venerdì 1 aprile 2016

I colori dei paesi europei negli atlanti storici



Per un'antica e tacita convenzione, nella maggior parte degli atlanti storici i paesi europei sono rappresentati con i seguenti colori:

Gran Bretagna: rosa carne

Francia: viola

Prussia: blu di Prussia

Spagna: giallo chiaro

Impero d'Austria: giallo scuro o arancione

Impero Ottomano: marrone

Impero Russo: verde veronese

Portogallo: verde chiaro

Regno di Sardegna e poi Regno d'Italia: verde smeraldo

Regno delle Due Sicilie: arancione


Barad-dur



Barad-dûr (in elfico sindarintorre oscuraLugbúrz nel linguaggio nero) è una torre di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien per le sue opere, e nello specifico per i due libri Il Signore degli Anelli e Il Silmarillion. È la dimora di Sauron nella Terra di Mezzo ed è situata nella regione di Mordor, su una cresta degli Ered Lithui a est del vulcano chiamato Monte Fato.

Circondata dalle ombre, a causa delle ceneri continuamente eruttate dal vulcano nelle vicinanze, ma anche per la presenza di Sauron in essa[2], Barad-dûr è descritta (e percepita spesso anche dagli stessi protagonisti de Il Signore degli Anelli) come rappresentazione ed estensione fisica della volontà e della potenza del Maia decaduto[3].
Tolkien non specifica mai con chiarezza quale sia la reale dimensione ed imponenza della Torre Oscura, ma ne fa cogliere fugacemente al lettore, come nella visione d'insieme che ne ha Frodo prima del suo crollo finale, quegli aspetti che sono rappresentativi della mente contorta e sigillata di Sauron: l'Occhio senza palpebre "osserva" insonne la Terra di Mezzo dal pinnacolo più alto di Barad-dûr, la cui surreale ed immensa architettura è un insieme grottesco di innumerevoli torrette, fossati, cortili, prigioni e «immensi cancelli d'acciaio e diamante»[4].


Essendo la torre la più completa realizzazione dei pensieri e delle azioni di Sauron, la trasformazione della fortezza di Isengard operata da Saruman non può che condurre fatalmente a una mimesi, ma imperfetta, «un modello infantile o una lusinga da cortigiano» - come precisa Tolkien - «di quella immensa fortezza, prigione, armeria, fornace chiamata Barad-dûr, la Torre Oscura, il cui enorme potere non temeva rivali, si beffava delle lusinghe e faceva ogni cosa con comodo, calma e sicura com'era col suo orgoglio e la sua forza smisurata.»[5]; così come un ulteriore modello imperfetto della grande torre risulta essere anche il "nuovo" mulino/fucina[6] di Ted Sabbioso nella Contea deturpata da Saruman a immagine di Mordor[7].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'esistenza[8] di Barad-dûr è legata a quella di Sauron e dell'Unico Anello essendo stata edificata con l'ausilio del suo potere.
La sua costruzione, iniziata nell'anno 1000 della Seconda Era, richiese oltre seicento anni ed essa divenne la più grande fortezza mai edificata dopo Angband; Sauron vi infuse - chiarisce Tolkien - molto del suo potere affinché potesse perdurare intatta nel corso delle ere. Come la fortezza di Morgoth, il maestro di Sauron, era celata dai Thangorodrim, così la Torre Oscura è nascosta dalle catene montuose che circondano in buona parte Mordor: gli Ephel Dúath a ovest e gli Ered Lithui a nord.
Assediata per sette anni dagli eserciti dell'ultima alleanza stretta da uomini ed elfi, Barad-dûr venne interamente demolita nel 3441 della Seconda Era, dopo la sconfitta di Sauron, ma poiché era stata creata grazie all'ausilio dell'Anello, le sue fondazioni non potevano essere distrutte se non gettando l'Anello nella voragine di Sammath Naur sul Monte Fato dove il potente artefatto era stato creato.

Ma Isildur, ammaliato dal potere dell'Anello che aveva sottratto a Sauron, si rifiutò di liberarsene gettandolo nel fuoco, e così Barad-dûr poté essere nuovamente ricostruita, nel corso della Terza Era, quando Sauron, migliaia di anni dopo, ritornò a Mordor.
Ciò che Isildur non era stato in grado di compiere viene infine compiuto dal Portatore dell'Anello grazie a Gollum; scomparso il potere di Sauron, Barad-dûr crolla su se stessa.

Adattamenti

Barad-dûr è stata ricreata nella trasposizione cinematografica de Il Signore degli Anelli diretta da Peter Jackson sulla base dei disegni dell'illustratore John Howe che assieme ad Alan Lee ha curato il design concettuale per le scenografie del film. Per esigenze cinematografiche, ne Il ritorno del re, la torre è chiaramente visibile dal Morannon, quando gli eserciti di Gondor e di Mordor si affrontano sui monti di scorie, mentre nel romanzo questo non accade a causa della distanza.

Note

  1. ^ Il passo si riferisce alla visione di Frodo sul seggio della vista in cima alla collina di Amon Hen.
  2. ^ «mentre dalla Torre Oscura si sprigionavano i veli dell'Ombra che Sauron tesseva intorno a se» (Il Signore degli Anelli, p. 1118). L'Ombra, l'Oscuro Potere sono appellativi usati nel romanzo tolkeniano per indicare la volontà, i desideri, gli effetti della presenza di Sauron e talvolta come sinonimo di Sauron stesso che tra i molti epiteti annovera anche quello di Oscuro Signore.
  3. ^ Ad esempio, la descrizione lirica delle «cupe tenebre» dell'incertezza di Sauron che avvolgono le torri e i cancelli di Barad-dûr o la descrizione della sua paura («la Torre tremò, dalle fondamenta fino alla fiera e orgogliosa cresta») quando Frodo si arroga il possesso dell'Anello in Sammath Naur sfidandone la potenza. (Ibid, pp. 1103 e 1129).
  4. ^ Ibid, p.1130.
  5. ^ Ibid, pp. 674-675.
  6. ^ «da quando è arrivato Sharkey non macina più del tutto. Stanno sempre a martellare, e fanno uscire un fumo nero e puzzolente» (Ibid pp. 1205-1206).
  7. ^ «Sì, questo è Mordor [...] Saruman lavorava per Mordor, anche quando credeva di fare i propri comodi» (Ibid, p. 1211).
  8. ^ Appendice B de Il Signore degli Anelli, opera citata, pp. 1291-1312; Il Silmarillion.

Bibliografia

  • AA.VV., Il Mondo di Tolkien, illustrazioni della Terra di Mezzo, Piemme, Casale Monferrato, 1992
  • David Day, L'Anello di Tolkien, Piemme, Casale Monferrato, 1995
  • J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Rusconi Editore, Milano, 1989
  • J.R.R. Tolkien, Il Silmarillion, Rusconi Editore, Milano, 1989
  • Alan LeeIl Signore degli Anelli, schizzi e bozzetti, Bompiani, Milano, 2005

giovedì 31 marzo 2016

Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 40. De Profundis


This is kinda how I imagined the inside of Felix's castle when I wrote Xander and Bly's escape.:

*Staircase to wine cellar. I like these stairs:







Spirals, Depth, Dark, Dreary, Gothic, Repetition,                                                                                                                     Textured.:

mines:

Il sistema di scale e di gallerie che penetravano in profondità nel sottosuolo del castello di Sleepy Providence, a Estgoth, si dipartiva sia dalla cripta della fortezza centrale, sia dai torrioni delle mura.
In tutti e tre i casi si doveva scendere a lungo, per scale strette e molto pendenti, fino ad arrivare ad alcune stanze, estremamente umide e buie, dove era possibile sostare per dormire e riposarsi, prima di proseguire nella discesa.
L'obiettivo era raggiungere il livello della falda acquifera: da quel punto si sarebbe potuti procedere in avanti, a livello orizzontale.
Fu proprio dopo aver sostato in una di quelle stanze intermedie, che Jennifer e Joelle Burke-Roche incominciarono una conversazione di una certa rilevanza.

<<Joelle... non so tu, ma io più scendo e più mi domando chi ce l'ha fatto fare... insomma, se stessimo cercando un tesoro sepolto, magari, forse, chissà, potrebbe anche avere un senso... ma così... sapendo che dall'altra parte ci sarà qualcosa di molto simile all'inferno... io sto perdendo di vista il senso dell'insieme, e non riesco a capire i tuoi moventi... te ne stavi così bene a New York... non era ancora il tuo turno: per quale ragione hai voluto anticipare le cose?>>

<<L'immortalità e l'eterna giovinezza non ti sembrano sufficienti come ragioni?
Certo, me ne stavo divinamente, ma l'idea che a un certo punto gli Iniziati mi avrebbero prelevata e costretta a fare da animale d'allevamento per il loro stramaledettissimo Programma Genetico non mi piaceva per niente!
E così ho deciso: mio "caro" Waldemar, non sarai tu a venire a prendere me, quando ti farà comodo, ma sarò io, a venirti a prendere, e a renderti mio schiavo! 

Queste sono le ragioni della mia alleanza con Vlad e questo è il motivo per cui vado a Gothian, l'unico posto dove, se Waldemar vuole venirmi a prendere, dovrà farlo combattendo con le unghie e con i denti!>>

<<Sei consapevole che, anche se diventerai un Vampiro Psichico e persino una Non-Morta, potrai comunque rischiare la Vera Morte? Anche un Vampiro può essere ucciso: Virginia, per esempio...>>

<<Io non sarei così sicura che Virginia sia morta. Ha condiviso con me i suoi ricordi, prima di sparire dalla circolazione. C'era un forte legame tra me e lei, ed io percepisco qualcosa... Virginia si nasconde da qualche parte, allo stesso modo in cui è nascosta Jessica. 
Non sono prigioniere: sono nascoste di loro spontanea volontà
Forse hanno persino imparato a volersi bene... cosa che dovremmo fare anche noi, considerata la situazione in cui ci troviamo>>



<<E allora ascolta i buoni consigli di tua sorella. Non andare a Gothian! Non mettere a rischio la tua vita!>>

<<Chi vuole ottenere qualcosa deve anche rischiare e avere coraggio!
Certo, una nave che resta sempre nel porto non corre rischi, ma non è per questo che vengono costruite le navi.
Allo stesso modo, nella vita, bisogna saper prendere il largo, mettersi in gioco,  senza paura, se si vuole raggiungere i propri obiettivi.
Come disse un grande del passato: Navigare necesse est, vivere non!>>

<<Ah, e questo ti sembra navigare, Joelle? Ci stiamo inabissando...
In ogni caso, tu parli di rischio e di coraggio, ma il più delle volte l'istinto di sopravvivenza è quello della paura. Di fronte al rischio, chi fugge, ha molte più probabilità di sopravvivere e quindi anche di riprodursi. La selezione naturale premia la paura, non il coraggio!>>

<<Ma questo riguarda gli animali, Jenny! Noi siamo umani e la condizione umana ci impone coraggio, dignità. creatività. 
Anche amore, certo, ma purché l'amore non diventi un'ancora che ci blocca. 
Dobbiamo decidere in autonomia: non si vive per accontentare gli altri! La scelta deve essere solo nostra...
Comunque, se davvero pensi che io sia in pericolo, be', allora mi sento in dovere di dirti che lo sei anche tu>>

<<In che senso?>>

<<Tu hai detto più volte di aver promesso a Waldemar di "guardagli le spalle" e di proteggerlo, avvalendoti anche dei poteri che ti derivano dall'essere una Vestale della Fiamma di Atar.
Quello che mi chiedo, ed è una domanda indiscreta, alla quale hai il diritto di non rispondere, è se tu provi qualcosa per lui e se desideri che si compia la profezia secondo cui voi dovreste avere una figlia>>

<<Io credo che lui, se non ci fosse stato di mezzo il Grande Disegno e il Programma Genetico, non avrebbe mai desiderato avere figli.
Una volta Waldemar mi ha detto che, secondo lui, e cito testualmente: "Non nascere può essere il più grande dei doni">>



Joelle sospirò:
<<E' una frase tipica di lui>>

Jennifer sorrise:
<<Un'altra volta io gli dissi che lo stimavo, e lui ne fu così meravigliato che quasi gli parve un'offesa e mi disse, e cito parola per parola: "Voi Iniziati avete troppa stima di me. E per essere sinceri, avete troppa stima di tutto il genere umano. Mi chiedete di salvare l'umanità, ma io mi chiedo: l'umanità merita davvero di essere salvata?">>

Joelle scosse il capo:
<<Ecco in che mani si è messo l'Ordine degli Iniziati! Il Grande Disegno è stato affidato a uno che non ci crede nemmeno!>>

Jennifer corrugò la fronte:
<<Farà il suo dovere: di lui si può dire di tutto, ma non che non abbia un forte senso morale. 
E' un uomo d'onore e mantiene le promesse.
Il suo pessimismo è troppo forte, certo, ma è tipico delle persone che hanno una sensibilità superiore: più sei sensibile e più ti accorgi dei pericoli e delle malignità.
L'uomo insensibile non si accorge di niente, e sta meglio.
Certo ci devono essere, nel passato di Waldemar, delle ombre molto più oscure di quelle che lui lascia trasparire. Ma soprattutto c'è il fatto che ha visto il futuro, ed è evidente che quel futuro non gli piace.
Anche io, in parte, ho il dono della Premonizione e ho intravisto alcune possibilità, nel futuro: a me non sembrano così terribili>>

Joelle la fissò:
<<Però non hai risposto alla mia domanda. Cosa provi per lui? Te lo chiedo anche perché a me sta decisamente antipatico>>

Jennifer allargò le braccia:
<<Questo si era capito. Cosa provo io per lui? Non lo so esattamente: sono confusa.
Vedi, anche se lo conosco da poco, lui è presente da molto tempo nelle mie Visioni. 
Ogni Visione è come un sogno difficile da ricordare e da interpretare.
Chi ha premonizioni vede come in uno specchio e in maniera confusa: è come un enigma da decifrare.
Waldemar è un enigma avvolto nel mistero, ma forse sto incominciando a capire qualcosa di lui, e mi interessa conoscerlo meglio>>

<<E aspetterai che lui torni da te, ti prenda e ti porti via da questo castello?>>

Hohenschwangau Castle. Bavaria. Germany:

Eltz Castle in Germany:

<<Sì, gliel'ho promesso. Quando gli donai l'Anello del Fuoco, gli dissi: 
"Prendi questo anello, perché le tue fatiche saranno gravi, ed esso sempre ti sosterrà, preservandoti dalla stanchezza.
Quanto a me, il mio cuore è legato a questo luogo, e qui dimorerò, mentre questo mondo si consuma, e l'ultima era degli uomini giungerà al suo compimento. 
Fino a quel giorno, io ti aspetterò...">>

Joelle scosse il capo:
<<Molto poetico, ma decisamente poco pratico. Non si sa quando farà ritorno. 
Ci sarà una guerra, ai confini di Gothian, e Waldemar potrebbe non sopravvivere.
Ma se anche sopravvivesse a questa guerra, sareste comunque divisi. Se Gothar fosse sconfitto e Waldemar diventasse un eroe, e se tutto ciò che speri si avverasse, egli dovrebbe comunque affrontare altre prove. Ci sarebbero altri pericoli, forse sotto forma di tentazioni.
Qualcosa che lo convinca a restare, o più precisamente qualcuno. Una donna, forse una principessa aliena...>>

<<Come fai a sapere tutto questo?>>

<<Virginia me ne parlò, e poi anche Vlad. Vedi che anch'io ho le mie fonti?
Esiste una principessa aliena ed esiste una possibilità che tra lei e Waldemar nasca qualcosa. 
Sarebbe un'unione gloriosa.
Lui perverrebbe finalmente alla regalità, come immagine e splendore dei suoi antenati, gli antichi Re del passato, in gloria, senza macchia, all'alba di un nuovo mondo.
Ma tu, sorella mia, tu ti trascineresti qui nell'oscurità e nel dubbio, come una notte d'inverno che arriva senza una stella. 
Qui dimoreresti, legata al tuo dolore, sotto gli alberi che avvizziscono, finché il mondo intero non sarà consumato, così come la tua giovinezza e la tua bellezza.
Perché questo è inevitabile: che sia velocemente o per lento sfacelo del tempo, la tua bellezza sfiorirà, così come la tua capacità di generare una nuova vita>>

“I knew what it was to yearn for a life so distant it seemed that it had never been anything more than a dream.” ~Alice Hoffman, The Dovekeepers:

<<E' la natura delle cose, Joelle! E anche della nostra condizione umana...
E tu dovresti accettarla, invece di rincorrere la falsa immortalità dei Vampiri!
Vuoi forse convincermi a venire a Gothian con te? E magari diventare una di loro, una Non-Morta, e illudermi di conservare la mia giovinezza e la mia bellezza così come la si illudevano di conservarle le regine dell'antico Egitto, che si facevano imbalsamare e chiudere in superbi sarcofagi, sotto statue di divina perfezione, come Nefertiti.
No... quella non è vita, quello è soltanto un lungo sonno di morte vivente, come una mummia in un sepolcro>>

Quelle parole suonarono particolarmente cupe in quelle profondità.
<<E allora resta, e resta per sempre una Vergine Vestale, a cui non rimane che invocare la clemenza degli Dei. Prega il tuo Signore Atar di conservarti...>>

E Jennifer, incredibilmente, lo fece:
<<De profundis clamavi ad ad Te, Domine. Dalle profondità a te ho gridato, o Signore: ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. L'anima mia si è retta sulla sua parola, ha sperato in te, dalla veglia del mattino sino a notte, perché presso di te vi è misericordia,
e redenzione, e tu redimerai l'umanità da tutte le sue colpe>>

Joelle, che non aveva mai detto una preghiera in vita sua, scosse nuovamente il capo, si alzò, e disse:
<<E' ora di muoversi. Non intendo restare ferma qui un minuto di più>>

E la loro discesa continuò: scale, e sempre scale e ancora scale.

Spiral.:

Chateau de la Source, Luxembourg:

.:

A map of the Underworld of Greek mythology.<< Hey look, guys! You can see the area where our mother lives!:


Poi, finalmente, arrivarono all'acqua.
Quella era la Falda di Estgoth. Più in giù non si poteva andare. Ora bisognava procedere in avanti, lungo i moli e i ponti, fino al Varco di Estgoth.





Cast

Mia Wasikowska - Jessica, Jennifer and Joelle Burke-Roche

Jessica Chastain - Virginia Dracu

Alec Newman - Lord Roman Waldemar, Gran Maestro dell'Ordine degli Iniziati agli Arcani Supremi

mercoledì 30 marzo 2016

Denethor, Boromir e Faramir: la Casa dei Sovrintendenti di Gondor



Quella di Sovrintendente di Gondor è una carica istituzionale del Regno di Gondor durante la Terza Era di Arda, l'universo immaginario fantasy ideato dallo scrittore inglese John Ronald Reuel Tolkien e corrisponde a quella di Primo Ministro. Il Sovrintendente (in originale Steward) in carica durante i fatti raccontati ne Il Signore degli Anelli è Denethor II, poi Faramir, mentre informazioni dettagliate riguardo a questo ruolo si trovano nell'appendice A del romanzo, "Annali dei Re e Governatori".


L'ufficio di Sovrintendente fu creato al tempo di Re Rómendacil I per indicare il consigliere di maggiore prestigio presso il sovrano da lui scelto in virtù della sua saggezza e onestà e al quale non era permesso andare in guerra o viaggiare all'estero[1].
Il primo Sovrintendente di cui si abbia notizia è Húrin di Emyn Arnen, uomo di alto lignaggio numenoreano, la cui famiglia discendeva in via collaterale dalla casa di Anarion, il fratello minore di re Isildur o, nelle parole di Tolkien, “gli Húrinionath non erano discendenti in linea diretta di Elendil, [ma] erano in ogni caso di origine regale”[2].
In onore del progenitore, la Casa dei sovrintendenti divenne nota come Casa di Húrin, in quanto i re di Gondor usavano sceglierlo tra i suoi discendenti. Fu però solo a partire da Pelendur che la sovrintendenza divenne ereditaria e si trasmise usualmente da padre in figlio (o da parente a parente prossimo).
Con la scomparsa, nell'anno 2050, del re Eärnur, che partì per Minas Morgul dopo essere stato sfidato dal Re Stregone di Angmar e non fece mai più ritorno, i Sovrintendenti assunsero la Reggenza del Regno.

Il Sovrintendente Reggente sommava quindi la carica di Primo Ministro e quella di Capo dello Stato, ma non era il Re, in quanto il trono spettava ai discendenti di Isildur.

I Sovrintendenti Reggenti sedettero su un trono nero, alla base del Trono Bianco del Re



Denethor era caduto in una grave forma di depressione in seguito alla morte di Boromir, suo figlio prediletto, della quale incolpava Gandalf.

Dalla caduta dei Re, i Sovrintendenti Reggenti di Gondor sono stati:
  • Mardil Voronwë il Costante (2050 - 2080 T.E.)
  • Eradan (nato nel 1999, Sovrintendente dal 2080 al 2116)
  • Herion (n. 2037, S. 2116 - 2148)
  • Belegorn (n. 2074, S. 2148 - 2204)
  • Húrin I (n. 2124, S. 2204 - 2244) - Ebbe due sorelle maggiori
  • Túrin I (n. 2165, S. 2244 - 2278) - Si sposò due volte ed ebbe numerosi figli
  • Hador (n. 2245, S. 2278 - 2395) - Nacque dalla seconda moglie di Túrin I, visse sorprendentemente centocinquant'anni
  • Barahir (n. 2290, S. 2395 - 2412)
  • Dior (n. 2328, S. 2412 - 2435) - Non ebbe figli, gli successe il figlio della sorella, Denethor
  • Denethor I (2435–2477)
  • Boromir I (2477–2489)
  • Cirion (2489–2567)
  • Hallas (2567–2605)
  • Húrin II (2605–2628)
  • Belecthor I (2628–2655)
  • Orodreth (2655–2685)
  • Ecthelion I (2685–2698)
  • Egalmoth (2698–2743)
  • Beren (2743–2763)
  • Beregond (2763–2811)
  • Belecthor II (2811–2872)
  • Thorondir (2872–2882)
  • Túrin II (2882–2914)
  • Turgon (2914–2953)
  • Ecthelion II (2953–2984)
  • Denethor II (2984–3019)
  • Faramir (15 marzo 3019)[3] 


Faramir depose la Reggenza dopo l'incoronazione di Aragorn, che lo confermò nella carica di Primo Ministro.
Faramir sposò Eowin di Rohan, da cui ebbe il figlio Elboron, mentre Eomer sposò la cugina di Faramir, la schizzinosa principessa Lothiriel di Dol Amroth, da cui nacque il figlio Aelfwine il Bello.

Dopo il Ritorno del Re

Quando Re Elessar riprese il trono di Minas Tirith, i Sovrintendenti smisero di reggere il regno, tornando alla loro funzione originaria di consiglieri. I loro nomi non ci sono noti, a parte quello di Faramir (T.E. 2983 - Q.E. 82), che venne nominato Sovrintendente da Aragorn in persona. Il prologo de Il Signore degli Anelli, nomina il nome di Barahir"nipote del Commissario Faramir", all'epoca della morte di Elessar e sotto Re Eldarion, ma non specifica se fosse Sovrintendente. Scritti minori nominano Elboron, figlio di Faramir, e suo figlio, Barahir, appunto.
Alla fine della Terza Era, sotto la reggenza di Denethor II, il re fece finalmente ritorno: è l'epoca della guerra dell'Anello, quando Boromir figlio primogenito di Denethor partì per Gran Burrone e divenne membro della Compagnia dell'Anello, cadendo poi sulle rive dell'Anduin contro gli Orchi, e Denethor stesso morì sul rogo durante l'assedio di Minas TirithAragorn, figlio di Arathorn II e capitano dei Dúnedain, erede di Isildur e dunque legittimo erede al trono, tornò in Gondor dopo la vittoria nella battaglia dei Campi del Pelennor e reclamò la corona, che gli venne consegnata, dopo la definitiva sconfitta di Sauron, da Faramir secondo figlio di Denethor.
Fu così che, il 1º maggio dell'anno 3019, Aragorn fu incoronato re dei Regni Riuniti di Arnor e Gondor con il nome di re Elessar, fondando la Casa di Telcontar (Telcontar è la traduzione del soprannome di Aragorn nel nord,Grampasso). Faramir rimase comunque Sovrintendente, ed ottenne inoltre il principato dell'Ithilien.


Note

  1. ^ J.R.R. Tolkien Unfinished Tales pg. 319 nota 53
  2. ^ The History of Middle-earth, vol. XII, The Peoples of Middle-earth: "The Heirs of Elendil," pgs. 204-207,222-223
  3. ^ Dopo la morte di Denethor e durante la malattia di Faramir, il comando della città fu temporaneamente affidato al principe Imrahil di Dol Amroth. Aragorn non fu proclamato subito Re, anche se tutti, compreso Imrahil, erano disposti a riconoscerlo tale. Faramir restituì simbolicamente l'incarico di Reggente dopo l'incoronazione.

Bibliografia

Voci correlate