domenica 24 gennaio 2016

Le insegne reali del Sacro Romano Impero



Le insegne imperiali o "regalia", o "gioielli della corona imperiale" (in tedesco Reichsinsignien, Reichskleinodien, Reichsschatz) sono i regalia degli imperatori e dei re del Sacro Romano Impero. Le parti più importanti sono la corona imperiale, la lancia sacra e la spada imperiale. Oggi sono conservate nella camera del Tesoro del palazzo di Hofburg a Vienna, in Austria.
Le Insegne imperiali sono le uniche insegne reali perfettamente conservate dal medioevo. Durante il Basso Medioevo, la parola "insegne imperiali" ha avuta molte variazioni in lingua latina, infatti questi erano chiamati: insignia imperialiaregalia insigniainsignia imperalis capellae quae regalia dicuntur ed altre parole simili.
Sotto, miniatura ritraente Carlo Magno.

Le insegne imperiali si possono dividere in due gruppi: il più grande chiamato Nürnberger Kleinodien, in italiano "gioielli di Norimberga", perché vennero conservati proprio a Norimberga dal 1424 al 1796.
Questo gruppo comprende la corona imperiale e parte del vestiario; il globo imperiale (cioè un globo crucigero) lo scettro imperiale, la spada imperiale, la spada cerimoniale, la Croce imperiale e la lancia sacra e tutti i reliquiari tranne la "borsa di santo Stefano.
Il secondo gruppo, chiamato Aachener Kleinodien, in italiano "gioielli di Aquisgrana", perché le insegne appartenenti a questi gruppo vennero conservate ad Aquisgrana fino al 1794.
Questo gruppo comprende la borsa di santo Stefano, la Bibbia imperialeAltachiara la leggendaria spada di Carlo Magno.
Sotto, Francesco II d'Asburgo-Lorena, ultimo imperatore del Sacro Romano Impero e primo Imperatore d'Austria.


ista dei componenti delle insegne imperiali

Gioielli di AquisgranaLuogo di origine e data di produzione
Borsa di santo Stefanoinizi del IX secolo
Bibbia imperialeAquisgrana, fine dell'VIII secolo
AltachiaraEuropa orientale, seconda metà del IX secolo

L'ultimo imperatore del Sacro Romano Impero Francesco II indossa le insegne. Sono ben evidenti: corona, scettro, globo, camice, stola, scarpe e guanti.
Gioielli di NorimbergaLuogo di origine e data di produzione
Corona imperialeGermania occidentale, seconda metà del X secolo
Croce imperialeGermania occidentale, attorno al 1024/1025
Lancia sacraVIII/IX secolo
Frammento della Vera Croce
Spada imperialeGermania, fine XI secolo
Globo imperialeGermania occidentale, fine XII secolo
Mantella d'incoronazionePalermo, 1133/1134
CamicePalermo, 1181
DalmaticaPalermo, attorno al 1140
CalzePalermo, attorno al 1170
ScarpePalermo, attorno al 1130 o attorno al 1220
GuantiPalermo, 1220
Spada cerimonialePalermo, 1220
StolaItalia centrale, attorno al 1338
"Adlerdalmatika" (dalmatica con aquila)Germania settentrionale, attorno al 1350
Scettro imperialeGermania, inizi del XIV secolo
AspersorioGermania, inizi del XIV secolo
Reliquiario con cateneRoma o Praga, attorno al 1368
Reliquiario con frammenti dei vestiti di san Giovanni EvangelistaRoma o Praga, attorno al 1368
Reliquiario con un frammento della mangiatoia di Gesù CristoRoma o Praga, attorno al 1368
Reliquiario con un osso del braccio di sant'Annaprobabilmente Praga attorno al 1350
Reliquiario con un dente di san Giovanni BattistaBoemia, attorno al 1350
Custodia della Corona imperialePraga, attorno al 1350
Reliquiario con un pezzo della tovaglia usata per l'Ultima cena

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Gli Ordini monastico-cavallereschi delle Crociate

The Crusades Knight orders:

Negli Ordini religiosi cavallereschi (o Ordini religioso-militari), gli aderenti fanno voto di combattimento accanto a quelli di castità, obbedienza e povertà personale, che sono caratteristici della tradizione monastica.
Lo status d'uomo d'armi che caratterizza gli appartenenti a tali ordini, li differenzia nettamente da qualunque altro ordine religioso d'area cristiana.
Gli ordini religioso-militari hanno avuto una parte importante nella storia della cristianità medievale. Storicamente nacquero con le Crociate, che affermarono un nuovo significato del termine miles Christi: esso non indicava più solo il "martire della fede", ma anche il "combattente al servizio della fede". A quel tempo vi era però una proibizione che impediva ai cavalieri di prendere gli ordini sacri: un monaco non può spargere sangue altrui.
La creazione degli ordini religioso-militari superò questa proibizione: all'interno di tali ordini si poteva essere al tempo stesso monaci e cavalieri. Oltre che alle Crociate, essi sono legati alla sconfitta dei musulmani in Spagna e deipagani in Europa Orientale e nel Baltico.
La maggior parte di questi ordini si estinsero dopo la fine delle crociate. Una parte dei nomi di tali ordini sono stati ripresi in vario modo da associazioni moderne di laici, ma la Santa Sede, oltre ai propri ordini equestri, riconosce e tutela due soli ordini cavallereschi: il Sovrano Militare Ordine di Malta e l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Di seguito si riporta la lista dei principali ordini fondati nel medioevo e la relativa data di istituzione.
Di questi lo Stato italiano riconosce oggi soltanto l'Ordine di Malta e l'Ordine del Santo Sepolcro; inoltre autorizza l'uso delle onorificenze dei seguenti ordini, considerati ordini dinastici: Ordine Costantiniano di San Giorgio, Ordine di S. Stefano Papa e Martire e Ordine di San Giuseppe

sabato 23 gennaio 2016

Charles Brandon, Duca di Suffolk

Wedding portrait of Charles Brandon, Duke of Suffolk, childhood friend of Henry VIII and Mary Tudor, Henry's sister, c.1516:


Charles Brandon1º Duca di Suffolk (1484 – Guildford22 agosto 1545), è stato un cortigiano inglese e marito di Maria Tudor, sorella di Enrico VIII d'Inghilterra.
Tramite sua figlia Frances Brandon, era nonno di Jane Grey, che fu regina d'Inghilterra per alcuni giorni nel 1553 e condannata a morte dalla cugina Maria I d'Inghilterra
Nel 1509 il giovane Charles si era trovato in un'imbarazzante situazione coniugale che ebbe modo di rivelare al mondo tutta la sua ambizione. Nel 1505 infatti si era "impegnato" con Anne Browne, una giovane donna di prestigioso lignaggio: suo padre era Anthony Browne, governatore di Calais, e sua madre Lucy era una Neville.
Charles e Anne erano stati promessi sposi per "verba de praesenti", un contratto vincolante ai sensi del diritto canonico. In tali casi, non era necessaria alcuna cerimonia né testimoni; come si può immaginare, questo portò a diversi casi spiacevoli di uomini, e più raramente di donne, che infrangevano la promessa di matrimonio non rispettando il diritto canonico. Charles apparentemente seguì tutta la prassi e consumò il matrimonio, come dimostra la nascita di una figlia nel 1506. Pur tuttavia non la sposò mai. Contrasse matrimonio, invece, con la zia della fanciulla, una facoltosa vedova di nome Margaret Neville Mortimer.
Queste nozze non furono mai prese sul serio a causa della loro dubbia natura e a causa, soprattutto, di un'azione legale intrapresa dalla famiglia di Anne che ne chiese l'annullamento sulla base del precedente contratto. In seguito a ciò Charles sposò Anne Browne con una fastosa e affollata cerimonia pubblica. La coppia ebbe un'altra figlia nel 1510, ma appena due anni dopo Anne morì.
Ricapitolando, Charles contrasse un primo matrimonio con Margaret Mortimer, in seguito chiese una dispensa papale che gli consentisse il divorzio dalla stessa, sulla base del fatto che tra i coniugi vi era una stretta parentela. La richiesta venne accolta e il duca poté sposare Anne Browne, che poi morendo lo lasciò vedovo. Dalla seconda moglie ebbe due figlie:
  • Anna Brandon (morta nel 1557)
  • Maria Brandon (1510 – c.a. 1542)
Nel 1514 fu insignito del titolo di duca di Suffolk come ricompensa per il valore militare dimostrato nella campagna di Francia, durante la quale aveva ricoperto la carica di maresciallo dell'esercito.
Nello stesso anno fu inviato in missione diplomatica presso la corte francese, dove era regina la sorella minore del re Enrico VIII, Maria Tudor, che aveva sposato l'anziano Luigi XII di Francia. Rimasta vedova dopo appena tre mesi di matrimonio, la giovane si innamorò di Charles e, vedendo che il fratello tardava a prendere una decisione circa la sua sorte, i due si sposarono senza attendere l'autorizzazione di Enrico.
Tornati in Inghilterra, i consiglieri del re proposero nei confronti del traditore la condanna a morte. Enrico invece si mostrò alla fine magnanimo e partecipò ad una seconda cerimonia nuziale a Greenwich Palace il 13 maggio 1515.
Il primo figlio della coppia fu chiamato Enrico in onore dello zio Enrico VIII. La coppia ebbe tre figli:
La prima moglie di Charles, Margaret Mortimer, continuò a minacciare la legalità del terzo matrimonio e quindi la legittimità della prole avuta da Maria. La faccenda fu risolta dal cardinaleThomas Wolsey, consigliere di Enrico VIII, che in passato aveva risolto i non pochi problemi legali relativi al primo matrimonio del duca di Suffolk. Fu proprio sulla falsariga del divorzio andato a buon fine del cognato che anche Enrico VIII sperò di liberarsi della prima moglie Caterina d'Aragona.
Rimasto vedovo nel giugno del 1533, Charles diede scandalo risposandosi, il 7 settembre dello stesso anno, con una ricca e nobile ereditiera della quale era stato nominato tutore,Catherine Willoughby, figlia dell'ex dama di compagnia della regina Caterina, María de Salinas; Catherine, all'epoca quattordicenne, fino a poco tempo prima era stata promessa al figlio Enrico, ma il giovane era di salute cagionevole e Charles preferì sposare lui stesso la fanciulla, probabilmente anche allo scopo di non dover rinunziare al cospicuo patrimonio della sua pupilla. Dalla quarta moglie ebbe:
Charles Brandon morì dopo una breve malattia nel 1545. Aveva 61 anni, un'età per l'epoca avanzatissima e fu sepolto con le massime onorificenze e per espresso volere del suo amico di sempre, re Enrico VIII, nella cappella di San Giorgio presso il castello di Windsor. La sua lapide si trova sulla destra della navata centrale a pochi metri da quelle del noto sovrano (morto nel 1547).
Prima di morire Enrico VIII stese nel testamento le proprie volontà circa le sorti della corona d'Inghilterra: la sua principale preoccupazione era che sul trono non potesse mai sedere un sovrano straniero. Pertanto, nel caso in cui i suoi figli EdoardoMaria ed Elisabetta fossero morti senza eredi, sarebbero saliti al trono i discendenti di sua sorella Maria. Enrico e Maria avevano una sorella maggiore, Margherita, sposata però con il re Giacomo IV di Scozia, uno straniero quindi.
Edoardo VI però modificò la linea di successione al trono estromettendo le sorelle. In tal modo diventarono eredi al trono le nipoti di Charles e Maria Tudor: le sorelle Grey, figlie di Francesca. La primogenita Giovanna divenne, alla morte di Edoardo VI, regina d'Inghilterra, ma sedette sul trono poco più di una settimana in quanto Maria, figlia di Enrico VIII e Caterina d'Aragona, passata alla storia come Maria la Sanguinaria, rivendicò il trono e condannò a morte l'usurpatrice.
Quando nel 1603 morì senza figli anche l'ultima dei Tudor, la regina Elisabetta I, nessun discendente di Charles e Maria Tudor era in vita. Ai Tudor successero gli Stuart con Giacomo I, pronipote di Margherita Tudor.

Margaret Tudor, sorella di Enrico VIII e moglie di Giacomo Stuart

Margaret Tudor - Daniel Mytens - 1620-38.jpg

Margaret Tudor - kings-and-queens Photo:

Margaret Tudor, Queen of Scotland, Sister of Henry VIII Portrait of Margaret Tudor (1489-1541) Queen of Scotland from 'Memoirs of the Court of Queen Elizabeth' after a portrait by Daniel Mytens (c.1590-1642),:

Margherita Tudor (Londra28 novembre 1489 – Castello di Methven18 ottobre 1541) nata principessa d'Inghilterra, divenne regina consorte di Scozia, come moglie del re Giacomo IV di Scozia.
Era la seconda figlia del re Enrico VII d'Inghilterra e della regina consorte, Elisabetta di York. Ebbe un fratello maggiore, Arturo Tudor, principe di Galles, e due fratelli minori, ognuno dei quali sedette su un trono: Enrico VIII e Maria Tudor.
Inoltre, fu madre del re Giacomo V di Scozia, quindi nonna sia della regina Maria Stuart che del di lei consorte Enrico Stuart, Lord Darnley.
Intelligente ed energica, a quattordici anni il padre la destinò in moglie a Giacomo IV di Scozia, ventottenne amante delle donne. Mentre erano in corso le trattative, l'amante di Giacomo, la bella lady Margaret Drummond, morì in circostanze misteriose.
Umiliata dai continui tradimenti del marito e afflitta dalla nostalgia di casa, Margherita scriveva disperata lettere al padre per lamentarsi della sua sorte infelice.
Il matrimonio scozzese non durò a lungo: nel 1513, in seguito alla battaglia di Brankston Hill, presso Flodden, Giacomo la lasciò vedova.
Margherita si ritrovò inoltre reggente del figlio Giacomo V: governò la Scozia fino alla sua maggiore età, con mano ferma e autoritaria. Il suo governo però, soprattutto perché guidato da una donna, ricevette critiche e perplessità. Non sarebbe andata meglio nella generazione successiva: Giacomo V infatti sarebbe morto lasciando sul trono una figlia di pochi giorni,Maria Stuarda e sua moglie come reggente, Maria di Guisa.
Contrasse un secondo matrimonio con il conte di Angus Archibald Douglas, VI conte di Angus ma ben presto anche quella unione si rivelò infelice. Margherita però non si perse d'animo: era una donna autonoma e autorevole e si consolò con vari amanti, destando però le aspre critiche di suo fratello Enrico.
Uno dei suoi amanti, il Lord cancelliere Henry Stewart, divenne prima suo convivente, benché fosse anch'egli già sposato, e in seguito il suo terzo marito. Ciò fu possibile grazie ad una dispensa papale.
Vedendo la possibilità data dal papa alle sorelle Margherita e Maria Tudor di sposare uomini divorziati, anche Enrico si persuase di poterne usufruire per la sua causa: ripudiareCaterina d'Aragona, che non era stata capace di dargli figli maschi, e poter sposare la sua favorita Anna Bolena.

Ritratti delle sei mogli di Enrico VIII

Tudor Queens - Catherine of Aragon, first wife of King Henry VIII of England....... by KristinaGehrmann:

Sopra, Caterina d'Aragona, sotto Anna Bolena

TudorQueens - Anne Boleyn, second wife of King Henry VIII of England.... by KristinaGehrmann:

Sotto, Jane Seymour

Tudor Queens  - Jane Seymour third wife of King Henry VIII of England...... by KristinaGehrmann:

Anna di Cleves

tudor:

Caterina Howard

Anne of Cleves  Fourth wife of Henry VIII:

Catherine Howard by Kristina Gehrmann:

Caterina Parr

Catharine Parr-last wife of Henry VIII:


Which "The Tudors" Queen are You? I am Queen Anne Boleyn:

Elisabetta Woodville, la nonna materna di Enrico VIII

Queen Elizabeth Woodville. Wife of Edward IV, mother of Elizabeth of York, Henry VIII's grandmother.:

Elisabetta Woodville (Grafton Regis1437 – 1492) fu regina consorte d'Inghilterra dal 1465 al 1483 quale moglie di Edoardo IV d'Inghilterra. Il suo primo marito John Grey di Groby(1432 circa-17 febbraio 1461) morì alla Seconda battaglia di St.Albans. Rispetto alle altre regine consorti Elisabetta era di natali più modesti essendo figlia di un piccolo nobile, il barone Richard Woodville, I conte di Rivers (1405-12 agosto 1469) che divenne conte solo dopo il regale matrimonio della figlia, mentre la madre Giacometta di Lussemburgo era figlia del conte di Saint PaulPietro I del Lussemburgo. A causa della sua estrazione Edoardo litigò violentemente con Richard Neville, XVI conte di Warwick, che voleva per lui un'unione più altolocata tanto che Warwick arrivò ad appoggiare la causa dei Lancaster all'interno della Guerra delle due rose.
Fra i suoi numerosi figli si ricordano Edoardo e Riccardo, meglio noti come i Principi nella Torre ed Elisabetta di York che sposò il lancastriano Enrico VII Tudor, padre del famoso Enrico VIII.

Sotto, sua madre Jacquetta di Lussemburgo, Duchessa di Bedford.

Jacquetta of Luxembourg.. Born: 1416 Died: May 30, 1472 Children: Elizabeth Woodville, Anthony Woodville, 2nd Earl Rivers, Catherine Woodville, Duchess of Buckingham, John Woodville, Anne Woodville, Mary Woodville, Richard Woodville, 3rd Earl Rivers, Lionel Woodville, Edward Woodville, Lord Scales, and 4 other girls.: