lunedì 17 febbraio 2014

Stanotte un asteroide sfiora la Terra: l'evento in streaming

Arriva l’asteroide 2000 EM26: il transito ravvicinato con la Terra in diretta su Panorama.it

Sarà un incontro davvero ravvicinato quello che accadrà la notte tra lunedì 17 e martedì 18. L’asteroide 2000 EM26 transiterà infatti in prossimità del nostro pianeta. Tranquilli, nessun pericolo di impatto: il corpo roccioso, di circa trecento metri (l’equivalente di tre campi da calcio), raggiungerà la minima distanza dalla Terra a quasi quattro milioni di chilometri, cioè oltre otto volte la distanza che ci separa dalla Luna.
Abbastanza lontano per non costituire una minaccia, ma nel raggio d’azione per essere classificato un PHA (Potentially Hazardous Asteroid), letteralmente “asteroide potenzialmente pericoloso”. E abbastanza vicino per essere monitorato e studiato dai grandi telescopi terrestri. In particolare da quelli siti all’Osservatorio delle Canarie , che riprenderanno il passaggio ravvicinato di  2000 EM26, mentre schizza nello spazio a quasi tredici chilometri al secondo, e lo trasmetteranno in diretta.
Per osservare il transito basterà collegarsi al nostro sito,seguendo le immagini live nel riquadro qui in basso, a partire dalle 2,30 del mattino di martedì 18.  Che saranno accompagnate dal commento (in inglese) dell’astronomo Bob Berman, di Mark Boslough, esperto di impatti planetari, e di Paul Cox del sitohttp://www.slooh.com
dove è possibile commentare e interagire con gli esperti con l’hashtag #asteroid

Luoghi comuni, frasi fatte e banalità da evitare parlando e scrivendo



Quando ascolto una persona o leggo un articolo o un libro, mi imbatto in frasi fatte e formule trite e banali che squalificano immediatamente il discorso:

- "spesso e volentieri" (basta spesso, volentieri non c'entra niente)
- "delitto efferato"  e "omicidio brutale" (come se esistessero delitti non efferati o omicidi non brutali)
- "vittima innocente" : vorrei anche vedere che una vittima fosse colpevole!
- "vittime" al posto di "morti" (come se solo quando muori sei una vittima)
- "andrà tutto bene" quando invece è evidente che si è nella m...
- "devi reagire" e "pensa positivo" detto a una persona che è sull'orlo dei suicidio
"sono sereno" detto da chi è evidentemente in un mare di guai e nel panico più totale
- "piuttosto che" è usato impropriamente al posto di "oppure", ma non sono sinonimi
"senonché" è un intercalare che si usa troppo spesso e che non vuol dir niente
- "ti ho amato/a dal primo momento che ti ho visto/a" ... no, è che volevi portartelo/a subito a letto!
- "nella misura in cui"... era un'espressione già abusata negli anni '70!
- "niente di trascendentale" ... ma tu lo sai cosa vuol dire "trascendentale"? Hai letto Kant?
- "la bellezza non conta"... non raccontiamoci delle balle, per favore!
- "la vera bellezza è quella interiore" ... forse, ma l'avranno già detto duecento miliardi di volte...
- "l'importante è essere belli dentro" ... idem come sopra

Avete altri suggerimenti?

Gonna "troppo corta": Kate Middleton fa infuriare Elisabetta II



Dopo la barba di Harry e la lite sull'avorio reale con William, la regina Elisabetta II è entrata in urto con la moglie di suo nipote, Kate Middleton, duchessa di Cambridge.
Motivo del contendere: la gonna.

La regina era stata chiara: allungare le gonne e coprire le gambe. Ma la bella moglie di William non prende ordini da nessuno, perché, si sa, lei in fatto di stile ha sempre saputo la sua. E così Kate Middleton si è presentata in visita alla "Northolt High School" con un abito aderente e sopra il ginocchio. Oltre la misura consentita da Sua Maestà, che odia questa lunghezza della gonna. Certo, però, Kate ha rinunciato ai modelli svolazzanti che più volte l'hanno tradita mettendo in mostra il suo lato B.


William contro nonna Elisabetta e i critici d'arte: "Distruggi l'avorio reale"

William col padre Carlo al convegno internazionale di Londra contro il commercio di animali selvatici (AFP)















L'impegno del principe William a difesa degli elefanti spaventa la regina Elisabetta II, e tutti i critici d'arte del Regno Unito. Dopo la sua partecipazione al convegno internazionale di Londra contro il commercio di animali selvatici, l'erede al trono pare pronto a passare dalle parole ai fatti proponendo di distruggere tutto l’avorio contenuto in oggetti della collezione reale, dalla storia secolare.
L'allarme lo lancia l’Independent on Sunday, ricordando che sono a rischio 1200 manufatti del tutto o in parte in avorio della sovrana, rappresentanti la storia della famiglia reale. Tra questi spicca un trono arrivato dall’India del 1851 ed appartenuto alla regina Vittoria.
Naturalmente gli ambientalisti hanno acclamato la proposta di William - che comunque deve passare per l’approvazione della regina Elisabetta II - mentre i critici d’arte si oppongono vivamente. Brian Sewell ha definito come minacciosa l’idea che il duca di Cambridge sta portando avanti. ‘’Dobbiamo riconoscere che l’avorio esiste - ha detto il critico - e che è un materiale prezioso che veniva lavorato dai migliori maestri durante il Rinascimento’’.




Storia del vino: nato in Armenia ha colonizzato il mondo



Il binomio uomo-vite è uno dei più antichi e indissolubili: da un lembo d’Armenia al mondo intero (da Linkiesta)


La prima cantina (conosciuta finora) risale al 4100 a. C., ed era in Armenia. Ma poco tempo dopo (cioè mille anni), si trova già in Egitto, voluto e coltivato dai Faraoni. Oltre al suo sapore e al suo potere inebriante era molto apprezzato per il suo aspetto, che ricordava il sangue, e utilizzato nelle cerimonie. La sua diffusione è testimoniata dalla scoperta di un’altra cantina, stavolta enorme, nel nord di Israele, risalente al 1.700 a.C. Vennero poi i Fenici, i Greci, i Romani fino ad arrivare alla scoperta delle Americhe, e alla importazione, naturale, del vino.
Viene colonizzato anche il Giappone (è il 1543), ci si espande nell’America del Nord, si arriva fino in Australia. E poi, il resto è noto. 
Per avere uno sguardo d’insieme su questa cavalcata storica, basta dare un'occhiata alla gif animata di Vinepair riportata qui sotto: in rosso (com'era ovvio) le parti colonizzate nel lungo cammino della vite.