martedì 28 gennaio 2014

Geopolitica mondiale ieri e oggi

Questa immagine Gif mostra l'evoluzione delle alleanze geopolitiche mondiali dai tempi della guerra fredda ad ad oggi. Gli USA, come vincitori della Guerra Fredda, hanno visto una notevole espansione della loro sfera di influenza. La Russia, tuttavia, è riuscita a sopravvivere al crollo dell'Impero sovietico e a rilanciarsi nel suo ruolo di superpotenza, tanto che quest'anno è riuscita a evitare che la Siria, sua alleata storica, fosse attaccata dagli Stati Uniti.

Le capacità di autoguarigione del corpo umano.


Ciò che in alcuni casi viene classificato come guarigione spontanea potrebbe essere un fenomeno di risposta immunitaria che si attiva anche per azione di enzimi e sostanze chimiche, quali per esempio i neurotrasmettitori. A sostenerlo è la PNEI o psiconeuroendocrinoimmunologia, disciplina che studia le interrelazioni tra psiche, sistema immunitario, endocrino e nervoso, nonché come questi si influenzino vicendevolmente. Grazie alla PNEI, alla sua scientificità, sono cadute molte teorie tendenti alla frammentazione del essere umano, teorie che hanno trovato spazio, considerazione e protezione da parte della medicina convenzionale. La liberazione dei neurotrasmettitori avviene continuamente ed è influenzata da innumerevoli fattori: il nostro stato mentale in primis, la tendenza ad essere positivi anche nelle condizioni critiche, lo stile di vita ed il vissuto emotivo. Cosicché ad esempio, essere diffidenti sulle proprie capacità, possedere uno scarso grado di autostima e di risorse interiori, provoca allo stesso modo dell’ uso indiscriminato di farmaci e/o abuso di sostanze nocive un indebolimento del fenomeno dell’autoguarigione. Da segnalare uno studio effettuato presso L’Harvard Medical School di Boston, pubblicato nel 2002, secondo cui la preghiera ed in particolare la recitazione del rosario ed anche di un mantra ripetuto, avrebbe la capacità di regolarizzare la pressione arteriosa ed il battito cardiaco. In effetti, è dimostrato che queste pratiche tendono ad abbassare il tono del sistema simpatico a favore di una attivazione di quello parasimpatico, predisponendo al rilascio di ormoni quali serotonina, (l’ormone del benessere) dopamina, endorfine, citochine. Le sostanze neurotrasmettoriali come lecitochine, la serotonina attivano le indispensabili difese immunitarie dell’organismo. Accanto alle preghiere o ai mantra, la produzione di dette molecole è incrementata dalla capacità reattiva che il nostro corpo è in grado di porre in atto nonché dalla creatività, l’amore, lo sport, il sesso e la pratica di un’arte. Processo che verrebbe da dire origina dall’organo più nobile e sconosciuto del corpo umano, il cervello, ed è da esso quindi che deriva la nostra capacità di non ammalarsi. Mi viene da pensare come sia errato il life style assunto da noi occidentali e l’errata direzione alla quale viene spinta la nostra vita, lontana dall’interiorità, dall’ascolto dei bisogni primari in favore di una esistenza che dire superficiale è un eufemismo. Viene allora naturale considerare il sintomo fisico come un cialtrone da debellare ed il corpo che lo manifesta come uno sciocco strumento meccanico da riparare al più presto, veicolo di disservizio e di rallentamento dei ritmi quotidiani. Quanta cecità! Basti pensare che in presenza di sintomi come la febbre o un banale raffreddore, questi sono stroncati immediatamente, assumendo il primo farmaco a portata di mano ed in più attraverso l’ automedicazione.
Il substrato anatomo – fisiologico dell’autoguarigione
Il potenziale di auto guarigione, sembra si verifichi specificatamente attraverso la mediazione  dell’asse ipotalamo-ipofisi – sistema immunitario. Georg Groddeck, medico e psicoanalista, padre della moderna psicosomatica, all’inizio del ‘900 descrisse le capacità del corpo umano di ripararsi da sé in seguito a malattia. Groddeck riteneva che i nodi da sciogliere per sconfiggere la malattia si trovassero nella parte razionale del cervello, la quale doveva essere ridimensionata per permettere all’energia vitale (ES)di emergere e guarirci. Nel suo bellissimo libro, NASAMECU, acronimo ippocratico di natura sanat medico curat, Groddeck fornisce tutte le indicazioni tendenti a tale scopo. L’autore dunque rileva che l’autoguarigione sia possibile attraverso il  ridimensionamento dell’IO a favore dell’ES, ovvero dell’energia vitale che è presente dentro ognuno di noi e che fa funzionare insieme tutte le cellule, ricostruisce il corpo rinnovandolo continuamente, ci difende dagli attacchi e ci cura. Questo principio, in netto anticipo sui tempi, è una prima forma di lettura “scientifica” la quale propone anche una visione unitaria o come diremmo oggi,  olistica dell’uomo. L’Es, definibile anche come forza totipotente, viene ostacolata dunque dall’IO.  L’IO è figlio di una cultura dominante di superficie, di un’educazione cieca di fronte alle diversità e che ci vuole omologati ed in tendenza con il sistema. L’ IO è rafforzato dai luoghi comuni, dalla routine quotidiana e da tutte quelle condizioni che ci spingono verso direzioni innaturali, le quali porteranno, prima o poi verso la malattia. Ogni malattia rappresenta non solo una lacerazione della propria trama di vita, ma rappresenta un forte appello della nostra intelligenza interiore che altro non chiede di ripristinare l’omeostasi e dunque la salute. Spesso il disagio è già in sé la soluzione: basterebbe riportare in primo piano i segnali che il corpo invia, ascoltare le sue sensazioni ed esserne maggiormente consapevoli. Tanti segnali vengono ignorati o addirittura soppressi ma, questi sono segnali di denuncia di una disarmonia che va ben oltre il corpo stesso. La PNEI dimostra scientificamente, ciò che Groddeck teorizzava. La psiche con i suoi processi, il pensiero, la coscienza, le emozioni sono elementi compresenti in ogni processo nervoso, endocrino ed immunitario. Tutto dunque nasce dalla mente, in particolare dall’ area limbica, sede delle emozioni e dei comportamenti istintuali. All’interno dell’area limbica giungono continuamente afferenze da tutti gli organi. David Servan – Schereiber dell’ Università di Pittsburgh, Pennsylvania, afferma che il “ il cervello emotivo” possiede due meccanismi naturali di autoriparazione. Si tratta di capacità innate di ritrovare l’equilibrio ed il benessere…paragonabile alla cicatrizzazione di una ferita. Inoltre l’area limbica è la centralina di funzioni vitali come la respirazione, il battito cardiaco, la libido, il sonno, la pressione arteriosa, la secrezione ormonale e la risposta immunitaria.
1. Cosa ostacola il processo di autoguarigione?
2. Cosa invece lo favorisce?
3. Alla base dell’effetto placebo, vi è questa risposta?
Sicuramente alla prima domanda si poterebbe rispondere che primo fra tutti, l’ ostacolo primario per il nostro guaritore interno è il cervello razionale. L’IO, ovverosia le convinzioni, gli schemi mentali e la cerebralità, il ruminìo mentale, il modo di pensare, i falsi obiettivi e/o progetti che ci imponiamo, le credenze e il modo di agire nella realtà ci orientano verso un’operatività rigida, legata a contingenze quotidiane. Ciò promuove un disallineamento tra i due cervelli, generando uno stato di caos e disarmonia del biochimismo corporeo. Un IO che è incapace di accogliere le sensazioni ed i bisogni reali. Il prevalere del cervello razionale sul limbico crea le condizioni per l’instaurarsi di un assetto neurochimico tipico dell’ansia o degli attacchi di panico.
Quante depressioni, attacchi di panico o stati ansiogeni potrebbero trovare soluzione se soltanto ci si orientasse all’ascolto dei propri bisogni. Queste comuni manifestazioni psicosomatiche, sono supportate da un’iperattività del sistema nervoso autonomo, in particolare dalla sezione simpatico. Non solo ansia e attacchi di panico! Stress, forte autocontrollo, producono le stesse molecole le quali indeboliscono il nostro sistema salute. Cortisolo, (l’ormone dello stress)adrenalina, radicali liberi sono le molecole responsabili, quando prodotte in eccesso e per molto tempo, dell’ indebolimento del sistema immunitario, cardiovascolare, gastrointestinale. Esse provocano tra l’altro, una riduzione dei globuli bianchi ed anche l’innalzamento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, predisponendo l’uomo ad un aumentato rischio di incappare in frequenti malattie (virali, batteriche)e di innalzare i fattori di rischio di ictus o infarto del miocardio. E’ possibile allontanarsi da questi pericoli, attraverso la “riprogrammazione” della propria attività mentale: essere in sintonia con i propri bisogni e quindi con se stessi, essere liberi di esprimere emozioni, ridere, meditare, vivere una sessualità appagante, coltivare interessi e passioni, essere creativi, dedicarsi allo sport preferito favoriscono la salute, promuovono la crescita dell’autostima del buonumore, dell’empatia. Tre condizioni che il nostro cervello plastico adora e che gli fanno produrre le sostanze della felicità e della salute: endorfine, serotonina,dopamina, citochine, linfochine. La seconda domanda può trovare risposta dalla teoria esposta dal ricercatore Enzo Soresi. Il ricercatore, autore de il “cervello anarchico” (UTET) propone la tesi dello “shock carismatico”. Con detta tesi, Soresi teorizza sulle remissioni spontanee che alcuni individui hanno comportato durante patologie serissime e conclamate. Definiamo cosa è lo shock carismatico; esso è secondo l’autore “un cambiamento profondo dello stato mentale della persona quando incontra un soggetto molto carismatico”. All’interno del libro viene segnalato un caso di un contadino afflitto da melanoma che guarisce dopo un incontro con Madre Teresa di Calcutta. E’ indubbio che l’uomo abbia questa risorsa e la stessa trova testimonianza in questa come in tante altre guarigioni inspiegabili. Lo stesso effetto placebo, è ipotizzabile che esso sia riconducibile ad una modificazione biochimica del cervello, generata dalla fiducia riposta nel farmaco da parte del paziente. Evidenze chiare circa l’effetto placebo non ve ne sono, però in letteratura scientifica l’esempio maggiormente significativo è dato dal confronto tra l’attività antidolorifica prodotto dalla morfina con quella prodotta dall’acqua, somministrata in pazienti ignori dello scambio. I dati ci dicono che la scomparsa del dolore nel campione placebo è del 60%. Mentre la medicina ufficiale etichetta l’effetto placebo come un processo di autosuggestione, l’auspicio è quello di poter approfondire, conoscere in fondo questo promettente ambito di ricerca e svelare gli intimi e meravigliosi segreti dell’autoguarigione.

Il mentolo stimola il metabolismo e brucia i grassi.

Così il mentolo fa dimagrire

Il principio è sempre quello: costringere il corpo a bruciare più calorie. I meccanismi molecolari che regolano la trasformazione del tessuto adiposo bianco in tessuto con caratteristiche simili a quelle del tessuto adiposo bruno, in grado di bruciare i grassi immagazzinati al suo interno producendo calore.
Lo studio è italiano, del Dipartimento di Medicina dell'Università di Padova, ed è appena pubblicato sulla rivista inglese Molecular and Cellular Endocrinology.
"Una delle molecole in grado di indurre questa trasformazione è il mentolo" ha spiegato all'Ansa Marco Rossato, coordinatore del gruppo di ricercatori. "Il mentolo è noto a tutti per la capacità di evocare una sensazione di freddo una volta a contatto con cute e mucose. Questa sostanza di derivazione vegetale e nota da migliaia di anni, stimola le cellule del tessuto adiposo bianco a consumare i grassi producendo calore".
Il mentolo, ricorda Rossato, è utilizzato diffusamente nell'industria alimentare, cosmetica e farmaceutica e sembra privo di effetti collaterali nell'uomo e rappresenta pertanto una possibile nuova strategia per la cura dell'obesità. Lo studio padovano ha dimostrato come il tessuto adiposo bianco abbia dei sensori in grado di "sentire" direttamente il freddo senza la mediazione del sistema nervoso. Questi sensori, attivabili dal mentolo e da altre molecole simili, sono in grado di aumentare il metabolismo del tessuto adiposo bianco portando al consumo dei grassi depositati al suo interno e alla produzione di calore. (ANSA). 
da Panorama

Geopolitica dell'Ucraina

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L'Ucraina è sull'orlo di una guerra civile che potrebbe terminare con una scissione del paese in due nazioni distinte, una filo-europea e una filo-russa.

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Conclusioni: il punto e’ semplice; in Ucraina convivono 2 nazioni, una con una storia intrecciata a quella della Polonia e della Lituania, che guarda Mosca con sospetto, e che vuole agganciarsi all’europa, l’altra abitata da molti Russi e Russofoni, che vuole sostanzialmente agganciarsi a Mosca. Il tutto in un quadro demografico ed economico terrificante. Per ora le 2 fazioni si sono alternate alla guida della nazione, senza pero’ risolvere questo dualismo. Prima o poi, i nodi verranno al pettine, e le 2 Ucraine probabilmente divorzieranno.

By GPG Imperatrice (Scenarieconomici.it) / Laura Canali (Limes)

Gli Arcani Supremi. Capitolo 76. India e Robert



India Stoker e Robert Oakwood si sentivano in perfetta simbiosi, come se fossero una persona sola. 
L'aver affrontato insieme un'esperienza così destabilizzante come l'iniziazione agli Arcani Supremi e il contatto con i mondi al di là del Varco li aveva avvicinati a tal punto che riuscivano a comunicare senza parole: bastava uno sguardo, anche un minimo cenno. 
Sentivano il bisogno di tenersi stretti l'una con l'altro, di stare abbracciati.
Non era soltanto un'attrazione sessuale, era un bisogno di trovare un sostegno, un calore umano, una sicurezza che alleviasse la paura, una dolcezza che facesse sentire meno la solitudine.
In fondo la paura e la solitudine erano due fardelli compresi nell'eredità che Vivien aveva lasciato a loro.
"Vi lascio la mia paura e la mia solitudine"
Nel testamento morale di Vivien c'era anche questo, e loro lo avevano accettato.
Trascorsero molto tempo abbracciati sull'erba, vicino al lago, senza dire una parola.
Dopo un periodo indefinito, alla fine fu India a parlare:
<<Robert, io e te dobbiamo fare un patto>>
Da come lo aveva detto, si capiva che non era un semplice accordo, quello che cercava, ma una promessa vincolante, duratura e onnicomprensiva.
Qualcosa che avrebbe dovuto trascendere le loro stesse persone, che erano solo veicoli di una realtà più grande e complessa.





<<Dobbiamo concordare una versione comune su cosa raccontare alle nostre famiglie e agli stessi Iniziati. Se si spargesse la voce del Grande Cataclisma o dell'invasione dei Grandi Anziani, sarebbe il caos totale. Dobbiamo invece preparare sin d'ora le strategie per la sopravvivenza dei gruppi che rifonderanno la nuova umanità, in particolare gli Alfar, i Keltar e i Lathear. C'è un enorme lavoro da fare, ma non possiamo fidarci di nessuno tranne che di noi due. Io e te soltanto dovremo avere la completa visione d'insieme e il potere di evocare i Signori dell'Universo alle cui cure siamo stati affidati: io a Viviane, Signora delle Acque, e tu ad Atar, Signore del Fuoco, ed entrambi ad Eiren, Signora della Pace. Ci avvarremo del loro potere per contrastare l'avidità delle famiglie che ci hanno manovrato, comprese le nostre! D'ora in avanti tu sarai la mia unica famiglia ed io la tua>>

















Robert annuì:
<<C'è una cosa che tu devi sapere. Lady Edith Burke-Roche sostiene che sua nipote Maggie è incinta di mio figlio. Può essere vero, ma potrebbe mentire. Non so come comportarmi di fronte a questa situazione>>
India gli accarezzò i capelli:
<<Era destino che ciò accadesse. Il figlio che Maggie darà alla luce sarà il continuatore della stirpe del Sangue Reale. Sarà un Pendràgon e da lui discenderà la dinastia dei Vorkidian, i futuri re dei Keltar. Anche questo rientra nel Grande Disegno>>
Lui sentì che una parte dell'affetto premuroso di India nei suoi confronti era dovuto alle memorie di Vivien, ma era chiaro che la ragazza, comunque, provava qualcosa per lui:
<<E gli Stoker non avranno discendenza? Noi non potremmo...>>
Lei sorrise:
<<Il mio bisnonno, Bram Stoker, era membro della Golden Dawn, una società esoterica di estrema destra, che successivamente fece da punto di contatto tra il Regno Unito e il nazismo. I Duchi di Windsor e i Duchi di Kent la appoggiarono più o meno indirettamente. I Burke-Roche fecero da tramite tra la Golden Dawn e la Società degli Iniziati. La carriera di mio padre nella Società incominciò così...




Quello che sto cercando di dirti è che lady Edith Burke-Roche e mio padre sono legati da un unico patto, che riguarda anche il controllo della Corona britannica. La tua unione con Maggie era stata messa in conto, così come la mia ascesa al vertice degli Iniziati. Ma non hanno fatto i conti con altre variabili. Uno dei loro alleati, un certo Fitzherbert, li vuole tradire. Discende da re Giorgio IV e da Maria Fitzherbert e questo legittima la sua pretesa al trono. Ha una figlia, Barbara, una ragazza frivola e viziata, che l'estate prossima verrà qui ad Hollow Beach per conoscerti. Suo padre spera che lei diventi tua moglie, la Duchessa di Albany, e che dalla vostra unione nasca un erede che unifichi le linee primogenite del Sangue Reale. In tutti questi intrighi dinastici, che valore potrebbe avere un'unione tra me e te?>>
Robert la guardò dritto negli occhi:
<<Il valore dell'amore. Io vorrei che fossi tu la mia Duchessa>>

Barba = pigrizia + doppio mento



Il principe Harry è solo l'ultimo caso dei neobarbuti all'arrembaggio.
Personalmente non amo la barba... i peli sul viso mi danno l'idea di qualcosa di animalesco.
Credo che all'origine del ritorno di moda della barba ci siano due fattori insospettabili:

1) La pigrizia. Farsi la barba è una vera seccatura, che costa tempo, denaro ed energie, tutte cose che al giorno d'oggi scarseggiano (certo non nel caso di Harry, ma di lui abbiamo già trattato in un post precedente, raccontando come sua nonna, la regina, non abbia per nulla gradito il nuovo look del pestifero nipote).

2) Il doppio mento. Quando la pelle sotto il mento inizia a cedere, i maschi hanno la possibilità di nascondere l'incipiente doppio mento facendosi crescere la barba, che copre anche le rughe, le macchie e tutte le fastidiose imperfezioni che dopo i 30 anni incominciano a segnare il viso maschile.

Voi avete altri suggerimenti?

Outfit donna: camicia bianca, pantaloni a palazzo larghi a vita alta, tacchi alti.


Dite quel che volete, ma a me questo look piace troppo. Non saprei dire esattamente il perché, ma lo trovo estremamente attraente, oltre che elegante e classico.


(nella foto qui sopra, Annagrazia Calabria)


(white shirt, wide leg slacks pants)




Il colletto della camicia bianca abbottonato e impreziosito da un gioiello è uno dei trend più significativi della stagione e si sposa perfettamente con questo tipo di outfit di straordinaria eleganza.

Confederazione elvetico-lombarda: una delle mappe più stravaganti del web

Operazione Lombardia

Ogni tanto si trovano proposte geopolitiche alquanto bizzarre ;-)