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sabato 27 ottobre 2012

Gothian. Capitolo 111. Marvin si prepara alla grande battaglia




Marvin Vorkidian, dal suo quartier generale presso la Valle boscosa di Endor, scrutava l'orizzonte, attendendo la comparsa delle truppe nemiche.
Chi potrebbe immaginare che questa silenziosa valle di elfi e funghi diventerà presto il campo di una delle più importanti battaglie della nostra storia?
Gli dispiaceva che il conte Fenrik avesse scelto proprio quel luogo così bello per uno scontro che avrebbe creato ovunque devastazione e morte.
Eppure dovrei gioire, perché queste foreste sono piene di licantropi, pronti a saltare addosso ad ogni vampiro che oserà invadere le loro terre.
Il conte di Gothian non poteva saperlo.
Fenrik è convinto di averli sterminati da secoli. 
Kernunnos, il Signore delle Foreste, aveva mantenuto il segreto, perché sapeva che un giorno i licantropi sarebbero potuti diventare utili per la difesa del regno dei Keltar e della dinastia Vorkidian.
Il giorno è arrivato. Se non riuscirò a fermare il passaggio dell'esercito di Fenrik lungo questo varco, l'orda dei vampiri e delle altre creature di Gothian sarebbe dilagata nella pianura dell'Amnis.



Marvin aveva organizzato una strategia difensiva prudente.
Siamo inferiori di numero e di forze, non sarebbe saggio attaccare in queste condizioni.
Aveva ordinato ad ogni duca e ad ogni capoclan di schierare le truppe alle pendici delle montagne, da dove avrebbero scagliato frecce infuocate e avvelenate, e lance di argento e di ossidiana, letali per le creature del ghiaccio.
Faremo rotolare contro di loro barili pieni di salnitro, con la miccia ben accesa...
Era un prototipo assolutamente innovativo per l'artiglieria, a cui i druidi alchimisti avevano lavorato per decenni, in attesa della Madre di tutte le Battaglie.
Loro però ci aggrediranno anche dal cielo.
Il conte e i suoi ufficiali avrebbero infatti guidato l'assalto dei pipistrelli giganti di Gothian.




Le altre creature del Conte avevano tutte un aspetto mostruoso.
Perché i cattivi vengono creati per forza brutti? 
Una spiegazione era il fatto che dovevano spaventare i nemici e metterli in fuga.
Eppure non riesco ad accettare l'idea che alla mostruosità debba essere associata l'idea della cattiveria.
Marvin sapeva che spesso il luogo comune che associava la mostruosità alla malvagità era sbagliato.
Esistono dei mostri buoni?
Si ricordò di alcune favole che sua nonna gli aveva raccontato quando era bambino.
In quelle favole esistevano anche mostri buoni, così come esistevano creature bellissime, ma malvagie.
I licantropi sono mostruosi, ma si batteranno al nostro fianco, per una buona causa.



Mentre la bellissima Alyx, regina degli Alfar e nuova contessa di Gothian, sarà nostra nemica.



L'intera aristocrazia degli Alfar aveva scelto di accettare il morso del vampiro. Coloro che avevano rifiutato, erano stati uccisi e bruciati.
Ma forse il popolo degli Alfar può ancora salvarsi dalla trasformazione. Bisogna che la loro oligarchia venga rovesciata il prima possibile.
Tutto dipendeva dalla battaglia che stava per essere combattuta.
Dobbiamo lanciare un forte segnale ai gruppi di resistenza che agiscono tra gli Alfar. Forse anche loro si nascondono in queste montagne, in attesa di poter colpire il conte Fenrik.
Questa guerra dovrà trasformarsi nel riscatto degli oppressi contro gli oppressori.
Questa non sarà solo una guerra, sarà anche una rivoluzione!

mercoledì 27 giugno 2012

Gothian. Capitolo 77. La strategia del Conte Fenrik



Dalla fortezza di Haltcomb, sulla catena dei Denti del Drago, il Conte Fenrik di Gothian poteva vedere da lontano la sorgente dell'Amnis, e la radura di Caemlin.
Era molto compiaciuto per come stavano andando le cose.
Ora che Marvin ha rifiutato il Nuovo Patto, si troverà presto tra l'incudine e il martello.
Il gran rifiuto gli aveva infatti alienato le simpatie di Belenos e Kernunnos, ed ormai soltanto Vivien, signora delle acque, Ulien signora della luna ed Aenor, signora della luce, erano rimaste dalla sua parte.
Il potere delle sue protettrici è molto inferiore a quello degli angeli e dei demoni che si è inimicato.
Le conseguenze di tutto questo erano evidenti.
Vivien non potrà sostenere all'infinito l'incantesimo che preclude il passaggio dei miei eserciti!
Ma qui si poneva anche per lui un problema.
Gothar, mio padre, mi sostiene, ma devo trovare alleati per poter forzare la cintura di Vivien.
Il mondo dei demoni era scosso dalla lotta al vertice tra i più potenti: Atar, Eclion e Gothar.
Atar ed Eclion si erano schierati a favore di Marigold di Gothian e di Sephir Eclionner.
Ora spettava a Gothar il compito di trovare alleati.
Un'alleata importante l'aveva già.
Ursula, signora delle paludi, permetterà ad Alienor di Alfarian e a Lilieth Vorkidian di passare la Palus Putredinis e di arrivare a Lathena pronte per la resa dei conti finale con Marigold!



Ma occorreva qualcun altro che gli desse man forte proprio lì, sul fronte nord, da dove presto Marvin si sarebbe mosso nella direzione di Gothian.
Lo schiaccerò come un insetto, appena oserà entrare nel mio regno! Ma la maggior parte delle truppe deve andare a sud, a invadere la Federazione Keltar!
E per questo ci voleva un alleato, qualcuno che odiasse i Keltar.
Tra gli umani, nessuno più di Elner Eclionner, reincarnazione di Arextan, può odiare di più i Keltar. Gli farò invadere la Federazione da sud.
Mancavano però alleati in grado, con la loro magia, di sciogliere l'incantesimo della Cintura di Vivien.


N.d.A.

Il Conte di Gothian è rappresentato da Alucard di Castlevania.

Il nome Haltcomb è ispirato ad Hautecombe, l'abbazia nell'alta Savoia dove è seppellita l'ultima regina d'italia, Maria José di Sassonia-Coburgo-Gotha, moglie di Umberto I, il re di maggio.

Marigold di Gothian è intepretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.

I Keltar sono ispirati ai Celti. Gli Alfar sono un incrocio tra gli Elfi e gli uomini del nord.

domenica 13 maggio 2012

Gothian. Capitolo 56. Marvin parte verso le sorgenti dell'Amnis


La missione era cambiata.
Erano partiti per liberare Alienor di Alfarian, ma nel frattempo il regno degli Alfar era stato invaso dai vampiri albini del Conte Fernik.
A questo punto la priorità è diventata un'altra: come salvare la Federazione Keltar dalla calata dei vampiri del Conte di Gothian?
Marvin e la sua compagnia avevano reclutato un contingente militare notevole, sotto il comando di Ser Ywain de Bors, e si erano messi a disposizione dell'Arciduca e del generale Brannos Tork, comandante dell'esercito dei Keltar.
Ma tutti sanno che io ho re Vorkidex nella mia mente: si vede da come mi guardano. Si fidano di me. Li ho sentiti sussurrare: "E' il principe che ci fu promesso".


Ora Marvin, grazie alle Altre Memorie del suo antenato, era divenuto un guerriero, e aveva ricevuto in dono dall'Arcidruido l'armatura di re Vorkidex.
Ma non la spada di acciaio lunare. Quella me la consegnerà la fata Vivien, alle Sorgenti dell'Amnis.
Quel viaggio era una tappa obbligata.
Del resto, l'unico passo montano che permetta ad un esercito di arrivare nel territorio degli Alfar è quello che passa di fianco alle Sorgenti dell'Amnis.



Prima di partire, bisognava però chiarire alcune cose.
Bisognava capire se dagli altri Ducati della Federazione Keltar, sarebbero giunti dei rinforzi.
Era necessario quindi mandare dei messaggeri e ripristinare la viabilità delle zone a nord dell'Amnis, per favorire l'accampamento di truppe Keltar e l'allestimento dei campi profughi per gli Alfar in fuga, dopo l'invasione del loro regno da parte del Conte Fenrik e dei suoi Albini.
Ser Yvain de Bors, che voleva riscattarsi dall’onta del tradimento di suo padre il Duca Gallrian, accusato di essersi venduto a Lady Marigold di Gothian, dimostrò una maturità che fino a quel momento non si era ancora manifestata.



«I vostri soldati ci servono qui» disse il Generale Tork a Ser Yvain, durante la riunione, a cui tutta la delegazione amnisiana partecipava «mentre i druidi e i diplomatici dovranno essere utilizzati come messaggeri, anche perché se rimanessero qui sarebbero solo delle bocche in più da sfamare, e non abbiamo molte riserve di cibo»
«E’ più che giusto!» assentì Ser Yvain «e come comandante di questa compagnia, ordino fin d’ora ai miei druidi e ai diplomatici di mettersi a disposizione dello Stato Maggiore. Ma, Generale, che cosa ne sarà dei preti Lathear?»
Il generale rispose senza alcuna esitazione:
«Sono tutti adepti della Grande Canonica, bruciata da Lady Marigold. La odiano più di noi, e appoggiano il principe Masrek Eclionner, che ci ha offerto ben cinque legioni.»



Nel frattempo gli altri componenti della compagnia partita da Aminisia si stavano organizzando.
Il druido Gwydion, su ordine dell’Arcidruido, aveva chiesto per sé e per Marvin di partecipare alla missione diretta a nord-ovest, dove c’erano le basi più importanti della Resistenza dei Keltar, nella foresta di Broceland e dove si trovava anche l'imboccatura della valle da cui nasceva il fiume Amnis.
Gwydion non aveva dubbi:
«La nostra missione ora è cambiata.Un giorno forse tu e la principessa vi incontrerete realmente, ma per ora le vostre strade vanno in direzione opposta:



Dovremo reclutare i Keltar settentrionali, e non sarà facile, specie quando gli diremo che dovranno combattere a fianco degli uomini di tuo nonno Sephir e di tua zia Ellis, per non parlare dei profughi Alfar di re Kerelik»
Marvin appariva molto più sicuro di sé:
«Quando parlerò a loro con la voce di Vorkidex, capiranno che io sono il Figlio dei Cento Re, il Principe promesso, il Profeta di cui parla la canzone della Luce e delle Tenebre!
Poi la mia missione procederà oltre Broceland. Devo incontrare Vivien, la fata delle sorgenti»




Marvin si entusiasmò: «Le sorgenti del Grande Fiume! Era il mio più grande desiderio, da bambino, quello di risalire l’Amnis fino alla sorgente! Ed ora questo sogno si sta avverando! »



Gwydion rimase serio: «Devo darti due avvertimenti. Il primo è che non tutti quei sogni ti piaceranno, e il secondo è che non devi avere troppa fretta nel cercare di realizzarli. Tu puoi vedere più in là di noi, è vero, ma questo potere potrebbe travolgerti, se affrettassi troppo i tempi della tua presa di coscienza. Ci vuole gradualità»
Marvin era d'accordo:
«Halfgan mi parlò di un luogo dove nemmeno la visione dei druidi può arrivare. Che cos’è questo luogo?»
Il druido aspettò prima di rispondere e poi disse:
«Qualcuno potrebbe chiamarlo: la Vera Luce! E’ la Fonte di ogni bene, l'Energia pura a cui presiede Ahura Mazda»


«E’ per caso il Fuoco Segreto di cui mi si è parlato nei sogni?»
Il druido scosse il capo:
 «Nella negromanzia il Fuoco Segreto è dominio di Atar, un demone, ed è in grado di risvegliare i morti congelati. Per questo ci possono essere tre categorie: i vivi, i morti ed i non-morti, al servizio di Gothar e di Fenrik, e del supremo loro principe: Deva Ahriman. Che la Vera Luce ci protegga da loro!»
Prima di partire, Marvin andò a salutare l'Arcidruido.
Quando fu al suo cospetto, gli chiese:
«Quando sarò di fronte a Vivien, volete che le dica qualcosa a nome vostro?»
Il vecchio annuì:
«Dille che l'attesa è finita. Dille che sta arrivando il Regno dell'Estate!»
L’Arcidruido ebbe un attimo di commozione:
 «Ho avuto il privilegio di vederti e di conoscerti, Marvin Vorkidian, principe promesso, figlio di centro re» e poi, rivolto verso il cielo, disse:
«Belenos, grazie per avermi fatto vivere tanto a lungo, perché i miei occhi hanno visto il Profeta!» e poi declamò: «Ora lasciate, o Dei, che il vostro servo vada in pace secondo la vostra parola, perché i miei occhi hanno visto la nostra salvezza, preparata da voi per secoli  davanti a tutti i popoli, come una luce sorta per illuminare le genti e per la maggiore gloria del vostro popolo»


N.d.A.

Il popolo dei Keltar è ispirato ai Celti.
Il "principe promesso" rientra in una profezia tratta dalle "Cronache del ghiaccio e del fuoco" di George Martin.
Il concetto di "Altre Memorie" è tratto dal ciclo di "Dune" di Frank Herbert.
La foto che rappresenta le sorgenti dell'Amnis è in realtà una immagine delle sorgenti del Po, presso il Monviso.
Ser Yvain de Bors è rappresentato come Ser Loras Tyrell ne "Il trono di spade" di G. Martin.
Masrek Eclionner è interpretato da Viggo Mortensen nel ruolo di Aragorn ne "Il signore degli anelli" di J.R.R. Tolkien.
La foresta di Broceland è ispirata a quella di Broceliande o Brocelandia nel ciclo bretone arturiano.
Il druido Gwidion è rappresentato come re Baelor Targaryen il Benedetto nelle Cronache di Martin.
La fata delle sorgenti, Vivien è ispirata a Viviana, Dama del Lago e Signora di Avalon ne "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley.
Il Fuoco Segreto o Fiamma Imperitura è un concetto tolkieniano. Gandalf è custode del Fuoco Segreto e porta l'anello del Fuoco, donatogli dal re degli elfi costieri, Cirdan il Timoniere.
Ahura Mazda è il Dio del Bene nella religione zoroastriana o mazdeista.
Belenos è il dio celtico Belenus, festeggiato a Beltane, festa pagana della fertilità, il primo maggio.
Il brano finale riprende un celebre passo del Vangelo di Luca, 2,22-40.





venerdì 11 maggio 2012

Gothian. Capitolo 55. Ellis e Masrek viaggiano verso nord


Ellis Eclionner e il fratello Masrek avevano guidato le loro cinque legioni di soldati Lathear verso Nord, lungo la via coloniale, fino al fiume Amnis. 



Non erano entrati a Floriana, per rispetto verso la Federazione Keltar e l'Arciduca, il quale li aveva esortati a seguire la strada che costeggiava il fiume fino al porto di Tadna, alla confluenza del Tadnius nel grande Amnis.


Erano stati informati che lì, in una locanda, li attendeva in incognito una delegazione di pirati dell'Alleanza di Tupile, e alcuni affiliati alla Piovra di Sephir Eclionner lo Sciancato, il loro terribile genitore.
 Ellis aveva deciso di mandare in avanscoperta una loro vecchia conoscenza, ossia Padre Ulume, nuovo Priore della Grande Canonica, la cui fama di esorcista lo rendeva necessario per una strategia comune contro le forze sovrannaturali e demoniache che scendevano da nord.
I due fratelli Eclionner si erano a tal punto camuffati che sembravano tutto tranne che illustri esponenti della dinastia imperiale.
Ellis teneva i capelli raccolti sotto un cappuccio pesante.



Masrek aveva indossato di nuovo i panni dell'Eremita.
Il centro di Tadna era una paese di medie dimensioni, ma non aveva mura: era un porto franco, che per unanime delibera delle potenze in guerra doveva rimanere neutrale ed essere quindi lasciato fuori da ogni tipo di evento bellico. Di fatto era diventato il centro di tutte le trattative della zona.



Durante il viaggio i due fratelli non si erano detti quasi nulla, perché le cose essenziali erano già state dette e ognuno dei due aveva molto su cui riflettere.
Le notizie che erano arrivate, una dopo l'altra, riguardo alla caduta in disgrazia di Fuscivarian e Tucker e alla sempre maggiore influenza dell'imperatrice Marigold nelle decisioni di Elner XI, erano molto preoccupanti.
Ellis non si perdonava due cose: non aver riconosciuto la natura dei cambiamenti di suo figlio e non aver capito subito la pericolosità di Marigold.
Forse avrebbe dovuto convivere con quei sensi di colpa per tutta la vita, come già conviveva con i fantasmi di tutti i morti che aveva sulla coscienza.
Anche Masrek pensa le stesse cose. Il figlio nato dal nostro incesto e rovinato dalla mia invadenza... questa consapevolezza crea un solco tra noi, una distanza ci divide...
Nonostante la nebbia mattutina, il ponte di Tadna era visibile grazie all'illuminazione di alcuni fari. Dall'altra parte si potevano vedere abitazioni modeste, di pescatori, di traghettatori, di piccoli mercanti o artigiani o allevatori.
C’erano varie osterie e trattorie, e alcune locande.
Il priore Ulume aveva dato loro appuntamento alla Locanda del Bidente, situata proprio nell’estrema propaggine della confluenza dei due fiumi, dove c’erano un’ampia spiaggia e un porticciolo, e dall'altra parte, i boschi e le montagne.



Attraversarono la via centrale del villaggio senza problemi: si vedevano individui di ogni genere e stirpe, a riconferma dell’indipendenza e neutralità di Tadna.
La piazzetta del mercato era gremita di gente, così come il mercato del pesce, da cui provenivano odori nauseabondi.
Si vendevano non solo anguille, lucci e pregiati storioni, ma anche i giganteschi e poco saporiti siluri, lunghi due metri e capaci di mangiarsi un cane in un sol boccone.


Ellis si sentiva venir meno dalla nausea… non aveva mai sopportato l’odore del pesce, ed era decisamente una carnivora.
Gli Eclionner più puri sono tutti carnivori voraci. Si pensa che addirittura Sephir I il Crudele fosse un mangiatore di carne umana. Non me ne meraviglierei, considerate le migliaia di persone che ha condannato a morte.
Per un attimo ebbe come l’impressione che ci fosse un legame tra la natura carnivora e persino cannibale degli Eclionner e le leggende secondo cui gli Albini dell’estremo nord fossero dei vampiri.
Qualcosa ci lega, un filo rosso scuro come il sangue…
Arrivati alla locanda, entrarono e rimasero quasi soffocati dal fumo del camino, dove ardeva una legna resinosa il cui effluvio si mescolava con i brodetti di gamberi di fiume.
Ellis si scostò il cappuccio del mantello.



Lei e Masrek si guardarono intorno e nell’angolo più oscuro del salone, quasi mimetizzato, sedeva il prete dalla pelle nera come l’ebano, vestito però da mercante venditore di cianfrusaglie, come se ne vedevano tanti provenire dall’estremo sud.
Sappiamo così poco dei Neri del regno di Jandola. Forse un giorno potranno aiutarci. Ulume è l'unico che può fare da tramite con loro.
Aveva sempre avuto paura dei Canonici, fin da quando il loro capo, il Padre Generale Mollander era stato il suo precettore quando lei era bambina.
Padre Ulume, poi, le faceva ancora più paura: era un mistico, e si diceva avesse poteri magici, e fosse persino uno stregone. Ma erano tutte chiacchiere senza alcuna prova…
Eppure non so se temere più lui o Marigold! Abbiamo fatto bene ad allearci con lui?
Ormai era troppo tardi per chiederselo.
Andarono a sedersi vicino a lui, senza dare nell’occhio.
Ulume fece loro segno di accomodarsi e li salutò con fredda cortesia, ricambiata allo stesso modo.
«La mia missione ha avuto successo» esordì Ulume «ho convinto l'Alleanza di Tupile e gli uomini della Piovra ad unirsi a noi. Spero che la famiglia Eclionner me ne sarà riconoscente, in particolare vostro padre Sephir!»



Ellis annuì:
«Noi abbiamo alcuni obiettivi comuni, primo tra tutti quello di convincere Marvin Vorkidian a collaborare con noi. Suo padre» e con un cenno della testa indicò Masrek, che osservava la scena con aria cupa «è d’accordo, perché ritiene che ormai re Vorkidex si sia risvegliato in lui»
Ulume la guardò con occhi minacciosi: 
«Se così fosse, adesso il ragazzo sarebbe come Vorkidex a tutti gli effetti. Un re, e un grande guerriero! E anche Arexatan presto si risveglierà in lui!»
Questo ad Ellis non piaceva affatto:
 «E’ ovvio che dovremo aiutarlo a scacciare le memorie di Arexatan, altrimenti rischia di cadere vittima della Dama Gialla»
Ulume annuì: 
«La Dama Gialla ha commesso molti errori, tra cui bruciare la Grande Canonica. Ma lo spirito di Mollander vive ancora e non si darà pace finché Marigold non sarà punita!»
Ellis non aveva dubbi che la vendetta di Mollander sarebbe stata terribile, e questo la spaventò:
 «Marigold ora controlla totalmente mio figlio Elner. Io devo sapere se posso salvarlo. Padre Ulume, c'è qualche speranza per lui?»


Ulume scosse gravemente il volto:
 «Nessun esorcismo lo può liberare dal demone che alberga in lui. Si potrebbe fare qualcosa per un uomo comune, ma per il figlio di due fratelli Eclionner... niente!»
Ellis corrugò la fronte: 
«Non posso accettarlo! Io lo voglio salvare!»
Ulume sospirò: 
«E' nato nel dolore, mia signora! In una unione contro ogni legge umana e divina! Il priore Mollander vi aveva avvertito: Elner non sarebbe mai dovuto nascere»
Ellis chinò il capo. Non voleva più sentire quei discorsi. 
Masrek le strinse la mano, e questo bastò per ridarle la forza di affrontare tutto quel male che il destino aveva messo sulla sua strada.
Prima di prendere congedo da loro, Ulume disse:
«Per il momento, comunque, la priorità è trovare alleati tra i Keltar per contrastare il crescente potere di Fenrik di Gothian» 
Il solo evocare quel nome fece correre un brivido di paura nella schiena di Ellis.
Quando Ulume se ne fu andato, finalmente ella poté lasciarsi abbracciare da Masrek, e tutto le parve come se fossero tornati adolescenti.



Trovarono alloggio in una camera della stessa locanda.
Fecero l'amore, con più passione di quanta ce n'era mai stata prima, come se fosse l'ultima volta.
Poi Ellis scivolò in un dolce sonno.
Sognò sua madre, Wensy Fuscivarian, la dolce principessa della corona, morta da tanti anni, anche per causa sua.



Le disse parole di conforto: "Ellis, io ti perdono tutto, e di tutto ti chiedo perdono: ho riservato ogni mia attenzione a tuo fratello, e da lì sono nati tutti i nostri guai. Ma ora che sei pentita, io ti assolvo, come spero tu assolverai me"
Ellis avrebbe voluto abbracciarla, ma sua madre era ormai puro spirito.
Le sue parole le avevano reso meno pesanti i sensi di colpa che la gravavano.
Il mattino dopo, al risveglio, per la prima volta dopo tanto tempo, non sentì il peso della sua coscienza.


N.d.A.

Ellis Eclionner è interpretata da Eva Green nel ruolo di Morgana la Fata in "Camelot".
Il riferimento all'Alleanza di Tupile è tratto da "Messia di Dune", romanzo di Fran Herbert, dove rappresenta il nucleo della ribellione al regime della famiglia Atreides.
Sephir Eclionner è rappresentato da Balon Greyjoy, re delle Isole di Ferro nel sequel de "Il trono di spade".
Elner Eclionner è interpretato da Jonathan Rhys-Meyers.
Wensy Fuscivarian (Fujiwara)  è interpretatata da Liv Tyler nel ruolo di Arwen, figlia del re degli Elfi Elrond ne "Il signore degli anelli" di J.R.R. Tolkien. 
La frase "Perdono tutti e a tutti chiedo perdono" è l'ultimo messaggio di Cesare Pavese prima della morte.
La frase "Per la prima volta dopo tanto tempo non sentii il peso della mia coscienza" è pronunciata da Marcello Mastroianni nel film "Oci ciornie" (Occhi neri).


giovedì 3 maggio 2012

Gothian. Capitolo 51. La trasformazione di Marvin Vorkidian

Era il momento.
Il Millennio era scaduto da due giorni, ed  i ricordi di re Vorkidex dei Keltar e di Arexatan Eclionner si stavano per risvegliare in Marvin, sotto forma delle Altre Memorie.


Per affrontare al meglio questa prova, Marvin aveva deciso di sottoporsi proprio in quel giorno al rituale di iniziazione druidica.
L'Arcidruido Fingal il Saggio, che lo assisteva era circondato da un gruppo di sacerdoti anziani, e aveva preparato, vicino alla sacra quercia, un giaciglio. 


L'Arcidruido iniziò a recitare la formula introduttiva:
«Io, Fingal figlio di Ossian, per volontà degli angeli Arcidruido dei Keltar, mi trovo qui ora di fronte alla sacra presenza umana. Così come io sono adesso, allo stesso modo un giorno sarai tu. 
Prego alla tua presenza che sia così. 


Liberamente hai scelto di sottoporti a questo rito, ma sappi: una persona ne entra e un'altra ne esce. Dopo questa trasformazione, tu sarai un altro uomo.
Rinunci alla tua vita precedente, per iniziare una nuova vita?»

«Rinuncio!»

«Rinunci ad Ahriman il Malvagio, a tutte le sue opere, tentazioni e seduzioni, origine e causa di ogni male?»

«Rinuncio!»

«Rinunci all'odio, al rancore, al desiderio di vendetta, alla brama di potere, alla menzogna, all'inganno, alla superbia e ad ogni forma di violenza che non sia dettata dalla difesa immediata e ineluttabile della tua stessa vita o di quella altrui?»

«Rinuncio!»

«Chiamo a testimone il supremo Ahura Mazda, Dio del Bene, e tutti gli angeli di ogni ordine e grado, in particolare Belenos, capostipite della tua stirpe, affinché conservino memoria indelebile di questo tuo giuramento. 
Ed ora ti porgo il Graal, che contiene l'Acqua della Vita»



L'Acqua della Vita era una pozione alchemica in grado di risvegliare le potenzialità di chiaroveggenza di coloro che avevano mostrato una particolare acutezza percettiva ed intuitiva.
«Mi aiuterà ad avere premonizioni sul futuro?»
L'Arcidruido annuì:
«Sì, ma sappi che questo è un grave fardello conoscere il futuro sapendo di non poterlo cambiare»
Marvin rifletté attentamente su quelle parole e disse:
«Maestro, è vero che molti, che si ritenevano Profeti, hanno tentato questa rito e hanno fallito?»
Fingal il Saggio confermò:
                                     «Hanno fallito, e sono morti»

Marvin si trovava di fronte a un bivio, ma aveva già compiuto da tempo la sua scelta: «Sono pronto!»


L'Arcidruido allora, nel porgegli il Graal, pronunciò le ultime parole della formula:
«Passato e futuro non esistono se non nel nostro pensiero: non possediamo nulla di più di questo attimo presente, per dedicare noi stessi, senza riserve, alla sacra presenza umana, che condividiamo e preghiamo» 
Gli altri druidi invitarono Marvin a sedersi sul giaciglio, e lo sostennero, mentre Fingal il Saggio gli porgeva il calice.Il giovane bevve un sorso di quella sostanza dal colore azzurro, e la trovò dolce.

E subito cadde in tranceVoci. Immagini. Persone. 
Tra queste si fece largo una donna che portava un diadema da regina.

Igraine photo

«Marvin, sono tua madre. Ti prometto che un giorno, alla fine di tutto, noi ci incontreremo!»
Marvin avrebbe voluto abbracciarla. 
Per tre volte cinse le braccia attorno a lei, e per tre volte l'immagine di dileguò.
Infine cambiò la scena
Vide Belenos, l'Angelo del Sole.


«Ascoltami! Il fuoco riscalda e la luce dà energia e vita. Ma il fuoco può bruciare e la luce accecare, e quello è dominio della Dama Gialla: il tuo destino si incrocerà col suo. 


Evocata dalle parole di Belenos, la figlia di Atar, lady Marigold di Gothian, comparve e lo fissò con i suoi occhi gialli da felino: «Marvin Eclionner! Vuoi vivere in eterno?»

«Non le credere! Quella donna vuole ucciderti!» gridò una voce maschile
Marvin sentiva che quella voce aveva qualcosa di familiare.
Scrutò nel buio e finalmente lo vide, il suo antenato per parte di madre, Vorkidex, ultimo re dei Keltar.


«Marvin! Io, Vorkidex, tuo antenato, esigo udienza! Ascoltami! Il mio dono a te è molteplice: con i miei ricordi avrai le conoscenze di un guerriero! Inoltre, le mie memorie terranno a bada quelle dell'altro tuo antenato, Arexatan il Maldedetto! Lo farò tacere, ma tu dovrai ascoltare me!»
Il flusso dei suoi ricordi che affluivano in Marvin divenne un'ondata travolgente di immagini e di voci.
Interminabili esercizi per apprendere l'uso delle armi: la spada, la lancia, l'arco e le frecce.
Quelle abilità si trasmisero a lui, insieme ai ricordi dell'antenato.
E poi duelli, battaglie, guerre, massacri
Una voce di donna parlò: «Questo è ciò che i tuoi antenati hanno fatto. Consideravano prodezza il sangue, e gloria il non aver pietà. Ricordalo sempre, perché tra loro non ci sono innocenti!»


Riapparve la scena del duello tra re Vorkidex ed Arexaan Eclionner.
Marvin sentiva di essere condannato a rivivere quell'orrore all'infinito.

Dov'è il senso di tutto questo? Dov'è il Graal che avrei dovuto sentire nella mia mente? Qualcuno mi risponda!
La voce di donna che gli aveva parlato divenne un corpo: era una Fata delle acque che si specchiava su una limpida fonte.




La Fata parlò come da lontanissime distanze.
«Il senso di tutto questo, il Graal che ora risiede nella tua memoria, non è un oggetto, ma una missione: tu Marvin Vorkidian Eclionner, devi porre rimedio a tutto il male commesso dai tuoi antenati! E lo farai guidando la rinascita del popolo Keltar ed il suo ruolo fondamentale nella difesa del Continente dalla minaccia che sta per scendere fin qui da Nord, dalle nevi di Gothian. Questo è il tuo destino. Io ti attendo per consegnarti la Spada di Vorkidex. 
                                Mi chiamo Vivien, Fata delle Acque, e mi troverai alle Sorgenti dell'Amnis»





N.d.A.

Marvin Vorkidian è rappresentato come Jon Snow ne "Il trono di spade" di George Martin.
L'arcidruido è rappresentato come re Jaheaerys Targaryen il Conciliatore in "A song of ice and fire".
La seconda immagine rappresenta l'universo mitologico nordico con i suoi vari regni: Asgard, Midgard (la Terra di Mezzo tolkieniana), Alfheim (il regno degli elfi luminosi), Svartalfhaim (il regno degli elfi oscuri), Helhaim (il regno dei morti).
Fingal figlio di Ossian è una sorta di citazione ribaltata, nel senso che nel poema di Macpherson è Ossian ad essere figlio di Fingal.
La formula introduttiva del rito è tratta dal romanzo "La rifondazione di Dune" (Chapterhouse Dune) di Frank Herbert e riguarda il Bene Gesserit.
La formula della rinuncia è simile a quella del battesimo cattolico, anche se applicata ad un credo sincretico che mescola elementi di Zoroastrismo, Druidismo, Zen e altre religioni.
L'intera iniziazione rispecchia quella di Paul Atreides in "Dune", come rappresentata nel film omonimo di David Linch. E' una procedura con cui una sorella Bene Gesserit diventa Reverenda Madre sottoponendosi alla Agonia derivata dall'essenza di spezia, l'acqua della vita. Paul Atreides e suo figlio Leto II sono gli unici maschi sopravvissuti a tale iniziazione. Altri dettagli provengono dall'iniziazione di Murbella, che diventa Reverenda Madre pur essendo una componente delle Matres Onorate, sempre in "Chapterhouse Dune".
Il quadro del Graal è del pittore preraffaellita Dante Gabriel Rossetti.
Il potere delle premonizioni e della chiaroveggenza riprende quello della prescienza che caratterizza la famiglia Atreides e in questo romanzo le famiglie Eclionner e Vorkidian.
Lilieth Vorkidian è interpretata da Claire Forlani nel ruolo di Igraine Pendragon in "Camelot".
Belenos corriponde al dio celtico e solare Belenus.
Re Vorkidex è rappresentato come Edmure Tully in "A game of thrones".
Nella scena del duello sono raffigurati Rhaegar Targaryen e Robert Baratheon de "Le cronache del ghiaccio e del fuoco".
Vivien è ispirata da Viviana, Signora di Avalon e Dama del Lago, così come appare in molti romanzi del ciclo arturiano, in particolare "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley, dove l'elemento celtico e druidico ha una notevole importanza.

sabato 21 aprile 2012

Gothian. Capitolo 45. L'Arcidruido e l'Iniziazione di Marvin gli Arcani Supremi

Da quando era arrivato a Floriana, Marvin aveva alloggiato presso il Tempio del Sacro Cortile, dove risiedeva l'Arcidruido Fingal il Saggio.



In quelle notti Marvin aveva sognato il suo antenato Vorkidex, di cui gli stavano affluendo i ricordi nella memoria.
Tra il 30 e il 31 dicembre, aveva sognato che Vorkidex si rivolgeva al figlio Kevin dicendogli
"Se io dovessi cadere in battaglia, spetterà a te il compito di salvare i Keltar dallo sterminio. Dovrai rivelare ai Lathear che il loro imperatore, Arexatan Eclionner, è figlio di un demone, e convincere i sacerdoti di Lathena a eliminarlo. Poi dovrai invocare gli dei, a protezione del nostro popolo e della nostra stirpe, ed affidarti al loro consiglio. Tutto dipenderà da te! Giura che lo farai!"
Kevin Vorkidian rispondeva al padre
"Lo giuro sulla mia stessa vita!" 


Vorkidex era stato ucciso da Arexatan in duello, nel corso della Battaglia di Floriana sull'Amnis, il primo gennaio del primo anno dalla fondazione dell'Impero Lathear.



 Ma l'Imperatore di Lathena non aveva avuto il tempo di godersi il successo.
 Arexatan era stato ucciso dal suo stesso figlio Wechtigar I, detto il Pio, con cui successivamente Kevin Vorkidian aveva stipulato l'Antico Patto, alla presenza del Conte Fenrik di Gothian, di Edwina Ataris e di tutti gli dei e i demoni.
Marvin però aveva bisogno di conoscere alla perfezione i contenuti del Patto e le sue implicazioni e l'Arcidruido aveva acconsentito:
«E' giunto il giorno della verità, Marvin, oggi sarai iniziato agli Arcani Supremi, e tutte le tue domande avranno una risposta!»
L'iniziazione prevedeva prima un colloquio con l'Arciduido, e poi una serie di rituali esoterici.
Fingal il Saggio, iniziò il suo discorso:
«Due sono i principi che reggono l'Universo: l'Energia e l'Entropia. Essi sono chiamati gli Arcani Supremi. L'Energia è la sostanza stessa dell'universo. L' Entropia è la degradazione dell'Energia dall'Ordine al Disordine, dalla Luce alla Tenebra, dal Calore al Ghiaccio, dal Bene al Male


Entrambi questi principi hanno un'entità superiore che li presiede, il Dio del Bene, Ahura Mazda, e il Dio del Male, Deva Ahriman»
Fingal spiegò che quei nomi potevano essere pronunciati solo nei sacri templi, a bassa voce, tra adepti o parenti carnali, iniziati agli Arcani Supremi. 
In particolare il nome del Dio del Bene, Ahura Mazda, era così sacro che soltanto durante il rito di iniziazione poteva essere rivelato dal Maestro all'allievo.
Ma vi era una sua raffigurazione simbolica, che lo poneva al vertice di una gerarchia che teneva insieme tutte le religioni dei Tre Continenti.


«La nostra religione, come le altre del Continente Centrale» continuò l'Arcidruido «tramanda oralmente i suoi contenuti più segreti. Per questo solo gli iniziati sono in grado di riconosce il simbolo di Ahura Mazda e di collegarlo ai simboli delle religioni degli altri Continenti»
Marvin conosceva la mappa, che poneva Lathena al centro del mondo.


L'Arcidruido precisò:
«La supremazia dualistica di Ahura Mazda e Deva Ahriman è la caratteristica che unifica le religioni degli Alfar, dei Keltar e dei Lathear.
 Sia gli Alfar che i Keltar sono apparentemente politeisti, ma in realtà quelli che noi chiamiamo "dei" sono più propriamente da definire "angeli" o "demoni", a seconda che in essi prevalga il Bene o il Male.  Gli Angeli, o Ahura, dipendono gerarchicamente da Ahura Mazda. I Demoni, o Deva, dipendono invece da Deva Ahriman.  Tra agli Ahura, spicanno tre Angeli che sono preposti ad alcuni fenomeni fondamentali, come la Luce, a cui è preposta Aenor, venerata dagli Alfar, la Luna, a cui è preposta Ulien, di cui tua madre Lilieth è sacerdotessa, e il Sole, a cui è preposto Belenos, venerato da noi Keltar»



Marvin pose la domanda fondamentale:
«Ma allora perché i Lathear credono che Eclion sia il dio del Sole, e si professano monoteisti? Forse Arexatan li ha ingannati?» 
Il Maestro sorrise:
«Vedo che Halfgan ti ha insegnato bene! Arexatan Eclionner, quando si proclamò Imperatore dei Lathear, fece credere ai sudditi che suo padre Eclion fosse il dio del Sole, ma non era vero, era un demone, il Signore delle Tenebre, secondo in potenza solo ad Ahriman, Dio del Male. E i suoi fratelli sono Atar, demone del Fuoco e padre di Edwina Ataris, e Gothar, demone del Ghiaccio e padre di Fenrik Steinberg, conte di Gothian. Fu Kevin Vorkidian a svelare questo inganno al Clero di Lathena» 
Marvin comprendeva l'implicazione di quella verità:
«Se, come voi mi confermate, gli Eclionner sono discendenti di un demone, allora per metà lo sono anch'io. Eclionner è il mio vero cognome, quello di mio padre»



L'Arcidruido trasse un sospiro: «E' così. Ma prima di parlare di questo, dobbiamo chiarire i dettagli dell'Antico Patto, che domani scadrà con il compiersi del Millennio dalla morte di Vorkidex e di Arexatan»
Marvin annuì.
Fingal il Saggio allora riprese il suo discorso: «Arexatan fu ucciso da suo figlio Wechtigar I il Pio per due ragioni: la prima è che il Clero di Lathena aveva rivelato a Wechtigar la verità sul conto di Eclion, e la seconda è che Wechtigar temeva di essere diseredato, nel caso suo padre avesse avuto figli maschi dalla sesta moglie, la favorita, Edwina Ataris, ora conosciuta come Marigold di Gothian, la Dama Gialla»




«Stava per scoppiare una guerra tra Angeli e Demoni. Eclion ed Atar volevano vendicarsi contro Kevin Vorkidian, discendente di Belenos e di Ulien. A quel punto Gothar si propose come mediatore in nome delle gerarchie demoniache ed Aenor come garante per conto delle gerarchie angeliche e in rappresentanza degli Alfar. Gothar affidò la mediazione a suo figlio, il Conte Fenrik, mentre Aenor inviò il suo discendente Balder, primo re degli Alfar»
Quest'ultima notizia sorprese Marvin:
«Dunque anche la stirpe di Alienor di Alfarian era vincolata al Patto!»
Fingal il Saggio confermò e proseguì:
«La notte di quel primo gennaio di mille anni fa, i contraenti del Patto si riunirono proprio in questo luogo, nel centro dell'isola di Floriana sull'Amnis
Erano presenti:
 Wechtigar Eclionner, Kevin Vorkidian, Edwina Ataris, Fenrik di Gothian e Balder di Alfarian. 
Wechtigar ottenne il titolo di Imperatore dei Lathear, Kevin ottenne la salvezza dei Keltar l'autonomia della Federazione dei Ducati, Edwina ottenne l'immortalità attraverso il bacio del Vampiro Fenrik, che le donò un lungo sonno, ma ella non divenne come lui, in quanto il Fuoco di Atar la preservò, Fenrik però ottenne di divenire suo marito ed ebbe il dominio sugli Albini e sull'Artico, infine, Balder divenne re degli Alfar. 
Tutti costoro firmarono un documento nel quale impegnavano se stessi ed i loro discendenti a non farsi più la guerra per mille anni, ed a rispettare l'equilibrio tra le forze del Bene e quelle del Male. 
Poi giurarono, ognuno sul nome del proprio protettore angelico o demoniaco, di rispettare tale Patto, e di punire chi eventualmente lo avesse violato.
E infatti, quando tuo nonno Sephir attaccò Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue, fu gravemente punito, e la punizione è ricaduta poi su tuo padre, e su di te
Ora so che avrai molte domande da rivolgermi, per cui ti invito a ritirarti in meditazione, ed a riflettere attentamente su tutto quel che ti ho detto, prima di proseguire nei rituali di iniziazione»


N.d.A.

L'arcidruido Fingal il Saggio (il cui nome deriva dal poema "Ossian" di Mcpherson) è rappresentato da re Jaheaerys I Targaryen il Conciliatore, ne "Il trono di spade" di George Martin.
Kevin Vorkidian è rappresentato da re Daeron I Targaryen il Giovane Drago.
Arexatan Eclionner e re Vorkidex in duello sono rappresentati da Rhaegar Targaryen e Robert Baratheon nella Battaglia del Tridente, nell'antefatto alle "Cronache del Ghiaccio e del Fuoco".

Wechtigar I il Pio è vagamente ispirato a Ludovico I il Pio, figlio ed erede di Carlo Magno.

La teoria degli Arcani Supremi è di mia invenzione. Si tratta di una vera e propria forma di credo religioso caratterizzato da due aspetti fondamentali: il primo è il sincretismo tra varie religioni (Zoroastrismo, Druidismo, Taoismo e Buddhismo) e mitologie (celtica, germanica, norrena e tolkieniana, tratta da "Il Silmarillion"); il secondo è la non-contraddittorietà di questo credo con le attuali teorie scientifiche, in particolare la fisica e l'astronomia. I concetti di Energia ed Entropia rientrano nel Secondo Principio della Termodinamica, che afferma, in una delle sue formulazioni, che l'universo evolve verso un grado crescente di disordine, in cui l'energia decade e si disperde. Ecco dunque perché l'energia rappresenta il polo positivo che deve essere rinforzato per riequilibrare la tendenza entropica dell'universo.
Si prospetta dunque una religione diteistica, cioè con due divinità di eguale potenza, l'una buona e l'altra malvagia, e con una serie di gerarchie di angeli e demoni, a cui impropriamente i culti politeisti danno il nome di dei: una delle missioni profetiche di Marvin Vorkidian sarà quella di iniziare tutto il popolo dei Keltar agli Arcani Supremi. Questo però avverrà molto gradualmente, e troverà sviluppo solo nel sequel di questo romanzo, che si intitolerà "Gli eredi di Gothian", a cui sto lavorando.
La religione qui presentata non è però ciò in cui credo io come persona.

Il medaglione è un reperto celtico che mostra il dio solare Belenus o Belenos.

Marigold di Gothian è rappresentata da Melisandre di Asshai, con la quale ha in comune il culto per il fuoco. Inoltre l'appellativo "Dama Gialla" ricorda quello "Donna Rossa" che viene attribuito a lady Melisandre in "A Song of Ice and Fire".
In questa ottica i più vicini al ghiaccio sono i vampiri albini del conte Fenrik, personaggio che richiama in parte anche Roose Bolton, e i più vicini al fuoco sono gli Alfar, o Elfi, il cui primo re è Balder, divinità della mitologia nordica, fratello di Thor e Loki.

venerdì 13 aprile 2012

Gothian. Capitolo 41. Marvin a Floriana incontra l'Arcidruido


Nel momento stesso in cui appoggiò il suo piede sinistro sul suolo di Floriana, la mattina del 28 dicembre 999 I.L., Marvin Vorkidian avvertì un brivido lungo la schiena. Ma fu solo un attimo e si riscosse facilmente. Era molto curioso di visitare quel luogo.
Sapeva che la città di Floriana era sorta come porto fluviale su un’isola del Grande Fiume Amnis. Col tempo, intorno al porto si era sviluppata la città, in epoca molto più recente rispetto ad Amnisia, a cui aveva sottratto il primato commerciale e politico.


Ormai Floriana superava Amnisia in grandezza e in ricchezza. Era considerata inoltre, almeno teoricamente, la capitale della Federazione Keltar e il suo Duca, Idex d’Estin-Serràt, era stato insignito della carica di Arciduca dei Keltar, che però era solo un titolo onorifico. Come tutti sapevano, i Keltar non avevano mai più formato, dopo la morte dell’ultimo re, Vorkidex, uno stato unitario e andavano fieri delle loro tradizioni di autonomia locale.
Marvin osservava con grande interesse il modo in cui era stato ricavato il porto: l'isola era stata recintata da bianche mura di marmo, mantenendo una forma ovale I moli erano centinaia e ciascuno aveva una decina di banchine per l’attracco delle barche e delle navi di piccolo cabotaggio. Per le navi maggiori c’era un’altra area riservata.
Mentre camminava lungo il molo, il giovane ascoltava le varie conversazioni dei barcaioli e dei mercanti. 



Parlavano una variante del dialetto Keltari, più aspra e secca, a volte quasi incomprensibile. Fisicamente i Keltar del nord avevano i capelli e gli occhi più chiari, ma erano più massici e corpulenti e la testa appariva quasi rotonda.
«Non fidarti di nessuno in questa città, tranne che dell'Arcidruido» gli disse Gwydion «questo luogo è un covo di ladri e di impostori, e di gente avida che ucciderebbe un fratello pur di avere un centesimo in più»
«Non credo siano gli unici purtroppo… ma a proposito di centesimi, che valuta usano qui?»
«In maggioranza il soldo imperiale, quello d’argento con la faccia di Ellis, ma viene accettato anche il denario alfariano, quello di rame con l’effigie di re Kerelic»
Marvin osservò ancora la scena che aveva di fronte: «Non ti sembra che qui la gente sia molto più chiusa rispetto ad Amnisia? Da noi c’è cordialità, si conversa anche con gli sconosciuti, si fanno battute, si ride... Qui invece non vedo niente di tutto questo... guarda, sembrano tutti cupi e sospettosi, non parlano se non per dare ordini e indicazioni di lavoro, e sembra che abbiano sempre una gran fretta in tutto quello che fanno, come se non possano perdere neppure un minuto»
Si diceva che più ci si recava a nord, nella pianura amnisiana, e più gli abitanti davano importanza al lavoro e al profitto.
«Il tempo è denaro, amico mio, e qui a Floriana il denaro è sacro: è l’unico dio che questa città abbia mai conosciuto»
La decisione di fermarsi più giorni a Floriana era stata comunicata da Ser Yvain de Bors solo la sera precedente all’attracco.



 I soldati e i rematori accolsero con favore la notizia, pensando già di spendersi la loro paga nelle bettole, tra vino e prostitute. I druidi mantennero un composto silenzio, mentre i preti lathearici protestarono vivamente. In particolare Padre Grizinga face notare che: «Quella città è un luogo di depravazione e corruzione morale e materiale. Un covo di pagani, eretici ed apostati. Su quella città il nostro Sommo Sacerdote ha scagliato il suo anatema. Noi non possiamo sporcarci la coscienza entrando in contatto con quel luogo di perdizione…»
«Nessuno vi obbliga a scendere dalla nave» intervenne brusco Ser Yvain «Se non volete farvi contaminare da questo “luogo di perdizione”, passerete il vostro tempo sul ponte a pregare e digiunare per la maggior gloria di Eclion»
L’idea non parve entusiasmare molto i sacerdoti Lathear, che divennero subito più possibilisti riguardo alla sosta nella città demoniaca.
La permanenza a Floriana era dovuta principalmente alla necessità di fare scorte e di riposarsi in alloggi decenti prima di inoltrarsi nell’aperta campagna, ma Ser Yvain pareva anche intenzionato a raccogliere in giro delle voci riguardanti l’Alleanza di Tupile e l’esercito di re Kerelic, in fuga dopo la ribellione dei fedeli di sua moglie Alyx.
Yvain aveva mandato alcuni suoi uomini a chiedere informazioni al riguardo.
A Marvin sembrava improbabile che i tozzi e taciturni mercanti di Floriana, con i loro modi sgarbati potessero rivelare alcunché, men che meno su questioni delicate come quelle riguardanti il rapimento della principessa Alienor, di cui ormai si erano perse le tracce.
Stavano arrivando al punto in cui il molo si congiungeva con la piazza antistante la Darsena, sulla quale spiccava una imponente statua dell’Arciduca Idex, da lui stesso commissionata, in rame ossidato e costellato da escrementi di piccioni e di anatre.

File:Statue Vercingetorix Alesia.jpg

. L’uomo ritratto appariva minaccioso e massiccio, come un antico condottiero del passato dei Keltar, quel famoso Vorkidex che era stato sconfitto da Arexatan Eclionner quando il primo Imperatore, che aveva annesso la terra dei Keltar all’Impero Lathear.
L’Arciduca vuole presentare se stesso come il nuovo Vorkidex. A quanto pare anche lui vuole partecipare al grande gioco del potere che si sta svolgendo in questi mesi.
Non a caso Idex non era molto amico di Gallrian di Amnisia, in cui vedeva un pericoloso rivale nella fondazione di un Regno dei Keltar e soprattutto nell’ascesa al trono di tale regno.
Ma siamo sicuri che i Keltar vogliano veramente dei palloni gonfiati come Idex o Gallrian come loro sovrani? Ammesso che accettino anche solo l’idea di avere un sovrano...
Essendo per metà un Keltar, Marvin sentiva di conoscere già la risposta.
Questa gente vuole qualcuno che aiuti veramente il popolo nella vita quotidiana, che gli fornisca le condizioni per poter prosperare nei commerci.
Idex invece era un uomo fedele agli Alfar, così come Gallrian era fedele ai Lathear, e i loro giochi di potere interessavano poco o nulla alla popolazione.
Speriamo almeno che Idex non ci dia fastidio.
Le leggi dell’ospitalità erano sacre tra i Keltar, e Ser Yvain aveva garantito che non ci sarebbero stati problemi di sorta.
Ad attenderli, vicino alla statua, c’era una piccola delegazione di diplomatici e soldati dell’Arciduca, che invitò i nobili, i druidi e i preti a venire a Palazzo, mentre i soldati e i rematori sarebbero rimasti in libera uscita.
Yvain si fida, ma io mi sarei portato dietro una scorta.
Dietro alla Darsena e alla statua, c’erano le imponenti mura della città. Marvin le varcò provando ancora lo stesso brivido che aveva sentito mettendo piede sul porto.
Ebbe persino una brevissima allucinazione, in cui gli parve di vedere un popolo in rivolta che acclamava un predicatore.
E’ colpa del freddo… e anche della debolezza per la scarsità di cibo nelle navi…
Del tutto reale fu invece il fetore che lo travolse al suo ingresso nella città: rispetto ad Amnisia non c’era paragone. Qui i polli e i maiali che si aggiravano tranquilli per le strade, le banchette del mercato che vendevano pesce semiputrefatto.
E’ questa la tua gloria, Floriana?
Procedettero speditamente lungo la via centrale, verso il nucleo storico e la roccaforte. Qui videro una seconda cerchia di mura e, dietro, le torri delle abitazioni dei ricchi e il castello dell’Arciduca.



Anche varcando la porta interna Marvin sentì il brivido di prima, ma ancora più forte. E una voce interiore gli disse: “Per mille anni e cinquanta generazioni ti abbiamo atteso…
Non è possibile… è come il sogno dell’altro giorno… c’è qualcuno o qualcosa che vuole comunicare con me…
Nella città interna la qualità dell’aria migliorò leggermente, o forse era il suo naso che si stava abituando a quell’odore nauseabondo.
I palazzi dei nobili e dei ricchi erano molto grandi e sfarzosi.
La Torre dell’arciduca, di costruzione recente e molto raffinata, stava al centro, poggiando su una sorta di montagnola artificiale.
Quando furono annunciati, le porte si aprirono e la Compagnia entrò con compostezza.
Marvin si aspettava altri prodigi, e infatti il brivido lo attraversò ancora più forte e la visione questa volta, unita ad una voce, gli si palesò per un lungo momento nell’anima.
Le allucinazioni ripresero.
Vide la stessa Dama Gialla del sogno, che lo fissava minacciosamente e gli domandava: “Vuoi vivere in eterno? Allora arrenditi a me!”



Poi ritornò la visione normale, ma questa volta doveva essere quasi svenuto, perché si ritrovò tra le braccia del druido Gwydion, che gli disse: «Non è niente, è solo il freddo o la debolezza»
Marvin scosse la testa: «No… ho avuto altre visioni… è tempo che io abbia una risposta»
«Avrai molto presto la tua risposta» promise Gwidion «Fidati della saggezza dell'Arcidruido, e anche dell’amicizia che ci lega»
Marvin annuì.
Proprio in quel momento arrivò incontro a loro un giovane druido, ansimando per la corsa. Dopo essersi ripreso, chiese: «Chi di voi due è Marvin Vorkidian?»
Marvin alzò una mano e il giovane gli porse una busta sigillata, dicendo: «Da parte dell’Arcidruido Fingal il Saggio», e poi, dopo un inchino, se ne andò di corsa.
Hanno tutti fretta in questa maledetta città!
Marvin si affrettò ad aprire la busta e a leggere il biglietto.
«A quanto pare eravamo attesi... l'Arcidruido in persona mi invita a raggiungerlo il prima possibile nel Sacro Cortile, per un colloquio della massima importanza»
Gwydion non ne era sorpreso.
L’Arcidruido era il capo gerarchico di tutti i druidi, e risiedeva a Floriana, così come i suoi predecessori, da migliaia di anni. 


La carica era vitalizia, ma alla sua morte si riuniva il sacro consiglio dei druidi per eleggerne il successore. Fingal era ormai molto vecchio, e ricopriva la sua carica da più di cinquant'anni. 
Il Sacro Cortile era un enorme parco, interno L Grande Cerchio, l’edificio dove risiedevano i druidi più importanti con i loro novizi, e lo stesso Arcidruido. 


Il Grande Cerchio era anche detto l’Ombelico del Mondo, e la sua sacralità era riconosciuta in tutto il Continente Centrale. Ma il vero tempio, per i druidi, non era tanto l’edificio circolare, quanto l’enorme parco del cortile interno. Solo lì ci si poteva sentire in contatto con gli Dei della natura pur essendo in città.
Il rumore frenetico di Floriana non arrivava al Sacro Cortile.
«Sei ancora del parere che nessuno si interessi di te? » chiese ironicamente Gwydion.
Marvin sorrise:
«Non voglio farlo aspettare. Ci sono delle particolari precauzioni per il cerimoniale?»
«No, Marvin: ai druidi queste sciocchezze non importano»
Mentre si dirigeva, seguendo Gwydion, verso il tempio, Marvin ripensò agli ultimi sogni che aveva fatto. Forse l’Arcidruido gli avrebbe fornito la chiave per interpretare quei sogni ricorrenti.
Attraversarono la città, guardando le torri che circondavano quel luogo sacro.
Alcuni druidi giovani lo attendevano al portone principale.


L’interno circolare dell’edificio era sobriamente arredato: dava l’idea di essere molto antico, ma ben conservato.
Passò sotto una volta che collegava l’ingresso esterno con una veranda interna.
Sentì subito un profumo di erbe aromatiche e di terra umida. Il giardino incominciava immediatamente e c’era un sentiero che passava attraverso i prati e gli alberi, fino ad arrivare ad una fonte, al centro, sovrastata da una grandissima vecchia quercia.
Sotto di essa sedeva un vecchio dalla lunga barba bianca.


I druidi che scortavano Marvin gli fecero un leggero inchino, ma quando l'Arcidruido Fingal vide il giovane Vorkidian, si inginocchiò davanti a lui:.
«Figlio di Cento Re!» esclamò e poi rivolto al cielo«Ora lascia, o Belenos, dio del Sole, che il tuo devoto servo Fingal vada in pace, secondo la tua Parola, perché i miei occhi hanno visto il Principe che ci fu Promesso, il Profeta dei Keltar, la salvezza preparata da te per illuminare le genti, e riportare alla gloria il nostro popolo.» 
Marvin prese le mani del vecchio nelle proprie, e lo aiutò a rialzarsi, confuso per quella accoglienza così straordinaria.
«Grazie, giovane Vorkidian. Che tu sia benedetto e benvenuto nel mio tempio» disse il vecchio «Esso ha come soffitto l’azzurro del cielo e il fuoco del sole, e come pavimento la nuda terra, ed è rallegrato dal vento lieve che accarezza l’erba e le foglie degli alberi, e dalla purezza di questa sorgente. Tutti gli elementi sono qui a testimoniare la presenza degli Dei della Natura. Alle mie spalle vi è la quercia più antica di tutto il continente. A piantarla fu il condottiero Vorkidex, l’ultimo Re dei Keltar , ucciso da Arexatan Eclionner»
Poi entrambi si sedettero.
L'Arcidruido parlò ancora:
«Mille anni fa, proprio in questo luogo, Re Vorkidex e l’Imperatore Arexatan si sfidarono a duello. Erano due uomini di grande forza e il loro combattimento durò molto a lungo. 

Alla fine però Arexatan prevalse e piantò la sua spada nel ventre di Vorkidex, il quale prima di morire disse: “Maledico la tua stirpe per cinquanta generazioni! E quando tu tornerai su questa terra, dovrai rimediare a tutti gli errori commessi da te e dalla tua discendenza. Oggi abbiamo combattuto, ma domani noi staremo dalla stessa parte, contro un pericolo più grande”. Eri a conoscenza di tutto questo?»
Marvin annuì:
«In parte: il mio precettore, il druido Halfgan me ne ha accennato…»
L’Arcidruido lo guardò intensamente: «Halfgan fu uno dei miei primi allievi. Nutro grande stima per lui, e so, grazie a lui, che tu hai avuto sia un insegnamento Keltar che uno Lathear, dai retori di Amnisia. Questo ha aperto la tua mente. E da quel che posso intuire, Halfgan ti ha insegnato bene»
Marvin annuì: «Sì, è come un padre per me»
L’Arcidruido socchiuse gli occhi, e parlò con voce bassa e calma: «E per me è come un figlio. Lo incaricai io stesso di vegliare su di te per proteggerti ed educarti, dopo che i tuoi genitori scomparvero»
Notando la sopresa nel volto del ragazzo, il vecchio annuì: «Conoscevo bene anche i tuoi genitori. Prima di partire per la missione dalla quale non ritornarono, vennero da me a chiedere consiglio. E si confidarono riguardo alla loro ambasciata»
«Quindi voi, se posso permettermi di chiedere, siete a conoscenza di quali segreti i miei genitori dovevano rivelare?»
Il vecchio sorrise, ma assunse un’aria di rimprovero: «Sei impulsivo, proprio come tuo padre»


Marvin chinò il capo in segno di scusa.
L’Arcidruido chiuse gli occhi e parlò con voce bassa: «Vennero da me proprio per confidarmi i loro segreti. Volevano rivelare tutto al capo dell’opposizione senatoria, Aralte Velares, principe di Marina Sedovia. Dissi loro che era un’impresa disperata, ma vollero partire comunque»
Marvin si sentì triste.
Mi hanno lasciato per una causa già persa in partenza
L'Arcidruido notò la sua insoddisfazione:
«In verità contavano nella testimonianza e nella protezione di altri personaggi chiave. Ma furono loro a tradire i tuoi, e a porre fine alla loro missione»
Marvin sentiva la rabbia crescere in lui.
«Alcuni nomi li conosco, ma gli altri? Chi sono questi traditori? E’ tutta la vita che me lo chiedo! »
L’Arcidruido si fece ancor più serio: «Tu nutri molto rancore dentro di te, e questo non è un bene. L’odio, la rabbia, la sete di vendetta… aveva ragione Halfgan a non volerti rivelare tutta la verità» e poi con voce più bassa e profonda: «Il traditore principale fu Gallrian De Bors, Duca di Amnisia, e referente primario dei Conti di Gothian nella Federazione Keltar. Suo figlio Yvain però non sa nulla, lui non è come il padre...»
Marvin sentiva di averlo sempre saputo.
Gallrian è il servo di Marigold e Fenrik... avrei dovuto sospettarlo...


Il vecchio alzò l'indice della mano destra:
«Verrà il tempo della giustizia, ma tu non sei nato per vendicarti, bensì per liberare un popolo.Del resto, tu sei il nipote di Lady Aryellin di Keltar Senia, e sai che la sua famiglia era di nobili origini. Tua nonna discende per quarantotto generazioni dal re Vorkidex. Tua madre Lilieth rappresenta la quarantanovesima generazione e tu la cinquantesima»
Marvin annuì:
 «E' così.Un'eredità difficile, Maestro, ma il druido Gwydion mi ha detto che voi mi inizierete agli Arcani Supremi, e mi parlerete dell'Antico Patto, in modo che quando Vorkidex si risveglierà in me, io sia pronto a ricevere le sue memorie»
Il vecchio sorrise:
«E' quello che succederà nei prossimi giorni. Ho grandi progetti su di te. Percepisco le tue qualità di chiaroveggenza: devi solo imparare a meditare, e a saper interpretare i simboli. Solo allora i tuoi sogni avranno un senso»
«Ultimamente ho sognato delle cose strane, Maestro. Io discendo anche dalla stirpe degli Eclionner, ed ho visto i loro crimini. Sono una dinastia di demoni! Ed Eclion è il Signore delle Tenebre!»


«Lo so. Alcuni ricordi ancestrali si stanno risvegliando. Era tempo che succedesse. Le tue doti erano “in sonno”, ma ora il Dormiente deve svegliarsi!»
Marvin si riscosse:
«Questa frase… io ho sognato che qualcuno me la diceva…»
L'Arcidruido annuì:
«Come vedi, i tuoi sogni stanno assumendo poteri divinatori. Ma ancora non sono in grado di esplicitare completamente la loro preveggenza. Non essere troppo impaziente! Non devi commettere gli errori di tuo padre. Se lui avesse ascoltato i miei consigli, ora sarebbe qui tra noi. E riguardo ai tuoi sogni, sappi che i più si riferiscono a cose accadute in passato. Soltanto pochi sogni hanno il potere della chiaroveggenza sul futuro, anche se la tua stirpe è sempre stata una grande dispensatrice di Profeti»
«Profeti druidi?»
«Sì, in un lontano passato. Ma ora questo passato sta tornando. Le anime degli antichi stanno trasmigrando. Tutto il mondo degli spiriti è in grande fermento, così come lo è quello degli uomini. Ci è toccato di vivere in questi tempi difficili, ma questo era il nostro destino»
Marvin scosse il capo:
«Io non credo al destino»
L'Arcidruido sorrise:
«Vedi Marvin, per le persone normali è solo il caso che si frappone tra loro ed i loro scopi. Ma alle persone come te, nulla accade per caso. Ti spiegherò cosa significano queste mie parole, e tutte le tue domande avranno finalmente una risposta completa!»


N.d.A.

La città di Floriana è ispirata a Ferrara e Mantova. L'immagine rappresenta Tar Valon, la città delle Aes Sedai ne "La ruota del tempo" di Robert Jordan.
Il dialetto keltari è una lingua a metà strada tra il gruppo celtico e quello delle lingue gallo-romanze e dei dialetti gallo-italici.
Marvin Vorkidian è rappresentato da Jon Snow ne "Il trono di spade" di George Martin.
Ser Yvain de Bors è rappresentato da ser Loras Tyrell ne "Le cronache del ghiaccio e del fuoco".
L'espressione "Alleanza di Tupile" è tratta da "Messia di Dune", di Frank Herbert, dove si riferisce al gruppo di famiglie aristocratiche ribelli che non accettano il predominio della famiglia Atreides.
La statua dell'arciduca è quella di Vercingetorige, condottiero e re dei Galli.
La frase "è questa la tua gloria, Floriana" si ispira all'apostrofe dantesca "Godi Fiorenza poi che se' sì grande / che per mare e per terra batti l'ali / e per lo 'nferno tuo nome si spande" (Inf, XXVI), ma anche dall'invettiva di re Theoden ne "Il Signore degli anelli" di J.R.R. Tolkien, quando chiede, retoricamente: "E tutto qui? Questa è la tua magia, Saruman?".
Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.
La frase di Marigold, che viene detta in sogno, si ispira alla stessa domanda che lo spirito di Valeria rivolge a Conan il Barbaro nell'omonimo film. Il tema della vita eterna è trattato ampiamente nel romanzo, anche se da diversi punti di vista e con diverse ipotesi: la reincarnazione o metempsicosi, l'immortalità dell'anima, il Paradiso, l'Inferno, il samsara, il karma e lo spiritismo.
L'arcidruido Fingal il Saggio (il cui nome è quello del padre del bardo Ossian nel poema di Macpherson) è rappresentato da Jaheaerys I Targaryen il Conciliatore.
Il Grande Cerchio è ispirato alla città di Caemlyn in "The Wheel of Time" e alla Fortezza Rossa e al tempio di Baelor in "A game of thrones".
Arexatan e Vorkidex in duello sono Rhaegar Targaryen e Robert Baratheon durante la Battaglia del Tridente ne "Il gioco del trono".
Gallrian de Bors è rappresentato dal Magistro Illyrio Mopatis di Pentos.