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lunedì 10 settembre 2012

Gothian. Capitolo 96. Marvin prepara la guerra contro il Conte Fenrik


Il primo atto di Marvin Vorkidian  in qualità di Re dei Keltar fu di guidare i rappresentanti del suo popolo e le loro truppe a riprendere possesso di Caemlyn, l'antica capitale.



Per mille anni la rocca di Caemlyn, tra le montagne e il cielo, era stata tenuta nascosta dalla "Cintura di Vivien", il sortilegio che la Dama delle Sorgenti aveva posto come baluardo del Passo di Altcomb, unica via d'accesso all'alta valle dell'Amnis, contro le mire espansionistiche prima degli Alfar e poi degli Albini di Gothian.
Ma ormai la magia di Vivien si stava indebolendo, poiché il suo potere era sorto con l'Antico Patto e con esso era destinato a scomparire.
Marvin ne era consapevole e non voleva perdere tempo.
Vivien può preservare il suo sortilegio solo per pochi giorni ormai, non di più...
Dopo di che nessun argine avrebbe più protetto il Passo di Altcomb dall'orda degli eserciti del Conte di Gothian.



La minaccia del Vampiro diventava ogni giorno più concreta.
Si crede invincibile, ma io conosco il suo punto debole!
Secondo Vivien i non-morti potevano essere uccisi definitivamente se colpiti al cuore da una spada d'argento e successivamente da essa decapitati.
E qui a Caemlyn ci sono migliaia di spade d'argento, forgiate dai miei antenati nell'attesa del giorno della riscossa!
C'era bisogno però anche di altre armi.
Gli eserciti di Lord Fenrik non sono composti solo dai Vampiri, che sono l'aristocrazia, ma anche dalle tremende creature frutto della magia nera del Conte.
Molti cadaveri degli Alfar uccisi erano stati trasformati in Zombie, morti viventi privi di ogni intelligenza, ma feroci nella brama di uccidere, per non parlare dei demoni minori, gli Ogres e i Goblin, servi di Gothar il Consigliere, demone del Ghiaccio, il potente padre del conte Fenrik.
Marvin sapeva che c'erano altri mostri ancora più potenti, ma non invincibili!
Contro ognuno di essi esiste un'arma apposita.
Vivien aveva rivelato a Marvin come combattere queste creature.
Pugnali di ossidiana, frecce con la punta imbevuta di pece e fiamma ardente... con queste armi ci difenderemo da ogni belva demoniaca scatenata contro di noi. 
Demoni alati, draghi, satiri, Golem...
Padre Ulume conosce la demonologia meglio di chiunque altro... è una fortuna che si sia schierato dalla mia parte, contro queste legioni infernali.



Non prevalebunt!
La formula del credo lathearico era un conforto per lui, così come lo era il sostegno dei druidi e delle gerarchie angeliche.
Il Dies Irae infine era giunto: gli Alfar del nord lo chiamavano Ragnarok la battaglia finale tra le potenze della luce e dell'ordine e quelle delle tenebre e del caos, in seguito alla quale l'intero mondo sarebbe stato distrutto e quindi rigenerato: la Conflagrazione Universale.



I Keltar invece lo chiamavano Kralizec, ma il concetto era lo stesso.



Era un evento terribile e temuto, ma non più rimandabile.
Tutte le armi erano state conservate per mille anni entro le mura di Caemlyn, nei depositi segreti presso il grande tempio di Ahura Mazda.
Marvin aveva rivelato tutto questo ai capi dei Keltar ed ai druidi, con cui aveva organizzato le modalità del rientro nell'antica capitale.
Come presidio della pianura amnisiana erano rimaste le cinque legioni Lathear al comando di Masrek ed Ellis  Eclionner. La stessa Legione Dorata di Elner XI sostava a Colonia Fluvia a guardia della Sublime Porta.
L'unico Lathear che è qui con me è Padre Ulùme: ci sarà bisogno dei suoi esorcismi...
Il sacerdote dalla pelle nera suscitava ancora sospetto tra i druidi.
Ma presto scopriranno che le loro fedi sono una sola.
Ogni cosa a suo tempo.
Ora vedremo se la spada di Vorkidex e la magia diVivien manterranno le loro promesse.
Erano giunti alle porte di Caemlyn.
Marvin si voltò e sollevò la spada.
<<Popolo dei Keltar, eccoci giunti nella Città Santa! Le sue porte si apriranno quando la spada di Vorkidex le toccherà: così mi è stato promesso dalla Dama della Sorgente>>
Calò il silenzio. L'attesa era grande, i dubbi erano tanti.
<<E' il momento!>> dichiarò Marvin tenendo la spada con entrambe le mani.



L'ombra di Vorkidex si stagliava, affiancata al volto di Vivien e alle immagini di cavalieri e di dame dei tempi andati, oltre che dei druidi dell'età dell'oro. 
Tutti parvero ruotare intorno alla luce emanata dalla spada.
Quando finalmente Marvin la appoggiò alle porte di Caemlyn, una musica dolcissima, che pareva suono di armoniche e flauti, ed arpe e cornamuse, e voci squillanti, accompagnò lo scioglimento dell'incantesimo che aveva tenuto nascosta e serrata per mille anni la città santa.
Quella musica gli ricordava una ninna nanna che sua madre gli cantava quando era in fasce.
E' l'unico ricordo che mi resta di lei...



Gli parve di risentire la voce di Lilieth, e la nenia chiamata "Suo Gan", in antica lingua keltari, detta anche gallese.





Huna blentyn ar fy mynwes
Clyd a chynnes ydyw hon;
Breichiau mam sy'n dynn amdanat,
Cariad mam sy dan fy mron;
Ni cha' dim amharu'th gyntun,
Ni wna undyn â thi gam;
Huna'n dawel, annwyl blentyn,
Huna'n fwyn ar fron dy fam.





Gwena'n dawel yn fy mynwes
Ar yr engyl gwynion draw.


Al termine di quella manifestazione della Grazia divina, Marvin sollevò nuovamente la spada:
<<Il miracolo si è compiuto! Un giorno potrete raccontare ai vostri figli e ai vostri nipoti che c'eravate quando l'antica gloria dei Keltar è stata restaurata e la nuova gloria ha avuto inizio!>>



giovedì 12 luglio 2012

Gothian. Capitolo 84. Masrek Eclionner incontra suo figlio Elner XI



 Masrek Eclionner si trovava nella roccaforte di Keltar Augusti quando fu raggiunto dalla notizia che
suo figlio, il diciannovenne imperatore Elner XI, era entrato nella Federazione Keltar, dopo che il vecchio Sephir l'aveva messo in fuga.
Da una parte mio padre e dall'altra mio figlio. 
Si sentiva schiacciato da queste due personalità, come se la sua generazione, quella intermedia, non avesse avuto il diritto di esprimersi.
Ma la colpa è solo mia. Sono stato troppo debole ed ho passato la vita a fuggire. 
Questa volta non sarebbe accaduto: era intenzionato ad affrontare di persona quella realtà che aveva per troppo tempo eluso.
Elner aveva varcato la Grande Muraglia da sud, presso Colonia Fluvia, alla testa della Nona Legione, la Compagnia del Sole, cosa che aveva suscitato il panico in tutta la Pianura Amnisiana.


Il pericolo che  l'avvicinamento delle truppe di Masrek e di quelle di Elner si risolvesse in uno scontro era notevole, ma gli ambasciatori riuscirono a negoziare un incontro, in una zona neutrale poco distante da Colonia Fluvia.
Masrek sapeva che Elner, almeno pubblicamente, non lo riconosceva come padre.
Il motivo era ovvio
Se si sapesse che è nato da un incesto, perderebbe il trono... e forse anche la vita...
Masrek provava pietà per lui, ma temeva i ricordi di Arexatan che si erano risvegliati nella mente di Elner.
La mia famiglia è maledetta...
La distanza di età che li separava era minima: Elner era stato concepito da un amore adolescenziale tra Masrek ed Ellis, per cui padre e figlio erano molto simili, e ancora entrambi giovani.
Eppure Masrek, quando vide Elner per la prima volta, ne rimase turbato.



Vedeva nel suo volto una crudeltà che pareva il distillato di tutto il peggio che gli Eclionner avessero potuto generare in cinquanta generazioni.
L'antenato lo dominava.
Fino a che punto Arexatan lo controlla?
Meglio non rischiare,
Quando si avvicinarono, Masrek ritenne opportuno rispettare i titoli ufficiali e per questo si inchinò di fronte al figlio, dicendo:
<<Vostra Maestà Imperiale>>
Elner non gli porse nemmeno l'anello da baciare.
<<E così voi sareste l'uomo che si fa passare per Masrek Eclionner?>>
L'approccio era peggiore del previsto.
Nega persino la mia identità!
Masrek non poteva tollerarlo:
<<Io sono Masrek Eclionner. Vostra madre Ellis mi ha riconosciuto: se non credete a me, andate da lei>>
Questa prospettiva non piacque ad Elner, che aveva ancora un timore reverenziale per sua madre:
<<Non occorre. Se lei vi ha scelto come mediatore, allora dobbiamo trattare una equa spartizione di questi territori...>>
Era Arexatan a parlare, con la sua fissazione di conquistare di nuovo il regno dei Keltar.
Masrek conosceva il pericolo di quella situazione.
Devo cercare di parlare ad Elner, non al demone che lo possiede!
Per farlo, però, bisognava prima contrattare un armistizio.
<<Prima dovremo sconfiggere il Conte Fenrik, che minaccia il regno da nord. Poi sarete libero di regolare i vostri conti con i Keltar>>
Elner sorrise:
<<Me ne basta uno: Marvin Vorkidian! sì, mi piacerebbe sfidarlo a duello...



....come quando Arexatan sconfisse Vorkidex>>
Masrek sapeva che lo scontro tra i suoi due figli era inevitabile, ma prima era necessario insistere sulla necessità di sconfiggere il Conte Fenrik:
<<Vostra Maestà: avrete il diritto al duello, ma prima dobbiamo sconfiggere gli Albini. Vorreste forse lasciare a Marvin Vorkidian l'onore e la gloria di sconfiggere Lord Fernik?>>
Anche quell'argomentazione parve suscitare un certo interesse in Elner:
<<Più che altro non voglio lasciare a Fenrik il piacere di eliminare il discendente di Vorkidex!>>
Masrek insistette:
<< Ma se voi sconfiggeste Lord Fenrik, i legionari vi riconoscerebbero unico legittimo sovrano, e abbandonerebbero i vostri rivali, sia Marvin che Sephir>>
L'argomentazione si dimostrò efficace.
Elner parve compiaciuto all'idea di guadagnarsi la gloria sconfiggendo il Conte di Gothian.



Guardò Masrek fisso negli occhi, indaco su indaco, e a bassa voce gli disse:
<<Se è vero che siete Masrek Eclionner, cosa dite in merito alle voci secondo cui sareste anche....  anche mio padre?>>
Masrek lo fissò, consapevole che quello era il momento più pericoloso della conversazione:
<<Quando avevo meno anni di quanti ne hai tu, cedetti all'attrazione che provavo per Ellis, e che lei ricambiava. Da allora non ho più avuto un giorno di pace...>>
Elner soppesò quella frase, e poi, con tono offensivo, ribatté:
 <<Di te in quanto padre mi importa poco, ormai: sei stato sempre assente ed estraneo. Ma se è vero ciò che dici, allora io sono doppiamente di sangue Eclionner!>>
Era vero, e Masrek fece segno di sì con la testa.
<<La cosa non è necessariamente un bene, ma se ti fa piacere saperlo, sì, sei doppiamente di sangue Eclionner>>
Elner lo guardò con sdegno:
 <<Perché allora favorisci il figlio che hai avuto da Lilieth Vorkidian?>>
Masrek si aspettava quella domanda:
<<Io ero il secondo in linea di successione, dopo Sephir. Ma il senatore Fuscivarian aizzò Ellis contro di me. Per questo, prima di raggiungere mio padre in guerra, mi fermai dai Vorkidian, per porre fine all'antica faida esistente tra loro e gli Eclionner. Ma non fu solo un patto politico, io amavo Lilieth, ci siamo sposati e Marvin è un figlio legittimo: il che fa di lui il vero erede al Trono del Sole>>
Elner scosse il capo:
<<Com'è possibile che mia madre ti abbia perdonato di averla tradita con una Vorkidian?
 Ellis Eclionner non è mai stata tenera con i traditori!>>



Masrek si sentì imbarazzato:
<<Ellis sta vivendo la sua espiazione e la sua redenzione. E ritiene che solo Marrvin possa garantire la pace nel Continente>>
Elner scrollò le spalle:
<<Sarà il duello tra me e Marvin a decidere chi regnerà sul Continente!>>
Masrek sapeva che quel duello faceva parte di un destino ineluttabile.
E comunque andrà a finire, io avrò perso un figlio!
Doveva trovare il modo di parlare al cuore di Elner:
<<Ti prego, figlio mio. Unisciti a noi contro Lord Fenrik, e poi, carico di gloria, potrai sfidare Marvin>>
Elner apparve improvvisamente stanco e confuso:
<<Credi che sia un divertimento, per me? Una pura vanità? E' questo che pensi di me, padre?>>
Masrek vide la disperazione negli occhi del figlio:
<<Non sei tu... è Arexatan, dentro di te...>>
Elner lo fissò:
<<Arexatan doveva rinascere: c'era un Patto chiarissimo su questo punto. Chi non doveva nascere era Marvin!>>
Suo padre allora gli rivolse un appello accorato:
<<Marvin non cerca il potere... vuole solo impedire a Fenrik di invadere queste terre. E' tuo fratello... perché non  metti da parte l'odio?>>
Elner, con infinita tristezza, rispose:
<<Perché l'assassinio di Arexatan richiede giustizia. I Vorkidian parteciparono alla congiura, per questo il loro discendente deve pagare!>>
Masrek scosse il capo:
<<Marvin non ne ha colpa. Così come tu non hai colpa degli errori commessi da me, né io di quelli, ben più atroci, commessi da mio padre! Non capisci che se continueremo così, sarà la fine della Dinastia? E' questo che Arexatan vuole? L'estinzione degli Eclionner?>>
Elner sospirò:
<<Meglio estinti, che dominati da Marvin Vorkidian. Riferiscigli che per il momento accetto una tregua, fintanto che non ci saremo sbarazzati del Conte Fenrik. Ma dopo esigo un duello!>>


N.d.A.

Masrek Eclionner è interpretato da Viggo Mortensen nel ruolo di Aragorn ne "Il signore degli anelli" di Peter Jackson tratto dal capolavoro omonimo di JR.R.Tolkien.

Keltar Augusti è ispirata ad Augusta Praetoria, la città romana che poi divenne l'attuale Aosta.

La mappa della pianura amnisiana ricalca sotto molti aspetti quella della pianura padana.

Elner XI Eclionner è interpretato da Tom Hiddleston nel ruolo di Loki in "Avengers".

Il Conte di Gothian è rappresentato da Alucard di Castlevania.

Ellis Eclionner è interpretata da Eva Green nel ruolo di Morgana di Avalon, la fata, nella serie televisiva "Camelot".




domenica 1 luglio 2012

Gothian. Capitolo 79. Bial l'Eunuco riceve l'ammiraglio Travemund




Da quando l'imperatrice Marigold di Gothian lo aveva liberato dalla rocca di punizione di Al-Dhanab e lo aveva nominato Ministro "ad interim" dei Servizi Segreti, l'Ammiraglio Auran Travemund si era trovato costretto a raggiungere la Vedetta Lathearica, per lavorare insieme al "vero" ministro, Bial l'Eunuco.



Quando fu ricevuto per la prima volta dall'Eunuco, l'Ammiraglio si sentì subito a disagio.
Fece un cenno di inchino, con un sorriso falso stampato sul viso.
«Lord Bial, vi rendo omaggio»
L’Eunuco lo guardò con quei suoi occhi neri come il carbone, le ciglia truccate, e un broncio malizioso: «Ammiraglio Travemund, che sorpresa! Pensavamo che vi foste perso per i Sette Mari...»
Travemund ignorò la battuta. Doveva arrivare subito al dunque.
«Milord, voi saprete della mia nomina ministeriale... ecco.... io sono qui perché l'Imperatrice si chiede se... come dire... se siano chiare le vostre... le vostre... alleanze, in questa situazione così … complessa…»
Bial guardò Travemund con aria schifata, deplorando il fatto che Marigold lo avesse scelto come intermediario.



«Lord Travemund, non c’è cosa che io non abbia fatto per il bene di Sua Maestà»
Era una risposta vaga e contorta, con troppe negazioni che si annullavano a vicenda.
«Una formula strana per esprimersi, Milord. L’imperatrice Marigold esige più chiarezza, più immediatezza. Le vostre lettere sono state ritenute leggermente reticenti… ambigue...»
La replica di Bial fu gelida
«Non vi seguo»
L'ammiraglio dovette nuovamente giocare d'attacco:
«Attendevamo risposte sul Nuovo Patto e le vostre giustificazioni riguardo al temporeggiamento nella trattativa sono parse insufficienti al Consiglio dei Ministri»
Bial scrollò le spalle:
«E allora perché il Ministro della Guerra non si degna di venire qui, al confine, in questo pantano, a risolvere lui la situazione?»
Travemund si morse la lingua.
Maledetto, ha sempre la risposta pronta.
Cercò di tallonarlo:
 «Io sono un rappresentante del Governo e della Corona! Esigo una risposta ora riguardo alla disponibilità di Marvin Vorkidian!»


L'Eunuco scrollò le spalle con aria annoiata:
«Ho già detto e scritto più volte a Sua Maestà che Marvin deve prima conferire con la Dama della Sorgente»
L'ammiraglio non capiva.
<<Conferire con chi?>>
Bial scosse il capo, sbuffando:
<<E voi sareste il nuovo Ministro dei Servizi Segreti? Persino una vecchia portinaia ne sa più di voi!>>
Travemund dovette ammettere che forse l'Eunuco aveva ragione.
Estrasse un documento da una tasca del suo abito dorato e lo tenne in modo che si vedesse in bella mostra il Sigillo imperiale.
«Vi devo consegnare una lettera. Con questo documento Sua Maestà mi autorizza a supervisionare tutte le operazioni civili e militari al confine con la Federazione Keltar»
Bial si limitò a dare un'occhiata scettica al sigillo.
«Non crediate che sia una passeggiata»
A quel punto l'ammiraglio calò il suo asso nella manica.
«Ecco perché sono stato mandato da voi.  Sarete voi a istruirmi!»
Questa frase divertì l'Eunuco:
 «E così Marigold vi ha raccontato questa idiozia? Spero non ci abbiate creduto. E' evidente che il vostro unico compito qui è quello di spiarmi...»
Travemund non riuscì a negare l'evidenza:
«Lord Bial, l’Imperatrice ha la massima fiducia... »
Bial sollevò una mano dalle unghie laccate:
<<Tacete per favore! Marigold non si fida di me, e fa benissimo a mettermi una spia alle calcagna, ma avrei preferito un militare degno di questo nome! L'unica battaglia a cui avete partecipato è stata quando i pirati hanno distrutto la vostra nave ammiraglia! Vyghar di Linthael se la ride ancora di voi!>>



«Eravamo tutti d'accordo!» protestò Travemund.
Bial rise:
«Certo, così d'accordo che Ellis vi ha spedito subito in galera, e buttato via la chiave»
Travemund era esaspetato:
«Adesso l'imperatrice è Marigold di Gothian!»
L'Eunuco annuì:
«La quale vi manda qui per sollecitarmi a fare da mediatore con Ellis, Masrek e Marvin»
L'ammiraglio si limitò a tacere.
Bial sospirò di nuovo:
«E oltre a spiarmi e a giocare con i soldatini che altro farete, Ammiraglio?»
Travemund si riscosse:
«Ho un mandato imperiale ben preciso: ritrovare la principessa Alienor e il pirata Vyghar, prima che possano commettere danni contro l'imperatrice!»
Bial lo guardò divertito.
«Tanti auguri, Ammiraglio! I miei servizi segreti sono stati presi in giro per vent’anni da questo Vyghar e dalla sua alleanza!»
Gli occhi di Travemund si fecero incandescenti: 
«Badate bene, Lord Bial: se dovessi scoprire che voi conoscete dove si trovano e che li state proteggendo, giuro che finirete impalato vivo. E sarebbe la fine che vi meritate, considerati i vostri costumi! »
Bial sorrise:  «Ah, ecco cosa mi mancava… lezioni di etica sessuale dallo stallone della Dama Gialla! Vi si sente ancora indosso il profumo di giunchiglia della nostra cara sovrana»



Gli occhi di Travemund tornarono al loro colore nocciola opaco.
«Non solo uno stallone e nemmeno una pedina!»
Bial annuì:
«Se lo dite voi...»
L'Ammiraglio ebbe uno scatto d'ira, strattonò l'Eunuco per una manica, e alzò la voce: <<Fareste meglio a tenermi in maggiore considerazione!>>
L'Eunuco fu affascinato da quel gesto e lo osservò con uno sguardo femmineo e languido: <<Tutto dipende dalla vostra disponibilità. Il mio letto non odora di giunchiglie, ma se ne traggono molti più vantaggi...>>
Travemund rimase allibito. 
Nel frattempo le guardie dell'Eunuco lo presero in consegna.
<<Portatelo a meditare in una cella dell'ala nord e fate in modo che sia tenuto sotto stretta sorveglianza fino a quando non sarà più... come dire... collaborativo...>>
E con un gesto della mano bianchissima, l'Eunuco indicò che l'udienza era terminata.


N.d.A.

L'ammiraglio Auran Travemund è rappresentato da Renly Baratheon ne "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" di George Martin. Il nome è ispirato all'ammiraglio della flotta di Cersei Lannister, Aurane Waters, e alla città portuale di Travemunde presso Lubecca (città in cui sono ambientati "I Buddenbrook" di Thomas Mann).

Bial l'Eunuco è interpretato da Bill Kaulitz dei Tokio Hotel.

Vyghar di Linthael è intepretato da Johnny Depp nel ruolo del capitano Jack Sparrow nella serie "Pirati dei caraibi".


venerdì 15 giugno 2012

Gothian. Capitolo 70. Marigold si allea con Bial l'Eunuco

Charlize-Theron-Snow-White-andthe-Huntsman

L'incontro era stato organizzato nella massima segretezza, e nessuno poteva saperlo meglio di Bial l'Eunuco, che per vent'anni era stato il capo dei servizi segreti imperiali.
Questa volta però sul trono c'era un'imperatrice diversa, Marigold di Gothian, la Dama Gialla, "nome d'arte" della venerabile Edwina Ataris, l'Immortale, la figlia del Fuoco.
Bial aveva viaggiato in incognito, travestito da donna, cosa che gli risultava molto più facile che apparire un uomo, per quanto evirato.
Quando però era giunto nell'Acropoli di Lathena ed era stato ammesso nella Piramide imperiale, aveva avuto il permesso di indossare di nuovo il suo abituale mantello nero.



Certo era tutta un'altra cosa rientrare negli appartamenti privati che erano stati di Ellis e vederli trasformati da questa nuova sovrana che era, nella mente di Bial, sostanzialmente una strega, per quanto di bell'aspetto.
Ai tempi di Ellis, Bial deteneva anche l'incarico di Primicerius Sacri Cubicoli, cioè di custode della sacra stanza da letto dell'imperatrice.
Ed era proprio lì che l'incontro con la nuova sovrana avvenne.
Marigold lo attendeva in piedi, con aria stranamente gentile e amichevole.
Temo gli Alfar, anche quando portano doni!
Era una riminiscenza, contraffatta, di un antico poema dei Lathear.
Timeo Danaos, et dona ferentis
I Danai erano stati i dominatori del Continente Occidentale, ed avevano costretto i Lathear a fuggire verso il Continente Centrale, dove arrivarono alle foci del fiume Lathe, da cui avevano preso il nome, prima si chiamavano Rumi..
Con questo spirito, l'Eunuco si inginocchiò e baciò l'anello imperiale della Dama Gialla, un diamante altrettanto giallo!



<<Vostra Maestà Imperiale>> disse, rimanendo in ginocchio a capo chino.
Marigold, mostrando ancora quella strana ed inquietante gentilezza, così fuori luogo in una donna acida come lei, rispose con voce soave, prendendo le mani dell'altro:
<<Vi prego alzatevi, Lord Bial, questa era casa vostra, fino a un mese fa, e sono io l'intrusa!>>
Bial, cercando di essere nel contempo cortese ed ironico, rispose:
<<Questa reggia, Maestà, vi ha atteso per mille anni! Ed ora è illuminata dalla vostra dorata presenza>>
La Dama Gialla non era solita farsi incantare dai complimenti di persone notoriamente ipocrite come Bial, ma quel giorno aveva impostato tutto il suo atteggiamento alla pazienza diplomatica.
<<Lord Bial, prego accomodatevi. Devo parlarvi di qualcosa di molto importante, ed ho bisogno del vostro consiglio>>
Bial rimase sorpreso: quella donna non aveva mai ascoltato il consiglio di nessuno, tranne che quello di suo padre Atar, demone del Fuoco Distruttore.

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<<Nel Continente Centrale si sta preparando una guerra che non è solo tra re e popoli, ma anche, e soprattutto, tra demoni e angeli, e anche all'interno delle gerarchie demoniache, vi è uno scontro per il potere. Lo scontro è tra il demone Eclion, signore delle Tenebre e...



e tra Gothar, signore dei Ghiacci, detto il Consigliere, perché i suoi consigli....



...sono quelli più ascoltati da Ahriman, il dio del Male>>
Bial annuì: conosceva bene queste dinamiche, per quanto non fosse stato iniziato agli Arcani Supremi. Nella lotta tra Eclion e Gothar, chiaramente il padre di Marigold, Atar, era l'ago della bilancia.
<<Pensavo, Maestà, che voi aveste già scelto di allearvi con Eclion>>
Marigold apparve turbata:
<<Mio padre Atar non intende schierarsi a favore di nessuno dei due contendenti. Pare invece propenso a favorire un Nuovo Patto che preveda l'alleanza tra me, voi, Masrek Eclionner e suo figlio Marvin, con la benedizione dell'angelo del sole Belenos, di quello delle foreste Kernunnos e di quello della ninfa delle acque, Vivien. Questo patto prevede l'eliminazione di Elner XI, che è vostro nemico, e del Conte Fenrik di Gothian. E infine il mio matrimonio con Marvin Eclionner-Vorkidian>>
L'Eunuco non si era aspettato quella mossa. Credeva che il patto si sarebbe concluso tra Elner e Marvin, e che quest'ultimo avrebbe sposato Alienor di Alfarian, e tutti insieme avrebbero sconfitto Fenrik.
<<Voi e Marvin Vorkidian? Ma avete atteso per mille anni di potervi ricongiungere con Arexatan...>>
L'imperatrice annuì.
<<La personalità di Elner XI si è rivelata più forte di quel che pensassi e le altre memorie di Arexatan sono state inquinate. Ne è nato un ibrido che mi fa orrore>>
Bial lo sapeva da molto tempo, ma continuava a fingersi meravigliato:
<<In ogni caso dovreste cercare un compagno di puro sangue Eclionner. E Marvin Vorkidian...>>
La Dama Gialla si inalberò:
<<Marvin Eclionner-Vorkidian! E' importante il cognome di suo padre! E comunque per me non è un problema cambiare marito. Questo sarebbe il quarto... certo un po' troppo giovane, ma io sono un'immortale!>>



Bial fissò la Dama Gialla negli occhi color ambra:
<<Quale sarà il mio ruolo in tutto questo? E soprattutto, quale sarà la mia ricompensa?>>
Marigold sorrise:
<<Mi piacciono le persone che parlano chiaro e vengono subito al dunque. Riguardo al premio, mi pare ovvio: se farete bene il vostro lavoro, sarete reintegrato nel ruolo di Ministro dei Servizi Segreti. Quanto al vostro ruolo, Lord Bial, sarebbe come sempre quello di intermediario. Vi rivolgerete ad Ellis, su cui avete molto ascendente, e lei convincerà Masrek a portare suo figlio dalla mia parte. Del resto anche gli angeli Belenos e Cernunnos stanno per comunicare a Marvin questa proposta>>
L'Eunuco ricambiò il sorriso:
<<Il vostro secondo marito, il Conte Fenrik, avrebbe definito questa proposta come "un'offerta che non si può rifiutare">>
La Dama Gialla rise, ricordando il precedente coniuge e le sue famose perifrasi.
<<E' un sì?>>
Anche Bial rise:
<<Ovviamente è un sì! Credevate che potessi starmene in un angolo lontano dagli intrighi? Mi permetto di dirvi che avete preso un'ottima decisione rivolgendovi a me. Considerate l'alleanza come già conclusa. Presto il Nuovo Patto sarà stipulato!>>


N.d.A.

Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.
Bial l'Eunuco è interpretato da Bill Kaulitz, cantante dei Tokio Hotel.
Belenus e Cernunnos sono divinità celtiche.

domenica 20 maggio 2012

Gothian. Capitolo 59. Il Conte Fenrik schiera i suoi eserciti



Lord Fenrik Steinberg, conte di Gothian e nuovo re degli Alfar, si era fermato alcuni giorni presso la città di Elenna sul Dhain, per riorganizzare il regno prima di procedere nei suoi progetti di conquista.




Per lord Fenrik, tornare in quella città, dopo diciotto anni dalla Primavera di Sangue, faceva un certo effetto.Quasi una nostalgia.
Ma questa volta di sangue ne ho fatto scorrere di più!.
I biondi ed orgogliosi Alfar, discendenti degli Elfi e degli uomini del norderano stati umiliati: molti erano fuggiti a sud, molti erano stati uccisi perché si erano ribellati, alcuni però avevano avuto salva la vita, perché si erano dichiarati pronti a servire i conquistatori come schiavi.
Tra gli aristocratici, i più avveduti avevano accettato il morso del vampiro, ed erano andati ad affiancare le truppe di Albini che stavano avanzando nelle foreste e verso i valichi delle montagne, preparandosi all'invasione della Federazione Keltar.



Le case e i campi erano per lo più abbandonati.
Presto si ripopoleranno. Gli schiavi Alfar si riproducono in fretta.
La città di Elenna appariva più tetra persino rispetto ai giorni in cui Sephir Eclionner l'aveva assediata, durante la Primavera di Sangue.









I Lathear  di Sephir Eclionner erano umani. E infatti i miei Albini li travolsero! Che giorno di gloria fu quello in cui resi il principe della corona uno Sciancato!
Tutta l'arroganza imperiale era stata abbattuta in un solo giorno, così come in quegli ultimi giorni era accaduto all'orgoglio degli Alfar.
Ora però i sopravvissuti mi attendono al varco, per la rivincita, ed io non li deluderò!
Lord Fenrik poteva contare, oltre che sui suoi Albini-vampiri, anche sulle creature mostruose che si erano risvegliate dall'ibernazione, grazie all'ausilio del suo genitore Gothar, il Consogliere, demone dei ghiacci!
Tra gli altri si erano risvegliati, nell'ordine: il mostro Cloverfield, compresi i suoi parassiti, che erano comunque più grandi di un uomo!



Il Rancor, che era sempre affamato.



I Ghoul, vampiri di rango inferiore, mangiatori di cadaveri.



Gli Zombie, i cadaveri resuscitati come morti-viventi.



Ma la forza bruta, da sola, non era sufficiente per costruire un nuovo ordine mondiale, specie quando tra gli avversari c'erano i prediletti di demoni molto potenti e di dei ancora più potenti.
Marvin Vorkidian sta scoprendo i suoi poteri! Presto si renderà conto che la dea delle acque, Vivien, ha creato una barriera di magia, a protezione del territorio dei Keltar... e questo riequilibra le forze a loro favore!
Se poi il ragazzo aveva in sé le memorie di Vorkidex, allora era già in grado di coalizzare il suo popolo e di renderlo molto minaccioso.
In questi casi bisogna saper giocare d'astuzia, e quella, grazie ad Ahriman, non mi è mai mancata!
Avrebbe dovuto offrire a Marvin Vorkidian la possibilità di una mediazione, per eliminare Marigold, la loro comune nemica.
Devo impedire che i Keltar e i Lathear si coalizzino contro di me. Devo fomentare le loro divisioni! E nel frattempo, circondare la Federazione, in modo da poter trattare partendo da condizioni di forza!
Ogni cosa a suo tempo. Aveva aspettato tanto che ormai, giorno più o giorno meno, non faceva molta differenza. Meglio agire con pazienza e accortezza, pianificando ogni singola mossa.
L'astuzia unita alla forza è invincibile!


N.d.A.

Il Conte di Gothian è rappresentato da Alucard di Castlevania. Ha le caratteristiche di Vlad Tepes Dracula.
La città di Elenna sul Dhain è rappresentata dalle rovine della città di Osgiliath, sul fiume Anduin, ne "Il Signore degli anelli" di J.R.R. Tolkien.
I mostri di Cloverfield sono tratti dall'omonimo film.
Il Rancor è ispirato al mostro che compare ne "Il ritorno dello Jedi", in Guerre Stellari, nella prima parte del film. E' di proprietà di Jabba de Hutt.
I ghoul appartengono al folklore arabo.
La rappresentazione degli zombie è quella classica de "La notte dei morti viventi". Mentre i vampiri sono dei non-morti, che conservano la loro personalità e le loro fattezze, gli zombie sono cadaveri in decomposizione che hanno la facoltà di muoversi e di uccidere, avendo perso completamente ogni personalità preesistente.
I Keltar sono ispirati ai Celti.
I Lathear sono ispirati agli antichi Romani.










domenica 29 aprile 2012

Gothian. Capitolo 49. Il Conte Fenrik dà inizio all'invasione del Nord.


In fondo quei mille anni non erano stati così lunghi.
Erano scivolati via fin troppo presto.
Quando aveva sottoscritto l'Antico Patto, un millennio prima, Lord Fenrik Steinberg, Conte di Gothian, credeva che la noia avrebbe prevalso, e invece non era andata così.

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C'era stato molto da fare.
Prima di tutto doveva trasformare il suo popolo, gli Albini, da una condizione di diseredati ed esiliati nei ghiacci dell'Artico ad una esercito di Vampiri pronti a conquistare il regno di coloro che li avevano perseguitati nel passato, gli Alfar.
Maledetti Alfar! Ci avete espulso dal vostro regno solo perché ci consideravate una "razza inferiore". Eravamo troppo pallidi per i vostri gusti! Ma presto imparerete ad apprezzare il pallore della morte!
Gli Albini che Fenrik aveva trasformato in Vampiri col proprio morso, avevano a loro volta trasmesso la condizione di non-morte ai loro simili, finché tutto il popolo non aveva assunto le caratteristiche del suo Conte.
Il primo Vampiro di Gothian è stata mia madre, Herbertha von Steinberg!


Herbertha era nata dall'unione del precedente conte di Gothian, un anziano nobile di Alfarian, con una principessa albina, ed aveva anch'ella le caratteristiche degli Albini. Era figlia unica, e quando aveva ereditato il castello di Gothian, stava cadendo in rovina, come il popolo albino in seguito alle persecuzioni degli Alfar.
Per vendicare il proprio popolo Herbertha aveva evocato il demone Gothar, signore dei Ghiacci, ed aveva concepito con lui il figlio Fenrik, ma era morta dandolo alla luce. Per questo Gothar l'aveva trasformata in un Vampiro.


Per decenni aveva seminato il terrore in tutto il nord dei territori degli Alfar, ridando dignità al popolo degli Albini, che la considerava al pari di una regina e di una semi-dea.
Con suo figlio Fenrik era stata una madre amorevole, ma possessiva. 
Aveva atteso che divenisse adulto, prima di chiedergli se voleva essere trasformato in Vampiro. Fenrik aveva acconsentito, ma la madre non gli aveva detto che una volta trasformatosi avrebbe perso la capacità di generare figli. Quando se ne era reso conto era troppo tardi.
Un vampiro può avere rapporti sessuali,  ma non può generare un suo discendente!
Herbetha era diventata un vampiro dopo aver messo al mondo Fenrik! E questo lui l'aveva appreso solo dopo la sua trasformazione in un non-morto.
Questo era stato l'inizio dei loro conflitti. La madre diceva di averlo fatto per il suo bene.
Ma l'errore fondamentale di Herbertha era stato un altro.
Non avrebbe dovuto opporsi alla mia alleanza con Marigold.
In quel modo ella aveva offeso sia il demone Atar, signore del fuoco, sia il demone Eclion, signore delle tenebre, che proteggeva Edwina, la futura Marigold, perché era stata e sarebbe tornata ad essere un giorno la compagna di Arexatan Eclionner.
La sera stessa del Patto, Herbertha aveva manifestato la sua opposizione, ed era stata uccisa da Eclion e da Atar, senza che il demone Gothar potesse difenderla, perché la conclusione di un accordo era troppo importante in quel momento.Gothar però aveva giurato vendetta contro gli altri due demoni.
E così quella notte, la contea di Gothian perse la sua Contessa-Vampiro, ma ne ottenne una nuova, la Dama Gialla!



Fenrik non era un sentimentale. Per le donne provava desiderio fisico, ma niente di più.
Finché non ho conosciuto lei.
Edwina voleva l'immortalità, e lui gliel'aveva concessa, per quanto sapesse che il fuoco di Atar, che sempre ardeva in lei, l'avrebbe protetta dalla trasformazione in una non-morta. Era divenuta immortale, senza diventare un Vampiro, ma il prezzo era quello di vivere confinata nel castello di Gothian, in una condizione di sonno quasi permanente, fino a che Fenrik non avesse deciso di risvegliarla.
Avrei dovuto lasciarla dormire fino ad oggi. Ma gli eventi di diciotto anni fa, a Elenna sul Dhain, hanno cambiato tutto.
Gli Albini erano dovuti intervenire a fianco degli Alfar per fermare i Lathear, guidati da Sephir Eclionner, principe della corona.
La furia con cui resi Sephir Eclionner uno Sciancato, in quello storico duello, rivelò a me stesso e al demone Eclion che il mio desiderio di possesso nei confronti di Edwina era diventato troppo grande. Ad Elenna ho voluto stravincere, spinto anche dal desiderio di rivalsa di mio padre Gothar, e questo non è stato gradito da parte degli altri demoni.



Per placare l'ira di Eclion, aveva dovuto risvegliare Edwina prima del tempo e stringere con lei un nuovo accordo, che la lasciasse libera di allontanarsi da Gothian.
Per questo la destai, il giorno stesso della battaglia, nell'anno della Primavera di sangue! E al suo risveglio, lei seppe di essere libera e volle ricrearsi una nuova identità, per poter tornare ad Alfarian senza destare sospetti. Quel giorno ella divenne Marigold di Gothian, mia moglie!
Era stato solo un matrimonio di interesse, con un accordo ben preciso, basato sulla spartizione del potere. A Fenrik sarebbe toccato il regno degli Alfar e la metà del regno dei Keltar, a nord dell'Amnis. Tutto il resto, sarebbe spettato a Marigold, che l'avrebbe controllato in quanto amante dell'imperatore dei Lathear.
Ma lei ora ha fatto annullare il matrimonio! Vuole diventare imperatrice! E questo non era nei patti!

Charlize Theron: 'Snow White' Evil Queen Picture!

Non era solo una questione di potere e di prestigio. E nemmeno una questione di possesso.
Lei mi ha tolto il più grande dono: la libertà di non amare.
Non avrebbe saputo spiegare esattamente come era potuto succedere. Era accaduto e basta. L'amava e la voleva per sé. Avrebbe conquistato tutto il Continente fino a Lathena per riaverla!
Il Patto era scaduto, i suoi Albini-Vampiri potevano finalmente risvegliarsi dal loro lungo sonno e agire:
<<Andate a sud ! >>  gridò << E scatenate l'Inferno!>>





N.d.A.

Fenrik di Gothian è rappresentato da Alucard di Castlevania.
Herbertha von Steinberg è rappresentata da due quadri di Luis Royo.
Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore".