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mercoledì 2 aprile 2014

Principe Felix di Lussemburgo - Nodo Windsor - Windsor knot - suit tie

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Félix di Lussemburgo (Lussemburgo3 giugno 1984) è il secondo figlio del granduca Enrico di Lussemburgo.
Il 13 dicembre 2012 la casa reale ha annunciato il fidanzamento del principe con la tedesca Claire Lademacher. Il matrimonio civile è programmato per il 17 settembre 2013 a Königstein im Taunus, mentre la cerimonia religiosa seguirà il 21 settembre alla basilica di Maria Maddalena a Saint-Maximin-la-Sainte-Baume.

E' un fedelissimo del Nodo Windsor Doppio alla cravatta, come mostrano le seguenti foto.



























sabato 20 ottobre 2012

Gothian. Capitolo 104. Fenrik dà l'assalto alla capitale di Marvin


Al terzo giorno di assedio della città di Caemlyn, capitale del neocostituito Regno dei Keltar, il Conte Fenrik di Gothian, re degli Alfar, decise di passare alle maniere forti e ordinò ai suoi draghi di assaltare la città.



Erano enormi, di colore nero, con aperture alari immense e dalle loro bocche usciva il fuoco distruttore di Atar.
A dire il vero Atar, il demone del fuoco, è il padre di Marigold, e non posso più contare sulla sua simpatia.
Marigold aveva sicuramente chiesto ad Atar di depotenziare la forza dei draghi.
L'assalto che venne scagliato fu poderoso e per alcuni minuti, il Conte di Gothian pensò di avere la vittoria a portata di mano.



I draghi sputarono fuoco e fiamme sugli arcieri di Marvin, che stavano in prima linea, sulle mura.



Fenrik si trovava a distanza, ed osservava Caemlyn da lontano, e gli pareva piccola e vulnerabile, in confronto al suo enorme esercito.



Con il binocolo osservò le rocce alla base della città assediata e vide che le uscite di sicurezza erano ben difese, e che le fiamme dei draghi si erano spente ed erano diventate fumo.
La sua rabbia divenne incontenibile.
Maledizione! Atar ha indebolito i draghi! E' stata Marigold a chiederglielo! Lo ha fatto per salvare il suo favorito, Marvin Vorkidian!
Dalle feritoie delle torri e delle soffitte i Keltar al comando di Marvin scagliavano frecce molto potenti e avvelenate, che privavano i draghi della loro ormai sfinita energia, tanto che alla fine scesero tutti a terra, uno sopra l'altro, stanchi e senza più la capacità di lanciare fiamme.



Poi, lentamente, morirono uno dopo l'altro.
Un vortice d'ira si creò intorno alla pallida figura del Conte, che sfogò i suoi impulsi spezzando il bastone del comando.

Ancora una volta le mura e le abitazioni di Caemlyn avevano retto all'assalto delle sue creature.
Quelle mura e quelle case state costruite con marmo e granito. E Marvin ha il potere di tutte le gerarchie angeliche, che custodiscono quelle mura! 
Ma il fallimento dell'assedio era principalmente colpa di Atar e Marigold.
Non si era mai visto qualcosa del genere! Se i draghi avessero avuto la forza che Atar ha loro negato, allora oggi festeggerei una vittoria, invece di rimuginare sulle cause della disfatta! Marigold pagherà per tutto questo!
Era chiaro ormai che Caemlyn non sarebbe caduta, e che bisognava cambiare strategia.
Fenrik aveva un piano di riserva.
Aggireremo la città, e punteremo a invadere la pianura amnisiana, il vero cuore del regno dei Keltar! Se riuscirò a far uscire Marvin dalla rocca, avrò la vittoria in pugno!





N.d.A.
Il Conte Fenrik Steinberg di Gothian è rappresentato dal personaggio Alucard di Castlevania, dell'omonimo gioco elettronico giapponese. A sua volta, il personaggio di Alucard di Castlevania è ispirato al vampiro più famoso della storia, il conte Dracula di Transilvania, che storicamente è identificabile con il principe Vlad Tepes Drakul di Valacchia, detto l'Impalatore, per il modo atroce con cui faceva eseguire le condanne a morte dei nemici. Vlad fu ucciso da un rivale che si era alleato con i Turchi, rendendo la Valacchia (oggi parte della Romania) uno stato vassallo dell'Impero Ottomano. I suoi discendenti vissero in un castello isolato in Transilvania, e furono considerati demoni, anche se il cognome Drakul (che voleva dire nel contempo "demone" e "drago") derivava dall'appartenenza del principe all'Ordine del Dragone di Ungheria.
Le altre illustrazioni sono tratte dal racconto di Tolkien "La caduta di Gondolin", nel prequel mitologico della sua saga, "Il Silmarillion".

venerdì 22 giugno 2012

Gohian. Capitolo 74. Sephir Eclionner incontra il suocero Fuscivarian



Sua Altezza Imperiale il principe della corona Sephir Eclionner, vestito in armatura e toga dopo tanto tempo,  alla testa di 10 legioni di Lathear, circondò la roccaforte di Marina del Campo, che si arrese senza alcuna resistenza.
Sul motivo che aveva spinto Sephir a prendere il controllo della cittadella non c'erano dubbi:  lì infatti si trovava confinato suo suocero, il senatore Fuscivarian, segregato in un convento.
Sephir non lo vedeva da 18 anni, da quando cioè suo padre, il vecchio imperatore Wechtigar XVI, su istigazione dello stesso Fuscivarian, aveva diseredato ed esiliato il principe ereditario, a causa della disfatta militare nella spedizione contro gli Alfar.
Quello stesso giorno Sephir era stato gravemente ferito alla gamba destra nell'ormai leggendario duello col Conte Fenrik di Gothian, durante la battaglia di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue.
Da allora tra i due era nato un odio profondo, anche se per motivi politici si erano trovati costretti più volte a complottare intrighi di palazzo.
Sephir si considerava un vecchio, per i suoi 75 anni, ma suo suocero Fuscivarian era veramente decrepito, con i suoi 95.
Da quando poi Elner XI lo aveva costretto a farsi monaco, e a vivere relegato nel convento di Marina del Campo, il senatore appariva ancora più vecchio e incartapecorito.



Lo sguardo di Fuscivarian aveva conservato quella lieve piega ironica, unica concessione all'emotività in un volto da sfinge mummificata.
<<Questa sì che è una sorpresa: Sephir Eclionner... già Principe della Corona, ora latitante e bandito, a capo della Piovra. Come è possibile che un pendaglio da forca come te giri impunemente per l'Impero e si faccia annunciare come un generale vittorioso, cosa che non sei mai stato e mai riuscirai mai ad essere!>>
Un'accoglienza più gelida e beffarda non poteva esistere.
Ma Sephir non si lasciò scalfire:
<<Anche per me è una sorpresa trovarvi vivo, senatore Fuscivarian, dopo che avete ucciso la vostra stessa figlia, la mia povera Wensy, e avete sobillato Ellis contro il resto della famiglia, benedicendo persino il suo vergognoso incesto con Masrek! Chi è dunque il pendaglio da forca tra noi due? Mi chiedo se non sia giunto il momento di mandarvi all'inferno>>
Il Senatore sogghignò:
<<Se era questo il tuo obiettivo, caro genero, l'avresti già realizzato da un pezzo. Sei la persona più sanguinaria della storia imperiale, Sephir. Peggio dei vampiri! Loro almeno del sangue se ne cibano. Tu provi piacere semplicemente a spargerlo. Hai persino infranto l'Antico Patto, portando morte e fiumi di porpora tra gli Alfar, a Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue>>



Sephir scrollò le spalle:
<<Anche voi vi siete dato molto da fare quell'anno. Siete riuscito ad avvelenare mio padre, a far credere che mio figlio fosse morto, e infine ad avvelenare il marito di Ellis, quel povero idiota di mio nipote Elner X. Ma non sono qui per fare a gara a chi ha seminato più vittime. Sono qui per parlare del Nuovo Patto>>
Al solo sentir pronunciare quella parola, il decrepito senatore sgranò gli occhi immersi in un mare di borse e di rughe:
<<Un Nuovo Patto? Ma se ormai i demoni hanno conquistato tutto il Continente Centrale?>>
Sephir scosse il capo:
<<No, molte zone dell'Impero sono sotto il mio controllo, e la Federazione Keltar si sta per ricostituire in un Regno unitario, sotto la guida di mio nipote Marvin, che è anche vostro pronipote, in quanto figlio di Masrek>>
Il Senatore annuì:
<<Marvin ... il figlio segreto di Masrek!>>



Lo Sciancato confermò:
<<Voi siete suo bisnonno, tramite Wensy, ed io suo nonno... lui è tutto ciò che ancora ci accomuna, e avremmo entrambi interesse affinché Marvin ascendesse al Trono del Sole!!>>
Fuscivarian sogghignò nuovamente:
<<E' sempre bello rientrare nel Gioco del Trono... ho sempre sostenuto che fosse l'unico gioco in cui valesse la pena impegnarsi. L'unico gioco che conta. Ellis ed Elner mi hanno deluso, ed ora c'è quella terribile Marigold di Gothian... come potremmo riuscire a sconfiggere quella strega... a meno che... >>
Sephir terminò la frase:
<<A meno che non riusciamo a far sposare Marigold e Marvin. Questa è la sintesi del Nuovo Patto! Abbiamo l'appoggio di Eclion e di Atar, tra i demoni, e di Belenos e di Cernunnos tra gli angeli. Gli altri per ora si mantengono neutrali>>
Il senatore annuì:
<<Ed io come posso esserti utile? E soprattutto, cosa ci guadagno?>>
Lo Sciancato scosse il capo:
<<Sempre le solite domande... ebbene, voi avete ancora molti amici in Senato e nel Clero: vi chiedo di convincerli ad abbandonare Elner e a schierarsi per Marvin. Possiamo già contare sull'appoggio di Bial l'Eunuco e dei servizi segreti, e persino della Grande Canonica: il nuovo priore Ulume è un mio fedelissimo.  Naturalmente voi sarete ricompensato con la revoca dell'esilio, la nomina a Presidente del Senato e a Ministro degli Interni... che ve ne pare?>>
A Fuscivarian brillavano gli occhi:
<<Considerala già una cosa fatta! Ma ti pongo solo una domanda: come riesci a fidarti di me, dell'uomo che ha ordinato la morte della sua stessa figlia, tua moglie, e ha rovinato i figli che hai avuto da lei?>>
Qui Sephir rimase pensieroso per un po', e poi rispose:
<<Sono un Eclionner, e gli Eclionner non hanno figli, hanno solo degli eredi!>>


N.d.A.

Sephir Eclionner è interpretato da Charles Dance nel ruolo di lord Tywin Lannister ne "Il trono di spade" di George Martin.

Il toponimo Marina del Campo si ispira a quello di Medina del Campo, dove morì Isabella di Castiglia.

Gli Alfar sono un incrocio tra gli Elfi e i popoli del nord del Continente centrale.

Il senatore Fuscivarian (Fujiwara) è intepretato da Ian McDiarmid nel ruolo dell'imperatore Palpatine in "Guerre Stellari".

"I fiumi di porpora", espressione rappresentata nella seconda immagine, è il titolo di un ottimo film thriller con Jean Reno, tratto da un omonimo romanzo.

"Il gioco del trono" è il titolo italiano dei primi due romanzi della serie "Le cronache del ghiaccio e del fuoco". Separatamente i due romanzi si intitolano "Il trono di spade" e "Il grande inverno", seguiti poi da "Il regno dei lupi" (con riferimento alla famiglia Stark) e "La regina dei draghi" (con riferimento a Daenerys Targaryen).

La frase finale è ispirata da una affermazione di Pietro il Grande quando ordinò l'esecuzione di suo figlio Alessio Petrovich Romanov, accusato di cospirazione e alto tradimento: "Gli zar non hanno figli, hanno solo degli eredi".







domenica 13 maggio 2012

Gothian. Capitolo 56. Marvin parte verso le sorgenti dell'Amnis


La missione era cambiata.
Erano partiti per liberare Alienor di Alfarian, ma nel frattempo il regno degli Alfar era stato invaso dai vampiri albini del Conte Fernik.
A questo punto la priorità è diventata un'altra: come salvare la Federazione Keltar dalla calata dei vampiri del Conte di Gothian?
Marvin e la sua compagnia avevano reclutato un contingente militare notevole, sotto il comando di Ser Ywain de Bors, e si erano messi a disposizione dell'Arciduca e del generale Brannos Tork, comandante dell'esercito dei Keltar.
Ma tutti sanno che io ho re Vorkidex nella mia mente: si vede da come mi guardano. Si fidano di me. Li ho sentiti sussurrare: "E' il principe che ci fu promesso".


Ora Marvin, grazie alle Altre Memorie del suo antenato, era divenuto un guerriero, e aveva ricevuto in dono dall'Arcidruido l'armatura di re Vorkidex.
Ma non la spada di acciaio lunare. Quella me la consegnerà la fata Vivien, alle Sorgenti dell'Amnis.
Quel viaggio era una tappa obbligata.
Del resto, l'unico passo montano che permetta ad un esercito di arrivare nel territorio degli Alfar è quello che passa di fianco alle Sorgenti dell'Amnis.



Prima di partire, bisognava però chiarire alcune cose.
Bisognava capire se dagli altri Ducati della Federazione Keltar, sarebbero giunti dei rinforzi.
Era necessario quindi mandare dei messaggeri e ripristinare la viabilità delle zone a nord dell'Amnis, per favorire l'accampamento di truppe Keltar e l'allestimento dei campi profughi per gli Alfar in fuga, dopo l'invasione del loro regno da parte del Conte Fenrik e dei suoi Albini.
Ser Yvain de Bors, che voleva riscattarsi dall’onta del tradimento di suo padre il Duca Gallrian, accusato di essersi venduto a Lady Marigold di Gothian, dimostrò una maturità che fino a quel momento non si era ancora manifestata.



«I vostri soldati ci servono qui» disse il Generale Tork a Ser Yvain, durante la riunione, a cui tutta la delegazione amnisiana partecipava «mentre i druidi e i diplomatici dovranno essere utilizzati come messaggeri, anche perché se rimanessero qui sarebbero solo delle bocche in più da sfamare, e non abbiamo molte riserve di cibo»
«E’ più che giusto!» assentì Ser Yvain «e come comandante di questa compagnia, ordino fin d’ora ai miei druidi e ai diplomatici di mettersi a disposizione dello Stato Maggiore. Ma, Generale, che cosa ne sarà dei preti Lathear?»
Il generale rispose senza alcuna esitazione:
«Sono tutti adepti della Grande Canonica, bruciata da Lady Marigold. La odiano più di noi, e appoggiano il principe Masrek Eclionner, che ci ha offerto ben cinque legioni.»



Nel frattempo gli altri componenti della compagnia partita da Aminisia si stavano organizzando.
Il druido Gwydion, su ordine dell’Arcidruido, aveva chiesto per sé e per Marvin di partecipare alla missione diretta a nord-ovest, dove c’erano le basi più importanti della Resistenza dei Keltar, nella foresta di Broceland e dove si trovava anche l'imboccatura della valle da cui nasceva il fiume Amnis.
Gwydion non aveva dubbi:
«La nostra missione ora è cambiata.Un giorno forse tu e la principessa vi incontrerete realmente, ma per ora le vostre strade vanno in direzione opposta:



Dovremo reclutare i Keltar settentrionali, e non sarà facile, specie quando gli diremo che dovranno combattere a fianco degli uomini di tuo nonno Sephir e di tua zia Ellis, per non parlare dei profughi Alfar di re Kerelik»
Marvin appariva molto più sicuro di sé:
«Quando parlerò a loro con la voce di Vorkidex, capiranno che io sono il Figlio dei Cento Re, il Principe promesso, il Profeta di cui parla la canzone della Luce e delle Tenebre!
Poi la mia missione procederà oltre Broceland. Devo incontrare Vivien, la fata delle sorgenti»




Marvin si entusiasmò: «Le sorgenti del Grande Fiume! Era il mio più grande desiderio, da bambino, quello di risalire l’Amnis fino alla sorgente! Ed ora questo sogno si sta avverando! »



Gwydion rimase serio: «Devo darti due avvertimenti. Il primo è che non tutti quei sogni ti piaceranno, e il secondo è che non devi avere troppa fretta nel cercare di realizzarli. Tu puoi vedere più in là di noi, è vero, ma questo potere potrebbe travolgerti, se affrettassi troppo i tempi della tua presa di coscienza. Ci vuole gradualità»
Marvin era d'accordo:
«Halfgan mi parlò di un luogo dove nemmeno la visione dei druidi può arrivare. Che cos’è questo luogo?»
Il druido aspettò prima di rispondere e poi disse:
«Qualcuno potrebbe chiamarlo: la Vera Luce! E’ la Fonte di ogni bene, l'Energia pura a cui presiede Ahura Mazda»


«E’ per caso il Fuoco Segreto di cui mi si è parlato nei sogni?»
Il druido scosse il capo:
 «Nella negromanzia il Fuoco Segreto è dominio di Atar, un demone, ed è in grado di risvegliare i morti congelati. Per questo ci possono essere tre categorie: i vivi, i morti ed i non-morti, al servizio di Gothar e di Fenrik, e del supremo loro principe: Deva Ahriman. Che la Vera Luce ci protegga da loro!»
Prima di partire, Marvin andò a salutare l'Arcidruido.
Quando fu al suo cospetto, gli chiese:
«Quando sarò di fronte a Vivien, volete che le dica qualcosa a nome vostro?»
Il vecchio annuì:
«Dille che l'attesa è finita. Dille che sta arrivando il Regno dell'Estate!»
L’Arcidruido ebbe un attimo di commozione:
 «Ho avuto il privilegio di vederti e di conoscerti, Marvin Vorkidian, principe promesso, figlio di centro re» e poi, rivolto verso il cielo, disse:
«Belenos, grazie per avermi fatto vivere tanto a lungo, perché i miei occhi hanno visto il Profeta!» e poi declamò: «Ora lasciate, o Dei, che il vostro servo vada in pace secondo la vostra parola, perché i miei occhi hanno visto la nostra salvezza, preparata da voi per secoli  davanti a tutti i popoli, come una luce sorta per illuminare le genti e per la maggiore gloria del vostro popolo»


N.d.A.

Il popolo dei Keltar è ispirato ai Celti.
Il "principe promesso" rientra in una profezia tratta dalle "Cronache del ghiaccio e del fuoco" di George Martin.
Il concetto di "Altre Memorie" è tratto dal ciclo di "Dune" di Frank Herbert.
La foto che rappresenta le sorgenti dell'Amnis è in realtà una immagine delle sorgenti del Po, presso il Monviso.
Ser Yvain de Bors è rappresentato come Ser Loras Tyrell ne "Il trono di spade" di G. Martin.
Masrek Eclionner è interpretato da Viggo Mortensen nel ruolo di Aragorn ne "Il signore degli anelli" di J.R.R. Tolkien.
La foresta di Broceland è ispirata a quella di Broceliande o Brocelandia nel ciclo bretone arturiano.
Il druido Gwidion è rappresentato come re Baelor Targaryen il Benedetto nelle Cronache di Martin.
La fata delle sorgenti, Vivien è ispirata a Viviana, Dama del Lago e Signora di Avalon ne "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley.
Il Fuoco Segreto o Fiamma Imperitura è un concetto tolkieniano. Gandalf è custode del Fuoco Segreto e porta l'anello del Fuoco, donatogli dal re degli elfi costieri, Cirdan il Timoniere.
Ahura Mazda è il Dio del Bene nella religione zoroastriana o mazdeista.
Belenos è il dio celtico Belenus, festeggiato a Beltane, festa pagana della fertilità, il primo maggio.
Il brano finale riprende un celebre passo del Vangelo di Luca, 2,22-40.





martedì 3 aprile 2012

Gothian. Capitolo 36. Il sogno di Marvin


Marvin stava sognando qualcosa che non aveva mai visto in vita sua.
Si trovava in una reggia a forma di piramide, in cima ad una acropoli.
 Vide un giovane principe, dai lineamenti Eclionner.

 

Parlava con una ragazza che gli somigliava, anch'ella dai lineamenti Eclionner, una Principessa del Sangue, cioè figlia di un erede al trono. 
Marvin ascoltava il loro dialogo.
Stavano discutendo. Il principe era deluso:
«Perché non fuggi via con me? Se davvero mi ami come dici, Ellis, rinuncia a quel matrimonio da farsa con nostro cugino, e seguimi!»
La ragazza lo fissava con occhi pieni di tristezza:
«Non possiamo andarcene tutti e due, Masrek... ci verrebbero a cercare anche all'inferno...»


Il principe scuoteva il capo.
«La Dinastia ha altri eredi... nostro cugino, per esempio... quello che tu vuoi sposare per nascondere al mondo il fatto che aspetti un figlio da me! E per consolidare il tuo potere!»
«Non dirlo!» gridò lei, afferrandogli le spalle: «Non pensarlo nemmeno! Cosa potremmo offrire a nostro figlio, se dovessimo vivere fuggendo come criminali? Accetta questo compromesso, Masrek... ci ameremo in segreto, nessuno ci scoprirà... »
«Preferisco vivere fuggendo, che rimanere qui a nascondermi nella menzogna! Io non sono capace di recitare, non sono come te!»
«Tu sei migliore di me, lo so, lo hanno sempre detto tutti... e allora dimostra di essere forte, e prometti che non mi abbandonerai! Promettilo, Masrek!»
«Ne ho abbastanza delle tue trame, Ellis! Raggiungerò nostro padre ad Elenna sul Dhain. E lo metterò in guardia dalle tue ambizioni, e da quelle dei tuoi alleati, specialmente Fuscivarian e sua figlia Susan, la tua futura suocera!»
La fanciulla versò le sue ultime lacrime d'amore:
«Se adesso te ne vai, io non so più chi sei: per me sarai morto per sempre, Masrek! Perdonami, ma io non ti perdonerò!»
La scena svanì.
Poi apparve all'improvviso una seconda scena.
C'era una città in mezzo a un fiume.  E tutto attorno si stava combattendo.


In mezzo alla battaglia c'era un possente condottiero di stirpe Eclionner, sui quarant'anni, che portava il diadema dell'erede al trono, e i suoi capelli erano già grigi, e i lineamenti scavati. Gridava alle truppe: «Seguitemi! Elenna sul Dhain cadrà entro stasera, e tutti ricorderanno i nostri nomi! Un giorno racconterete che eravate insieme a Sephir Eclionner, Principe della Corona, il giorno della battaglia di Elenna sul Dhain!»


«Sei arrivato troppo tardi, Sephir Eclionner!» gridò una voce «E' destino che tu non debba tornare mai più a Lathena! Hai infranto il Patto, ed io sono qui per punire te, e distruggere il tuo esercito!»
 Il condottiero riconobbe chi aveva parlato e capì che per lui era finita:
«Fenrik di Gothian! Maledetto traditore! Giuro che te la farò pagare cara!»











Poi tutto scomparve.
Nella terza scena c’era un Imperatore molto vecchio, dalla lunga barba bluastra. Il suo volto era crudele, e la sua voce era rauca e sibilante. Le sue unghie erano lunghissime e affilate.
Marvin lo riconobbe: era Wechtigar XVI Barbablù, quello che si faceva mandare ogni notte una vergine, e la mattina dopo faceva portare via quello che ne restava.


 L'Imperatore stava parlando al suo primo ministro: “Fa’ in modo che Sephir non torni mai più. La sua disfatta ad Elenna sul Dhain ha gettato il disonore sulla mia stirpe! Da oggi non è più mio figlio: io lo rinnego! Fa’ che resti principe di quattro palafitte su terra fangosa. Ed ordina a mio nipote Masrek di rientrare immediatamente: ora è lui l'erede!”.
 L’altro annuiva e chiedeva: “E riguardo a Wensy? Lei sospetta che Sephir sia sopravvissuto... potrebbe rivelarlo... non rinuncerà facilmente a suo marito...”.
Il vecchio sovrano scrollò le spalle: “Wensy è figlia tua, Fuscivarian, e dovrai occupartene tu!”.
Poi apparve una quarta scena.
C'era il Trono Imperiale, immerso in un’ombra scura.

Iron Throne Teaser - game-of-thrones  

E una donna bionda, seduta sul trono. 


La dama guardava per terra e diceva tra sé:  «Tornerò ad essere tua moglie, Arexatan! Sarò la nuova imperatrice e fonderò una nuova Dinastia!»
Marvin aveva riconosciuto la Dama Gialla, e voleva smascherarla, dire che aveva sposato il Conte di Gothian, e si faceva chiamare Marigold, ma tutto svanì in un lampo.
Infine apparve una quinta scena.
C'era il suo amico druido Gwydion, ma era molto vecchio e sfogliava un libro, intitolato "Il Profeta dei Keltar"


Parlava con un giovane apprendista, che gli chiedeva: “Hai davvero conosciuto il grande Marvin Vorkidian?
Oh, sì! Tanti anni fa! Era il principe che ci fu promesso, e la sua stirpe era quella della Luce e delle Tenebre
Marvin aveva udito, ma nessuno pareva vederlo.
Incominciò a gridare: “Gwydion! Sono io… sono ancora vivo...Gwydion, rispondimi!
L’immagine del druido tornò a ringiovanire e gli impose una benedizione.


Marvin si svegliò.
Il cuore gli batteva forte, e la fronte era imperlata di sudore.
Di fianco a lui c'era veramente Gwydion, che gli impartiva una benedizione.
 «Ho fatto un sogno assurdo…» gli sussurrò «...ho visto mio padre con Ellis, mio nonno Sephir, suo padre Wechtigar XVI, e il senatore Fuscivarian, ho visto le loro malefatte… ho visto Marigold di Gothian, mi aveva scambiato per Arexatan Eclionner... e poi c’eri tu, ma eri vecchio. E parlavi di me. Mi chiamavi "il Profeta dei Keltar"... »
Gwydion annuì gravemente
«Tu sei il Profeta che ci fu promesso, e la tua stirpe è quella della Luce e delle Tenebre»
Marvin riconobbe la stessa frase del sogno:
«Hai detto quasi le stesse parole nel sogno, ma parlavi al passato, come se io fossi morto da tempo..»
Il druido gli pose una mano sulla spalla:
«Non morirai, ma ti trasformerai. Per metà tu discendi da una stirpe di demoni. Eclion è il più   potente e malvagio. Gli Eclionner hanno commesso atrocità indicibili. Dovrai imparare a ad accettare queste memorie ancestrali, e a tenerle a bada. Ma tu sei anche un Vorkidian, e questo ti salverà! Vorkidex discendeva da Belenos, il Luminoso, un angelo potente e buono, venerato come dio del sole. Ora non puoi capire tutto. Sarà l’Arcidruido di Floriana a iniziarti agli Arcani Supremi»


Marvin annuì: «Spero che possa guarirmi dall'angoscia che sento nel cuore»
Gwydion lo fissò con serietà:
«Quell'angoscia nasce dal conflitto interiore tra le due stirpi da cui discendi. E questo nessuno lo può cancellare, nemmeno noi druidi. Non possiamo cambiarti, ma possiamo aiutarti ad accettare te stesso. Non possiamo guarirti, ma possiamo aiutarti a vivere meglio. Non possiamo rendere immortale il tuo corpo, ma renderemo immortale il tuo nome!»


N.d.A.

Tutta l'intelaiatura di questo capitolo è basata su una rielaborazione personale delle visioni di Daenerys Targaryen nella Casa degli Eterni.
Sephir Eclionner è Aegon V Targaryen, l'Improbabile, padre di Jaheaerys II.
Wechtigar XVI Eclionner è Aerys II Targaryen il Folle.
Il trono è chiaramente "Il trono di spade" di George Martin.
Elenna sul Dhain è Tar Valon della serie di Robet Jordan.
Marigold di Gothian è Cersei Lannister interpretata da Lena Headey.
Il druido Gwidion da giovane è Baelor Targaryen il Benedetto, mentre da vecchio è Aerys I Targaryen il Sapiente.
L'arcidruido è Jaheaerys I Targaryen il Conciliatore o il Saggio.
Belenos è il dio celtico Belenus, dio della luce e del sole.




giovedì 22 marzo 2012

Gothian. Capitolo 30. Masrek e Sephir Eclionner organizzano la riscossa.



Era ormai un mese che Masrek Eclionner, l'Eremita, risiedeva a Terramara,
   fangoso villaggio di palafitte, covo  segreto della Piovra, l'organizzazione criminale guidata da suo padre, Sephir Eclionner, lo Sciancato, che un tempo era stato il Principe della Corona Imperiale.



Non si erano ancora incontrati. E non si vedevano da diciassette anni.
C'era una antica ruggine che li divideva: Masrek non aveva perdonato al padre di averlo separato da sua moglie Lilieth e da loro figlio Marvin, nell'anno della Primavera di Sangue.
L'anno in cui tutte le cospirazioni avevano avuto inizio.
Ci ha rapiti e separati per la nostra sicurezza, ma non solo per questo... voleva punirmi per ciò che era successo tra me ed Ellis.
Masrek e sua sorella avevano commesso un incesto. Elner XI era loro figlio.
 Sephir Eclionner, all'epoca Principe della Corona, era stato informato dal senatore Fuscivarian riguardo alla reale paternità di Elner.
Non era la prima volta che accadeva un incesto nella dinastia Eclionner, il cui albero genealogico Masrek conosceva a memoria. Ma si trattava di eventi successi quasi mille anni prima.

Eclion, Signore delle Tenebre
    |
Arexatan Eclionner, fondatore dell'Impero Lathear
   +                                +                +              +                +                   +
Wechtigalia                   Kleope         Olivia        Sloann         Claireen        Edwina
Shazirai                       Hallenhal       Kermode  Darring        Wagall          Ataris
   |                                   |                       |            |                     |               (poi conosciuta come
Wechtigar I il Pio   +    Sephiria          Kerl          Ludor     +     Falise           Lady Marigold
                              |                         il Sommo     il Primo   |                          di Gothian)
                              |                        Sacerdote     Ministro  |
                              |                                                           |
                       Elner I il Crudele-----------+-----------Sidonie Eclionner
                                                                  |
                                                       Wechtigar II il Calvo      
                                                                  |
                                                      42 generazioni
                                                                     |
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                                                        Wechtigar XVI Barbablù          Vorian Eclionner
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                                     Sophie Tessier-Ashpool                                     Melania Orwell
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                                        Sephir Eclionner    Sen. Sibelius Fuscivarian   Ivar Eclionner
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                                          Wensy Fuscivarian                             Susan Fuscivarian    
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                                  |                                            |                                    |
                         Masrek Eclionner --- --+ ----Ellis Eclionner---+  Elner X Eclionner
                                   +                            |
                       Lilieth Vorkidian           Elner XI                              
                                    |                          il Predestinato
                          Marvin 
                      Eclionner-Vorkidian

All'epoca, Sephir aveva deciso di rimandare a dopo la guerra con gli Alfar la punizione esemplare nei confronti dei figli, ma la battaglia di Elenna sul Dhain era stata una tale catastrofe che egli non aveva più avuto il coraggio di rientrare a corte. Nel frattempo infatti Ellis aveva preso il potere, con l'appoggio del Senato e dei Servizi Segreti.
Masrek si trovava ad Amnisia, per sfuggire alla vendetta della sorella.
Non avrei mai dovuto cedere al suo fascino. Ho rovinato la sua vita, e la mia...
Ellis era veramente innamorata. Anche Masrek lo era, ma si sentiva in colpa per quella passione proibita. Lei al contrario voleva sposarlo. Ricordò quello che lei gli aveva detto, la notte in cui avevano concepito Elner:
"Prometti che mi amerai  per sempre, non come un fratello ama la sorella, ma come uno sposo ama la sua sposa. Promettilo, Masrek!”
Lui aveva promesso, ma non aveva mantenuto.
Ellis era ancora una fanciulla normale. Se lui non l'avesse abbandonata, forse sarebbe rimasta dolce e splendida come se la ricordava.



All'epoca anche Masrek era al massimo della sua gloria e della sua bellezza. 


Era un cavaliere destinato a grandi imprese, e il principe di un Impero che, nei disegni di Ellis, sarebbe tornato al suo massimo splendore.
Ma lui non aveva il coraggio di affrontare lo scandalo che avrebbe causato sposando sua sorella.

"Promettilo, Masrek! Prometti che mi amerai per sempre!" 
E invece lui era fuggito, ed Ellis aveva dovuto ripiegare sul cugino Elner X, perché solo così poteva nascondere l'origine della sua gravidanza. Al figlio, opportunamente, era stato dato il nome dell'ingenuo sposo di Ellis. Ma Elner XI restava comunque un abominio. Il ricettacolo perfetto per la reincarnazione.
Ormai il tempo è giunto: i due eterni rivali si stanno per risvegliare: Arexatan in Elner e Vorkidex in Marvin.
Ma non era così semplice. Arexatan  Eclionner si sarebbe risvegliato anche in Marvin.



E come nella sua prima vita, Arexatan avrebbe obbedito agli ordini del suo oscuro e crudele genitore  il demone Eclion, Signore delle Tenebre, che per mille anni, in virtù del Patto, era stato tenuto fuori dalle vicende degli umani.



Devo impedirlo! Perché mio padre non mi chiama? Il Millennio sta per scadere...
Masrek era impaziente di parlarne con Sephir. Attendeva da troppo tempo di essere convocato!
E poi le giornate nella palafitta non passavano mai. Persino il suo cane Arf moriva di noia.
 Come unica lettura gli era stata portata una copia in rotoli di papiro di “All’ombra di mio padre”, una autobiografia del secondo imperatore della dinastia Eclionner, Wechtigar I il Pio, il primogenito del grande Arexatan, al quale succedette in tarda età.


Quell’autobiografia era un elogio apparentemente entusiasta della figura di Arexatan, verso cui il figlio mostrava di nutrire una esagerata venerazione, probabilmente per mettere a tacere i sospetti che circolavano su di lui, riguardo alla morte violenta dello stesso Arexatan, ufficialmente attribuita al pugnale di Kevin Vorkidian.
Dopo di che si strinse il Patto, di cui però Wechtigar dice solo quello che gli conviene, cioè pochissimo.
La religiosità di Wechtigar era ferrea. Pareva che tutto ciò che il padre aveva fatto fosse una pura realizzazione della volontà divina. Persino i numerosi matrimoni di Arexatan erano visti come un “inno alla vita e alla famiglia”, e Wechtigar considerava grandiosa l’idea che “mio padre avrebbe potuto disporre di un intero esercito solo chiamando a raccolta tutti i suoi figli”.
La simpatia di Wechtigar svaniva quando entrava in scena Edwina Ataris, l’ultima moglie di Arexatan.
Scriveva Wechtigar : “Edwina era una pagana del nord, e riuscì ad ammaliare mio padre solo grazie ai suoi poteri di strega”.
In quel punto, c’erano alcune glosse scritte a mano in pessima calligrafia tremolante.
Le ha scritte mio padre.. La sua destra non si è ripresa del tutto delle ferite che gli ha inferto il Conte di Gothian, ad Elenna sul Dhain...
L'Eremita cercò di decifrare il commento di Sephir: “Wechtigar si scaglia contro Edwina, perché è stata l’unica che gli ha contestato il diritto alla successione. Avrebbe voluto un figlio da Arexatan, ma non ha fatto in tempo. Wechtigar ha spezzato il loro sogno, macchiandosi di parricidio. Da allora noi Eclionner siamo una stirpe maledetta
I rapporti padre-figlio, nella Dinastia, erano sempre stati tormentati. Mai una via di mezzo, mai un rapporto paritario di amicizia!
E’  questo che Sephir vuole offrirmi? La sua amicizia? Dopo avermi imposto diciassette anni di esilio?
Probabilmente ora voleva punire Ellis, o abbattere Elner.
L'Eremita provò pietà per sua sorella. Le sue parole gli rimbombavano nella mente:
“Prometti che mi amerai per sempre! Prometti, Masrek!



Lei era cresciuta all’ombra di suo fratello. Tutti lodavano lui e trascuravano lei.
Fu questo a farla innamorare di me:  viveva di luce riflessa… e quando me ne sono andato è rimasta al buio. La sua unica consolazione era il potere, a qualsiasi prezzo. E l'ha ottenuto!
E così è diventata la Vedova Nera...



 Ma forse può ancora salvarsi...
Lo Sciancato glie l'avrebbe permesso?  Forse. Dopotutto, con lo scadere del Millennio, Sephir poteva giocare la sua carta più importante: la restaurazione dell’erede legittimo.
Ma come farà a dimostrare che io sono Masrek? Non ha il mio sigillo, Lilieth l'avrà sicuramente spedito a sua madre. E senza il sigillo, io potrei essere chiunque.
Era ben consapevole che gli anni erano stati impietosi con lui e che appariva più vecchio della sua reale età. Mentre pensava queste cose, osservava distrattamente lo squallore di quel villaggio impantanato e cencioso.
Fu allora che alcuni sgherri di Sephir lo chiamarono. Era giunto il momento. Lo condussero verso una palafitta più rialzata e circondata da un recinto e da un piccolo bosco.
Non saranno certo quattro alberi su un fazzoletto di terra a rendere meno rozza la tua "reggia", padre!
Entrò nella palafitta, le cui finestre erano chiuse e il cui camino era acceso.
In fondo alla stanza, nella penombra, il vecchio storpio sembrava un mostro.
Infine ci incontriamo...
Ebbe un brivido.
Le tenebre deformavano ancora di più i lineamenti dello Sciancato.
Masrek si era immaginato tante volte quel momento.
Eccomi, padre... forse anche tu non mi riconosci... 
Il vecchio lo fissava impassibile, come una mummia.
Non è solo questione di aspetto... è che siamo diventati due estranei... e forse lo siamo sempre stati... cosa so io di te? cosa sai tu di me? 
Non ci furono né saluti, né abbracci.
Gli Eclionner non hanno mai avuto veri figli, ma solo degli eredi... e come tali venivano trattati dai loro padri... una dinastia senza amore... senza comprensione...
L'Eremita rimpianse la sua capanna sui monti.
Cosa ci faccio qui? 
Lo Sciancato aveva assunto un'espressione di disgusto.
Dopo alcuni interminabili istanti, parlò con voce cavernosa: «Non intendo chiedere né il tuo perdono, né tanto meno la tua gratitudine per averti salvato la vita nell’unico modo possibile» 
Masrek detestava quel modo di manipolare la realtà con le parole. 
«Sai già quello che penso, padre! Non avevi il diritto di disporre della mia vita a tuo piacimento»
«Se ti avessi lasciato andare a fare il martire a Lathéna, tua moglie sarebbe morta con te e Marvin sarebbe stato presto individuato e fatto fuori»
Era vero.Questo l'Eremita non poteva negarlo, ma la realtà era stata quella di un rapimento.
«Forse c’erano altri modi per difendere mio figlio…»
Lo Sciancato rise: «Altri modi? E quali? Farlo vivere con me in questo porcile?»
Masrek scosse il capo.
«Potevi darlo in adozione a qualche buona famiglia»
Il vecchio ridacchiò.
«Ah! Che idiozia! Credi che una buona famiglia l’avrebbe amato più di sua nonna, Lady Ariellin ? Lei gli ha garantito un’infanzia e un’adolescenza felici, e lo ha reso pronto alla grande missione che lo attende»
Masrek si inalberò:
«La missione! Ecco l’unica cosa che ti importa: il potere! Vuoi prenderti la tua rivincita su Ellis usando mio figlio!»
«Sei fuori strada, Masrek. La rabbia non ti rende lucido. O forse aveva ragione Fuscivarian nel dire che Ellis era più intelligente di te?»
L'Eremita fece per dire qualcosa, ma lo Sciancato lo zittì alzando una mano artigliata, e continuò a parlare calcando la voce:
«Chi mi fa paura è Marigold di Gothian, che userà Elner per i suoi scopi! Intendo porre rimedio a tutto questo»
Masrek era scettico:
«E come farai?  Pensi che i Lathear preferiranno avere sul trono un vecchio storpio, un folle eremita e un ragazzino mezzosangue?»
Sephir gli puntò addosso l'indice grinzoso:
«Tra meno di due settimane scoppierà la guerra. E quando l'avremo vinta, la gente crederà a quello che noi le diremo di credere!»
Masrek rise di nuovo:
«Ah ah! Una guerra! E' la tua specialità, padre! Non ti è bastata la disfatta di Elenna sul Dhain? Come speri di vincere questa nuova guerra? Con i tuoi quattro ladri di polli?»
Lo Sciancato non diede segno di aver colto alcuna ironia:
«La Piovra ha infiltrati in ogni ambiente dell’Impero, e anche oltre, presso gli altri popoli.  Ho comprato la fedeltà di Ser Yvain de Bors, che condurrà Marvin a Floriana, dove sarà ricevuto dall'Arciduido ...


... che lo aiuterà nel momento in cui Vorkidex ed Arexatan si risveglieranno in lui, e lo istruirà sul percorso per diventare Re dei Keltar e Imperatore dei Lathear!»
Masrek provò un momento di delusione.
Dunque io sono stato tagliato fuori dalla successione! Scavalcato da un figlio che non so nemmeno che faccia abbia! E' il destino di ogni Eclionner... 
Cercò di deviare il discorso.
«Mi hanno detto che Ser Yvain sia inaffidabile!»
Sephir rise:
«Ser Yvain recita la parte dell' inaffidabile, perché io lo pago per questo! Il vero traditore è suo padre, il Duca di Amnisia, che si fingeva tanto amico tuo. Aspira alla corona dei Keltar, e sta trattando con la Contessa di Gothian!»
L'Eremita rimase sconvolto da quella rivelazione.
«Perché non glielo impedisci?»
Lo Sciancato sospirò: «Perché sono venuto a sapere che Marigold è in realtà Edwina Ataris!»
Masrek non riusciva a capacitarsene:
«Come? Chi...»
Sephir indicò una pergamena con il sigillo a forma di cane albino. Masrek vide che era indirizzata a Marigold, e si concentrò sulla firma:
Lord Fenrik Steinberg, Conte di Gothian!


Masrek non capiva: «Come sei riuscito a intercettarla?»
Sephir scrollò le spalle: «Tu sottovaluti la potenza della mia organizzazione...»
L'Eremita annuì: «Fenrik ti ha ridotto in questo stato, e i suoi Albini hanno terrorizzato le campagne di Elenna! Io non volevo credere che fossero vampiri, ma Lilieth diceva: Ci sono cose che non si possono spiegare in altro modo. Non ci manca un forse un altro senso, per sentire un altro mondo, ovunque, intorno a noi? Cosa c'è intorno a noi che non possiamo sentire?»


Lo Sciancato parve per la prima volta colpito dall’argomentazione del figlio: «Lilieth era pronta già da allora.  Lei ha capito subito la bontà delle mie intenzioni ed ha stretto un patto con me e con l'Alleanza di Tupile, guidata dal pirata Vyghar di Linthael ! Ora lui, Lilieth e un'altra importante pedina del nostro gioco, si stanno dirigendo verso sud. Marvin al contrario salirà a nord e presto arriverà a Floriana, nel cuore del mondo Keltar. E tu...»
Masrek, travolto da un mare di ricordi e di gelosia, per l'idea che Lilieth fosse ancora, per sua libera scelta, in compagnia del Pirata, esclamò: «Mi poni dunque di fronte alla scelta se raggiungere mia moglie o mio figlio?»
Lo Sciancato scosse il capo, serissimo:  «No. Tu hai un altro compito. Devi portare a termine la tua missione, ora che i tempi sono maturi! Dovrai incontrare Ellis, e portarla dalla nostra parte!»
L'Eremita non se l'aspettava:
«Ma Ellis mi odia! La causa di ogni suo dolore sono io!»



Gli avevano riferito persino che Ellis aveva meditato di uccidersi come la loro madre, Wensy, gettandosi da un'alta torre.



Da allora erano passati diciassette anni, ed Ellis era diventata l'onnipotente Imperatrice Vedova. Tutto il continente tremava, al solo sentir pronunciare il suo nome.



Lo Sciancato fu irremovibile:
«Mi hanno riferito che è cambiata. E' diventata sentimentale, vulnerabile. Teme la vendetta di Eclion e i disegni della Dama Gialla. Secondo il mio informatore, Padre Ulume, Ellis sarebbe pronta a lasciare Lathena tra due settimane, alla testa di quindici legioni di Lathear!»
Masrek inarcò le sopracciglia irsute:
«E' una follia! Crede forse di crearsi un altro regno, in modo da sfuggire alla punizione divina?»
Sephir fece segno di no con la testa:
«No, tua sorella vuole preparare la resistenza contro Marigold! E' un atto disperato, certo, ma se lei unisse le sue forze con le nostre, allora potremmo avere qualche speranza. Dipende tutto da te, Masrek. Ti offro l'opportunità di espiare la tua colpa, e di redimere tua sorella. Se ci riuscirai, allora tu e lei tornerete ad essere miei figli, e Marvin avrà il trono del Sole. In caso contrario, sarà la fine della Dinastia!»







 N.d.A.

In questo capitolo:
Masrek Eclionner è rappresentato da Benjen Stark.
Sephir Eclionner da Balon Greyjoy.
Wechtigar I Eclionner il Pio da Aenys Targaryen.
Ellis Eclionner è rappresentata prima come l'imperatrice Cixi della Cina, poi come la regina dei Vampiri, poi come Esmeralda in Notre Dame de Paris e infine come Viviana di Avalon (interpretata da Anjelica Houston).