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martedì 31 luglio 2012

Gothian. Capitolo 91. Elner Eclionner incontra Ariellyn Vorkidian



Lady Ariellyn Vorkidian, contessa di Keltar-Senia, non avrebbe mai immaginato che un giorno le sarebbe accaduto di ricevere nella sua abitazione di campagna un sovrano, in particolare quel sovrano, Elner XI Eclionner, imperatore dei Lathear.
Il destino continua a farsi beffe di me!
Circa vent'anni prima, lady Ariellyn aveva accolto il padre di costui, Masrek Eclionner, il principe della corona, in fuga dalle ire della sua famiglia, per l'incesto con la sorella Ellis.
Ed ora il frutto di quell'incesto sta per farmi visita.
Oltre ad essere il sovrano di una nazione nemica, era una specie di parente indesiderato.
Il fratellastro di Marvin, pieno di odio per lui. 
Ma per il momento non era una minaccia.
E' un fuggiasco, sconfitto ed esiliato, tradito da sua moglie, abbandonato dai genitori, umiliato persino da suo nonno Spehir....
Non doveva però abbassare la guardia.
E' comunque un Eclionner, e le memorie del tenebroso Arexatan si sono risvegliate in lui.
Arexatan aveva ucciso Vorkidex, antenato dei Vorkidian, ed era stato a sua volta ucciso in una congiura a cui Kevin, figlio di Vorkidex stesso, aveva preso parte.
Elner odia Marvin anche perché Arexatan rivede in lui Vorkidex e Kevin!
A questo pensava la lady, mentre attendeva l'imperiale ospite.
Elner XI aveva avuto il buon gusto di tenere la propria legione ai confini della Contea, accontentadosi di una scorta ridotta, che a sua volta si era fermata nell'atrio, mentre l'imperatore avanzava per incontrare la nonna del suo fratellastro.
Quando Elner fece il suo ingresso, sia lui che Ariellyn rimasero sorpresi.



Lei se lo aspettava diverso, più giovane forse, e con uno sguardo meno inquietante.
E' l'anima di Arexatan che gli conferisce questo aspetto.
Lui la fissava con quegli occhi stranamente chiari, per essere un Eclionner, e a sua volta appariva sorpreso.
Si aspetta forse che mi inginocchi e lo chiami Maestà imperiale?
No, non era di certo questo che Elner pensava.
<<Siete veramente voi Lady Ariellyn? Non credevo che foste così giovane!>>
Non era una galanteria, era una constatazione.
Nella mia vita tutto è avvenuto troppo presto: il matrimonio, la maternità, la vedovanza, il diventare nonna... si aspettava forse di vedere una vecchietta che sferruzza a maglia?
Alla fine decise di accettare quello strano saluto come una cortesia.
<<Sono io. Ed i miei anni hanno un peso grande nel mio cuore, anche se non lo do a vedere>>



Accennò lievemente un sorriso, ma la sua coscienza glielo rimproverò immediatamente.
E' il primo nemico nel Milione di Città!
Così i Keltar erano soliti chiamare l'impero Lathear, "il milione di città". Dava subito l'idea della sua estensione e della sua potenza.
<<Come devo rivolgermi a voi?>> gli chiese.
L'imperatore scrollò le spalle:
<<Potete scegliere se chiamarmi Elner o Arexatan: ormai siamo la stessa persona...>>
Minaccioso ed efficace, ma tutto sommato anche abbastanza umile.
Non devo abbassare la guardia!
<<Preferisco Elner, allora. Ha meno implicazioni>>
Lui annuì:
<<Naturalmente. Ed io come mi devo rivolgere a voi?>>
<<Io fortunatamente ho un nome solo, usatelo pure, e dimenticate il mio cognome>>
Era una risposta doppiamente gentile: gli permetteva di chiamarla per nome, e gli offriva la propria neutralità, mettendo da parte il fatto che i Vorkidian erano nemici degli Eclionner da cinquanta generazioni.
<<Ariellyn, dunque. Dimentichiamo i cognomi>> accennò un sorriso <<Marvin è fortunato ad esser stato cresciuto da voi. Io non ho mai conosciuto mia nonna, la principessa Wensy. Dicono che si buttò da una torre. In verità qualcuno la spinse nel vuoto. Sapeva troppe cose, compresa l'esistenza di Marvin>>
Ariellyn aveva sempre sospettato che Wensy fosse stata uccisa, ma non che conoscesse il matrimonio segreto di Masrek e Lilieth!
<<Credevo che nessuno, a Lathena, sapesse qualcosa di mio nipote!>>
<<Bial l'Eunuco ha sempre saputo tutto di tutti, compreso il luogo dove vostra figlia Lilieth si era nascosta, fingendosi prigioniera dei pirati>>



L'Eunuco sapeva! Ma allora Lilieth è stata protetta?
Guardò Elner con aria interrogativa:
<<E Bial informò la reggente Ellis?>>
L'imperatore scosse il capo:
<<No, mia madre non voleva proprio sentirne parlare. La sua mente non accettava l'idea che Masrek fosse vivo: se avesse addirittura saputo che era sposato con un'altra, da cui aveva avuto un figlio, sarebbe impazzita e avrebbe infranto l'Antico Patto. Bial fu saggio a non interferire. Lo confessò soltanto a Padre Mollander, che poi incaricò Padre Sulmen di vigilare su Marvin. Per questo Sulmeno lo voleva mandare a lavorare negli archivi: per nasconderlo e proteggerlo!>>
La lady aveva intuito l'implicazione di quel discorso, ma volle comunque esserne certa:
<<Proteggerlo da chi?>>
<<Dal duca di Amnisia! Lui era la spia di Marigold di Gothian, mia attuale consorte!>>



L'idea che la Dama Gialla fosse stata sempre a conoscenza della nascita di Marvin e della sua discendenza da due stirpi reali era difficile da accettare.
Ariellyn sentì di trovarsi nel mezzo di un gioco estremamente più complesso di quanto avesse mai potuto immaginare.
<<Prego, Elner, accomodatevi a tavola. Spero che la cena sarà di vostro gradimento>>
Elner si sedette, osservando la sala.
<<Non ne dubito... anche l'ambiente, qui, è molto bello. Marvin è stato doppiamente fortunato a crescere qui, e non a Lathena!>>
Su quello non c'erano dubbi.
E' ossessionato da Marvin! Lo invidia... e chi può dargli torto?
Cercò di mostrarsi comprensiva:
<<Se anche la metà di quello che si dice sul conto di vostra madre fosse vera... be', credo che la reggia di Lathena sia stata una prigione, per voi>>
L'imperatore annuì.
<<Ellis non mi ha mai mostrato affetto materno. Io ero il figlio della "colpa", il motivo dello scandalo che la costrinse a esiliare o a uccidere tutti gli altri Eclionner che erano a conoscenza dell'incesto. In un certo senso fu la mia nascita a falcidiare la dinastia, e ad aprirle la strada per il trono. Ebbe il potere, ma non era felice: alla fine ha preferito andarsene anche lei. Un giorno verrà qui, Ariellyn, vi preavviso!>>



<<Dicono che sia cambiata, che si sia pentita... devo crederci, Elner?>>
Lui annuì:
<<Quando Marigold le ha fornito la certezza che mio padre era ancora vivo, mia madre è cambiata... per lei è stato come se le fosse concessa una seconda possibilità, essendo ormai scaduto l'Antico Patto, con tutti i vincoli che comportava>>
Ariellyn sapeva che si stava avventurando su argomenti pericolosi:
<<Anche Marigold ha avuto la sua seconda possibilità>>
Il volto di Elner si incupì:
<<E' difficile amare una donna come Marigold. Dentro di me, Arexatan ricorda i tempi in cui ella si chiamava Edwina Ataris, ma era una donna molto diversa. Il morso del Vampiro l'ha cambiata. Anche se non è diventata come Fenrik, comunque il fatto di essere rimasta nel dormiveglia per mille anni in un luogo maledetto come Gothian ha corrotto la sua anima. Questo alla fine l'ha portata a tradirmi: lei vuole sposare Marvin!>>
Quella notizia colpì Ariellyn più violentemente di uno schiaffo:
<<Come sarebbe a dire? Ma se ha divorziato dal Conte Fenrik proprio per sposare voi?>>
Elner strinse le spalle:
<<Mi ha atteso a lungo, certo, ma si è anche stancata presto di me! E' stata lei che ha permesso a Sephir di cacciarmi dall'impero!>>
Ariellyn scosse il capo:
<<Mille anni di attesa! Per poi tradirvi dopo due mesi... ma com'è possibile? Che giustificazione ha addotto?>>
<<Una sola frase, che non dimenticherò mai: "Il sogno che interrompi non sarà più uguale">>











sabato 21 aprile 2012

Gothian. Capitolo 45. L'Arcidruido e l'Iniziazione di Marvin gli Arcani Supremi

Da quando era arrivato a Floriana, Marvin aveva alloggiato presso il Tempio del Sacro Cortile, dove risiedeva l'Arcidruido Fingal il Saggio.



In quelle notti Marvin aveva sognato il suo antenato Vorkidex, di cui gli stavano affluendo i ricordi nella memoria.
Tra il 30 e il 31 dicembre, aveva sognato che Vorkidex si rivolgeva al figlio Kevin dicendogli
"Se io dovessi cadere in battaglia, spetterà a te il compito di salvare i Keltar dallo sterminio. Dovrai rivelare ai Lathear che il loro imperatore, Arexatan Eclionner, è figlio di un demone, e convincere i sacerdoti di Lathena a eliminarlo. Poi dovrai invocare gli dei, a protezione del nostro popolo e della nostra stirpe, ed affidarti al loro consiglio. Tutto dipenderà da te! Giura che lo farai!"
Kevin Vorkidian rispondeva al padre
"Lo giuro sulla mia stessa vita!" 


Vorkidex era stato ucciso da Arexatan in duello, nel corso della Battaglia di Floriana sull'Amnis, il primo gennaio del primo anno dalla fondazione dell'Impero Lathear.



 Ma l'Imperatore di Lathena non aveva avuto il tempo di godersi il successo.
 Arexatan era stato ucciso dal suo stesso figlio Wechtigar I, detto il Pio, con cui successivamente Kevin Vorkidian aveva stipulato l'Antico Patto, alla presenza del Conte Fenrik di Gothian, di Edwina Ataris e di tutti gli dei e i demoni.
Marvin però aveva bisogno di conoscere alla perfezione i contenuti del Patto e le sue implicazioni e l'Arcidruido aveva acconsentito:
«E' giunto il giorno della verità, Marvin, oggi sarai iniziato agli Arcani Supremi, e tutte le tue domande avranno una risposta!»
L'iniziazione prevedeva prima un colloquio con l'Arciduido, e poi una serie di rituali esoterici.
Fingal il Saggio, iniziò il suo discorso:
«Due sono i principi che reggono l'Universo: l'Energia e l'Entropia. Essi sono chiamati gli Arcani Supremi. L'Energia è la sostanza stessa dell'universo. L' Entropia è la degradazione dell'Energia dall'Ordine al Disordine, dalla Luce alla Tenebra, dal Calore al Ghiaccio, dal Bene al Male


Entrambi questi principi hanno un'entità superiore che li presiede, il Dio del Bene, Ahura Mazda, e il Dio del Male, Deva Ahriman»
Fingal spiegò che quei nomi potevano essere pronunciati solo nei sacri templi, a bassa voce, tra adepti o parenti carnali, iniziati agli Arcani Supremi. 
In particolare il nome del Dio del Bene, Ahura Mazda, era così sacro che soltanto durante il rito di iniziazione poteva essere rivelato dal Maestro all'allievo.
Ma vi era una sua raffigurazione simbolica, che lo poneva al vertice di una gerarchia che teneva insieme tutte le religioni dei Tre Continenti.


«La nostra religione, come le altre del Continente Centrale» continuò l'Arcidruido «tramanda oralmente i suoi contenuti più segreti. Per questo solo gli iniziati sono in grado di riconosce il simbolo di Ahura Mazda e di collegarlo ai simboli delle religioni degli altri Continenti»
Marvin conosceva la mappa, che poneva Lathena al centro del mondo.


L'Arcidruido precisò:
«La supremazia dualistica di Ahura Mazda e Deva Ahriman è la caratteristica che unifica le religioni degli Alfar, dei Keltar e dei Lathear.
 Sia gli Alfar che i Keltar sono apparentemente politeisti, ma in realtà quelli che noi chiamiamo "dei" sono più propriamente da definire "angeli" o "demoni", a seconda che in essi prevalga il Bene o il Male.  Gli Angeli, o Ahura, dipendono gerarchicamente da Ahura Mazda. I Demoni, o Deva, dipendono invece da Deva Ahriman.  Tra agli Ahura, spicanno tre Angeli che sono preposti ad alcuni fenomeni fondamentali, come la Luce, a cui è preposta Aenor, venerata dagli Alfar, la Luna, a cui è preposta Ulien, di cui tua madre Lilieth è sacerdotessa, e il Sole, a cui è preposto Belenos, venerato da noi Keltar»



Marvin pose la domanda fondamentale:
«Ma allora perché i Lathear credono che Eclion sia il dio del Sole, e si professano monoteisti? Forse Arexatan li ha ingannati?» 
Il Maestro sorrise:
«Vedo che Halfgan ti ha insegnato bene! Arexatan Eclionner, quando si proclamò Imperatore dei Lathear, fece credere ai sudditi che suo padre Eclion fosse il dio del Sole, ma non era vero, era un demone, il Signore delle Tenebre, secondo in potenza solo ad Ahriman, Dio del Male. E i suoi fratelli sono Atar, demone del Fuoco e padre di Edwina Ataris, e Gothar, demone del Ghiaccio e padre di Fenrik Steinberg, conte di Gothian. Fu Kevin Vorkidian a svelare questo inganno al Clero di Lathena» 
Marvin comprendeva l'implicazione di quella verità:
«Se, come voi mi confermate, gli Eclionner sono discendenti di un demone, allora per metà lo sono anch'io. Eclionner è il mio vero cognome, quello di mio padre»



L'Arcidruido trasse un sospiro: «E' così. Ma prima di parlare di questo, dobbiamo chiarire i dettagli dell'Antico Patto, che domani scadrà con il compiersi del Millennio dalla morte di Vorkidex e di Arexatan»
Marvin annuì.
Fingal il Saggio allora riprese il suo discorso: «Arexatan fu ucciso da suo figlio Wechtigar I il Pio per due ragioni: la prima è che il Clero di Lathena aveva rivelato a Wechtigar la verità sul conto di Eclion, e la seconda è che Wechtigar temeva di essere diseredato, nel caso suo padre avesse avuto figli maschi dalla sesta moglie, la favorita, Edwina Ataris, ora conosciuta come Marigold di Gothian, la Dama Gialla»




«Stava per scoppiare una guerra tra Angeli e Demoni. Eclion ed Atar volevano vendicarsi contro Kevin Vorkidian, discendente di Belenos e di Ulien. A quel punto Gothar si propose come mediatore in nome delle gerarchie demoniache ed Aenor come garante per conto delle gerarchie angeliche e in rappresentanza degli Alfar. Gothar affidò la mediazione a suo figlio, il Conte Fenrik, mentre Aenor inviò il suo discendente Balder, primo re degli Alfar»
Quest'ultima notizia sorprese Marvin:
«Dunque anche la stirpe di Alienor di Alfarian era vincolata al Patto!»
Fingal il Saggio confermò e proseguì:
«La notte di quel primo gennaio di mille anni fa, i contraenti del Patto si riunirono proprio in questo luogo, nel centro dell'isola di Floriana sull'Amnis
Erano presenti:
 Wechtigar Eclionner, Kevin Vorkidian, Edwina Ataris, Fenrik di Gothian e Balder di Alfarian. 
Wechtigar ottenne il titolo di Imperatore dei Lathear, Kevin ottenne la salvezza dei Keltar l'autonomia della Federazione dei Ducati, Edwina ottenne l'immortalità attraverso il bacio del Vampiro Fenrik, che le donò un lungo sonno, ma ella non divenne come lui, in quanto il Fuoco di Atar la preservò, Fenrik però ottenne di divenire suo marito ed ebbe il dominio sugli Albini e sull'Artico, infine, Balder divenne re degli Alfar. 
Tutti costoro firmarono un documento nel quale impegnavano se stessi ed i loro discendenti a non farsi più la guerra per mille anni, ed a rispettare l'equilibrio tra le forze del Bene e quelle del Male. 
Poi giurarono, ognuno sul nome del proprio protettore angelico o demoniaco, di rispettare tale Patto, e di punire chi eventualmente lo avesse violato.
E infatti, quando tuo nonno Sephir attaccò Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue, fu gravemente punito, e la punizione è ricaduta poi su tuo padre, e su di te
Ora so che avrai molte domande da rivolgermi, per cui ti invito a ritirarti in meditazione, ed a riflettere attentamente su tutto quel che ti ho detto, prima di proseguire nei rituali di iniziazione»


N.d.A.

L'arcidruido Fingal il Saggio (il cui nome deriva dal poema "Ossian" di Mcpherson) è rappresentato da re Jaheaerys I Targaryen il Conciliatore, ne "Il trono di spade" di George Martin.
Kevin Vorkidian è rappresentato da re Daeron I Targaryen il Giovane Drago.
Arexatan Eclionner e re Vorkidex in duello sono rappresentati da Rhaegar Targaryen e Robert Baratheon nella Battaglia del Tridente, nell'antefatto alle "Cronache del Ghiaccio e del Fuoco".

Wechtigar I il Pio è vagamente ispirato a Ludovico I il Pio, figlio ed erede di Carlo Magno.

La teoria degli Arcani Supremi è di mia invenzione. Si tratta di una vera e propria forma di credo religioso caratterizzato da due aspetti fondamentali: il primo è il sincretismo tra varie religioni (Zoroastrismo, Druidismo, Taoismo e Buddhismo) e mitologie (celtica, germanica, norrena e tolkieniana, tratta da "Il Silmarillion"); il secondo è la non-contraddittorietà di questo credo con le attuali teorie scientifiche, in particolare la fisica e l'astronomia. I concetti di Energia ed Entropia rientrano nel Secondo Principio della Termodinamica, che afferma, in una delle sue formulazioni, che l'universo evolve verso un grado crescente di disordine, in cui l'energia decade e si disperde. Ecco dunque perché l'energia rappresenta il polo positivo che deve essere rinforzato per riequilibrare la tendenza entropica dell'universo.
Si prospetta dunque una religione diteistica, cioè con due divinità di eguale potenza, l'una buona e l'altra malvagia, e con una serie di gerarchie di angeli e demoni, a cui impropriamente i culti politeisti danno il nome di dei: una delle missioni profetiche di Marvin Vorkidian sarà quella di iniziare tutto il popolo dei Keltar agli Arcani Supremi. Questo però avverrà molto gradualmente, e troverà sviluppo solo nel sequel di questo romanzo, che si intitolerà "Gli eredi di Gothian", a cui sto lavorando.
La religione qui presentata non è però ciò in cui credo io come persona.

Il medaglione è un reperto celtico che mostra il dio solare Belenus o Belenos.

Marigold di Gothian è rappresentata da Melisandre di Asshai, con la quale ha in comune il culto per il fuoco. Inoltre l'appellativo "Dama Gialla" ricorda quello "Donna Rossa" che viene attribuito a lady Melisandre in "A Song of Ice and Fire".
In questa ottica i più vicini al ghiaccio sono i vampiri albini del conte Fenrik, personaggio che richiama in parte anche Roose Bolton, e i più vicini al fuoco sono gli Alfar, o Elfi, il cui primo re è Balder, divinità della mitologia nordica, fratello di Thor e Loki.

venerdì 2 marzo 2012

Gothian. Capitolo 20. Alienor incontra la madre di Marvin


Dopo alcuni giorni di permanenza a Linthael, il pirata Vyghar annunciò ad Alienor che dovevano partire per un villaggio nelle vicinanze. Non era di molte parole il pirata.
Le aveva però procurato degli abiti comodi per il viaggio in montagna. Era una tenuta da amazzone e da cacciatrice, che le stava alla perfezione.


Le fu dato un cavallo, e poco dopo partirono, lungo una valle stretta e inospitale che si addentrava nella catena montuosa dei Denti del Drago. Ben presto la mulattiera che seguivano si inerpicava verso l'alto, in direzionione del passo che li avrebbe condotti in un'altra valle, sperduta all'interno delle montagne.
«Posso sapere dove mi state conducendo?» chiese la principessa al pirata.
Non sopportava il fatto che Vyghar parlasse poco. Il silenzio e l'indifferenza che lui mostrava così spesso la irritavano.
«Certo, ma quando ti dirò il nome del luogo, ne saprai meno di prima!»
Ad Alienor dava fastidio anche il tono ironico della maggior parte delle sue risposte.
«Ditemi come si chiama!»
Lo sdegno principesco nella voce di Alienor faceva sempre sorridere il pirata.
«Tupìle, mia principessa. Si chiama Tupile... contenta ora?» e ridacchiò.
In effetti non aveva mai sentito nominare quel luogo, ed il nome non era affatto gradevole.
«E lì cosa farò?»
Il pirata la guardò con l'aria di chi la sa lunga.
«Farete compagnia ad una splendida nobildonna, che è nostra "ospite" da alcuni anni!»
Da come ne parlava, sembrava che avesse molto rispetto per quella donna. E forse qualcosa di più...
Alienor non sapeva se essere contenta o no di quella risposta.
«E voi ve ne andrete?»
Vyghar sospirò: «Andrò dallo Sciancato, per capire quello che intende fare di vo
Alienor rimase delusa: «Quindi alla fine avete deciso di vendermi!»
Il pirata scosse il capo:«Al contrario: lo Sciancato intende pagarmi affinché anche voi possiate rimanere "ospite" nel villaggio dei miei fedelissimi»
Il modo in cui pronunciava la parola "ospite" faceva sembrare un grande privilegio essere suoi prigionieri. Alienor era irritata anche da quello, ma la sua curiosità era più forte dell'orgoglio:
«Chi è la nobildonna che mi farà compagnia?»
 Alienor sapeva di aver formulato la domanda in modo tale da porre la misteriosa donna nella condizione di sua damigella, e quindi di inferiorità.
Vyghar scosse il capo, contrariato: «Fate troppe domande, Altezza! E comunque non aspettatevi di trovare in quella splendida signora una vostra damigella!»
La principessa avrebbe voluto prenderlo a schiaffi! Non capiva se il pirata la stesse provocando o se fosse per caso innamorato di quella sua così "splendida ospite".
Per un po' rimasero entrambi in silenzio, fino a quando, giunti in cima al passo, videro il paesaggio dell'altra valle che si presentava davanti a loro.
Il villaggio di Tupile si trovava al centro di quella vallata, così lontana da tutto il mondo civilizzato. Alienor respirò l'aria pura di quei luoghi, e si sentì stranamente libera, come non era mai stata.
Ma era pur sempre una prigioniera!
«Mi rinchiuderete in una cella?»
Vyghar appariva distratto:
«Non ce n'è bisogno. I miei uomini controllano tutto il paese e tutta la vallata. Nessun ostaggio è mai riuscito a fuggire da qui. Questo luogo non è segnato nemmeno nelle carte geografiche!»
La discesa era abbastanza agevole, nel sentiero che attraversava il bosco di abeti profumati, con un aroma di resina e di legno umido.
Alienor non sopportava però il silenzio ostinato di Vyghar.
«Chi vive in questo paese?»
«Le nostre donne, naturalmente! Credevate forse che noi pirati non avessimo compagne?»
La principessa mascherò col suo tono gelido un principio di gelosia:
«Saranno donne selvagge come voi! A parte naturalmente la nobile signora...»
Il pirata sorrise in modo compiaciuto:
«E' una persona di straordinaria bellezza e intelligenza!»
Una sempre maggiore gelosia si fece strada nella mente di Alienor:
«E voi siete sposato?»
Il pirata si limitò a ridere, come se la domanda fosse talmente assurda da non meritare risposta.
Questo suscitò una nuova reazione di silenzioso sdegno da parte della principessa.
Ormai il paese si avvicinava, e lì Alienor avrebbe trovato una risposta alle domande che Vyghar continuava a eludere col suo modo di fare sarcastico e irriverente.
Quando infine giunsero a Tupile, le donne e i bambini  vennero incontro ai pirati, ma di fronte ad Alienor rimasero piuttosto freddi.
«E' meglio che vi conduca subito da lei» disse Vyghar come se stesse parlando di una divinità in incognito.
«Se proprio insistete»
La voce era fredda, ma in realtà Alienor stava morendo dalla curiosità di conoscere la misteriosa nobildonna.
Seguì il pirata che, dopo aver sistemato i cavalli, le fece strada verso una abitazione dall'aspetto migliore delle altre. Era una vera e propria baita in pietra grezza e legno, abbastanza ampia.
Sulla soglia li attendeva una donna bellissima, dagli occhi chiari e dal viso signorile ed autorevole. I suoi capelli castano ramati erano lisci e lunghi. Era una Keltar, di un'età intorno ai 37 anni, e portava un diadema di perle con un pendente, che la qualificava come una sacerdotessa.
.


«Milady, i miei omaggi» le disse Vyghar con voce incredibilmente gentile, e le baciò la mano.
Poi la guardò con occhi chiaramente innamorati, e avendo visto nel giardino una rosa d'autunno, di color viola, la recise e gliela porse. La donna lo ringraziò con serena dignità, inspirando il profumo del fiore.
Il pirata indicò con lo sguardo Alienor, poi fece un breve inchino, e si congedò con virile garbo, come se quella scena fosse stata predisposta nei minimi dettagli.
La donna osservava la principessa come se la conoscesse da sempre.
Alienor ne ammirava in silenzio la bellezza e l'eleganza e non sapeva cosa dire.
La dama sorrise:
«Parlami delle nevi del tuo regno, principessa...»
Dunque lei sapeva! Quella non era una richiesta, era una dichiarazione. Era un chiaro riferimento alla profezia della Fanciulla delle Nevi, e al Patto.
Solo una iniziata agli Arcani Supremi poteva conoscere tutto questo.
«Chi sei?» le chiese Alienor, meravigliata.
«Mi chiamo Lilieth Vorkidian e sono una sacerdotessa di Ulien, dea della Luna. Mio maestro fu il druido Halfgan della Contea di Keltar-Senia, che mi iniziò agli Arcani Supremi»
Alienor aveva già sentito quei nomi. Era stata Marigold ad accennarglieli, parlando di una vicenda accaduta nel Ducato di Amnisia.
«Vyghar mi ha detto che siete di nobile stirpe»
Lilieth annuì:
«Sono discendente dell'ultimo re dei Keltar, Vorkidex»


Alienor ricordò.
Ma certo! Il Giuramento di Kevin Vorkidian, il figlio di Vorkidex!
La Contessa di Gothian aveva collegato questo Arcano alla vicenda del rapimento di una coppia di sposi appartenenti all'aristocrazia di Amnisia, nell'anno della Primavera di Sangue 
«Credevo che quella stirpe si fosse estinta col rapimento di...»
Lilieth Vorkidian annuì:
«Col mio rapimento. Te lo ha detto lei, vero?»
Alienor sgranò gli occhi. Quella sacerdotessa poteva dunque leggere il pensiero?
Oppure semplicemente ha sentito parlare della Dama Gialla.
«Marigold di Gothian?»
Lilieth annuì:
«La donna che ti ha tradito. E che ti ha tenuto in vita per un'unica ragione: che tu incontrassi me»
La principessa  fu travolta da una tempesta di dubbi:
«Come fai a saperlo? Che legame hai con  lei, e con Vyghar? Perché era così impoertante che io ti incontrassi?»
Lilieth sorrise con aria quasi materna: «Vyghar mi ha parlato del piano, prima del tuo rapimento. Lui mi ama, ma sa che sono sposata e quindi non posso ricambiarlo, e mi rispetta, anche se sono sua prigioniera da diciassette anni. Il mio rapimento è stato il suo primo atto di pirateria, commissionato da Sephir Eclionner, lo Sciancato»
Alienor corrugò le sopracciaglia:
«Maledetti siano gli Eclionner!» esclamò «Tutti, dal primo all'ultimo
Lilieth rimase impassibile: 
«Non sono gli Eclionner i veri cattivi. Possiamo ancora cambiarli, salvarli da se stessi, per salvare l'intero continente...»
La principessa non capiva: «Se non sono loro i cattivi, allora chi lo è?»
La donna rispose con una sola parola, che valeva più di un intero discorso: 
«Gothian»
Alienor sospirò: 
«Cosa vuole ancora Marigold da me?»
Lilieth assunse un'aria malinconica:
«Vuole che tu impedisca che mio figlio reclami il Trono del Sole»
La principessa si limitò a fissarla senza capire.
La donna le parlò con dolcezza: «Mio figlio Marvin, che vive ad Amnisia portando il mio cognome, è nato dal mio matrimonio con Masrek Eclionner, legittimo erede al trono imperiale dei Lathear, che ora vive in eremitaggio. So che mio marito Masrek non rivendicherebbe nulla, e nemmeno suo padre Sephir, lo Sciancato. Ma so che prima o poi Marvin dovrà sfidare Elner XI»
«Masrek Eclionner è morto da diciassette anni! E non si sposò mai!»
«Sei libera di non credermi Alienor, ma prima o poi questa verità verrà fuori. In molti già ne sono a conoscenza, è solo questione di tempo. Ormai il millennio si avvicina, e con esso la scadenza del Patto. A quel punto tutti getteranno la maschera e giocheranno a carte scoperte, a cominciare dalla tua Dama Gialla»
Alienor sentiva che Lilieth era sincera.
 Incominciò a capire tutte le trame di Marigold e si sentì sciocca per non aver mai sospettato nulla, ma continuava a non capire il suo ruolo in tutta quella vicenda:
«Io dovevo sposare Elner, e a quanto mi è dato capire, Marigold vuole Elner per sé. Ma non capisco il mio ruolo nei confronti di tuo figlio»
Lilieth si fece seria: «Marvin, anche se solo pochissimi lo sanno, è erede legittimo dell'Impero Lathear e del Regno dei Keltar, tu sei una principessa reale degli Alfar. Marigold vorrebbe che tu sposassi Marvin e lo convincessi a rinunciare alle sue pretese sull'Impero Lathear in cambio della corona degli Alfar e dei Keltar. Ma è una trappola! Perché un grande attacco arriverà da Nord, dalle Nevi perenni di Gothian! L'ho visto nelle mie premonizioni. Il Conte di Gothian sta radunando il suoi Albini per colpire alla schiena tuo padre e tua madre!»
La principessa era sconvolta:
«Ti ho fatto troppe domande, senza sapere di non essere pronta ad accettarne le risposte. Sappi che se quello che dici è vero, io non mi farò usare! Non sarò la marionetta dei Conti di Gothian!»
Lilieth sorrise: «Che Ulien ti benedica! Era la risposta che speravo di sentire! Nessuno ti costringerà a fare nulla, fintanto che io ti proteggerò»


N.d.A.

Il nome "Tupile" è ispirato all'Alleanza di Tupile menzionata nel romanzo "Messia di Dune" di Frank Herbert.
Alienor di Alfarian è rappresentata come una principessa Targaryen ne "Il trono di spade", "A game of thrones" di George Martin.
Lilieth Vorkidian è rappresentata come Lyanna Stark ne "Le cronache del ghiaccio e del fuoco", "A song of ice and fire".