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Quello vero e quelli di fantasia
Storia
La prima menzione di un luogo fortificato sul sito dove sorge oggi il castello di Bran risale ai primordi del XIII secolo. In quel tempo i
Cavalieri Teutonici iniziarono a costruire sulla cima nota come
Dietrichstein un fortino in legno a guardia della valle che da secoli permetteva il transito dei mercanti dalla
Valacchia alla
Transilvania nell'allora
Burzenland. Nel 1242 la primitiva struttura, non si sa fino a che punto rimaneggiata, venne distrutta dall'incursione dei
Mongoli. Il 19 novembre del 1377
Luigi I d'Ungheria riconobbe alla popolazione sassone della città di
Braşov la libertà di erigere a proprie spese una struttura fortificata in pietra che sarebbe poi divenuta il castello di Bran; il limitrofo villaggio chiamato
Bran sorse in concomitanza con l'erigenda. Sin dal 1378 la nuova rocca servì al
Regno d'Ungheria come baluardo contro le incursioni dell'
Impero ottomano. L'importanza strategica del castello ne fece uno strumento prezioso anche per i potentati cristiani che regnavano sui
Principati danubiani: Bran venne infatti temporaneamente occupato ed utilizzato sia dal
voivoda (
principe)
Mircea il Vecchio (Mircea Cel Bătrân) che da suo nipote,
Vlad l'Impalatore (Vlad Ţepeş).
A partire dal 1920, il castello di Bran divenne residenza dei sovrani del
Regno di Romania. Vi soggiornarono a lungo la
regina Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha, che ristrutturò massicciamente gli interni secondo l'allora gusto
art and craft rumeno, e sua figlia, la principessa
Ileana di Romania. Nel 1948, quando la famiglia reale rumena venne scacciata dalle forze d'occupazione comuniste, il castello venne occupato.