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martedì 6 novembre 2012

Gothian. Capitolo 116. Marigold sotto assedio.



Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, odiava sentirsi debole, e non avrebbe mai dato a nessuno la soddisfazione di percepirla come tale.
Occorre disciplina, e capacità di sopportazione del dolore e della stanchezza.
Era il suo orgoglio a parlare, eppure queste parole le parevano vuote e prive di senso. Improvvisamente tutti i suoi anni si facevano sentire come un macigno sulla schiena. Persino respirare era uno sforzo. Era come se la luce ed il fuoco si fossero lentamente spenti in lei e nella sua immagine. Non indossava più nemmeno i soliti abiti dorati. La Dama Gialla non era più così gialla come un tempo.
Si sforzò di concentrarsi sui problemi concreti.
La flotta imperiale si è ammutinata. Avevo mandato l'ammiraglio Travemund a distruggere la Vedetta Lathearica e ad eliminare Bial l'Eunuco, e invece l'Eunuco ha sedotto Travemund e lo ha portato dalla sua parte... cose da pazzi...
Le defezioni si facevano più numerose di giorno in giorno.
I topi abbandonano la nave che affonda.
Mentre passeggiava lungo i giardini pensili della Piramide di Lathena, lady Marigold rifletteva sulla situazione.
Sono sotto assedio. Devo trovare una strategia per salvare il salvabile.
Ogni strategia che si rispettasse doveva individuare innanzi tutto le priorità.
Qual è la mia priorità? Vincere o sopravvivere?
Si rese conto che in realtà, come sempre, quando c'era di mezzo il potere, quell'alternativa era solo apparente.
Quando giochi al gioco del Trono, o vinci, o muori.



E lei si era spinta troppo in là nel gioco del Trono. Ora il suo meraviglioso trono dorato stava scricchiolando.
Nel mio Impero non esistono terre di nessuno... non esistono vie di mezzo... o si vince, o si muore...
Quel mantra rimbombava nella sua mente come un gong.
O si vince, o si muore...
La paura e l'ansia erano emozioni nuove per Marigold.
Oh, Ellis, ora ti capisco... ora conosco la tua paura e la tua solitudine... ora so perché mi hai lasciato il Trono: lasciarmi il potere era la tua ultima occasione per vivere!
Sentì un improvviso bisogno di bere.
<<Portatemi del vino rosso!>> ordinò alle dame di compagnia.
Cercò di rilassarsi.
Tutto dipende da chi vincerà la guerra del Nord. Se vincesse Fenrik, potrei diventare l'ago della bilancia tra lui e Sephir Eclionner, e stabilire un nuovo patto tra i tre demoni che si spartirebbero il continente: Gothar il Consigliere, signore del ghiaccio...




... mio padre Atar lo Splendente, signore del fuoco...



...e il terribile Eclion l'Oscuro, signore delle tenebre...



Sarebbe spettato a quest'ultimo il compito di stabilire quale dei suoi discendenti privilegiare. Forse Elner poteva ancora salvarsi... forse c'era ancora una alternativa al matrimonio col vecchio Sephir.
Elner perdonami... ho ricercato in te Arexatan, ma solo ora mi rendo conto che tu valevi mille volte più di lui! Se me ne fossi accorta in tempo, avrei capito che anche se i sogni passati si interrompono, ne possono nascere di nuovi, più grandi e più belli...
Si era umiliata nel tentativo di poter sposare Marvin Vorkidian, e aveva ricevuto il primo rifiuto della sua vita.
Quando una donna che si ritiene irresistibile riceve il primo rifiuto, qualcosa muore dentro di lei.
Mentre sorseggiava il vino del sud, rosso scuro come sangue, Marigold si ritrovò a pensare che in fondo, anche Marvin era un Eclionner, e non era esente dalla maledizione di quella stirpe.
Se vincesse lui, visto che non potrò sedurlo, dovrò far leva sul suo lato oscuro... in fondo è così facile cedere al Male, o indurre gli altri a farlo...
Si chiese se valesse la pena averlo anche solo per una notte, magari con un incantesimo.
C'era una ragione: in tutta la sua vita esisteva una sola cosa che non aveva mai avuto: un figlio!
Un figlio... un figlio di sangue Eclionner! Solo allora potrò ritenermi soddisfatta!

venerdì 2 novembre 2012

Gothian. Capitolo 114. Vyghar affronta il consiglio dei pirati



Una volta giunti all'isola di Tortuga, i pirati del seguito di Vyghar di Linthael furono accolti con tutti gli onori dagli anziani membri del Consiglio dei Pirati Nobili.
Vyghar aveva le idee molto chiare.
Dobbiamo saccheggiare Lathena! Quella città è un covo di ladri, assassini, politicanti senza scrupoli e grandi ricchi spietati e schiavisti. Assaltarla sarebbe solo un regolamento di conti tra bande rivali.
Assaporò il pensiero di eliminare il senatore Fuscivarian, il primo ministro Sephir Eclionner e naturalmente l'imperatrice Marigold.
Resta il problema che Sephir è protetto dal demone Eclion e che Marigold di Gothian è una strega che con i poteri di Atar può incenerirci da lontano.
A meno che non fossero prima loro a lanciare il fuoco.
Alienor mi ha indicato la soluzione: l'olio nero che galleggia nell'acqua... l'acqua che brucia! 
Lilieth invece era stata molto perplessa:
<<Vyghar, vogliamo forse diventare come la parte peggiore di quelli a cui ci opponiamo?>>

After hours of peripheral existence, Igraine (Claire Forlani) finally gets to shine in an episode bearing her name. The more prominent of her two parts, however, develops a different character.

Il cuore buono di Lilieth si opponeva a qualunque misura drastica.
Per amore di lei farei qualsiasi cosa... ma gli altri pirati non mi consentiranno di sgarrare alle regole base della pirateria.
Aveva convocato l'Assemblea dei pirati dell'Oceano Occidentale.
Non possiamo perdere questa occasione. Siamo in guerra, e le guerre non si vincono con le buone maniere!
Lilieth però non glie l'avrebbe perdonato.
Doveva cercare di convincere gli altri capitani che esisteva anche per loro un codice d'onore.
<<Vi informo>> esordì <<che la capitale dell'impero, Lathena, è priva di protezione via mare. La flotta infatti si è ammutinata e si è spostata nell'Oceano Orientale e poi verso nord, presso la Vedetta Lathearica, dove l'eunuco Bial governa la resistenza in nome del legittimo erede imperiale, Marvin Vorkidian, figlio di Lady Lilieth Vorkidian, la donna che amo, e di Masrek Eclionner>>
I capi pirati si guardarono tra loro sorridendo:
<<Ehi, ne hai fatta di strada, Vyghar! Sei ormai entrato nelle famiglie reali di mezzo mondo!>>
Un altro aggiunse:
<<Sei stato per vent'anni il tirapiedi del vecchio Sephir Eclionner lo Sciancato, e adesso che lui è a un passo dal trono, lo vuoi pugnalare alle spalle?>>
E un terzo:
<<Dicono che tu ti sia molto rammollito, da quando ti sei preso una cotta per quella bella signora! Non starai mica diventando una persona per bene?>>



Vyghar era furioso, ma non poteva negare che nelle accuse dei capi pirati ci fosse un fondo di verità.
Ma come sempre ogni cosa vera può essere smentita con una menzogna ben architettata, poiché nelle migliori menzogne c'è sempre molta verità, anche se presentata in modo fantasioso.
<<Ho fatto carriera, che c'è di male? Tradisco Sephir? E' lui che mi ha scaricato per mettersi dalla parte della Dama Gialla! E infine, non mi sono affatto rammollito: sono qui per proporvi di un'azione di guerra! Abbiamo l'occasione per conquistare Lathena! Un tesoro immenso ci aspetta!>>
Il pirata anziano dai lunghi baffi, scosse il capo:
<<Anche se Lathena non fosse protetta via mare, come tu dici, beh... il vecchio Sephir ha dieci legioni accampate poco fuori le mura! Non ci farebbero nemmeno mettere mezzo piede nella capitale!>>
Era l'obiezione principale, su cui Vyghar aveva già riflettuto molto a lungo.
<<Ho preso contatti con il senatore Aralte Velares, principe di Marina Sedovia e capo dell'opposizione imperiale. Sarebbe disposto ad aprirci le porte della città, se noi giureremo di rispettare determinate regole. Inoltre l'eunuco Bial mi ha fatto sapere che i suoi Servizi Segreti controllano ancora molte legioni e molte province dell'Impero, oltre alla flotta. Infine possiamo contare sull'appoggio dei sacerdoti della Grande Canonica>>
I membri del consiglio valutarono queste opportunità.
Il corsaro dalla barba bianca e dal cappello nero con un tanto di pennacchio, chiese:
<<E tutta questa gente cosa ci guadagna da una nostra razzia a Lathena?>>
Vyghar sorrise:
<<Il potere! E la garanzia che noi requisiremo le ricchezze dei sostenitori del regime, ma non toccheremo le loro. E' un grande affare per tutti, se sapremo concentrare le nostre forze contro l'Oligarchia che domina l'Impero. Un'occasione così non si presenterà un'altra volta!>>


lunedì 22 ottobre 2012

Gothian. Capitolo 106. Le nuove trame di Bial l'Eunuco



Tutto stava procedendo come aveva previsto.
Le pedine si muovono sulla scacchiera in modo fin troppo regolare.
Bial l'Eunuco aspettava che tutti gli altri si indebolissero a vicenda, e nel frattempo tesseva le sue trame, come un ragno ben nascosto dietro un sasso.
I rapporti di forza si equivalgono, l'equilibrio tra Bene e Male non è stato ancora infranto.
Bial era rimasto fedele ad Ellis Eclionner, che ora stava dalla parte di Marvin.
Però anche Fenrik ha il suo fascino! Chissà se sono vere le voci che dicono che sia un grande amatore? 
L'Eunuco, con la sua immagine femminea, aveva sedotto molti uomini, compresi quelli che aborrivano la sodomia.
Perfino l'ammiraglio Travemund non ha resistito alla mia attrattiva. Ed avere la Flotta Imperiale dalla mia parte è qualcosa di molto utile per i miei piani.
L'Ammiraglio era riuscito a convincere i capitani di molte navi a passare dalla parte di Bial.



Ma c'erano anche altri potenti alleati.
Il Clero della Grande Canonica: padre Ulume, padre Sulmen e persino lo spettro del Priore Mollander! Tutta la vecchia guardia di Ellis Eclionner si sta riorganizzando per spianare la strada a Marvin Vorkidian.
Bial non vedeva l'ora di conoscerlo, per quanto non si illudesse di poterlo sedurre.
Ammesso che riesca a sconfiggere Fenrik di Gothian!



L'Eunuco non riusciva a mettere a tacere quella parte di lui che subiva il fascino del Conte.
Farebbe di me un vampiro... potrei vivere in eterno, mantenendo inalterata la mia bellezza!
Però l'idea di succhiare sangue per l'eternità non lo esaltava particolarmente.
Lo stesso Travemund aveva scherzato grossolanamente su quel punto con una battuta irripetibile, ma facilmente immaginabile.
Volgare ma divertente... al contrario di Fenrik, raffinatissimo, ma totalmente privo di senso dell'umorismo.
Bial gli avrebbe insegnato volentieri anche quello.
Oh, ma che pensieri stupidi! Il gioco del potere non si vince certamente stando dalla parte di chi ha più fascino!
Il punto, come sempre, era capire chi era il più forte.
Fino a pochi giorni prima, Fenrik era considerato imbattibile, ma dopo la sua sconfitta nella Battaglia dei Draghi e la sua rinuncia all'assedio di Camelyn il mito dell'invincibilità del conte di Gothian si era incrinato.
Depotenziando i draghi, Atar ha chiaramente manifestato di preferire Marvin come genero. Questa lotta intestina tra il demone del fuoco e quello del ghiaccio sta favorendo Marigold.



Ma era altrettanto evidente che Marvin non l'avrebbe mai sposata, e questo avrebbe potuto portare il demone Atar ad allearsi con Eclion per favorire una unione dell'imperatrice con il vecchio Sephir Eclionner.



Era tempo che Marigold e Sephir si scontrassero e finissero per eliminarsi a vicenda.
Devo dare inizio alla fase più delicata del mio piano.
Avrebbe dovuto mettersi subito in contatto con i suoi alleati a Lathena, e convincerli ad agire il prima possibile.
E' tempo di muovere anche gli alfieri e le torri, se voglio dare scacco alla regina!





N.d.A
Oltre al cantante dei Tokio Hotel, hanno partecipato: Renly Baratheon, Alucard di Castlevania, Cersei Lannister e Tywin Lannister.


sabato 20 ottobre 2012

Gothian. Capitolo 104. Fenrik dà l'assalto alla capitale di Marvin


Al terzo giorno di assedio della città di Caemlyn, capitale del neocostituito Regno dei Keltar, il Conte Fenrik di Gothian, re degli Alfar, decise di passare alle maniere forti e ordinò ai suoi draghi di assaltare la città.



Erano enormi, di colore nero, con aperture alari immense e dalle loro bocche usciva il fuoco distruttore di Atar.
A dire il vero Atar, il demone del fuoco, è il padre di Marigold, e non posso più contare sulla sua simpatia.
Marigold aveva sicuramente chiesto ad Atar di depotenziare la forza dei draghi.
L'assalto che venne scagliato fu poderoso e per alcuni minuti, il Conte di Gothian pensò di avere la vittoria a portata di mano.



I draghi sputarono fuoco e fiamme sugli arcieri di Marvin, che stavano in prima linea, sulle mura.



Fenrik si trovava a distanza, ed osservava Caemlyn da lontano, e gli pareva piccola e vulnerabile, in confronto al suo enorme esercito.



Con il binocolo osservò le rocce alla base della città assediata e vide che le uscite di sicurezza erano ben difese, e che le fiamme dei draghi si erano spente ed erano diventate fumo.
La sua rabbia divenne incontenibile.
Maledizione! Atar ha indebolito i draghi! E' stata Marigold a chiederglielo! Lo ha fatto per salvare il suo favorito, Marvin Vorkidian!
Dalle feritoie delle torri e delle soffitte i Keltar al comando di Marvin scagliavano frecce molto potenti e avvelenate, che privavano i draghi della loro ormai sfinita energia, tanto che alla fine scesero tutti a terra, uno sopra l'altro, stanchi e senza più la capacità di lanciare fiamme.



Poi, lentamente, morirono uno dopo l'altro.
Un vortice d'ira si creò intorno alla pallida figura del Conte, che sfogò i suoi impulsi spezzando il bastone del comando.

Ancora una volta le mura e le abitazioni di Caemlyn avevano retto all'assalto delle sue creature.
Quelle mura e quelle case state costruite con marmo e granito. E Marvin ha il potere di tutte le gerarchie angeliche, che custodiscono quelle mura! 
Ma il fallimento dell'assedio era principalmente colpa di Atar e Marigold.
Non si era mai visto qualcosa del genere! Se i draghi avessero avuto la forza che Atar ha loro negato, allora oggi festeggerei una vittoria, invece di rimuginare sulle cause della disfatta! Marigold pagherà per tutto questo!
Era chiaro ormai che Caemlyn non sarebbe caduta, e che bisognava cambiare strategia.
Fenrik aveva un piano di riserva.
Aggireremo la città, e punteremo a invadere la pianura amnisiana, il vero cuore del regno dei Keltar! Se riuscirò a far uscire Marvin dalla rocca, avrò la vittoria in pugno!





N.d.A.
Il Conte Fenrik Steinberg di Gothian è rappresentato dal personaggio Alucard di Castlevania, dell'omonimo gioco elettronico giapponese. A sua volta, il personaggio di Alucard di Castlevania è ispirato al vampiro più famoso della storia, il conte Dracula di Transilvania, che storicamente è identificabile con il principe Vlad Tepes Drakul di Valacchia, detto l'Impalatore, per il modo atroce con cui faceva eseguire le condanne a morte dei nemici. Vlad fu ucciso da un rivale che si era alleato con i Turchi, rendendo la Valacchia (oggi parte della Romania) uno stato vassallo dell'Impero Ottomano. I suoi discendenti vissero in un castello isolato in Transilvania, e furono considerati demoni, anche se il cognome Drakul (che voleva dire nel contempo "demone" e "drago") derivava dall'appartenenza del principe all'Ordine del Dragone di Ungheria.
Le altre illustrazioni sono tratte dal racconto di Tolkien "La caduta di Gondolin", nel prequel mitologico della sua saga, "Il Silmarillion".

giovedì 18 ottobre 2012

Gothian. Capitolo 102. Marigold affronta Sephir Eclionner



L'umore di Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, era decisamente peggiorato negli ultimi giorni, e questo malessere interiore era percepibile anche dal suo volto, sempre più cupo e stanco, e dal suo abbigliamento non più così lucente come un tempo.
La mia magia sta declinando. Solo se riuscirò a siglare un Nuovo Patto potrò tornare a godere dell'immortalità e dell'eterna giovinezza.
Il piano prevedeva che Elner fosse ucciso in guerra e che Marvin diventasse il suo prossimo marito, ma su questo ultimo punto quasi tutti erano contrari, compreso l'interessato.
Quel ragazzo insolente! Se vorrà salvare sua madre, dovrà scendere a patti con me!
Avere Lilieth Vorkidian e Alienor di Alfarian come prigioniere era l'unica vera garanzia di salvezza per la ormai ex Dama Gialla.
Ma c'erano dei pericoli incombenti: lo spettro di padre Mollander, le trame dell'eunuco Bial e soprattutto le pressanti insistenze di Sephir Eclionner, che voleva siglare con lei il Nuovo Patto, e sposarla.



Il vecchio principe della corona, per quanto sofferente alla gamba destra, deturpata dalle ferite infertegli dal Conte Fenrik di Gothian presso Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue, era ancora un uomo vigoroso e volitivo, anche dal punto di vista sessuale.
<<Sposami, Marigold!>> le aveva detto <<Ed uniremo insieme le forze di Eclion e di Atar, in un Nuovo Patto, per fondare una nuova Dinastia imperiale, e donarti una nuova immortalità!>>
L'imperatrice non aveva alcuna intenzione di assecondarlo:
<<Attualmente sono sposata con tuo nipote Elner e sono interessata all'altro tuo nipote, Marvin. Tu sei troppo vecchio e storpio per i miei gusti, è meglio che te ne faccia una ragione!>>
Sephir non l'aveva presa bene:
<<Ho il controllo dell'esercito! Potrei detronizzarti oggi stesso!>>
La minaccia cadde nel vuoto:
<<Ed io ho ancora una magia sufficiente per incenerirti con un solo gesto, come ho fatto con padre Mollander!>>


Sephir considerò la minaccia. Era reale, e per di più egli non aveva i poteri da negromante del vecchio Priore, il cui fantasma continuava ad aggirarsi nella reggia di Lathena.
<<Marvin non accetterà mai di sposarti, nemmeno se minaccerai di uccidere Lilieth ed Alienor. Sarebbero loro stesse, per prime, a supplicarlo di non scendere a patti con te>>
Marigold ripensava a quella conversazione e rabbrividiva, seduta nel buio della sala del trono.



Era stato un errore parlare a Sephir di quell'argomento, soprattutto quando aveva toccato il discorso della decisione di Marvin.
<<Tuo nipote non ha scelta. Nessuno di noi ha scelta. Il libero arbitrio, su cui si fondano le religioni, le teodicee e gli Arcani Supremi, in realtà non esiste!>>
Sephir non era un teologo, e nemmeno un iniziato agli Arcani Supremi, ma non era per nulla convinto delle argomentazioni di Marigold.
<<Marvin può scegliere e ha già scelto! Lui serve Ahura Mazda, il nostro nemico!>>
Quello era stato il punto più delicato della conversazione.
<<E' facile scegliere il Bene quando è evidente che sta in maggioranza da una parte. Ma quando si troverà qui, e dovrà decidere se salvare sua madre o venire a patti con me, cioè con il Male, allora le sue certezze vacilleranno. La sua scelta dipenderà dalla sua storia passata, quella che lo ha reso la persona che è, in una concatenazione di cause ed effetti, fino a risalire alla sua indole ereditata dai genitori e plasmata dall'educazione impartitagli da sua nonna e dai suoi insegnanti... e quindi si baserà su fattori che, in ultima istanza, non dipenderanno da lui. Ecco perché dico che il libero arbitrio non esiste!>>
Sephir era pensieroso:
<<Non ti facevo così determinista. Pensi davvero che non abbiamo alcuna autonomia? Che siamo soltanto le conseguenze di una infinita concatenazione di causa e di effetto? Io ho scelto il Male, come te, per trarne evidenti vantaggi!>>
Marigold scosse il capo:
<<No, io e te abbiamo scelto il Male perché siamo discendenti di due demoni! Eclion e Atar ci hanno arruolato nel loro esercito quando ancora eravamo in embrione. E le vicende della vita ci hanno reso ancora più crudeli. Solo Ellis ha avuto la fortuna di un grande amore ricambiato, qualcosa che ti tocca in sorte e che ti redime. Ma per noi che non abbiamo null'altro tranne il potere, non c'è speranza. Tu parli di determinismo... altri lo chiamano Destino, ma il senso è sempre lo stesso. Non ci si può sfuggire in alcun modo! Nessuno evade da questo carcere da vivo!>>




Marigold di Gothian è interpretata da Cersei Lannister. Sephir Eclionner da Tywin Lannister.




domenica 16 settembre 2012

Gothian. Capitolo 99. Marigold affronta Alienor e Lilieth



Il volto di Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, appariva pensieroso e stanco.
Eppure doveva essere il giorno del suo trionfo: aveva catturato le due donne che complottavano contro di lei, e le avrebbe usate come ostaggi per ricattare Marvin Vorkidian. Eppure c'era qualcosa che non andava.
Alienor è più radiosa che mai! E' sopravvissuta a prove terribili... eppure eccola lì, fresca come una rosa in boccio... mentre io sento il peso dei millenni...
Come poteva sperare di competere con lei per destare l'interesse di Marvin?
<<Avvicinati Alienor, fatti vedere bene... mi sembri ancora più bella dei tempi in cui eravamo ad Alfarian, ed io ti facevo da dama di compagnia. E' curioso, vero, il destino? Ora sono io la sovrana, e tu l'ancella>>
Alienor si avvicinò con serenità, senza paura. Si sentiva più forte della sua nemica.
<<Alla fine ci sono arrivata anch'io, a Lathena, anche se con qualche mese di ritardo>> e le sorrise con aria di sfida.



<<C'è poco da scherzare, Alienor!>> ribatté Marigold <<Tu non volevi sposare Elner Eclionner. Dovresti ringraziarmi se l'ho sposato io!>>
Il silenzio calò nella sala del trono. La Dama Gialla era furiosa.
Tutti osservano Alienor, e pensano: "Ah, se fosse stata lei a sposare l'imperatore!"
Marigold fu investita da un'ondata d'odio verso quella ragazzina insolente, che pareva comportarsi già da padrona davanti a tutti cortigiani.
Sephir Eclionner e Fuscivarian si staranno godendo lo spettacolo dalle tribune. 
La rabbia si trasformò in un senso di disgusto generalizzato.
Ma cosa mi sta succedendo? Persino vestirmi di giallo mi è venuto a noia...
Erano in molti a sussurrare che l'imperatrice stava perdendo dei colpi.
C'è stato un tempo in cui ero anch'io una fanciulla solare come Alienor. Anche per me splendettero candidi soli... 
Ricordava la poesia "fulsere tibi candidi soles..."
Distolse lo sguardo dalla sua rivale e si concentrò sull'altra donna, quella che sarebbe dovuta diventare la sua futura suocera, anche se era molto più giovane di lei.
<<Lady Lilieth, anche voi dovreste essermi riconoscente per il fatto che, mentre eravate impegnata a salvare il mondo, io ho incaricato il Duca di Amnisia di vegliare su vostra madre e su vostro figlio, ed ho permesso loro di vivere al sicuro dalle spie di Ellis Eclionner e del suo eunuco>>
Lilieth la fissò con aria minacciosa:
<<Il Duca era al servizio del vostro precedente marito, Fenrik di Gothian, e se non fosse stato per la protezione di quelle che voi chiamate spie dell'eunuco, mia madre e mio figlio sarebbero divenuti la colazione del Vampiro!>>



L'accusa rimase sospesa nell'aria, perché colei a cui era rivolta era troppo impegnata ad osservare nel dettaglio l'immagine di Lilieth,
La bellezza e la giovinezza di Lady Vorkidian erano di per sé un affronto per Marigold.
Ha passato quasi diciott'anni in prigionia in quel borgo putrido di Tupile, in mezzo alle pecore e ai pirati, eppure eccola lì, anche lei bella come un fiore...
Marigold sospirò:
<<Sarebbe saggio, Lady Lilieth, che noi cercassimo di imparare ad andare d'accordo, come se fossimo già una famiglia>>
Lilieth sgranò gli occhi:
<<Allora è vero che volete costringere mio figlio a sposarvi!>>
L'imperatrice annuì stancamente, come se recitasse una commedia che le era venuta a noia da molto tempo:
<<Certo che è vero! E lui farà bene ad accettare la mia proposta, oppure voi e la vostra giovane protetta sarete sacrificate al dio Atar, mio padre, secondo l'antico rito.... bruciate vive!>>
La minaccia ebbe stranamente l'effetto di tranquillizzare la corte, che sentiva quella frase molto più consona al solito umore della Dama Gialla.
<<Preferirei bruciare all'inferno, piuttosto che vedere mio figlio tra le tue grinfie, strega!>>
La reazione di Lilieth fu accettata da Marigold con una semplice battuta ironica:
<<Bene, Lilieth, vedo che ci diamo del "tu". E' già un progresso... >> poi indicò l'anello di zaffiro che l'altra donna portava al dito: <<Mi pare di riconoscere quell'anello...
anello fidanzamento kate middleton
...l'ho visto nel ritratto della povera principessa Wensy, la madre di Ellis e di Masrek... era il suo anello di fidanzamento! Me l'ha raccontato tuo suocero, il vecchio Sephir Eclionner: se è veramente l'anello che lui donò a Wensy, credo che lo riconoscerà>>


Lilieth aveva sperato che Marigold non se ne accorgesse, ma del resto, se avesse provato a nasconderlo, avrebbe destato ancora più sospetto.
<<Quando Sephir era in guerraWensy lo donò a Masrek, e poi Masrek lo donò a me, quando ci fidanzammo. Io sono ancora la moglie legittima di Masrek Eclionner, il che fa di me l'attuale legittima Principessa della Corona>>
Marigold sorrise:
<<Ti piacerebbe, vero? Ma fintanto che Masrek non verrà qui di persona a reclamare i suoi diritti, tu sarai soltanto una mia prigioniera. E siccome quella tua sottospecie di marito se la intende con sua sorella, non ti resta altra speranza che aspettare l'arrivo di tuo figlio, con il sigillo imperiale e molta voglia di sposarmi!>>
A quel punto intervenne Alienor:
<<Se ti interessa tanto conoscere Marvin, perché non vai tu da lui, con il tuo esercito, ad aiutarlo a sconfiggere i Vampiri del tuo ex marito?>>



L'imperatrice la aggredì come una furia:
<<Non ti ho dato il permesso di parlare, stupida ragazzina!>> e la colpì con uno schiaffo memorabile.

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Poi fece un cenno ai pretoriani:
<<Portate queste due miserabili nella Torre e fate presidiare la zona circostante!>>
Il Prefetto del Pretorio annuì:
<<Sì, Maestà. E la zona costiera?>>
Marigold indicò Lord Vyghar di Linthael:
<<Se ne occuperà il nostro bel pirata! Gli ho fatto un'offerta che non si può rifiutare... se farà il bravo lo nominerò Ammiraglio della flotta imperiale... in caso contrario,  finirà arrostito insieme a queste due eretiche insolenti, quando le manderò al rogo!>>











In questo capitolo i ruoli dei personaggi che compaiono nelle foto sono interpretati da Cersei Lannister, Tamzin Merchant, Igraine Camelot, Tywin Lannister. L'anello di fidanzamento è quello di Diana Spencer, principessa di Galles, poi passato a Kate Middleton, duchessa di Cambridge.


giovedì 2 agosto 2012

Gothian. Capitolo 93. Le trame di Bial l'Eunuco e padre Ulume




Dalla cima della Vedetta Lathearica, Bial l'Eunuco poteva vedere molto lontano.
A sud c'era l'impero Lathear, di cui era, "de facto", ancora il capo dei Servizi Segreti, pur mantenendosi in una posizione di apparente neutralità.
A nord c'era il neocostituito Regno dei Keltar, di cui Marvin Vorkidian era stato proclamato sovrano.
Tutto sta andando esattamente come avevo previsto!



Aveva elaborato una strategia di ampio respiro e di lungo periodo, e fino a quel momento era riuscito a far in modo che le pedine del gioco del trono si muovessero esattamente come voleva lui.
Quella strategia era frutto di una alleanza con l'altro grande tessitore, Padre Ulume, nuovo priore della Grande Canonica.
Attendeva il suo arrivo con interesse.
Il punto di vista del Clero è sempre molto importante nel gioco del trono!
Quando finalmente gli fu annunciato l'arrivo del sacerdote, Bial tornò nel suo studio e si preparò mentalmente a tenere testa a quel potente conoscitore degli Arcani Supremi.
Ulùme entrò con passo deciso ed espressione ispirata da intuizioni mistiche. Gli occhi rossastri parevano contemplare realtà non visibili ai comuni mortali.



<<Che Ahura Mazda benedica la vostra persona e la vostra causa, Lord Bial!>> dichiarò, impartendogli una benedizione.
Bial si finse commosso e ardente di fede. In realtà era piuttosto divertito.
Questi fanatici mi fanno sempre ridere, anche quando operano per una buona causa.
Ma la sua risposta fu di ben altro spessore:
<<Sia fatta la volontà del sommo Ahura Mazda>>
Ulume finalmente parve soddisfatto, e passò ad argomenti più concreti, con grande sollievo dell'Eunuco:
<<Lord Bial, ho assistito, due giorni fa, al discorso di Marvin Vorkidian all'Assemblea dei Keltar: ebbene, il nostro piano è stato coronato da un successo oltre ogni aspettativa>>
L'Eunuco si mantenne impassibile.
C'è una regola importante, nel gioco del potere: se si vince, non bisogna mai stravincere.
Stravincere significava attirarsi l'invidia degli dei e degli uomini.
<<Vi prego, Padre Ulume, raccontatemi la vostra versione dei fatti>>
Con queste parole intendeva far presente al prete che lui conosceva già i fatti attraverso le sue spie, mentre non conosceva l'interpretazione che il Clero di Lathena attribuiva a quei fatti.
Ulume era troppo felice per accorgersi di quella sottigliezza:
<<Ha rimarcato di essere un Vorkidian ed ha ripudiato il cognome Eclionner. E' un grande atto di coraggio. Ma ciò che interessa maggiormente al mio Clero, alla mia religione, e alla Grande Canonica, è che ha riconosciuto pubblicamente Ahura Mazda come unico Dio del Bene, contrapposto ad Ahriman come unico Dio del Male. In questo modo ha sancito il suo ruolo di Profeta, ottenendo dai druidi più giovani l'approvazione per passare dal politeismo al di-teismo. Due dei, serviti da angeli e demoni!>>



Bial conosceva a sufficienza gli Arcani Supremi per rendersi conto che quella, in sé, non era una novità.
<<Reverendo Padre, mi permetto di osservare che i druidi conoscevano già questo dualismo o come dite voi... ah... di-teismo...>>
Ulume non colse la sfumatura ironica della voce di Bial, che se ne rallegrò.
Non gradirebbe il mio umorismo.
Il sacerdote volse di nuovo gli occhi al cielo, come se stesse parlando con Ahura Mazda in persona:
<<Marvin ha rivelato che esistono ancora templi dedicati al Dio del Bene, e si trovano a Caemlyn, l'antica, leggendaria capitale dei Keltar. Ciò significa che Ahura Mazda potrà essere pregato direttamente dai fedeli, senza l'intercessione di quelle che erroneamente erano considerate divinità minori, e che sono soltanto intelligenze angeliche>>
Bial colse immediatamente le implicazioni pratiche di quella svolta:
<<Questo tipo di riforma religiosa potrebbe suscitare veramente una guerra santa contro Fenrik di Gothian! I Keltar sarebbero animati dalla fede, combattendo con più zelo e fervore!>>
Il prete alzò un indice verso il cielo:
<<E soprattutto con la benedizione di Ahura Mazda, la cui potenza può schiacciare le forze del male! Marvin ha persino citato l'antica formula: "non prevalebunt!">>
L'Eunuco colse in questo il pericolo di una deriva fanatica e di una volontà di "stravincere":
<<Mi è stato detto che i druidi anziani non hanno preso molto bene questa citazione dalle sacre scritture dei Lathear. Voi restate sempre loro nemici, in tema religoso!>>
Ulume minimizzò:
<<La maggioranza dei druidi sta con Marvin! Sanno che ergli è il Profeta che li guiderà alla vittoria: "In hoc signo vinces!">>





Sotto questa insegna vincerai... la stessa formula dell'impero Lathear!
Bial sospirò:
<<Non sarà facile cercare di far convivere i Keltar e i Lathear sotto lo stesso sovrano>>
Ulume ne era consapevole, ma pareva ottimista:
<<E qui entrate in scena voi, Lord Bial! Dovete mettervi in contatto con tutti i Duchi del Regno dei Keltar: abbiamo bisogno della loro conversione, per far valere il principio "Cuius regio eius religio">>




Bial strinse i denti:
Alla prossima citazione in latheari giuro che lo strangolo!
Il significato comunque era noto: il popolo avrebbe dovuto osservare la religione del feudatario che dominava la sua regione.
<<Alcuni Duchi potrebbero scegliere di difendere il politeismo!>>
Questa volta fu Ulume a mostrarsi pragmatico:
<<Non credo: il monoteismo è un'idea molto cara i monarchi. Un solo Dio e un solo sovrano sulla terra!>>
Bial intuiva la pericolosità insita in quell'idea.
Marvin non è né un monarca assoluto, né un tiranno: se si accorgerà che la sua guerra santa potrebbe diventare un semplice strumento di potere, potrebbe persino ritirarsi dal gioco!
Preferì non dirlo ad Ulume.
<<Reverendo Padre, conto sulla vostra devozione alla causa di Marvin. Lo seguirete quando attaccherà il Conte Fenrik e lo proteggerete fino a Gothian. Ne avrà molto bisogno. Io invece tesserò l'alleanza con i Duchi e nel contempo con i Senatori di Lathena. E' chiaro che dorvrò trovare un modo per preparare la strada di Marvin al trono imperiale. Non potrò combattere contemporaneamente contro Sephir e contro Marigold: dovrò usarli uno alla volta per distruggere l'altro, specie tenendo conto che il primo è protetto da Eclion e il secondo da Atar, signora  del fuoco!>>
Il prete annuì:
<<Contate pure sulla collaborazione del Clero! Scriverò al Sommo Sacerdote in persona!>>
Bial sorrise, quella era una buona notizia:
<<Sia fatta la volontà di Ahura Mazda!>>











venerdì 27 luglio 2012

Gothian. Capitolo 87. Marigold contro il senatore Fuscivarian



Da alcuni giorni, Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, non faceva altro che pregare il suo illustre genitore, Atar, demone del fuoco segreto, perché le venisse in soccorso.
La situazione mi sta sfuggendo di mano.
Sephir Eclionner stava marciando su Lathena, massacrando gli abitanti di ogni città che attraversava, compiendo atti così orrendi e meschini da suscitare disgusto e sdegno anche tra i peggiori criminali.
Persino i demoni aborriscono Sephir, persino Eclion lo teme!
Quella scia di sangue avrebbe presto sommerso anche lei.
Continuava a pregare, ma il signore del fuoco non le dava risposte.
Un'ultima volta, ti supplico, aiutami, padre mio!
Bussarono alla porta:
<<Chi è? Sto pregando, non voglio essere distutbata!>>
Il primicerius sacri cubiculi, custode degli appartamenti imperiali, trovò il coraggio per rispondere:
<<Maestà, c'è il senatore Sibelius Fuscivarian. Dice che lo manda Sephir Eclionner...>>
L'imperatrice ebbe un sobbalzo.
Fuscivarian! L'anima nera del regime! Se Sephir l'ha liberato, è per mandarmi un avvertimento...
Cercò di dissimulare il suo terrore e impostò la voce in un tono freddo:
<<Fallo passare e lasciaci soli>>
Dopo pochi minuti, una sagoma nera e gobba entrò nella stanza.
Il senatore Fuscivarian era molto invecchiato, ed indossava il saio da monaco che gli era stato imposto proprio per volontà di Marigold, quando lo aveva esiliato a Marina del Campo.



Il senatore ammiccò ironicamente.
<<Vostra Maestà Imperiale, i miei omaggi...>>
Le parole erano concilianti, ma la voce era sarcastica e minacciosa.
Marigold fu percorsa da un brivido.
Quell'uomo ha ucciso la sua stessa figlia per motivi politici! 
Mascherando il proprio sdegno, Marigold rimase composta e, seppure con disgusto, offrì la mano da baciare a quell'orribile vecchio.
<<Senatore Fuscivarian... non avrei mai immaginato di rivedervi ancora, soprattutto qui a Lathena. Come avete fatto a fuggire da Marina del Campo e ad arrivare fin qui?>>
Il vecchio ridacchiò:
<<La mia condanna è stata revocata per ordine del nuovo Primo Ministro, il mio amato genero Sephir Eclionner, trionfatore su vostro marito Elner XI>>
Bastarono quelle parole per far capire a Marigold che il Gioco del Trono era perduto.
Sephir ha vinto! E mi manda il suo rognoso cane da guardia...
Eppure tra i due non c'era mai stata amicizia.
<<Pensavo che foste in pessimi rapporti con vostro genero. Mi era parso che Sephir vi ritenesse responsabile di aver convinto suo padre a diseredarlo e di aver causato la morte della sua amata consorte, la princpessa Wensy, vostra figlia!>>
Per un attimo rimasero entrambi in silenzio.
Si voltarono a guardare il ritratto della defunta Wensy Fuscivarian Eclionner, principessa della Corona, moglie di Sephir e madre di Ellis e Masrek. Nessuno aveva mai osato spostarlo da lì.



<<Mia figlia Wensy stava per denunciarmi al capo dell'opposizione, Aralte Velares, il principe di Marina Sedovia. Gli voleva rivelare tutto! Sapeva che io avevo istigato il vecchio Wechtigar XVI a diseredare Sephir, e poi lo avevo avvelenato! Io avevo costretto Masrek alla fuga! Io avevo istigato Ellis ad avvelenare suo marito Elner X e a tenere recluso suo figlio Elner XI.  Per questo, anche Wensy doveva morire! Se mi avesse denunciato, sarei stato condannato a morte per omicidio ed alto tradimento. Si trattava della mia vita contro la sua. Comunque, a spingerla materialmente giù da quella torre fu Ellis, non io!>>
Il vecchio doveva sentirsi molto sicuro di sé per ammettere di essere l'esecutore e il mandante di così tanti delitti.
Ellis ha spinto giù dalla torre la propria madre! E tutto per gelosia verso il fratello, e per sete di potere! 
E quel vecchio malefico si vantava dei propri delitti!
<<Ma che razza di famiglia siete, voi Eclionner?>>
Il senatore ridacchiò:
<<Ma io non sono un Eclionner! Avete le idee confuse, Maestà...>>
Marigold era esasperata:
<<Per trecento anni gli Eclionner e i Fuscivarian si sono incrociati tra loro, creando questo abominio! L'incesto era la regola nelle vostre due famiglie! Non è iniziato con Ellis... vi siete sempre sposati tra di voi, sempre lo stesso maledetto sangue!>>
Fuscivarian sorrise:
<<E ve ne siete accorta solo ora? Povera Marigold... vi credevate tanto intelligente, tanto astuta, e siete caduta nella nostra trappola... volevamo dividervi dal Conte Fenrik, e ci siamo riusciti! Ora non contate più niente!>>
La Dama Gialla ripensò con nostalgia ai tempi in cui era stata Contessa di Gothian.
Credevo che Elner mi avrebbe amata e difesa... ho sbagliato tutto... 
Cercò di non mostrare la propria rabbia:
<<Io almeno ho amato qualcuno, e non ho mai ucciso un mio parente. Se nonostante ciò dicono che sono perfida, allora voi che cosa siete?>>
Fuscivarian scrollò le spalle:
<<Sono il Presidente del Senato Imperiale!>>
E tornò a ridere con quel suo ghigno malefico.



Marigold sapeva che il vecchio aveva novantacinque anni:
<<Alla vostra età dovreste essere moribondo! Ma a quanto pare non vi vogliono nemmeno all'Inferno!>>
Il vecchio ebbe la risposta pronta:
<<Io ho quasi cent'anni, certo, ma voi, cara Marigold, ne avete più di mille, se non erro. Chi è dunque,  tra noi due, quello che non è gradito neanche all'Inferno?>>
L'imperatrice non colse l'umorismo del senatore:
<<Veniamo al dunque, Fuscivarian! Cosa dovete dirmi?>>
Il vegliardo divenne serio e minaccioso:
<<In primo luogo che Sephir Eclionner ha il controllo militare dell'Impero. Per ora si accontenterà della carica di Primo Ministro, ma quando Elner sarà eliminato, Sephir vi sposerà e voi avrete il privilegio di generargli un erede maschio. Dopo di che troveremo il modo di togliervi di mezzo!>>
Gli occhi di Marigold pulsarono di pagliuzze infuocate:
<<Marvin non lo permetterà! E' lui il legittimo erede, l'unico che il Senato sarà disposto ad accettare!>>



Il senatore scosse il capo:
<<Ammesso che quel ragazzo arrivi fino a qui... per voi sarà comunque la fine! Marvin non vi vuole come moglie!>>
Marigold non si lasciò intimidire:
<<Lo convincerò! So essere molto persuasiva! Ho il potere del fuoco!>>
Fuscivarian ridacchiò:
<<Fate troppo affidamento sulle vostre arti di seduzione. Alienor di Alfarian è più giovane e più bella di voi! Avete fatto male a non ucciderla, quando ne avete avuto l'opportunità!>>
Era vero.
Un altro errore... ho sottovalutato quella ragazzina... ed ora anche lei cospira contro di me...
Con uno sguardo furente si rivolse al senatore, puntandogli addosso un dito artigliato:
<<Non illudetevi di poter cambiare il mio destino, Fuscivarian, o il vostro, o quello di chiunque altro si sia macchiato di sangue senza essersi pentito. Presto bruceremo all'Inferno: io, voi, Sephir... per sempre, lo capite? Per sempre... per sempre...>>
Era come impazzita. C'era quasi un singhiozzo in quell'ultima esclamazione. Nessuno l'aveva mai vista così sconvolta.
Il vecchio ne rimase turbato, perché sentiva in lei la voce di tutti i demoni dell'oltretomba:
<<Veramente pensate che non possiamo fare nulla per cambiare il nostro destino?>>
Marigold, si asciugò le lacrime e scrollò le spalle, come se si fosse liberata di un grande peso::
<<E perché dovremmo? La malvagità è nella nostra natura. Chi poteva pentirsi, e salvarsi, lo ha già fatto. Per noi è troppo tardi: o instaureremo l'Inferno su questa terra, o andremo a fare compagnia a tutti gli altri dannati della famiglia Eclionner! Forse troveremo interlocutori interessanti... in fondo, il Paradiso deve essere un posto piuttosto noioso, per gente come noi!>>
Fuscivarian capì che Marigold lo stava avvertendo: se lei fosse crollata, avrebbe trascinato tutti nel suo abisso di fuoco.
<<L'Inferno può attendere, Maestà! Se non ci ostacolerete, potremo permettervi di vegliare sulla Dinastia. Di più non posso promettervi!>>
Marigold non lo ascoltava nemmeno. Gli fece cenno di andarsene, e quando rimase sola, si guardò lungamente allo specchio, e per la prima volta in vita sua, provò vergogna di se stessa.


giovedì 5 luglio 2012

Gothian. Capitolo 81. Marvin e Vivien alle sorgenti dell'Amnis

Per tutta la vita Marvin aveva atteso quel momento.
Le sorgenti dell'Amnis, il grande fiume nel cui delta era cresciuto, si trovavano davanti a lui.
L'acqua sgorgava purissima da una roccia in mezzo al verde.
Si narrava che chi bevesse a quella fonte, fosse purificato da tutti i mali commessi.
Marvin non ne aveva commessi molti, ma si sentì comunque più leggero e in pace con se stesso, dopo essersi abbeverato a quella fonte.
Inoltre quell'acqua gli ridonò le forze e le energie, lo rigenerò.
A quel punto si sentiva finalmente in grado di incontrare lei, Vivien, la Fata delle Sorgenti, la Dama del Lago, Signora delle Acque dolci e pure.
Notò che nel laghetto poco più a valle una luce bianca e azzurra si stava magicamente accendendo e capì che presto si sarebbe trasformata nella personificazione della Dama.
Attese con trepidazione. Quello era l'incontro più importante, quello decisivo.
Qualunque segreto, qualunque dubbio, qualunque incertezza residua, con lei troveranno una risposta e una soluzione.
Rimase in attesa.
L'immagine eterea di Vivien si manifestò comparendo in quella luminosità azzurra.



Il suo sguardo, inizialmente distante e malinconico, assunse contorni più definiti, fino a mostrarsi in tutto il suo splendore.



Mentre emergeva dalle acque e si avvicinava a Marvin, portava in mano una spada.
Era la spada di Vorkidex, destinata al suo discendente, il Figlio di Cento Re, il Principe Promesso, il Profeta dei Keltar.



In quel momento Marvin capì di aver superato tutte le prove, e di aver meritato quella spada, per l'impegno e la rettitutdine con cui aveva svolto fino a quel momento il suo dovere.
<<Marvin, figlio di Lilieth Vorkidian, discendente di re Vorkidex, accetta questa spada, forgiata con acciaio, ricavato da metallo di meteorite. Ti spetta di diritto, per eredità e per merito. Ma prima devo avvertirti: dal momento in cui la impugnerai, sarai vincolato per sempre alla difesa del popolo dei Keltar e alla restaurazione del suo regno. Non ti sarà concessa pace, fintanto che non realizzerai questi obiettivi>>
Erano condizioni che ormai Marvin conosceva molto bene ed aveva accettato.
La mia vita non mi appartiene più.
Quando finalmente Vivien gli fu vicina, Marvin si inginocchio, le baciò la mano, e poi, dopo essersi rialzato, parlò:
<<Accetto questa spada, con tutti i vincoli che essa comporta>>
Poche parole. Non c'era bisogno di aggiungere altro.
Vivien gli consegnò la spada, Marvin la impugnò, e sentì dentro di lui l'anima di Vorkidex che esultava.
La Dama gli sorrise e poi disse: <<Ora puoi rivolgermi tutte le domande che, lo sento, attendono da tempo una risposta nel tuo cuore>>
Marvin annuì:
<<E' possibile sconfiggere il Male senza alterare l'equilibrio tra gli opposti su cui si regge l'Universo?>>
Vivien gli sorrise:
<<Hai posto la domanda fondamentale. Ebbene sì, è possibile, anzi è doveroso! Noi siamo chiamati a riconoscere il Male e contrastarlo. Non è facile, ma è necessario>>
Il giovane Vorkidian allora le chiese:
<<Come si fa a riconoscere il Male?>>


<<Sono le tue stesse emozioni a riconoscerlo: rabbia, paura, aggressività, il lato oscuro esse sono.
Odio, invidia, distruzione. Nulla di buono nasce da esse. Anche l'eccessivo attaccamento è un male: la possessività, il desiderio di potere, la vanagloria: sono malattie della mente, da combattere esercitando il distacco. Impara a distaccarti da queste cose, e potrai vivere nella luce e allontanare la tenebra che i tuoi antenati hanno gettato su questo mondo>>
Marvin annuì:
<<Non sarà facile, ma ci proverò!>>
Vivien sollevò una mano e un indice:
<<Provare no! Fare o non fare. Non c'è provare! Non esiste provare!>>
Il giovane sentì che era una dura verità:
<<Farò quel che è giusto!>>
La Dama del Lago tornò sorridente:
<<Io ti aiuterò nei momenti di incertezza. Se mi invocherai, io ti risponderò!>>
Marvin avrebbe avuto tante altre questioni generali da porre, ma c'erano domande più immediate, che riguardavano la stessa sopravvivenza sua e del suo popolo:
<<Il regno dei Keltar è assediato a Nord dagli Albini del Conte Fenrik, tenuti fermi dalla tua magica Cintura, e a Sud dai legionari Lathear guidati dal mio fratellastro, l'imperatore Elner XI Eclionner. Questi due eserciti ci schiacciano. Le forze a mia disposizione sono molto esigue rispetto ai nemici contro cui dovrò combattere. Come sarà possibile, in queste condizioni, poter anche solo sperare in una vittoria?>>
Vivien gli indicò un luogo dove improvvisamente un raggio di sole si poggiò sulle le rovine di un antico tempio:
<<Vedi quel luogo? E' la perduta Caemlyn, l'antica capitale del Keltar. E quell'edificio che tu vedi illuminato è un tempio>>
<<A quale angelo è dedicato quel tempio?>>
Vivien scosse il capo:
<<Quel tempio non è dedicato a un angelo, ma al Dio supremo del Bene, Ahura Mazda!>>
Marvin ne fu sorpreso:
<<Ma solo gli iniziati agli Arcani Supremi sanno la verità: che gli Dei sono due, uno del Male, Ahriman, e uno dei Bene, Ahura Mazda!>>
La Dama del Lago annuì:
<<Ora è così, ma c'è stato un tempo, migliaia di anni fa, in cui gli Arcani Supremi erano noti, senza bisogno di iniziazione ai misteri. Ed è giunto il tempo che torni ad essere così, poiché Ahura Mazda è il nostro Dio del Bene, l'unico che può salvarci dall'assalto dei demoni e dall'assedio dei malvagi>>
Marvin capì le implicazioni di quella risposta:
<<Se dunque io sono il Principe Promesso e il Profeta dei Keltar, allora spetta a me il compito di rivelare al mio popolo gli Arcani Supremi e ripristinare il culto di Ahura Mazda>>
Vivien sorrise:
<<E' così! Questo è il tuo compito, e per portarlo a compimento dovrai restaurare l'antica Caemlyn e con l'aiuto diretto di Ahura Mazda, guidare il tuo popolo alla vittoria>>
Il giovane Vorkidian aveva ormai chiara la visione su tutto:
<<Con la protezione diretta di Ahura Mazda, potrò avere la forza necessaria per sconfiggere i demoni che proteggono Fenrik, Elner e Marigold, e cioè Gothar, Eclion ed Atar. E non avrò bisogno di Belenos e di Cernunnos, perché tu intercederai per me presso il Dio del Bene!>>
Vivien divenne radiosa:
<<Ora sai veramente tutto! Io sono colei che intercede tra gli uomini e il Dio del Bene. Per mia intercessione le preghiere sono esaudite. Nei momenti difficili, invoca il mio nome, ed io intercederò per te!>>
Detto questo la sua luce tornò abbagliante, per poi svanire, insieme a lei, nella purissima acqua di fonte.


N.d.A.

Vivien è ispirata alla figura di Viviana, Signora di Avalon, ne "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley. Nell'omonimo film è interpretata da Anjelica Houston.
In questo capitolo è interpretata da Cate Blanchett nel ruolo di Galadriel, figlia di Finarfin e regina degli Elfi di Lothlorien ne "Il signore degli anelli" di J.R.R Tolkien e nell'omonimo film di Peter Jackson.
Ne "Il Silmarillion" la dea Maiar delle acque è Uinen, mentre il dio Valar delle acque è Ulmo.

La consegna della spada è ispirata a quella del ciclo bretone arturiano dove Viviana (o Niniane o Nimue) consegna Excalibur ad Uter Pendragon, padre di Artù, dopo la morte del quale la spada viene conficcata in una roccia e sarà Artù stesso ad estrarla.

Il simbolo del Tao significa e sta ad indicare la distinzione, pur nella contiguità, di Bene e Male, e del fatto che almeno una piccola parte dell'uno è quasi sempre contenuta nell'altro.

La distinzione tra Bene e Male proposta da Vivien ricorda in parte quella del grande maestro jedi Yoda in Guerre Stellari. In particolare il Male morale è molto simile al Lato oscuro della forza. Ma si è tenuto conto anche dei sette peccati capitali indicati da Dante.

Caemlyn si ispira a Camelot. Il nome è presente anche nella serie "La ruota del tempo" di Robert Jordan.

Il Principe promesso è una leggenda de "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" di George Martin. Viene identificato con un erede dei Targaryen.

Sono presenti cenni alla religione druidica del Celti (i Keltar) e a quella zoroastriana.

I Lathear corrispondono agli antichi Romani. Il latheari classico è il latino. Il latheari moderno parlato a corte è l'italiano che è anche lingua franca comune dell'interno Continente centrale. Il latheari moderno parlato nelle campagne e nelle province periferiche è lo spagnolo castigliano.





mercoledì 27 giugno 2012

Gothian. Capitolo 77. La strategia del Conte Fenrik



Dalla fortezza di Haltcomb, sulla catena dei Denti del Drago, il Conte Fenrik di Gothian poteva vedere da lontano la sorgente dell'Amnis, e la radura di Caemlin.
Era molto compiaciuto per come stavano andando le cose.
Ora che Marvin ha rifiutato il Nuovo Patto, si troverà presto tra l'incudine e il martello.
Il gran rifiuto gli aveva infatti alienato le simpatie di Belenos e Kernunnos, ed ormai soltanto Vivien, signora delle acque, Ulien signora della luna ed Aenor, signora della luce, erano rimaste dalla sua parte.
Il potere delle sue protettrici è molto inferiore a quello degli angeli e dei demoni che si è inimicato.
Le conseguenze di tutto questo erano evidenti.
Vivien non potrà sostenere all'infinito l'incantesimo che preclude il passaggio dei miei eserciti!
Ma qui si poneva anche per lui un problema.
Gothar, mio padre, mi sostiene, ma devo trovare alleati per poter forzare la cintura di Vivien.
Il mondo dei demoni era scosso dalla lotta al vertice tra i più potenti: Atar, Eclion e Gothar.
Atar ed Eclion si erano schierati a favore di Marigold di Gothian e di Sephir Eclionner.
Ora spettava a Gothar il compito di trovare alleati.
Un'alleata importante l'aveva già.
Ursula, signora delle paludi, permetterà ad Alienor di Alfarian e a Lilieth Vorkidian di passare la Palus Putredinis e di arrivare a Lathena pronte per la resa dei conti finale con Marigold!



Ma occorreva qualcun altro che gli desse man forte proprio lì, sul fronte nord, da dove presto Marvin si sarebbe mosso nella direzione di Gothian.
Lo schiaccerò come un insetto, appena oserà entrare nel mio regno! Ma la maggior parte delle truppe deve andare a sud, a invadere la Federazione Keltar!
E per questo ci voleva un alleato, qualcuno che odiasse i Keltar.
Tra gli umani, nessuno più di Elner Eclionner, reincarnazione di Arextan, può odiare di più i Keltar. Gli farò invadere la Federazione da sud.
Mancavano però alleati in grado, con la loro magia, di sciogliere l'incantesimo della Cintura di Vivien.


N.d.A.

Il Conte di Gothian è rappresentato da Alucard di Castlevania.

Il nome Haltcomb è ispirato ad Hautecombe, l'abbazia nell'alta Savoia dove è seppellita l'ultima regina d'italia, Maria José di Sassonia-Coburgo-Gotha, moglie di Umberto I, il re di maggio.

Marigold di Gothian è intepretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.

I Keltar sono ispirati ai Celti. Gli Alfar sono un incrocio tra gli Elfi e gli uomini del nord.

giovedì 21 giugno 2012

Gothian. Capitolo 73. Marigold incontra Sephir Eclionner



Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, era furibonda.
Marvin Eclionner non ha ancora accettato la mia proposta di alleanza! Non vuole contaminarsi con il demone Atar, mio padre! Ma ora gli insegnerò una volta per tutte che è meglio non avermi come nemica!
Non era stato facile organizzare l'incontro con la persona che attendeva in anticamera, ma alla fine, grazie all'aiuto di Lord Bial l'Eunuco, era riuscita a convincere nientemeno che il vecchio principe della corona, Sephir Eclionner, lo Sciancato, a ritornare a Lathena, dopo diciotto anni.
Non ha rimesso piede nell'Acropoli da quando suo padre Wechtigar  XVI lo diseredò, dopo la sconfitta di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue.
Durante quella battaglia, così carica di conseguenze, Sephir, all'epoca principe ereditario dell'Impero Lathear, era stato ferito gravemente ad una gamba, in duello, dal Conte Fenrik di Gothian.
Divenuto ora nostro comune nemico.
Era stata una trovata geniale, da parte sua, quella di coinvolgere il vecchio Sephir nella congiura ideata da Bial e dal priore Mollander per deporre Elner Eclionner e imporre il fratellastro di quest'ultimo, Marvin Vorkidian, sul Trono del Sole.
Ma quell'accordo non sarebbe stato gratuito. Sephir avrebbe chiesto qualcosa in cambio.
Marigold fece cenno al ciambellano, che ordinò:
<<Fate largo a Sua Altezza Imperiale Sephir Eclionner, Principe della Corona, e avo dell'Imperatore Elner XI>>
Le porte si aprirono ed il vecchio principe avanzò dignitosamente, appoggiandosi ad un bastone da passeggio, ma mantenendo un portamento severo, autorevole e regale.
Per lui dev'essere un trionfo tornare qui, ma la sua espressione gelida mostra chiaramente che mi considera un'usurpatrice della corona che gli spetterebbe di diritto.

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Nonostante la freddezza gelida del suo sguardo, a Marigold, che lo incontrava di persona per la prima volta, fece un'impressione molto positiva.
I suoi occhi color indaco, tipici degli Eclionner, mostravano un'attenta e profonda consapevolezza della realtà. Il naso aquilino attribuiva un'aria aristocratica al suo profilo. Era senza dubbio un uomo di grande carisma.
Sarebbe stato un grande Imperatore! E proprio per questo Fujivarian fece in modo che venisse diseredato...
Per troppi anni si era dovuto nascondere sotto le sembianze dello Sciancato, capo dell'organizzazione para-militare e crimilare detta la Piovra, ma ormai, scaduto il Millennio, era potuto tornare allo scoperto, assumendo il controllo di dieci legioni che sua figlia Ellis gli aveva consegnato.
Questo lo rendeva un potente interlocutore, soprattutto perché sia Ellis che Masrek obbedivano ai suoi ordini, e lui voleva a tutti costi mettere Marvin sul trono.
<<E' un onore potervi incontrare, Altezza. Il trono su cui ora siedo, dovrebbe spettare a voi>>
Il vecchio scrollò le spalle:
<<Voi occupate il trono delle consorti, Maestà, per cui al limite il vostro seggio sarebbe dovuto spettare alla mia povera moglie Wensy>>
Marigold apprezzò la schiettezza di Sephir. Pochi preamboli: voleva arrivare subito al dunque.
<<Naturalmente è come voi dite, Lord Sephir, ed il ricordo della principessa Wensy resta sempre grande nel cuore di tutti i Lathear. Ma visto che lo scranno di mio marito è vuoto, essendo lui in guerra, vi invito a sedervi a fianco a me, se vi compiace>>
Marigold sapeva essere straordinariamente affascinante in quei momenti.
Fu una tentazione troppo forte per il vecchio, che si accomodò con grande soddisfazione su quel trono che aveva bramato per tutta la sua lunga vita, concedendosi un lieve sorriso.
Esistevano momenti, molto lontani nel tempo l'uno dall'altro, in cui lord Sephir Eclionner minacciava di sorridere. In realtà non sorrideva mai, ma anche solo la minaccia di un suo sorriso era una cosa terribile a vedersi.



Marigold passò subito al punto fondamentale:
<<Lord Sephir, vi ho fatto chiamare perché solo voi potete riuscire ad ottenere l'assenso di vostro nipote Marvin al Nuovo Patto e alla proposta di matrimonio che ho avanzato nei suoi confronti, dopo che Elner XI sarà stato dichiarato illegittimo>>
Lo Sciancato sorrise maliziosamente:
<<Vedo che vi piace collezionare mariti, Maestà>>
La Dama Gialla restò per qualche istante interdetta, colpita dal senso dell'umorismo di quell'anziano nobiluomo, che appariva così diverso dagli altri Eclionner, e anche dai ritratti terribili che tutti avevano fatto di lui, prima della disfatta di Elenna sul Dhain.
Marigold cercò di ricomporsi e, dopo aver sorriso, rispose:
<<Questa volta sarebbe per sempre. Non mi importerebbe niente di nessun altro>>
Sephir appariva poco convinto:
<<Maestà, sappiamo bene entrambi come vanno queste cose. Io dopo la morte di Wensy non ho più amato nessun'altra. Voi avete atteso mille anni il risveglio di Arexatan, e dopo nemmeno un mese siete già pronta a tradirlo. Com'è possibile?>>
Colpita e affondata.
<<C'è una cosa che dovete sapere, principe Sephir, e che io ho ripetuto a tutti coloro che mi hanno mosso la stessa obiezione che avete espresso voi ora. Il sogno che interrompi non sarà più uguale. Se anche la vostra Wensy dovesse ritornare tra i vivi, non sarebbe più la stessa persona, non funzionerebbe, perché qualcosa si è spezzato per sempre>>
Sephir mostrò di apprezzare questa sincerità, ma rimase fermo sulle sue idee riguardo al Nuovo Patto:
<<Vi ho già fatto presenti per lettera le mie condizioni e vi avverto subito che questa volta io non cedo su niente, a nessuna vostra lusinga e a nessuna frase ad effetto, perché se perdo adesso, in questa trattativa, perdo tutto>>
L'imperatrice sapeva di avere davanti a sé un osso duro:
<<Lord Sephir, l'Antico Patto ha retto per mille anni, e altrettanto reggerà il Nuovo Patto. Io sarò garante di una dinastia che godrà dell'appoggio degli angeli e dei demoni, e che regnerà su tutto il Continente Centrale, e potrà anche dominare gli altri continenti! Il nuovo regno millenario!>>


Lo Sciancato si fece serio:
<<Voi sareste un'imperatrice madre immortale, e i vostri discendenti sarebbero solo burattini nelle vostre mani... no, non negatelo! Conosco troppo bene queste dinamiche, sapevo cosa faceva mia figlia Ellis con vostro marito: lo aveva segregato nelle sue stanze! Non intendo fare di voi una nuova Ellis! Mia figlia ha disonorato la Dinastia!>>
Lo disse con sincero rammarico.
Marigold si sentì solidale con lui.
Ellis Eclionner non era degna! E' un'adultera incestuosa e assassina!



Cercò di parlare in modo gentile, al contrario di Ellis, che era sempre acida e critica.
<<Lord Sephir, intendo giurare che non mi comporterò come vostra figlia. Sarannno gli stessi angeli e demoni a vigilare sul mio operato, e a punirmi se dovessi comportarmi come Ellis. Inoltre voi otterreste il ruolo di Primo Ministro e potreste scegliere il presidente del Senato Imperiale!>>
Il vecchio valutò la proposta, ma si mantenne cauto:
<<Non voglio fare la fine di mio suocero Fujivarian. Lui si fidò troppo delle promesse di mia figlia, e adesso marcisce in quel convento a Marina del Campo! Per non parlare del povero Tucker, che si è ridotto a fare da segretario a Bial l'Eunuco>>
Marigold era affascinata dalla logica argomentativa del suo interlocutore.
Se riesco ad averlo come alleato, nulla ci potrà fermare!
Cercò di insistere sugli stessi argomenti per convincerlo della sincerità delle sue intenzioni.
<<Io non sono come Ellis, questo lo sapete bene! E Marvin non è come Masrek!>>
Al solo pronunciare il nome del figlio di Sephir, il principe Masrek Eclionner, padre di Marvin, il vecchio assunse un'espressione addolorata.
<<Ah, Masrek! Per anni il mio figlio prediletto, e poi la mia più grande delusione! Avevo investito tutte le mie migliori risorse ed energie su di lui, avrei anche rinunciato al trono per favorire la sua successione. Ma lui disonorò gli Eclionner con quell'unione incestuosa con Ellis. Quando lo venni a sapere, tutte le speranza che riponevo sui miei figli crollarono in una volta sola. Una ferita che non si è mai rimarginata, e mi ha tormentato molto più di quella fisica che mi inflisse il Conte Fenrik.
Avevo grandi ambizioni per i miei figli. Ambizioni mal riposte, purtroppo...
E' stato triste accorgersi di avere tanto sbagliato>>



Marigold finalmente seppe di aver trovato il punto debole dove colpire:
<<Lasciate perdere Masrek e concentratevi su Marvin! Lui è diverso! Lui non vi deluderà! Se favorirete un'alleanza matrimoniale tra me e lui, il disonore dei vostri figli verrà dimenticato, mentre la parte sana della vostra dinastia tornerà a dare lustro al cognome degli Eclionner>>
Sephir riuscì a trovare la risposta giusta, in grado di parare il colpo di Marigold:
<<Marvin utilizza il cognome Vorkidian di sua madre e si considera un Keltar!>>
La Dama Gialla si sentì messa all'angolo.
Stimava gli uomini che riuscivano a tenerle testa:
<<Sono certa che voi sarete molto persuasivo con vostro nipote, così come lo siete stato con me>>
Il vecchio annuì, compiaciuto del complimento:
<<Maestà, non sono stato un padre convincente per i miei figli e non so proprio come potrei esserlo per un nipote che non ho mai visto in vita mia... ma ci posso provare!>>
L'imperatrice sorrise:
<<Ve ne sarò riconoscente. E' l'unica cosa che vi chiedo!>>
Lo Sciancato si guardò intorno, con aria assorta:
<<Fa uno strano effetto ritornare qui, dopo diciotto anni passati a nascondermi nelle palafitte! Anche allora non fui abbastanza persuasivo. Mio padre Wechtigar XVI non mi perdonò la sconfitta inflittami dal vostro secondo marito, il Conte di Gothian>>
Marigold colse l'occasione per ottenere la sua simpatia:
<<Fu lo stesso giorno in cui io mi risvegliai dal mio sonno millenario.Era il giorno del destino. Tutto è ricominciato da lì, nell'anno della Primavera di Sangue. E l'unica logica conclusione di quel processo è la pace che si otterrà con la stipula del Nuovo Patto, a qualsiasi costo!>>


N.d.A.

Marigold di Gothian è intepretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.

Sephir Eclionner è intepretato da Charles Dance nella serie "Il trono di spade" di George Martin.

La frase "stavolta sarebbe per sempre, non mi importerebbe niente" è tratta dal testo della canzone "Per sempre" cantata da Nina Zilli. Nella stessa canzone compare la frase "L'orgoglio in amore è un limite", che ho citato in uno dei capitoli precedenti, quando Lilieth Vorkidian spiega ad Alienor di Alfarian il motivo per cui non intende divorziare dal marito Masrek Eclionner.

Ellis Eclionner è interpretata da Eva Green nel ruolo di Morgana di Avalon, la fata, in "Camelot".

La frase "il sogno che interrompi non ritorna uguale" è un mantra di questo romanzo ed ha ispirato la vicenda di Marigold (il nome l'ha ispirato un'altra canzone di cui già ho parlato). La frase compare in "California" di Gianna Nannini.

Masrek Eclionner è intepretato da Nicolaj Coster-Waldau nel ruolo di Jaime Lannister in "A game of thrones".