Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
mercoledì 5 febbraio 2014
Geopolitica degli Emirati Arabi
Chi va in vacanza a Dubai dovrebbe tenere a mente che negli Emirati Arabi è in vigore la Sharia, la legge islamica, estremamente severa. A volte i turisti non ci pensano... e ogni tanto succedono spiacevoli incidenti...
La ruota del druidismo celtico
I quattro elementi naturali sono associati alle quattro stagioni, a quattro animali e a quattro colori.
Il cervo è sicuramente l'animale più importante nella religione dei druidi ed è associato alla regalità.
Vi è anche una divinità celtica che è a metà strada tra l'uomo e il cervo: si tratta di Cernunnos.
Nella mitologia celtica, Cernunnos era lo spirito divinizzato degli animali maschi cornuti, specialmente dei cervi, un dio della natura associato alla riproduzione e alla fertilità. Come "Dio Cornuto", Cernunnos fu una delle numerose divinità simili presenti in molte culture antiche.
La sensualità della donna in camicia bianca
Da uomo a cui piacciono le donne ed è attento a ciò che le donne indossano, devo dire, o meglio ribadire, una cosa, e cioè che trovo estremamente sensuale ed attraente una donna che indossa una semplice camicetta bianca, magari abbinata con lei pantaloni morbidi, larghi, indossati con scarpe a tacco alto per slanciare la silhouette.
Nei famosi giorni in cui non sapete proprio cosa mettervi, indossate una camicia bianca e avrete ottenuto eleganza, classe e sex appeal tutti in una volta, con la massima semplicità, rapidità ed efficacia!
Geopolitica: i muri del mondo.
Caduto il muro di Berlino ne sono sorti molti altri, alcuni per motivi di sicurezza nazionale, altri per frenare l'immigrazione clandestina.
(fonte Panorama)
Gli Arcani Supremi. Capitolo 81. Il sole di York.
Dopo avere sentito il resoconto di sua figlia India, l'architetto Richard Stoker, Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi, dichiarò:
<<Se il Varco si è chiuso per sempre, per volontà di Vivien, e se non è stata approvata la linea di azione che io avevo stabilito, allora è giusto che mi faccia da parte. Sarai tu, India, il nuovo Priore e a te affido il compito di ridefinire le strategie della nostra congregazione>>
Lei annuì:
<<E' quello che intendo fare, ma senza fretta. Occorre muoversi con estrema prudenza. Dobbiamo arrivare alla stipula di un Patto che delinei i nuovi obiettivi e le nuove linee d'azione per raggiungerli, e per fare questo sarà necessaria la tua collaborazione, oltre che quella di Robert, il nostro Principe Promesso...
Dobbiamo tenere a bada anche tutti coloro che hanno ambizioni personali, come i Burke-Roche o i Fitzherbert. Insomma, ci vorrà almeno un anno di tempo per riuscire ad arrivare ad una soluzione condivisa>>
Stoker sospirò:
<<Ti faranno la guerra in tutti i modi possibili. Non so come si potrà arrivare ad un accordo. Non vedo margini di trattativa, non vedo nessun appiglio. Le cose sono andate troppo diversamente da come me le ero immaginate. Ed ora brancolo nel buio>>
Lei gli prese la mano:
<<Le tenebre non prevarranno. Un nuovo sole sta nascendo e i sopravvissuti potranno dire che "l'inverno del nostro scontento si è tramutato in fulgida estate, sotto i raggi di questo sole di York">>
L'incipit del Riccardo III di Shakespeare.
Richard Stoker chiuse gli occhi, mostrando di aver compreso il senso di quella citazione.
Era l'antico ed eterno adagio di ogni successione al trono: il re è morto, viva il re.
Quando riaprì gli occhi, sua figlia lesse nel suo sguardo la domanda rituale.
Cosa succederà al Re cervo, quando il cervo giovane sarà cresciuto?
India avrebbe voluto abbracciarlo, e piangere, e sfogare il proprio dolore, ma non era ancora il momento.
Nemmeno io ho potuto vedere come accadrà. So solo che, nella mia visione del futuro, lui non c'era.
Cercò di non far trasparire nulla della sua angoscia.
<<Avremo tempo per riflettere su tutto questo, ma ora è necessario decidere come comportarci con lady Edith Burke-Roche...>>
Esitò, ma suo padre le fece cenno di proseguire:
<<Io e Robert abbiamo pensato ad una possibile strategia. Se tu collaborerai con noi, potremo riuscire almeno a neutralizzare il pericolo immediato che proviene dalla sua fazione. Ascolta attentamente quello che ho intenzione di fare...>>
E gli spiegò tutto, o meglio, quella parte del tutto che lei e Robert avevano deciso di rendere nota.
Il resto sarebbe rimasto il supremo tra i segreti.
Ma ancora non saprei dire se il saper mantenere un segreto sia una virtù oppure soltanto ipocrisia.
martedì 4 febbraio 2014
La vescica "da cinema" o "movie bladder"
Con l'espressione "vescica da cinema" si intende il fatto che quando si è al cinema, per l'effetto combinato di pop-corn e coca cola, la vescica si riempie molto più rapidamente e in quantità maggiori del normale, tanto che alla fine del film sembra essere sul punto di scoppiare!
lunedì 3 febbraio 2014
Gli Arcani Supremi. Capitolo 80. La versione di India.
India Stoker entrò per prima nello studio di suo padre, seguita da Robert Oakwood.
L'architetto Richard Stoker sedeva comodamente dietro alla sua splendida scrivania.
<<Vi stavo aspettando. Vedo una luce nuova nei vostri occhi. Credo che ormai abbiate portato a compimento l'iniziazione agli Arcani Supremi, e per suggellare questo evento non resta che un ultimo rituale. Dovrete estrarre una carta a caso dal mazzo dei Tarocchi e poi dovrete interpretarla, col mio aiuto, alla luce di ciò che avete visto al di là del Varco>>
India si sedette in una delle due poltrone davanti alla scrivania del padre ed invitò Robert a fare altrettanto, poi si rivolse nuovamente al padre:
<<L'Iniziazione è stata completata attraverso la visione al di là del Varco, ma le cose sono andate diversamente da come avevi previsto>>
Il volto di Richard Stoker si irrigidì.
<<Che significa questo?>>
India iniziò a mescolare le carte:
<<Prima concludiamo il rito, e poi ne discuteremo, finalmente, da pari a pari>>
Detto ciò estrasse la carta, la pose sul tavolo e poi la voltò con lentezza.
<<La Somma Sacerdotessa>>
Non c'erano dubbi riguardo all'interpretazione.
Di fatto era un'investitura che riconosceva in lei la Madre Superiora degli Iniziati agli Arcani Supremi.
Porse il mazzo di carte a Robert, che iniziò a mescolare e poi estrasse la sua carta, appoggiandola sul tavolo.
Nel momento in cui la voltò, era come se in quella stanza il Destino stesso avesse voluto imprimere con la massima determinazione la sua volontà.
<<L'Imperatore>>
Non c'era altro da aggiungere. La Profezia era stata confermata.
Robert guardò Richard Stoker e vide che, per la prima volta, aveva dipinta sul volto un'espressione di timore reverenziale.
<<Figlio dei Cento Re>> disse, chinando lievemente il capo.
Poi tornò a rivolgersi ad India:
<<Riconosco la tua autorità. Ora ti prego di raccontarmi cos'hai visto...>>
India annuì.
Padre, dovrai accettare la mia versione dei fatti, anche se capirai che ciò che sto per dirti saranno solo mezze verità.
domenica 2 febbraio 2014
Ronan Farrow - Nodo Windsor - Windsor knot - suit tie
Ronan Farrow (nato nel 1987) è il figlio dell'attrice Mia Farrow e del regista Woody Allen. E' giornalista e svolge attività diplomatica.
Ne segnaliamo l'eleganza e l'impeccabile nodo Windsor doppio alla cravatta.
Qui sopra lo vediamo con Hillary Clinton, di cui è collaboratore.
Recentemente Mia Farrow ha rivelato che suo figlio potrebbe essere nato da una relazione extraconiugale con Frank Sinatra.
Gli Arcani Supremi. Capitolo 79. India ed Evelyn.
India Stoker e Robert Oakwood fecero ritorno ad Hollow Beach nel tardo pomeriggio.
Erano circa le sei di sera quando suonarono al citofono della villa degli Stoker.
Evelyn Stocker parve sincera nel ruolo di madre contrariata:
<<India, ma si può sapere dove sei stata!? E' tutto il giorno che cerco di contattarti. Incominciavo a preoccuparmi...>>
Lei la interruppe con freddezza:
<<Dov'è papà?>>
Eve assunse un'espressione offesa:
<<E' nel suo studio. Ti sta aspettando. Entra pure anche tu, Robert. Vuole parlare anche con te>>.
La sua voce era gelida.
Robert si sentì vagamente in colpa:
<<Evy, non c'è stato niente di male...>>
Lei gli rivolse un sorriso che era a metà tra l'ironia e la compassione:
<<Non ti rimprovero niente, Robert. Tu non hai mai avuto scelta. Come non l'ho avuta io. Ma almeno ora il mio compito è finito, mi chiamo fuori dai giochi. Non voglio essere coinvolta ulteriormente negli intrighi degli Iniziati. Anzi, qualsiasi cosa vi direte, tenetemi fuori da questa storia!>>
Detto questo uscì di scena, con l'incedere altero tipico delle donne nate nella famiglia Van Garrett.
Robert rimase turbato.
India se ne accorse:
<<Non fare caso ai commenti di mia madre. In realtà pensa sempre il contrario di ciò che dice. Si sente esclusa dai giochi che contano. E forse non si rende conto che non sono giochi... non capisce il peso che devo portare sulle mie spalle, non se lo immagina nemmeno>>
Era evidente che tra madre e figlia non correva buon sangue. Robert comprendeva la sofferenza di entrambe, e sentiva che in fondo tutte e due, come del resto anche lui, erano pedine di un gioco molto più grande di loro.
<<Il gioco del trono>> disse, citando implicitamente un romanzo che amava.
India sospirò:
<<Quello sarà il primo punto da chiarire con mio padre: non ci dovrà essere nessun gioco del trono. La dinastia Windsor rimarrà al suo posto. Le stirpi che discenderanno da te avranno i loro troni, ma non in questo secolo. I nostri titoli sono in pectore>>
Robert concordava: meglio mantenere il segreto.
In fondo, si trovavano in mezzo ai nemici.
<<In pectore et in partibus infidelium>>
sabato 1 febbraio 2014
Zac Efron - Nodo Windsor - Windsor knot - tie
Zac Efron, tra i tanti soprannomi che gli sono stati affibbiati, è chiamato "dapper boy", cioè ragazzo azzimato, da intendersi come "persona che veste con estrema ricercatezza".
A tal proposito vale la pena constatare che tale ricercatezza comprende anche la scelta del nodo Windsor doppio alla cravatta, che gli vale questo post nella mia rubrica Nodo Windsor Club.
Certo io preferirei che usasse una cravatta tradizionale, ma bisogna dire che con la skynny tie, che già da sola è strettissima, il nodo Windsor è d'obbligo, per dare consistenza alla cravatta.
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L'evoluzione del cellulare negli ultimi 25 anni
Fu Motorola a produrre il primo telefono portatile dalle dimensioni ridotte, rendendolo veramente "tascabile": era il MicroTAC, che aveva uno sportellino che copriva i tasti e un display da sole due righe. Era il 1989, e da allora c'è stata una continua rincorsa a produrre telefonini sempre più piccoli. Si pensava che la vera sfida del futuro fosse creare dispositivi minuscoli, quasi invisibili.
Ma come spesso è accaduto nella storia del progresso tecnologico, si era fatto un fondamentale errore di valutazione. O meglio, semplicemente non si poteva prevedere che il cellulare sarebbe diventato molte cose, e solo in un secondo momento un telefono. Insomma, all'inizio degli anni '90 non esisteva il concetto di smartphone, internet non era diffuso, i display erano molto limitati, il touchscreen era qualcosa di futuristico.
I palmari. Nel 1996, mentre al predominio di Motorola si sostituìva gradualmente quello della finlandese Nokia, uscì il primo palmare, il Nokia 9000 Communicator, con uno schermo più ampio e una tastiera Qwerty.
Ma è all'inizio degli anni Duemila che il mercato dei cellulari subì una svolta: uscì il Nokia 3310, uno dei telefoni portatili più venduti di sempre, che entrò nelle tasche degli adulti ma, per la prima volta, anche in quelle degli adolescenti. Era l'epoca dei cellulari "compatti": niente sportelletti scomodi e fragili, tasti abbastanza maneggevoli per inviare i primi SMS alla velocità della luce e display adatti per giocare a "Snake" e altri videogame tanto semplici quanto immortali.
Arriva Internet. Per vedere i colori e i display più grandi e dinamici negli Stati Uniti si dovette aspettare il 2002, quando BlackBerry produsse il 5810, in grado di connettersi facilmente a internet e ricevere le e-mail. E fu forse quello l'inizio dell'inversione di tendenza: il display rubò sempre più spazio ai tasti, fino a sostituirli completamente nel 2007, quando la Apple di Steve Jobs presentò il primo iPhone.
I tablet e i phablet. Da allora in poi il telefonino fu utilizzato soprattutto per navigare su internet, sui social network, per mandare e-mail e per usare applicazioni sempre più complesse, per cui la corsa a ridurre le dimensioni dei dispositivi si è capovolta. I cellulari hanno schermi sempre più grandi, sono nati i tablet e addirittura i phablet come il Samsung Galaxy Note, ibrido fra uno smartphone e un tablet.
Oggi semmai la sfida è nel produrre dispositivi sottili o leggeri, ma la grandezza sembra non essere più un problema, anzi. I display larghi sono una delle caratteristiche più apprezzate degli smartphone di alta gamma Samsung, tanto che a confronto anche gli schermi degli iPhone sembrano sfigurare. Solo che adesso nessuno si sognerebbe di chiamare un Galaxy S4 "cabinone" o termini ironici affini. Il progresso è bello anche per questo.
(fonte: Il Messaggero)
Come sarà l'Europa nel 2100?
Oltre alle parti sommerse, sono previsti anche cambiamenti nei confini dei vari stati: la Scozia si scinderà dall'Inghilterra, la Catalogna dalla Spagna, il Nord Italia dal Sud Italia, l'Ucraina occidentale da quella orientale... la cartina è molto interessante.
Imbolc: la festività celtica del 1° febbraio (Santa Brigida, la Candelora cristiana)
Imbolc (o anche Oimelc, o Imbolic) è l'antica festa irlandese del culmine dell'inverno, che cadeva tradizionalmente il 1º febbraio, nel punto mediano tra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera. La celebrazione iniziava tuttavia al tramonto del giorno precedente, in quanto il calendario celtico faceva iniziare il giorno appunto dal tramonto del sole.
Il termine Imbolc in irlandese significa "in grembo", in riferimento alla gravidanza delle pecore, così come Oimelc sta per "latte ovino", a indicare che in origine si trattava di una festa legata alle pecore da latte. In questo periodo venivano infatti alla luce gli agnellini e le pecore producevano latte. Il latte fresco, il formaggio, il burro e il siero di latte, per non parlare dei pasticci fatti con le code mozzate degli agnelli, costituivano spesso la differenza tra la vita e la morte per le persone anziane e i bambini, durante il gelo pungente di febbraio.La festività celebrava la luce, che si rifletteva nell'allungamento della durata del giorno, e nella speranza per l'arrivo della primavera. Era tradizione celebrare la festa accendendo lumini e candele. In epoca cristiana la festa diImbolc venne equiparata alla Candelora. Poiché la festa pagana era sotto gli auspici della dea Brígit, si trasformò nella ricorrenza di Santa Brigida.
Nel neopaganesimo e nel paganesimo Imbolc è uno degli otto sabbat, che attualmente si celebra il primo o il 2 febbraio (quest'ultima data più utilizzata in America, forse per una confusione con la Candelora). Nell'emisfero sud si celebra in agosto.
E' la festa anche della prima fioritura dei bucaneve.
IMBOLC was a festival of fire and ice, of light and meltwater. As the sunlight grows stronger in Celtic lands, the ice begins to thaw and rainfall gradually increases amid the snows. The gentle drip of the meltwater from the pristine snows of the hills is reminiscent of the lactation of the pure breasts of the earth-mother after having given birth. As in other mythologies, the flow of pure waters is likened to the lactation of dairy mammals and this may be one reason why the Imbolc goddess Brigit was a keeper of two kine in Irish tradition. Mammalian milk is only produced once young are born and so lactation gets conflated with the imagery of lambs and calves. While other festivals make use of fire, the emphasis at Imbolc is on the kindling flame that lights the morning fire, a task that traditionally would have fallen to the womenfolk of the household. Furthermore, fires were typically lit during the feminine mysteries of childbirth which added further feminine zeal to the fires of the hearth. The burning eye of the focus-hearth in the roundhouse was like the eye of the sun inside the home and as the solar hearth seemed to get going, so did it seem meet that the hearth of the home should do likewise.
venerdì 31 gennaio 2014
Il rischio Grecia è alle porte, a partire dalla Sicilia e da Napoli
Il disastro della Sicilia è identico a quello dello stato ellenico (e a quello di altre città italiane)
- 31-01-2014
di Giorgio Mulè (Panorama)
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Ci sono segnali che non vanno sottovalutati. Guai a farlo, perché spesso le conseguenze possono essere deleterie se non addirittura letali. E allora, nel clamoroso silenzio di giornali e televisioni, c’è da spalancare gli occhi su quanto avviene in Sicilia. La scorsa settimana denun ciammo con forzal’«illusionista» Rosario Crocetta, il governatore sprecone che aveva messo in piedi una finanziaria da Ridolini. Un papocchio contabile fermato dal commissario dello Stato, nel giorno stesso in cui Panorama è arrivato in edicola, con la bocciatura di 33 dei 50 articoli che componevano la legge di stabilità. Un disastro mai avvenuto nella storia dell’autonomia isolana.
Conseguenza: con le casse improvvisamente vuote, il 27 gennaio non è stato pagato lo stipendio a circa 30 mila dipendenti regionali. Non solo. In questa situazione, Crocetta ha annunciato che nel giro di qualche settimana chiuderanno per asfissia finanziaria i teatri pubblici di Palermo, Catania, Messina, gli enti parco, le scuole per ciechi e sordi, i ricoveri per minori, i centri per i disabili.
Non giriamoci intorno: è il «modello Grecia», quello prodotto dalla desertificazione industriale in cui non si crea ricchezza ma si spremono di tasse i contribuenti. Siamo davanti all’aspetto più mastodontico e vergognoso della malapolitica, che non fonda il consenso su un’economia sana fatta di industrie ma si nutre di stipendi pubblici e mantiene 28.542 guardie forestali (per la nota equazione clientelare secondo cui a un albero deve corrispondere un dipendente). C’è una responsabilità politica enorme alla radice: un fanfarone che ha fatto sempre leva sull’antimafia, con affermazioni apodittiche e teorie prive di riscontro, ha pensato bene di governare da solo con la criminalizzazione costante di quelli che si oppone- vano alle sue stramberie. Un delirio di onnipotenza infarcito da una nouvelle vague amministrativa strampalata che lo ha convinto di potere impunemente sputacchiare sui partiti e sulle regole.
Insomma, un capolavoro in salsa siciliana. Il governo nazionale ora e senza perdere altro tempo deve mettere «sotto tutela» la Regione (il governatore, pensate, ha il rango di ministro e partecipa con diritto di voto alle riunioni a Palazzo Chigi che affrontano questioni legate all’isola). Il disastro siciliano, con tagli e tasse d’ispirazione ateniese, può essere l’inizio della fine per tutto il Paese: è spiacevole e persino tragico ammetterlo, ma siamo a buon punto per diventare come la Grecia.
Ci rifletta Matteo Renzi. Perché da segretario del Pd arriverà presto a un punto chiave quando sarà ineluttabile mettere mani alle realtà territoriali: appoggerà la giunta fallimentare di Luigi de Magistris (vedere l’articolo a pagina 11)? Si schiererà al fianco di quelle rosso sbiadite di Palermo, Genova, Milano? E quando dovrà affrontare realtà regionali come la Sicilia, che cosa farà il «nuovo» Pd: salverà il fanfarone? O si schiererà giustamente con il commissario dello Stato per fermare un bluff e tentare di salvare l’isola?
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