Blog di letteratura, storia, arte e critica cinematografica e televisiva. I racconti e i romanzi contenuti in questo blog sono opere di fantasia o di fanfiction. Gli eventi narrati e i personaggi descritti, esclusi quelli di rilevanza storica, sono del tutto immaginari. Ogni riferimento o somiglianza a persone o cose esistenti o esistite, o a fatti realmente accaduti, è da considerarsi puramente casuale. Gli elementi di fanfiction riguardano narrazioni di autori molto noti e ampiamente citati.
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giovedì 21 giugno 2012
Gothian. Capitolo 73. Marigold incontra Sephir Eclionner
Marigold di Gothian, imperatrice dei Lathear, era furibonda.
Marvin Eclionner non ha ancora accettato la mia proposta di alleanza! Non vuole contaminarsi con il demone Atar, mio padre! Ma ora gli insegnerò una volta per tutte che è meglio non avermi come nemica!
Non era stato facile organizzare l'incontro con la persona che attendeva in anticamera, ma alla fine, grazie all'aiuto di Lord Bial l'Eunuco, era riuscita a convincere nientemeno che il vecchio principe della corona, Sephir Eclionner, lo Sciancato, a ritornare a Lathena, dopo diciotto anni.
Non ha rimesso piede nell'Acropoli da quando suo padre Wechtigar XVI lo diseredò, dopo la sconfitta di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue.
Durante quella battaglia, così carica di conseguenze, Sephir, all'epoca principe ereditario dell'Impero Lathear, era stato ferito gravemente ad una gamba, in duello, dal Conte Fenrik di Gothian.
Divenuto ora nostro comune nemico.
Era stata una trovata geniale, da parte sua, quella di coinvolgere il vecchio Sephir nella congiura ideata da Bial e dal priore Mollander per deporre Elner Eclionner e imporre il fratellastro di quest'ultimo, Marvin Vorkidian, sul Trono del Sole.
Ma quell'accordo non sarebbe stato gratuito. Sephir avrebbe chiesto qualcosa in cambio.
Marigold fece cenno al ciambellano, che ordinò:
<<Fate largo a Sua Altezza Imperiale Sephir Eclionner, Principe della Corona, e avo dell'Imperatore Elner XI>>
Le porte si aprirono ed il vecchio principe avanzò dignitosamente, appoggiandosi ad un bastone da passeggio, ma mantenendo un portamento severo, autorevole e regale.
Per lui dev'essere un trionfo tornare qui, ma la sua espressione gelida mostra chiaramente che mi considera un'usurpatrice della corona che gli spetterebbe di diritto.
Nonostante la freddezza gelida del suo sguardo, a Marigold, che lo incontrava di persona per la prima volta, fece un'impressione molto positiva.
I suoi occhi color indaco, tipici degli Eclionner, mostravano un'attenta e profonda consapevolezza della realtà. Il naso aquilino attribuiva un'aria aristocratica al suo profilo. Era senza dubbio un uomo di grande carisma.
Sarebbe stato un grande Imperatore! E proprio per questo Fujivarian fece in modo che venisse diseredato...
Per troppi anni si era dovuto nascondere sotto le sembianze dello Sciancato, capo dell'organizzazione para-militare e crimilare detta la Piovra, ma ormai, scaduto il Millennio, era potuto tornare allo scoperto, assumendo il controllo di dieci legioni che sua figlia Ellis gli aveva consegnato.
Questo lo rendeva un potente interlocutore, soprattutto perché sia Ellis che Masrek obbedivano ai suoi ordini, e lui voleva a tutti costi mettere Marvin sul trono.
<<E' un onore potervi incontrare, Altezza. Il trono su cui ora siedo, dovrebbe spettare a voi>>
Il vecchio scrollò le spalle:
<<Voi occupate il trono delle consorti, Maestà, per cui al limite il vostro seggio sarebbe dovuto spettare alla mia povera moglie Wensy>>
Marigold apprezzò la schiettezza di Sephir. Pochi preamboli: voleva arrivare subito al dunque.
<<Naturalmente è come voi dite, Lord Sephir, ed il ricordo della principessa Wensy resta sempre grande nel cuore di tutti i Lathear. Ma visto che lo scranno di mio marito è vuoto, essendo lui in guerra, vi invito a sedervi a fianco a me, se vi compiace>>
Marigold sapeva essere straordinariamente affascinante in quei momenti.
Fu una tentazione troppo forte per il vecchio, che si accomodò con grande soddisfazione su quel trono che aveva bramato per tutta la sua lunga vita, concedendosi un lieve sorriso.
Esistevano momenti, molto lontani nel tempo l'uno dall'altro, in cui lord Sephir Eclionner minacciava di sorridere. In realtà non sorrideva mai, ma anche solo la minaccia di un suo sorriso era una cosa terribile a vedersi.
Marigold passò subito al punto fondamentale:
<<Lord Sephir, vi ho fatto chiamare perché solo voi potete riuscire ad ottenere l'assenso di vostro nipote Marvin al Nuovo Patto e alla proposta di matrimonio che ho avanzato nei suoi confronti, dopo che Elner XI sarà stato dichiarato illegittimo>>
Lo Sciancato sorrise maliziosamente:
<<Vedo che vi piace collezionare mariti, Maestà>>
La Dama Gialla restò per qualche istante interdetta, colpita dal senso dell'umorismo di quell'anziano nobiluomo, che appariva così diverso dagli altri Eclionner, e anche dai ritratti terribili che tutti avevano fatto di lui, prima della disfatta di Elenna sul Dhain.
Marigold cercò di ricomporsi e, dopo aver sorriso, rispose:
<<Questa volta sarebbe per sempre. Non mi importerebbe niente di nessun altro>>
Sephir appariva poco convinto:
<<Maestà, sappiamo bene entrambi come vanno queste cose. Io dopo la morte di Wensy non ho più amato nessun'altra. Voi avete atteso mille anni il risveglio di Arexatan, e dopo nemmeno un mese siete già pronta a tradirlo. Com'è possibile?>>
Colpita e affondata.
<<C'è una cosa che dovete sapere, principe Sephir, e che io ho ripetuto a tutti coloro che mi hanno mosso la stessa obiezione che avete espresso voi ora. Il sogno che interrompi non sarà più uguale. Se anche la vostra Wensy dovesse ritornare tra i vivi, non sarebbe più la stessa persona, non funzionerebbe, perché qualcosa si è spezzato per sempre>>
Sephir mostrò di apprezzare questa sincerità, ma rimase fermo sulle sue idee riguardo al Nuovo Patto:
<<Vi ho già fatto presenti per lettera le mie condizioni e vi avverto subito che questa volta io non cedo su niente, a nessuna vostra lusinga e a nessuna frase ad effetto, perché se perdo adesso, in questa trattativa, perdo tutto>>
L'imperatrice sapeva di avere davanti a sé un osso duro:
<<Lord Sephir, l'Antico Patto ha retto per mille anni, e altrettanto reggerà il Nuovo Patto. Io sarò garante di una dinastia che godrà dell'appoggio degli angeli e dei demoni, e che regnerà su tutto il Continente Centrale, e potrà anche dominare gli altri continenti! Il nuovo regno millenario!>>
Lo Sciancato si fece serio:
<<Voi sareste un'imperatrice madre immortale, e i vostri discendenti sarebbero solo burattini nelle vostre mani... no, non negatelo! Conosco troppo bene queste dinamiche, sapevo cosa faceva mia figlia Ellis con vostro marito: lo aveva segregato nelle sue stanze! Non intendo fare di voi una nuova Ellis! Mia figlia ha disonorato la Dinastia!>>
Lo disse con sincero rammarico.
Marigold si sentì solidale con lui.
Ellis Eclionner non era degna! E' un'adultera incestuosa e assassina!
Cercò di parlare in modo gentile, al contrario di Ellis, che era sempre acida e critica.
<<Lord Sephir, intendo giurare che non mi comporterò come vostra figlia. Sarannno gli stessi angeli e demoni a vigilare sul mio operato, e a punirmi se dovessi comportarmi come Ellis. Inoltre voi otterreste il ruolo di Primo Ministro e potreste scegliere il presidente del Senato Imperiale!>>
Il vecchio valutò la proposta, ma si mantenne cauto:
<<Non voglio fare la fine di mio suocero Fujivarian. Lui si fidò troppo delle promesse di mia figlia, e adesso marcisce in quel convento a Marina del Campo! Per non parlare del povero Tucker, che si è ridotto a fare da segretario a Bial l'Eunuco>>
Marigold era affascinata dalla logica argomentativa del suo interlocutore.
Se riesco ad averlo come alleato, nulla ci potrà fermare!
Cercò di insistere sugli stessi argomenti per convincerlo della sincerità delle sue intenzioni.
<<Io non sono come Ellis, questo lo sapete bene! E Marvin non è come Masrek!>>
Al solo pronunciare il nome del figlio di Sephir, il principe Masrek Eclionner, padre di Marvin, il vecchio assunse un'espressione addolorata.
<<Ah, Masrek! Per anni il mio figlio prediletto, e poi la mia più grande delusione! Avevo investito tutte le mie migliori risorse ed energie su di lui, avrei anche rinunciato al trono per favorire la sua successione. Ma lui disonorò gli Eclionner con quell'unione incestuosa con Ellis. Quando lo venni a sapere, tutte le speranza che riponevo sui miei figli crollarono in una volta sola. Una ferita che non si è mai rimarginata, e mi ha tormentato molto più di quella fisica che mi inflisse il Conte Fenrik.
Avevo grandi ambizioni per i miei figli. Ambizioni mal riposte, purtroppo...
E' stato triste accorgersi di avere tanto sbagliato>>
Marigold finalmente seppe di aver trovato il punto debole dove colpire:
<<Lasciate perdere Masrek e concentratevi su Marvin! Lui è diverso! Lui non vi deluderà! Se favorirete un'alleanza matrimoniale tra me e lui, il disonore dei vostri figli verrà dimenticato, mentre la parte sana della vostra dinastia tornerà a dare lustro al cognome degli Eclionner>>
Sephir riuscì a trovare la risposta giusta, in grado di parare il colpo di Marigold:
<<Marvin utilizza il cognome Vorkidian di sua madre e si considera un Keltar!>>
La Dama Gialla si sentì messa all'angolo.
Stimava gli uomini che riuscivano a tenerle testa:
<<Sono certa che voi sarete molto persuasivo con vostro nipote, così come lo siete stato con me>>
Il vecchio annuì, compiaciuto del complimento:
<<Maestà, non sono stato un padre convincente per i miei figli e non so proprio come potrei esserlo per un nipote che non ho mai visto in vita mia... ma ci posso provare!>>
L'imperatrice sorrise:
<<Ve ne sarò riconoscente. E' l'unica cosa che vi chiedo!>>
Lo Sciancato si guardò intorno, con aria assorta:
<<Fa uno strano effetto ritornare qui, dopo diciotto anni passati a nascondermi nelle palafitte! Anche allora non fui abbastanza persuasivo. Mio padre Wechtigar XVI non mi perdonò la sconfitta inflittami dal vostro secondo marito, il Conte di Gothian>>
Marigold colse l'occasione per ottenere la sua simpatia:
<<Fu lo stesso giorno in cui io mi risvegliai dal mio sonno millenario.Era il giorno del destino. Tutto è ricominciato da lì, nell'anno della Primavera di Sangue. E l'unica logica conclusione di quel processo è la pace che si otterrà con la stipula del Nuovo Patto, a qualsiasi costo!>>
N.d.A.
Marigold di Gothian è intepretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.
Sephir Eclionner è intepretato da Charles Dance nella serie "Il trono di spade" di George Martin.
La frase "stavolta sarebbe per sempre, non mi importerebbe niente" è tratta dal testo della canzone "Per sempre" cantata da Nina Zilli. Nella stessa canzone compare la frase "L'orgoglio in amore è un limite", che ho citato in uno dei capitoli precedenti, quando Lilieth Vorkidian spiega ad Alienor di Alfarian il motivo per cui non intende divorziare dal marito Masrek Eclionner.
Ellis Eclionner è interpretata da Eva Green nel ruolo di Morgana di Avalon, la fata, in "Camelot".
La frase "il sogno che interrompi non ritorna uguale" è un mantra di questo romanzo ed ha ispirato la vicenda di Marigold (il nome l'ha ispirato un'altra canzone di cui già ho parlato). La frase compare in "California" di Gianna Nannini.
Masrek Eclionner è intepretato da Nicolaj Coster-Waldau nel ruolo di Jaime Lannister in "A game of thrones".
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giovedì 24 maggio 2012
Gothian. Capitolo 61. Elner viaggia attraverso l'Impero
Finalmente era tornato nel suo elemento: la guerra!
Il pensiero non era tanto quello di Elner XI, imperatore dei Lathear, quando quello del suo antenato Arexatan Eclionner, le cui Altre Memorie si erano ormai saldamente impadronite della sua personalità.
Ed Arexatan era molto arrabbiato con Elner XI.
"Non avresti mai dovuto concedere a tua madre quelle quindici legioni! E' stata un'idiozia!"
Elner ne era consapevole, ma cercava di giustificarsi.
Era l'unico modo per convincerla ad andarsene senza che scatenasse una guerra civile!
Arexatan non trovò valida quella argomentazione:
"La guerra civile ci sarà comunque: tua madre adesso sostiene Marvin Vorkidian!, per l'amore incestuoso verso il vostro comune padre Masrek! Noi dobbiamo distruggere Marvin!"
Elner era confuso:
Non so se Marigold sia del tutto d'accordo con la tua strategia. Avevate concordato inizialmente di attendere che Marvin e Fenrik si distruggessero a vicenda prima di intervenire, ma tu ora vuoi subito la guerra!
Era vero: Arexatan non poteva vivere senza guerreggiare e si era già stancato della vita pacifica con la bionda consorte.
"Marigold è una donna, non capisce niente di questioni militari! Tu devi ascoltare me: io ho conquistato un impero e ho intenzione di riprendermelo!"
Cosa mi consigli di fare, allora?
L'antenato non aveva dubbi:
"Devi visitare ogni provincia, arruolare nuovi legionari e farli addestrare dai veterani!"
Ci vorrà molto tempo.
"Se pensi che un viaggio sia lungo, allora parti, e pensaci mentre cammini!"
Ormai Elner si era abituato alle "perle di saggezza" di Arexatan.
Ho incominciato, ma non vedo entusiasmo tra i generali, e nemmeno tra i legionari.
"Non devi compiacerli, ma renderli obbedienti! Che ti odino pure, purché ti temano!"
Arexatan era stato molto temuto ai suoi tempi, ma questo non gli aveva impedito di morire ammazzato per mano del proprio stesso figlio. Suo nipote Sephir il Crudele era ancora più temuto, però, ed era sopravvissuto a lungo!
Continuo a pensare che sia necessario trovare un accordo con Bial l'Eunuco... Ha ancora il controllo delle zone confinanti con la Grande Muraglia, in particolare la Vedetta Lathearica: e tu sai bene che chi controlla la Vedetta, controlla il nord dell'impero!
"Dobbiamo arrivare alla Vedetta in condizioni di forza, con almeno venti legioni! Le recluteremo risalendo la vallata del Lathe, fino al Passo del Lupo!"
Il Lathe era il fiume che sfociava proprio presso la capitale dell'impero.
E infatti il nome Lathena era derivato dal fiume.
La valle del Lathe era la zona più ricca di tutto l'impero. Chi la controllava, controllava tutto l'Impero!
E va bene! Risaliremo la valle del Lathe! Darò ordini affinché si parta il prima possibile!
E che Eclion ci protegga!
N.d.A.
Elner Eclionner è interpretato da Tom Hiddleston nel ruolo di Loki in "The Avengers".
Le Altre Memorie sono un concetto tratto dal ciclo di "Dune" di Frank Herbert.
Marigold di Gothian è interpretata da Charlize Theron nel ruolo della regina Ravenna in "Biancaneve e il cacciatore" con Kristen Stewart.
E' citato un aforisma zen che a sua volta ho trovato in epigrafe ad un capitolo di un romanzo di Stefano Benni.
Sephir il Crudele è rappresentato come Maegor Targaryen il Crudele, terzo re della dinastia protagonista de "Il trono di spade" di George Martin.
La mappa si ispira alle Marche settentionali a nord di Ancona e del Conero. La toponomastica è facilmente riconducibile a quella reale.
Il fiume Lathe è il Tevere e Lathena è Roma.
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domenica 13 maggio 2012
Gothian. Capitolo 56. Marvin parte verso le sorgenti dell'Amnis
La missione era cambiata.
Erano partiti per liberare Alienor di Alfarian, ma nel frattempo il regno degli Alfar era stato invaso dai vampiri albini del Conte Fernik.
A questo punto la priorità è diventata un'altra: come salvare la Federazione Keltar dalla calata dei vampiri del Conte di Gothian?
Marvin e la sua compagnia avevano reclutato un contingente militare notevole, sotto il comando di Ser Ywain de Bors, e si erano messi a disposizione dell'Arciduca e del generale Brannos Tork, comandante dell'esercito dei Keltar.
Ma tutti sanno che io ho re Vorkidex nella mia mente: si vede da come mi guardano. Si fidano di me. Li ho sentiti sussurrare: "E' il principe che ci fu promesso".
Erano partiti per liberare Alienor di Alfarian, ma nel frattempo il regno degli Alfar era stato invaso dai vampiri albini del Conte Fernik.
A questo punto la priorità è diventata un'altra: come salvare la Federazione Keltar dalla calata dei vampiri del Conte di Gothian?
Marvin e la sua compagnia avevano reclutato un contingente militare notevole, sotto il comando di Ser Ywain de Bors, e si erano messi a disposizione dell'Arciduca e del generale Brannos Tork, comandante dell'esercito dei Keltar.
Ma tutti sanno che io ho re Vorkidex nella mia mente: si vede da come mi guardano. Si fidano di me. Li ho sentiti sussurrare: "E' il principe che ci fu promesso".
Ora Marvin, grazie alle Altre Memorie del suo antenato, era divenuto un guerriero, e aveva ricevuto in dono dall'Arcidruido l'armatura di re Vorkidex.
Ma non la spada di acciaio lunare. Quella me la consegnerà la fata Vivien, alle Sorgenti dell'Amnis.
Quel viaggio era una tappa obbligata.
Del resto, l'unico passo montano che permetta ad un esercito di arrivare nel territorio degli Alfar è quello che passa di fianco alle Sorgenti dell'Amnis.
Prima di partire, bisognava però chiarire alcune cose.
Bisognava capire se dagli altri Ducati della Federazione Keltar, sarebbero giunti dei rinforzi.
Era necessario quindi mandare dei messaggeri e ripristinare la viabilità delle zone a nord dell'Amnis, per favorire l'accampamento di truppe Keltar e l'allestimento dei campi profughi per gli Alfar in fuga, dopo l'invasione del loro regno da parte del Conte Fenrik e dei suoi Albini.
Ser Yvain de Bors, che voleva
riscattarsi dall’onta del tradimento di suo padre il Duca Gallrian, accusato di essersi venduto a Lady Marigold di Gothian, dimostrò una maturità che fino a quel momento non si era ancora manifestata.
«I vostri soldati ci servono qui»
disse il Generale Tork a Ser Yvain, durante la riunione, a cui tutta la
delegazione amnisiana partecipava «mentre i druidi e i diplomatici dovranno
essere utilizzati come messaggeri, anche perché se rimanessero qui sarebbero
solo delle bocche in più da sfamare, e non abbiamo molte riserve di cibo»
«E’ più che giusto!» assentì Ser
Yvain «e come comandante di questa compagnia, ordino fin d’ora ai miei druidi e
ai diplomatici di mettersi a disposizione dello Stato Maggiore. Ma, Generale,
che cosa ne sarà dei preti Lathear?»
Il generale rispose senza alcuna esitazione:
Il generale rispose senza alcuna esitazione:
«Sono tutti adepti della Grande Canonica, bruciata da Lady Marigold. La odiano più di noi, e appoggiano il principe Masrek Eclionner, che ci ha offerto ben cinque legioni.»
Nel frattempo gli altri componenti della compagnia partita da Aminisia si stavano organizzando.
Nel frattempo gli altri componenti della compagnia partita da Aminisia si stavano organizzando.
Il druido Gwydion, su ordine
dell’Arcidruido, aveva chiesto per sé e per Marvin di partecipare alla missione
diretta a nord-ovest, dove c’erano le basi più importanti della Resistenza dei
Keltar, nella foresta di Broceland e dove si trovava anche l'imboccatura della valle da cui nasceva il fiume Amnis.
Gwydion non aveva dubbi:
«La
nostra missione ora è cambiata.Un giorno forse tu e la
principessa vi incontrerete realmente, ma per ora le vostre strade vanno in direzione opposta:
Dovremo reclutare i Keltar settentrionali, e non sarà facile, specie quando gli diremo che dovranno combattere a fianco degli uomini di tuo nonno Sephir e di tua zia Ellis, per non parlare dei profughi Alfar di re Kerelik»
Marvin appariva molto più sicuro di sé:
Dovremo reclutare i Keltar settentrionali, e non sarà facile, specie quando gli diremo che dovranno combattere a fianco degli uomini di tuo nonno Sephir e di tua zia Ellis, per non parlare dei profughi Alfar di re Kerelik»
Marvin appariva molto più sicuro di sé:
«Quando parlerò a loro con la voce di Vorkidex, capiranno che io sono il
Figlio dei Cento Re, il Principe promesso, il Profeta di cui parla la canzone della Luce e delle Tenebre!
Poi la mia missione procederà oltre Broceland. Devo incontrare Vivien, la fata delle sorgenti»
Marvin si entusiasmò: «Le sorgenti del Grande Fiume! Era il mio più grande desiderio, da bambino, quello di risalire l’Amnis fino alla sorgente! Ed ora questo sogno si sta avverando! »
Gwydion rimase serio: «Devo darti due avvertimenti. Il primo è
che non tutti quei sogni ti piaceranno, e il secondo è che non devi avere
troppa fretta nel cercare di realizzarli. Tu puoi vedere più in là di noi, è vero, ma questo potere potrebbe travolgerti, se affrettassi troppo i tempi della tua presa di coscienza. Ci vuole gradualità»
Marvin era d'accordo:
Marvin era d'accordo:
«Halfgan mi parlò di un
luogo dove nemmeno la visione dei druidi può arrivare. Che cos’è questo luogo?»
Il druido aspettò prima di rispondere e poi disse:
Il druido aspettò prima di rispondere e poi disse:
«Qualcuno potrebbe chiamarlo: la
Vera Luce! E’ la Fonte di ogni bene, l'Energia pura a cui presiede Ahura Mazda»
«E’ per caso il Fuoco Segreto di cui mi si è parlato nei sogni?»
Il druido scosse il capo:
«Nella negromanzia il Fuoco Segreto è dominio di Atar, un demone, ed è in grado di risvegliare i morti congelati. Per questo ci possono essere tre categorie: i vivi, i morti ed i non-morti, al servizio di Gothar e di Fenrik, e del supremo loro principe: Deva Ahriman. Che la Vera Luce ci protegga da loro!»
«Nella negromanzia il Fuoco Segreto è dominio di Atar, un demone, ed è in grado di risvegliare i morti congelati. Per questo ci possono essere tre categorie: i vivi, i morti ed i non-morti, al servizio di Gothar e di Fenrik, e del supremo loro principe: Deva Ahriman. Che la Vera Luce ci protegga da loro!»
Prima di partire, Marvin andò a salutare l'Arcidruido.
Quando fu al suo cospetto, gli chiese:
«Quando sarò di fronte a Vivien, volete che le dica qualcosa a nome vostro?»
Il vecchio annuì:
«Dille che l'attesa è finita. Dille che sta arrivando il Regno dell'Estate!»
Quando fu al suo cospetto, gli chiese:
«Quando sarò di fronte a Vivien, volete che le dica qualcosa a nome vostro?»
Il vecchio annuì:
«Dille che l'attesa è finita. Dille che sta arrivando il Regno dell'Estate!»
L’Arcidruido ebbe un attimo di
commozione:
«Ho avuto il privilegio di vederti e di conoscerti, Marvin Vorkidian, principe promesso, figlio di centro re» e poi, rivolto verso il cielo, disse:
«Belenos, grazie per avermi fatto vivere tanto a lungo, perché i miei occhi hanno visto il Profeta!» e poi declamò: «Ora lasciate, o Dei, che il vostro servo vada in pace secondo la vostra parola, perché i miei occhi hanno visto la nostra salvezza, preparata da voi per secoli davanti a tutti i popoli, come una luce sorta per illuminare le genti e per la maggiore gloria del vostro popolo»
«Ho avuto il privilegio di vederti e di conoscerti, Marvin Vorkidian, principe promesso, figlio di centro re» e poi, rivolto verso il cielo, disse:
«Belenos, grazie per avermi fatto vivere tanto a lungo, perché i miei occhi hanno visto il Profeta!» e poi declamò: «Ora lasciate, o Dei, che il vostro servo vada in pace secondo la vostra parola, perché i miei occhi hanno visto la nostra salvezza, preparata da voi per secoli davanti a tutti i popoli, come una luce sorta per illuminare le genti e per la maggiore gloria del vostro popolo»
N.d.A.
Il popolo dei Keltar è ispirato ai Celti.
Il "principe promesso" rientra in una profezia tratta dalle "Cronache del ghiaccio e del fuoco" di George Martin.
Il concetto di "Altre Memorie" è tratto dal ciclo di "Dune" di Frank Herbert.
La foto che rappresenta le sorgenti dell'Amnis è in realtà una immagine delle sorgenti del Po, presso il Monviso.
Ser Yvain de Bors è rappresentato come Ser Loras Tyrell ne "Il trono di spade" di G. Martin.
Masrek Eclionner è interpretato da Viggo Mortensen nel ruolo di Aragorn ne "Il signore degli anelli" di J.R.R. Tolkien.
La foresta di Broceland è ispirata a quella di Broceliande o Brocelandia nel ciclo bretone arturiano.
Il druido Gwidion è rappresentato come re Baelor Targaryen il Benedetto nelle Cronache di Martin.
La fata delle sorgenti, Vivien è ispirata a Viviana, Dama del Lago e Signora di Avalon ne "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley.
Il Fuoco Segreto o Fiamma Imperitura è un concetto tolkieniano. Gandalf è custode del Fuoco Segreto e porta l'anello del Fuoco, donatogli dal re degli elfi costieri, Cirdan il Timoniere.
Ahura Mazda è il Dio del Bene nella religione zoroastriana o mazdeista.
Belenos è il dio celtico Belenus, festeggiato a Beltane, festa pagana della fertilità, il primo maggio.
Il brano finale riprende un celebre passo del Vangelo di Luca, 2,22-40.
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mercoledì 25 aprile 2012
Gothian. Capitolo 47. Ellis rivede suo padre Sephir Eclionner
L' "ospite di riguardo" era atteso da due giorni.
Nel quartier generale delle legioni imperiali, a Colonia Fluvia, aleggiava un certo nervosismo, considerata la cattiva fama di cui godeva il personaggio in questione.
Nel quartier generale delle legioni imperiali, a Colonia Fluvia, aleggiava un certo nervosismo, considerata la cattiva fama di cui godeva il personaggio in questione.
Ellis Eclionner non aveva alcun desiderio di rivederlo, specialmente in quel momento, quando finalmente la sua storia proibita con Masrek era ricominciata.
Loro padre li aveva già divisi una volta e lo avrebbe fatto ancora, pur di evitare scandali.
Però ha bisogno delle mie quindici legioni.
Di sicuro non gli interessava rivedere una figlia di cui non gli era mai importato niente.
Ellis non si faceva illusioni in merito, mentre attendeva, davanti alle porte della città, l'arrivo di suo padre.
Sephir Eclionner, detto lo Sciancato, aveva perso i suoi diritti sulla corona imperiale dopo la vergognosa sconfitta di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue. Aveva violato l'Antico Patto, e il Conte Fenrik l'aveva punito sconfiggendolo e ferendolo gravemente in duello, ma l'aveva lasciato in vita, per non incorrere nelle ire del demone Eclion.
Ma ormai il Millennio ormai era scaduto, e con esso l'Antico Patto.
Sephir era finalmente libero di giocare a carte scoperte la sua partita per impadronirsi del Trono che gli era stato negato.
Tramite la sua organizzazione criminale, la Piovra, governava già vaste zone comprese tra la Federazione Keltar e l’Impero Lathear.
Sephir era finalmente libero di giocare a carte scoperte la sua partita per impadronirsi del Trono che gli era stato negato.
Tramite la sua organizzazione criminale, la Piovra, governava già vaste zone comprese tra la Federazione Keltar e l’Impero Lathear.
Ellis conosceva ormai tutto questo nei dettagli.
Eccomi qui costretta di nuovo a fare politica, quando credevo di essermi liberata per sempre del Gioco del Trono. Ma non c'è altra scelta: devo tenere a bada le ambizioni di mio padre, se voglio sostenere mio fratello.
Vide di lontano il corteo che si avvicinava.
Per essere un fuorilegge, Sephir Eclionner si muoveva fin troppo apertamente, ma ormai si era in tempi di guerra, e la Federazione Keltar era diventata una "terra di nessuno", stretta tra la calata degli Albini del Conte Fernik e l'avanzata delle truppe imperiali Lathear dal sud.
Sephir Eclionner voleva la rivincita.
Per ricevere suo padre, Ellis aveva scelto un aspetto sobrio, ma non dimesso.
Devo tenergli testa.
Non sarebbe
stato facile, perché lo Sciancato era un uomo di grandissima astuzia, e
si diceva che fosse impossibile ingannarlo.
Ma
io sono sua figlia, e sono più astuta di lui, perché in me scorre anche il
sangue dei Fuscivarian.
Quando il corteo si avvicinò alle porte di Colonia Fluvia, Ellis si fece avanti, seguita dalla sua scorta, e raggiunse le truppe con la livrea della Piovra.
Ci sono anche uomini con la bandiera dell'Alleanza di Tupile... i pirati!
Aveva sentito voci sul fatto che Vyghar di Linthael e Alienor di Alfarian si trovassero poco distanti, presso la Contea di Keltar Senia.
Facciano pure, ormai non sono più un mio problema...
Il vero problema era cercare di evitare di essere schiacciati nella morsa tra Fenrik e Marigold.
Quando il comandante della scorta di Sephir Eclionner si fece avanti, Ellis pronunciò un breve discorso:
«Cari amici, sono felice che la dinastia Eclionner si possa riunire in questo luogo neutrale, per superare le antiche divisioni e fronteggiare la minaccia dei nostri comuni nemici»
Poi fece cenno di seguirla all'interno della città fortificata.
Con una certa apprensione guardò la carrozza che trasportava suo padre. Aveva le tende chiuse.
Nessuna curiosità da parte sua. Non devo attendermi niente.
Aveva preferito affrontare questo incontro da sola. La presenza di Masrek avrebbe infastidito il vecchio. Eppure Ellis sentiva che ormai senza il sostegno del fratello-amante, non sarebbe riuscita più a fare nulla, anche se dall'esterno la sua immagine poteva ancora apparire quella di una sovrana.
Dopo che furono entrati a Colonia Fluvia, attese che il padre fosse aiutato a scendere dalla carrozza.
Sapeva che la ferita alla gamba, dopo il duello col Conte Fenrik, lo aveva reso zoppo e di conseguenza anche affetto da artrosi e scoliosi. Era per questo che lo chiamavano "lo Sciancato".
Quando il padre scese, Ellis rimase sorpresa, nel vederlo vestito in modo elegante e sontuoso, con tanto di toga purpurea, chiaro simbolo della dignità imperiale.
Mi pare che sia molto meno "Sciancato" di quel che ha voluto farci credere.
Quel pensiero fu confermato dal fatto che Sephir si avvicinò senza bisogno di aiuto, appoggiandosi solo ad uno scettro molto raffinato, sempre per rimarcare i suoi diritti al Trono.
Si guardarono freddamente per alcuni istanti.
«Padre, vi do il benvenuto a Colonia Fluvia» furono le poche parole imbarazzate di Ellis, di fronte al gelo del genitore che non la vedeva da vent'anni.
Sephir mantenne la sua tipica espressione cupa e sdegnosa:
«Lasciamo da parte i convenevoli, figlia! Per quelli ho mandato avanti Masrek, e lui basta e avanza!»
Quelle parole furono come una pugnalata alla schiena, perché contenevano anche una frecciata esplicita riguardo al rapporto tra lei e suo fratello.
«Come volete, padre! Immagino siate stanco per il viaggio, vi mostro i vostri alloggi...»
Il vecchio le afferrò un braccio.
«Non c'è tempo! Dobbiamo passare subito all'azione, prima che Fenrik ci piombi addosso! C'è un conto in sospeso tra me e lui!»
Le unghie del padre le si conficcarono nel braccio come artigli, mentre lui si sorreggeva col bastone del comando. Aveva ancora molta forza, nonostante tutto.
Ellis provò repulsione:
«Lo so. Ma non crediate che l'appoggio delle mie legioni sia gratis!»
Lui allora si voltò e sogghignò:
«Ah ah, adesso riconosco mia figlia! Potrai ingannare gli altri con il tuo pentimento e la tua bontà ritrovata, ma non me!»
Ellis non sapeva se temere o compatire quel vecchio rancoroso. Ma una cosa era certa: doveva sopportarne la presenza, se voleva riuscire a salvare il Continente da minacce più grandi.
«Vi offro l'appoggio delle legioni in cambio di una sola cosa, ben precisa. Voi non dovrete più intromettervi nei rapporti tra me e Masrek!»
Sephir riprese la sua espressione disgustata.
«Ti stai vendendo per un ben misero piatto di lenticchie! Ma ormai il disonore che hai gettato sulla mia stirpe è tale che non farà alcuna differenza se tu e tuo fratello vi renderete ulteriormente ridicoli agli occhi del mondo. Ormai siete esclusi dalla successione. Io assumerò il comando di dieci legioni. Le altre cinque, tu e il tuo patetico amante le andrete ad offrire a Marvin Vorkidian, che adesso si trova a Floriana sull'Amnis!»
Ellis si sentì punta sul vivo.
Regalare le mie truppe al Mezzosangue? Al figlio della mia rivale in amore?
Per un attimo parve ritornare la terribile Vedova Nera del passato.
Rimase in silenzio per alcuni istanti, cercando di far sbollire la rabbia.
L'unica cosa che contava era che Masrek stesse con lei. Il resto non contava niente. Non aveva altra scelta che accettare:
«E va bene! Se è destino che Marvin Vorkidian possa essere in grado di proteggere il Continente centrale dal Conte di Gothian, allora io sarò al suo fianco!»
Sephir la fissò minacciosamente:
«Lo spero, per il tuo bene! E' la tua ultima occasione per farti perdonare le tue colpe e i tuoi scandali! Io resterò qui a coordinare le operazioni, in diretto contatto con i Servizi Segreti del tuo eunuco. Ma siccome non mi fido di te, ti affiancherò alcuni miei fedelissimi, tra cui l'ottimo padre Rudo Ulùme, una tua vecchia conoscenza!»
Quando il corteo si avvicinò alle porte di Colonia Fluvia, Ellis si fece avanti, seguita dalla sua scorta, e raggiunse le truppe con la livrea della Piovra.
Ci sono anche uomini con la bandiera dell'Alleanza di Tupile... i pirati!
Aveva sentito voci sul fatto che Vyghar di Linthael e Alienor di Alfarian si trovassero poco distanti, presso la Contea di Keltar Senia.
Facciano pure, ormai non sono più un mio problema...
Il vero problema era cercare di evitare di essere schiacciati nella morsa tra Fenrik e Marigold.
Quando il comandante della scorta di Sephir Eclionner si fece avanti, Ellis pronunciò un breve discorso:
«Cari amici, sono felice che la dinastia Eclionner si possa riunire in questo luogo neutrale, per superare le antiche divisioni e fronteggiare la minaccia dei nostri comuni nemici»
Con una certa apprensione guardò la carrozza che trasportava suo padre. Aveva le tende chiuse.
Nessuna curiosità da parte sua. Non devo attendermi niente.
Aveva preferito affrontare questo incontro da sola. La presenza di Masrek avrebbe infastidito il vecchio. Eppure Ellis sentiva che ormai senza il sostegno del fratello-amante, non sarebbe riuscita più a fare nulla, anche se dall'esterno la sua immagine poteva ancora apparire quella di una sovrana.
Dopo che furono entrati a Colonia Fluvia, attese che il padre fosse aiutato a scendere dalla carrozza.
Sapeva che la ferita alla gamba, dopo il duello col Conte Fenrik, lo aveva reso zoppo e di conseguenza anche affetto da artrosi e scoliosi. Era per questo che lo chiamavano "lo Sciancato".
Quando il padre scese, Ellis rimase sorpresa, nel vederlo vestito in modo elegante e sontuoso, con tanto di toga purpurea, chiaro simbolo della dignità imperiale.
Mi pare che sia molto meno "Sciancato" di quel che ha voluto farci credere.
Quel pensiero fu confermato dal fatto che Sephir si avvicinò senza bisogno di aiuto, appoggiandosi solo ad uno scettro molto raffinato, sempre per rimarcare i suoi diritti al Trono.
Si guardarono freddamente per alcuni istanti.
«Padre, vi do il benvenuto a Colonia Fluvia» furono le poche parole imbarazzate di Ellis, di fronte al gelo del genitore che non la vedeva da vent'anni.
Sephir mantenne la sua tipica espressione cupa e sdegnosa:
«Lasciamo da parte i convenevoli, figlia! Per quelli ho mandato avanti Masrek, e lui basta e avanza!»
Quelle parole furono come una pugnalata alla schiena, perché contenevano anche una frecciata esplicita riguardo al rapporto tra lei e suo fratello.
«Come volete, padre! Immagino siate stanco per il viaggio, vi mostro i vostri alloggi...»
Il vecchio le afferrò un braccio.
«Non c'è tempo! Dobbiamo passare subito all'azione, prima che Fenrik ci piombi addosso! C'è un conto in sospeso tra me e lui!»
Le unghie del padre le si conficcarono nel braccio come artigli, mentre lui si sorreggeva col bastone del comando. Aveva ancora molta forza, nonostante tutto.
Ellis provò repulsione:
«Lo so. Ma non crediate che l'appoggio delle mie legioni sia gratis!»
Lui allora si voltò e sogghignò:
«Ah ah, adesso riconosco mia figlia! Potrai ingannare gli altri con il tuo pentimento e la tua bontà ritrovata, ma non me!»
Ellis non sapeva se temere o compatire quel vecchio rancoroso. Ma una cosa era certa: doveva sopportarne la presenza, se voleva riuscire a salvare il Continente da minacce più grandi.
«Vi offro l'appoggio delle legioni in cambio di una sola cosa, ben precisa. Voi non dovrete più intromettervi nei rapporti tra me e Masrek!»
Sephir riprese la sua espressione disgustata.
«Ti stai vendendo per un ben misero piatto di lenticchie! Ma ormai il disonore che hai gettato sulla mia stirpe è tale che non farà alcuna differenza se tu e tuo fratello vi renderete ulteriormente ridicoli agli occhi del mondo. Ormai siete esclusi dalla successione. Io assumerò il comando di dieci legioni. Le altre cinque, tu e il tuo patetico amante le andrete ad offrire a Marvin Vorkidian, che adesso si trova a Floriana sull'Amnis!»
Ellis si sentì punta sul vivo.
Regalare le mie truppe al Mezzosangue? Al figlio della mia rivale in amore?
Per un attimo parve ritornare la terribile Vedova Nera del passato.
Rimase in silenzio per alcuni istanti, cercando di far sbollire la rabbia.
L'unica cosa che contava era che Masrek stesse con lei. Il resto non contava niente. Non aveva altra scelta che accettare:
«E va bene! Se è destino che Marvin Vorkidian possa essere in grado di proteggere il Continente centrale dal Conte di Gothian, allora io sarò al suo fianco!»
Sephir la fissò minacciosamente:
«Lo spero, per il tuo bene! E' la tua ultima occasione per farti perdonare le tue colpe e i tuoi scandali! Io resterò qui a coordinare le operazioni, in diretto contatto con i Servizi Segreti del tuo eunuco. Ma siccome non mi fido di te, ti affiancherò alcuni miei fedelissimi, tra cui l'ottimo padre Rudo Ulùme, una tua vecchia conoscenza!»
Il sacerdote uscì in quel momento dalla carrozza, e fece un breve inchino di fronte all'ex imperatrice.
«Chi non muore si rivede, caro Ulume! Siete stato fortunato a scampare all'incendio della Grande Canonica!»
Il prete non si scompose.
«Spero che voi non commettiate l'errore della Contessa di Gothian, che ha sottovalutato i poteri del mio maestro, il priore Mollander. Io posso esservi molto utile contro le necromanzie del Conte Fenrik. E' da una vita che mi sto preparando per affrontarlo!»
Ellis annuì.
«Chi non muore si rivede, caro Ulume! Siete stato fortunato a scampare all'incendio della Grande Canonica!»
Il prete non si scompose.
«Spero che voi non commettiate l'errore della Contessa di Gothian, che ha sottovalutato i poteri del mio maestro, il priore Mollander. Io posso esservi molto utile contro le necromanzie del Conte Fenrik. E' da una vita che mi sto preparando per affrontarlo!»
Ellis annuì.
«Il priore Mollander è stato il mio precettore, ed ho un debito verso di lui. So che il suo spirito continua a vivere dentro di voi, padre Ulume, e questo mi basta»
Poi fissò il vecchio Sephir:
«Se non c'è altro...»
Lo Sciancato scosse la testa e si abbassò il cappuccio.
Ellis era disgustata dalla freddezza del genitore, ma non ne aveva più paura.
Dovrebbe farmi rabbia, ma ormai mi fa solo pena.
«Conducetelo ai suoi alloggi!» esclamò.
E se ne andò senza voltarsi indietro.
Poi fissò il vecchio Sephir:
«Se non c'è altro...»
Lo Sciancato scosse la testa e si abbassò il cappuccio.
Ellis era disgustata dalla freddezza del genitore, ma non ne aveva più paura.
Dovrebbe farmi rabbia, ma ormai mi fa solo pena.
«Conducetelo ai suoi alloggi!» esclamò.
E se ne andò senza voltarsi indietro.
N.d.A.
Ellis Eclionner è interpretata da Eva Green nel ruolo di Morgana di Avanon nella serie "Camelot".
Sephir Eclionner è rappresentato come Balon Greyjoy in "A clash of Kings" di George Martin, da cui è stata tratta la seconda stagione della serie "A game of thrones", "Il trono di spade".
Padre Rudo Ulume è interpretato da Samuel L. Jackson in "Star wars".
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