Visualizzazione post con etichetta canonica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta canonica. Mostra tutti i post

sabato 8 settembre 2012

Gothian. Capitolo 95. Alienor e Lilieth incontrano un misterioso messaggero



Quando finalmente l'attraversamento delle paludi volgeva al termine, Alienor percepì che l'angoscia che aveva turbato il suo animo si stava allentando, anche se il senso di spossatezza e di disorientamento erano ancora forti in lei.
Sono sopravvissuta anche a questa prova. Quanto dovrò soffrire ancora, prima che gli dei ritengano che abbia pagato abbastanza per i miei privilegi?
Ma non si trattava solo di un prezzo da pagare. Era anche una lezione di vita.
Chi ha sofferto e ne è uscito ha una cognizione in più: sa che si può sopravvivere.
Mentre meditava su questi pensieri, vide che, presso la riva sud delle paludi, un misterioso personaggio incappucciato e con una verga in mano aspettava immobile, circondato da una luce verdastra.


Sembra un messaggero di morte
Alienor rivolse uno sguardo interrogativo a Lilieth, che osservava, preoccupata, quell'ombra.



Come sempre il più pragmatico fu Vyghar il Pirata, che con un cannocchiale cercò di capire chi fosse quel personaggio.



<<Per tutti i fulmini!>> gridò <<Non è possibile! E' il Priore Mollander! Ma secondo le mie informazioni dovrebbe essere morto nel rogo della Grande Canonica... che razza di stregoneria è mai questa?>>
Lilieth conosceva la risposta:
<<Necromanzia... si è sempre sospettato che Mollander fosse un negromante, e ora ne abbiamo la prova. Egli è riuscito a tenere in vita il suo fantasma, e rimarrà in questo mondo fino a quando non avrà compiuto tutte le sue vendette. E' noto che l'odio dà una ragione di vita persino ai morti!>>
Alienor rabbrividì:
<<Cosa vuole da noi? Che male gli abbiamo fatto?>>
Lilieth scosse il capo:
<<Nessun male, non ce l'ha con noi... credo che noi saremo solo gli strumenti della sua vendetta>>
Vyghar si mostrò d'accordo:
<<Se vuole vendicarsi per quello che gli ha fatto Marigold, quando ha dato fuoco alla Grande Canonica, allora sarò ben lieto di collaborare con lui per far fuori la Dama Gialla!>>
Ad Alienor non piaceva molto l'idea di allearsi con un negromante.
Peggio ancora... con il fantasma di un negromante!



Quando infine giunsero alla riva, lo spettro di padre Mollander si mostrò a loro molto più realistico di quanto avessero immaginato.
<<Vorrei potervi stringere la mano, ma ahimè non posso farlo, essendo io puro spirito>>
<<Sulla vostra purezza avrei qualcosa da ridire, Padre Mollander!>> replicò il Pirata.
Il fantasma del vecchio sacerdote sorrise:
<<Vedo che non c'è bisogno di presentazioni! I miei omaggi ad Alienor di Alfàrian, legittima regina degli Alfar, e a Lilieth Vorkidian, regina madre dei Keltar!>>
Gli occhi di Lilieth si commossero:
<<Regina madre? Questo vuol dire che Marvin...>>
<<Esattamente: Marvin è stato proclamato Re dei Keltar dall'Assemblea del popolo. La dinastia Vorkidian è stata restaurata>>
La gioia di Lilieth fu intensa... ma breve:
<<Il difficile però deve ancora venire>>
Mollander annuì sorridendo:
<<E' per questo che vi serve il mio aiuto>>
Vyghar intervenne immediatamente:
<<A che prezzo?>>
Lo spettro ridacchiò:
<<Siete sempre il solito mercenario, Lord Vyghar di Linthael!>>
<<E voi il solito stregone doppiogiochista! Immagino che saremo le vostre pedine per vendicarvi di Marigold di Gothian!>>



Il solo nome della Dama Gialla, imperatrice dei Lathear, fece calare il silenzio.
L'espressione di padre Mollander divenne seria:
<<Tra poco i pretoriani di Marigold vi arresteranno. Sì, sono stato io a dirle dove trovarvi, ma solo per rendervi più facile il compito che dovete svolgere. >>
Vyghar fece per protestare, ma Lilieth lo fermò e Mollander riprese:
<<Lady Alienor e Lady Lilieth, voi sarete ospitate nel nuovo edificio della Grande Canonica, sotto la mia protezione. Marigold vorrebbe servirsi di voi come ostaggi per ricattare Marvin e convincerlo a sposarla, ma commetterà l'errore, da me suggerito, di affidare la guardia della Canonica a Lord Vyghar, dietro un lauto compenso, ignorando che il Pirata gentiluomo ora ha altre priorità, diciamo... sentimentali...>> e strizzò l'occhio a Lilieth.
<<E la nostra missione?>> chiese Alienor.
<<Sarà Marigold stessa a consegnare il sigillo di Masrek al senatore Velares, capo dell'opposizione, che potrà finalmente testimoniare che la successione di Elner XI è illegittima, e che il legittimo erede è Marvin. A questo punto farò in modo che voi, Lady Lilieth, potrete tenere un discorso al Senato imperiale>>



Lilieth era perlessa:
<<Voglio parlare col senatore Velares in privato e lasciare a lui l'iniziativa.  Se parlassi io direttamente al Senato,  tutti penserebbero che sia d'accordo con Marigold!>>
Mollander tornò a sorridere:
<<Milady, voi mi sottovalutate! Sarò io ad avvertire Velares, e naturalmente anche Marvin, che tutta questa sceneggiata è una trappola per preparare la detronizzazione e la caduta della Dama Gialla e, contemporaneamente, della dinastia Eclionner!>>
Alienor intervenne:
<<E voi, Mollander, cosa ci guadagnate, in tutto questo?>>
Lo spettro le sorrise quasi dolcemente:
<<Il Paradiso, naturalmente! La giusta ricompensa per aver impedito che i demoni Atar ed Eclion imponessero il loro dominio su Lathena per altri mille anni!>>
Alienor rimase scettica:
<<Il Paradiso? Voi siete un negromante, uno stregone... un malvagio!>>
A quelle parole lo spettro di Mollander divenne grande e terribile:
<<Un giorno capirete che  a volte i "cattivi" hanno un'umiltà che i "buoni", nella loro presunzione, non conoscono>>









venerdì 3 agosto 2012

Gothian. Capitolo 94. Marigold passa al contrattacco



Da quando Sephir Eclionner era rientrato a Lathena con il ruolo di Primo Ministro e Comandante delle forze armate, il potere effettivo di Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, era apparso molto minore.
Fino a quel momento era riuscita ad evitare un incontro con Sephir e aveva rifiutato categoricamente di sentir parlare di proposte di matrimonio da parte "di quel vecchio sciancato".
Era chiaro che doveva trovare un sistema per sbarazzarsi di lui e del suo suocero Fuscivarian, ma questo avrebbe significato sfidare contemporaneamente l'Esercito e il Senato imperiale, e questo era troppo persino per lei.
Nel chiuso delle sue stanze, l'imperatrice meditava le possibili strategie.
Non ho alleati, ma ho molte risorse personali.
La principale era quella di avere poteri soprannaturali, in quanto figlia di un demone e di una strega e in quanto apprendista del conte Fenrik.
Ho letto il Necronomicon, negli ultimi mesi. Posso evocare gli spiriti. 
Ce n'era uno in particolare che le poteva tornare utile.
Il fantasma di Padre Izumir Mollander. E' stato lui per primo a suggerirmi l'alleanza con Marvin.
Tornò a consultare il testo di necromanzia, il Libro della legge dei morti.



Si procurò l'occorrente per il rituale e poi chiese di non essere disturbata.
Era un rituale cruento, ma questo non aveva mai rappresentato per Marigold un ostacolo particolare.
Evidentemente lo spirito di Mollander doveva avere molta voglia di intervenire, perché comparve rapidamente e senza esitazioni.
Sorrideva soddisfatto: <<Vedo che finalmente, mia cara Marigold, hai seguito il mio consgilio, e ti sei studiata un testo molto utile>>



<<Spero che saprai renderti più utile della volta scorsa, mio caro Mollander! Il tuo piano per convincere Marvin ad un Nuovo Patto si è rivelato un fiasco! Ed è una cosa che io non posso proprio permettermi più>>
Mollander non era minimamente turbato. La sua condizione di fantasma sospeso nel Limbo doveva essere tutto sommato migliore di tante condizioni di uomini vivi.
<<I negoziati vanno condotti da posizioni di forza. Un modo molto utile è quello di aver ostaggi importanti>>
Marigold lo osservò annoiata:
<<Mi hai preso per una colpleta idiota? Lo so benissimo che se avessi ostaggi importanti potrei ricattarlo! Ma si dà il caso che non ne abbia!>>
Mollander continuò a sorridere, paziente:
<<E si dà il caso che io sappia dove si trovano Lilieth Vorkidian e Alienor di Alfarian>>
La Dama Gialla sgranò gli occhi.
<<Dove sono? Dimmelo immediatamente!>>
Il fantasma si mise a ridere:
<<Ah ah ah, mia cara Marigold... ti sembro forse il tipo da fornire informazioni gratis? Sono uno spettro, non puoi nemmeno torturarmi... devi per forza pagare un prezzo per questa informazione!>>
L'imperatrice non era affatto divertita dal tono di quel maledetto spettro che lei stessa aveva creato ed evocato:
<<Cosa vuoi in cambio?>>
Mollander si fece serio:
<<Voglio che le prigioniere siane alloggiate presso la Grande Canonica, nella rocca sul mare, che dovrà essere ripristinata il prima possibile e che i loro accompagnatori siano lasciati liberi. E come garanzia del fatto che tu rispetterai queste condizioni c'è sempre la mia minaccia di impedirti di dormire o di provocarti atroci incubi, come è nel potere degli spettri del Limbo. Non troverai nessuna formula nel Necronomicon per tenermi testa, né tuo padre potrà intervenire, poiché io sono puro spirito, e quindi il fuoco non può più toccarmi in alcun modo>>.



Marigold si strinse le spalle:
<<Ti accontenti di poco, prete! Circonderò quella rocca per terra e per mare. Non potranno sfuggirmi! Quanto al loro seguito di pirati, non solo li lascerò liberi, ma proporrò loro un contratto molto vantaggioso: diventare corsari dell'Impero e guadagnare somme esorbitanti. Vyghar di Lintahel è un mercenario, ed ho avuto già a che fare con lui: diventerà un mio fedele servitore, dal momento che non ama altro che il denaro!>>
Mollander tornò a sorridere, come se sapesse qualcosa di più:
<<Affare fatto, allora, mia cara Marigold?>>
La Dama Gialla annuì malvolentieri:
Quel maledetto mi sta truffando, ma purtroppo non ho altro modo di sapere dove si trovano le due donne!
<<Dimmi dove si trovano!>>
<<Nella Palus Putredinis. Attraccheranno presto alla riva sud, e poi si dirigeranno verso Lathena>>
Marigold rimase sorpresa:
<<Che strano! Avrei dovuto percepire la loro vicinanza! Immagino che vorranno fornire al Senato le prove della legittimità di Marvin come erede al Trono...>>
<<Esattamente! Hanno il sigillo di Masrek, ed il ciondolo che Ellis gli regalò come pegno d'amore. In questo modo Sephir non potrà avanzare richieste sul Trono, mentre tu, avendo Alienor ed Ellis in ostaggio, potrai costringere Marvin a sposarti, e dar vita con lui a una nuova Dinastia, così come è nel desiderio di tutti noi!>>
Gli occhi di Marigold brillarono, e le iridi pulsarono di pagliuzze dorate
Vyghar controllerà che le prigioniere non fuggano via mare! Nel frattempo io, in Senato, dimostrerò che Marvin è il legittimo erede, e mi libererò di Sephir una volta per tutte! E Marvin non potrà rifiutare la mia proposta, altrimenti darò ordine a Vyghar il Pirata di uccidere Lilieth e Alienor, cosa che lui farà con molto piacere, considerando il denaro e il potere che gli offrirò. Un piano perfetto e infallibile!



giovedì 2 agosto 2012

Gothian. Capitolo 93. Le trame di Bial l'Eunuco e padre Ulume




Dalla cima della Vedetta Lathearica, Bial l'Eunuco poteva vedere molto lontano.
A sud c'era l'impero Lathear, di cui era, "de facto", ancora il capo dei Servizi Segreti, pur mantenendosi in una posizione di apparente neutralità.
A nord c'era il neocostituito Regno dei Keltar, di cui Marvin Vorkidian era stato proclamato sovrano.
Tutto sta andando esattamente come avevo previsto!



Aveva elaborato una strategia di ampio respiro e di lungo periodo, e fino a quel momento era riuscito a far in modo che le pedine del gioco del trono si muovessero esattamente come voleva lui.
Quella strategia era frutto di una alleanza con l'altro grande tessitore, Padre Ulume, nuovo priore della Grande Canonica.
Attendeva il suo arrivo con interesse.
Il punto di vista del Clero è sempre molto importante nel gioco del trono!
Quando finalmente gli fu annunciato l'arrivo del sacerdote, Bial tornò nel suo studio e si preparò mentalmente a tenere testa a quel potente conoscitore degli Arcani Supremi.
Ulùme entrò con passo deciso ed espressione ispirata da intuizioni mistiche. Gli occhi rossastri parevano contemplare realtà non visibili ai comuni mortali.



<<Che Ahura Mazda benedica la vostra persona e la vostra causa, Lord Bial!>> dichiarò, impartendogli una benedizione.
Bial si finse commosso e ardente di fede. In realtà era piuttosto divertito.
Questi fanatici mi fanno sempre ridere, anche quando operano per una buona causa.
Ma la sua risposta fu di ben altro spessore:
<<Sia fatta la volontà del sommo Ahura Mazda>>
Ulume finalmente parve soddisfatto, e passò ad argomenti più concreti, con grande sollievo dell'Eunuco:
<<Lord Bial, ho assistito, due giorni fa, al discorso di Marvin Vorkidian all'Assemblea dei Keltar: ebbene, il nostro piano è stato coronato da un successo oltre ogni aspettativa>>
L'Eunuco si mantenne impassibile.
C'è una regola importante, nel gioco del potere: se si vince, non bisogna mai stravincere.
Stravincere significava attirarsi l'invidia degli dei e degli uomini.
<<Vi prego, Padre Ulume, raccontatemi la vostra versione dei fatti>>
Con queste parole intendeva far presente al prete che lui conosceva già i fatti attraverso le sue spie, mentre non conosceva l'interpretazione che il Clero di Lathena attribuiva a quei fatti.
Ulume era troppo felice per accorgersi di quella sottigliezza:
<<Ha rimarcato di essere un Vorkidian ed ha ripudiato il cognome Eclionner. E' un grande atto di coraggio. Ma ciò che interessa maggiormente al mio Clero, alla mia religione, e alla Grande Canonica, è che ha riconosciuto pubblicamente Ahura Mazda come unico Dio del Bene, contrapposto ad Ahriman come unico Dio del Male. In questo modo ha sancito il suo ruolo di Profeta, ottenendo dai druidi più giovani l'approvazione per passare dal politeismo al di-teismo. Due dei, serviti da angeli e demoni!>>



Bial conosceva a sufficienza gli Arcani Supremi per rendersi conto che quella, in sé, non era una novità.
<<Reverendo Padre, mi permetto di osservare che i druidi conoscevano già questo dualismo o come dite voi... ah... di-teismo...>>
Ulume non colse la sfumatura ironica della voce di Bial, che se ne rallegrò.
Non gradirebbe il mio umorismo.
Il sacerdote volse di nuovo gli occhi al cielo, come se stesse parlando con Ahura Mazda in persona:
<<Marvin ha rivelato che esistono ancora templi dedicati al Dio del Bene, e si trovano a Caemlyn, l'antica, leggendaria capitale dei Keltar. Ciò significa che Ahura Mazda potrà essere pregato direttamente dai fedeli, senza l'intercessione di quelle che erroneamente erano considerate divinità minori, e che sono soltanto intelligenze angeliche>>
Bial colse immediatamente le implicazioni pratiche di quella svolta:
<<Questo tipo di riforma religiosa potrebbe suscitare veramente una guerra santa contro Fenrik di Gothian! I Keltar sarebbero animati dalla fede, combattendo con più zelo e fervore!>>
Il prete alzò un indice verso il cielo:
<<E soprattutto con la benedizione di Ahura Mazda, la cui potenza può schiacciare le forze del male! Marvin ha persino citato l'antica formula: "non prevalebunt!">>
L'Eunuco colse in questo il pericolo di una deriva fanatica e di una volontà di "stravincere":
<<Mi è stato detto che i druidi anziani non hanno preso molto bene questa citazione dalle sacre scritture dei Lathear. Voi restate sempre loro nemici, in tema religoso!>>
Ulume minimizzò:
<<La maggioranza dei druidi sta con Marvin! Sanno che ergli è il Profeta che li guiderà alla vittoria: "In hoc signo vinces!">>





Sotto questa insegna vincerai... la stessa formula dell'impero Lathear!
Bial sospirò:
<<Non sarà facile cercare di far convivere i Keltar e i Lathear sotto lo stesso sovrano>>
Ulume ne era consapevole, ma pareva ottimista:
<<E qui entrate in scena voi, Lord Bial! Dovete mettervi in contatto con tutti i Duchi del Regno dei Keltar: abbiamo bisogno della loro conversione, per far valere il principio "Cuius regio eius religio">>




Bial strinse i denti:
Alla prossima citazione in latheari giuro che lo strangolo!
Il significato comunque era noto: il popolo avrebbe dovuto osservare la religione del feudatario che dominava la sua regione.
<<Alcuni Duchi potrebbero scegliere di difendere il politeismo!>>
Questa volta fu Ulume a mostrarsi pragmatico:
<<Non credo: il monoteismo è un'idea molto cara i monarchi. Un solo Dio e un solo sovrano sulla terra!>>
Bial intuiva la pericolosità insita in quell'idea.
Marvin non è né un monarca assoluto, né un tiranno: se si accorgerà che la sua guerra santa potrebbe diventare un semplice strumento di potere, potrebbe persino ritirarsi dal gioco!
Preferì non dirlo ad Ulume.
<<Reverendo Padre, conto sulla vostra devozione alla causa di Marvin. Lo seguirete quando attaccherà il Conte Fenrik e lo proteggerete fino a Gothian. Ne avrà molto bisogno. Io invece tesserò l'alleanza con i Duchi e nel contempo con i Senatori di Lathena. E' chiaro che dorvrò trovare un modo per preparare la strada di Marvin al trono imperiale. Non potrò combattere contemporaneamente contro Sephir e contro Marigold: dovrò usarli uno alla volta per distruggere l'altro, specie tenendo conto che il primo è protetto da Eclion e il secondo da Atar, signora  del fuoco!>>
Il prete annuì:
<<Contate pure sulla collaborazione del Clero! Scriverò al Sommo Sacerdote in persona!>>
Bial sorrise, quella era una buona notizia:
<<Sia fatta la volontà di Ahura Mazda!>>











venerdì 11 maggio 2012

Gothian. Capitolo 55. Ellis e Masrek viaggiano verso nord


Ellis Eclionner e il fratello Masrek avevano guidato le loro cinque legioni di soldati Lathear verso Nord, lungo la via coloniale, fino al fiume Amnis. 



Non erano entrati a Floriana, per rispetto verso la Federazione Keltar e l'Arciduca, il quale li aveva esortati a seguire la strada che costeggiava il fiume fino al porto di Tadna, alla confluenza del Tadnius nel grande Amnis.


Erano stati informati che lì, in una locanda, li attendeva in incognito una delegazione di pirati dell'Alleanza di Tupile, e alcuni affiliati alla Piovra di Sephir Eclionner lo Sciancato, il loro terribile genitore.
 Ellis aveva deciso di mandare in avanscoperta una loro vecchia conoscenza, ossia Padre Ulume, nuovo Priore della Grande Canonica, la cui fama di esorcista lo rendeva necessario per una strategia comune contro le forze sovrannaturali e demoniache che scendevano da nord.
I due fratelli Eclionner si erano a tal punto camuffati che sembravano tutto tranne che illustri esponenti della dinastia imperiale.
Ellis teneva i capelli raccolti sotto un cappuccio pesante.



Masrek aveva indossato di nuovo i panni dell'Eremita.
Il centro di Tadna era una paese di medie dimensioni, ma non aveva mura: era un porto franco, che per unanime delibera delle potenze in guerra doveva rimanere neutrale ed essere quindi lasciato fuori da ogni tipo di evento bellico. Di fatto era diventato il centro di tutte le trattative della zona.



Durante il viaggio i due fratelli non si erano detti quasi nulla, perché le cose essenziali erano già state dette e ognuno dei due aveva molto su cui riflettere.
Le notizie che erano arrivate, una dopo l'altra, riguardo alla caduta in disgrazia di Fuscivarian e Tucker e alla sempre maggiore influenza dell'imperatrice Marigold nelle decisioni di Elner XI, erano molto preoccupanti.
Ellis non si perdonava due cose: non aver riconosciuto la natura dei cambiamenti di suo figlio e non aver capito subito la pericolosità di Marigold.
Forse avrebbe dovuto convivere con quei sensi di colpa per tutta la vita, come già conviveva con i fantasmi di tutti i morti che aveva sulla coscienza.
Anche Masrek pensa le stesse cose. Il figlio nato dal nostro incesto e rovinato dalla mia invadenza... questa consapevolezza crea un solco tra noi, una distanza ci divide...
Nonostante la nebbia mattutina, il ponte di Tadna era visibile grazie all'illuminazione di alcuni fari. Dall'altra parte si potevano vedere abitazioni modeste, di pescatori, di traghettatori, di piccoli mercanti o artigiani o allevatori.
C’erano varie osterie e trattorie, e alcune locande.
Il priore Ulume aveva dato loro appuntamento alla Locanda del Bidente, situata proprio nell’estrema propaggine della confluenza dei due fiumi, dove c’erano un’ampia spiaggia e un porticciolo, e dall'altra parte, i boschi e le montagne.



Attraversarono la via centrale del villaggio senza problemi: si vedevano individui di ogni genere e stirpe, a riconferma dell’indipendenza e neutralità di Tadna.
La piazzetta del mercato era gremita di gente, così come il mercato del pesce, da cui provenivano odori nauseabondi.
Si vendevano non solo anguille, lucci e pregiati storioni, ma anche i giganteschi e poco saporiti siluri, lunghi due metri e capaci di mangiarsi un cane in un sol boccone.


Ellis si sentiva venir meno dalla nausea… non aveva mai sopportato l’odore del pesce, ed era decisamente una carnivora.
Gli Eclionner più puri sono tutti carnivori voraci. Si pensa che addirittura Sephir I il Crudele fosse un mangiatore di carne umana. Non me ne meraviglierei, considerate le migliaia di persone che ha condannato a morte.
Per un attimo ebbe come l’impressione che ci fosse un legame tra la natura carnivora e persino cannibale degli Eclionner e le leggende secondo cui gli Albini dell’estremo nord fossero dei vampiri.
Qualcosa ci lega, un filo rosso scuro come il sangue…
Arrivati alla locanda, entrarono e rimasero quasi soffocati dal fumo del camino, dove ardeva una legna resinosa il cui effluvio si mescolava con i brodetti di gamberi di fiume.
Ellis si scostò il cappuccio del mantello.



Lei e Masrek si guardarono intorno e nell’angolo più oscuro del salone, quasi mimetizzato, sedeva il prete dalla pelle nera come l’ebano, vestito però da mercante venditore di cianfrusaglie, come se ne vedevano tanti provenire dall’estremo sud.
Sappiamo così poco dei Neri del regno di Jandola. Forse un giorno potranno aiutarci. Ulume è l'unico che può fare da tramite con loro.
Aveva sempre avuto paura dei Canonici, fin da quando il loro capo, il Padre Generale Mollander era stato il suo precettore quando lei era bambina.
Padre Ulume, poi, le faceva ancora più paura: era un mistico, e si diceva avesse poteri magici, e fosse persino uno stregone. Ma erano tutte chiacchiere senza alcuna prova…
Eppure non so se temere più lui o Marigold! Abbiamo fatto bene ad allearci con lui?
Ormai era troppo tardi per chiederselo.
Andarono a sedersi vicino a lui, senza dare nell’occhio.
Ulume fece loro segno di accomodarsi e li salutò con fredda cortesia, ricambiata allo stesso modo.
«La mia missione ha avuto successo» esordì Ulume «ho convinto l'Alleanza di Tupile e gli uomini della Piovra ad unirsi a noi. Spero che la famiglia Eclionner me ne sarà riconoscente, in particolare vostro padre Sephir!»



Ellis annuì:
«Noi abbiamo alcuni obiettivi comuni, primo tra tutti quello di convincere Marvin Vorkidian a collaborare con noi. Suo padre» e con un cenno della testa indicò Masrek, che osservava la scena con aria cupa «è d’accordo, perché ritiene che ormai re Vorkidex si sia risvegliato in lui»
Ulume la guardò con occhi minacciosi: 
«Se così fosse, adesso il ragazzo sarebbe come Vorkidex a tutti gli effetti. Un re, e un grande guerriero! E anche Arexatan presto si risveglierà in lui!»
Questo ad Ellis non piaceva affatto:
 «E’ ovvio che dovremo aiutarlo a scacciare le memorie di Arexatan, altrimenti rischia di cadere vittima della Dama Gialla»
Ulume annuì: 
«La Dama Gialla ha commesso molti errori, tra cui bruciare la Grande Canonica. Ma lo spirito di Mollander vive ancora e non si darà pace finché Marigold non sarà punita!»
Ellis non aveva dubbi che la vendetta di Mollander sarebbe stata terribile, e questo la spaventò:
 «Marigold ora controlla totalmente mio figlio Elner. Io devo sapere se posso salvarlo. Padre Ulume, c'è qualche speranza per lui?»


Ulume scosse gravemente il volto:
 «Nessun esorcismo lo può liberare dal demone che alberga in lui. Si potrebbe fare qualcosa per un uomo comune, ma per il figlio di due fratelli Eclionner... niente!»
Ellis corrugò la fronte: 
«Non posso accettarlo! Io lo voglio salvare!»
Ulume sospirò: 
«E' nato nel dolore, mia signora! In una unione contro ogni legge umana e divina! Il priore Mollander vi aveva avvertito: Elner non sarebbe mai dovuto nascere»
Ellis chinò il capo. Non voleva più sentire quei discorsi. 
Masrek le strinse la mano, e questo bastò per ridarle la forza di affrontare tutto quel male che il destino aveva messo sulla sua strada.
Prima di prendere congedo da loro, Ulume disse:
«Per il momento, comunque, la priorità è trovare alleati tra i Keltar per contrastare il crescente potere di Fenrik di Gothian» 
Il solo evocare quel nome fece correre un brivido di paura nella schiena di Ellis.
Quando Ulume se ne fu andato, finalmente ella poté lasciarsi abbracciare da Masrek, e tutto le parve come se fossero tornati adolescenti.



Trovarono alloggio in una camera della stessa locanda.
Fecero l'amore, con più passione di quanta ce n'era mai stata prima, come se fosse l'ultima volta.
Poi Ellis scivolò in un dolce sonno.
Sognò sua madre, Wensy Fuscivarian, la dolce principessa della corona, morta da tanti anni, anche per causa sua.



Le disse parole di conforto: "Ellis, io ti perdono tutto, e di tutto ti chiedo perdono: ho riservato ogni mia attenzione a tuo fratello, e da lì sono nati tutti i nostri guai. Ma ora che sei pentita, io ti assolvo, come spero tu assolverai me"
Ellis avrebbe voluto abbracciarla, ma sua madre era ormai puro spirito.
Le sue parole le avevano reso meno pesanti i sensi di colpa che la gravavano.
Il mattino dopo, al risveglio, per la prima volta dopo tanto tempo, non sentì il peso della sua coscienza.


N.d.A.

Ellis Eclionner è interpretata da Eva Green nel ruolo di Morgana la Fata in "Camelot".
Il riferimento all'Alleanza di Tupile è tratto da "Messia di Dune", romanzo di Fran Herbert, dove rappresenta il nucleo della ribellione al regime della famiglia Atreides.
Sephir Eclionner è rappresentato da Balon Greyjoy, re delle Isole di Ferro nel sequel de "Il trono di spade".
Elner Eclionner è interpretato da Jonathan Rhys-Meyers.
Wensy Fuscivarian (Fujiwara)  è interpretatata da Liv Tyler nel ruolo di Arwen, figlia del re degli Elfi Elrond ne "Il signore degli anelli" di J.R.R. Tolkien. 
La frase "Perdono tutti e a tutti chiedo perdono" è l'ultimo messaggio di Cesare Pavese prima della morte.
La frase "Per la prima volta dopo tanto tempo non sentii il peso della mia coscienza" è pronunciata da Marcello Mastroianni nel film "Oci ciornie" (Occhi neri).


sabato 7 aprile 2012

Gothian. Capitolo 38. Marigold affronta un pericoloso avversario

Dopo aver appreso dell'incontro di Elner XI con padre Mollander e delle accuse che il sacerdote le aveva rivolto, la contessa Marigold di Gothian andò su tutte le furie, e pretese immediatamente, ed ottenne, una udienza dall'anziano Priore della Grande Canonica.



Quando si trovarono finalmente faccia a faccia, non persero tempo a fingere di ignorare ciò che sapevano benissimo l'uno dell'altra.
«Alla fine ci incontriamo» disse la Dama Gialla calcando la pronuncia sulla parola "fine".
L'idea che quel dialogo dovesse avere qualcosa di "definitivo" doveva essere ben presente anche all'anziano sacerdote:
 «Ho fatto di tutto per ritardare questo incontro, perché ne conosco i rischi. Ma sono gravemente malato, e ormai la salute mi concede poco tempo e non potevo più rimandare»
La contessa lo fissò con sguardo assassino:
«Se la malattia vi concede poco tempo, state sicuro che io ve ne concederò ancora di meno, dopo che avete cercato di mettermi in cattiva luce agli occhi dell'imperatore»
Padre Mollander la fissò con eguale durezza:
 «Gli ho semplicemente ricordato i guai che causaste al suo antenato. Non riuscirete a strumentalizzare di nuovo la dinastia Eclionner!»
Il volto del Priore della Grande Canonica esprimeva il massimo disgusto.



Marigold lo guardò con perplessità: «Posso capire che voi ce l'abbiate con me, perché minaccio il vostro potere. Ma non capisco perché tramate per mettere Marvin Vorkidian sul trono. Che vantaggi può dare la stirpe del luminoso Belenos a gente della vostra razza, che pratica la magia nera?»
Mollander parve divertito:
«Della nostra razza, mia cara! Siamo fin troppo simili! Possiamo anche darci del tu! E' come se ti avessi sempre conosciuta, Edwina! Le tue stregonerie e maledizioni sono note, ma le mie cognizioni sono quelle di un esorcista esperto in necromanzia, il che mi rende molto più potente di quanto credi. Potrai anche uccidere il mio vecchio corpo, violando il Patto, ma non ti libererai mai del mio spirito. Servo Belenos per non finire all'Inferno, ma siccome anche le porte del Cielo mi sono chiuse per le mie pratiche di magia nera, il mio spirito è destinato a vagare in questo mondo, e a tormentare i sonni e i sogni degli assassini come te!»
La Dama Gialla non si lasciò intimidire:
«Conosco l'Antico Patto meglio di te. Io c'ero quando fu siglato! Mi erano state date delle garanzie di non interferenza da parte dei sacerdoti di Lathena. Sei tu, quindi ad aver violato il Patto per primo. E visto che ti piace chiamarmi col mio vecchio nome, Edwina Ataris, ti servirà ricordare che sono la figlia di Atar e la suprema Custode del Fuoco Segreto! Non ho paura di niente e di nessuno, sia esso corpo o spirito!»
Il Priore rise: «Ah ah! Il Fuoco Segreto! Il colore splendente! Il nome Marigold! L’immagine dorata della Dama Gialla! Ti piace questo ruolo, ti diverti vero?»
Marigold rise:
«Sì, mi diverto... e mi divertirò ancora di più quando vedrò questo luogo prendere fuoco per un provvidenziale incendio!» 



Il Priore capì le intenzioni della Dama: «Edwina Ataris, credi forse che dando fuoco a questo luogo sacro tu possa acquisire credito presso l'imperatore? Già quando sposasti Arexatan attirasti su di te e su di lui l'odio di molti, perché straniera e strega, e avida di potere. Certo, dopo la morte del tuo primo marito, sei stata abile ad allearti col Conte di Gothian, ma non credere che Fenrik si accontenterà del Nord. Lui vuole il potere su tutto! Il guaio dei figli dei demoni è che non possono accettare di spartire il potere con nessuno!»
Marigold annuì:
«Conosco i rischi di questa partita, e conosco le mie risorse. In mille anni ho avuto il tempo di chiarirmi le idee. Tu invece, dopo una breve vita inutilmente spesa in cospirazioni contro di me, morirai prima ancora che la Conflagrazione Universale abbia inizio!»
Mollander la guardò con espressione delusa: «Vedo che non credi al fatto che il mio spirito potrà veramente perseguitarti dopo la mia morte. Ciò dimostra come in questi mille anni, tu non abbia speso neanche un minuto per studiare il Libro della Legge dei Morti, il Necronomicon!»



Marigold scosse il capo: «Non credo a una sola parola di quel libro! E' opera della fantasia malata di qualche mortale come te. Io credo nella vita, nel godersi la vita! E intendo farlo!»
Mollander la fissò con occhi vitrei:
«Ah sì? E come? Alleandoti con i non-morti di Fenrik? I suoi vampiri Albini sono pronti e hanno molta sete. I suoi zombie Ghoul hanno fame! E le creature ibernate che si risveglieranno, sono potenti. Solo un grande esorcista come me potrebbe proteggere la Dinastia da questi demoni! Credi che ti basterà l'aiuto di Atar per "goderti la vita?"»
La Dama Gialla aveva già pensato anche a questo:
«Elner è quasi pronto: i ricordi di Arexatan si risveglieranno in lui, e così il supremo potere di Eclion, a cui il padre di Fenrik, Gothar è gerarchicamente inferiore. Fenrik quindi non costituisce un pericolo!»
Il Priore sospirò:
 «A meno che Gothar non faccia ricorso direttamente al Principe dei Demoni, al dio del Male, Deva Ahriman, che ascolta sempre le preghiere dei malvagi, purché non ci sia in loro nemmeno un briciolo di bontà!»
La Contessa di Gothian percepì un senso di pericolo.
«Anche Eclion intercederà presso Ahriman! E allora vedremo a chi darà ascolto il Supremo Maligno!»
Il vecchio prete scrollò le spalle:
«E tu credi che Eclion sia più malvagio di Gothar? Non credo proprio! Stai dando troppe cose per scontate, Dama Gialla! In mille anni avresti avuto il tempo per organizzare un piano migliore. Forse ti ho sopravvalutata. Credevo che tu fossi più intelligente»
Marigold ne aveva abbastanza.
Mollander aveva violato il Patto solo perché non aveva nulla da perdere, essendo malato terminale, ma la punzione che la Dama Gialla aveva in serbo non riguardava solo lui. Tutti i Canonici andavano puniti.
Purtroppo Ulume era in missione, assieme a Sulmen e Grizinga, i più pericolosi, ma intanto l'eliminazione di Mollander e dei suoi novizi sarebbe stato un importante punto di partenza.
Scatenò tutto il fuoco che aveva in corpo e diede inizio all'incendio della Grande Canonica.



Il Priore non emise un solo lamento, mentre le fiamme lo trasformavano in cenere.
Marigold era immune al fuoco.
 Il Fuoco cammina con me!
Nessuno poteva vederla: i Canonici vedevano solo il fuoco.
La figlia di Atar poté così uscire tranquillamente, prima che la struttura di quel grande tempio crollasse, e non ne rimanesse altro che polvere.


N.d.A.

Marigold di Gothian, alias Edwina Ataris, è intepretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.
Il priore Izumir Mollander è interpretato da Christopher Lee nel ruolo del lord sith Darth Tyranus alias Conte Dooku in Guerre Stellari.
L'idea che dopo l'uccisione lo spirito sopravviva più forte è ispirata in modo particolare da quanto accade, sempre in Star Wars, al personaggio di Obi Wan Kenobi anziano (sir Alec Guinness), che dopo essere stato ucciso da lord Darth Vader (o Fener) acquisisce una sorta di immortalità.
Il ruolo di Marigold come "custode del fuoco segreto" si rifà alla famosa frase che Gandalf pronuncia prima di combattere con il Balrog. Non a caso Gandalf è anche il custode segreto dell'Anello del Fuoco, affidatogli dal re degli elfi della costa, Cirdan il Carpentiere (o il Timoniere), signore dei Rifugi Oscuri. Gli altri due anelli sono custoditi da Elrond e da Galadriel.
La frase "Fuoco cammina con me" è il titolo di un film di David Linch che fa da prequel alla serie "Twin Peaks". In tale film si mostra la vita di Laura Palmer, la cui morte darà poi inizio ai misteri della serie tv che ebbe grande seguito negli anni '90. Di David Linch segnalo anche il film "Dune", tratto dal romanzo capolavoro di Frank Herbert, che ha ispirato gran parte del mio romanzo: numerosi sono infatti i tratti in comune tra Paul Atreides e Marvin Vorkidian.
Il Priorato della Grande Canonica richiama vagamente qualche eco del Priorato di Sion. L'incendio del priorato è ispirato alla frase "there's a fire in the priory" di una canzone di Rufus Wainwright, al quale debbo peraltro anche l'ispirazione del nome Marigold, che compare nella canzone "Rebel prince".


giovedì 5 aprile 2012

Gothian. Capitolo 37. Elner XI parla di Marigold col Priore Mollander


Da quando sua madre Ellis era partita per l'esilio, il giovane imperatore Elner XI Eclionner si era sentito veramente libero e potente.


Il senatore Fuscivarian, suo bisnonno materno e Presidente del Senato, gli aveva offerto umilmente i suoi servigi e quelli di sua figlia Susan, la madre del defunto Elner X..

File:Princess Wensicia.jpg

Il primo ministro Tucker gestiva con ubbidiente zelo l’ordinaria amministrazione. 
Elner si sentiva molto sicuro si sé.
Ora devo conquistarmi l'appoggio del Clero!
L'occasione arrivò quasi subito.
La mattina del 25 dicembre si celebrava il rito del Dies Natalis Solis Invicti, una ricorrenza che Elner volle onorare partecipando alla cerimonia officiata dal Sommo Sacerdote in persona nel Grande Tempio di Eclion, che si trovava in un promontorio a picco sul mare, nel versante occidentale di Lathena.


Tutti i più grandi ecclesiastici vi partecipavano, e tra essi anche Padre Izùmir Mollander, l'anziano Priore della Grande Canonica, considerato più potente persino del Sommo Sacerdote.
Dopo la celebrazione del rito, Mollander si era spontaneamente avvicinato per rendere omaggio all’Imperatore e gli aveva detto: «A nome del Sacro Clero vi auguro un buon inizio del vostro effettivo governo, Maestà»
Con quella frase voleva dire che era apprezzabile il fatto che Elner avesse revocato la reggenza alla madre e avesse deciso di assumere le redini dello stato. Un buon inizio, ma anche un avvertimento implicito a non cadere più nell'influenza di altre figure femminili ingombranti, come quella di Marigold.
Devo capire se posso fidarmi veramente di lui.
Lo guardò con aria perplessa: 
«Vi ringrazio, Padre. Spero nella vostra benedizione. Ma aiutatemi a chiarire un dubbio.Mi è stato detto che il vostro allievo prediletto, Padre Ulume, è partito per una missione di proselitismo nelle terre dei Keltar, dove ultimamente stanno succedendo molte cose... come dire... interessanti...»



Il Priore minimizzò:
«La missione di Padre Ulume non ha alcun legame con gli eventi a cui fate riferimento»
L'imperatore non gli credette.
Marigold dice che Ulume vuole portare sul trono un usurpatore.
«Il Clero vuole più potere» osservò Elner.
Il vecchio Mollander si lisciò la barba, meravigliato dalla capacità di sintesi del giovane sovrano.


«Il Clero condivide tutto il suo potere con la Dinastia. L'alleanza Trono-Altare va a vantaggio di entrambi. Solo se uniti, la Dinastia e il Clero potranno essere al sicuro dalle ribellioni degli usurpatori»
Elner annuì:
«D’accordo, ma poi: chi comanderà realmente? Chi sarà il vero decisore? Io o voi?»
Padre Mollander sorrise e si preparò a mentire: «Voi, ovviamente, Maestà. Questo non è affatto in discussione. Semplicemente il Clero vi chiederà una maggiore attenzione ai consigli che provengono dai sacerdoti della Vera Fede»
Elner sorrise:
«Io però ho l’impressione che voi sacerdoti non sarete soddisfatti finché non avrete il controllo della maggioranza del Consiglio dei Ministri, del Senato e della Magistratura. E se così fosse, a me cosa resterebbe?»
Elner si divertiva a stupire tutti con le sue osservazioni argute. Da quando aveva incominciato a interessarsi di politica, sentiva, con sua grande meraviglia, di essere portato per regnare.
«A voi, Maestà, resta sempre il diritto di veto su tutte le questioni che sono contrarie all'Antico Patto tra gli dei e gli uomini, e al Nuovo Patto che firmeremo una volta che sarà scaduto il Millennio»
L'imperatore era compiaciuto per il fatto che Mollander fosse arrivato finalmente al nocciolo della questione. Mancavano solo sei giorni alla fine del Millennio.
Il prete mi teme… sa che presto in me si risveglieranno i ricordi del mio antenato Arexatan!
Ne sentiva gli effetti dentro di sé. Si stavano lentamente manifestando segni delle Altre Memorie, quelle del fondatore della Dinastia.
Aveva sognato Arexatan, con l'armatura nera, mentre duellava con Vorkidex, ultimo re dei Keltar, che teneva in mano una mazza chiodata.


Arexatan alla fine sconfiggeva il rivale, il quale però nel sogno ritornava in vita e diceva:
La mia anima non avrà pace fintanto che non si sarà presa la rivincita” ed Arexatan aveva riso: “Risorgi pure cento volte, Vorkidex:  per me sarà un piacere ucciderti cento volte ancora!
Elner non aveva mai fatto sogni di quel genere, fino a pochi giorni prima, ma non ne aveva parlato con nessuno.
Marigold però ha capito subito! Quando mi guarda sembra leggermi nel pensiero!



  La Dama Gialla gli aveva detto che di norma le anime dei morti non potevano reincarnarsi, ma in base all'antico Patto, gli dei e i demoni avevano fatto eccezione per Arexatan, figlio di Eclion, e per il nemico di lui, Vorkidex, discendente di Belenos, in cambio della promessa, da parte degli uomini, di osservare la pace e l'equilibrio politico che si era creato tra i popoli e gli dei o i demoni che li proteggevano.
Elner ormai conosceva la storia nei particolari.
Wechtigar I Eclionner e Kevin Vorkidian giurarono di mantenere la pace fino a che i loro padri non si sarebbero risvegliati. Ma mio nonno Sephir violò il patto, attaccando Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue. Così rovinò se stesso e trascinò la Dinastia nel disordine...
Il giovane sovrano riprese la parola:
«Tra pochi giorni vedremo se è vera la convinzione che io acquisterò i ricordi del divino Arexatan»
Padre Mollander alzò l'indice della mano destra verso il cielo.
«All’alba del nuovo millennio il Dormiente si risveglierà, e porterà a compimento il disegno che fu spezzato!»
Ad Elner sembrava che Mollander non stesse dicendo tutta la verità.
Se davvero Arexatan si risveglierà, non si lascerà certo manipolare dal Clero. Fu dietro istigazione del clero, che suo figlio Wechtigar I il Pio lo uccise!
E questo doveva spaventare molto il Priore Mollander.
Come può illudersi di controllare Arexatan, se già fatica a controllare me?
A meno che il Clero della Grande Canonica non avesse organizzato un piano del tipo: "Arexatan rinasce, ma poi viene assunto in Cielo”, come l’originale, con l’aiuto di qualcun altro nel ruolo di sicario.
Su questo punto Marigold aveva molto insistito.
Se io fossi ucciso, il potere del Clero sarebbe totale e l'Impero diverrebbe una teocrazia.
Bisognava sondare il terreno.
«Se Arexatan si risveglierà» disse infine «il Clero non potrà che obbedire ai suoi ordini, perché egli è il figlio di Eclion, il dio che voi venerate»


«Certamente, Maestà. Come ho già detto, il Clero ha sempre cercato in tutti i modi di venire incontro alle esigenze della Dinastia, per la maggior gloria di Eclion»
«Così pare...» commentò l’Imperatore sarcastico.
Marigold gli aveva aperto gli occhi su molte questioni, anche sul fatto che Mollander fosse convinto che Eclion fosse un demone malvagio, e non il dio del sole.
Questo era stato uno dei motivi per cui la Grande Canonica aveva preso le distanze dagli Eclionner.
Siete stati voi a fomentare tutte le discordie interne alla Dinastia!
Il tono provocatorio non sfuggì a padre Mollander, che preferì non replicare.
Elner, consapevole di aver colpito nel segno, insistette sul punto che gli stava a cuore:
«Arexatan, se rinascerà in me, potrebbe ricordare eventi piuttosto scomodi, riguardo, per esempio, alla vera natura dei colpevoli del suo assassinio»
Mollander capì subito che quelle erano parole della Dama Gialla:
 «Il divino Arexatan sarà compiaciuto di risvegliarsi a fianco di una donna come Marigold di Gothian, che tanto somiglia alla sua ultima moglie,  Edwina Ataris...»
L'imperatore annuì:
«Già, Edwina... possiamo giocare a carte scoperte, al riguardo. Io so che Marigold ed Edwina sono la stessa persona»
Il Priore apprezzò la sincerità del giovane, e gli parlò con altrettanta schiettezza:
«Edwina fu la vera causa della morte di Arexatan. Furono le ambizioni di lei che causarono la la lite del vostro antenato con i figli avuti dalle mogli precedenti, e col Sacro Clero!»
Ecco, quello era il punto fondamentale:
«E' una minaccia, padre Mollander?»
Il prete scosse il capo:
«No, Maestà! Anzi, sto cercando di aiutarvi, mettendovi in guardia! Nulla di buono è mai derivato alla Dinastia dalle interferenze della Dama Gialla, fin dal tempo in cui, col nome di Edwina, regnò al fianco di Arexatan come sua sesta moglie, e tentò di accrescere il proprio potere, e di usurpare il diritto di successione al trono imperiale...»
Elner non poteva negarlo, ma c'era un altro modo di vedere le cose:
«Forse! Ma potrebbe essere anche vero quello che lei dice di voi, e cioè che la vera minaccia per la Dinastia è la sete di potere del Clero. E se avesse ragione?»
 Mollander non parve turbato:
 «E' evidente che lady Marigold sta cercando di mettervi contro di noi, come fece col vostro antenato. Ma sono convinto che il divino Arexatan non compirà per due volte lo stesso errore. Non si lascerà manovrare da lei un'altra volta. Ho piena fiducia nella sua intelligenza! E anche nella vostra!»
L'imperatore non sapeva più a chi credere.
Quel prete mi sta accusando di essere manovrato da Marigold come prima lo ero da mia madre!
Del resto la cosa poteva anche essere vera. Elner aveva candidamente creduto a tutte le bugie di Ellis, e quindi, con la stessa ingenuità, poteva aver creduto alle bugie di Marigold.
La memoria di Arexatan mi darà la consapevolezza necessaria per compiere le scelte migliori...
«Terrò presente il vostro avvertimento, Padre Mollander! Potete stare sicuro che non mi farò più manovrare da nessuno, e che l'unico parametro del mio giudizio e delle mie decisioni, sarà ciò che è presente nella mia memoria, e nelle Altre Memorie che si risveglieranno presto dentro di me!»


N.d.A.

Elner XI Eclionner è Loki di Avengers della Marvel.
Susan Fuscivarian Eclionner è Susan Sarandon nella parte della principessa Wensicia Corrino ne "I figli di Dune" ("Children of Dune") di Frank Herbert
Il tempio di Lathena è quello di Baelor dove risiede l'Alto Septon ad Approdo del Re ne "Il gioco del trono" di George Martin.
Rudo Ulume è il maestro jedi Mace Windu, interpretato da Samuel L. Jackson in Guerre Stellari di George Lucas.
Izumir Mollander è il sith Dath Tyranus, ovvero il conte Dooku, interpretato da Christopher Lee, sempre in Star Wars.

Il duello tra Arexatan Eclionner e re Vorkidex dei Keltar è rappresentato da quello tra Rhaegar Targaryen e Robert Baratheon nella battaglia del Tridente nell'antefatto a "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" ("A song of ice and fire").
Il concetto di "altre memorie" è ripreso dal ciclo di Dune di Frank Herbert.
Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.