domenica 29 marzo 2015

Estgot. Capitolo 54. La Resilienza



Nel momento in cui Atar, Signore del Fuoco Segreto, impose le mani sul capo di Waldemar, la Visione cambiò completamente.

C'era un deserto piatto e arido, sassoso e solcato da crepe.
La voce di Atar proveniva da fuori:

<<Questa desolazione può essere evitata. La Via Aurea che ti sto indicando è ciò che permetterà all'umanità di sopravvivere al Grande Cataclisma e di risorgere.

Ti ricordo che a sopravvivere non è necessariamente il più forte, ma colui che riesce ad adattarsi meglio al cambiamento. Ciò significa che chi è troppo rigido si spezzerà.

Esiste una parola chiamata Resilienza: è la capacità, molto rara, di superare un trauma e uscirne rafforzati, utilizzando quel dolore come mezzo di apprendimento.

Guarda il fiore che cresce tra le fessure del cemento o della terra arida.
Questo è un simbolo di resilienza e forse il simbolo stesso della volontà di vita...





...così come l'albero che cresce tra le rocce di un dirupo.



Questa capacità di sopravvivere si basa su elementi che appartengono a quattro sfere della realtà umana: fisica, emotiva, mentale e spirituale.



La Via Aurea dovrà basarsi su attitudini comuni a queste quattro dimensioni: curiosità, creatività, umorismo, consapevolezza, informazione, comunicazione, rispetto, reciprocità, flessibilità ed equilibrio. 

L'equilibrio e la più importante di tutte.
Se c'è l'equilibrio, ogni via è la Via Aurea.

Ricorda: l'equilibrio è dentro di noi, oppure non è in nessun luogo.

La flessibilità non è una resa, bensì un attendere, vigilando, che passi l'onda avversa.
Sette volte giù, otto volte su. Quella che conta è l'ultima.

Una temporanea flessione non è un cambiamento di ciò che siamo, ma un posizionamento strategico per salvaguardare l'identità in un mondo che vuole cancellarla.

Lasciamo passare le ondate: ogni moda è pur sempre una situazione temporanea.
Flettersi non significa aderire, ma soltanto evitare uno scontro in campo aperto con le masse, dal quale usciremmo spezzati. Impara dunque la saggezza dal giunco, che si piega al vento e alle onde, ma mai si spezza, e anzi cresce robusto e temprato.


Accetta ciò che non può essere cambiato. La certezza delle regole è pur sempre preferibile all'anarchia. 

Il cambiamento fine a se stesso è il padre del caos.

Così, se i tuoi seguaci ti chiederanno consigli, tu rispetterai la loro identità.

Non puoi cambiarli, ma puoi aiutarli a vivere meglio>>

Detto questo, lo scenario cambiò ancora.

<<Ora sei pronto per assistere alla Profezia. Vedrai gli eventi futuri e livelli di probabilità ad essi associati. Molte cose saranno inevitabili. Alcune si potranno evitare, ma a costo di grandi sacrifici. Altre ancora si dovranno perseguire, perché sono l'unica via per la salvezza>>

Branche della filosofia



Principali discipline filosofiche

Sempre rinnovata, oggi la filosofia si è specializzata in numerose discipline, che si occupano di determinati settori della riflessione filosofica, in alcuni casi confinanti con altre scienze umane.

Filosofia teoretica

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Oggetto della filosofia teoretica è la conoscenza nel senso più astratto e generale; la possibilità e il fondamento del conoscere umano, e i suoi oggetti più universali e astratti, quali l'essere, il mondo, ecc.
  • Logica: la logica, originariamente, costituisce lo studio delle corrette modalità di funzionamento ed espressione della ragione umana (logos). Essa ha poi assunto il carattere particolare di disciplina che si occupa del corretto argomentare, da un punto di vista meramente formale e simbolico; in questo senso è una disciplina affine alla matematica.
  • Metafisica: la filosofia teoretica ha assunto per un lungo periodo storico il carattere di filosofia prima ovvero metafisica. Essa, letteralmente, è la conoscenza che si rivolge a quegli enti generalissimi che stanno "al di là" degli enti sensibili.
  • Ontologia: l'ontologia si occupa dello studio dell'essere in quanto essere, della sua differenza con l'ente (differenza ontologica), del suo rapporto col nulla, ovvero ciò che non è essere.
  • Epistemologia e gnoseologia: con differenti sfumature, entrambe si occupano dell'analisi dei limiti e delle modalità della conoscenza umana. Soprattutto nella filosofia contemporanea, il concetto di epistemologia riguarda più specificamente la conoscenza scientifica: in questo senso l'epistemologia ha ampie sovrapposizioni con la filosofia della scienza.
  • Filosofia della scienza: specificamente è la riflessione interna alla scienza sul metodo e sulla conoscenza scientifica.
  • Filosofia del linguaggio: è quell'aspetto della filosofia che si occupa di studiare il linguaggio nella sua relazione con la realtà. Correlandosi strettamente alla linguistica e alla logica, essa si occupa della genesi del linguaggio, del rapporto fra senso e significato e della modalità attraverso cui, in generale, il pensiero si esprime.
  • Teologia: è quella specifica disciplina che indaga sull'esistenza di entità superiori (Dio), cercando di stabilire il rapporto di conoscenza che si può avere tra l'ente supremo e l'essere umano.
  • Fisica: diversa dalla fisica scientifica, da cui è stata ormai soppiantata da almeno 4 secoli, in antichità studiava i fenomeni naturali senza servirsi del metodo scientifico.

Filosofia pratica

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« È giusto anche chiamare la filosofia (philosophian) scienza della verità, poiché di quella teoretica è fine la verità, mentre di quella pratica è fine l'opera (ergon); se anche infatti i (filosofi) pratici indagano come stanno le cose, essi non considerano la causa per sé, ma in relazione a qualcosa ed ora.[28] »
  • Etica o morale: è il campo d'applicazione pratico della filosofia per eccellenza. Il suo oggetto è l'uomo in quanto essere sociale: essa in particolare si occupa di determinare ciò che è giusto o sbagliato, distinguendo il bene dal male in base a una determinata teoria dei valori o assiologia. l'etica è intesa anche come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà e di determinarne i limiti opportuni.
  • Estetica: è un settore della filosofia che si occupa della conoscenza del bello naturale o di quello artistico, ovvero del giudizio di gusto. In origine, tuttavia, il termine estetica indicava l'analisi dei contenuti e delle modalità della conoscenza sensibile.
  • Filosofia del diritto: si tratta di una disciplina intermedia fra filosofia e diritto, che si occupa di definire i criteri attraverso cui si forma il sistema delle norme che regolano la convivenza umana, e i principi in base ai quali un sistema giuridico può essere riconosciuto come valido e vigente.
  • Filosofia della politica: oggetto di questa disciplina sono le istituzioni nella loro formazione, soprattutto per ciò che riguarda i fattori che regolano l'instaurazione e il mantenimento del potere nei confronti di coloro che vi sono sottoposti.
  • Filosofia della religione: è la disciplina che si occupa di studiare le caratteristiche delle principali religioni da un punto di vista filosofico, individuandone le caratteristiche costanti e universali e studiando il rapporto dell'uomo con la religione come formazione culturale e storica.
  • Filosofia della storia: la filosofia della storia si occupa della problematica classica del significato della storia e di un suo possibile fine teleologico. Essa si chiede se esista un disegno, uno scopo, un obiettivo o un principio guida nel processo della storia umana. Altre questioni su cui si interroga questa disciplina sono se l'oggetto della storia è la verità o il dover essere, se la storia è ciclica o lineare, o se esiste in essa il concetto di progresso.

Nuove discipline

  • Bioetica: incrociando conoscenze filosofiche con analisi di tipo scientifico, antropologico e medico, si occupa in particolare degli aspetti etici connessi alla vita, umana e non. Problematiche bioetiche essenziali concernono dunque la riproduzione, la nascita, la morte, l'identità genetica, l'ingegneria genetica ecc.
  • Filosofia della mente: sulla scorta delle moderne scoperte scientifiche riguardanti il funzionamento del sistema nervoso umano, si è sviluppata questa disciplina filosofica, che si occupa di indagare il rapporto fra la mente, come forma organizzativa della coscienza, e il cervello come struttura meramente fisica; nonché il rapporto della mente con il corpo e con il mondo.
  • Consulenza filosofica: nasce in Germania, con il nome di Philosophische Praxis, ad opera di Gerd Achenbach e Bergisch Gladbach nel maggio del 1981 diventando oggetto anche di polemiche da parte sia del mondo della filosofia accademica sia da quello delle pratiche psicoterapeutiche. I sostenitori della consulenza filosofica dichiarano che essa costituisce una peculiare applicazione della filosofia, assimilabile ma non coincidente, con le terapie psicologiche. Michael Zdrenka già nel 1998 censiva circa 130 praticanti di questa disciplina, ma da allora il loro numero è probabilmente cresciuto, per lo sviluppo di tale attività in alcuni paesi. Gerd Achenbach, intervistato al riguardo, afferma di conoscerne parecchi soprattutto in Olanda, Israele e America
  • Neurofilosofia: una disciplina che tenta di stabilire un rapporto tra le neuroscienze e la filosofia al duplice scopo di render più chiare le risposte alle domande fondamentali della speculazione filosofica avvalendosi delle scoperte neuroscientifiche e nello stesso tempo fornire alle indagini scientifiche sulla mente strumenti speculativi più precisi che evitino confusioni linguistiche o concettuali.

I nostri nomi e cognomi se fossimo Hobbit

Nomi medievali

sabato 28 marzo 2015

Il vero volto di re Riccardo III d'Inghilterra?



La ricostruzione è avvenuta sulla base dell'analisi dello scheletro e del dna del sovrano, l'ultimo degli York e dei Plantageneti. Ma c'è qualcosa che non torna. Confrontiamolo con il ritratto ufficiale.
Non si capisce come mai i pittori lo dipingessero più brutto di quel che era...

Ritratto di Riccardo III

Riccardo III d'Inghilterra (Fotheringay2 ottobre 1452 – Market Bosworth22 agosto 1485) fu re d'Inghilterra dal 1483 fino alla morte, ultimo della casa di York. Dodicesimo e penultimo figlio[1] del duca di York e futuro protettore del regno d'Inghilterra e pretendente al trono d'Inghilterra, Riccardo Plantageneto[2] e di Cecilia Neville.[3] Dopo la morte del fratello Edoardo IV, Riccardo governò per poco tempo come reggente in vece del nipote Edoardo V, con il titolo di Lord Protettore. Furono predisposti i preparativi per l'incoronazione di Edoardo che si sarebbe dovuta tenere il 22 giugno 1483, ma prima che il giovane re (alloggiato negli appartamenti reali della Torre di Londra insieme al fratello minore Riccardo di Shrewsbury, duca di York), potesse essere incoronato, il matrimonio del padre con sua madre Elisabetta Woodville fu dichiarato non valido (Edoardo IV aveva precontratto matrimonio con Eleanor Butler, figlia di Lord Talbot conte di Shrewsbury): i figli della loro unione furono quindi dichiarati illegittimi e ineleggibili per il trono. Il 25 giugno un'assemblea di lord e rappresentanti dei 3 stati avallò la richiesta che Riccardo assumesse la corona. Il giorno successivo il duca di Buckingham presentò ufficialmente la petizione e Riccardo III iniziò il suo regno e fu incoronato il 6 luglio 1483. I giovani principi non furono più visti in pubblico dopo l'agosto del 1483 e circolarono voci che i principi fossero stati uccisi su ordine di Riccardo, dando vita alla leggenda dei Principi della Torre
Ci furono due ribellioni contro Riccardo. La prima, nell'ottobre del 1483, fu guidata da precedenti alleati di Edoardo IV e anche dal precedente alleato di Riccardo, Enrico Stafford, 2º Duca di Buckingham, suo cugino di secondo grado. La rivolta fallì e Buckingham fu giustiziato il 2 novembre a Salisbury. Nell'agosto del 1485 scoppiò un'altra ribellione guidata daEnrico Tudor, conte di Richmond e da suo zio Jasper Tudor. Enrico Tudor sbarcò nel sud del Galles con un piccolo contingente di truppe francesi e successivamente marciò attraverso la sua regione natale, il Pembrokeshire, reclutando ulteriori forze. Le truppe di Enrico si scontrarono con quelle di Riccardo nella battaglia di Bosworth Field (anche conosciuta come Redmore o Dadlington Field), combattuta intorno ad Ambion Hill, vicino alla cittadina di Market Bosworth, a pochi chilometri da Leicester. Riccardo fu accerchiato e ucciso, divenendo così l'ultimo re inglese a morire in battaglia e l'unico ad essere stato ucciso sul suolo inglese dalla morte di Harold II alla battaglia di Hastings nel 1066. La battaglia segna tradizionalmente la fine della guerra delle Due Rose e l'ascesa al trono della dinastia Tudor con Enrico VII d'Inghilterra.
Il dramma storico di William Shakespeare, Riccardo III, ha contribuito a renderlo un personaggio negativo. Le caratteristiche fisiche attribuitegli da Shakespeare – il braccio avvizzito, l'andatura zoppicante, la gobba – che furono a lungo considerate invenzioni di Tommaso Moro, autore di una biografia del re che tanto influenzò il drammaturgo, sono state in gran parte definitivamente smentite in seguito al ritrovamento dello scheletro del re nel settembre 2012 in un parcheggio della città di Leicester dove ai tempi sorgeva il convento dei frati francescani, ultimo luogo di esposizione del cadavere e sepoltura del defunto sovrano[4][5]. Il 4 febbraio 2013, gli esperti dell'Università di Leicester, per voce del capo del team di ricerca Richard Buckley, hanno confermato che, anche alla luce dei test del DNA mitocondriale confrontato con quello di un discendente di linea collaterale femminile, il corpo riesumato nel mese di settembre 2012, al di là di ogni ragionevole dubbio, è quello di Riccardo III, ultimo re d'Inghilterra della dinastia dei Plantageneti[6][7].
Il 22 Marzo 2015 hanno avuto inizio i funerali e le celebrazioni solenni per l'inumazione dei resti di Riccardo nella Cattedrale di Leicester, che avranno termine cinque giorni dopo.





Il principe Carl Philip di Svezia sposerà una ex pornostar

La favola di Sofia, da pornostar a principessa: sposerà reale di Svezia

La favola di Sofia, da pornostar a principessa: sposerà reale di Svezia

Si sono conosciuti in discoteca quattro anni fa. 

Lui è il duca di Warmland, terzo in linea di successione al trono di Svezia, e lei una modella erotica e concorrente del reality "Paradise Hotel" del 2005. 

Sono Carl Philip e Sofia Hellqvist e il prossimo 13 giugno pronunceranno il fatidico sì nella cappella del palazzo Reale di Stoccolma. 

La cerimonia continuerà poi nel castello di Drottningholm. 

Occhi azzurri e capelli scuri, Sofia sta prendendo lezioni dalla stilista Camilla Astrand (Gand) e dall'imprenditrice svedese Barbro Ehnbom. In questa galleria alcune immagini della coppia.

Le lettere segrete di Carlo ai ministri: una “bomba” sul Regno Unito


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Ventisette lettere scritte di pugno da Carlo d'Inghilterra, Principe di Galles, erede di Elisabetta II, potrebbero far evaporare per sempre le sue aspirazioni al trono e costituire una “bomba” in vista delle prossime elezioni politiche in Gran Bretagna. 
Le missive, le cosiddette “Black spiders letters", le lettere dei ragni neri, finora top-secret, furono inviate dal principe di Galles a vari membri del governo britannico tra il 2004 e il 2005 quando era in carica il laburista Tony Blair. La Corte Suprema, dopo una battaglia giudiziaria di quasi dieci anni iniziata dal quotidiano “The Guardian” in nome della libertà di stampa, ha stabilito che il materiale dovrà «essere reso pubblico entro un mese». I documenti, stando a indiscrezioni, conterrebbero critiche ad alcuni esponenti dell'esecutivo e comprometterebbero i principi di imparzialità ed equidistanza richiesti alla monarchia britannica. E' chiaro che se dovesse emergere una chiara propensione anti-laburista da parte del futuro re d'Inghilterra la cosa potrebbe diventare un macigno per le aspirazione di Carlo e avere un peso non irrilevante nelle elezioni politiche che si terranno il prossimo 7 Maggio.

Le lettere, scritte a mano, ritenute dal principe di Galles un fatto assolutamente privato, furono inviate ai membri del governo per chiedere informazioni e per esprimere opinioni. La sentenza non è stata accolta con piacere da Clarence House, l'ufficio del principe Carlo, ma anche il premier David Cameron non avrebbe preso bene la decisione. L'erede al trono avrebbe espresso giudizi ed apprezzamenti non lusinghieri sull'operato del governo laburista. «Il principio della privacy non è stato mantenuto», è stato spiegato da Clarence House, chiarendo che la pubblicazione delle lettere, private in quanto scritte da lui a mano ma relative a temi di pubblico interesse, «potrebbe compromettere il suo stato di neutralità», quando (e, a questo punto, se) salirà al trono.

La sentenza è stata accolta con soddisfazione dal direttore uscente del Guardian, Alan Rusbridger, che da dieci anni chiede la pubblicazione delle lettere del principe Carlo sostenendone il «pubblico interesse». «Il governo - dice il giornalista - ha sprecato centinaia di migliaia di sterline per cercare di insabbiare tutto. Ora le lettere si possono pubblicare e la gente potrà farsi una idea sul fatto che Carlo sia neutrale o meno. Questo è un giorno buono per la trasparenza del governo, e dimostra quando sia essenziale avere un sistema giudiziario ed una stampa liberi». Il premier britannico David Cameron ha invece definito come «deludente» la sentenza della Corte suprema. «Ora considereremo come pubblicarle», ha aggiunto. Il governo ha infatti un mese per pubblicare i manoscritti. Per Cameron, la sentenza lede «il principio secondo cui i membri più importanti della famiglia reale siano in grado di esprimere i loro punti di vista al governo in modo confidenziale».

La regina Elisabetta perderà la corona di Barbados



Per la regina Elisabetta non sarà un problema insuperabile, però la notizia è comunque degna di nota.
La regina d’Inghilterra potrebbe perdere presto il titolo di regina di Barbados, l’isola conosciuta come "la piccola Inghilterra dei Caraibi". Il primo ministro dell’isola caraibica grande più o meno il doppio dell’Isola d’Elba e abitata da 280mila persone ed amministrativamente divisa in "parrocchie" sulla base della forte presenza religiosa coloniale anglicana, lavora alla trasformazione in Repubblica del Paese entro il prossimo anno, quando si celebrerà il cinquantesimo anniversario dell’indipendenza. Se, come appare quasi certo, il parlamento ratificherà la proposta del premier Freundel Stuart, Barbados sarà il diciassettesimo Paese del Commonwealh a non considerare più la regina di Inghilterra come il proprio capo di Stato, sostituendolo con un presidente della Repubblica. Gli ultimi a farlo sono stati le Isole Mauritius nel 1992 e le Isole Fiji nel 1987, mentre il primo a "staccarsi" fu il Pakistan nel 1956.
La regina Elisabetta oggi formalmente regna, oltre che sull’Inghilterra, anche su altri 16 Stati sovrani, tutti membri del Commonwealth: tra questi, è infatti considerata Capo dello Stato in Australia ed in Nuova Zelanda.
Barbados venne colonizzata dagli inglesi nel 1605 e divenne indipendente nel 1966, mantenendo per la regina d’Inghilterra un ruolo cerimoniale. "Rispettiamo tantissimo la Regina - spiega Stuart - ed accettiamo che lei ed i suoi successori siano a capo del nostro Commonwealth; ma per noi è necessario passare da un sistema monarchico ad uno repubblicano, andando avanti nel processo di costruzione di una Nazione".
Pare che Elisabetta non sia per nulla contenta, perché Barbados è l’isola caraibica preferita dalla famiglia reale britannica per le sue vacanze. Vacanze che, ovviamente, potranno continuare. Ma non sarà più la stessa cosa...

Gunnera manicata forest



Gunnera Manicata Forest at Trebah Garden, Nr Falmouth, Cornwall, UK.

Gunnera manicata, or giant rhubarb, a native to South America from Colombia to Brazil, is a species of flowering plant in the Gunneraceae family. Despite the common name, this plant is not closely related to the rhubarb. However, according to the San Francisco Botanical Gardens 'Collection' page it is edible when young. Peel the leaf stems, slice and enjoy raw in salads.

This plant is also commonly found on the Isle of Arran in Scotland, where it is picked and used as umbrellas by locals traditionally on the night after the highland games.