giovedì 12 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 15. Lady Edith.



Il maniero dei Burke-Roche era tetro anche nelle giornate di sole, ma quando il cielo si rannuvolava, allora il castello diventava realmente spettrale.
Robert e Maggie si erano uniti a lady Edith per pranzo.
La nobildonna appariva compiaciuta.
Qualcuno deve averla informata del trattamento che Maggie mi ha riservato. E' chiaro che vogliono incastrarmi. Non sarei mai dovuto tornare qui.
Forse la terza prova dell'iniziazione agli Arcani Supremi consisteva proprio nel riuscire a fuggire da quel luogo.
Ma prima devo vedere la biblioteca. Devo sapere se ciò che dice Maggie è vero, o se è stato solo un pretesto per attirarmi nella trappola.
Lady Edith Burke-Roche, baronessa Fenroy, prese la parola nell'intervallo tra la prima e la seconda portata.
<<Mi perdoni se parlo di affari a tavola, Robert, ma vorrei sapere con esattezza se intendi accettare l'incarico di custode della mia biblioteca>>
Robert si sentiva sempre più accerchiato:
<<Immagino che Vostra Grazia sia a conoscenza del fatto che ieri non sono stato nelle condizioni di poter visitare la Collezione Burke-Roche. Pertanto, prima di confermarle l'accettazione di un incarico di tale responsabilità, occorre che io prenda visione dei tesori che si conservano nella biblioteca. Io sono uno studioso, ma non ho una preparazione specifica per la conservazione dei beni culturali>>
La nobildonna sorrise, ma i suoi occhi rimasero gelidi:
<<Non essere modesto, Robert Oakwood. Le tue referenze sono impeccabili: Boris Balkan in persona mi ha detto che hai svolto ricerche presso le più importanti collezioni degli Stati Uniti e dell'Europa. La vedova Telfer, la baronessa Kessler e il professor Fargas hanno confermato la perizia con cui hai saputo condurre i tuoi studi di storia negli antichi testi. In particolare mi è stata riferita la tua passione per i legami tra l'eresia catara e i Templari>>

File:La nona porta.jpg

<<Lady Edith, sono certamente onorato di queste referenze, per quanto mi risulti preoccupante il fatto che ognuna delle persone da lei citate sia scomparsa in circostanze misteriose, compreso il bibliofilo con cui collaborai in quelle ricerche, il dottor Dean Corso. Anche lui mi accennò, ora che mi ricordo, all'esistenza di una fantomatica Nona Porta. Da allora io mi sono tenuto alla larga da quel tipo di incarichi, e comunque c'è una certa differenza tra l'attività dello studioso bibliofilo e quella del bibliotecario>>
Gli occhi di ghiaccio di Lady Edith lo fissarono con severità:
<<Balkan e la Telfer hanno seguito una pista sbagliata. La Kessler e Fargas non si rendevano conto del pericolo che stavano correndo. Quanto a Corso, lui non era un vero bibliofilo, era solo un mercante, anzi, un mercenario! Per questo ha fallito! Tu invece sei stato l'unico ad aver intuito che la Nona Porta fosse in tutt'altro luogo. Ora sai che il Varco è qui, ma non siamo in grado di evocarlo. Mio marito era convinto che la soluzione di questo mistero stesse in uno dei testi conservati nella nostra biblioteca. E qui entri in gioco tu, mio caro Robert. Vedi, nella tua preparazione l'unica cosa che manca è la conoscenza degli esemplari bibliografici, unici al mondo, custoditi nella Collezione Burke-Roche, in particolare quelli provenienti dalla cappella di Rosslyn, in Scozia. I dissapori tra me e lady Vivien erano legati proprio alla custodia di tali volumi, oltre al fatto che con lei il tempo non faceva il suo dovere. Non so come riuscisse a mantenersi giovane, ma ho qualche sospetto. Ma il passato è passato. Ci siamo fatte la guerra per decenni e questo ha portato solo a conseguenze nefaste. E' tempo di porre fine una volta per tutte all'antica frattura>>



<<Un lodevole proposito, Vostra Grazia, ma quello che non capisco è come mai ci sia voluto tanto tempo per arrivare a un compromesso. Se mia nonna Vivien si è opposta fino all'ultimo a questa soluzione, una ragione ci sarà stata, non trova, lady Edith?>>
La nobildonna stava sezionando con freddezza chirurgica la sua porzione di vitello tonnato, per cui non sollevò nemmeno gli occhi dal piatto quando rispose, con un tono completamente distaccato:
<<Se ci fosse stata una ragione particolare, lady Vivien l'avrebbe senz'altro confidata al suo adorato nipote, non trovi, Robert Oakwood?>>
<<Credo che mia nonna non mi abbia confidato nulla perché temeva che la conoscenza di quei segreti mi avrebbe messo in pericolo>>
Lady Edith scosse il capo:
<<Ti sbagli! L'unico reale pericolo che corri è quello di conoscere la Verità>>




Cast

Johnny Depp - Robert Oakwood

Maggie Smith - lady Edith Burke-Roche, baronessa Fenroy

mercoledì 11 settembre 2013

La regina di Spagna e la Duchessa d'Alba


La regina Sofia a braccetto con Cayetana Maria del Rosario Fitzjames Stuart de Tomes y Falcò Gurtabay, diciottesima Duchessa d'Alba, la donna (?) più rifatta e con più titoli nobiliari dell'universo conosciuto. Secondo alcuni la sua nascita risalirebbe a circa 3500 anni fa, all'epoca del faraone Ramsete II.

Gli Arcani Supremi. Capitolo 14. La Principessa del Sangue.



Maggie Burke-Roche aveva un tatuaggio molto particolare, in una zona altrettanto particolare.
Questo accentuava il suo aspetto di bellezza "demoniaca" e trasgressiva.
Il suo corpo era solo apparentemente esile: in realtà aveva una grande forza muscolare, tale da riuscire a tenere immobilizzato Robert sul tappeto.
In lei era forte una vena sadica, perché era chiaro che quell'atteggiamento dominante e quasi violento rientrava in una specie di feticismo.
<<Piano>> le disse Robert <<fai più piano>>
Lei continuò più veloce di prima.
<<Maggie, non ho i preservativi>>
<<Ho preso la pillola, e ora sta' zitto a lascia fare a me>>
Torreggiava su di lui, e le sue gambe divaricate gli bloccavano le anche.
I suoi movimenti erano bruschi e forti, poco femminili.
Robert si sentiva quasi oggetto di violenza da parte di lei.
<<Mi fai male, Maggie!>>
Lei rese ancora più veloci i movimenti pelvici, presa da un'eccitazione che le dilatava le pupille, tanto da farla apparire i suoi occhi come quelli di una tigre.
Alla fine il dolore e il piacere divennero una cosa sola ed entrambi raggiunsero l'acme e l'estasi.
Dopo, rimasero distesi in silenzio, senza dire nulla.
Fu lei a parlare per prima:
<<Robert, mi dispiace, non so cosa mi è preso>>
Lui provava un conflitto interiore, perché anche se lei lo aveva preso con violenza e gli aveva fatto male, doveva ammettere che non aveva mai provato in vita sua un piacere più intenso.
<<Maggie... io non so quali siano le tue abitudini... forse c'è una vena sado-maso nel tuo modo di vivere la sessualità... ma tu hai abusato di me... mi hai molestato, ne sei consapevole?>>
Lei sospirò, poi lo guardò con un'espressione vaga, gli occhi semichiusi, la bocca carnosa leggermente aperta, come se fosse in contemplazione.



<<Però ti è piaciuto, Robert, di' la verità>>
Lui continuava ad essere combattuto:
<<Io preferisco la dolcezza, la delicatezza. Preferisco una donna che si comporti in modo femminile>>
Lei aveva la voce roca:
<<Ti è piaciuto, non negarlo. Hai presente la storia dei due cervelli? Voi maschi avete due cervelli indipendenti. Quello della testa vi dice una cosa e quello tra le gambe ve ne dice un'altra>>
Robert dovette constatare che in effetti quella situazione gli aveva permesso una performance superiore al normale.
<<Questo però può valere una volta. Ma per me non potrebbe mai diventare l'abitudine>>
Lei sorrise:
<<Io non faccio mai l'amore due volte allo stesso modo. Non esiste abitudine, non esistono rituali. Solo fantasia e improvvisazione. E comunque so distinguere bene tra chi ci sta e chi non ci sta. Una donna non potrebbe violentare un uomo nemmeno se lo volesse. Comunque, hai superato una prova importante nella tua iniziazione agli Arcani Supremi>>
E nel dire questo si alzò, nuda e da un mobile nelle vicinanze estrasse un piccolo baule, da cui prese una carta dei Tarocchi, un Arcano Maggiore, l'Imperatrice.



<<Ma quindi tu hai fatto questo solo perché te l'hanno ordinato?>>
Maggie scosse il capo:
<<No. L'hanno fatto fare a me, perché ti desideravo. Solo una Principessa del Sangue Reale poteva ambire a questo ruolo. Ed io ero l'unica che univa la purezza del sangue al desiderio>>
Robert era confuso:
<<Ma perché questo nostro rapporto dovrebbe essere inteso come una prova? Cosa ho dimostrato, ai loro occhi?>>
Lei sorrise:
<<Hai dimostrato che ami e desideri le donne, anche quando sono più forti e potenti di te. L'importanza di questo ti sarà spiegata più avanti>>


martedì 10 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 13. Maggie.



Maggie Burke-Roche li osservava da un po' di tempo, ma Robert se ne accorse solo quando lei gli sorrise e gli disse:
<<Ora mi credi?>>
Robert, suo malgrado, annuì:
<<E tu hai perdonato il mio scetticismo?>>
Maggie annuì a sua volta, poi si rivolse all'altro uomo:
<<Stoker, mi permetti di portarti via il tuo pupillo? Dobbiamo continuare un certo discorso...>>
Richard Stoker la guardò con freddezza:
<<Non c'è bisogno del mio permesso, Maggie, ma ti avverto: se gli torcerai anche un solo capello dovrai vedertela con me>>
Lei rise:
<<Uh, che paura! Vieni, Robert, lasciamo questo noioso architetto al suo ancor più noioso lavoro. Devo farti vedere molte cose>>
Quando si furono allontanati, Robert le chiese:
<<Tu e Stoker vi conoscevate già?>>
<<Mio nonno era un Iniziato agli Arcani Supremi. Un tempo Richard Stoker era suo amico, prima che tra loro scoppiasse la guerra per succedere a tua nonna nella carica di Priore. Da quel momento, non c'è stata più simpatia tra le nostre famiglie. Averlo come vicino di casa è piuttosto seccante. Non devi fidarti di lui, Robert>>
<<E' la stessa cosa che lui mi ha detto di te>>
<<Lui è un arrivista. Un parvenu. Al suo attivo può vantare solo che il fatto il suo bisnonno Bram Stoker ha scritto "Dracula">>




<<Noi invece discendiamo da stirpi regali, da dinastie che hanno fatto la storia>>
Robert sospirò:
<<Bah... dinastie di oppressori, di guerrafondai... felice il paese privo di storia!>>
Maggie scosse il capo:
<<Quando conoscerai la discendenza messianica, capirai di cosa sto parlando>>
<<Lo capisco benissimo, è la leggenda del Sang Real, o Santo Graal, ma sono tutte invenzioni romanzesche!>>
<<Cambierai idea, dopo aver visto la biblioteca della mia famiglia. Lì ci sono le prove, e non si tratta certo di rebus tipo il Codice Da Vinci. Non c'è nessun Codice, ci sono papiri e pergamene, un tesoro inestimabile. Non si trovavano a Rosslyn, ma a Scone. E provenivano da Glastonbury e prima ancora da Roma>>
E come per convincerlo maggiormente, lo prese per mano.
Questa mossa lo sorprese.
Maggie era molto attraente, ma fino a quel momento Robert non aveva notato alcun tentativo di seduzione da parte di lei.
Il contatto fisico, però, rovesciò completamente la situazione.
E' difficile resistere alla sensualità di questa donna.



La sua mano era calda, e tutto il suo corpo, perfino i vestiti, trasmettevano un senso di calore accogliente.
Sempre mano nella mano, entrarono di nuovo nel castello dei Burke-Roche.
<<Lady Edith non ci terrà compagnia?>>
<<Mia nonna non ha molte energie. Ormai la signora del castello sono io. Pensa... tutta sola in questa grande dimora, circondata solo da vecchi servitori. Può essere molto noioso>>
<<Ma con tutti i soldi che hai, potresti andare ovunque a divertirti>>
<<Non mi interessano i divertimenti banali. E cerco la compagnia di persone che posso considerare miei pari>>
Si voltò verso di lui, gli prese anche l'altra mano, e lo baciò con molta decisione, con una foga quasi animalesca.
Gli si avvinghiò addosso con un abbraccio estremamente vigoroso.
Questa donna ha il diavolo in corpo. 
La desiderava, ma nello stesso tempo ne era spaventato.
Alla fine, con una mossa quasi da arti marziali, lo distese su un divano del grande salotto e lo immobilizzò.
<<Ti voglio!>> disse <<e ti avrò!>>

Elisabetta II e Wallis Simpson



Nonostante si odiassero, la regina Elisabetta II e la moglie di suo zio Edoardo, l'americana Wallis Simpson, Duchessa di Windsor, si incontrarono in alcune rare occasioni. Questa foto risale agli anni Settanta ed è sicuramente avvenuta dopo la morte del Duca di Windsor, essendo Wallis in lutto.
Alcuni hanno mosso critiche alla pettinatura della Duchessa, che era sempre piuttosto originale, al contrario di Elisabetta, che in 87 anni di vita non ha mai cambiato pettinatura (solo colore dei capelli).

lunedì 9 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 12. Misteri ad Hollow Beach.


Mentre camminavano lungo la Antler Street, a Robert veniva in mente una gran quantità di domande da porre a Richard Stoker.
<<Ma quella storia della maledizione che ha colpito i residenti di Antler Street ha qualche fondamento, che lei sappia?>>
Stoker scosse il capo:
<<La risposta a questo interrogativo potrebbe trovarsi nella biblioteca dei Burke-Roche>>
<<Quindi dovrei accettare l'incarico di studiare i testi di lady Edith?>>
<<Sì, ma deve stare molto attento! Edith e sua nipote sono molto pericolose! L'unico motivo per cui sono costretto a scendere a patti con loro è la presenza di manoscritti unici nella Collezione Burke-Roche. Ci sono testi che provano la discendenza arturiana della famiglia Lake>>
Robert sorrise:
<<Discendenza arturiana? Ma io credevo che questi fossero solo miti di origine celtica, rivisitati in chiave romana e cristiana!>>
Stoker ricambiò il sorriso:
<<Questo perché noi abbiamo fatto sparire tutti i documenti riguardanti il regno di Uther e Arthur Pendragon. Sono gelosamente custoditi in poche collezioni di libri antichi appartenenti a Iniziati agli Arcani Supremi. La collezione Telfer, la collezione Kessler, la collezione Fargas, la collezione Balkan e, dulcis in fundo, la collezione Burke-Roche>>
<<Ecco il motivo per cui dovrei tornare da lady Edith. Con la massima prudenza, naturalmente>>
Stoker annuì:
<<Lady Edith ha un desiderio particolare: che la sua unica erede, Maggie, sposi il Figlio dei Cento Re>>
<<Se io fossi veramente il Figlio dei Cento Re, lei non desiderebbe che sua figlia India diventasse mia moglie?>>
L'architetto lo fissò un severo cipiglio:
<<India ha un'altra missione, molto più delicata. E poi comunque lei e India siete parenti. Mia moglie Evelyn è una Van Garret, una cugina di sua madre, mio caro Robert!>>
Lui sgranò gli occhi:
<<Dice davvero? Io non sapevo nulla...>>
<<Siamo tutti una grande famiglia! Beh, a questo punto, chiamiamoci per nome e diamoci del tu, è il minimo!>>



Erano arrivati di fronte alla casa degli Oakwood.
Robert la indicò con la mano:
<<Come vedi, Richard, la mia casa è un rudere. Non so se la mia famiglia possa permettersi un restauro>>
Stoker sorrise:
<<Per la famiglia di Vivien Oakwood il mio lavoro è completamente gratuito. Questa casa è stata per molti anni un vero e proprio tempio per gli Iniziati!>>





Robert continuava a far fatica ad accettare quell'idea.
<<Mi sembra tutto così simile a quelle storie tipo i romanzi di Dan Brown, hai presente. Quelle cose tipo gli Illuminati, i Rosacroce, il Priorato di Sion, i Templari, il Santo Graal... se ci aggiungi che io mi chiamo Robert, come quel personaggio bizzarro che è Langdon, beh... la credibilità di questa situazione è quantomeno traballante>>
Stoker face spallucce:
<<Dan Brown e tutti gli altri hanno fantasticato molto, ma non sono mai arrivati a noi, alla Verità>>
<<Ma almeno con la Massoneria avrete avuto qualche contatto?>>
<<I Massoni sono nostri nemici. E le faide interne agli Iniziati nascono anche dal sospetto che alcuni di loro siano Massoni. Non escluderei, per esempio, che lady Edith e il suo defunto marito lo fossero, così come non escluderei che loro, o altri loro alleati, come i Fitzherbert o i Balkan, di Manhattan, siano anche affiliati a sette sataniche!>>





<<Ma allora sono veramente in grave pericolo! Quelli sono dei pazzi sanguinari!>>
<<Certo che lo sono! Ed è per questo che io ti ho messo in guardia!>>




Cast

Nicole Kidman - Evelyn Van Garret Stoker

Mia Wasikowska - India Stoker


Albero genealogico di re Artù - Family tree of king Arthur Pendragon



Ci sono vari possibili altri alberi genealogici a seconda dei testi da cui sono tratti.


















domenica 8 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 11. Il Priore.



<<Quindi lei, signor Stoker, appartiene veramente alla setta degli Iniziati?>>
Robert incominciava a rendersi conto di essere realmente in pericolo.
<<Sì, e sono qui come supervisore della sua iniziazione, signor Oakwood, il che significa che devo controllare che tutto avvenga secondo le regole>>
Richard Stoker aveva assunto un'espressione solenne.
Ci fu silezio, per un po', poi Robert chiese:
<<Posso rifiutare di sottopormi all'iniziazione? E che cosa potrebbe succedermi, nel caso l'iniziazione fallisse?>>
<<Il Figlio dei Cento Re non può rifiutarsi, quindi noi procederemo comunque. Nel caso l'iniziazione fallisse, lei potrà tornare alla sua vita normale, ma sarà per sempre vincolato al voto del "Silentium" riguardo a tutto ciò che ha visto e appreso qui, durante questa prova. Ma il vero pericolo non deriva dall'iniziazione in sé, quanto piuttosto dai nemici della sua famiglia, signor Oakwood>>
<<E chi sarebbero questi nemici?>>
<<Se glielo dicessi violerei il "Silentium". L'unica cosa che posso dirle è di muoversi con maggiore prudenza rispetto a ieri>>
<<Perché mi chiamate Figlio dei Cento Re?>>
Stoker lo fissò severamente:
<<Quello che sto per dirle le risulterà assurdo, ma io le garantisco che è la pura verità. Suo nonno Henry era figlio naturale di un nipote della regina Vittoria. Per qusto lei discende dai re d'Inghilterra e Scozia, e tramite il casato dei Lake, gli antenati di sua nonna Vivien,  dai re di Britannia e Galles. Entrambe le casate hanno però un'origine ancor più prestigiosa, ma anche questo segreto è coperto dal "Silentium">>
Robert restava scettico, ma sapeva di essere comunque nel mirino di una organizzazione potente e doveva cercare di capire il perché:
<<Ho trovato una carta dei Tarocchi, un Arcano Maggiore, la Somma Sacerdotessa. Chi può avermela lasciata?>>
<<Un Iniziato.  E' il riconoscimento che lei ha superato la prima prova, quella di conoscere l'identità della sua stirpe e del ruolo di sua nonna Vivien quale Priore degli Iniziati e Duchessa di Albany, ma soprattutto di aver incominciato a prendere in considerazione l'idea che lei non sia morta, ma si trovi solo di là dal Varco, in un'altra dimensione>>



<<La seconda prova in cosa consisterà? E quante prove sono in tutto?>>
<<Le prove sono sette. Non posso dire altro, ma ci sono invece altri particolari che lei deve conoscere. Ogni continente ha nove Varchi . Solo gli Iniziati sanno cosa c'è al di là di ognuno di essi. Nella loro somma saggezza, i Priori hanno ritenuto giusto chiudere molti di quei Varchi. Per esempio in Europa ognuno dei Nove è stato chiuso. I due varchi a cui era legata la tua famiglia erano quello di Glastonbury, nel Somerset e quello di Scone, in Scozia. Il primo fu chiuso quando Morgana di Avalon vi portò suo fratello Arthur Pendragon, ultimo re di Britannia prima dell'invasione dei Sassoni. Il Varco di Scone fu chiuso molto tempo dopo, quando si estinse la dinastia Canmore e ascese al potere la dinastia Stuart, da cui tu discendi e da cui discende anche la famiglia Burke-Roche, seppure in maniera meno diretta. Negli Stati Uniti esistevano tre varchi: uno a Sleepy Hollow, e di quello ti stai occupando nella tua tesi di laurea e scoprirai che è stato chiuso grazie alla famiglia Van Garrett, quella di tua madre.




Gli altri due varchi sono ancora aperti. Uno dovrebbe trovarsi nei dintorni di Nashville, dove io abito normalmente. L'ultimo, la cosiddetta Nona Porta, si trova qui, a Long Island, da qualche parte nel punto dove la Laguna dietro allo Sleepy Pond diventa stagnosa e quasi inaccessibile>>
Mentre parlavano entrarono due donne, una bionda, sui quarantacinque anni e una ragazza nella tarda adolescenza.
<<Le presento mia moglie Eve e mia figlia India>>



Entrambe le donne lo osservarono con distacco, per non dire con sospetto.
La moglie ha l'aria di disapprovare tutto ciò che il marito fa o dice. La figlia dev'essere un tipo strano, una ragazza molto timida, poco socievole, che non gradisce le intrusioni di sconosciuti nella propria vita, specie se le rubano l'attenzione del padre.
Il suo secondo pensiero invece andò alle somiglianze:
La ragazza assomiglia incredibilmente a certe foto di Vivien da giovane.
Dopo brevi convenevoli, Eve disse che si sarebbe recata in spiaggia, mentre India avrebbe fatto una passeggiata lungo la Laguna, naturalmente portandosi dietro il fucile da caccia.
Sa maneggiare le armi. Uhm, è una ragazza decisamente pericolosa. 
Quando se ne furono andate, Richard Stoker chiese:
<<Qual è la sua impressione?>>
Robert rispose sinceramente, in particolare per quanto riguardava la somiglianza di India con Vivien Oakwood da giovane.
<<Ho delle foto di mia nonna a diciott'anni. E' impressionante vedere quanto somigliasse a sua figlia, signor Stoker>>
Stoker non ne fu meravigliato.
<<Vivien me lo diceva sempre. A dire il vero, questo fu uno dei motivi per cui Vivien mi ha scelto come suo successore. Attualmente infatti sono io il Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi>>



Robert voleva chiedergli molte cose, ma Stoker lo fermò:
<<Ora credo che sia il momento di occuparci della questione del restauro della casa dei suoi nonni. Me la faccia visitare, poi decideremo!>>


Cast

Anjelica Houson - Vivien Oakwood di Albany

Johnny Depp - Robert Oakwood

Nicole Kidman - Evelyn Stoker

Mia Wasikowska - India Stoker

sabato 7 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 10. L'architetto.



Dopo una notte costellata da incubi e frequenti risvegli, Robert prese a dormire profondamente solo quando fuori già albeggiava.
I sogni si fecero più dolci.
Sognò le albe di Long Island, e il sole che sorgeva sull'Atlantico.
In quei sogni era bambino e riviveva quel senso di originaria serenità che aveva provato quando proprio da quella stanza, tanti anni prima, era stato svegliato dal levare del sole, in un cielo rosa, che rifletteva la sua tonalità pastello sul mare.
Avrebbe sicuramente continuato a cullarsi in quel sonno così dolce se, inaspettatamente, la suoneria del cellulare non avesse incominciato a squillare con decisione.
Robert annaspò, con gli occhi semichiusi e la bocca impastata.
Vide che era il numero del cellulare di sua madre, ma appena rispose ebbe solo il tempo di salutarla e dirle che stava bene, quando cadde la comunicazione.
In ogni caso, quella chiamata aveva avuto due effetti positivi: gli era servita da sveglia e aveva rassicurato i suoi genitori, sempre molto apprensivi.
Alla luce del sole del mattino, tutte le paure della notte e i vari incubi gli sembrarono qualcosa di ridicolo.
Ma il sollievo non era destinato a durare molto.
Si era da poco concesso una doccia rinfrancante, quando trovò nel pavimento del corridoio una busta che non aveva visto prima.
La aprì e trovò una carta con una strana illustrazione.



E dietro una scritta: "Questo era ieri. Gli Arcani Maggiori ti condurranno agli Arcani Supremi".
Dunque si trattava di una carta dei tarocchi.
Tra due colonne, una nera con la lettera B e una bianca con la lettera J c'era l'immagine di una Somma Sacerdotessa, come recitava la didascalia in fondo, vestita di azzurro e con una corona somigliante a quella di una divinità egiziana, con una sfera al centro e delle corna ricurve e convesse ai lati. Dietro c'era un giardino con alberi e frutti, che parevano lamponi o more. Il vestito azzurro pareva trasformarsi in acqua, mentre in fondo una mezzaluna gialla completava il quadro.
La donna portava in mano in misterioso libro.
E' l'Arcano Maggiore che rappresenta la Papessa. La scritta "Questo era ieri" indica tutte le allusioni al ruolo di mia nonna nella setta degli Iniziati. Gli altri Arcani maggiori mi indicheranno la via per l'iniziazione.
Ma chi aveva portato quella carta fin lì?
Qualcuno ha accesso a questa casa e riesce a muoversi qui senza farsi sentire.
Era un altro enigma da risolvere, se voleva sopravvivere a quella situazione assurda.
Quel giorno però doveva prima di tutto andare dall'architetto Stoker per definire i lavori di restauro.
La sua abitazione si trovava lungo la Antler Street, nella parte compresa tra la strada e la laguna, alla destra del castello dei Burke-Roche.
Era un edificio curioso.



Sulla sinistra, c'era solo il piano terra, con due tettoie spioventi, al centro c'era anche un primo piano con un terrazzo e una mansarda con due abbaini e sulla destra c'era una torretta rotonda a tre piani, con ampie vetrate e un tetto a forma di cono.
Stoker deve avere apportato numerosi cambiamenti all'edificio originale. Ora è molto diverso da come me lo ricordavo.
Il giardino era molto ampio e ben curato.
Si vede che è gente ricca, forse hanno persino più soldi dei Burke-Roche.
Quando finalmente fu pronto, Robert si recò di fronte alla villa degli Stoker e suonò il campanello.
Gli rispose la voce di una signora anziana:
<<Casa Stoker, chi è?>>
<<Sono Robert Oakwood, abito qui vicino, e sono qui per...>>
<<La stavamo aspettando, signor Oakwood, ora le apro>>
Il cancello si spalancò quasi senza un rumore e dal portico del piano terra emerse una anziana donna vestita come una governante:
<<Sono Kate McGarrick e sono al servizio della famiglia Stoker da tre generazioni. L'architetto la sta aspettando nel suo studio, la prego di seguirmi>>



La casa era molto illuminata ed il colore bianco dominava l'atrio, così come l'esterno.
Un grande pianoforte a coda si trovava ad una estremità dell'atrio, in altro angolo c'era una scala e dalla parte opposta, verso sinistra, si dipartiva un corridoio.
Presero quella direzione e arrivarono in fondo, in uno studio con pavimento di parquet, ampie vetrate, tinte color ocra, librerie di legno pregiato e troferi di caccia alle pareti.
La stanza pareva vuota, quando una voce alle spalle di Robert, parlò:
<<Si sta muovendo in maniera molto disinvolta, signor Oakwood. Forse un po' troppo disinvolta. Oserei dire: "rischiosa">>
Robert si voltò e al posto della vecchia governante vide un uomo di mezza età, dall'aria decisa e con un accenno di sorriso sul lato destro del volto.



<<Sono Richard Stoker, l'architetto. La sto tenendo d'occhio da due giorni, sa? Dalla mia torre, sull'altro lato della casa. Se ha notato qui ogni abitazione ha una torre, o più di una. Si tengono tutti sotto controllo. Questo è un luogo dove non si arriva per caso>>
Robert cercò di mantenere un'aria tranquilla:
<<Io sono qui solo per ristruttare la casa dei miei nonni. Col suo aiuto, naturalmente>>
<<Certo, certo. Ma le consiglio di essere più prudente, se ci tiene a vedere la fine dei lavori>>
<<In che senso più prudente?>>
<<Ieri l'ho vista litigare con Maggie Burke-Roche. Non la provochi troppo, è una persona pericolosa. Secondo: eviti di parlare con Barney Banks. Quando è ubriaco va a raccontare in giro ai quattro venti tutto quello che ha scoperto nelle sue "conversazioni amichevoli". Infine, faccia installare un sistema di protezione, in casa sua. Stanotte ho visto gente incappucciata che entrava e usciva>>
<<Lei non dorme mai, signor Stoker?>>
<<Dormo con un occhio solo, come i felini. E' un'abilità che si acquisisce quasi spontaneamente, da queste parti>>
<<Non le pare di essere un po' troppo... scusi se mi permetto... un po' troppo paranoico>>
Stoker rise:
<<Ah ah, no, semplicemente io vedo il mondo in maniera più "sottile". Anche questa è un'abilità che si acquisisce quando si entra a far parte della Società>>
<<Quale società?>>
<<Quella degli Iniziati, naturalmente! E non finga di non saperlo, perché nella giornata di ieri hanno fatto di tutto per contattarla>>
<<Ok, ok, me ne hanno parlato, ma io non ci capisco niente. Tutti fanno solo delle allusioni che io non comprendo. Forse lei mi può aiutare>>
<<Sono qui per questo, signor Oakwood. Si sieda, prego. E mi ascolti bene>>


Cast

Phyllis Somerville - Kate McGarrick

Dermot Mulroney - architetto Richard Stoker

venerdì 6 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 9. La casa degli spiriti.



Dopo essersi finalmente liberato dell'ingombrante presenza di Barney, che con i suoi vaneggiamenti da vecchio ubriacone aveva mescolato invenzioni con allarmanti possibili verità, Robert si accinse a passare la notte in quella che tutti ormai avevano definito come "la casa degli spiriti".
La forma della casa era piuttosto singolare, come una piccola piramide a gradoni, con al piano terra la parte più ampia, al primo piano una parte intermedia, circondata da terrazzi, al secondo piano una parte piccola e in cima una piccola torretta, con un abbaino, dove il vecchio Henry Oakwood aveva un cannocchiale ed un telescopio.
Da lì si controllava tutta Hollow Beach.
Una struttura veramente bizzarra, eppure all'architetto piace molto.
Come si chiamava già l'architetto incaricato dei lavori di restauro?
Richard Stoker, di Nashville, nel Tennessee. Gli Stoker hanno comprato una casa qui vicino. Hanno un bel coraggio, dopo tutto quello che è successo. 
Lo stesso coraggio che aveva lui a passare in quella "haunted house" una notte da brivido.
Domani per prima cosa andrò dagli Stoker e poi cercherò di ricucire lo strappo con i Burke-Roche.
Avevano detto che Richard Stoker aveva una moglie molto bella e una figlia molto strana...



Solo una famiglia molto strana poteva decidere di comprare una villa estiva ad Hollow Beach, dopo quello che è successo.
O di volerne ristrutturare un'altra.
Stoker non aveva chiesto molto nel preventivo.
Si diceva che fosse molto bravo, ma che fosse anche molto ricco di famiglia.
Me l'ha detto mia madre. E' proprio vero che i Van Garrett sanno tutto di tutti. 
Avrebbe voluto telefonare ai suoi, ma in quel luogo il cellulare non prendeva e il fisso era stato staccato da anni, dopo la morte di Vivien. Ammesso che fosse realmente morta.
Nemmeno il computer riesce a connettersi a internet. Questa chiavetta non funziona. Sembra che questo posto sia stato intenzionalmente tagliato fuori dal mondo!
Si sentì improvvisamente stanco e decise che la cosa migliore era dormirci su.
Aveva preparato il letto nella stessa stanza dove stava da bambino.
Non c'è niente di più morto del bambino che sono stato.
Dov'era andato a finire tutto quel tempo? Dov'era finita quell'energia, quel vigore?
Era passata come la pioggia sui prati, come il vento tra gli alberi, come il sole dietro le colline.
I lunghi giorni erano tramontati nell'ombra.
Io gettavo nel lago reti da pesca color ragnatela. Lei camminava sull'argine. Tutto il nostro tempo è fuggito così. 
L'amore che aveva provato per Vivien era qualcosa che andava oltre l'affetto.
In tutte le donne che ho corteggiato, cercavo sempre qualcosa di lei, qualcosa che le assomigliasse.



Ricordava le parole della sua ultima ex:
<<Tu chiedi l'impossibile, Robert! Nessuna donna sarà mai in grado di competere col fantasma di Vivien...>>
E quel luogo... maledizione... quel luogo!
Qui tutto parla di lei! Non c'è una stanza, non c'è un mobile, non c'è un albero che non mi ricordi lei! Qui tutto rimanda a Vivien Lake Oakwood, Duchessa di Albany, Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi, Dama del Lago.
Pensando a lei, scivolò lentamente nel sonno.
E sognando, la vide, com'era quando lui era bambino.
La vide imcombere su di lui, statuaria come una regina, come una fata.



Portava in testa una tiara d'argento e i capelli neri le scendevano ondulati sulle spalle e sui seni. Le mani erano sollevate, come in un gesto sacrale. Indossava una lunga tunica viola e argento, paludata, che la faceva apparire come una somma sacerdotessa.
Sembrava galleggiare nell'aria, un'aria nebbiosa, tra il grigio e il viola.
Gli parlò:
<<Se mi vedi, allora la tua Iniziazione sta procedendo a passi spediti>>
Lui tendeva le mani verso di lei.
Tendens ad sidera palmas.
Voleva abbracciarla, dirle quanto le era mancata, ma la voce non usciva e le mani erano pesanti.
Quando gli parve di riuscire ad avvicinarsi a lei, il suo sguardo divenne severo:
<<Noli me tangere!>>
Non toccarmi.
Erano le parole pronunciate da Cristo risorto alla Maddalena, che per prima aveva trovato la sua tomba vuota.
Poi però il viso di Vivien tornò a rasserenarsi e il suo fantasma (che altro poteva essere?) incrociò le mani sul petto e si inchinò verso di lui dicendo:
<<Figlio dei Cento Re!>>
E svanì.
Ah, che già stride. Ti ridona all'atro fondo, visione... una distanza ci divide...
I versi del poeta gli pulsavano in testa, come se fossero amplificati da un altoparlante, con una voce terribile.
Si risvegliò di colpo in lago di sudore.
E finalmente ebbe paura.




Cast

Nicole Kidman - Evelyn Stoker

Mia Wasikowska - India Stoker - Vvien Lake da giovane

Matthew Goode - Richard Stoker

Anjelica Houston - Vvien Lake Oakwood, la Dama del Lago

giovedì 5 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 8. Prime rivelazioni.




Mentre rovistava nei cassetti e nei bauli della camera da letto di sua nonna, alla ricerca di qualche prova che potesse chiarire il mistero che la circondava, Robert Oakwood trovò una busta sigillata con una scritta:
"De Profundis clamo ad te". 
Era la preghiera dei morti.
Ma la cosa più sorprendente era la data: 30-6-2012.
Qualcuno l'ha messa qui nel giugno di quest'anno. Il giorno in cui mia nonna, se fosse stata ancora viva, avrebbe compiuto 95 anni.
La aprì e lesse:
<<Mio adorato Robert...>>
Un brivido lo percorse. Era la calligrafia di sua nonna!
<<...quando leggerai questo messaggio, non ti dovrai spaventare, né arrabbiare con me, per il fatto che ti ho tenuto nascoste molte cose sulla mia vita e su quella che, solo in apparenza, è stata la mia morte>>
Gli occhi di Robert si riempirono di lacrime e il suo cuore incominciò a battere all'impazzata.
<<Ero vincolata al voto del "silentium", un giuramento che, se fosse stato violato, avrebbe messo in pericolo tutta la nostra famiglia. In questo momento io non sono né viva, né morta: mi trovo in un'altra dimensione. Tutti questi misteri ti diventeranno chiari quando sarai Iniziato agli Arcani Supremi>>



Allora Maggie Burke-Roche e lady Edith avevano ragione!
<<Ho fatto tutto il possibile per evitare di coinvolgerti in questa società segreta, ma la nostra famiglia ha dei doveri che non possono più essere ignorati. Non mi è consentito di rivelarti altro, perché l'Iniziazione consiste proprio nel raggiungere la verità con le proprie forze. Posso solo avvertiti di stare attento ai pericoli, perché qui ad Hollow Beach niente è come sembra.
Più ti avvicinerai alla soluzione del mistero, più sarai in pericolo. Ma le tue capacità percettive si aplieranno e le tue premonizioni si attiveranno. In me sono state presenti fin dalla nascita. Potevo udire ciò che non arrivava all'orecchio degli altri. Le piccole, remote cose che la gente normalmente non vede, sono sempre state visibili ai miei occhi. Questi sensi sono il frutto di una vita di desiderio. Desiderio di conoscere, di capire. Desiderio di essere riscattata, di essere completata. 
Un giorno anche tu mi capirai e allora, forse, riuscirai a perdonarmi.
Con tutto il mio amore, 

tua nonna, Viven Lake Oakwood, Duchessa di Albany, Priore degli Iniziati agli Arcani Supremi, in partibus infidelium>>
La firma era inconfondibile, ma ciò che rendeva veramente autentica la lettera era la formula di chiusura. : "in partibus infidelium", cioè "nelle terre di coloro che non credono", con cui sua nonna si riferiva, privatamente e scherzosamente con lui, agli Stati Uniti d'America, lei che era cresciuta in Inghilterra, nel Somerset, vicino a Glastonbury.
Vicino ad Avalon...



Mentre cercava di riprendersi dallo shock, Robert sentì un tramestio nel portico al piano terra.
Era già buio e non riusciva a capire chi potesse cercarlo a quell'ora.
Scese le scale, che cigolarono in modo sinistro sotto i suoi piedi e si avvicinò con una sbarra di ferro in mano, per proteggersi da un eventuale agguato.
Guardò dalla finestra e vide una forma umana che si aggirava intorno alla casa.
<<Chi c'è?>>
L'ombra si fermò:
<<Lord Francis, siete voi?>>
Era una voce maschile, anziana, nota.
<<Francis è mio padre. Io sono Robert Oakwood, e lei chi è?>>
<<Oh, Robert, santo cielo, quanto tempo è passato! Sono Barney, il giardiniere! Vengo sempre a fare dei lavoretti qui nelle ville di Antler Street e quando ho visto delle luci a villa Oakwood, credevo che fosse tuo padre>>
Robert tirò un sospiro di sollievo:
<<Perché l'hai chiamato "lord"?>>
<<Oh... beh, perché ho sentito molte persone che si rivolgevano a lui in quel modo, e quindi ho immaginato che fosse un nobile. Dopotutto gli Oakwood sono di origine inglese. Ma perché non vieni giù a fare due chiacchiere, Robert>>
Lui esitò:
<<Veramente, stavo per andare a letto>>
<<Hai un bel coraggio a dormire lì! Io non ci passerei la notte per tutto l'oro del mondo! Dopo la morte della povera lady Vivien, che Dio l'abbia in gloria, quella casa è stata infestata dagli spettri>>
Robert sbuffò:
<<Vorrei sapere chi è che si diverte a mettere in giro certe voci!>>
<<Voci? Ma questa è una cosa nota! Lo sanno tutti! Robert, ragazzo mio, tu non ti rendi conto in che pericolo ti trovi. Ogni famiglia che ha costruito una villa in questa strada, nelle terre che erano dei Burke-Roche, è caduta in disgrazia. Suicidi, malattie rare, morti precoci, incidenti inspiegabili... tutte queste anime non si danno pace, cercano giustizia... ah, povero Robert, tienti stretta la tua anima, fuggi finché sei in tempo, prima che la maledizione colpisca anche te>>
<<Barney, credevo che tu fossi una persona pratica: da quanto tempo ti sei messo a credere ai fantasmi e alle maledizioni?>>
<<Da quando ho visto morire uno dietro l'altro tutti quelli per cui lavoravo. Troppe disgrazie, una dietro l'altra, una peggio dell'altra! E poi una notte ho visto anche lei... la Dama del Lago... camminava sulle acque dello Sleepy Pond... l'ho vista con i miei occhi!>>



<<Quante bottiglie ti eri scolato quella sera, Barney? Lo sanno tutti che bevi come una spugna!>>
<<Bevo, sì... ma non ho mai avuto visioni! E comunque non sono l'unico ad averla vista! Io non so cosa voglia da noi, ma c'è un legame tra lei e la maledizione di Hollow Beach! Te lo ripeto: tienti stretta la tua anima, Figlio dei Cento Re!>>
Robert rimase di sasso:
<<Cosa significa "Figlio dei Cento Re"? Perché mi hai chiamato così?>>
Il vecchio ansimò:
<<Tu eri troppo piccolo per ricordare questo fatto, ma io lo ricordo bene come se fosse ieri. Un giorno molte persone vennero a trovare tua nonna. Io stavo lavorando nella casa dei vicini, al piano terra. Ero nascosto e potevo osservare tutto senza essere notato. E allora vidi una scena che non dimenticherò mai. Ognuna di queste persone si avvicinava alla tua culla e si inginocchiava, dicendo: "Figlio dei Cento Re". Non so cosa volessero dire, ma tua nonna quel giorno era così bella e splendente che sembrava una fata... devi credermi Robert, io non sono pazzo... devi stare in guardia... hai molti nemici qui... prima tra tutti lady Edith Burke-Roche! Tra lei e tua nonna c'era qualcosa, un odio viscerale... qualcosa di terribile... ah, l'orrore! L'orrore!>>
E se ne andò senza aggiungere altro.


Cast

Mia Wasikowska -  Vivien Lake Oakwood, da giovane

Anjelica Houston - La Dama del Lago

Gli Arcani Supremi. Capitolo 7. La Dama del Lago



<<Guarda, questa è l'ultima fotografia di mia nonna. La sua casa stava andando a pezzi. Credi che se avesse avuto tutti i poteri che tu e lady Edith le attribuite, avrebbe lasciato che la sua casa crollasse?>>
Maggie osservò la foto con una specie di timore reverenziale:
<<Mi è stato detto che agli Iniziati non è permesso utilizzare i Poteri per il proprio tornaconto. Se fossi in te lascerei stare la sua casa esattamente come l'ha lasciata. Tutti quelli che hanno turbato la quiete della natura selvaggia di questo posto sono stati puniti>>
<<E tu vorresti farmi credere che sono stati puniti dal fantasma di mia nonna? In questo modo ti metti allo stesso livello di chi accusa te e lady Edith per tutto quello che va storto!>>
<<Io e mia nonna non apparteniamo agli Iniziati! Non eravamo state ritenute degne. Mio nonno, i miei genitori e i miei fratelli sì, erano stati iniziati agli Arcani Supremi, ma evidentemente non appartenevano alla corrente maggioritaria>>
Robert guardò Maggie dritta negli occhi:
<<Se veramente esiste questa setta, allora è meglio starne alla larga. Ma non potrò mai credere che Vivien Lake Oakwood sia implicata in una cosa di questo genere! Non permetterò che la sua memoria venga infangata!>>
Maggie allora si allontanò da lui:
<<Non mi credi? D'accordo... d'accordo... ok... torna pure a dormire nella casa di Vivien. Tutte le tue certezze di studioso positivista svaniranno in un attimo, quando ti accorgerai che lei non solo faceva parte della setta, ma ne era il capo! Era la Duchessa di Albany ed era la Somma Sacerdotessa degli Iniziati! E' una verità che scoprirai presto... e allora tornerai a supplicarmi di farti leggere i vari manoscritti e la copia del Necronomicon che è conservata nel castello dei Burke-Roche!>>



<<Il Necronomicon non esiste! E' un'invenzione dello scrittore Lovecraft, e se anche qualcuno ha avuto l'idea di scrivere qualcosa con tale nome, certo tutto ciò non ha niente a che fare con la mia famiglia!>>
<<Il figlio di Adelaide Van Garrett si dice estraneo a tutto questo? Il Mistero di Sleepy Hollow non ti ha insegnato niente? Non hai imparato nulla dalla vicenda della Nona Porta? Nessuno dei tuoi insegnanti ti ha detto che Vivien Lake era amica di Boris Balkan? Davvero non sapevi da chi discende la famiglia Lake? Non ti sei mai chiesto perché tua nonna amasse tanto parlare di Avalon?>>
Robert scosse scapo:
<<Tu stai delirando! Mi dispiace per te, ma a questo punto solo uno psichiatra può aiutarti. Io mi chiamo fuori! Me ne torno nella casa dei miei nonni. C'è del lavoro da fare là!>>
Maggie sorrise ironicamente:
<<Vai, vai... va' pure... poi però non dire che non ti avevo avvertito!>>
Robert si diresse velocemente verso il cancello e lo trovò aperto.
Il maggiordomo si sarà goduto la scena, spanciandosi dal ridere.
Il solo pensiero che potessero associare le persone più care della sua vita ad una setta segreta con oscuri poteri e ancor più oscure finalità era così ingiusto e doloroso che la sofferenza quasi sopravanzava la sua rabbia.
Quando arrivò di fronte al relito della casa dei suoi nonni, però, la razionalità tornò ad avere il sopravvento, e con essa anche le preoccupazioni materiali.
E adesso con quali soldi pagherò i lavori di ristrutturazione?

Gli Arcani Supremi. Capitolo 6. Il Varco.



Gli occhi di Maggie Burke-Roche erano di un colore così scuro da renderli quasi magnetici, come del resto tutto il suo sguardo era intenso e splendido, nella sua tenebrosità, pur non essendo perfetto né regolare.
Robert non sapeva se desiderarla o temerla, ma il suo istinto di sopravvivenza gli diceva che era meglio non fidarsi di lei.
La seguì con circospezione, quando lei lo guidò verso il giardino del castello, per parlare di "questioni molto importanti".
<<Certo un castello da queste parti può sembrare insolito, Robert, ma presto ti sarà chiaro che quando i miei antenati lo costruirono, sapevano bene da cosa dovevano difendersi. Ma ora devo svelarti un segreto che ti è stato per troppo tempo nascosto>>
Robert annuì, pensando che c'erano solo due cose che meritavano di essere nascoste: i segreti pericolosi e i tesori. A volte quelle due cose coincidevano.
<<Maggie, non crederai anche tu che mio nonno fosse il Duca di Albany!>> e rise di gusto al solo pensiero.
Lei sorrise maliziosamente:
<<Ma questo non è un segreto! Nell'aristocrazia inglese lo sanno tutti! Povero Robert, lo sanno tutti tranne te! Tuo padre avrebbe dovuto dirtelo, visto che adesso è lui il Duca!>>
Robert alzò gli occhi al cielo
Maggie è più pazza di lady Edith... del resto i Burke-Roche hanno sempre avuto questa fama.
Si fece serio e passò al contrattacco:
<<Tutto questo è assurdo. Mio padre è solo un pensionato. Caso mai è mia madre che, essendo una Van Garrett, potrebbe avere qualche goccia di sangue blu, come dicevo a lady Edith>>
La giovane donna annuì:
<<Adelaide Van Garrett, se ben ricordo. Non so cosa tu sappia dei Van Garrett, ma credimi, non si sposano mai a caso. Sono peggio degli Asburgo o dei Borbone, quanto a politiche matrimoniali. Ma rimanderemo anche questo discorso al momento opportuno. Ora devo parlarti del vero motivo per cui io e mia nonna ti abbiamo voluto qui. Immagino che tu abbia intuito qualcosa>>



<<Forse ti riferisci alle numerose morti e disgrazie accadute ad Hollow Beach ed alle voci che parlano di una specie di maledizione che avrebbe colpito le famiglie della Antler Street>>
Maggie lo fissò con un'improvvisa espressione di tristezza:
<<Abbiamo desiderato troppo. Ed abbiamo avuto e perduto tutto quello che ai può avere e perdere, in una vita>>
Robert non capiva.
Si rivolse alla ragazza con uno sguardo paziente:
<<Come posso esserti utile?>>
Lei lo invitò con un cenno a seguirla fino al centro del parco retrostante alla villa.



<<Guarda. Oltre questo lago, oltre il boschetto, oltre la riva, oltre la laguna, c'è lo stagno di Sleepy Pond. Il Varco è lì. L'ultimo ancora aperto. Il nono. Alcuni lo chiamano "La Nona Porta">>



<<Non vedo il nesso tra quello che dici... e me. Non capisco>>
Maggie gli si affiancò, continuando a guardare fisso verso la laguna:
<<Tu sei il nipote di Vivien Lake, colei che tutti chiamavano la Dama del Lago. Forse a te darà ascolto>>
Robert ne aveva abbastanza:
<<Mia nonna è morta. Perché non la lasciate riposare in pace. tu e lady Edith! Avete parlato continuamente di lei come se fosse ancora viva! Le sue ceneri sono state sparse nel Lago>>
Maggie gli mise una mano sulla spalla:
<<Lei non è morta. Si trova al di là del Varco. Lo so che pensi che io sia pazza, e che lady Edith lo sia ancora di più, ma devi credermi. Hai mai visto il suo corpo, dopo la presunta morte?>>
<<Non io! Aveva dato disposizioni che nessuno della famiglia soffrisse, vedendo le sue spoglie. Il suo medico certificò il decesso e quelli delle pompe funebri si occuparono della cremazione>>
Quel ricordo lo faceva ancora soffrire.
La ragazza gli asciugò una lacrima dal viso:
<<Il medico e gli altri erano tutti Iniziati agli Arcani Supremi. Lei ha inscenato la sua morte, e poi è andata di là dal Varco. Non sto dicendo che è necessariamente viva, ma sono sicura che non è morta! Mi capisci? Non è morta!>>



Cast



Maggie Smith - lady Edith Burke-Roche, baronessa Fenroy

Johnny Depp - Robert Oakwood of Albany

mercoledì 4 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 5. Gli Iniziati.


<<Il castello dei Burke-Roche ha più di 150 anni. Fu costruito in età vittoriana da un antenato di mio marito, che aveva comprato il terreno dove ora sorge Hollow Beach. All'epoca i Burke-Roche risiedevano in Inghilterra, ma col tempo questa dimora è divenuta sempre più il vero baricentro delle attività di famiglia. Per questo abbiamo raccolto qui la "Collezione Fenroy" di cui ti parlavo>>
Il tono di lady Edith era sempre supponente e professorale, come se avesse a che fare con persone completamente stupide.
<<Ho sentito dire, milady, che nella sua collezione ci sono testi che riguardano la stregoneria>>
L'anziana annuì:
<<Sì, abbiamo gli originali di stampa della Clavicula Salomonis, del Malleus Maleficarum e persino del Necronomicon, il Libro della Legge dei Morti>>
Robert inarcò le sopracciglia:
<<Pensavo che il Necronomicon fosse un'invenzione letteraria di Lovecraft!>>
Lady Edith sorrise:
<<Lo pensano tutti, tranne i pochissimi che l'hanno nella propria collezione. E questi pochissimi appartengono tutti alla Società degli Iniziati agli Arcani Supremi>>
<<Non ne ho mai sentito parlare>>
<<Per forza! E' una società segreta!>>
<<E allora perché me lei me ne rivela l'esistenza?>>
<<Perché io non sono un'Iniziata e non sono tenuta al Silentium. Inoltre ritengo che tu debba iniziato agli Arcani Supremi il prima possibile>>
Robert non sapeva se ridere o arrabbiarsi:
<<Io? E per quale ragione, lady Edith?>>
La nobildonna sospirò:
<<Perché i tuoi antenati lo erano! Tu pensi che io sia una vecchia pazza che si inventa le cose, ma prova a chiedere in giro quello che pensa la gente e ti accorgerai che riguardo ai tuoi nonni circolano storie molto particolari, che non si discostano troppo dal vero. Quando le avrai ascoltate, tornerai qui, e ne riparleremo. Ora ti lascio ai tuoi incarichi. Sarà mia nipote Maggie ad istruirti al riguardo>>

Proprio in quel momento entrò nella stanza una giovane donna di circa venticinque anni, dalla pelle molto chiara e dai capelli scuri e lunghi, leggermente mossi. Gli occhi erano scuri, così come gli abiti.
Era molto magra e di media altezza.
L'espressione del viso era severa e determinata.
<<Sono Maggie Burke-Roche, forse ti ricorderai di me. Da bambini eravamo conoscenti, almeno così mi pare di ricordare>>
Era una creatura tenebrosa, inquietante, forse anche pericolosa, ma bellissima.
<<Ricordo perfettamente! Non so se te n'eri mai accorta, ma all'epoca ero perdutamente innamorato di te>>
Lei sorrise ironicamente:
<<Se n'erano accorti tutti! Ti sono mancata?>>
Questa volta fu lui a sorridere:
<<Più che mancata, tu sei stata una presenza nascosta nella mia memoria. Ed essere nascosti significa comunque essere presenti>>
Quella frase fece colpo non tanto su Maggie, quanto su lady Edith:
<<Ho pensato la stessa cosa riguardo a Vivien>>



Robert si chiese per quale ragione lady Edith fosse così ossessionata dal ricordo di sua nonna.
Riguarda quel famoso "Varco" di cui mi ha parlato prima?
Inoltre, pareva molto informata sul Mistero di Sleepy Hollow e sulla famiglia Van Garrett.
<<Non pensavo che mia nonna fosse così tanto importante per lei, lady Edith>>
<<Oh, lo so bene! E' per questo che ora ti lascio con mia nipote. Lei ti spiegherà tutto il resto. Preparati, perché ci sono questioni che tu non puoi nemmeno immaginare!>>


Cast

Mia Wasikowska -  Vivien Oakwood, Duchessa di Albany

martedì 3 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 4. Il Duca di Albany.



<<Caro signor Oakwood... oppure posso chiamarla Robert, e magari darle del tu, visto che potrebbe essere mio nipote?>>
<<Ma certamente, lady Edith.>>
<<Molto bene! Caro Robert, immagino che ti sarai chiesto come mai mi sono rivolta proprio a te, nonostante i dissapori che ci furono in passato tra me e la compianta lady Vivien>>
<<Lady Vivien? Perché la chiama così? Mia nonna non era nobile, per quanto il suo animo sicuramente lo fosse>>
L'anziana baronessa sorrise:
<<Ah, era tipico di Vivien usare un certo "understatement", oltre che essere molto riservata, oserei dire quasi misteriosa. Ho rispettato questa sua scelta, anche se non l'ho mai condivisa. Ma ora che lei è scomparsa... >> e qui fece una pausa, come per rimarcare la scelta del termine: "scomparsa", invece di "morta" <<...credo che sia giunto il momento di parlare di alcune importanti questioni che lei ha preferito tacere, nella speranza, o meglio nell'illusione, di proteggerti>>
Robert non amava che si parlasse di Vivien in quel tono, ma era anche incuriosito da ciò che lady Edith era impaziente di comunicargli:
<<Temo di non capire, milady>>
Lei inspirò forte col naso, come se stesse per prepararsi a tenere una lunga orazione:
<<Il cognome Oakwood apparteneva ai genitori adottivi di tuo nonno, non è così?>>
Robert annuì:
<<Sì, certo. Mio nonno fu adottato da una coppia inglese che non poteva avere figli e che si trasferì ad Albany, nello stato di New York, negli anni '20>>
<<Esattamente. Ebbene tu conoscevi il mestiere degli Oakwood, in Inghilterra?>>
<<Credo che il padre adottivo di mio nonno fosse un guardiacaccia, ma non so altro>>
Lady Edith annuì:
<<Il mio defunto marito, lord Hector, conosceva esattamente la tenuta dove gli Oakwood lavoravano. Sandringham House, ti dice niente quel nome?>>



Robert annuì, era stato a Sandringham, nel suo viaggio in Europa, alcuni anni prima:
<<E' una residenza della Corona britannica. La regina Elisabetta ci trascorre le vancanze di Natale. E... mi hanno detto che Sandringham è anche il luogo dove nacque lady Diana Spencer, la principessa del Galles, di cui Lord Hector Burke-Roche era un lontano parente, per parte di madre, mi sembra>>
Lady Edith apparve compiaciuta:
<<Vedo che sei preparato. In effetti la madre di Diana Spencer, lady Frances Ruth Shand Kidd, era una Roche, di nascita, e quindi una lontana cugina del mio defunto marito. Mi complimento per le tue competenze in materia. Del resto, servire una baronessa come me comporta determinate conoscenze. Immagino saprai anche che Sandringhan House fu costruita dal bisnonno della regina, re Edoardo VII di Sassonia-Coburgo-Gotha: il nome della dinastia fu cambiato in Windsor durante la prima guerra mondiale, perché suonava troppo tedersco. Ora, devi sapere che Re Edoardo aveva un fratello, Leopold, che come lui era figlio della regina Vittoria, l'ultima degli Hannover e del principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha. Leopold era stato insignito del titolo di Duca di Albany, che passò poi a suo figlio Carlo Edoardo. Costui però, durante la prima guerra mondiale, si schierò dalla parte dell'imperatore Guglielmo II di Germania, e quindi perdette il suo titolo. Da allora si ritiene che il titolo di Duca di Albany sia vacante>>



Robert annuì, senza però capire dove la baronessa volesse arrivare con quei discorsi:
<<Sono uno storico, lady Edith, ed i genitori adottivi di mio nonno erano inglesi e lavoravano al servizio di Edorado VII, quindi conosco fin troppo bene i segreti dell'aristocrazia britannica, compresa l'estinzione del ducato di Albany. Ma le posso assicurare che gli Oakwood non sono di nobili origini e nemmeno i Lake, la famiglia di mia nonna>>
Lady Edith mostrò un lieve cenno di sorriso che stava a metà strada tra il divertito e il compassionevole.
<<In realtà, mio caro Robert, le tue conoscenze hanno delle enormi lacune. Devi sapere che il successore di Edoardo, re Giorgio V Windsor conferì  il titolo di Duca di Albany"in pectore" (cioè segretamente), al figlio naturale di suo cugino Alfredo, morto suicida in seguito ad uno scandalo. Ebbene... tu sai che tuo nonno era un figlio adottivo, ma non sai che era figlio naturale del principe Alfredo. Insomma, è noto a tutta l'aristocrazia che tuo nonno Henry Oakwood era segretamente conosciuto come Sua Grazia il Duca di Albany. E non fu certo un caso se, quando decise di trasferire i suoi affari negli Stati Uniti, prese la residenza proprio ad Albany, la capitale dello Stato di New York, dove ora risiedono anche i tuoi genitori.>>



Robert non riuscì a trattenere una sonora risata:
<<Ah ah ah, mi perdoni, lady Edith, ma trovo questa storia del tutto incredibile>>
Edith si fece serissima:
<<Credi che io metterei a repentaglio la mia reputazione raccontando una storia apparentemente così assurda se non avessi l'assoluta certezza che è vera? Tua nonna Viven non solo era una lady, ma era anche la Duchessa di Albany, e mi era superiore di grado. A lei sarebbe spettato di diritto l'appellativo di "Sua Grazia" molto più che a me>>
Robert non credeva a una sillaba di tutto ciò.
Era evidente che ladty Edith doveva essere in preda ad una forma di demenza senile e nel suo delirio aveva scambiato una battuta di spirito del marito con la verità e aveva fatto una gran confusione tra la città americana di Albany e il nome che gli aristrocratici inglesi attribuivano alla Scozia, e cioè, appunto, Albany.
Ritenne comunque prudente, per la salvezza del proprio lavoro, non contraddire la nobildonna.
<<Tutto ciò ha qualcosa a che fare con il motivo per cui mi avete assunto al vostro servizio, milady?>>
La vecchia anuuì:
<<Nell'agosto del 1939, quando io avevo vent'anni, i vostri nonni, i Duchi di Albany, furono ospiti proprio in questo castello. Ricordo benissimo una frase che Vivien disse a tuo nonno, mentre osservava la laguna dalle finestre che danno sul retro: "Il Varco è qui". Fu allora che tuo nonno decise di comprare il terreno confinante con la mia proprietà. Da allora Hollow Beach non ha avuto più pace. Sono successi eventi inspiegabili, che hanno travolto anche la mia famiglia. Tutte queste coincidenze non possono essere casuali, ed io credo che la risposta si possa trovare nella biblioteca del mio povero marito. La "Collezione Fenroy" ha infatti un valore inestimabile e contiene testi rarissimi, alcuni dei quali unici al mondo. So che voi siete uno studioso e per questo, oltre che per il fatto che siete nipote di Vivien, ho deciso di affidarvi la custodia e la catalogazione della mia biblioteca, affinché troviate una risposta che possa risolvere il mistero degli eventi inspiegabili che si sono verificati qui da quando i vostri nonni hanno comprato la casa dove ora alloggiate>>
Robert era senza parole per quelle assurdità, ma decise di concentrarsi sulle questioni concrete.



<<La Collezione Fenroy è realmente una delle più famose al mondo. Credevo che aveste già un bibliotecario di professione per averne cura>>
Lady Edith inarcò le sopracciglia con espressione sdegnata:
<<Un bibliotecario di professione? Forse voi non sapete che i testi contenuti nella mia collezione hanno dei contenuti, come dire, "sensibili". Si tratta di argomenti che non possono essere affidati a qualcuno che non appartenga alla mia ristretta cerchia di conoscenze e che abbia una preparazione culturale in grado di capirne il significato e di saperlo interpretare. Ho saputo che tu sei uno storico e un filologo e stai preparando una tesi di dottorato sulla storia della stregoneria nello stato di New York. Non è così?>>



<<In effetti la mia tesi riguarda un caso di stregoneria nella cittadina rurale di Sleepy Hollow, nelle campagne vicino ad Albany. Pare che ci fossero dei legami con una famiglia di origini olandesi, i Van Garrett...



 E' una cosa strana, perché anche mia madre ha il cognome Van Garrett>>
Le pupille degli occhi grigi di lady Edith si dilatarono al sentir pronunciare quel nome:
<<Van Garrett... una coincidenza molto interessante, mio caro ragazzo. Così come è interessante che lo stagno vicino alla laguna di Hollow Beach si chiami Sleepy Pond. Vi accorgerete che qui le coincidenze sono troppe per poter essere considerate tutte frutto del caso. Nella mia biblioteca troverete molte risposte, così come nel mio parco e nella laguna. L'altra parte del vostro incarico sarà infatti quella di supervisore della zona circostante alla mia proprietà. Vedete, quando vostra nonna disse la frase: "Il Varco è qui", intendeva qualcosa di ben preciso ed io credo che lei avesse capito di cosa si trattava esattamente. Non me l'ha mai voluto rivelare, ma vi garantisco che è di estrema importanza che questo "Varco" sia localizzato e studiato attentamente>>



Cast

Maggie Smith -  lady Edith Burke-Roche

Johnny Depp -  Robert Oakwood