Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
giovedì 13 settembre 2012
Abbigliamento, psicologia e personalità
Riprendo il discorso dell'altro giorno dal punto dove mi ero fermato, e cioè che i capi di abbigliamento possono essere oggetto di desiderio e di piacere sia per chi li indossa che per chi li guarda.
Questo non vale solo per l'abbigliamento femminile, e qui porto un esempio personale: a me piacciono le cravatte, come credo si sarà capito anche dalle mie immagini del profilo, e rimpiango i "bei tempi" in cui era normale indossare la cravatta anche quotidianamente, e non come succede adesso solo in occasione di cerimonie particolari o di ambienti di lavoro di un certo tipo.
Ora, se mi venisse chiesto il perché io amo indossare la cravatta, farei fatica a rispondere, un po' come è successo alle mie amiche fashion bloggers quando ho chiesto loro come mai amavano collezionare e indossare numerosissime scarpe.
La psicologia può esserci di aiuto, ed io me ne intendo un po', perché chi fa l'insegnante deve essere anche un po' psicologo per riuscire a capire gli studenti, le loro esigenze, le motivazioni che li spingono a comportarsi in un certo modo e anche a vestirsi in un certo modo, che a volte non è molto consono all'ambiente scolastico. :-)
Scherzi a parte, il legame tra la psicologia e l'abbigliamento è fortissimo ed estremamente interessante, e in generale direi il legame tra la psicologia e l'estetica, di cui tratterò anche nei prossimi post, ampliando l'argomento.
Per ora voglio concentrarmi soprattutto sull'abbigliamento.
In primo luogo voglio dire, ribaltando un luogo comune, che l'abito fa il monaco.
Osservando nel medio-lungo periodo come si veste e come si presenta esteriormente una persona possiamo capire moltissime cose, a patto però di non nutrire pregiudizi moralistici e di non giudicare le persone in base a preconcetti o presupposizioni personali.
In secondo luogo ritengo importante affermare che l'abbigliamento non è una questione superficiale o frivola come normalmente si pensa, ma un modo di essere, di comunicare e di costruire la propria autostima. E credo che su questo sarebbe stato d'accordo anche il grande Oscar Wilde, il cui genio e il cui talento non hanno bisogno di presentazione.
La figura del Dandy di fine Ottocento è di grande importanza nella storia della letteratura, dell'arte e dell'estetica in generale.
All'epoca il fenomeno "dandy" era quasi esclusivamente maschile, mentre adesso io credo che sia la donna ad essere molto più libera di esprimere la propria personalità anche attraverso un modo di vestire originale.
La mia attenzione ai blog di moda mi conferma che c'è una volontà di essere originali, e che le vere intenditrici di moda non seguano pedissequamente le tendenze, ma le interpretino in modo creativo e originale.
Ora, per collegare queste premesse con la psicologia, parto da un modello della personalità molto schematico, ma che può essere molto utile. Ci sono quattro tipi di personalità base che si potrebbero illustrare in questo modo.
Semplifico il grafico cercando di renderlo comprensibile. I quattro tipi di personalità base sono:
1) Il conformista, che è generalmente introverso, ma emotivamente stabile.
2) Il leader, che è a metà strada tra l'introverso e l'estroverso ed è emotivamente stabile.
3) Il creativo di successo, che è estroverso e a metà strada tra lo stabile e l'instabile
4) L'artista tormentato (o il ribelle) che oscilla tra umore malinconico e collerico ed è a metà strada tra introverso ed estroverso, e che a volte è nevrotico e può subire una emarginazione, oppure compiere atti inconsulti, pensiamo a Van Gogh, per fare uno degli esempi più noti ed eclatanti.
E' un modello molto grezzo e semplicistico, per cui non va preso troppo seriamente, ma ci serve per individuare una questione rilevante nei confronti dell'argomento di oggi, e cioè che in genere sono le personalità 3) e 4) quelle che tendono a vestirsi in maniera creativa e originale, mentre le personalità 1) e 2) sono esteticamente meno creative.
Diciamo che il settore verde del grafico è quello meno interessante per quel che riguarda il discorso estetico, direi che è il posto del fighetto senza inventiva, la persona che segue le mode passivamente e si metterebbe in testa anche una coda di mucca se fosse "trendy".
L'elegante classico si colloca nel settore rosso, il dandy in quello giallo, l' "alternativo" in quello grigio. (non saprei dove mettere Lady Gaga, però ;-)
Ripeto, è un modello che non condivido pienamente, ma che serve come punto di partenza per un discorso che voglia trovare un legame tra personalità ed estetica.
Voi dove vi collochereste?
mercoledì 12 settembre 2012
Gothian. Capitolo 97. Il Conte di Gothian e la guerra imminente
Lord Fenrik Steinberg, Conte di Gothian e Re degli Alfar, camminava a lunghi passi, su e giù per una stanza dalle pareti antiche, nella fortezza di Altcomb, da cui poteva tener d'occhio tutto ciò che succedeva nella valle di Caemlyn.
Il sangue degli Alfar di cui si era nutrito lo aveva reso ancora più giovane, ma quell'aspetto da elfo adolescente era solo un inganno per disorientare i suoi nemici.
Era un trucco antico, ma sempre valido.
Bisogna fare in modo che il nemico ci sottovaluti e abbassi la guardia, così sarà più facile colpirlo!
Gli Alfar lo avevano sottovalutato per secoli, ed ora li aveva messi in ginocchio.
Grande era stato il piacere di Lord Fenrik quando i grandi aristocratici gli avevano giurato obbedienza.
Era delizioso il sangue di Caius Volturi e di Alucard di Castlevania! Ma adesso c'è un solo sangue che attendo di bere, quello di Marvin Vorkidian!
Le sue meditazioni silenziose furono interrotte dall'ingresso della sua seconda moglie, la regina Alyx di Alfarian.
Da quando era divenuta lei stessa un vampiro, Alyx aveva favorito la fusione dei vampiri Albini con gli Alfar, il biondo popolo del nord, ma ora temeva che il Conte volesse ammettere nella nobiltà dei non-morti anche le grandi famiglie dei Keltar, in particolare i Vorkidian.
La sua intuizione era giusta.
<<Sento che lui è vicino>> disse Fenrik alla moglie.
Alyx doveva ancora abituarsi alle percezioni amplificate della sua natura vampiresca.
<<Intendi Marvin?>>
Il Conte annuì, fissandosi le unghie aguzze:
<<Ovviamente! Percepisco la sua presunzione... Crede di eliminarmi con delle vecchie spade d'argento ossidato... che sciocco!>>
Pronunciò quelle parole come se vedesse se stesso con in mano la spada di Vorkidex sottratta al nemico, tenendo Alyx in braccio, mentre sullo sfondo Caemlyn, la capitale dei Keltar, bruciava nelle fiamme.
Alyx si sentì ipnotizzata da quell'immagine:
<<Presto li stermineremo!>>
Fenrik smorzò l'entusiasmo della regina e le puntò contro un indice artigliato:
<<Non sottovalutare il nemico! Marvin ha posto i Keltar sotto la protezione di Ahura Mazda. E' Lui, che rende potenti le armi conservate a Caemlyn. L'esito della battaglia non è scontato>>
La regina degli Alfar si meravigliò:
<<Ma tu hai sempre detto che il nostro esercito è invincibile!>>
Il Conte tornò a osservarsi le unghie:
<<E infatti lo è. Ma la vittoria sarà meno facile di quanto mi aspettassi. Mio padre Gothar ha rivolto un appello direttamente ad Ahirman il Supremo!>>
Ricordava il macabro rituale:
O Signore mio, ascoltami! Signore del Male, ascoltami! Io ti offro carne incorrotta. Ho sacrificato in tuo onore. Con la mia mano destra te lo offro. Fa' di me lo strumento della tua collera.
Poi, ritornando al presente, sentenziò:
<<Sarà Lui, Ahriman, il Dio del Male, a rendere più forti le mie armi, e scatenare l'Inferno contro contro Marvin Vorkidian e le sue legioni!>>
Alyx si immaginava la scena, e gli occhi le brillavano di una gioia sadica!
Fenrik però era irritato dalle ambizioni della consorte.
Era amica di Marigold, negli anni d'oro di Alfàrian. Non devo dimenticarlo.
Fenrik le rivolse un'occhiata severa:
<<Vedi Alyx, i vampiri Albini hanno sofferto millenni di discriminazione. Gli umani hanno stabilito unilateralmente di essere la stirpe superiore, e ci hanno cacciati nelle regioni artiche. Ma non sta scritto da nessuna parte che gli umani siano superiori ai vampiri, e che il loro modo di vivere sia meno riprovevole del nostro. L'aristocrazia degli Alfar se ne è resa conto!>>
La regina non si meravigliava dell'accordo tra i nobili e i non-morti.
Gli aristocratici e i vampiri hanno molto in comune. Sono dei parassiti ossessionati dal loro "sangue blu".
Consapevole di ciò, Alyx avvertì il marito:
<<I non-nobili però non hanno accettato di diventare come noi>>
Il Conte assunse un'espressione schifata:
<<La rozza presunzione degli umani mediocri! Si credono migliori, eppure si nutrono di carne e si comportano peggio delle bestie. Persino gli Alfar, così superbi, discendono da barbari sanguinari, perché ogni supremazia si fonda sul sangue!>>
La regina sapeva che era vero.
Gli Alfar presero il potere nel Nord uccidendo le altre popolazioni. Nessuno è innocente...
Fenrik le lesse nel pensiero, e assentì gravemente, scagliando la sua maledizione:
<<La razza umana sarà cancellata dalla faccia della terra. Gli umani non meritano la supremazia, sono esseri inferiori, e noi lo dimostreremo in battaglia!>>
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martedì 11 settembre 2012
Abbigliamento e desiderio
Tra le tante funzioni che l'abbigliamento svolge c'è anche quella di essere il veicolo di una forma di piacere.
Il capo di abbigliamento può diventare un oggetto di desiderio, in grado di creare in chi lo indossa e in chi lo guarda un piacere sia mentale che fisico, al di là di quello che vuole comunicare agli altri e di quello che normalmente è ritenuto sexy.
Il capo di abbigliamento può diventare un oggetto di desiderio, in grado di creare in chi lo indossa e in chi lo guarda un piacere sia mentale che fisico, al di là di quello che vuole comunicare agli altri e di quello che normalmente è ritenuto sexy.
Per evitare che questo discorso sia troppo astratto, faccio subito un esempio eclatante: le scarpe.
L'immagine qui sopra è scherzosa, ma nessuno può negare che le scarpe siano un oggetto di desiderio per le donne che le indossano e oggetto di attrazione per gli uomini che le vedono indosso alle donne, e questo vale normalmente, anche per chi non è feticista.
Quello delle scarpe è il caso più clamoroso di "libido" oggettualizzata, per dirlo in termini psicoanalitici, cioè di desiderio erotico che viene trasformato nel desiderio di un oggetto.
Il punto del discorso è: perché? Cosa rende così importanti determinati capi di abbigliamento come le scarpe? Perché sono diventate uno degli oggetti di desiderio principali dell'abbigliamento femminile?
Tornerò sul discorso dopodomani, ma sarebbe interessante sentire il parere delle amiche fashion blogger!
;-)
Quello delle scarpe è il caso più clamoroso di "libido" oggettualizzata, per dirlo in termini psicoanalitici, cioè di desiderio erotico che viene trasformato nel desiderio di un oggetto.
Il punto del discorso è: perché? Cosa rende così importanti determinati capi di abbigliamento come le scarpe? Perché sono diventate uno degli oggetti di desiderio principali dell'abbigliamento femminile?
Tornerò sul discorso dopodomani, ma sarebbe interessante sentire il parere delle amiche fashion blogger!
;-)
lunedì 10 settembre 2012
Gothian. Capitolo 96. Marvin prepara la guerra contro il Conte Fenrik
Il primo atto di Marvin Vorkidian in qualità di Re dei Keltar fu di guidare i rappresentanti del suo popolo e le loro truppe a riprendere possesso di Caemlyn, l'antica capitale.
Per mille anni la rocca di Caemlyn, tra le montagne e il cielo, era stata tenuta nascosta dalla "Cintura di Vivien", il sortilegio che la Dama delle Sorgenti aveva posto come baluardo del Passo di Altcomb, unica via d'accesso all'alta valle dell'Amnis, contro le mire espansionistiche prima degli Alfar e poi degli Albini di Gothian.
Ma ormai la magia di Vivien si stava indebolendo, poiché il suo potere era sorto con l'Antico Patto e con esso era destinato a scomparire.
Marvin ne era consapevole e non voleva perdere tempo.
Vivien può preservare il suo sortilegio solo per pochi giorni ormai, non di più...
Dopo di che nessun argine avrebbe più protetto il Passo di Altcomb dall'orda degli eserciti del Conte di Gothian.
La minaccia del Vampiro diventava ogni giorno più concreta.
Si crede invincibile, ma io conosco il suo punto debole!
Secondo Vivien i non-morti potevano essere uccisi definitivamente se colpiti al cuore da una spada d'argento e successivamente da essa decapitati.
E qui a Caemlyn ci sono migliaia di spade d'argento, forgiate dai miei antenati nell'attesa del giorno della riscossa!
C'era bisogno però anche di altre armi.
Gli eserciti di Lord Fenrik non sono composti solo dai Vampiri, che sono l'aristocrazia, ma anche dalle tremende creature frutto della magia nera del Conte.
Molti cadaveri degli Alfar uccisi erano stati trasformati in Zombie, morti viventi privi di ogni intelligenza, ma feroci nella brama di uccidere, per non parlare dei demoni minori, gli Ogres e i Goblin, servi di Gothar il Consigliere, demone del Ghiaccio, il potente padre del conte Fenrik.
Marvin sapeva che c'erano altri mostri ancora più potenti, ma non invincibili!
Contro ognuno di essi esiste un'arma apposita.
Vivien aveva rivelato a Marvin come combattere queste creature.
Pugnali di ossidiana, frecce con la punta imbevuta di pece e fiamma ardente... con queste armi ci difenderemo da ogni belva demoniaca scatenata contro di noi.
Demoni alati, draghi, satiri, Golem...
Padre Ulume conosce la demonologia meglio di chiunque altro... è una fortuna che si sia schierato dalla mia parte, contro queste legioni infernali.
Non prevalebunt!
La formula del credo lathearico era un conforto per lui, così come lo era il sostegno dei druidi e delle gerarchie angeliche.
Il Dies Irae infine era giunto: gli Alfar del nord lo chiamavano Ragnarok, la battaglia finale tra le potenze della luce e dell'ordine e quelle delle tenebre e del caos, in seguito alla quale l'intero mondo sarebbe stato distrutto e quindi rigenerato: la Conflagrazione Universale.
I Keltar invece lo chiamavano Kralizec, ma il concetto era lo stesso.
Era un evento terribile e temuto, ma non più rimandabile.
Tutte le armi erano state conservate per mille anni entro le mura di Caemlyn, nei depositi segreti presso il grande tempio di Ahura Mazda.
Marvin aveva rivelato tutto questo ai capi dei Keltar ed ai druidi, con cui aveva organizzato le modalità del rientro nell'antica capitale.
Come presidio della pianura amnisiana erano rimaste le cinque legioni Lathear al comando di Masrek ed Ellis Eclionner. La stessa Legione Dorata di Elner XI sostava a Colonia Fluvia a guardia della Sublime Porta.
L'unico Lathear che è qui con me è Padre Ulùme: ci sarà bisogno dei suoi esorcismi...
Il sacerdote dalla pelle nera suscitava ancora sospetto tra i druidi.
Ma presto scopriranno che le loro fedi sono una sola.
Ogni cosa a suo tempo.
Ora vedremo se la spada di Vorkidex e la magia diVivien manterranno le loro promesse.
Erano giunti alle porte di Caemlyn.
Marvin si voltò e sollevò la spada.
<<Popolo dei Keltar, eccoci giunti nella Città Santa! Le sue porte si apriranno quando la spada di Vorkidex le toccherà: così mi è stato promesso dalla Dama della Sorgente>>
Calò il silenzio. L'attesa era grande, i dubbi erano tanti.
<<E' il momento!>> dichiarò Marvin tenendo la spada con entrambe le mani.
L'ombra di Vorkidex si stagliava, affiancata al volto di Vivien e alle immagini di cavalieri e di dame dei tempi andati, oltre che dei druidi dell'età dell'oro.
Tutti parvero ruotare intorno alla luce emanata dalla spada.
Quando finalmente Marvin la appoggiò alle porte di Caemlyn, una musica dolcissima, che pareva suono di armoniche e flauti, ed arpe e cornamuse, e voci squillanti, accompagnò lo scioglimento dell'incantesimo che aveva tenuto nascosta e serrata per mille anni la città santa.
Quella musica gli ricordava una ninna nanna che sua madre gli cantava quando era in fasce.
E' l'unico ricordo che mi resta di lei...
Gli parve di risentire la voce di Lilieth, e la nenia chiamata "Suo Gan", in antica lingua keltari, detta anche gallese.
Al termine di quella manifestazione della Grazia divina, Marvin sollevò nuovamente la spada:
<<Il miracolo si è compiuto! Un giorno potrete raccontare ai vostri figli e ai vostri nipoti che c'eravate quando l'antica gloria dei Keltar è stata restaurata e la nuova gloria ha avuto inizio!>>
domenica 9 settembre 2012
sabato 8 settembre 2012
Gothian. Capitolo 95. Alienor e Lilieth incontrano un misterioso messaggero
Sono sopravvissuta anche a questa prova. Quanto dovrò soffrire ancora, prima che gli dei ritengano che abbia pagato abbastanza per i miei privilegi?
Ma non si trattava solo di un prezzo da pagare. Era anche una lezione di vita.
Chi ha sofferto e ne è uscito ha una cognizione in più: sa che si può sopravvivere.
Mentre meditava su questi pensieri, vide che, presso la riva sud delle paludi, un misterioso personaggio incappucciato e con una verga in mano aspettava immobile, circondato da una luce verdastra.
Sembra un messaggero di morte
Alienor rivolse uno sguardo interrogativo a Lilieth, che osservava, preoccupata, quell'ombra.
Come sempre il più pragmatico fu Vyghar il Pirata, che con un cannocchiale cercò di capire chi fosse quel personaggio.
<<Per tutti i fulmini!>> gridò <<Non è possibile! E' il Priore Mollander! Ma secondo le mie informazioni dovrebbe essere morto nel rogo della Grande Canonica... che razza di stregoneria è mai questa?>>
Lilieth conosceva la risposta:
<<Necromanzia... si è sempre sospettato che Mollander fosse un negromante, e ora ne abbiamo la prova. Egli è riuscito a tenere in vita il suo fantasma, e rimarrà in questo mondo fino a quando non avrà compiuto tutte le sue vendette. E' noto che l'odio dà una ragione di vita persino ai morti!>>
Alienor rabbrividì:
<<Cosa vuole da noi? Che male gli abbiamo fatto?>>
Lilieth scosse il capo:
<<Nessun male, non ce l'ha con noi... credo che noi saremo solo gli strumenti della sua vendetta>>
Vyghar si mostrò d'accordo:
<<Se vuole vendicarsi per quello che gli ha fatto Marigold, quando ha dato fuoco alla Grande Canonica, allora sarò ben lieto di collaborare con lui per far fuori la Dama Gialla!>>
Ad Alienor non piaceva molto l'idea di allearsi con un negromante.
Peggio ancora... con il fantasma di un negromante!
Quando infine giunsero alla riva, lo spettro di padre Mollander si mostrò a loro molto più realistico di quanto avessero immaginato.
<<Vorrei potervi stringere la mano, ma ahimè non posso farlo, essendo io puro spirito>>
<<Sulla vostra purezza avrei qualcosa da ridire, Padre Mollander!>> replicò il Pirata.
Il fantasma del vecchio sacerdote sorrise:
<<Vedo che non c'è bisogno di presentazioni! I miei omaggi ad Alienor di Alfàrian, legittima regina degli Alfar, e a Lilieth Vorkidian, regina madre dei Keltar!>>
Gli occhi di Lilieth si commossero:
<<Regina madre? Questo vuol dire che Marvin...>>
<<Esattamente: Marvin è stato proclamato Re dei Keltar dall'Assemblea del popolo. La dinastia Vorkidian è stata restaurata>>
La gioia di Lilieth fu intensa... ma breve:
<<Il difficile però deve ancora venire>>
Mollander annuì sorridendo:
<<E' per questo che vi serve il mio aiuto>>
Vyghar intervenne immediatamente:
<<A che prezzo?>>
Lo spettro ridacchiò:
<<Siete sempre il solito mercenario, Lord Vyghar di Linthael!>>
<<E voi il solito stregone doppiogiochista! Immagino che saremo le vostre pedine per vendicarvi di Marigold di Gothian!>>
Il solo nome della Dama Gialla, imperatrice dei Lathear, fece calare il silenzio.
L'espressione di padre Mollander divenne seria:
<<Tra poco i pretoriani di Marigold vi arresteranno. Sì, sono stato io a dirle dove trovarvi, ma solo per rendervi più facile il compito che dovete svolgere. >>
Vyghar fece per protestare, ma Lilieth lo fermò e Mollander riprese:
<<Lady Alienor e Lady Lilieth, voi sarete ospitate nel nuovo edificio della Grande Canonica, sotto la mia protezione. Marigold vorrebbe servirsi di voi come ostaggi per ricattare Marvin e convincerlo a sposarla, ma commetterà l'errore, da me suggerito, di affidare la guardia della Canonica a Lord Vyghar, dietro un lauto compenso, ignorando che il Pirata gentiluomo ora ha altre priorità, diciamo... sentimentali...>> e strizzò l'occhio a Lilieth.
<<E la nostra missione?>> chiese Alienor.
<<Sarà Marigold stessa a consegnare il sigillo di Masrek al senatore Velares, capo dell'opposizione, che potrà finalmente testimoniare che la successione di Elner XI è illegittima, e che il legittimo erede è Marvin. A questo punto farò in modo che voi, Lady Lilieth, potrete tenere un discorso al Senato imperiale>>
Lilieth era perlessa:
<<Voglio parlare col senatore Velares in privato e lasciare a lui l'iniziativa. Se parlassi io direttamente al Senato, tutti penserebbero che sia d'accordo con Marigold!>>
Mollander tornò a sorridere:
<<Milady, voi mi sottovalutate! Sarò io ad avvertire Velares, e naturalmente anche Marvin, che tutta questa sceneggiata è una trappola per preparare la detronizzazione e la caduta della Dama Gialla e, contemporaneamente, della dinastia Eclionner!>>
Alienor intervenne:
<<E voi, Mollander, cosa ci guadagnate, in tutto questo?>>
Lo spettro le sorrise quasi dolcemente:
<<Il Paradiso, naturalmente! La giusta ricompensa per aver impedito che i demoni Atar ed Eclion imponessero il loro dominio su Lathena per altri mille anni!>>
Alienor rimase scettica:
<<Il Paradiso? Voi siete un negromante, uno stregone... un malvagio!>>
A quelle parole lo spettro di Mollander divenne grande e terribile:
<<Un giorno capirete che a volte i "cattivi" hanno un'umiltà che i "buoni", nella loro presunzione, non conoscono>>
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venerdì 7 settembre 2012
Pantaloni donna "wide-leg": pro o contro?
Riprendo il blog con un sondaggio di moda: vi piacciono i pantaloni sul modello di quelli che indossa la ragazza nella foto qui sopra? A me piacciono moltissimo! (compresa la ragazza ;-) )
Sono curioso di sapere il vostro parere...
domenica 5 agosto 2012
sabato 4 agosto 2012
Mode maschili del passato
Oggi un rapidissimo post illustrato su alcuni elementi di moda maschile del passato.
Il primo del romano però è sbagliato, la cravatta è stata introdotta dai mercenari Croati nel Cinquecento, e da essi ha preso il nome...
venerdì 3 agosto 2012
Gothian. Capitolo 94. Marigold passa al contrattacco
Da quando Sephir Eclionner era rientrato a Lathena con il ruolo di Primo Ministro e Comandante delle forze armate, il potere effettivo di Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, era apparso molto minore.
Fino a quel momento era riuscita ad evitare un incontro con Sephir e aveva rifiutato categoricamente di sentir parlare di proposte di matrimonio da parte "di quel vecchio sciancato".
Era chiaro che doveva trovare un sistema per sbarazzarsi di lui e del suo suocero Fuscivarian, ma questo avrebbe significato sfidare contemporaneamente l'Esercito e il Senato imperiale, e questo era troppo persino per lei.
Nel chiuso delle sue stanze, l'imperatrice meditava le possibili strategie.
Non ho alleati, ma ho molte risorse personali.
La principale era quella di avere poteri soprannaturali, in quanto figlia di un demone e di una strega e in quanto apprendista del conte Fenrik.
Ho letto il Necronomicon, negli ultimi mesi. Posso evocare gli spiriti.
Ce n'era uno in particolare che le poteva tornare utile.
Il fantasma di Padre Izumir Mollander. E' stato lui per primo a suggerirmi l'alleanza con Marvin.
Tornò a consultare il testo di necromanzia, il Libro della legge dei morti.
Si procurò l'occorrente per il rituale e poi chiese di non essere disturbata.
Era un rituale cruento, ma questo non aveva mai rappresentato per Marigold un ostacolo particolare.
Evidentemente lo spirito di Mollander doveva avere molta voglia di intervenire, perché comparve rapidamente e senza esitazioni.
Sorrideva soddisfatto: <<Vedo che finalmente, mia cara Marigold, hai seguito il mio consgilio, e ti sei studiata un testo molto utile>>
<<Spero che saprai renderti più utile della volta scorsa, mio caro Mollander! Il tuo piano per convincere Marvin ad un Nuovo Patto si è rivelato un fiasco! Ed è una cosa che io non posso proprio permettermi più>>
Mollander non era minimamente turbato. La sua condizione di fantasma sospeso nel Limbo doveva essere tutto sommato migliore di tante condizioni di uomini vivi.
<<I negoziati vanno condotti da posizioni di forza. Un modo molto utile è quello di aver ostaggi importanti>>
Marigold lo osservò annoiata:
<<Mi hai preso per una colpleta idiota? Lo so benissimo che se avessi ostaggi importanti potrei ricattarlo! Ma si dà il caso che non ne abbia!>>
Mollander continuò a sorridere, paziente:
<<E si dà il caso che io sappia dove si trovano Lilieth Vorkidian e Alienor di Alfarian>>
La Dama Gialla sgranò gli occhi.
<<Dove sono? Dimmelo immediatamente!>>
Il fantasma si mise a ridere:
<<Ah ah ah, mia cara Marigold... ti sembro forse il tipo da fornire informazioni gratis? Sono uno spettro, non puoi nemmeno torturarmi... devi per forza pagare un prezzo per questa informazione!>>
L'imperatrice non era affatto divertita dal tono di quel maledetto spettro che lei stessa aveva creato ed evocato:
<<Cosa vuoi in cambio?>>
Mollander si fece serio:
<<Voglio che le prigioniere siane alloggiate presso la Grande Canonica, nella rocca sul mare, che dovrà essere ripristinata il prima possibile e che i loro accompagnatori siano lasciati liberi. E come garanzia del fatto che tu rispetterai queste condizioni c'è sempre la mia minaccia di impedirti di dormire o di provocarti atroci incubi, come è nel potere degli spettri del Limbo. Non troverai nessuna formula nel Necronomicon per tenermi testa, né tuo padre potrà intervenire, poiché io sono puro spirito, e quindi il fuoco non può più toccarmi in alcun modo>>.
Marigold si strinse le spalle:
<<Ti accontenti di poco, prete! Circonderò quella rocca per terra e per mare. Non potranno sfuggirmi! Quanto al loro seguito di pirati, non solo li lascerò liberi, ma proporrò loro un contratto molto vantaggioso: diventare corsari dell'Impero e guadagnare somme esorbitanti. Vyghar di Lintahel è un mercenario, ed ho avuto già a che fare con lui: diventerà un mio fedele servitore, dal momento che non ama altro che il denaro!>>
Mollander tornò a sorridere, come se sapesse qualcosa di più:
<<Affare fatto, allora, mia cara Marigold?>>
La Dama Gialla annuì malvolentieri:
Quel maledetto mi sta truffando, ma purtroppo non ho altro modo di sapere dove si trovano le due donne!
<<Dimmi dove si trovano!>>
<<Nella Palus Putredinis. Attraccheranno presto alla riva sud, e poi si dirigeranno verso Lathena>>
Marigold rimase sorpresa:
<<Che strano! Avrei dovuto percepire la loro vicinanza! Immagino che vorranno fornire al Senato le prove della legittimità di Marvin come erede al Trono...>>
<<Esattamente! Hanno il sigillo di Masrek, ed il ciondolo che Ellis gli regalò come pegno d'amore. In questo modo Sephir non potrà avanzare richieste sul Trono, mentre tu, avendo Alienor ed Ellis in ostaggio, potrai costringere Marvin a sposarti, e dar vita con lui a una nuova Dinastia, così come è nel desiderio di tutti noi!>>
Gli occhi di Marigold brillarono, e le iridi pulsarono di pagliuzze dorate
Vyghar controllerà che le prigioniere non fuggano via mare! Nel frattempo io, in Senato, dimostrerò che Marvin è il legittimo erede, e mi libererò di Sephir una volta per tutte! E Marvin non potrà rifiutare la mia proposta, altrimenti darò ordine a Vyghar il Pirata di uccidere Lilieth e Alienor, cosa che lui farà con molto piacere, considerando il denaro e il potere che gli offrirò. Un piano perfetto e infallibile!
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giovedì 2 agosto 2012
Gothian. Capitolo 93. Le trame di Bial l'Eunuco e padre Ulume
Dalla cima della Vedetta Lathearica, Bial l'Eunuco poteva vedere molto lontano.
A sud c'era l'impero Lathear, di cui era, "de facto", ancora il capo dei Servizi Segreti, pur mantenendosi in una posizione di apparente neutralità.
A nord c'era il neocostituito Regno dei Keltar, di cui Marvin Vorkidian era stato proclamato sovrano.
Tutto sta andando esattamente come avevo previsto!
Aveva elaborato una strategia di ampio respiro e di lungo periodo, e fino a quel momento era riuscito a far in modo che le pedine del gioco del trono si muovessero esattamente come voleva lui.
Quella strategia era frutto di una alleanza con l'altro grande tessitore, Padre Ulume, nuovo priore della Grande Canonica.
Attendeva il suo arrivo con interesse.
Il punto di vista del Clero è sempre molto importante nel gioco del trono!
Quando finalmente gli fu annunciato l'arrivo del sacerdote, Bial tornò nel suo studio e si preparò mentalmente a tenere testa a quel potente conoscitore degli Arcani Supremi.
Ulùme entrò con passo deciso ed espressione ispirata da intuizioni mistiche. Gli occhi rossastri parevano contemplare realtà non visibili ai comuni mortali.
<<Che Ahura Mazda benedica la vostra persona e la vostra causa, Lord Bial!>> dichiarò, impartendogli una benedizione.
Bial si finse commosso e ardente di fede. In realtà era piuttosto divertito.
Questi fanatici mi fanno sempre ridere, anche quando operano per una buona causa.
Ma la sua risposta fu di ben altro spessore:
<<Sia fatta la volontà del sommo Ahura Mazda>>
Ulume finalmente parve soddisfatto, e passò ad argomenti più concreti, con grande sollievo dell'Eunuco:
<<Lord Bial, ho assistito, due giorni fa, al discorso di Marvin Vorkidian all'Assemblea dei Keltar: ebbene, il nostro piano è stato coronato da un successo oltre ogni aspettativa>>
L'Eunuco si mantenne impassibile.
C'è una regola importante, nel gioco del potere: se si vince, non bisogna mai stravincere.
Stravincere significava attirarsi l'invidia degli dei e degli uomini.
<<Vi prego, Padre Ulume, raccontatemi la vostra versione dei fatti>>
Con queste parole intendeva far presente al prete che lui conosceva già i fatti attraverso le sue spie, mentre non conosceva l'interpretazione che il Clero di Lathena attribuiva a quei fatti.
Ulume era troppo felice per accorgersi di quella sottigliezza:
<<Ha rimarcato di essere un Vorkidian ed ha ripudiato il cognome Eclionner. E' un grande atto di coraggio. Ma ciò che interessa maggiormente al mio Clero, alla mia religione, e alla Grande Canonica, è che ha riconosciuto pubblicamente Ahura Mazda come unico Dio del Bene, contrapposto ad Ahriman come unico Dio del Male. In questo modo ha sancito il suo ruolo di Profeta, ottenendo dai druidi più giovani l'approvazione per passare dal politeismo al di-teismo. Due dei, serviti da angeli e demoni!>>
Bial conosceva a sufficienza gli Arcani Supremi per rendersi conto che quella, in sé, non era una novità.
<<Reverendo Padre, mi permetto di osservare che i druidi conoscevano già questo dualismo o come dite voi... ah... di-teismo...>>
Ulume non colse la sfumatura ironica della voce di Bial, che se ne rallegrò.
Non gradirebbe il mio umorismo.
Il sacerdote volse di nuovo gli occhi al cielo, come se stesse parlando con Ahura Mazda in persona:
<<Marvin ha rivelato che esistono ancora templi dedicati al Dio del Bene, e si trovano a Caemlyn, l'antica, leggendaria capitale dei Keltar. Ciò significa che Ahura Mazda potrà essere pregato direttamente dai fedeli, senza l'intercessione di quelle che erroneamente erano considerate divinità minori, e che sono soltanto intelligenze angeliche>>
Bial colse immediatamente le implicazioni pratiche di quella svolta:
<<Questo tipo di riforma religiosa potrebbe suscitare veramente una guerra santa contro Fenrik di Gothian! I Keltar sarebbero animati dalla fede, combattendo con più zelo e fervore!>>
Il prete alzò un indice verso il cielo:
<<E soprattutto con la benedizione di Ahura Mazda, la cui potenza può schiacciare le forze del male! Marvin ha persino citato l'antica formula: "non prevalebunt!">>
L'Eunuco colse in questo il pericolo di una deriva fanatica e di una volontà di "stravincere":
<<Mi è stato detto che i druidi anziani non hanno preso molto bene questa citazione dalle sacre scritture dei Lathear. Voi restate sempre loro nemici, in tema religoso!>>
Ulume minimizzò:
<<La maggioranza dei druidi sta con Marvin! Sanno che ergli è il Profeta che li guiderà alla vittoria: "In hoc signo vinces!">>
Sotto questa insegna vincerai... la stessa formula dell'impero Lathear!
Bial sospirò:
<<Non sarà facile cercare di far convivere i Keltar e i Lathear sotto lo stesso sovrano>>
Ulume ne era consapevole, ma pareva ottimista:
<<E qui entrate in scena voi, Lord Bial! Dovete mettervi in contatto con tutti i Duchi del Regno dei Keltar: abbiamo bisogno della loro conversione, per far valere il principio "Cuius regio eius religio">>
Bial strinse i denti:
Alla prossima citazione in latheari giuro che lo strangolo!
Il significato comunque era noto: il popolo avrebbe dovuto osservare la religione del feudatario che dominava la sua regione.
<<Alcuni Duchi potrebbero scegliere di difendere il politeismo!>>
Questa volta fu Ulume a mostrarsi pragmatico:
<<Non credo: il monoteismo è un'idea molto cara i monarchi. Un solo Dio e un solo sovrano sulla terra!>>
Bial intuiva la pericolosità insita in quell'idea.
Marvin non è né un monarca assoluto, né un tiranno: se si accorgerà che la sua guerra santa potrebbe diventare un semplice strumento di potere, potrebbe persino ritirarsi dal gioco!
Preferì non dirlo ad Ulume.
<<Reverendo Padre, conto sulla vostra devozione alla causa di Marvin. Lo seguirete quando attaccherà il Conte Fenrik e lo proteggerete fino a Gothian. Ne avrà molto bisogno. Io invece tesserò l'alleanza con i Duchi e nel contempo con i Senatori di Lathena. E' chiaro che dorvrò trovare un modo per preparare la strada di Marvin al trono imperiale. Non potrò combattere contemporaneamente contro Sephir e contro Marigold: dovrò usarli uno alla volta per distruggere l'altro, specie tenendo conto che il primo è protetto da Eclion e il secondo da Atar, signora del fuoco!>>
Il prete annuì:
<<Contate pure sulla collaborazione del Clero! Scriverò al Sommo Sacerdote in persona!>>
Bial sorrise, quella era una buona notizia:
<<Sia fatta la volontà di Ahura Mazda!>>
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mercoledì 1 agosto 2012
Gothian. Capitolo 92. Sephir Eclionner entra trionfalmente a Lathena
Sua Altezza Imperiale Sephir Eclionner, principe della corona e primo ministro dell'impero Lathear, fece il suo ingresso nella capitale dalla Porta di Mezzanotte, a cavallo su un destriero bianco, sul cui mantello meglio risaltava la sua toga rosso sangue.
Il viso era severo e arcigno, ma dentro di sé, il vecchio era al culmine della gioia.
Chi mi giudicò indegno alla successione, diciotto anni fa, ora dovrà rimangiarsi tutto.
Aveva già in mente alcune possibili punizioni, ma i due veri colpevoli, quelli che lo avevano diseredato e costretto a vivere come un brigante in un villaggio di palafitte, non erano raggiungibili dalla sua vendetta.
Mio padre morì quello stesso anno, avvelenato dall'altro responsabile: Fuscivarian! Ed io ho ancora bisogno di quel gobbo malefico per controllare l'aristocrazia senatoria...
Ma non avrebbe dovuto pazientare molto, prima di prendersi la rivincita anche sul suo odiato suocero: una volta eliminati gli altri pretendenti al trono, avrebbe potuto compiere tranquillamente tutte le vendette che gli restavano.
Chiunque vincerà la grande guerra del nord, dovrà poi vedersela con me!
Certo avrebbe preferito che suo nipote Marvin si fosse alleato con lui: in quel caso non ci sarebbe stato bisogno di tenere a bada i senatori richiamando Fuscivarian.
Marvin rappresentava la legittimità e la novità. Io invece rappresento per il senato e per il popolo l'ombra di un passato che vorrebbero dimenticare.
Non era solo il cognome degli Eclionner, a fare paura: c'era anche il suo nome, Sephir, associato per sempre alla disfatta di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue
Ogni notte Sephir sognava le acque fragorose del fiume Dhain, al centro del quale si ergeva la capitale del Regno degli Alfar, considerata imprendibile proprio per quella collocazione.
Io l'avrei presa per fame! Gli Alfar si sarebbero arresi dopo un breve assedio! Sarebbe stato tutto perfetto se non si fosse intromesso Fenrik di Gothian.
Ogni notte riviveva l'incubo del duello col Vampiro, che lo aveva reso storpio a una gamba e lo aveva umiliato davanti al suo esercito e al mondo intero.
Per colpa sua, quel giorno, ho perduto tutto: la battaglia, la guerra, la salute, il potere, la famiglia e la reputazione.
Il Conte di Gothian era intervenuto per garantire il rispetto dell'Antico Patto, ma Sephir aveva capito, prima di tutti gli altri, quali erano le vere aspirazioni del Vampiro.
Vuole sottomettere tutta l'umanità! La vuole rendere schiava di una oligarchia di mostri come lui, che se ne ciberà a suo piacimento...
Sephir era consapevole di essere sanguinario come il Conte, e forse anche di più, ma il suo popolo, i Lathear, erano comunque uomini, e non vampiri!
Questo ha reso la minaccia di Fenrik molto più pericolosa della mia! E per questo lascerò che i miei nemici lo combattano e lo indeboliscano...
Non aveva dubbi che Fenrik avrebbe sconfitto Marvin, Masrek, Ellis ed Elner, facendogli così un grandissimo favore.
Eliminati loro, resterò l'unico Eclionner vivente sulla faccia della terra: nessun senatore oserà più contestare il mio diritto alla corona!
E poi, una volta divenuto imperatore, sposando Marigold, avrebbe garantito la continuazione della Dinastia, e infine avrebbe affrontato il suo unico, vero, grande nemico, il Conte di Gothian.
Non avrò nemmeno bisogno di andarlo a scovare nel suo castello tra i ghiacci...
Sarà lui, con la sua fame di potere, a venire da me, indebolito dagli assalti dei miei figli e nipoti.
E quel giorno, davanti a tutto il mio popolo, dimostrerò il mio valore!
Mentre pensava questo, osservava la folla che lo acclamava.
Lo fanno perché hanno saputo che chi non mi acclama viene immediatamente soppresso.
Avere la fama di uomo sanguinario era molto utile in circostanze simili. Il terrore rendeva tutti obbedienti fino alla più perfetta sottomissione.
Per mille anni gli Eclionner hanno mantenuto il potere con due soli mezzi: il terrore e il sangue!
Sephir ne era fiero.
Quello che invece lo urtava, riguardo al passato della sua dinastia, erano i ricorrenti incesti, e le unioni continue con l'altra famiglia dominante, i Fuscivarian, la stirpe più antica e prestigiosa dell'aristocrazia senatoria.
Avrei dovuto porre fine alle intromissioni di quei nobili decadenti e degenerati, ma essi mi hanno offerto il loro estremo, ultimo e meraviglioso fiore, la mia dolce Wensy, l'unica casa buona della mia vita...
Lei sola riusciva a placare la sua ira, la sua fame di potere, il suo desiderio di guerra e di sangue. Dopo la sua morte, nulla ha più posto argine alla volontà di distruzione di Sephir.
Avrei voluto salvare Marvin, perché solo lui, tra i miei discendenti, ha mostrato di assomigliare a lei nei lineamenti e nel carattere. Ma proprio per questa sua bontà, anche Marvin mi ha voltato le spalle. Non ha speranze contro il Conte Fenrik, ma lo danneggerà a sufficienza per rendermi più facile la vittoria finale.
L'unica sua preoccupazione era come riuscire a tenere a freno Marigold.
L'ho illusa facendole credere che Marvin l'avrebbe sposata, una volta cacciato Elner, e non sarà facile, adesso, farle accettare l'idea che deve sposare me...
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martedì 31 luglio 2012
Gothian. Capitolo 91. Elner Eclionner incontra Ariellyn Vorkidian
Lady Ariellyn Vorkidian, contessa di Keltar-Senia, non avrebbe mai immaginato che un giorno le sarebbe accaduto di ricevere nella sua abitazione di campagna un sovrano, in particolare quel sovrano, Elner XI Eclionner, imperatore dei Lathear.
Il destino continua a farsi beffe di me!
Circa vent'anni prima, lady Ariellyn aveva accolto il padre di costui, Masrek Eclionner, il principe della corona, in fuga dalle ire della sua famiglia, per l'incesto con la sorella Ellis.
Ed ora il frutto di quell'incesto sta per farmi visita.
Oltre ad essere il sovrano di una nazione nemica, era una specie di parente indesiderato.
Il fratellastro di Marvin, pieno di odio per lui.
Ma per il momento non era una minaccia.
E' un fuggiasco, sconfitto ed esiliato, tradito da sua moglie, abbandonato dai genitori, umiliato persino da suo nonno Spehir....
Non doveva però abbassare la guardia.
E' comunque un Eclionner, e le memorie del tenebroso Arexatan si sono risvegliate in lui.
Arexatan aveva ucciso Vorkidex, antenato dei Vorkidian, ed era stato a sua volta ucciso in una congiura a cui Kevin, figlio di Vorkidex stesso, aveva preso parte.
Elner odia Marvin anche perché Arexatan rivede in lui Vorkidex e Kevin!
A questo pensava la lady, mentre attendeva l'imperiale ospite.
Elner XI aveva avuto il buon gusto di tenere la propria legione ai confini della Contea, accontentadosi di una scorta ridotta, che a sua volta si era fermata nell'atrio, mentre l'imperatore avanzava per incontrare la nonna del suo fratellastro.
Quando Elner fece il suo ingresso, sia lui che Ariellyn rimasero sorpresi.
Lei se lo aspettava diverso, più giovane forse, e con uno sguardo meno inquietante.
E' l'anima di Arexatan che gli conferisce questo aspetto.
Lui la fissava con quegli occhi stranamente chiari, per essere un Eclionner, e a sua volta appariva sorpreso.
Si aspetta forse che mi inginocchi e lo chiami Maestà imperiale?
No, non era di certo questo che Elner pensava.
<<Siete veramente voi Lady Ariellyn? Non credevo che foste così giovane!>>
Non era una galanteria, era una constatazione.
Nella mia vita tutto è avvenuto troppo presto: il matrimonio, la maternità, la vedovanza, il diventare nonna... si aspettava forse di vedere una vecchietta che sferruzza a maglia?
Alla fine decise di accettare quello strano saluto come una cortesia.
<<Sono io. Ed i miei anni hanno un peso grande nel mio cuore, anche se non lo do a vedere>>
Accennò lievemente un sorriso, ma la sua coscienza glielo rimproverò immediatamente.
E' il primo nemico nel Milione di Città!
Così i Keltar erano soliti chiamare l'impero Lathear, "il milione di città". Dava subito l'idea della sua estensione e della sua potenza.
<<Come devo rivolgermi a voi?>> gli chiese.
L'imperatore scrollò le spalle:
<<Potete scegliere se chiamarmi Elner o Arexatan: ormai siamo la stessa persona...>>
Minaccioso ed efficace, ma tutto sommato anche abbastanza umile.
Non devo abbassare la guardia!
<<Preferisco Elner, allora. Ha meno implicazioni>>
Lui annuì:
<<Naturalmente. Ed io come mi devo rivolgere a voi?>>
<<Io fortunatamente ho un nome solo, usatelo pure, e dimenticate il mio cognome>>
Era una risposta doppiamente gentile: gli permetteva di chiamarla per nome, e gli offriva la propria neutralità, mettendo da parte il fatto che i Vorkidian erano nemici degli Eclionner da cinquanta generazioni.
<<Ariellyn, dunque. Dimentichiamo i cognomi>> accennò un sorriso <<Marvin è fortunato ad esser stato cresciuto da voi. Io non ho mai conosciuto mia nonna, la principessa Wensy. Dicono che si buttò da una torre. In verità qualcuno la spinse nel vuoto. Sapeva troppe cose, compresa l'esistenza di Marvin>>
Ariellyn aveva sempre sospettato che Wensy fosse stata uccisa, ma non che conoscesse il matrimonio segreto di Masrek e Lilieth!
<<Credevo che nessuno, a Lathena, sapesse qualcosa di mio nipote!>>
<<Bial l'Eunuco ha sempre saputo tutto di tutti, compreso il luogo dove vostra figlia Lilieth si era nascosta, fingendosi prigioniera dei pirati>>
L'Eunuco sapeva! Ma allora Lilieth è stata protetta?
Guardò Elner con aria interrogativa:
<<E Bial informò la reggente Ellis?>>
L'imperatore scosse il capo:
<<No, mia madre non voleva proprio sentirne parlare. La sua mente non accettava l'idea che Masrek fosse vivo: se avesse addirittura saputo che era sposato con un'altra, da cui aveva avuto un figlio, sarebbe impazzita e avrebbe infranto l'Antico Patto. Bial fu saggio a non interferire. Lo confessò soltanto a Padre Mollander, che poi incaricò Padre Sulmen di vigilare su Marvin. Per questo Sulmeno lo voleva mandare a lavorare negli archivi: per nasconderlo e proteggerlo!>>
La lady aveva intuito l'implicazione di quel discorso, ma volle comunque esserne certa:
<<Proteggerlo da chi?>>
<<Dal duca di Amnisia! Lui era la spia di Marigold di Gothian, mia attuale consorte!>>
L'idea che la Dama Gialla fosse stata sempre a conoscenza della nascita di Marvin e della sua discendenza da due stirpi reali era difficile da accettare.
Ariellyn sentì di trovarsi nel mezzo di un gioco estremamente più complesso di quanto avesse mai potuto immaginare.
<<Prego, Elner, accomodatevi a tavola. Spero che la cena sarà di vostro gradimento>>
Elner si sedette, osservando la sala.
<<Non ne dubito... anche l'ambiente, qui, è molto bello. Marvin è stato doppiamente fortunato a crescere qui, e non a Lathena!>>
Su quello non c'erano dubbi.
E' ossessionato da Marvin! Lo invidia... e chi può dargli torto?
Cercò di mostrarsi comprensiva:
<<Se anche la metà di quello che si dice sul conto di vostra madre fosse vera... be', credo che la reggia di Lathena sia stata una prigione, per voi>>
L'imperatore annuì.
<<Ellis non mi ha mai mostrato affetto materno. Io ero il figlio della "colpa", il motivo dello scandalo che la costrinse a esiliare o a uccidere tutti gli altri Eclionner che erano a conoscenza dell'incesto. In un certo senso fu la mia nascita a falcidiare la dinastia, e ad aprirle la strada per il trono. Ebbe il potere, ma non era felice: alla fine ha preferito andarsene anche lei. Un giorno verrà qui, Ariellyn, vi preavviso!>>
<<Dicono che sia cambiata, che si sia pentita... devo crederci, Elner?>>
Lui annuì:
<<Quando Marigold le ha fornito la certezza che mio padre era ancora vivo, mia madre è cambiata... per lei è stato come se le fosse concessa una seconda possibilità, essendo ormai scaduto l'Antico Patto, con tutti i vincoli che comportava>>
Ariellyn sapeva che si stava avventurando su argomenti pericolosi:
<<Anche Marigold ha avuto la sua seconda possibilità>>
Il volto di Elner si incupì:
<<E' difficile amare una donna come Marigold. Dentro di me, Arexatan ricorda i tempi in cui ella si chiamava Edwina Ataris, ma era una donna molto diversa. Il morso del Vampiro l'ha cambiata. Anche se non è diventata come Fenrik, comunque il fatto di essere rimasta nel dormiveglia per mille anni in un luogo maledetto come Gothian ha corrotto la sua anima. Questo alla fine l'ha portata a tradirmi: lei vuole sposare Marvin!>>
Quella notizia colpì Ariellyn più violentemente di uno schiaffo:
<<Come sarebbe a dire? Ma se ha divorziato dal Conte Fenrik proprio per sposare voi?>>
Elner strinse le spalle:
<<Mi ha atteso a lungo, certo, ma si è anche stancata presto di me! E' stata lei che ha permesso a Sephir di cacciarmi dall'impero!>>
Ariellyn scosse il capo:
<<Mille anni di attesa! Per poi tradirvi dopo due mesi... ma com'è possibile? Che giustificazione ha addotto?>>
<<Una sola frase, che non dimenticherò mai: "Il sogno che interrompi non sarà più uguale">>
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