Morgoth Bauglir, originariamente chiamato Melkor (in dizione più antica Melko), è un personaggio di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese John Ronald Reuel Tolkien. È, alla creazione di Eä e di Arda, il più potente dei Valar, e il primo a sfidare Eru (il Creatore) durante la Musica degli Ainur. Morgoth Bauglir è il primo in Arda e nella Terra di Mezzo a portare il titolo di Oscuro Signore, ed è il principale antagonista nel libro Il Silmarillion. Essendo una sorta di creatura "angelica" caduta, Morgoth è largamente ispirato dalla mitologia cristiana, in particolare a Satana; è simile anche al malvagio dio della mitologia norrena Loki. È anche colui che portò al male altri Ainur di rango inferiore (i Maiar), come i Balrog e Sauron.
Prima della creazione di
Eä, il più potente tra gli
Ainur creati da
Eru Ilúvatar era Melkor. Costui voleva creare cose di sua immaginazione, così come faceva Eru, e passò dunque molto tempo, da solo, alla ricerca della
Fiamma Imperitura, senza capire che questa non era un artefatto materiale ma, semplicemente, rappresentava la potenza creativa di Eru. Stando da solo ottenne una ben scarsa comprensione degli altri Ainur e di Eru, e col tempo prese a concepire dei pensieri diversi dai loro e a provare dei sentimenti mai provati prima da nessun altro Ainur: divenne invidioso del suo creatore, e dal momento che non poteva creare cose sue come faceva Eru, concepì l'idea della sottomissione degli altri a se stesso, idea che divenne un desiderio cardine della sua vita.
Ad un certo momento Eru convocò tutti gli Ainur allo scopo di far loro intonare in coro la
Musica degli Ainur, che avrebbe creato il mondo. Nel momento in cui questa fu pronta, venne intonata, ma durante il canto Melkor deviò dal tema predisposto da Ilùvatar inserendovi cose immaginate solo da lui. Le idee di Melkor entrarono a far parte della Musica, arricchendola ma originando il Male nel Mondo. In seguito al suo ingresso nel Canto, molti Ainur rimasero confusi e cessarono di cantare, mentre alcuni altri presero a modificare il loro canto iniziale, adattandolo a quello di Melkor.
Quando poi Eru rivelò agli Ainur il risultato delle loro musiche, ossia
Eä, Melkor fu il primo ad entrarvi, a causa del suo desiderio di sottomettere interamente Eä stessa.
Morgoth ebbe una grande importanza nella creazione di
Arda: fin dall'inizio combatté contro i suoi compagni
Valar, anche se tutti i suoi schemi fallirono. Il suo liberare terribile freddo sulle acque di
Ulmo non fece altro che creare ghiaccio e neve; i suoi potenti fuochi non prosciugarono i mari, ma crearono le nubi. Fu comunque parzialmente vittorioso: distrusse le
Due Lampade, e ruppe l'originale perfetta simmetria di Arda.
Morgoth creò anche la razza degli
Orchi mutando malvagiamente gli
Elfi, allevò i
Draghi e diede vita ai
Troll, come brutta copia degli
Ent; il suo male poteva solamente rovinare e distruggere, mai creare: i suoi servi erano anch'essi ombre corrotte delle nobili creazioni degli altri Valar. Egli corruppe molti dei
Maiar al suo servizio, tra di loro spiriti di fuoco che vennero conosciuti come Valaraukar, o
Balrog.
Le leggende tra gli
Uomini lo accusano anche della loro caduta, di aver strappato loro l'immortalità, anche se questo non è in realtà vero, visto che la
morte è il
dono di
Eru agli Uomini, come sanno gli Elfi. Ma certamente Morgoth creò la paura dell'ombra e della morte tra di essi, facendo loro credere che la mortalità fosse un fardello pesante da sopportare e a cui rassegnarsi per la malvagità dei Valar (tra l'altro una simile menzogna fu diffusa tra i Numenoreani da Sauron ai tempi della Seconda Era).
Siccome Morgoth disperse la sua malvagità in Arda stessa, si è detto che tutte le terre, al di fuori del
Reame Beato, abbiano della malvagità in esse, a causa della presenza del Male Supremo.
Probabilmente la più diretta e duratura di tutte le realizzazioni di Morgoth fu la corruzione di
Sauron, in origine un Maia di
Aulë. Sauron diventò col tempo il più grande servitore del Male, e dopo la caduta del suo padrone divenne a sua volta Oscuro Signore, completando le malvagità nei confronti di Uomini ed Elfi che Morgoth aveva iniziato.
A differenza del successivo
Oscuro Signore Sauron, il desiderio di Morgoth non era di dominare le genti e le terre e di sottometterle al proprio potere, ma di possedere tutto il mondo, e più avanti di distruggerlo, perché non poteva controllarlo tutto, e vedeva i
figli di Ilúvatar (
Uomini ed
Elfi) come una diretta minaccia, poiché erano indipendenti e non poteva dominarli tutti facilmente.
Ad un certo punto durante la formazione di Arda, Morgoth stesso creò un'entità malvagia da un
Maia da lui corrotto, con cui poi strinse alleanza: la creatura
Ungoliant, dalla forma di un'enorme
ragnofemmina. Fu lei a causare la morte dei
Due Alberi quando
Valinor venne oscurata.
Quando vennero i primi della razza degli Uomini, si dice che Morgoth si allontanò temporaneamente dalla fortezza di Angband e abitò tra loro: antiche leggende dicono che gli
Atanatári ("padri degli uomini") provarono a dimenticare le parole di un Oscuro Signore, che li guidò verso l'odio per
Ilúvatar e l'adorazione di Morgoth. Gli Atanatári furono quegli uomini che non lo seguirono e fuggirono, ma Morgoth ebbe più avanti molte legioni di Uomini caduti al suo servizio.
Egli trattò sempre con crudeltà anche i suoi stessi servitori: quando i
Noldor vennero sconfitti, confinò tutti gli Uomini al suo servizio nelle terre dello
Hithlum, vietando loro di muoversi da lì. Sembra che, una volta vittorioso, egli li avesse distrutti.
Sauron.
Il suo nome era in origine Mairon "l'Ammirabile" ed era un Maia, uno spirito "angelico" della mitologia creata da Tolkien. Fu in origine un potente servo di Aulë il Fabbro, uno spirito più possente, uno dei Valar, o Custodi del Mondo e grande rimase la sua scienza nei saperi tradizionali che appartenevano a quella stirpe. Ad ogni modo, Mairon fu presto irretito dall'Oscuro Nemico Melkor, più tardi conosciuto come Morgoth (l'Ainu votato al Male), e diventò una creatura malvagia. Da questo momento cambiò nome in Sauron. Questo avveniva prima della distruzione di Almaren. Sauron servì Morgoth fedelmente, e nei giorni a seguire, dopo che Morgoth fu sconfitto e imprigionato fuori dai confini del mondo, Sauron irretì gli Uomini, in particolare quelli del regno di Nùmenor, portando il regno alla distruzione, durante la Seconda Era. Sauron non commise gli errori che fece il suo maestro; infatti, mentre Morgoth voleva controllare o distruggere Arda stessa, (a discapito delle opere costruite dai Valar su di essa), il desiderio di Sauron era di dominare la mente e la volontà di tutti i popoli della Terra di Mezzo.
Durante la Prima Era, i Noldor lasciarono il Reame Beato di Valinor in Aman (la Terra), (contro il consiglio dei Valar) per muovere guerra contro Morgoth, che aveva rubato i Silmaril, gemme magiche che racchiudevano la luce degli alberi di Valinor. In questa guerra Sauron fu il principale servo di Morgoth, acquistando col tempo grande importanza. Sauron a quel tempo era un maestro di illusioni e cambiamenti di forma, e i suoi servi erano Draugluin (Signore dei Lupi Mannari, creati da Sauron) e Thuringwethil (il suo Araldo vampiro). Quando Morgoth lasciò Angband per corrompere gli Atani (Uomini). Sauron diresse una guerra contro gli Elfi durante la quale conquistò l'isola di Tol Sirion, che divenne poi famosa come Tol-in-Gauroth, l'Isola dei Lupi Mannari. Dieci anni più tardi, Finrod Felagund, il Re di Nargothrond, e formalmente signore di Tol Sirion, morì per proteggere Beren nelle segrete di Tor-in-Gaurhoth; dopodiché Lúthien e Huan sconfissero Sauron e salvarono Beren nelle segrete dove fu gettato. Dopo la sconfitta inflittagli da Lúthien, Sauron fu protagonista di una piccola parte degli eventi della Prima Era. Dopo che il suo Signore fu sconfitto, Sauron si pentì (apparentemente) e pregò per la misericordia. Ma non era disposto a ritornare all'Ovest per essere giudicato, quindi scappò e si nascose.
angmar
Carn Dum
Flames of Udun
Minas Morgul
All'interno del
corpus dello scrittore, Sauron è l'
Oscuro Signore di
Mordor, un potente spirito del male, allievo di
Morgoth, antagonista de
Il Silmarillion, e creatore dell'
Unico Anellotrovato ne
Lo Hobbit da
Bilbo Baggins e poi ereditato da
Frodo Baggins. Prima degli eventi de
Il Signore degli Anelli, Sauron fu sconfitto da
Isildur e perse l'Unico Anello, ma riuscì a scampare alla morte. Durante la
Guerra dell'Anello egli ritorna con l'obiettivo di concludere il suo operato, ovvero quello di conquistare la
Terra di Mezzo ed assoggettarne gli abitanti. Il personaggio viene definitivamente sconfitto alla fine de
Il Signore degli Anelli quando Frodo distrugge l'Unico Anello, scaraventandolo nelle fiamme del
Monte Fato, luogo in cui era stato costruito.
Nelle altre opere, Sauron viene citato nei
Racconti Incompiuti e ne
Il Silmarillion, nei quali vengono aggiunti dettagli sulla sua origine e alcuni fatti antecedenti la trama de
Il Signore degli Anelli, principalmente ambientati durante la
Prima e
Seconda Era, e ne
Lo Hobbit con il nome di
Negromante.
Creazione e sviluppo
Nei
Racconti perduti, il ruolo di Sauron è assunto, nel racconto di Tinùviel, da
Tevildo, un Principe dei Gatti mostruoso posseduto da uno spirito demoniaco.
Prima della pubblicazione de
Il Silmarillion, Tolkien non era mai stato chiaro sulla razza di Sauron. In
The Complete Guide to Middle-earth di Robert Foster, l'autore sosteneva che Sauron fosse un
Eldar, vale a dire un
Elfo.
Wystan Hugh Auden sostenne, invece, che Sauron fosse un
Valar. Solo dopo l'uscita de
Il Silmarillion, Tolkien fece chiarezza sulla razza del personaggio
[1].
Biografia
« Fra i servi del Nemico che hanno nomi, il massimo era lo spirito che gli Eldar chiamavano Sauron, ovvero Gorthaur il Crudele, che in origine era dei Maiar di Aulë e che continuò ad avere grande parte nella tradizione di quel popolo. » |
(J.R.R.Tolkien, Il Silmarillion) |
Il suo nome era in origine Mairon "l'Ammirabile" ed era un
Maia, uno spirito "angelico" della
mitologia creata da Tolkien.
[2] Fu in origine un potente servo di
Aulë il Fabbro, uno spirito più possente, uno dei
Valar, o Custodi del Mondo e grande rimase la sua scienza nei saperi tradizionali che appartenevano a quella stirpe
[3][4]. Ad ogni modo, Mairon fu presto irretito dall'Oscuro Nemico
Melkor, più tardi conosciuto come
Morgoth (l'
Ainu votato al Male), e diventò una creatura malvagia.
[2][5] Da questo momento cambiò nome in Sauron. Questo avveniva prima della distruzione di
Almaren. Sauron servì Morgoth fedelmente, e nei giorni a seguire, dopo che Morgoth fu sconfitto e imprigionato fuori dai confini del mondo, Sauron irretì gli Uomini, in particolare quelli del regno di
Nùmenor, portando il regno alla distruzione, durante la
Seconda Era. Sauron non commise gli errori che fece il suo maestro; infatti, mentre Morgoth voleva controllare o distruggere
Arda stessa, (a discapito delle opere costruite dai Valar su di essa), il desiderio di Sauron era di dominare la mente e la volontà di tutti i popoli della Terra di Mezzo.
[6]
Durante la Prima Era, i
Noldor lasciarono il Reame Beato di
Valinor in
Aman (la Terra), (contro il consiglio dei
Valar) per muovere guerra contro Morgoth, che aveva rubato i
Silmaril, gemme magiche che racchiudevano la luce degli alberi di Valinor. In questa guerra Sauron fu il principale servo di Morgoth, acquistando col tempo grande importanza. Sauron a quel tempo era un maestro di illusioni e cambiamenti di forma, e i suoi servi erano
Draugluin(Signore dei Lupi Mannari, creati da Sauron) e
Thuringwethil (il suo Araldo vampiro). Quando Morgoth lasciò
Angband per corrompere gli
Atani (
Uomini). Sauron diresse una guerra contro gli
Elfi durante la quale conquistò l'isola di
Tol Sirion, che divenne poi famosa come
Tol-in-Gauroth, l'Isola dei Lupi Mannari. Dieci anni più tardi,
Finrod Felagund, il Re di
Nargothrond, e formalmente signore di Tol Sirion, morì per proteggere
Beren nelle segrete di Tor-in-Gaurhoth; dopodiché
Lúthien e
Huan sconfissero Sauron e salvarono Beren nelle segrete dove fu gettato. Dopo la sconfitta inflittagli da Lúthien, Sauron fu protagonista di una piccola parte degli eventi della
Prima Era. Dopo che il suo Signore fu sconfitto, Sauron si pentì (apparentemente) e pregò per la misericordia. Ma non era disposto a ritornare all'Ovest per essere giudicato, quindi scappò e si nascose.
[7]
Seconda Era
Dopo essere rimasto nascosto e inattivo per circa 1000 anni, durante la
Seconda Era Sauron assunse un bell'aspetto, e si fece chiamare "Annatar", il Signore dei Doni, cercando di ingannare Elfi, Edain (Umani) e Nani.
[8] Avendo ancora mantenuto il potere di cambiare aspetto, si rese esteticamente piacente, vestito come un nobile consigliere sempre pronto a dispensare saggi suggerimenti.
Comprese subito che gli Uomini erano i più facili da irretire, sottovalutò i Nani, credendo che avrebbero ceduto subito alle lusinghe del potere, quando invece essi si rivelarono quanto mai resistenti. Cercò costantemente di sedurre con le sue conoscenze gli Elfi, sapendo che tra i viventi erano quelli con maggior potere: sapendo anche che gli Elfi erano i più accorti e onesti, usò tutta la sua abilità di ingannatore, cambiando voce e mostrandosi come un signore benevolo e sapiente, ma non riuscì a ricevere la necessaria fiducia che desiderava, infatti
Gil-galad (Re Supremo dei Noldor) e
Elrond di
Rivendell sospettavano che questo misterioso individuo avesse intenzioni meno nobili delle sue parole. In questo periodo Annatar si presentava come una sorta di pacificatore, e sosteneva che tutti i doni che elargiva con tanta generosità erano mirati a rendere più bella la Terra di Mezzo e a renderla simile a Valinor.
Annatar riuscì invece a stringere amicizia con gli Elfi fabbri dell'
Eregion, grazie al fatto che questi erano sempre avidi di nuove tecniche di fabbricazione dei gioielli (come anche i Nani). Con il suo aiuto gli Elfi forgiarono svariati
Anelli del Potere, (senza l'aiuto di Sauron, Celebrimbor forgiò Narya, l'anello di rubino, Nenya, l'anello di diamante e Vilya, l'anello di zaffiro) ma Sauron in segreto forgiò l'
Unico Anello nella Montagna di Fuoco, con cui dominare tutti gli altri, fondendo in esso la maggior parte del suo potere e della sua volontà.
[9] Ma quando l'Oscuro Signore infilò al dito l'Unico Anello i Noldor capirono di essere stati ingannati, e nascosero i loro tre Anelli più potenti (Narya, Nenya e Vilya) che Sauron desiderava possedere più di tutti gli altri perché così avrebbe dominato le menti degli Elfi e controllato ciò che gli anelli potevano controllare (esempio, il mantenimento della pace e la conservazione della bellezza nei luoghi in cui erano nascosti). Sauron però, accortosi che il suo inganno era stato smascherato, invase l'
Eregion devastandolo; in questa guerra perse la vita anche
Celebrimbor alle porte di Moria.
Sauron però riuscì a riprendersi molti Anelli del Potere, che poi distribuì tra vari re degli uomini e dei nani; mentre non impiegò molto tempo per sottomettere alla sua volontà gli umani, trovò più difficile schiavizzare i nani, ai quali gli anelli del potere non facevano alcun effetto negativo se non quello di renderli collerici quando non riuscivano a trovare sempre più ricchezze. In questo periodo Sauron divenne "l'Oscuro Signore di Mordor", erigendo la Torre Oscura di
Barad-dûr, vicino al
Monte Fato, dove forgiò l'Unico Anello
[10]; costruendo il
Cancello Nero di Mordor per prevenire invasioni; e formando massicce armate di
Orchi e Uomini (principalmente
Esterling e
Sudroni). A causa di questo, verso la fine della Seconda Era, Sauron assunse nelle regioni più orientali della Terra di Mezzo (che erano state da lui sottomesse) il titolo di "Signore della Terra" e "Signore degli Uomini".
[11]
Quando
Ar-Pharazôn usurpò il trono di
Númenor, nell'anno 3255, vide il crescente regno orientale di Sauron come una minaccia. Quindi con una flotta veleggiò verso il porto di
Umbar e vi approdò con un grandioso apparato di guerra. I servi di Sauron che videro la flotta di Ar-Pharazon furono così sgomenti della potenza numenoreana da fuggire via impauriti; allora Sauron stesso, che ancora aveva bell'aspetto, decise di umiliarsi prostrandosi a terra e implorando perdono agli uomini. L'atto di sottomissione era stato congegnato da Sauron per ingannare il re umano, ma probabilmente lui stesso provò timore di fronte alla gloria degli uomini. Così Ar-Pharazon, che fra tutti i sovrani di Numenor fu il più potente e al contempo il più ambizioso, decise orgogliosamente e ingenuamente di imprigionare Sauron
[3]; l'oscuro signore approfittò dello sfrontata arroganza del re per ingraziarselo, ben presto infatti ne conquistò la fiducia
[3] tanto da raggiungere il rango di sommo sacerdote.
[12]
Dapprima Sauron convinse Ar-Pharazon che egli era un sovrano troppo potente per dover dimorare solo in Numenor, incitandolo così a spadroneggiare sulle coste della Terra di Mezzo, soprattutto a Umbar; poi cominciò a diffondere tra la popolazione la paura della morte, che secondo Sauron era una maledizione imposta dagli invidiosi Valar; inoltre negò l'esistenza di
Eru, affermando che l'unico vero Signore del Mondo risiedeva nel Vuoto, intrappolato dai malvagi dei; così Sauron continuò a obnubilare la già debole mente del re, incitandolo a istituire culti religiosi in adorazione di
Morgoth e a perseguitare crudelmente gli infedeli, che spesso venivano offerti in sacrificio al loro dio malvagio; alla fine Sauron convinse il re che il popolo di Numenor si prendesse con la forza ciò che i Valar gli aveva negato, cioè l'immortalità: allora Ar-Pharazon preparò il più grande esercito che mai si fosse visto in Arda e salpò verso Aman.
Il piano di Sauron si fondava sull'idea che i Valar avrebbero distrutto Ar-Pharazon e il suo esercito, eliminando il più grande ostacolo alla conquista della Terra di Mezzo.
[3] Tuttavia, i Valar non avevano potere diretto sui Figli di Eru:
[13] per evitare una guerra, decisero di rinunciare al titolo di guardiani del mondo e invocare Ilúvatar.
Eru distrusse la flotta del Re e seppellì Ar-Pharazon e il suo esercito nelle Grotte degli Obliati. Allo stesso tempo Númenor fu sprofondata nel mare e le Terre Occidentali vennero separate dal mondo. Nella distruzione della Terra del Dono, Sauron perse la sua forma corporea e con essa tutte le energie che aveva impiegato per conquistare i Numenoreani."
[14] Da allora non fu più in grado di assumere una forma fisica gradevole, affidandosi unicamente all'Anello per sottomettere i suoi alleati.
[14]
Un gruppo di Númenóreani fedeli furono salvati dai Valar durante la distruzione dell'isola e giunsero alla Terra di Mezzo, dove fondarono i Regni di
Arnor e di
Gondor. Questi Uomini, guidati da
Elendil l'Alto, e dai suoi figli
Isildur e
Anarion, si allearono con il Re degli Elfi,
Gil-galad, e insieme attaccarono Sauron e, dopo una lunga guerra, lo sconfissero, nonostante Elendil e Gil-galad perissero nello scontro con Sauron.
[15] Isildur, figlio di Elendil, prese la spada del padre e colpì Sauron che era stato gravemente ferito, gli tagliò il dito in cui portava l'Anello e lo tenne per sé.
[15] Ma l'Anello si volle liberare di Isildur, che morì per mano degli Orchi, nei pressi dei
Campi Iridati. Allora l'Anello finì nelle acque dell'
Anduin e non se ne seppe più nulla per secoli.
[16]
Sauron perse quasi tutto il suo potere, vagando come spirito impietoso e terribile per moltissimo tempo.
[15]
Terza Era
Durante la
Terza Era della Terra di Mezzo, Sauron crebbe di nuovo, prima in una fortezza chiamata
Dol Guldur, il
Colle di Stregoneria, nel
Bosco Atro meridionale. A Dol Guldur fu conosciuto come il "Negromante", e gli Elfi non capirono subito che altri non era che Sauron, ma pensarono si trattasse di uno dei
Nazgûl, forse il
Re Stregone di Angmar in persona. Allora
Gandalf lo stregone si recò a Dol Guldur e scoprì la verità, e spinse il Consiglio ad attaccare Dol Guldur. Ma il Bianco Consiglio era presieduto da
Saruman, che voleva per sé l'Anello, e che era convinto che il potere dell'Anello si sarebbe rivelato da sé.
[17] Più tardi, invece, Saruman scoprì che i servitori di Sauron ispezionavano l'Anduin nei pressi di Campo Gaggiolo e che Sauron era quindi al corrente della fine di Isildur.
[18] Allora ordinò di attaccare Dol Guldur, perché voleva impedire a Sauron di trovare l'Anello.
[18] Sauron, nel frattempo, tornò a Mordor, dove ricostruì
Barad-dûr e ordinò di occupare
Dol Guldur.
[18] Fortificò Mordor e si preparò alla guerra contro Gondor e gli Elfi.
Sauron costruì enormi armate di
Orchi. Si alleò con gli Uomini mercenari dell'Est (Rhûn) e del Sud (Harad). Chiamò a sé i suoi più temibili servitori, i
Nazgûl, o "Schiavi dell'Anello", ognuno soggiogato da uno dei Nove Anelli. Sauron adottò il simbolo dell'Occhio rosso senza palpebre, divenuto simbolo di potere e paura per tutta la Terra di Mezzo.
Ma fu sconfitto quando l'Unico Anello, trovato da
Bilbo Baggins l'
Hobbit, fu gettato nella
Voragine del Fato sull'Oroduin, il
Monte Fato, a Mordor, nelle stesse fiamme dalle quali fu forgiato. Il Portatore dell'Anello,
Frodo Baggins, fallì all'ultimo, non riuscendo a resistere al potere dell'Anello nel luogo stesso della sua creazione; ma un precedente possessore dell'Anello,
Gollum, lo salvò recuperando l'Anello in un disperato tentativo di riprenderselo, e cadendo nella Voragine insieme ad esso.
[19] Fu l'ultimo atto di Gollum contro Frodo che portò alla sicura sconfitta di Sauron, per sempre.
[19] Il potere di Sauron venne meno, e la sua potenza nella Terra di Mezzo cessò, e le creature animate dal suo spirito furono come private della forza interiore che le guidava.
[19] Il suo spirito divampò sopra Mordor come una malefica nuvola nera, ma fu spazzato via da un potente vento dall'Ovest, e Sauron perse completamente i suoi poteri, non potendoli mai più riacquistare.
[19]
Descrizione
Aspetto
Una replica dell'armatura di Sauron utilizzata nel film di
Peter Jackson
Prima degli eventi de
Il Signore degli Anelli, Sauron aveva un corpo bello a vedersi. Era in grado di assumere molteplici forme, a seconda delle proprie esigenze. Ad esempio, per ingannare
Elfi, Edain (Umani) e Nani, assunse un bell'aspetto, e si fece chiamare "Annatar".
[8] Dopo la sua sconfitta per mano di
Gil-Galad ed
Elendil e la perdita dell'
Unico Anello, Sauron fu incapace di assumere una forma fisica e divenne «nero e orrendo
[20]».
Ne
Il Signore degli Anelli, Sauron viene identificato con il simbolo del Grande Occhio infuocato. La sola vista dell'occhio provoca grande terrore come era accaduto a
Frodo che lo aveva osservato nello Specchio di
Galadriel.
[21] L'Occhio viene descritto in questo modo da Frodo:
« I contorni dell'Occhio erano di fuoco, mentre nel globo vitreo della cornea gialla e felina, vigile e penetrante, si apriva, nel buio di un abisso, la fessura nera della pupilla come una finestra sul nulla.[22] » |
Nonostante Tolkien scriva che Sauron appaia nella Terza Era solo nella figura di Occhio infuocato, nel testo appaiono alcuni indizi che fanno intuire che forse l'Oscuro Signore era in grado di assumere una forma umana, benché sgradevole e oscura (come accadde dopo la caduta di Numenor in cui perì il suo corpo gradevole simile a quello di un Elfo o di un Uomo), e forse anche debole fisicamente (ma non spiritualmente, dato che manteneva gran parte dei suoi poteri magici) visto che
Gollum, che era stato prigioniero a Mordor, parla di un Sauron con "quattro dita sulla mano nera", indicando che forse lo aveva visto.
[24] Anche
Aragorn e
Pipino che lo videro nel
Palantír non parlano di un Occhio ma di un "lui" generico. Inoltre ne
Le due Torri Gorbag e Shagrat dicono che o avrebbero portato il prigioniero (Frodo) a Barad-dûr o sarebbe venuto lui in persona a vedere il prigioniero.
[25][26]
Sauron è un essere di pura malvagità, intelligente, sadico e aggressivo
[2]. In origine era un essere buono e gentile, ma divenne malvagio dopo essersi unito con
Melkor[2]. Rimane totalmente fedele a quest'ultimo fino alla sua scomparsa, pur non condividendone gli ideali. Infatti, mentre Melkor voleva distruggere la Terra di Mezzo e i suoi abitanti, Sauron vuole conquistarla e dominarla
[6]. Sauron è in grado di tessere trame e può facilmente accattivarsi la benevolenza delle altre razze della Terra di Mezzo, dimostrandosi così un bravissimo ingannatore. Ciò è in parte dovuto alla sua abilità di assumere qualsiasi forma. Nella Seconda Era, ad'esempio, assunse le sembianze di "Annatar", il Signore dei Doni, cercando di ingannare Elfi, Edain (Umani) e Nani
[8], e successivamente creò l'Unico Anello proprio per dominare tutti gli anelli magici sulla Terra di Mezzo
[9].
Nomi e titoli
"Sauron" è un nome
quenya, che può essere tradotto con
l'Aborrito.
[27] In Sindarin, era invece chiamato
Gorthaur il Crudele. Il nome originale è Mairon "l'Ammirabile". Anche dopo essere stato corrotto continuò a farsi chiamare Tar-Mairon ("Re Eccellente") fino alla
caduta di Nùmenor[28]. Gli elfi lo chiamarono anche
Annatar, cioè "signore dei doni" quando egli li aiutò a fabbricare gli Anelli.
[8] I Dúnedain lo chiamarono "Sauron l'Ingannatore" a causa del suo ruolo durante la caduta di Númenor e la forgiatura degli Anelli del Potere. I suoi più famosi titoli, l'"Oscuro Sire di Mordor" e il "Signore degli Anelli" appaiono solo qualche volta nei libri. Gli altri titoli (come "il Nemico") sono simili a quelli di Morgoth.
Adattamenti
Nella trilogia de
Il Signore degli Anelli di
Peter Jackson Sauron compare nel prologo del film in forma fisica, durante il combattimento con
Isildur: è un uomo alto e forte, ma è totalmente ricoperto da un'armatura, e combatte con l'ausilio di una mazza. L'aspetto di Sauron è stato progettato da
John Howe che si è ispirato alle illustrazioni raffiguranti
Morgoth. In questa forma, è interpretato da
Sala Baker. Nelle altre apparizioni, invece, Sauron compare nelle sembianze dell'Occhio. Nella sceneggiatura originale, Sauron sarebbe dovuto comparire, con l'aspetto che aveva nel prologo, davanti al
Cancello Nero e avrebbe affrontato
Aragorn nella battaglia finale. Durante le riprese, però, si decise di eliminare la scena, poiché avrebbe distolto gli spettatori sulla missione di
Frodo e
Sam verso il
Monte Fato. Le movenze di Sauron, tuttavia, sono rimaste all'interno della pellicola, ma l'aspetto del personaggio è stato modificato digitalmente e sostituito con quello di un
Troll. Nella scena eliminata, inoltre, per brevi secondi, Sauron appariva con l'aspetto di "Annatar", il Signore dei Doni
[30][31].
Sebbene nel romanzo non compaia, Sauron compare anche nella successiva trilogia de
Lo Hobbit, sempre diretta da Jackson: i film esplorano il ritorno dell'Oscuro Signore dopo la sua sconfitta per mano di Isildur e i primi tentativi di piegare al suo volere i popoli della
Terra di Mezzo[32]. In
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, Sauron appare nel momento in cui
Radagast si reca a
Dol Guldur per indagare sul male che danneggia la salute di
Bosco Atro. In questa occasione, Sauron appare con le sembianze di una nube nera umanoide che tutti chiamano il "Negromante". Ne
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug viene rivelato che egli ha risvegliato i
Nazgûl, che vuole usare il drago
Smaug come arma e che sta formando un esercito di orchi guidato da
Azog il Profanatore. Rispetto al primo film, si manifesta inizialmente come una nube nera parlante che è in grado di mutare aspetto e dimensioni; in seguito, durante uno scontro con
Gandalf, appare sotto forma di un'entità umanoide avvolta dalle fiamme, la quale si rivela poi essere la sagoma di Sauron in armatura. Subito la sua figura viene circondata dalle fiamme, apparendo simile alla sua forma come Occhio, la cui pupilla è una versione distorta di Sauron in armatura.
Critiche e cultura di massa
Il
cantante polacco Wojciech Wąsowicz si è soprannominato
Sauron in onore del personaggio.
[36].
Il personaggio di Sauron è stato parodiato in alcuni sketch e serie animate. Nella serie
I Griffin (Family Guy) nell'episodio
Sibling Rivalry c'è una scena in cui l'Occhio di Sauron, doppiato in lingua originale da
Seth MacFarlane, si lamenta della perdita della sua
lente a contatto.
[37]. Nel
fumetto X-Men compare un mutante di nome Sauron, il cui nome è un chiaro omaggio all'omonimo personaggio ideato Tolkien.
[38] Nella serie di romanzi
Death Day di William Dietz compare una razza aliena chiamata proprio
Sauron.
- ^ W. H. Auden, "Good and Evil in The Lord of the Rings", Tolkien Journal, III:I (1967), pp. 5-8
- ^ a b c d Humphrey Carpenter, La realtà in trasparenza, op. cit., pp. 358 e seguenti
- ^ a b c d Humphrey Carpenter, La realtà in trasparenza, op. cit., p. 205
- ^ Christopher Tolkien, Morgoth's Ring, op. cit., p. 52
- ^ J.R.R Tolkien, Il Silmarillion, op. cit., quinta e ultima parte: Of the Rings of Power and the Third Age
- ^ a b Christopher Tolkien, Morgoth's Ring, op. cit., p. 396
- ^ Christopher Tolkien, The Lost Road and Other Writings. Boston: Houghton Mifflin, p. 333, ISBN 0-395-45519-7
- ^ a b c d J.R.R Tolkien, Il Silmarillion, op. cit., p. 287
- ^ a b J.R.R. Tolkien, Lettere, op. cit., no. 131.
- ^ J.R.R. Tolkien, Lettere, op. cit., no. 131, p. 153.
- ^ J.R.R. Tolkien, Lettere, op. cit., no. 183, p. 243.
- ^ Christopher Tolkien, Morgoth's Ring, op. cit., p. 398
- ^ J.R.R. Tolkien, Lettere, op. cit., no. 156, p. 206.
- ^ a b J.R.R. Tolkien, Lettere, op. cit., no. 211, p. 280.
- ^ a b c J.R.R. Tolkien, La Compagnia dell'Anello, op. cit., Capitolo II (libro I) - "L'ombra del passato", p. 97.
- ^ J.R.R. Tolkien, La Compagnia dell'Anello, op. cit., Capitolo II (libro I) - "L'ombra del passato", p. 98.
- ^ J.R.R. Tolkien, Il Ritorno del Re, op. cit., Appendice B - "Il calcolo degli anni", p. 432.
- ^ a b c J.R.R. Tolkien, Il Ritorno del Re, op. cit., Appendice B - "Il calcolo degli anni", p. 433.
- ^ a b c d J.R.R. Tolkien, Il Ritorno del Re, op. cit., Capitolo VIII (libro VI) - "Monte Fato".
- ^ J.R.R. Tolkien, Il Ritorno del Re, op. cit., Appendice A - "Annalli dei Re e Governatori", p. 365.
- ^ J.R.R. Tolkien, La Compagnia dell'Anello, op. cit., Capitolo VII (libro II) - "Lo specchio di Galadriel", pp. 514-473-474.
- ^ J.R.R. Tolkien, La Compagnia dell'Anello, op. cit., Capitolo VII (libro II) - "Lo specchio di Galadriel", p. 473.
- ^ Questa descrizione appare solamente all'interno della trilogia cinematografica di Peter Jackson, nella prima parte de La Compagnia dell'Anello.
- ^ J.R.R. Tolkien, Le due torri, op. cit., Capitolo III (libro IV) - "Il Cancello Nero è chiuso", p. 298.
- ^ J.R.R. Tolkien, Le due torri, op. cit., Capitolo XI (libro III) - "Il palantìr", p. 238.
- ^ J.R.R. Tolkien, Il Ritorno del Re, op. cit., Capitolo II (libro V) - "Monte Fato", pp. 61-62.
- ^ J.R.R. Tolkien, Elvish Linguistic Fellowship (Parma Eldalamberon) #17, 2007, p. 183
- ^ Parma Eldalamberon #17, 2007, p. 183
- ^ (EN) The Eye of Sauron - J.R.R. Tolkien's The Return of the King
- ^ (EN) Sauron vs. Aragorn, YouTube.
- ^ La suddetta scene compare nei contenuti speciali dell'edizione estesa del film Il ritorno del Re
- ^ Andrea Francesco Berni, Peter Jackson parla dello Hobbit, BadTaste.it, 18 settembre 2006. URL consultato il 14 dicembre 2013.
- ^ Winter, Douglas E. (1982). Fear Itself: The Horror Fiction of Stephen King. San Francisco, California: Underwood-Miller. p. 197. ISBN 0-934438-58-7.
- ^ (EN) Parallel Characters in The Lord of the Rings and The Wheel of Time. URL consultato il 4 agosto 2013.
- ^ (EN) Caroline Monroe, How Much Was Rowling Inspired by Tolkien? in GreenBooks. TheOneRing.net. URL consultato il 4 agosto 2013.
- ^ (PL) Wywiad in horna.rockmetal.art.pl. URL consultato il 4 agosto 2013.
- ^ (EN) Family Guy- Season 4. URL consultato il 4 agosto 2013.
- ^ Il personaggio di Sauron è uno dei tanti antagonisti degli X-Men e compare per la prima volta nel 60° volume del fumetto, pubblicato nel settembre 1969.
Bibliografia
- Biografia dell'autore
- (EN) Humphrey Carpenter, J.R.R. Tolkien — A Biography, London, HarperCollins, 2002, ISBN 0007132840.
- (EN) Humphrey (ed.) Carpenter, The Letters of J.R.R. Tolkien, HarperCollins, 1981, 2006, ISBN 0-261-10265-6.
- Opere