mercoledì 9 maggio 2018

La Battaglia di Yarmouk a sud di Damasco



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Dopo la liberazione del territorio del Ghouta Orientale, alla periferia est di Damasco, l'esercito siriano ha subito avviato, nella seconda metà di aprile, l'operazione di messa in sicurezza del quartiere di Yarmouk, a sud della capitale, che da oltre sei anni è nelle mani dell'Isis e del Fronte Al-Nustra (che poi ha cambiato nome infinite volte, ma resta pur sempre una cellula di Al-Qaeda).
Yarmouk, prima della guerra, era già in una situazione delicata, essendo in gran parte composto da un campo profughi palestinese.
L'infiltrazione di terroristi jihadisti ha creato una situazione umanitaria grave per la popolazione civile.
Per questo, come già accaduto in altre aree negli ultimi mesi, il governo siriano ha offerto agli jihadisti la possibilità di arrendersi ed essere trasferiti nelle province di Idlib e Jarabulus, sotto controllo dei Turchi e dei gruppi islamisti radicali, per risparmiare alla popolazione civile le conseguenze di una battaglia sia aerea che di terra.
Il 21 aprile, a seguito del fallimento di trattative per l'evacuazione dei miliziani, è stata avviata un'offensiva aerea accompagnata da operazioni di terra.
Il 30 aprile i miliziani di Al-Nusra nell'area si sono arresi, accettando di essere trasferiti nelle provincie di Idlib e Jarabulus: l'evacuazione è stata immediatamente avviata.
L'esercito siriano si è così potuto concentrare direttamente sulla zona controllata dall'Isis e già il 3 maggio si è conseguito l'importante risultato di dividere l'enclave in due sacche, di cui una è ciò che resta del campo profughi, mentre l'altra è il quartiere di Al Hajar al Aswad.
Tra il 4 e il 7 maggio le forze governative siriane, aiutate dalle milizie palestinesi (Fatah Intifada, PFLP-GC, Brigata Galilea, Esercito di Liberazione), dalle Brigate Baath e dai volontari nazionalisti Nusur al-Zawbaa e Guardia Nazionale Araba hanno stretto d'assedio le due partil'ultimo fazzoletto di Damasco Sud ancora occupato dall'ISIS.
La più meridionale delle due "sotto-sacche" è caduta immediatamente sotto gli assalti di Nusur Al-Zawbaa, PFLP-GC,  Esercito di Liberazione e Fatah Intifada, come mostra la mappa che pubblichiamo.
Nella parte Nord, dalla direzione di Tadamun, i governativi hanno lancianto una nuova offensiva, nel tentativo probabilmente di separare anche questa 'pocket' in due parti distinte.
L'8 maggio i miliziani dell'Isis di Al Hajar al Answad si sono arresi e il cerchio si è stretto intorno alla zona di Yarmouk propriamente detta, dove l'Isis si è asserragliato, barricandosi nell'ex campo profughi.