Nella corsa a velocità massima della tecnologia, tanti oggetti si perdono per strada, scavalcati da novità che li rendono obsoleti. Già è capitato a lettori di musicassette o videoregistratori, soppiantati da alternative moderne che li hanno cancellati dalla geografia del nostro quotidiano. Succederà inevitabilmente, nei prossimi anni, ad altri gadget. Alcuni già sulla strada del tramonto, altri che sembrano in salute e indispensabili, ma che presto o tardi finiranno vittime di un carnefice la cui sagoma già si vede all'orizzonte.
La vittima – Il fax
Il carnefice – La posta elettronica e il fax virtuale
Per quanto la carta mantenga sempre intatto quel suo fascino di tangibilità, di materialità, il fax è un dispositivo che ormai appartiene a un’altra era. Sembra il retaggio di un’epoca impregnata di ritardi e burocrazia. Non che le cose oggi vadano chissà quanto meglio, ma illudiamoci che sia così e prepariamo a lasciarci la sua lentezza alle spalle. Basta un allegato in una mail per pensionarlo oppure un numero virtuale. Il fax che uccide se stesso, o almeno la versione digitale che rimpiazza quella analogica. Un copione in fondo già visto.
La vittima – Il telefono fisso
Il carnefice – Lo smartphone
Sotto lo strapotere dei servizi di messaggistica gratuita e istantanea, il traffico voce fatica e arranca sulla rete mobile, figuriamoci quanto soffra e latiti sulla rete fissa. Ognuno di noi ha uno, due, persino tre cellulari, ma sente sempre meno il bisogno di un duplicato attaccato a un filo o cordless. Gli operatori stessi se ne sono accorti da tempo e puntano soprattutto sulle connessioni al web per fare cassa. Tutto il resto è mobile.
La vittima – L’iPod e gli altri lettori
Il carnefice – Lo smartphone, di nuovo
Dopo anni di onorata e intonata carriera, anche lo storico, iconico iPod ha dato segni di cedimento, di perdita di terreno. Gli smartphone sono lettori di file audio perfetti, le cuffie già disponibili di serie non sono più quelle mezze schifezze da discount di un tempo, inoltre accelerometri e sensori vari inglobati dai chip dei cellulari rilevano le nostre performance fisiche e le calorie consumate. Perché mai dovremmo utilizzare un dispositivo a sé per sentire la musica?
La vittima – Le chiavette Usb
Il carnefice – I servizi cloud
Ora si sentono indispensabili ostentando tagli sempre più generosi, giga su giga, ma finiremo per fare a meno anche di loro. Perché sono troppe, dispersive, frustranti: rischiamo di non trovare quel file che cerchiamo proprio nel momento in cui ci serve di più. Meglio un bel servizio cloud, magari gratuito, con tutti i documenti organizzati e a portata di motore di ricerca. Certo, per foto e video è difficile. Ma quando la rete mobile offrirà
velocità degne , addio chiavette.
La vittima – I lettori di dvd
Il carnefice – I servizi in streaming
Il ragionamento non fa una piega: perché dovrei tenere in casa decine, centinaia di titoli nella loro custodia di plastica – occupando spazio e non facendo esattamente un favore all’ambiente – se premendo un paio di pulsanti posso accedere a un catalogo di migliaia di titoli, per giunta spendendo pochi euro al mese? Velleità decorative a parte, comunque compensabili con qualsiasi oggetto di designer, i lettori di dvd (e a ruota di Blu-ray, rete permettendo), sono come i treni: hanno la strada segnata. Verso l’oblio.
La vittima – I proiettori delle pellicole
Il carnefice – I proiettori digitali
Niente più pizze, niente più fascino dell’immagine vagamente sporca ai bordi. Per la pellicola di celluloide è l’ora di fare l’inchino e congedarsi. Con i proiettori digitali, migliore qualità a parte (che per i nostalgici e i puristi può rimanere opinabile), la logistica del cinema si ottimizza ed è possibile adattare l’offerta dei titoli alle domande del mercato. Logiche da multisala, vero. Ma resteranno di sicuro schermi di nicchia per gli appassionati che non volteranno le spalle al vecchio sistema, almeno per i titoli della storia della settima arte.
La vittima – Le console dei videogiochi
Il carnefice – Smartphone, tablet e il cloud
Magari può sembrare un’eresia visto che sono appena arrivate sul mercato le console nuove di zecca, la Xbox One e la PS4. Ma è la maggioranza degli analisti a sostenere che una volta esaurito il loro ciclo di vita, in un arco tra i sei e gli otto anni, non verranno più prodotte. Non solo a causa della concorrenza agguerrita di smartphone e tablet, ma perché in futuro per giocare in salotto basteranno una connessione a internet e un joystick. La potenza di calcolo sarà tutta
nella nuvola . Saranno felici i fan degli arredi minimali e chi non sopporta un bosco di fili dietro la tv. Meno, e vale per tanti oggetti in questa rassegna, chi all'intangibile del virtuale preferisce il conforto anche visivo della fisicità.
da Panorama