giovedì 15 maggio 2014

Bei posti





















Svelato l'enigma della costruzione delle piramidi

Svelato l'enigma della costruzione delle Piramidi

Dopo più di 4.500 anni sembra sia stato scoperto il segreto nascosto dietro lacostruzione delle Piramidi nell’antico Egitto. A confermarlo è uno studiocondotto da un team di ricercatori dell’Università di Amsterdam, pubblicato dalPhysical Review Letters e ripreso da Le Point, che hanno svelato come sia stato possibile, grazie all’acqua, trasportare statue e pesanti blocchi di pietra usati per costruire i famosi monumenti funebri.
La raffigurazione nella tomba del funzionario Djéhoutyhotep
La raffigurazione nella tomba del funzionario Djéhoutyhotep (Physical Review Letters)
IL DIPINTO ED IL SEGRETO - Il gruppo di ricercatori, guidato dal professor Daniel Bonn, ha compreso come venissero mossi i blocchi di pietra partendo da un dipinto che adorna le pareti della tomba di Djéhoutyhotep, alto funzionario al servizio del Faraone, vissuto tra XX e XIX secolo avanti Cristo. Si vede una statua montata su una slitta di legno pronta per essere mossa. Nella parte anteriore del convoglio viene invece raffigurato un uomo piegato verso la parte inferiore della slitta impegnato a versare un liquido.
IL PROBLEMA DATO DALLA SABBIA ASCIUTTA - Gli scienziati, colpiti dal particolare, hanno riprodotto un modello di slitta vicino a quello raffigurato nel dipinto per capire meglio il meccanismo di trasporto. Dopo aver messo il mezzo su un tratto di sabbia ed averlo pesantemente caricato, hanno misurato la forza necessaria per muovere la slitta. Questa però si è bloccata quasi subito a causa dell’accumulo davanti al pattino di mucchi di sabbia asciutta. A quel punto hanno imitato quanto raffigurato nel dipinto ed hanno versato dell’acqua davanti alla slitta per capire se questo avrebbe potuto migliorare la situazione.
MISTERO RISOLTO - E questa è stata la scoperta che ha spiegato come gli antichi egizi riuscissero a muovere con facilità enormi blocchi di pietra. La giusta quantità d’acqua infatti permette un risparmio di circa il 50 per cento di energia necessaria per il trasporto dei blocchi. Merito delle goccioline che da un lato aggregano i granelli di sabbia, dall’altro creano una superficie piatta e senza rilievi così da consentire agli operai di poter trascinare la slitta senza difficoltà. (Photocredit Wikipedia / Physical Review Letters)

Animali, cuccioli e luoghi comuni da sfatare...




cuccioli di leone bianco

Foto 1





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e infine alcuni luoghi comuni da sfatare...

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...pare che gli struzzi non mettano la testa sotto la sabbia... il proverbio deriverebbe da un racconto di fantasia di Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia...

né pare che i topi amino il formaggio più di ogni altra cosa: semplicemente nel medioevo il formaggio secco era l'alimento che si conservava di più e quindi era quello più disponibile anche per loro...

Foto 1

mentre risulta confermato che la luna sia fatta interamente di formaggio, come io credevo da bambino ;-)





Il gatto quotidiano - Il gatto veste Prada





Fate molta attenzione, perché avete in casa una tigre in miniatura!







Mangia mangia... però poi non lamentarti se...




























E ricordate: il gatto veste Prada






mercoledì 14 maggio 2014

Arredamento d'interni stile vittoriano, secondo Ottocento.












Bianco come la luna il suo cappello, come l'amore rosso il suo mantello...


...tu lo seguisti senza una ragione, come un ragazzo segue l'aquilone...



e c'era il sole e avevi gli occhi belli, lui ti baciò le labbra ed i capelli, e c'era la luna e avevi gli occhi stanchi, lui pose le sue mani sui tuoi fianchi...



...poi furono carezze e furono sorrisi, poi furono soltanto i fiordalisi, che videro con gli occhi delle stelle, fremere al vento e ai baci la tua pelle...



ma dicono che mentre ritornavi, nel fiume, chissà come, scivolavi, e lui che non ti volle creder morta, bussò cent'anni ancora alla tua porta...



questa è la tua canzone, Marinella, che sei volata in cielo su una stella, e come tutte le più belle cose, durasti solo un giorno, come le rose...



Fantasy art: fabbricanti di universi - Game of Thrones



Uno scrittore di fantasy deve essere prima di tutto un fabbricante di universi.



Devi avere interi mondi nella tua mente, non porti limiti di spazio, né di tempo. Il potere dell'immaginazione è senza fine.




Ma poi questo mondo deve essere coerente. Ammobiliare un mondo, per usare un'espressione di Umberto Eco, è l'arte che fa di un narratore un grande autore.
Pochi ci sono riusciti così bene da veder rappresentati sul piccolo o sul grande schermo i frutti della propria fantasia.
George Martin ci è riuscito, e forse non si aspettava tanto successo. Non immaginava di dover passare la sua vecchiaia condannato a scrivere da milioni di lettori che aspettano di conosce chi vincerà il Gioco del Trono,
un Trono di Spade che tutti desiderano, ignorando l'ammonimento di colui che lo creò:

<<Nessun re deve stare comodo sul trono>> Aegon I Targaryen



Perché dunque, se si sta così scomodi sul trono di spade, tutti desiderano conquistarlo? Non è forse una maledizione?
Tutti coloro che vi si sono seduti sono morti male: Aerys II Targaryen, Robert Baratheon, Eddard Stark, Joffrey Baratheon, e... be', il resto non ve lo posso anticipare...



Ancora non sappiamo chi vincerà il gioco del trono. Martin ci ha abituato alle sorprese e l'unica cosa certa è che ci sorprenderà.



Per ora, l'unico vero vincitore è lui...



E lo sono anche i suoi attori, per quanto non sappiano ancora quale sarà la loro sorte...



And I want it all, and I want it all, and I want it now...











Chiaro?