Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
venerdì 11 dicembre 2015
Star wars: simboli della Repubblica, dell'Impero, degli Jedi, dei Separatisti e dell'Alleanza Ribelle
Repubblica, sopra: Impero, sotto
Alleanza ribelle
giovedì 10 dicembre 2015
mercoledì 9 dicembre 2015
Gli Iniziati di Estgoth. Capitolo 24. Helena e Glynis.
Helena Waldemar aveva invitato Glynis Burke-Roche nella nursery dove si trovava la piccola Igraine.
Quando la signora Burke-Roche arrivò, lady Helena le mostrò subito la bambina, che dormiva tranquillamente nella culla.
Helena:
<<Guarda, Glynis, non è un angelo? Ed è sempre così tranquilla, non piange mai, è molto affettuosa. Non si direbbe proprio che sia figlia di Jessica!>>
Glynis:
<<E' l'Acqua della Vita. Le ha conferito una grande salute e presto si vedranno altre doti precoci, in lei. Ma c'è un prezzo da pagare>>
Helena:
<<Un prezzo troppo alto! E' intollerabile il fatto che sia già dipendente da quella sostanza.
Anche se gli effetti sono positivi, resta comunque una cosa inaccettabile l'idea che qualcuno l'abbia resta dipendente dall'Acqua della Vita fin dalla nascita. I rapitori di Jessica hanno anche questo crimine sulla coscienza>>
Glynis:
<<Anche se non la conoscevo bene, Jessica era comunque mia nipote, e mi ha reso bisnonna>>
Helena:
<<Sono convinta che Jessica sia ancora viva, nascosta da qualche parte dai suoi rapitori. Sono stati i Dracu, senza dubbio>>
Glynis:
<<Sappi che mi dispiace per quel che è successo a Jessica: non meritava di soffrire ancora>>
Helena:
<<Riusciremo a trovarla, ma prima dovremo trovare un accordo tra le nostre due famiglie.
Io penso che i Burke-Roche e i Waldemar-Richmond dovrebbero essere uniti per far fronte alla minaccia dei Dracu.
La piccola Igraine è il simbolo del fatto che ora siamo un'unica famiglia>>
Glynis si sciolse, nel vedere la bambina:
<<Ah, se il mio povero marito potesse vederla! Sai, eravamo cugini di primo grado e portavamo lo stesso cognome. Io sono nata Burke-Roche e coniugata Burke-Roche>>
Helena lo sapeva benissimo:
<<Sono eventualità frequenti nel Programma Genetico>>
Glynis continuava a fissare la bambina:
<<Mio figlio e mio marito, tuttavia, hanno avanzato molte critiche al Programma.
Erano entrambi cattolici, come confessione religiosa, e la loro fiducia nella Divina Provvidenza era così grande da rasentare l'idiozia!>>
Helena sapeva molto bene anche questo:
<<Cattolici? Non erano anglicani! Ora capisco perché Lilibeth aveva delle riserve ad invitarli a Windsor!>>
Glynis rise:
<<Sì sì, ma siamo caduti in disgrazia per un'altra ragione. Conoscevi Frances Burke Roche?>>
Helena:
<<La madre di Diana Spencer? Oh, sì... lady Frances era una cara amica, una donna di grande generosità>>
Glynis:
<<Frances era anche mia cugina e suo fratello era mio marito>>
Helena:
<<Ho sentito dire che avevate litigato, per qualche ragione...>>
Glynis:
<<Frances non approvava le scelte dell'Ordine degli Iniziati. All'epoca tutti avevano fatto pressioni per l'alleanza tra i Windsor e gli Spencer, ma lady Frances era contraria; riteneva che sua figlia non fosse innamorata del principe. In effetti Diana aveva subito molte pressioni in quegli anni. Fu soprattutto mia madre, lady Margaret, a convincere Diana a sposare il Principe di Galles.
Lady Frances aveva divorziato dal marito, Edward Spencer, il Conte di Althorp, anche per le divergenze sulla "politica matrimoniale"
Tu sai perché mia madre insistette tanto?>>
Helena:
<<Certo che lo so! Gli Spencer fanno parte della Dinastia del Serpente Rosso, così come i Windsor fanno parte dell'Aristocrazia Nera. Molti hanno ritenuto, per anni, che il Principe Promesso fosse William. Che assurdità!>>
Glynis:
<<Sembra assurdo adesso, ma all'epoca si dissero tante cose...>>
Helena:
<<Frances era giustamente inorridita da certi discorsi su suo nipote. Arrivarono persino a tirare in ballo l'Anticristo!>>
Glynis:
<<Ci fu un equivoco. Io non usai mai quel termine! Però venni incolpata...
Fu allora che i Windsor e gli Spencer chiesero il mio allontanamento da Londra.
Oh, intendiamoci, per me è stata una liberazione andare a vivere in America.
Ma tu, Helena, non so come hai fatto, per tutti questi anni, a sopportare Lilibeth e i suoi maledetti corgi!>>
Helena:
<<Lilibeth ha sempre avuto le sue ragioni per preferire i cani agli uomini!
Suo marito e i suoi figli sono stati per lei una delusione insopportabile. Come vedi, nemmeno i re sono padroni dei propri sentimenti.
Credo che Lilibeth mi abbia presa in simpatia perché io comprendevo i motivi della sua delusione familiare senza bisogno che venisse detta una parola.
E lei, dal canto suo, sapeva che la mia necessità era difendere i Waldemar dagli attacchi della Massoneria. Mio marito e mio figlio sono sempre stati critici verso i massoni e questo non piaceva al Duca di Kent, cugino di Sua Maestà e Grande Maestro della Loggia d'Inghilterra>>
Glynis:
<<E adesso che non sei più a corte, cosa succederà?>>
Helena:
<<Ciò che conta, adesso, è realizzare una nuova alleanza: l'unione dei Burke-Roche con i Waldemar-Richmond, la fusione del Serpente Rosso con l'Aristocrazia Nera.
Joelle mi ha chiesto un'alleanza alla pari, e io sono disposta ad accontentarla.
Ma se vogliamo aiutare Joelle, dobbiamo allontanarla dall'abbraccio mortale di Vlad Dracu e di sua sorella Valeria>>
Glynis:
<<Sei certa che Joelle abbia qualcosa a che fare con Vlad? Dopo quello che ha fatto a Virginia!
Il solo nominarlo mi mette i brividi!>>
Helena:
<<La paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa.
Io credo che Vlad abbia su Joelle la stessa influenza che un tempo ebbe su Virginia.
Mi puoi aiutare a capire come mai Virginia volle farsi adottare dai Dracu...>>
Glynis sospirò:
<<Tutto il Male è incominciato da lì>>
Helena:
<<Spiegami...>>
Glynis:
<<La famiglia Dracu è composta per lo più da persone che sono state adottate sulla base di criteri molto selettivi.
I bambini dovevano appartenere alla Dinastia del Serpente Rosso o all'Aristocrazia Nera, cioè al Programma Genetico, ma questo era solo il requisito di base.
La vera selezione avveniva sulla base delle capacità spontanee mostrate da questi bambini in termini di telepatia, telecinesi e premonizione, prima di essere Iniziati.
Ma il vero requisito essenziale era il vampirismo psichico, la capacità di nutrirsi delle energie altrui attraverso una forma di condizionamento mentale.
Più precisamente si tratta del trasferimento di energia chimica ed elettrica dagli organi di un corpo umano vivente a quelli dei corrispondenti organi del corpo di colui, o colei, che beneficerà di questo scambio, anche involontariamente.
Virginia aveva manifestato questa dote molto precocemente, creando non poco scompiglio nella nostra famiglia: i Dracu ne erano venuti a conoscenza e all'epoca erano molto forti nel Consiglio dell'Ordine, così come la loro fazione: la setta della Fonte Sacra>>
Helena:
<<Parlami della Fonte Sacra e di come riuscì a portare Virginia dalla sua parte>>
Glynis:
<<Il potere decisionale, nell'ambito della famiglia Dracu, è detenuto da coloro che hanno superato l'Iniziazione agli Arcani Supremi, aderendo alla setta della Fonte Sacra.
Costoro sono gli unici a conoscere la verità.
E si tratta di una verità molto difficile da credere. Vlad Dracu e i suoi congiunti sono molto più longevi di tutti gli altri Iniziati, perché hanno accettato un ulteriore aspetto del vampirismo, quello che nella letteratura e nel folklore viene chiamato Non-Morte.
E' una condizione che si sviluppa per contagio, tramite il Patto di Sangue.
Questo comporta lo scambio di un virus che conduce a uno stato di coma, apparentemente irreversibile, e poi di morte apparente, da cui tuttavia ci si risveglia nel giro di tre giorni.
Il Non-Morto non è più completamente vivo nel senso che alcune funzioni vitali vengono meno, in quanto non sono più necessarie. Il nutrimento, per esempio, avviene sottraendo energia psichica ai vivi. Niente di sanguinolento, in questi casi. Non necessariamente, infatti, il Non-Morto (o Nosferatu) si comporta come un vampiro e di certo non al giorno d'oggi, e soprattutto non nei luoghi civilizzati. Il Non-Morto è potenzialmente immortale, anche se può essere eliminato per mezzo di armi che distruggano il virus che mantiene integro il loro corpo.
Ma è estremamente difficile eliminare un Non-Morto.
Vlad Dracu, Principe di Valacchia, ha più di cinquecento anni!
E' lo stesso Vlad Tzepesh l'Impalatore, le cui famigerate gesta sono a tutti ben note>>
Helena:
<<E' proprio il Dracula delle leggende e dei romanzi?>>
Glynis:
<<La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita non basta. Tutto ciò che è stato scritto su Dracula ci dice molto sull'idea che il principe Vlad ha voluto dare di sé>>
<<Ma come è potuto succedere che Virginia si sia lasciata convincere da Vlad?>>
Glynis: <<Vlad, per conto del Signore Gothar, della famiglia Dracu e della Fonte Sacra, offre agli Iniziati qualcosa di più della longevità. Offre una forma di Immortalità, di Eterna Giovinezza, di Forza Superiore, di Energia Inesauribile. E' una caratteristica tipica del lato oscuro, quella di offrire illimitato potere.
Virginia desiderava tutto questo, ma la Prova di Ammissione alla Fonte Sacra richiedeva di prosciugare totalmente, fino alla morte, le energie dell'uomo che lei amava: tuo figlio!>>
Helena:
<<Lo amava? Forse, ma mai quanto lui ha amato lei!
Se non avesse disperso tutte le sue energie dietro quella donna, mio figlio sarebbe diventato come minimo Imperatore della Galassia!
Lei lo ha prosciugato.
Se ripenso a come iniziò la loro storia, quando si incontrarono in Italia, dove mio figlio stava facendo il dottorato di ricerca in filologia classica, mi torna alla mente il detto secondo cui l'amore arriva inaspettato, furtivo e terribile, come un ladro nella notte...>>
Glynis:
<<Virginia aveva tanti difetti e tante colpe, ma il suo innamoramento era sincero. Lei sapeva che Vlad l'avrebbe punita per quella disobbedienza, eppure ha preferito che fosse tuo figlio a salvarsi. Ha dato la propria vita per lui: se questa non è una prova d'amore...>>
Helena:
<<Era stata lei a metterlo in pericolo: il suo gesto ha riparato un errore e l'ha riscattata, ma i danni provocati dalla sua voracità di energie sulla psiche di mio figlio hanno lasciato il segno.
Il vampirismo psichico lascia le sue cicatrici, non sul collo, ma sul cuore.
Ecco perché considero la famiglia Dracu come la più grande delle minacce.
E qui mi ricollego al discorso iniziale.
Joelle conosce bene la sorte di Virginia, e allora perché ha voluto seguirne le orme, alleandosi con Vlad Dracu?>>
Glynis:
<<Joelle fa parte di un progetto più grande. Quando Virginia decise di farsi clonare, il Consiglio degli Iniziati deliberò che i tre cloni sarebbero stati assegnati, rispettivamente, Jessica a Belenos, Jennifer ad Atar e Joelle ad Eclion.
Ora, come ben sai, Eclion è il Signore delle Tenebre, per cui Joelle è nata, fin dal principio, con una inclinazione verso il Lato Oscuro.
Io e mio figlio abbiamo voluto che fosse lei a crescere in famiglia, proprio per mitigare quella tendenza, ma purtroppo mio figlio e sua moglie vennero uccisi.
Joelle ha sempre dato la colpa alla Massoneria e quindi ai Rettiliani, e si è sempre rifiutata di credere che la famiglia Dracu abbia qualche colpa al riguardo>>
Helena socchiuse gli occhi con sguardo indagatore:
<<E se avesse ragione? Non sono stati uccisi nella notte del 31 agosto 1997, proprio mentre la loro cugina, Diana, moriva nel tunnel dell'Alma, a Parigi? Ricordo quella notte come se fosse ieri: io ero a Balmoral con la Famiglia Reale. La mia stanza era adiacente a quella della Regina. Ho sentito tutto, anche quello che non è mai stato reso pubblico. I Rettiliani ritenevano che l'affermazione di Diana sui "rettili" fosse stata suggerita dai suoi parenti Burke-Roche, che, secondo loro, meritavano una punizione>>
Glynis: <<Mio figlio e sua moglie non c'entravano niente! Tu li hai conosciuti bene, Helena! Sai che non hanno mai fatto dichiarazioni avventate. No, la loro colpa era un'altra: era quella di voler far crescere Joelle secondo i principi del Lato Luminoso>>
Helena:
<<E allora perché colpire soltanto loro e non anche te e Isabel?>>
Glynis: <<Alla fine, sono sempre gli Immortali ad avere l'ultima parola.
Belenos garantì per me ed Atar per Isabel.
E per quel che riguarda Joelle, gli Immortali avevano deciso che lei poteva essere l'unica a realizzare un'alleanza tra Eclion e Gothar, in modo da convincere quest'ultimo a non sabotare il Grande Disegno>>
Helena annuì: <<Uhm... messa così potrebbe anche essere stata una cosa buona>>
Glynis: <<In teoria sì, ma nella pratica c'è una cosa su cui dobbiamo riflettere, Helena, e cioè che Gothar, nella maggior parte dei casi, non mantiene le sue promesse>>
Helena:
<<Cerca di farlo capire a Joelle, allora. Non le chiederò più di attaccare Vlad frontalmente, ma è necessario che si renda conto dei rischi che sta correndo>>
Glynis:
<<Joelle pensa ai poteri dei Dracu come a qualcosa di magico. Ma non è così. Esiste una spiegazione scientifica per ogni cosa, compreso il vampirismo. Nemmeno Vlad lo comprende fino in fondo. A nessuno interessa sapere come funziona una cosa finché funziona. In fondo, ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia>>
Helena:
<<E tu come fai a sapere queste cose?>>
Glynis:
<<Sono figlia di lady Margaret. Anche lei è una Veggente, ma a differenza di tuo figlio lei non vede ciò che accadrà, ma le cause degli eventi.
Nel caso di Joelle, c'è una volontà di opporre il proprio attivismo all'intellettualismo di tuo figlio>>
Helena:
<<Mio figlio ha visto qualcosa che va oltre ogni altra profezia.
Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma un giorno vedremo la Verità, faccia a faccia>>
Glynis:
<<Certo, ma nel frattempo, dall'unione tra mia nipote e tuo figlio nascerà la Dinastia Eclionner
E Vlad Dracu vuole impedirlo, ma non ci riuscirà.
Noi non glielo permetteremo!>>
Helena:
<<E come?>>
Glynis:
<<Ci rivolgeremo ad alcune persone molto esperte sull'argomento. Parenti di mia cognata Edith, la moglie di mio fratello. Il suo cognome da nubile era Van Garrett>>
Calenmir, la moglie di Thranduil
Calenmir, (o Calevir) in elfico sindarin "Gioiello di Luce", fu regina consorte degli Elfi Silvani, in quanto moglie di Thranduil e la madre di Legolas.
Su di lei ci sono pochissime informazioni, tutte rintracciabili soltanto negli scritti incompiuti che poi furono espunti dal Legendarium in quanto Tolkien li classificò come "non canonici" per l'incoerenza gli altri racconti scritti in quel periodo. Suo figlio Christopher rispettò il giudizio paterno, anche se alcuni riferimenti furono accennati in una antologia tolkieniana degli anni '90, e soltanto in una edizione. La vicenda fu poi reinterpretata nell'ambito delle pubblicazioni di David Day, che Christopher Tolkien e la sua casa editrice giudicarono "apocrife"
Non è sicuro se per nascita appartenesse ai Sindar o agli Elfi Silvani. Molte raffigurazioni la presentano con i capelli color bronzo, come i Silvani, mentre altre con i capelli color argento o platino, come i Sindar.
Pare che fosse coetanea ed intima amica di Celebrian, moglie di Elrond e cugina di Thranduil.
Il padre di Thranduil, Oropher, era infatti un Sindar parente stretto di Celeborn.
Per lei Thranduil fece creare, dai Nani di Erebor, una meravigliosa collana di gemme "di Pura Luce Stellare".
Quando la collana fu pronta, Thranduil si recò di persona ad Erebor, portando preziosi doni come pagamento.Tuttavia Re Thror alzò il prezzo e non si accontentò del baule di diamanti che Thranduil gli aveva portato.
Ciò che portò alla lite tra i due sovrani fu l'avidità di Thror, che non solo si tenne la collana, ma prese anche il baule con i diamanti come "caparra".
Questa fu la ragione per cui Thranduil, successivamente, si rifiutò di soccorrere Thror quando Erebor fu conquistata da Smaug.
Incerte sono le ragioni della "scomparsa" di Calenmir.
Non essendoci riferimenti ufficiali nei romanzi editi, si sono fatte delle ipotesi, basate sugli scritti incompiuti e anche sulla versione cinematografica.
Nel film si sostiene la tesi che Calenmir sia morta durante la Battaglia di Gundabad, uccisa dagli Orchi, ai tempi della guerra contro il Re Stregone di Angmar, il primo dei Nove Spettri dell'Anello.
Secondo altre versioni Calenmir sarebbe stata solo ferita, a Gundabad, e si sarebbe recata a Gran Burrone, per la convalescenza, rimanendo poi presso Celebrian, in seguito alla separazione dal marito.
Le ipotesi riguardo alle cause della separazione sono varie.
Tra esse si parla di divergenze con Thranduil riguardo al governo del Reame Boscoso.La regina era infatti contraria alla politica isolazionista del marito.
Calenmir avrebbe voluto una forte alleanza con Elrond e Galadriel, ma Thranduil si rifiutò, fino a quando Sauron non tornò a manifestarsi dopo la Battaglia delle Cinque Armate.
Secondo quest'ultima versione, Calenmir sarebbe poi partita per Valinor insieme a Celebrian, quando quest'ultima fu gravemente ferita da una freccia avvelenata.
martedì 8 dicembre 2015
Oropher, re degli Elfi Silvani
Oropher e la moglie Ellerian
Thingol, Oropher e Thranduil
Oropher apparteneva alla famiglia reale dei Sindar del Doriath, in quanto discendente di Elmo, il fratello minore di re Thingol del Doriath. Pertanto era anche cugino di Celeborn e di Cirdan.
Dopo la rovina del Doriath e l'inabissamento del Beleriand, Oropher, che aveva trovato rifugio presso Cirdan, intraprese, con una parte del popolo dei Sindar, un viaggio fino al Reame Boscoso, che all'epoca non era stato ancora contaminato da Sauron;
Qui sposò Ellerian, principessa reale degli Elfi Silvani, i quali lo riconobbero come sovrano.
Sebbene desiderasse che il suo popolo stesse il più lontano possibile dalle faccende dei Sindar e dei Noldor (come in fondo da quelle di chiunque altro), capì che non ci sarebbe stata pace fino a quando Sauron non fosse stato sopraffatto. Inviò quindi un contingente del suo popolo, fattosi assai numeroso, a combattere a fianco dei Noldor e degli elfi di Lórien.
Gli elfi di Oropher però non vollero sottostare agli ordini supremi del Re Supremo Gil-galad, cosicché le perdite nella Battaglia di Dagorlad furono enormi. Inoltre gli Elfi Silvani erano male equipaggiati in fatto di corazze e armi rispetto agli Alti elfi dell'Ovest. Al termine della battaglia vinta dall’Alleanza si contarono, tra le file degli Elfi Silvani, innumerevoli perdite: la metà delle loro forze rimase tagliata fuori dal grosso dell'esercito, finendo nelle Paludi Morte. Lo stesso Oropher rimase ucciso al primo attacco, guidando la carica dei suoi elfi prima che Gil-galad avesse dato l'ordine di avanzare.
La regina Ellerian ottenne il permesso di partire per Valinor.
Il reame passò al figlio Thranduil, che regnò per tutta la Terza Era (oltre 3000 anni) e per i primi anni della Quarta.
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