Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
giovedì 29 gennaio 2015
Estgot. Capitolo 14. Plaisir d'amour, chagrin d'amour
Il piacere dell'amore dura solo un momento. La sofferenza dell'amore dura tutta la vita.
Waldemar lo sapeva bene, come sapeva altrettanto bene, a livello razionale, che Jessica era una persona mentalmente disturbata in cerca di un burattino da manovrare a suo piacimento.
Ma forse fu la solitudine di quel luogo, il freddo di quel tetro maniero, o semplicemente fu il desiderio di avere accanto a sé almeno un'anima da abbracciare e da stringere, e forse fu per gioco, o forse per amore, ma alla fine cedette.
Si lasciò prendere per mano e condurre in camera.
Illudermi che lei mi ami è una follia, anzi, peggio, è una stupidaggine. Ma non me ne importa niente. Ho perso tutto, sono un esule in terra straniera, ho solo lei e, che Dio mi perdoni, lei mi piace... mi piace tutto di lei, anche i suoi difetti mi piacciono... anche ciò che mi fa arrabbiare... tutto... è come in "Cime tempestose", ma con i ruoli invertirti: lei è Heathcliff ed io sono Catherine... è vero perché è assurdo, è reale perché è incredibile, sta accadendo, perché è impossibile...
Non aveva mai provato niente di simile in tutta la sua vita.
Era sempre stato cauto, nelle questioni di cuore e nella sicurezza dei rapporti fisici.
Ma quella notte non ci fu cautela, non ci furono precauzioni di alcun tipo. Non gliene importava niente.
In men che non si dica, lui e Jessica si ritrovarono a fare l'amore con una passione sfrenata, nel grande letto matrimoniale a baldacchino che era stato il talamo nuziale della famiglia di lei da generazioni.
La prima volta fu quasi una collisione di due comete impazzite.
Poi subentrò la tenerezza e Waldemar si mise a baciare le cicatrici delle ustioni che avevano segnato il corpo di Jessica.
<<Nessuno ha mai baciato le mie ferite, Roman>>
<<Sono la prova della tua forza, Jessica. Sei sopravvissuta al dolore, e solo chi ha conosciuto il dolore può aspirare alla grandezza. Chi è sempre stato felice, chi non è mai stato messo al prova, non sa ancora nulla di se stesso e del mondo. Credo che sia per questo che Dio ha permesso l'esistenza del dolore>>
Lei parve commossa, ma la sua voce fu solenne:
<<Così sia. Ti offro la mia carne corrotta. Con la mano sinistra te la porgo>>
Sul momento lui non capì, poi realizzò:
Sono parole rituali. La Via della Mano Sinistra è l'insieme delle dottrine che uniscono le sette segrete in contrapposizione alle religioni ufficiali.
Si stavano avvicinando agli Arcani Supremi, ma questo a lui non importava.
Riprese a baciarla, con infinita dolcezza, fino a che in lei non si riaccese la passione.
La seconda volta fu lei a condurre le danze.
Si mise sopra di lui e mentre i movimenti delle anche preparavano i loro corpi al nuovo amplesso, lui la vedeva incombere sopra di sé, come un'aquila che ghermisce la sua preda.
Le pupille di lei erano così dilatate che i suoi occhi parevano due nere voragini.
Nel momento dell'estasi, che fu reciproca, e contemporanea, come mai era successo prima a nessuno dei due, Waldemar ebbe come un'intuizione e fu certo che quella notte era stato concepito un uomo.
In fondo era fin troppo chiaro: la Dinastia del Serpente Rosso voleva un figlio da un rampollo dell'Aristocrazia Nera.
Le nozze sacre come rito iniziatico. Artù e Morgana ad Avalon. La stirpe del Lago.
Jessica non stava scherzando. Non sono leggende. In lei scorre il sangue dei Pendragon.
Era il primo passo verso l'Iniziazione vera e propria.
Ma a lui non importava: voleva stare con lei, e basta, perché lei lo aveva domato, lo aveva cavalcato.
Anche dopo, lei gli rimase avvinghiata addosso, come a voler ribadire che lui le apparteneva, anima e corpo.
Era come se lei avesse impresso il suo marchio su di lui, come se avesse fatto di lui un'appendice di se stessa.
E lui lo sapeva.
E, pur vergognandosene, tutto questo gli piaceva.
Le dita di lei sembravano disegnare qualcosa sul suo corpo.
Jessica gli sussurrò all'orecchio parole che non avrebbe dimenticato mai:
<<Tu mi appartieni, Roman.
Sul tuo viso da bravo ragazzo, sulle tue mani da pianista, sulla tua pelle chiara e morbida, io scrivo il mio nome.
Sulle tue labbra generose, sulle tue spalle da atleta, sul tuo petto palpitante, io scrivo il mio nome.
Sulla tua schiena glabra, su ogni parte consentita, sulle tue ginocchia salde, io scrivo il mio nome.
Sui tuoi sogni infranti, su tutto il tempo perso, su tutto quello che verrà, io scrivo il mio nome:
Jessica>>
mercoledì 28 gennaio 2015
Elisabetta II e sua sorella Margaret da bambine
Pare incredibile, ma c'è stato un tempo, molto, molto remoto, in cui l'anziana vecchietta che da quasi sessantatre anni siede sul trono britannico e che si approssima a compierne 89, è stata una bambina e a quanto pare dalla foto qui sopra anche una bella bambina, dai riccioli d'oro come Shirley Temple (e infatti era questo il soprannome che le aveva maliziosamente attribuito la zia "cattiva", Wallis Simpson, moglie di Edoardo VIII).
La vediamo su questo cavalluccio a dondolo insieme alla sorellina, la principessa Margaret (1930-2002)
All'epoca non era nemmeno erede al trono, era solo "l'inutile figlia femmina del balbuziente duca di York", Bertie, che nessuno mai avrebbe pensato sarebbe diventato re col nome di Giorgio VI.
Avete visto "Il discorso del Re" con Colin Firth ed Helena Bonham-Carter nella parte dei genitori di Elisabetta?
Vi ricordate le due bambine? Be', nella realtà erano abbastanza somiglianti!
Mappa della situazione geopolitica attuale
La tensione geopolitica ha raggiunto negli ultimi mesi un livello estremamente elevato. In giallo possiamo vedere i territori controllati dai terroristi islamici e dove è in atto in conflitto tra le autorità statali laiche e i fondamentalisti mussulmani che, seppur divisi in varie sigle, sono uniti nello scopo di ricreare un califfato che vada dall'Africa Centro-Settentionale, passando per il Medio Oriente, fino all'Asia Centrale.
Ma non è questo il solo elemento di tensione.
L'altro grande rischio per la pace è la crescente ostilità che si è creata tra gli Stati Uniti e la Russia per la questione dell'Ucraina. Gli Usa vorrebbero far entrare l'Ucraina nella Nato, senza tener conto che da sempre l'Ucraina è stata nell'area di influenza russa.
L'Europa, già provata dalla lunga crisi economica, si trova nel crocevia di questi conflitti, subendone le conseguenze.
Iscriviti a:
Post (Atom)