martedì 5 marzo 2013

Gli eredi di Gothian. Capitolo 66. Marigold esce di scena, ma ritornerà.



Lady Marigold Edwina Ataris von Steinberg, Contessa di Gothian, era assisa sul Trono Nero nella sala centrale del castello, quando la figliastra Daenerys e il suo nuovo compagno Marvin Eclionner Vorkidian arrivarono a Gothian.
Sapeva che non era una visita di cortesia.
Daenerys mi ha tradito e Marvin vuole punirmi. Il Gioco del Trono funziona così: o si vince o si muore. Ed io ho perso.
Fuggire non aveva più senso.
"Tedium tandem eum et fugae et vitae cepit". Così accadde a un grande del passato. L'immortalità alla lunga diventa noiosa.
La prese la stanchezza sia della fuga, sia della vita.
Li affronterò qui, nella sala del trono di Gothian. Nessun luogo potrebbe essere più adeguato di questo!
Attese, con la mente calma.
Il fertile terren, la mente calma... dormi serena nella notte...
La notte! Una lunga, eterna notte.
Nox est perpetua una dormienda.
Le citazioni le venivano naturali nei momenti di malessere.
Anche questo è un segno della fine.
Aveva quasi voglia di concludere il prima possibile quella commedia che non la divertiva più.
Daenerys e Marvin la raggiunsero poco dopo e lei non fece nulla per mascherare la delusione della sconfitta degli Albini e dei Drows.
Fingere contentezza sarebbe stato inutile.
Ora io sono solo un intralcio, e loro lo sanno fin troppo bene.
Marvin parlò con decisione:
<<Marigold, tu occupi indegnamente quel trono. Avevi divorziato dal Conte di Gothian, prima della sua morte, e quindi non hai alcun diritto di ereditare il castello e la contea. Per questo ti ordino di cederlo alla tua figliastra e di ritirarti a vita privata>>



<<Dovrai passare sul mio cadavere>> dichiarò Marigold.
Sapeva che era enormemente rischioso sfidare Marvin, dopo la sua metamorfosi, ma non voleva certo tornare di nuovo relegata in qualche stanzetta fredda e disadorna, dove il tempo non passava mai.



Marvin fu molto chiaro:
<<Se non mi obbedisci, è quello che farò. Ti avverto, Marigold: ora ho i tuoi stessi poteri, e sono molto più giovane di te. Hai ancora una possibilità di scelta: vivere in disparte o morire. Ti sto offrendo più di quanto meriti. Lascia il potere, e avrai salva la vita!>>
Marigold si avvicinò a lui, come se volesse dirgli qualcosa a bassa voce.
<<Credi di essere furbo, Marvin Vorkidian, ma  hai ancora molto da imparare. Puoi anche illuderti di uccidermi, la mia anima si reincarnerà ed inseguirà la tua in eterno. Ancora non l'hai capito, ma un giorno saprai esattamente qual è il legame che ci unisce. Sei avvertito, Marvin! Ora esco di scena, ma ritornerò. Prima o poi ritornerò!>>
Poi scattò velocissima addosso a Marvin intenzionata a colpirlo.
La finta non aveva colto di sorpresa il giovane, che riuscì a fermala, spingendola di nuovo a sedere sul trono.
La prese alla gola, paralizzandone i movimenti: la stringeva così forte che sembrava quasi un amante, e invece era il suo strangolatore.
Daenerys la teneva ferma per le braccia, mentre il peso dell'armatura di Marvin le bloccava le gambe.
Marigold tentò inutilmente di far scaturire il fuoco dalle sue mani, ma si rese conto che persino suo padre Atar, il Fuoco Segreto, l'aveva abbandonata. Forse era il Talismano di Marvin, con la piramide dorata, a portare anche il demone del fuoco dalla parte del discendente di Eclion, trasformatosi in creatura di Gothar il Consigliere, signore dei ghiacci.
Marigold si ricordò di una profezia che le aveva pronunciato sua madre, la prima veggente del monte Konar.
"Imperatrice tu sarai e contessa di Gothian e poi di nuovo imperatrice, fino a quando non verrà un'altra, più giovane e più bella di te, a distruggerti e a portarti via ciò che avrai di più caro"... si riferiva a Daenerys! Ed io che ho sempre creduto che fosse Alienor! Il destino ogni tanto ci fa questi scherzi...
Poi si preoccupò per i suoi figli, Anakin e Valyria:
"Regneranno anche loro: d'oro saranno le loro corone e i loro sudari"
Mentre la presa d'acciaio di Marvin le impediva il respiro, Marigold ricordò anche l'altra parte della profezia.
"E quando non ti resteranno più lacrime per piangere, arriverà il Predestinato, il Vàlonqar, e chiuderà le sue mani attorno alla tua gola bianca, finché non sopraggiungerà la morte"
Ecco, si era dunque giunti all'ultimo atto.
Ma ci sarà una nuova occasione per me... quando i tempi torneranno ad essermi favorevoli. Ora posso anche lasciare questa terra e migrare in un'altra dimensione. I miei figli, nel frattempo, continueranno la mia opera.
Mentre Marvin la strangolava, la giovinezza abbandonava il volto di Marigold.
E siccome a chi sta morendo a volte è concesso di vedere il futuro, vide sua figlia Valyria, come sarebbe stata da grande. E la vide bellissima e dura, come la regina di Sparta nell'anno delle Termopili.
Ah, Valyria, figlia mia: sarai una sovrana migliore di me!



Le assomigliava in tutto, ma aveva i capelli e gli occhi neri degli Eclionner.
Avrebbe ereditato da suo padre Sephir anche il pessimo carattere?
Un giorno l'avrebbe saputo.
Ritornerò, Marvin! Prima della fine di tutto, noi ci rivedremo.
Infine, con le ultime energie residue, reclinò il capo in avanti, mantenendosi comunque seduta sul trono.
Qualis regina pereo! 



Morirò, ma lo farò da regina. 
C'era della dignità in tutto questo.
Mentre il respiro le mancava, ripensò alla sua lunghissima vita e le sembrò di essere stata felice.






Cast

Lena Headey (Cersei Lannister) - the hon. lady Marigold Edwina Ataris von Steinberg, Contessa di Gothian
Lena Headey (Regina di Sparta nel film 300) - principessa Valyria Eclionner, figlia di Marigold e Sephir.

Gli eredi di Gothian. Capitolo 65. Lilieth e Igraine.



Lilieth Vorkidian, contessa di Linthael e reggente del regno dei Keltar in nome di suo figlio Marvin, aveva appena ricevuto le ultime notizie provenienti dalla città di Elenna sul Dhain, quando sua nuora, la regina Igraine Canmore di Logres, si fece annunciare come se fosse lei stessa il capo dello stato.



Come spesso accade, tra nuora e suocera il rapporto non era dei migliori.
Lilieth avrebbe voluto che suo figlio sposasse Alienor di Alfarian, ma agli dei era piaciuto diversamente.
Dis aliter visum.
Igraine le fece una quasi impercettibile riverenza e poi le disse:
<<Circolano strane voci sul modo in cui Marvin ha liberato la città di Elenna. Si parla di un suo accordo con Daenerys di Gothian, e persino con Marigold! Non possiamo tollerare che queste menzogne si propaghino!>>
Lilieth sapeva che non erano menzogne: la Sezione Speciale dei servizi segreti, guidata da sua madre Ariellyn, l'aveva informata su tutto.
<<Ha riportato due regni sotto il nostro controllo>>
Igraine guardò la reggente con occhi di ghiaccio:
<<A che prezzo! Considera la mia vergogna! Lasciata sola, all'ottavo mese di gravidanza, mentre lui fa da cavalier servente alla Divoratrice di Cuori!>>
Lilieth cercò di essere comprensiva:
<<Il mio primo marito mi lasciò quando Marvin era appena nato. E si mise con sua sorella Ellis. Eppure io non ho mai voluto annullare il matrimonio. In certe situazioni, specie quando c'è di mezzo la politica, l'orgoglio in amore è un limite>>
Igraine non la prese bene:
<<Siamo una strana famiglia. Tu porti in grembo il figlio del tuo secondo marito, che nascerà dopo mio figlio, pur essendo formalmente suo zio. Credo che tutto questo ci stia screditando, e che ormai tra Ellis e noi la gente faccia ben poca differenza>>



Lilieth si chiese se Igraine era venuta a sapere dell'ultimo incesto della scandalosa ex reggente imperiale.
Anche lei incinta di mio figlio, lei che è sua zia!
In verità, anche Lilieth si vergognava degli incesti che avevano fatto cadere nel ridicolo la Dinastia, insieme a tutti gli altri scandali.
Il Sentiero Dorato di Marvin non è affatto così splendente come avevo creduto! La sua metamorfosi in un non-morto ha suscitato enormi perplessità e polemiche.
Lei stessa non era del tutto convinta:
Non posso seguirti lungo questo sentiero, Marvin. Il mio compito, qui, è quello di portare ordine. Non posso rischiare ciò che tu hai osato. Ci sono diversi tipi di immortalità, e il tuo mi ripugna.
Risollevò lo sguardo triste verso la nuora:
<<Lui non tornerà. Devi accettare l'idea che la mia reggenza non è più solo un fatto transitorio>>
Igraine si infuriò:
<<Chiederò la tua destituzione al prossimo Consiglio!>>
Marvin lo aveva previsto e aveva assicurato che il Consiglio avrebbe accordato fiducia alla Reggenza.
<<Sono in gioco entità sovrumane. Tu sei iniziata agli Arcani Supremi. Non dovresti meravigliarti di questa evoluzione>>
L'altra scosse il capo violentemente:
<<Marvin si è contaminato col Male!>>



Lilieth si rifutava di crederlo:
<<Al contrario! Ha convertito al Bene sia Daenerys, sia i suoi fedelissimi!>>
Igraine non ci credeva:
<<Marvin è perduto, ormai! Ha abbandonato la nostra causa, e la sua stessa famiglia!>>
La reggente sospirò:
<<Questa è l'apparenza. Ma non dobbiamo fermarci ad essa. In fondo, di fronte al sovrumano, siamo tutti ciechi o sordi. Non ci manca forse un sesto senso, per sentire un altro mondo, ovunque, intorno a noi? Cosa c'è intorno a noi che non possiamo sentire?>>
Era una citazione da Dune, in particolare dalla Bibbia Cattolica Orangista.
Igraine colse il riferimento:
<<Che il suo destino fosse sovrumano lo sapevo anch'io e non ne ho mai dubitato. Ma non avrei mai immaginato il modo... e il mezzo...>>
Non rimaneva molto altro da dire e Lillieth lo disse:
<<L'anello che gli ho donato, il Talismano, era destinato proprio ad evitare gli effetti collaterali dannosi della metamorfosi. L'ho conservato per una vita intera: era l'anello ereditario dei Pendragon e dei Vorkidian. Speravo di non doverlo mai affidare a Marvin prima del tempo, ma mi sbagliavo. Lui ne aveva bisogno subito, ed io non ho esitato. Lui non è un vampiro: è un non-morto con caratteristiche ibride, ma certamente sovrumane. E' un Messia, il suo compito d'ora in avanti sarà molto più elevato della politica di cui ci occupiamo>>
Igraine comprese, ma non accettò quella situazione:
<<Lui aveva promesso di amarmi e ha tradito questa promessa>>
Lilieth sospirò:
<<Non aveva altra scelta. Lungamente sospeso dentro l'anima di una metafisica assente, lui ha scoperto di avere una ragione d'amore ben più alta>>



Cast

Claire Forlani (Igraine di Camelot) - Lilieth Vorkidian di Linthael, reggente dei Keltar
Sophie Turner (Sansa Stark) - Igraine Canmore di Logres, regina dei Keltar
Eva Green (Morgana di Avalon) - Ellis Eclionner
Paul Atreides - Marvin Eclionner Vorkidian

Gli eredi di Gothian. Capitolo 64. Marvin libera Elenna sul Dhain.



Dopo la defezione degli Albini (i vampiri fedeli a Daenerys di Gothian) e dei Drows (gli elfi oscuri fedeli a Morgil Thalion), fu molto facile per Marvin Eclionner Vorkidian, divenuto un immortale, liberare Elenna sul Dhain dall'assedio guidato da Daemon Iceblood.
Tutti mi davano per morto, finito, spacciato... e invece eccomi qua, accolto come un trionfatore.
Nessuno aveva creduto in lui, durante quel primo anno di regno.
Ricordava una delle accuse che il druido Bendeigid, capo dell'opposizione e congiurato, gli aveva rivolto poco tempo prima:
"Tu Marvin Eclionner Vorkidian, figlio di principi e nipote di re e imperatori, non sei capace di governare, come non lo erano i tuoi antenati!"
Marvin conosceva bene gli errori degli Eclionner e dei Vorkidian, ma era non aveva intenzione di ripeterli:
"Governo un intero regno!" aveva esclamato, con indignazione.
Benedeigid lo aveva subito gelato:"Lo perderai!"
Marvin aveva ribatutto: "Governo anche il regno degli Alfar!"
E il vecchio druido, implacabile: "Perderai anche quello!"
Era un pensiero diffuso, e molti in segreto speravano che accadesse.
E invece vi sbagliavate tutti! Io sono tornato e sono più forte di prima!
Mentre gli Alfar, i discendenti degli elfi luminosi e degli uomini del nord, lo acclamavano lungo le strade di Elenna sul Dhain, Marvin pensava a ciò che avrebbe detto a Ser Ywain de Bors, il governatore della capitale, che non aveva perso tempo a sposarsi con Aurora di Alfarian, una principessa del sangue, zia di Alienor.



E' tempo di avviare le procedure per la successione al trono degli Alfar.
Alienor e suo fratello dovevano confrontarsi una volta per tutte.
Quell'idea era soltanto la prima parte di un lunghissimo progetto istituzionale, che prevedeva una Confederazione Continentale con a capo un Imperatore supremo, che fosse nel contempo anche un Messia.
Era il ruolo che Marvin aveva ritagliato per se stesso.
Non si illudeva però di non incontrare resistenze.
Molti non accetteranno mai la mia metamorfosi, persino sapendo che il talismano mi ha protetto dagli aspetti peggiori.
Di fatto, quando ci si poteva ancora nutrire come un umano, la non-morte dei vampiri diventava molto simile all'immortalità ed eterna giovinezza.
Ma, comunque, non avrebbero capito.
 Una cosa, per lo meno, risulterà chiara. Sono rimasto immune dalla malvagità, ed ho convertito al Lato Luminoso sia Daenerys di Gothian, sia tutti i suoi alleati. Un giorno potrebbero ringranziarmi per tutto questo. 
Per il momento Daenerys aveva preferito rimanere in disparte. Sapeva che ci sarebbe voluto del tempo perché gli umani la accettassero come compagna di re Marvin.
Mia moglie Igrain non lo accetterà mai. E così tutto il clan dei Canmore delle Highlands e gli altri "uomini della regina". Un partito molto potente, a Caemlyn.



E comunque, Igraine darà alla luce il mio unico figlio legittimo. L'ho visto nel futuro. Si chiamerà Arthur e sarà un grande re.
Mentre era immerso in questi pensieri, Marvin vide ser Ywain e la principessa Aurora che gli venivano incontro, seguiti a breve distanza da Hans Axel di Alfarian, il fratello di Alienor, che pretendeva il trono per sé.



Dopo brevi convenevoli, Marvin comunicò ad alta voce il suo messaggio:
<<Cari cittadini di Elenna e cari Alfar del regno: la guerra è finita!>>
Un sincero applauso accolse quella sua dichiarazione. La guerra aveva portato la popolazione civile allo stremo.
<<Gli Albini e i Drows si sono arresi senza condizioni, e le loro forze si sono disperse. Ora è tempo che la legittima dinastia dei re degli Alfar sia restaurata sul trono>>
E qui si arrivava alle "dolenti note".
<<So che esiste una disputa tra chi sostiene che a ereditare il trono sia la primogenita del defunto re Kerelic, e cioè la principessa Alienor di Alfarian, e chi invece sostiene che la successione spetti al qui presente principe Hans Axel di Alfarian, in nome della legge Salica che esclude i maschi dalla successione, ma anche in considerazione del fatto che Alienor ha avuto una figlia dall'imperatore Elner XI ed aspetta il suo secondo figlio, concepito prima del divorzio. Non è ben visto nemmeno il fatto che la principessa intenda sposare l'ufficiale di marina ed ex pirata Lorran Plum. Io non intendo schierarmi. Gli Alfar hanno ancora le loro istituzioni e sarà in quella sede che, liberamente, prenderanno le loro decisioni>>
In verità Marvin preferiva Alienor, senza ombra di dubbio, e le sue previsioni la vedevano già come regina.



<<Fintanto che la controversia non sarà decisa, il duca Yvain de Bors manterrà, pro tempore, la reggenza, coadiuvato da sua moglie, la principessa Aurora di Alfarian, che è sorella del defunto e compianto re Kerelic>>
Quella soluzione risultò accettabile per i nobili Alfar.
Marvin si rivolse poi a bassa voce a Yvain:
<<Non posso trattenermi a lungo. Devo definire la situazione nel Nord, e poi dovrò occuparmi anche di ciò che rimane dei congiurati a Sud, a Lathena>>
Il reggente annuì:
<<Mio signore, fermati almeno per oggi, cena e dormi qui ad Elenna, e poi domani potrai ripartire>>
Marvin fu d'accordo:
<<Ti spiegherò tutta la verità riguardo alla mia metamorfosi e ti toglierò ognuno dei dubbi che ora leggo nei tuoi occhi>>
Yvain abbassò lo sguardo, arrossendo, cosa che suscitò l'ilarità di sua moglie e dello stesso Marvin.
<<A cena ti mostrerò che la mia dieta è sempre la stessa!>>

Cast

Loras Tyrell - Ser Yvain de Bors, duca di Amnisia e governatore di Elenna sul Dhain.
Sophie Turner (Sansa Stark) - regina Igraine Canmore di Logres
Jamie Campbell Bower (Caius Volturi) - Hans Axel di Alfarian
Athenodora Volturi - Aurora di Alfarian, duchessa di Amnisia
Tamzin Merchant (Catherine Howard Tudor) - principessa Alienor di Alfarian

Moda maschile negli anni Settanta (classica e per gli adulti).



Nella foto qui sopra vediamo Roger Moore nei panni di James Bond, negli anni '70 del secolo scorso.
Il suo vestiario è un ottimo esempio per introdurre la moda per gli adulti di quel periodo.
Esaminiamo gli elementi essenziali:

1) Il colletto della camicia è molto ampio con le ali lunghe, appuntite e disposte ad angolo acuto.

2) La cravatta è ampia, lunga e spessa e il nodo è grande, spesso sul modello del doppio Windsor.

3) La giacca è aderente al corpo e presenta un ampio risvolto con le punte verso l'alto.

4) E' presente il gilet abbinato alla giacca, in quello che si chiama "abito a tre pezzi", in inglese "three pieces suit"

5) I pantaloni, come si può vedere nella foto qui sotto, sempre con Roger Moore nei panni dell'agente 007, sono stretti fino al ginocchio e poi si allargano, in una forma svasata (qui ancora non troppo evidente), che venne poi chiamata "a zampa d'elegante", "a campana"







Mancano, nel look di Roger Moore, alcuni elementi che caratterizzarono la moda anche degli adulti negli anni '70, specie nella seconda parte. Sto parlando dei capelli lunghi e delle basette lunghe.
Qui si possono presentare vari esempi.
Yves Saint laurent, nella prima e nella seconda metà degli anni Settanta, i favolosi "Seventies".





Dustin Hoffman, in "Tutti gli uomini del presidente", sullo scandalo Watergate, porta i capelli lunghi pur essendo vestito in camicia e cravatta:



Robert Redford ha una capigliatura che copre in parte le basette e le orecchie.



Un tipo di pettinatura che ritroviamo nell'immagine a sinistra della foto che segue:



Abbiamo anche esempi illustri e raffinati di quel tipo di capigliatura e basette. 
Qui sotto possiamo vedere un giovanissimo Luca di Montezemolo con Gianni Agnelli.



Da notare come entrambi portassero l'orologio sopra il polsino della camicia!
Qui sotto abbiamo sempre Montezemolo.



Troviamo anche un giovane Silvio Berlusconi in versione "capellone" e "basettone"



Qui lo vediamo, giovanissimo, con la prima moglie, Carla Dell'Oglio, molo somigliante alla figlia Marina.



Berlusconi e la prima moglie sono stati sposati dal 1965 al 1985.
E qui vediamo Silvio in una posa un po' inquietante, con un panama che ricorda Al Pacino nel Padrino Atto II.



Per rimanere nell'ambito della politica abbiamo anche una foto dell'attuale Presidente della Repubblica quando era un po' più giovane.
Come potete vedere un accenno di basette lo aveva perfino Giorgio Napolitano! 



Ciò che ho presentato è la moda per adulti negli anni Settanta del Novecento, ma bisogna tener conto del fatto che proprio negli anni '70 la moda dei giovani assunse una autonomia anticonformista e ribelle, spesso ispirata dai divi del mondo dello spettacolo e della musica, di cui parlerò nel prossimo post di storia della moda.