Dovrebbe essere quasi naturale per tutti, e non lo è. L’accostamento di colore dei vestiti si traduce spesso in una serie di pugni negli occhi insopportabili. Ma come si fa a imparare? Come si può migliorare, per il bene proprio e quello degli altri?
In realtà la rete è piena di consigli per accostare colori e vestiti nel modo corretto: nel video ci sono le basi, le regole fondamentali da rispettare (nero + marrone = no no) che solo i grandi stilisti, cioè quelli al di sopra di ogni sospetto, possono permettersi di infrangere, per creare una nuova moda o solo per farsi ridere dietro. Chi volesse raggiungere un livello più alto (colori giusti per atmosfere particolari, o colori giusti per rispecchiare le sfumature dell’umore o della personalità), deve studiare molto di più.
Il punto di inizio per ogni cosa, però, è sempre lo stesso: una variante barbara delcerchio di Itten, che è questa:
Sono presenti i colori primari (rosso blu e giallo), e sono posizionati in opposizione, per indicare i colori complementari.
Dovrebbe essere quasi naturale per tutti, e non lo è. L’accostamento di colore dei vestiti si traduce spesso in una serie di pugni negli occhi insopportabili. Ma come si fa a imparare? Come si può migliorare, per il bene proprio e quello degli altri? La risposta è semplicissima: basta guardare questo video di Business Insider.
In realtà la rete è piena di consigli per accostare colori e vestiti nel modo corretto: nel video ci sono le basi, le regole fondamentali da rispettare (nero + marrone = no no) che solo i grandi stilisti, cioè quelli al di sopra di ogni sospetto, possono permettersi di infrangere, per creare una nuova moda o solo per farsi ridere dietro. Chi volesse raggiungere un livello più alto (colori giusti per atmosfere particolari, o colori giusti per rispecchiare le sfumature dell’umore o della personalità), deve studiare molto di più.
Il punto di inizio per ogni cosa, però, è sempre lo stesso: una variante barbara delcerchio di Itten, che è questa:
Sono presenti i colori primari (rosso blu e giallo), e sono posizionati in opposizione, per indicare i colori complementari.
S i possono usare i colori simili, cioè quelli che appartengono allo stesso spicchio. Quelli vicini, invece, sono molto pericolosi e solo i bravi accostatori li possono usare. Ma con juicio: viola + verde, per esempio, è da multa. Altrimenti, si va sul sicuro con i colori complementari. L’effetto è una reciproca esaltazione cromatica.
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Chi volesse usare e allargare le sue possibilità, può provare con la triade
Dovrebbe essere quasi naturale per tutti, e non lo è. L’accostamento di colore dei vestiti si traduce spesso in una serie di pugni negli occhi insopportabili. Ma come si fa a imparare? Come si può migliorare, per il bene proprio e quello degli altri? La risposta è semplicissima: basta guardare questo video di Business Insider.
In realtà la rete è piena di consigli per accostare colori e vestiti nel modo corretto: nel video ci sono le basi, le regole fondamentali da rispettare (nero + marrone = no no) che solo i grandi stilisti, cioè quelli al di sopra di ogni sospetto, possono permettersi di infrangere, per creare una nuova moda o solo per farsi ridere dietro. Chi volesse raggiungere un livello più alto (colori giusti per atmosfere particolari, o colori giusti per rispecchiare le sfumature dell’umore o della personalità), deve studiare molto di più.
Il punto di inizio per ogni cosa, però, è sempre lo stesso: una variante barbara delcerchio di Itten, che è questa:
Sono presenti i colori primari (rosso blu e giallo), e sono posizionati in opposizione, per indicare i colori complementari.
Si possono usare i colori simili, cioè quelli che appartengono allo stesso spicchio. Quelli vicini, invece, sono molto pericolosi e solo i bravi accostatori li possono usare. Ma con juicio: viola + verde, per esempio, è da multa. Altrimenti, si va sul sicuro con i colori complementari. L’effetto è una reciproca esaltazione cromatica.
Chi volesse usare e allargare le sue possibilità, può provare con la triade
Per chi preferisce non dare nell’occhio, la soluzione sono i cosiddetti colori neutri: il nero, che va bene su tutto (tranne marrone, come si è detto già, e blu scuro), il bianco che è sempre perfetto, un po’ di grigio. Qui la sintesi.