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Il termine
Imbolc in
irlandese significa "in grembo", in riferimento alla gravidanza delle
pecore, così come
Oimelc sta per "
latte ovino", a indicare che in origine si trattava di una festa legata alle pecore da latte. In questo periodo venivano infatti alla luce gli agnellini e le pecore producevano latte. Il latte fresco, il
formaggio, il
burro e il siero di latte, per non parlare dei pasticci fatti con le code mozzate degli agnelli, costituivano spesso la differenza tra la vita e la morte per le persone anziane e i bambini, durante il gelo pungente di febbraio.La festività celebrava la
luce, che si rifletteva nell'allungamento della durata del giorno, e nella speranza per l'arrivo della primavera. Era tradizione celebrare la festa accendendo lumini e candele. In epoca
cristiana la festa di
Imbolc venne equiparata alla
Candelora. Poiché la festa pagana era sotto gli auspici della dea
Brígit, si trasformò nella ricorrenza di
Santa Brigida.
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Nel mondo romano la Dea Februa (
Giunone) veniva celebrata alle
calende di febbraio.
[5]
Nel
neopaganesimo e nel
paganesimo Imbolc è uno degli otto
sabbat, che attualmente si celebra il primo o il 2 febbraio (quest'ultima data più utilizzata in
America, forse per una confusione con la Candelora). Nell'emisfero sud si celebra in agosto.