stata vista ridere e sorridere molto più che in passato e, con sorpresa di molti, è stata vista commuoversi in maniera manifesta in occasioni di forte emozione, come la messa in memoria per gli
attentati dell'11 settembre 2001 alla Cattedrale di St. Paul e in
Normandia per il 60º anniversario del
D-Day, dove, per la prima volta, si è rivolta alle truppe canadesi; in passato aveva sempre cercato, secondo la sua visione del proprio ruolo, di mostrare forza e fermezza al massimo grado.
La Regina visita
Birmingham nel luglio
2012, durante il suo Giubileo di diamante.
Il 6 febbraio
2012 è stato l'anniversario della sua salita al trono ed è cominciato l'anno del
Giubileo di diamante (
Diamond Jubilee), che è stato celebrato con quattro giorni di festa (dal 2 al 5 giugno
2012), dichiarati dalla regina giorni festivi in tutto il
Regno Unito, per commemorare il 60º anno di regno.
Nel
2012 è stata definita la 26ª donna più potente e influente al mondo dalla rivista statunitense
Forbes, che ha inoltre stimato il suo patrimonio 450 milioni di dollari.
Il 4 aprile
2013 ha ricevuto un premio onorario
BAFTA per il suo patrocinio dell'industria cinematografica ed è stata definita da Sir
Kenneth Branagh (che le ha consegnato il premio durante la cerimonia onoraria) "la più memorabile
Bond girl della storia"
[28].
Il 4 giugno
2013 ha presenziato, con gli altri membri della famiglia reale, a una messa all'
abbazia di Westminster per commemorare il 60º anniversario della sua incoronazione, avvenuta il 2 giugno
1953[31]. Dall'11 al 14 luglio inoltre, per festeggiare l'anniversario dell'incoronazione, si è svolto nei giardini di
Buckingham Palace un festival a cui hanno partecipato tutti i
Royal Warrant britannici
[32].
Ruolo politico
I viaggi ufficiali compiuti dalla regina Elisabetta II.
La regina ricopre un ruolo essenziale nel processo legislativo nei regni. La "Corona in Parlamento" (il Parlamento che agisce con il consiglio e il consenso della regina), in ogni paese, è una parte integrante del Parlamento, insieme con la "camera alta" e con la "camera bassa". La regina può legalmente garantire o negare l'assenso alle leggi. La regina nel
Regno Unito, o il suo governatore generale negli altri
reami del Commonwealth, tiene un discorso all'annuale
apertura del Parlamento, sottolineando il programma legislativo del governo per l'anno a venire.
La regina ha anche un ruolo nel governo esecutivo. I governi sono conosciuti come "Il governo di Sua Maestà" e la regina nomina i ministri che vi lavorano. In pratica, comunque, la composizione del governo non è determinata dalla regina, ma dal
Primo ministro, che "consiglia" la regina. Il governo deve rispondere in prima istanza alla regina, e successivamente alla camera bassa del Parlamento. La regina ha un ruolo anche nel potere giudiziario: la corte agisce in suo nome e i processi sono condotti in sua vece.
La regina non può essere condotta in giudizio alla corte come capo di Stato, né può essere citata personalmente per qualche atto ufficiale svolto da lei stessa o in suo nome (anche se la Corona può essere citata come entità legale). La regina è, comunque, una persona normale che deve seguire la legge, a cui è soggetta come gli altri cittadini. Il fatto teorico che il sovrano possa essere posto in giudizio per un'offesa recata ad altri non è mai stato provato come agibile; di fatto non si è mai verificata questa condizione; e per il sistema giuridico del Regno Unito, che valorizza molto la condizione del precedente questo ha notevole valore. Nella
Rivoluzione inglese del
XVII secolo, il Parlamento condannò
Carlo I d'Inghilterra per
tradimento, ma dopo la
Restaurazione di
Carlo II d'Inghilterra, questi procedimenti furono denunciati come illegali, dato che non denunciavano alcuna infrazione da parte del sovrano alle norme legittime esistenti nel regno.
I Primi ministri britannici prendono molto seriamente i loro incontri settimanali con la regina.
Un Primo ministro ha detto che li prendeva più seriamente delle sessioni di
Prime Minister's Questions nella
Camera dei Comuni perché la regina era più incisiva e costruttiva di chiunque potesse affrontare al momento del confronto. Elisabetta intrattiene inoltre conversazioni con singoli ministri britannici e occasionalmente tiene incontri con ministri di altri Paesi.
Benché la tradizione le imponga di non intervenire direttamente in politica, il suo lungo periodo di servizio, il fatto che è stata interlocutrice di ogni Primo ministro a partire da
Winston Churchill nel
Regno Unito,
Louis St. Laurent in
Canada,
Alexander Bustamante in
Giamaica,
Sidney Holland in
Nuova Zelanda, e molti altri, insieme alla sua conoscenza di molti leader mondiali,
fanno sì che quando esprime un'opinione, per quanto cauta, le sue parole vengono prese in seria considerazione. Nelle sue memorie,
Margaret Thatcher offriva questa descrizione dei suoi incontri settimanali con la regina:
- "Chiunque pensi che siano una mera formalità, o limitati ad amenità sociali, si sbaglia; sono molto simili a riunioni di lavoro e Sua Maestà mostra di avere una visione formidabile delle tematiche più urgenti e una grande esperienza."
Durante una discussione all'interno del
Commonwealth a proposito delle sanzioni al
Sud Africa nel 1986, la regina fece un puntiglioso riferimento al suo ruolo di Capo del Commonwealth che, al tempo, fu interpretato come un segno di disaccordo rispetto alla scelta della signora
Thatcher di opporsi alle sanzioni.
La regina è stata coinvolta in alcune controversie politiche durante il suo regno, durante le quali le sue azioni sembrano aver affermato le sue convinzioni politiche. Il 18 novembre
1965, il Governatore della
Rhodesia (Sir
Humphrey Vicary Gibbs) fu nominato
Cavaliere Gran Croce dell'Ordine Reale Vittoriano, un onore concesso dalla regina in persona, una settimana dopo che
Ian Smith aveva fatto la sua
Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza. Gibbs era molto leale verso la Rhodesia e anche se aveva rifiutato di accettare la Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza, il premio fu considerato per lo meno intempestivo. L'interpretazione può essere però più sottile e diplomatica.
Nel suo discorso al Parlamento in occasione del Giubileo d'argento
1977, la regina affermò: "Non posso dimenticare che fui incoronata regina del Regno "Unito" di Gran Bretagna e Irlanda del Nord". Questo riferimento venne in un momento in cui il governo laburista stava tentando di introdurre un controverso progetto di
devoluzione alla
Scozia e al
Galles, e fu interpretato come opposizione alla devoluzione. Però, nell'ultima parte degli anni novanta, dopo che i referendum approvarono un progetto di devoluzione,
la regina inviò i suoi auguri al nuovo Parlamento scozzese.
La regina ha fatto amicizia con molti leader stranieri, fra cui
Nelson Mandela,
Mary Robinson e
George H. W. Bush, il cui figlio,
George W. Bush, è stato suo ospite a Buckingham Palace, primo presidente statunitense in più di 80 anni a esservi ospitato. In certi momenti questi contatti si sono dimostrati molto favorevoli e utili per l'Inghilterra. Per esempio, il primo ministro
John Major ebbe una volta problemi a lavorare con un leader del Commonwealth. Grazie a una informazione della regina, Major stabilì con il leader un rapporto personale, che alla fine portò benefici a entrambi gli stati. In modo simile la regina prese l'iniziativa quando il presidente irlandese
Mary Robinson cominciò a visitare in varie occasioni l'Inghilterra, suggerendo che avrebbe volentieri invitato la signora Robinson a farle visita a palazzo. Il Governo irlandese accettò. Il risultato di tale connessione informale fu di creare il precedente della prima visita in cui un Presidente irlandese abbia incontrato un monarca britannico.
Parentele
Personalità e immagine
Piuttosto conservatrice nella foggia del vestire, la regina è famosa invece per i soprabiti dai colori forti e per i cappelli decorativi, che le consentono di essere vista facilmente nella folla
[36].
Anche se frequenta molti eventi culturali, nella vita privata si dice che la regina abbia poco interesse per cultura e arte. I suoi principali interessi sono le corse dei cavalli
[37], la fotografia
[38] e i cani
[39].
L'immagine pubblica di Elisabetta si è notevolmente ammorbidita negli ultimi anni, partendo dal rigore che si era autoimposta, anche se resta riservata in pubblico. È stata vista ridere, sorridere e commuoversi molto più che negli anni passati, e si è visto che ha versato alcune lacrime durante alcune cerimonie ufficiali come nel
giorno di commemorazione del 2002
[40].
La regina invia un annuale Messaggio di Natale (Queen's Christmas Message)
[41] al Commonwealth (eccettuato il 1969). Da quando è diventata regina, Elisabetta II passa circa tre ore al giorno con il cosiddetto "
doing the boxes", cioè a leggere i documenti di stato che provengono dai vari ministeri, uffici governativi e ambasciate
[42]. Questo, con i colloqui che tiene, le permette di restare aggiornata sugli eventi.
Filmografia
- Il personaggio della regina Elisabetta II appare, interpretata da Rachel Wallis, nel film neozelandese del 2001 Her Majesty.
- The Queen - La regina è un film di Stephen Frears del 2006, con Helen Mirren e Michael Sheen, che racconta una parte cruciale della vita della regina Elisabetta II (il ritorno dei laburisti al potere nel 1997 e la morte di Lady Diana)[43]. È stato candidato nel 2007 ai premi Oscar per miglior film, per migliore interpretazione femminile (a Helen Mirren, premio poi effettivamente vinto), per miglior regia, per miglior sceneggiatura originale, per miglior colonna sonora originale e per migliori costumi.
- Nel film Il discorso del re del 2010 compare in alcune scene una Elisabetta ancora bambina interpretata da Freya Wilson.
- La regina Elisabetta II appare anche in due film della trilogia de Una pallottola spuntata.
- Una giovane e forzuta Regina Elisabetta II appare in forma animata nel film Minions del 2015, la cui trama è incentrata sul furto della sua corona.
- Elisabetta II ha invece recitato per la prima volta come attrice nel 2012 nel cortometraggio di Danny Boyle Happy and Glorious, realizzato in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi della XXX Olimpiade di Londra, in cui la regina appare accanto a Daniel Craig (quest'ultimo nei panni di James Bond)[44].
- La serie televisiva del 2016 The Crown è incentrata sulla vita della regina Elisabetta, interpretata da Claire Foy.
Discendenza
- Carlo (Charles Philip Arthur George), nato il 14 novembre 1948, sposato il 29 luglio 1981 con Diana Spencer, da cui ha divorziato il 28 agosto 1996; sposato in seconde nozze il 9 aprile 2005 con Camilla Shand (conosciuta precedentemente come Camilla Parker-Bowles):
- Anna (Anne Elizabeth Alice Louise), nata il 15 agosto 1950, sposata il 14 novembre 1973 con il capitano della RAF Mark Phillips da cui ha divorziato il 28 aprile 1992; sposata in seconde nozze il 12 dicembre 1992 conTimothy Laurence:
- Peter Phillips, nato il 15 novembre 1977, sposatosi nel 2008 con Autumn Kelly:
- Savannah Anne Kathleen Phillips, nata il 29 dicembre 2010.
- Isla Elizabeth Phillips, nata il 29 marzo 2012.
- Zara Phillips, nata il 15 maggio 1981, sposatasi il 30 luglio 2011 con il rugbista Mike Tindall.
- Mia Grace Tindall, nata il 17 gennaio 2014.
- Andrea (Andrew Albert Christian Edward), nato il 19 febbraio 1960, sposato il 23 luglio 1986 con Sarah Ferguson da cui ha divorziato il 30 maggio 1996:
- Edoardo (Edward Anthony Richard Louis), nato il 10 marzo 1964, sposato il 19 giugno 1999 con Sophie Rhys-Jones:
Ascendenza patrilineare
- Teodorico I, conte di Wettin
- Dedo, conte di Wettin
- Teodorico II, margravio di Bassa Lusazia
- Thimo, conte di Brehna
- Corrado, margravio di Meissen
- Ottone II, margravio di Meissen
- Teodorico, margravio-vescovo di Meissen
- Enrico III, margravio di Meissen
- Alberto II, margravio di Meissen
- Federico I, margravio di Meissen
- Federico II, margravio di Messen
- Federico III, margravio di Messen
- Federico I, principe elettore di Sassonia
- Federico II, principe elettore di Sassonia
- Ernesto, principe elettore di Sassonia
- Giovanni, principe elettore di Sassonia
- Giovanni Federico, principe elettore di Sassonia
- Giovanni Guglielmo, duca di Sassonia-Weimar
- Federico Guglielmo I, duca di Sassonia-Weimar
- Federico Guglielmo II, duca di Sassonia-Altenburg
- Federico Guglielmo III, duca di Sassonia-Altemburg
- Ernesto I, duca di Sassonia-Gotha e di Sassonia-Altenburg
- Giovanni Ernesto, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld
- Francescio Giosea, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld
- Ernesto Federico, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld
- Francesco Federico, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfed
- Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha, duca di Sassonia-Coburgo-Gotha
- Alberto, principe consorte del Regno Unito
- Edoardo VII, re del Regno Unito e imperatore d'India
- Giorgio V, re del Regno Unito e imperatore d'India
- Giorgio VI, re del Regno Unito e imperatore d'India
- Elisabetta II
Titoli e onorificenze
Titoli e trattamento
L'effige della regina Elisabetta II su una moneta britannica.
Il titolo e trattamento completo (solo per il
Regno Unito) di Elisabetta II è il seguente:
"Sua Maestà Elisabetta Seconda, per Grazia di Dio, del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, e dei Suoi altri Reami e Territori, Regina, Capo del Commonwealth, Difensore della Fede".
Al momento dell'ascesa di Elisabetta al trono le è stato chiesto, dal suo segretario privato, con quale nome avrebbe voluto regnare, e la regina rispose: "Il mio, naturalmente, che altro?"
[47]. A Londra, fu proclamata: "regina Elisabetta II, per grazia di Dio Regina di questo Regno e di altri suoi Regni e Territori, Capo del Commonwealth, Difensore della Fede"
[48]. Nella vita comune la regina viene comunemente chiamata
The Queen ("la regina") o
Her Majesty ("Sua Maestà"). In una conversazione con la regina, la pratica è cominciare con l'appellativo
Your Majesty ("Vostra Maestà") e successivamente utilizzare semplicemente
Ma'am ("Signora")
[49].
Al momento della successione, il titolo "
Elisabetta II" causò qualche controversia in
Scozia, dove non c'era mai stata un'Elisabetta I (sebbene non ci fosse stata alcuna simile controversia ai tempi di
Guglielmo IV del Regno Unito ed
Edoardo VII del Regno Unito). In un raro atto di sabotaggio in Scozia, le nuove buche delle lettere della
Royal Mail, recanti le iniziali E.II R. furono fatte saltare. Ne consegue che le caselle postali in Scozia oggi riportano solo una corona e nessuna iniziale reale. Un caso legale,
MacCormick v.
Lord Advocate (1953 SC 396), fu usato per contestare il diritto della regina a firmarsi Elisabetta II in Scozia, sostenendo che facendo ciò si sarebbero violati gli accordi dell'
Atto di Unione (1707). Il caso fu perso sulla base del fatto che i contestatori non avevano diritto di citare la Corona e anche che la numerazione dei sovrani era parte della royal prerogative e non regolata dall'Act of Union. Ci sono altre due materie di controversia, che sono molto meno conosciute. Primo, il fatto che nella Scozia pre-unitaria ci si rivolgesse al sovrano come "Sua Grazia" e non come "Sua Maestà", e poi che il titolo preferito dai re era stato "Re / regina degli scozzesi", piuttosto che "di Scozia" (sebbene questo non fosse conosciuto).
I futuri monarchi britannici ora devono essere numerati in relazione ai loro predecessori, che siano inglesi o scozzesi, con il numero più alto. Applicando questa regola retroattivamente ai monarchi finché l'Act of Union riporti la stessa numerazione
[50].
Seguendo una decisione del Commonwealth alla conferenza del
1953, la regina Elisabetta usa differenti titoli in ognuno dei suoi regni. In ogni stato governa da Sovrano prescindendo dagli altri ruoli che assume nei suoi altri Paesi.
Onorificenze e riconoscimenti
Elisabetta II è sovrana di tutti gli ordini cavallereschi e di merito del Regno Unito e degli altri
reami del Commonwealth; inoltre, ha ricevuto innumerevoli onorificenze e riconoscimenti in tutto il mondo.
Qui sono elencate solo le onorificenze ricevute prima di salire al trono.
Stemmi e stendardi personali
Stemma della Principessa Elisabetta (1944–1947)
Stemma della Principessa Elisabetta, Duchessa di Edimburgo (1947–1952)
Stemma di Elisabetta II del Regno Unito
Stemma di Elisabetta II del Regno Unito (in Scozia)
-
Stendardo reale britannico, usato da Elisabetta II come Sovrano del Regno Unito
Stendardo reale britannico, usato da Elisabetta II come Sovrano del Regno Unito (in Scozia)
Stendardo reale del Canada, usato da Elisabetta II come Sovrano del Canada
Stendardo reale dell'Australia, usato da Elisabetta II come Sovrano dell'Australia
Stendardo reale della Nuova Zelanda, usato da Elisabetta II come Sovrano della Nuova Zelanda
Stendardo reale della Giamaica, usato da Elisabetta II come Sovrano della Giamaica
Stendardo reale di Barbados, usato da Elisabetta II come Sovrano di Barbados
Stendardo personale di Elisabetta II, usato negli altri paesi del Commonwealth
Monogramma personale di Elisabetta II
Monogramma di Elisabetta II e del principe Filippo
Note
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