domenica 13 dicembre 2015

Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 25. La Valle di Alfarian




Una valle. 
Forse l'ultima valle, per la speranza degli uomini.
Altissime, maestose montagne, dalle vette pietrose, circondate da nubi.
Alberi e alberi e ancora alberi, fino all'orizzonte, come mai se ne erano visti.
E foreste assolate, e verde intero sereno. Qui adesso cammineremo, prima che finisca l'estate.
Il volto di Waldemar si illuminò e, per la prima volta dopo tanto tempo, si concesse un sorriso di pura gioia.
Il suo sguardo aveva un'espressione quasi divertita, come se volesse dire: 
"avete visto, uomini di poca fede?"





Le facce di tutti gli altri, nessuno escluso, erano rimaste attonite, come se una magia le avesse trasformate in statue di sale.
Era la prima volta che vedevano il Nuovo Mondo.
Non avevano potuto vedere nulla, prima, perché erano arrivati di notte, di soppiatto, nei sotterranei, come ladri.
Avevano dormito e si erano sfamati. 
E finalmente, le porte esterne del castello di Alfarian erano state aperte.
Valeva la pena aspettare la luce del giorno, sotto quel Nuovo Sole.
Quelle facce parevano domandarsi anche: "Perché proprio a lui tutto questo è stato rivelato? Perché solo lui ha la chiave?"
E lui ripensava alle parole che qualcuno disse qualche millennio prima: beati i miti, perché erediteranno la terra.
Sollevò il braccio destro ed indicò l'orizzonte:
<<Percorreremo la Valle verso sud, seguendo la via che costeggia il fiume Leth, fino alla sua confluenza col Dhain, nella grande pianura, poi torneremo indietro.
Potete vedere come la vegetazione sia molto simile a quella delle nostre Alpi. Simile, ma non identica. E' compito di questa missione studiare attentamente il suolo, il clima, la flora, la fauna e naturalmente la civiltà degli Svartalfar, i cui villaggi sono stati avvertiti del nostro prossimo passaggio. 
Come potete vedere la temperatura è piuttosto mite, perché qui siamo in piena estate, ma d'inverno questi luoghi, anche a causa dell'altezza, diventano piuttosto freddi.
Approfondiremo anche questo discorso più avanti.
Ora procediamo: ci fermeremo tra non molto per i primi rilevamenti, ma ora immergiamoci in questa nuova realtà!>>
Poi, rivolto al  Consigliere Albedo e al Generale Leonenko, dichiarò:
<<Fate in modo che nessuno si accorga delle armi che portate indosso. Non ce ne sarà alcun bisogno, almeno non in questa prima escursione>>






Greta Van Garrett si avvicinò a Waldemar e gli parlo sottovoce:
<<Andando a sud volteremo le spalle al nemico. Ci ho riflettuto: potrebbe essere pericoloso. E poi, potremmo approfittare di questa occasione per valutare meglio, da vicino, le forze di Gothian. Dovremmo andare a nord, avvicinarci al confine di quel luogo che terrorizza tutti. Dobbiamo mostrare che noi non abbiamo paura. Forse così gli Svartalfar capirebbero meglio che possiamo aiutarli contro i vampiri di Gothian...>>
Waldemar scosse il capo:
<<Comprendo il vostro ragionamento e le vostre preoccupazioni, ma vi prego di credermi: non c'è pericolo, per il momento.
E dico questo non solo perché non ho avuto premonizioni al riguardo, ma anche perché so che il Signore Gothar si è impegnato con gli altri Immortali a non spostare le sue forze al di là del circolo polare. Non userà la forza, ma l'inganno. 
Ciò che ho previsto è che tenterà di seminare seminare discordia tra noi.
Io so quando scatterà la trappola e vi garantisco che ancora non è il momento. 
In ogni caso, non sarò certo io ad attaccare per primo. Ora dobbiamo concentrare la nostra attenzione nel conoscere bene il territorio e i suoi abitanti>>
Lei parve vagamente delusa. ma l'obbedienza militare prevalse:
<<Se lo dite voi, Milord, vi credo>>
Waldemar sorrise e parlò con una cordiale energia, insolita in lui:
<<Fidatevi di me! So che può sembrare assurdo, ma io sono qui proprio per questo: la mia utilità maggiore consiste nelle Premonizioni. 
C'è un tempo per tutte le cose, Greta. Tenete sempre a mente la saggezza dell'Ecclesiaste>>
La sua mente andò al passo che tante volte aveva ripetuto in silenzio.

C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.


Waldemar riteneva che quel passo fosse nel contempo poetico e fortemente significativo.
<<Un tempo per la guerra e un tempo per la pace. Ora è tempo di pace>>
Greta era una donna molto intelligente e sensibile, eppure, per quello che Waldemar aveva potuto intuire leggendo le sue emozioni, gli sembrava restia ad accettare e ad accogliere il valore poetico o filosofico della parola. In effetti in molti, anche tra i migliori, c'era un rifiuto verso quel tipo così particolare di comunicazione e di condivisione, perché solo di quello si trattava, mai di vana ostentazione.
Lei osservava il cielo di quel nuovo mondo, ed il suo sguardo oscillava continuamente tra il sud che si apriva alle pianure e il nord, dove le nubi perenni coprivano quel luogo che terrorizzava tutti.





Waldemar cercò di parlare con gentilezza:
<<Voi siete medico e biologo, prima ancora che soldato e immagino che preferiate la prima attività alla seconda, poiché è meglio soccorrere qualcuno piuttosto che ucciderlo.
Verranno purtroppo i tempi della guerra, ma è meglio non desiderare che inizino prima del dovuto. Ora dedichiamo le nostre energie alla scoperta di questo luogo. Osserviamone i prodigi. 
E studiamolo, poiché la conoscenza del proprio territorio e dei propri alleati è la prima tra le armi più potenti.
Quanto al futuro, preferisco per ora non rivelare altro. Ad ogni giorno basta la sua pena>>
Si sentiva pervadere dallo spirito profetico e dalle parole messianiche.
Ora che sei giovane ti cingi le vesti da solo, e vai dove vuoi, ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà, e ti porterà dove tu non vorrai.
Scacciò quei pensieri. Non poteva condividere con nessuno il tormento del futuro.
Greta gli rivolse un'occhiata perplessa da sopra gli occhiali da sole e gli disse, a bassa voce:
<<Mi torna in mente una cosa che Virginia disse di voi, l'ultima volta che la incontrai ad Hollow Beach>>
Waldemar drizzò subito le antenne:
<<Ah sì, e cosa vi disse?>>
Lei sospirò:
<<Posso parlare con sincerità?>>
Lui socchiuse gli occhi:
<<Entro i limiti che la nostra situazione professionale consente>>
Era un avvertimento a non allargarsi troppo.
Greta preferì osare, come era nel suo carattere:
<<Virginia disse che a parole predicavate la pace e la mitezza, ma che dentro di voi vi sentivate in competizione con gli altri, e spesso nutrivate risentimento, e rabbia, persino.
Ora io mi chiedo: qual è la verità? Chi è il vero Waldemar?>>
Lui le rivolse uno sguardo imperscrutabile:
<< Non mi sento in competizione: ognuno fa la sua stradaIo sono soddisfatto di quello che sono, davvero! Certo, la rabbia è un'emozione primaria che non si può evitare, e quando la reprimiamo può trasformarsi in risentimento, ma c'è una cosa di cui, nel mio piccolo, vado fiero, e cioè che non sono mai stato io il primo ad aprire le ostilità. 
Forse perché so che ognuno di noi ha le sue contraddizioni, e i suoi conflitti interiori. Nessuno escluso. E scommetto che persino voi, dietro alla vostra durezza e determinazione, nascondete un animo sensibile>>
Lei accennò un vago sorriso:
<<Dicono che voi sappiate leggere nel pensiero, e forse quello che intuite su di me può avere un qualche fondamento. Ma a prevalere è decisamente il mio lato pragmatico. Le parole su di me non hanno troppa presa>>
Waldemar le lanciò un'occhiata divertita:
<<Allora non ne aggiungo altre e vi auguro buon lavoro! Ci attende una giornata molto faticosa!>>
Ma il suo pensiero fu un altro:
Non tutte le parole sono chiacchiere. Alcune veicolano un significato profondo, la parte migliore della nostra condizione umana: ciò che ci rende diversi dagli altri animali.
Ciò per cui qualcuno ha deciso che, nonostante tutto, meritiamo di essere salvati.

sabato 12 dicembre 2015

Mappa dell'intervento russo in Siria

The Aviationist » This Infographic Sums Up All We Know About the Russian Air War in #Syria. #Russia #Map:

Rifugiati siriani

Syria's refugee crisis:

Scenario di guerra medio-orientale

Nearly one third of Syria's population is either displaced within Syria or has fled to neighboring countries. Even now, some 3,000 people are fleeing daily. Map via @Casey Dalene Washington Post:

Migrazioni, commerci e petrolio nel nordafrica

40 maps of the Middle East-- explain a lot about history, economics and current events. (this one shows How Libya's 2011 War changed Africa):

Mappa dei conflitti in Africa

Africa Conflict Map:

Riassunto a fumetti di tutti i film di Harry Potter

Harry Potter and the Sorcerer's/Philosopher's Stone  www.buzzfeed.com/...:




The Complete Harry Potter Series In Comic Book Form - Book 2:

The Complete Harry Potter Series In Comic Book Form - Book 3:

hp 4 comic.:

Harry Potter book 5:
#6 HP comic:

Numero Eight of the Harry Potter Comic - The Sumharry. Pure Genius.:



Star Wars. Expanded unverse. Lista degli imperatori nell'Universo espanso




Impero Galattico

NomeDurata mandatoNote
Palpatine19 BBY - 4 ABY
Sate Pestage4 ABY - 5 ABYCol titolo di Sovrano dell'Impero
Paltr Carvin5 ABY
Ysanne Isard5 ABY - 8 ABY
Trioculus5 ABYAutoproclamatosi Imperatore
in opposizione a Ysanne Isard
Kadann5 ABY
Mitth'raw'nuruodo8 ABY - 9 ABYCol titolo di Sovrano dell'Impero
Palpatine10 ABY - 11 ABY
Carnor Jax11 ABYCol titolo di Sovrano dell'Impero
Burr Nolyds11 ABY
Xandel Carivus11 ABYCol titolo di Imperatore

Imperial Remnant

NomeDurata mandatoNote
Gilad Pellaeon12 ABY - 41 ABYCol titolo di Capo dell'Imperial Remnant
Jagged Fel41 ABY - 44 ABYCol titolo di Capo di Stato dell'Imperial Remnant
Vitor Reige44 ABY -

Impero Fel

NomeDurata mandatoNote
Fel IDopo il 44 ABYCol titolo di Imperatore dell'Impero Fel
Fel IIDopo il 44 ABY - Prima del 127 ABY
Roan Fel??? ABY - 130 ABY

Nuovo Impero Galattico

NomeDurata mandatoNote
Roan Fel130 ABYCol titolo di Imperatore Galattico

Impero in esilio

NomeDurata mandatoNote
Roan Fel130 ABY - 138 ABYCol titolo di Imperatore dell'Impero in esilio
Marasiah Fel138 ABY -Col titolo di Imperatrice dell'Impero in esilio

Impero Galattico di Darth Krayt

NomeDurata mandatoNote
Darth Krayt130 ABY - 137 ABYCol titolo di Imperatore del suo Impero Sith
Darth Wyyrlok III137 ABY - 138 ABYCome reggente
Darth Krayt138 ABYCol titolo di Imperatore del suo Impero Sith

I leader dell'Impero Galattico



Le persone più importanti dell'Impero
Gli esponenti più importanti di questo Stato imperiale sono:

mercoledì 9 dicembre 2015

Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 24. Helena e Glynis.



Helena Waldemar aveva invitato Glynis Burke-Roche nella nursery dove si trovava la piccola Igraine.
Quando la signora Burke-Roche arrivò, lady Helena le mostrò subito la bambina, che dormiva tranquillamente nella culla.

Helena:
<<Guarda, Glynis, non è un angelo? Ed è sempre così tranquilla, non piange mai, è molto affettuosa. Non si direbbe proprio che sia figlia di Jessica!>>

Glynis:
<<E' l'Acqua della Vita. Le ha conferito una grande salute e presto si vedranno altre doti precoci, in lei. Ma c'è un prezzo da pagare>>

Helena:
<<Un prezzo troppo alto! E' intollerabile il fatto che sia già dipendente da quella sostanza.
Anche se gli effetti sono positivi, resta comunque una cosa inaccettabile l'idea che qualcuno l'abbia resta dipendente dall'Acqua della Vita fin dalla nascita. I rapitori di Jessica hanno anche questo crimine sulla coscienza>>

Glynis:
<<Anche se non la conoscevo bene, Jessica era comunque mia nipote, e mi ha reso bisnonna>>

Helena:
<<Sono convinta che Jessica sia ancora viva, nascosta da qualche parte dai suoi rapitori. Sono stati i Dracu, senza dubbio>>

Glynis:
<<Sappi che mi dispiace per quel che è successo a Jessica: non meritava di soffrire ancora>>



Helena:
<<Riusciremo a trovarla, ma prima dovremo trovare un accordo tra le nostre due famiglie.
Io penso che i Burke-Roche e i Waldemar-Richmond dovrebbero essere uniti per far fronte alla minaccia dei Dracu.
La piccola Igraine è il simbolo del fatto che ora siamo un'unica famiglia>>

Glynis si sciolse, nel vedere la bambina:
<<Ah, se il mio povero marito potesse vederla! Sai, eravamo cugini di primo grado e portavamo lo stesso cognome. Io sono nata Burke-Roche e coniugata Burke-Roche>>

Helena lo sapeva benissimo:
<<Sono eventualità frequenti nel Programma Genetico>>

Glynis continuava a fissare la bambina:
<<Mio figlio e mio marito, tuttavia, hanno avanzato molte critiche al Programma.
Erano entrambi cattolici, come confessione religiosa, e la loro fiducia nella Divina Provvidenza era così grande da rasentare l'idiozia!>>

Helena sapeva molto bene anche questo:
<<Cattolici? Non erano anglicani! Ora capisco perché Lilibeth aveva delle riserve ad invitarli a Windsor!>>

Glynis rise:
<<Sì sì, ma siamo caduti in disgrazia per un'altra ragione. Conoscevi Frances Burke Roche?>>

Helena:
<<La madre di Diana Spencer? Oh, sì... lady Frances era una cara amica, una donna di grande generosità>>



Glynis:
<<Frances era anche mia cugina e suo fratello era mio marito>>

Helena:
<<Ho sentito dire che avevate litigato, per qualche ragione...>>

Glynis:
<<Frances non approvava le scelte dell'Ordine degli Iniziati. All'epoca tutti avevano fatto pressioni per l'alleanza tra i Windsor e gli Spencer, ma lady Frances era contraria; riteneva che sua figlia non fosse innamorata del principe. In effetti Diana aveva subito molte pressioni in quegli anni. Fu soprattutto mia madre, lady Margaret, a convincere Diana a sposare il Principe di Galles.
Lady Frances aveva divorziato dal marito, Edward Spencer, il Conte di Althorp, anche per le divergenze sulla "politica matrimoniale"
Tu sai perché mia madre insistette tanto?>>

Helena:
<<Certo che lo so! Gli Spencer fanno parte della Dinastia del Serpente Rosso, così come i Windsor fanno parte dell'Aristocrazia Nera. Molti hanno ritenuto, per anni, che il Principe Promesso fosse William. Che assurdità!>>

Glynis:
 <<Sembra assurdo adesso, ma all'epoca si dissero tante cose...>>

Helena:
<<Frances era giustamente inorridita da certi discorsi su suo nipote. Arrivarono persino a tirare in ballo l'Anticristo!>>

Glynis:
<<Ci fu un equivoco. Io non usai mai quel termine! Però venni incolpata...
Fu allora che i Windsor e gli Spencer chiesero il mio allontanamento da Londra. 
Oh, intendiamoci, per me è stata una liberazione andare a vivere in America
Ma tu, Helena, non so come hai fatto, per tutti questi anni, a sopportare Lilibeth e i suoi maledetti corgi!>>

Helena:
<<Lilibeth ha sempre avuto le sue ragioni per preferire i cani agli uomini! 
Suo marito e i suoi figli sono stati per lei una delusione insopportabile. Come vedi, nemmeno i re sono padroni dei propri sentimenti.
Credo che Lilibeth mi abbia presa in simpatia perché io comprendevo i motivi della sua delusione familiare senza bisogno che venisse detta una parola.
E lei, dal canto suo, sapeva che la mia necessità era difendere i Waldemar dagli attacchi della Massoneria. Mio marito e mio figlio sono sempre stati critici verso i massoni e questo non piaceva al Duca di Kent, cugino di Sua Maestà e Grande Maestro della Loggia d'Inghilterra>>

Glynis:
<<E adesso che non sei più a corte, cosa succederà?>>

Helena:
<<Ciò che conta, adesso, è realizzare una nuova alleanza: l'unione dei Burke-Roche con i Waldemar-Richmond, la fusione del Serpente Rosso con l'Aristocrazia Nera. 
Joelle mi ha chiesto un'alleanza alla pari, e io sono disposta ad accontentarla.
Ma se vogliamo aiutare Joelle, dobbiamo allontanarla dall'abbraccio mortale di Vlad Dracu e di sua sorella Valeria>>



Glynis:
<<Sei certa che Joelle abbia qualcosa a che fare con Vlad? Dopo quello che ha fatto a Virginia!
Il solo nominarlo mi mette i brividi!>>

Helena:
<<La paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa. 
Io credo che Vlad abbia su Joelle la stessa influenza che un tempo ebbe su Virginia.
Mi puoi aiutare a capire come mai Virginia volle farsi adottare dai Dracu...>>

Glynis sospirò:
<<Tutto il Male è incominciato da lì>>

Helena:
<<Spiegami...>>

Glynis:
<<La famiglia Dracu è composta per lo più da persone che sono state adottate sulla base di criteri molto selettivi.
I bambini dovevano appartenere alla Dinastia del Serpente Rosso o all'Aristocrazia Nera, cioè al Programma Genetico, ma questo era solo il requisito di base.
La vera selezione avveniva sulla base delle capacità spontanee mostrate da questi bambini in termini di telepatia, telecinesi e premonizione, prima di essere Iniziati.
Ma il vero requisito essenziale era il vampirismo psichico, la capacità di nutrirsi delle energie altrui attraverso una forma di condizionamento mentale.
Più precisamente si tratta del trasferimento di energia chimica ed elettrica dagli organi di un corpo umano vivente a quelli dei corrispondenti organi del corpo di colui, o colei, che beneficerà di questo scambio, anche involontariamente.
 Virginia aveva manifestato questa dote molto precocemente, creando non poco scompiglio nella nostra famiglia: i Dracu ne erano venuti a conoscenza e all'epoca erano molto forti nel Consiglio dell'Ordine, così come la loro fazione: la setta della Fonte Sacra>>

Helena:
<<Parlami della Fonte Sacra e di come riuscì a portare Virginia dalla sua parte>>

Glynis:
<<Il potere decisionale, nell'ambito della famiglia Dracu, è detenuto da coloro che hanno superato l'Iniziazione agli Arcani Supremi, aderendo alla setta della Fonte Sacra. 
Costoro sono gli unici a conoscere la verità.
E si tratta di una verità molto difficile da credere. Vlad Dracu e i suoi congiunti sono molto più longevi di tutti gli altri Iniziati, perché hanno accettato un ulteriore aspetto del vampirismo, quello che nella letteratura e nel folklore viene chiamato Non-Morte.
E' una condizione che si sviluppa per contagio, tramite il Patto di Sangue.
Questo comporta lo scambio di un virus che conduce a uno stato di coma, apparentemente irreversibile, e poi di morte apparente, da cui tuttavia ci si risveglia nel giro di tre giorni.
Il Non-Morto non è più completamente vivo nel senso che alcune funzioni vitali vengono meno, in quanto non sono più necessarie. Il nutrimento, per esempio, avviene sottraendo energia psichica ai vivi. Niente di sanguinolento, in questi casi. Non necessariamente, infatti, il Non-Morto (o Nosferatu) si comporta come un vampiro e di certo non al giorno d'oggi, e soprattutto non nei luoghi civilizzati. Il Non-Morto è potenzialmente immortale, anche se può essere eliminato per mezzo di armi che distruggano il virus che mantiene integro il loro corpo.
Ma è estremamente difficile eliminare un Non-Morto.
Vlad Dracu, Principe di Valacchia, ha più di cinquecento anni!
E' lo stesso Vlad Tzepesh l'Impalatore, le cui famigerate gesta sono a tutti ben note>>



Helena:
<<E' proprio il Dracula delle leggende e dei romanzi?>>

Glynis:
<<La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita non basta. Tutto ciò che è stato scritto su Dracula ci dice molto sull'idea che il principe Vlad ha voluto dare di sé>>

Helena:
<<Ma come è potuto succedere che Virginia si sia lasciata convincere da Vlad?>>

Glynis: <<Vlad, per conto del Signore Gothar, della famiglia Dracu e della Fonte Sacra, offre agli Iniziati qualcosa di più della longevità. Offre una forma di Immortalità, di Eterna Giovinezza, di Forza Superiore, di Energia Inesauribile. E' una caratteristica tipica del lato oscuro, quella di offrire illimitato potere.
Virginia desiderava tutto questo, ma la Prova di Ammissione alla Fonte Sacra richiedeva di prosciugare totalmente, fino alla morte, le energie dell'uomo che lei amava: tuo figlio!>>

Helena:
<<Lo amava? Forse, ma mai quanto lui ha amato lei!
Se non avesse disperso tutte le sue energie dietro quella donna, mio figlio sarebbe diventato come minimo Imperatore della Galassia!
Lei lo ha prosciugato.
Se ripenso a come iniziò la loro storia, quando si incontrarono in Italia, dove mio figlio stava facendo il dottorato di ricerca in filologia classica, mi torna alla mente il detto secondo cui l'amore arriva inaspettato, furtivo e terribile, come un ladro nella notte...>>

Glynis:
<<Virginia aveva tanti difetti e tante colpe, ma il suo innamoramento era sincero. Lei sapeva che Vlad l'avrebbe punita per quella disobbedienza, eppure ha preferito che fosse tuo figlio a salvarsi. Ha dato la propria vita per lui: se questa non è una prova d'amore...>>

Helena:
<<Era stata lei a metterlo in pericolo: il suo gesto ha riparato un errore e l'ha riscattata, ma i danni provocati dalla sua voracità di energie sulla psiche di mio figlio hanno lasciato il segno. 
Il vampirismo psichico lascia le sue cicatrici, non sul collo, ma sul cuore. 
Ecco perché considero la famiglia Dracu come la più grande delle minacce.
E qui mi ricollego al discorso iniziale.
Joelle conosce bene la sorte di Virginia, e allora perché ha voluto seguirne le orme, alleandosi con Vlad Dracu?>>



Glynis:
<<Joelle fa parte di un progetto più grande. Quando Virginia decise di farsi clonare, il Consiglio degli Iniziati deliberò che i tre cloni sarebbero stati assegnati, rispettivamente, Jessica a Belenos, Jennifer ad Atar e Joelle ad Eclion.
Ora, come ben sai, Eclion è il Signore delle Tenebre, per cui Joelle è nata, fin dal principio, con una inclinazione verso il Lato Oscuro. 
Io e mio figlio abbiamo voluto che fosse lei a crescere in famiglia, proprio per mitigare quella tendenza, ma purtroppo mio figlio e sua moglie vennero uccisi.
Joelle ha sempre dato la colpa alla Massoneria e quindi ai Rettiliani, e si è sempre rifiutata di credere che la famiglia Dracu abbia qualche colpa al riguardo>>

Helena socchiuse gli occhi con sguardo indagatore:
<<E se avesse ragione? Non sono stati uccisi nella notte del 31 agosto 1997, proprio mentre la loro cugina, Diana, moriva nel tunnel dell'Alma, a Parigi? Ricordo quella notte come se fosse ieri: io ero a Balmoral con la Famiglia Reale. La mia stanza era adiacente a quella della Regina. Ho sentito tutto, anche quello che non è mai stato reso pubblico. I Rettiliani ritenevano che l'affermazione di Diana sui "rettili" fosse stata suggerita dai suoi parenti Burke-Roche, che, secondo loro, meritavano una punizione>>



Glynis: <<Mio figlio e sua moglie non c'entravano niente! Tu li hai conosciuti bene, Helena! Sai che non hanno mai fatto dichiarazioni avventate. No, la loro colpa era un'altra: era quella di voler far crescere Joelle secondo i principi del Lato Luminoso>>

Helena:
<<E allora perché colpire soltanto loro e non anche te e Isabel?>>

Glynis: <<Alla fine, sono sempre gli Immortali ad avere l'ultima parola.
Belenos garantì per me ed Atar per Isabel.
E per quel che riguarda Joelle, gli Immortali avevano deciso che lei poteva essere l'unica a realizzare un'alleanza tra Eclion e Gothar, in modo da convincere quest'ultimo a non sabotare il Grande Disegno>>


Helena annuì: <<Uhm... messa così potrebbe anche essere stata una cosa buona>>

Glynis: <<In teoria sì, ma nella pratica c'è una cosa su cui dobbiamo riflettere, Helena, e cioè che Gothar, nella maggior parte dei casi, non mantiene le sue promesse>>

Helena:
<<Cerca di farlo capire a Joelle, allora. Non le chiederò più di attaccare Vlad frontalmente, ma è necessario che si renda conto dei rischi che sta correndo>>



Glynis:
<<Joelle pensa ai poteri dei Dracu come a qualcosa di magico. Ma non è così. Esiste una spiegazione scientifica per ogni cosa, compreso il vampirismo. Nemmeno Vlad lo comprende fino in fondo. A nessuno interessa sapere come funziona una cosa finché funziona. In fondo, ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia>>

Helena:
<<E tu come fai a sapere queste cose?>>

Glynis:
<<Sono figlia di lady Margaret. Anche lei è una Veggente, ma a differenza di tuo figlio lei non vede ciò che accadrà, ma le cause degli eventi. 
Nel caso di Joelle, c'è una volontà di opporre il proprio attivismo all'intellettualismo di tuo figlio>>

Helena:
<<Mio figlio ha visto qualcosa che va oltre ogni altra profezia. 
Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma un giorno vedremo la Verità, faccia a faccia>>

Glynis:
<<Certo, ma nel frattempo, dall'unione tra mia nipote e tuo figlio nascerà la Dinastia Eclionner
E Vlad Dracu vuole impedirlo, ma non ci riuscirà. 
Noi non glielo permetteremo!>>

Helena:
<<E come?>>

Glynis:
<<Ci rivolgeremo ad alcune persone molto esperte sull'argomento. Parenti di mia cognata Edith, la moglie di mio fratello. Il suo cognome da nubile era Van Garrett>>