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martedì 28 maggio 2013

L'Imperatore-Profeta di Gothian. Capitolo 44. Marvin riflette sulla Profezia.

JRM...The Tudors...yuuummmmyyy!

Seduto sul Trono del Ghiaccio, nella torre più alta del Castello di Gothian, l'Imperatore-Profeta Marvin Eclionner Vorkidian  ripensava alla sua ultima Visione e al suo possibile significato.
C'erano molte questioni che lo preoccupavano.
E' difficile essere ottimisti nel cuore della notte.
Il primo problema, stando a quello che sostenevano i sacerdoti e i druidi, era che altri avevano avuto piccole profezie su questioni che non comparivano in quella dell'Imperatore.
Nel mio Sentiero Dorato la vita si svolge in un eterno presente. Il cambiamento non esiste. Ognuno sa qual è il suo ruolo ed il suo posto nel mondo. Ogni cosa ha un unico preciso significato. Io vi dono un mondo di certezze.
Certezze? Ma se non ne aveva nemmeno per sé!
Ciò che ho visto è quello che accadrà oppure è quello che io vorrei che accadesse?
Alcune parti non rientravano nel suo auspicio.
I quattro cavalieri dell'Apocalisse erano identificabili in Belenos, Atar, Eclion e Gothar.



Atar e Belenos si erano uniti in una Alleanza della Luce. I loro fedeli erano detti: gli Illuminati.



Nel futuro che Marvin aveva visto, gli Illuminati avevano una organizzazione rigidamente gerarchica.



Contro di loro si erano costituiti i Templari, i difensori del Tempio di Eclion.



Con Atar e Belenos si era schierato il Priorato di Sion, col motto: "Et in Arcadia ego".



Eclion e Gothar invece avevano costituito un'Alleanza delle Tenebre Glaciali.
Rabbrividì al solo pensiero. O forse era il freddo?
Nel cuore della notte i pensieri diventano zombie.
Come in un romanzo dell'orrore di Stephen King.
Era facile confondere la vita con i romanzi. In fondo la letteratura esisteva proprio per dimostrare che la vita, da sola, non era abbastanza.
Come avrebbe voluto abbandonarsi a pensieri poetici! Ma non era il suo destino.
Marvin aveva il compito di svolgere da ago della bilancia tra le due alleanze che si erano formate nelle gerarchie degli angeli e dei demoni.
L'obiettivo era mantenere un equilibrio stabile, in grado di consolidare la situazione e dare inizio ad un periodo di assenza di cambiamenti.
Marigold voleva il progresso tecnico. Il suo fuoco ardeva per le fucine dell'industria.



Era stato necessario allearsi con i vampiri per impedire che il suo progetto avesse successo.
I vampiri sono i migliori difensori dell'Ancien Regime.



Lestat de Lioncourt era un valido collaboratore, che rappresentava la maggioranza degli Albini.
Il vampiro è l'aristocratico nella fase della decadenza. Un nobile anemico, estenuato, che sta a metà strada tra il dandy e il poeta maledetto.
Floressas Des Esseintes, il protagonista di A rebour era certamente la quintessenza dell'aristocratico decandente dandy che fungeva da alter ego al suo creatore, l'artista "maledetto" Joris Karl Huysmans.
Allo stesso modo lo era anche Dorian Grey.









A volte a Marvin sembrava di essere una sorta di Dorian Gray. Come lui aveva l'eterna giovinezza, e quindi anche una forma di immortalità, ma non aveva nessun ritratto in soffitta che invecchiasse per lui.
Comunque la si voglia mettere, alla fine Dracula, Dorian Gray e Des Esseintes hanno molte cose in comune, non fosse altro che per l'iniziale del loro nome e per il periodo in cui furono narrate le loro storie.
Marvin percepiva il senso della decadenza, a volte ne era sedotto...

« Je suis l'Empire à la fin de la décadence,
Qui regarde passer les grands Barbares blancs
En composant des acrostiches indolents
D'un style d'or où la langueur du soleil danse. »
(IT)
« Sono l'Impero alla fine della decadenza,
che guarda passare i grandi Barbari bianchi
componendo acrostici indolenti
in uno stile d'oro dove danza il languore del sole. »
(P. Verlaine, Jadis et naguère, Langueur)


Evitare la decadenza, ma frenare anche il progresso...era forse quello il conservatorismo che molti imputavano al suo Sentiero Dorato?


La profezia prevedeva una guerra civile tra i vampiri fedeli a Marvin e quelli fedeli a Viserys di Gothian, detto "Daemon Iceblood". 

Ellis e Mordred dovranno scegliere da che parte stare... perché sono scomparsi dalla mia Visione?



Il trono degli Alfar sarebbe spettato  ai discendenti di Alienor, anche se non si riusciva a distinguere quale tra i suoi figli avrebbe cinto la corona degli Elfi e degli Uomini del Nord. L'erede era il figlio minore Legolas, che però scompariva dalla Visione proprio prima della battaglia decisiva con gli Elfi Oscuri, i Drow di Morgil Thalion, chiamati anche Svartalfar.



L'esito della battaglia era incerto, soprattutto riguardo alla sorte di Legolas.




Se lui fosse morto, ci sarebbe stata una guerra di successione, ma questa non compariva nella profezia. Gli Alfar parevano destinati ad un futuro radioso, ma sotto quale governo?
Piiù definita appariva la sorte del trono dei Keltar, chesarebbe spettato al primogenito di Marvin, Arthur Eclionner Vorkidian e al figlio di sangue elfico che sarebbe nato presto da sua moglie Eleanor Eclionner d'Alfarian.
Sarà un maschio, e lo chiameranno Eldàrion.



Il trono più conteso era però quello dei Lathear, perché a quel trono era associata la corona imperiale.
Anakin imperatore e Faykan primo ministro e prefetto del pretorio?
Anche su quello la Profezia era vaga.
Ulume sostiene una seconda Reggenza da parte di Ellis...
L'idea era allettante, perché con Ulume e Bial al suo fianco, Ellis avrebbe avuto un sostegno molto forte, e l'esperienza certo non le mancava.
Ellis potrebbe indossare di nuovo le insegne della regalità imperiale.



Non si fidava di lei, ma il problema era un altro. Non sarebbe il caso che tu li lasciassi liberi di scegliere chi li governa?
Era stata la voce di Vorkidex nelle sue Altre Memorie a parlare.
Liberi? Il libero arbitrio è un'illusione. Le nostre decisioni sono il prodotto di elementi che non dipendono da noi. Povera libertà, altro non sei che un nome!
Eppure sentiva che il proprio comportamento nepotista e bonapartista faceva impallidire gli esempi negativi del passato.
Come mi giustificherò? Invocherò un'apparizione di Atar e Belenos che si stringono la mano? Cercherò di guarire i lebbrosi o resuscitare i morti?
Quel pensiero lo fece rabbrividire. 
Ricordò il giorno in cui Daenerys di Gothian, la Divoratrice di Cuori, gli aveva concesso il Dono. 

Ricordò le parole che gli aveva detto.
Io sono la resurrezione e la vita: chi crede in me, anche se morto, vivrà. Chi vive e credere in me, non morirà in eterno.
Erano parole che venivano dal ghiaccio, da Gothar, ed erano diventate una componente imprescindibile della natura di Marvin, così come le tenebre di Eclion.
Eclion e Gothar sono parte di me, la parte fredda e buia, come il lato oscuro della luna.
The dark side of the moon.



La battaglia di Marvin era tutta lì: cercare di far prevalere la Luce (l'alleanza tra Atar e Belenos) sulla Tenebra.
Il Sentiero Dorato trovava senso in quella prospettiva. "El Sendero luminoso".
Il mio regno sarà ricordato come l'epoca Meiji, l'era del governo illuminato!



Quel regno avrebbe forse avuto una fine, ma non una morte, nel senso che lui, Marvin, sarebbe sopravvissuto a tutti coloro che gli si opponevano.
Le cospirazioni in azione erano numerose e andavano sradicate una volta per tutte. Molte ipotesi di complotto erano state svelate dalla Profezia, ma era illusorio pensare di averle smascherate tutte. 
Occorrerà molto tempo per stanare i complottisti e i cospiratori, ma porterò a termine anche questa missione.
Una volta terminato questo, avrebbe ceduto il potere, ma avrebbe comunque mantenuto un ruolo di garanzia, di nascosto oppure alla luce del sole, sancito da un titolo speciale, qualcosa di più di un Profeta e molto di più di un oracolo o di un sovrano.
Un Messia.
Belenos ed Atar si manifesteranno per ungere la mia fronte e diranno agli uomini: "Non fatevi tentare da ciò che luccica, ma solo da ciò che illumina!"
Era destino. 
Mia madre un giorno mi avvertì di non confondere una coincidenza con il destino. Sto forse commettendo questo errore?
No, le coincidenze erano troppe e la Visione non indicava errori.
Gli ultimi messaggi che sua madre gli aveva inviato dal regno degli Alfar erano incoraggianti.
"Alienor ci appoggerà" 



Firmato: Lilieth Vorkidian.



Era ottimista, dunque?
Secondo Spengler, l'ottimismo è viltà. Ma io devo fidarmi di Alienor e Lilieth. Stava per succedere quello che aveva previsto.
Marvin ricordò una poesia che aveva scritto quando era innamorato di Alienor, ma sapeva di averla perduta:

Tu cercavi 
reti da pesca, color ragnatela:
ti ho incontrata in un tunnel
tra questo mondo e gli inferi
Eravamo come marionette
sugli scogli dell'Essere.
Un gatto declinava la poesia
dei nostri legami fragili.
E il ponte tra noi crollò.

Era un dolore ancora presente, una ferita aperta, ma non c'era più tempo per queste cose.
Tutto era pronto per il grande balzo in avanti. La lunga marcia era finita.
Era tempo.
Io vi do il Tempo, anzi il Tempo sono io.
Il Tempo e l'Eternità, poiché quella era il Dono ricevuto.


L'Eternité

Elle est retrouvée.
Quoi ? - L'Eternité.
C'est la mer allée
Avec le soleil.

Ame sentinelle,
Murmurons l'aveu
De la nuit si nulle
Et du jour en feu.

Des humains suffrages,
Des communs élans
Là tu te dégages
Et voles selon.

Puisque de vous seules,
Braises de satin,
Le Devoir s'exhale
Sans qu'on dise : enfin.

Là pas d'espérance,
Nul orietur.
Science avec patience,
Le supplice est sûr.

Elle est retrouvée.
Quoi ? - L'Eternité.
C'est la mer allée
Avec le soleil.
Come nella poesia di Rimbaud.
L'Eternità. L'ultima marea andata insieme col Sole...




Cast

Jonathan Rhys-Meyers - Marvin Eclionner Vorkidian

Lena Headey (Cersei Lannister) - Marigold di Gothian

Tom Cruise - Lestat de Lioncourt

Ben Barnes - Dorian Gray


Eva Green - Ellis Eclionner

Jamie Campbell Bower - Mordred Eclionner

Orlando Bloom - Legolas d'Alfarian

Elizabeth Taylor (Cleopatra) - Ellis Eclionner

Emilia Clarke (Daenerys Targaryen) - Daenerys von Steinberg, contessa di Gothian

Mutsuhito Meiji Tenno, imperatore del Giappone - se stesso

Cate Blanchett (Galadriel) - Alienor di Alfarian

Claire Forlani (Igraine Pendragon) - Lilieth Vorkidian

mercoledì 5 dicembre 2012

Gothian. Capitolo 134. Sephir Eclionner riunisce la Dinastia imperiale.



Il Principe della Corona imperiale, Sephir Eclionner aveva fatto avanzare le sue dieci legioni a marce forzate per poter raggiungere il fronte della guerra, dove l'esercito di suo nipote Marvin, Re dei Keltar e quello dell'altro suo nipote, l'Imperatore Elner XI, erano accampati, in attesa di prendere una decisione definitiva sulle strategie future.
Quando arrivò, nella sera del cinque maggio, trovò ad accoglierlo ciò che rimaneva della sua Dinastia:
la figlia Ellis, Imperatrice vedova, e i nipoti Marvin ed Elner.



Conosceva quello sguardo di Ellis.
Una finta calma che nasconde una determinazione implacabile. Non avrà pace finché non avrà vendicato la morte di Masrek.
Le si avvicinò con una insolita gentilezza.
<<Mi dispiace per quel che è successo, figlia mia. Avrei dovuto essere al fianco di Masrek, e invece...>>
La sua voce era molto dispiaciuta, quasi commossa, il che era incredibile: nessuno aveva mai visto una lacrima sul viso del vecchio Sciancato, che per quarant'anni era stato il terrore dei popoli.
Ellis capì che suo padre aveva perdonato l'incesto tra lei e il suo defunto fratello, e ne fu sollevata:
<<Masrek è caduto da eroe, e come tale noi lo ricorderemo e gli renderemo omaggio per sempre. Ed io comincerò a farlo dedicando ogni mio sforzo nella punizione del suo assassino, il Conte di Gothian! Sono contenta che anche voi siate qui per la stessa ragione, padre>>
Sephir le appoggiò una mano sulla spalla.
Ellis è forte. Sono stato uno sciocco a sottovalutarla fin da quando era bambina. Se solo le avessi dato allora l'affetto che un padre deve a una figlia, forse tra lei e Masrek non...
Interruppe quel pensiero. Ormai non serviva a nulla rivangare il passato.
Si rivolse verso i nipoti.
Marvin gli parve molto cambiato. Era divenuto un uomo, consapevole di essere un re.



<<Complimenti per la vittoria, nipote! Spero che sia la prima di una lunga serie!>>
Riteneva che la vittoria fosse merito principalmente di Marvin, ma per non far ingelosire l'altro nipote, si rivolse immediatamente anche ad Elner, che attendeva col suo solito sguardo cupo.



<<Rivolgo gli stessi complimenti anche a te, Elner, che hai fatto onore al cognome degli Eclionner!>>
Nessuno aveva mai assistito a tanta espansività da parte del vecchio Sephir.
Ne sono meravigliati? Dovrebbero sapere che morte di un figlio stravolge anche i cuori più duri. Chi credeva che io non avessi un cuore, ora dovrà cambiare idea!
La Dinastia non gli era mai parsa così piccola e fragile. Quattro persone, e tutte in procinto di rischiare la vita in guerra.
Se tutti noi dovessimo morire, allora il gioco del Trono si ridurrà ad una contesa tra Marigold, l'Eunuco, e il Pirata, che ha sangue Eclionner nelle vene!
Ma era più probabile che Elner decidesse di tornare a Lathena per riprendersi il trono.
<<Dobbiamo parlare subito in privato. Ci sono decisioni da prendere che non possono essere ulteriormente rimandate>>
Sephir indicò ai familiari la tenda pretoria.
Quando entrarono, lui si sedette a capotavola e rivolse agli altri il suo sguardo penetrante.



<<Per prima cosa vorrei sapere da Elner che intenzioni ha. Verrai con noi al nord, oppure tornerai giù a Lathena?>>
Elner pareva ancora dubbioso:
<<Vorrei seguirvi, ma come dice il motto dei nostri antenati, "Ci deve essere sempre un Eclionner a Lathena".  E' mio dovere tornare nella capitale e ricordare a Marigold che è ancora mia moglie!>>
Sephir annuì:
<<D'accordo, ma fai attenzione! Marigold desidera avere un figlio di sangue Eclionner, ma una volta incinta, farà di tutto per eliminarti: non vuole spartire il potere con nessuno. Dicono che abbia fatto arrestare tutti i canonici con l'accusa di eresia: troverai molto odore di bruciato, quando arriverai. E poi la flotta si è ammutinata, i pirati scorrazzano nelle coste, l'Eunuco tesse la sua tela e il Senato vuole dichiararti illegittimo>>
Elner si accigliò riguardo alla questione del Senato:
<<Forse non è stata una buona idea, nonno, quella di far fuori il senatore Fuscivarian: era l'unico che teneva a bada l'opposizione!>>
Il vecchio lo fissò severamente:
<<Quel verme era la causa di tutti i nostri guai! Avrei dovuto toglierlo di mezzo vent'anni fa!>>
Poi si rivolse ad Ellis:
<<E tu, figlia mia, cosa farai?>>
Ellis fece uno sguardo come per dire che quella era una domanda inutile:
<<Te l'ho detto! Non avrò pace finché non avrò piantato un paletto di frassino nel cuore di quel vampiro!>>
Sephir accennò un sorriso divertito.
Si vede che è mia figlia! 
Infine guardò Marvin:
<<Sei riuscito a convincere i Keltar a seguirci a nord?>>
Il giovane re dei Keltar sorrise:
<<A dire il vero a convincerli è stata lady Igraine Canmore di Logres>>




Sephir strinse gli occhi, come se quel nome gli ricordasse qualcosa:
<<Se non sbaglio i Canmore sono i capi clan della zona settentrionale del regno. Le Highlands, le chiamano. Discendono dagli antichi Celti>>
Marvin annuì:
<<Sì, i Canmore governano tre diverse tribù di chiara ascendenza celtica. Basta vedere i loro capelli rossi e i loro occhi verdi. Igraine governa i Keltar di Logres. Suo cugino Angus i Keltar di Alba Caledonia, e suo zio Fingal i Keltar di Gwynedd e Dyfed>>
Il vecchio si incupì:
<<Sono dei montanari arrivisti! Ti avverto: non devi prendere impegni con questa lady Igraine! Ricordati che il tuo matrimonio dovrà essere il più conveniente dal punto di vista politico e Alienor di Alfarian resta il migliore partito del continente, tanto più se sottrarremo a Fenrik il regno degli Alfar... ma ci pensi, sposando Alienor potresti unire in un unico sangue i discendenti degli Elfi con quelli dei Celti e dei Latini... quindi ti proibisco di prendere impegni con altre donne!>>
Il giovane re ne fu contrariato:
<<Tanto vale che ve lo dica subito, nonno. Io ed Igraine siamo già una coppia. Non le ho ancora chiesto di sposarmi, ma intendo farlo dopo la fine della guerra>>
Sephir si accigliò:
<<Sei impulsivo e precipitoso, proprio come tuo padre! Gli Alfar la prenderebbero molto male se sapessero che te la intendi con una Canmore! Già Ellis ed Elner hanno offeso la principessa: se lo farai anche tu, l'aristocrazia elfica non te lo perdonerà! Tu devi sposare Alienor, e non accetto discussioni!>>
Marvin si arrabbiò:
<<Sono vostro nipote, ma non sono il vostro servo! Deciderò io con chi sposarmi, quando la guerra sarà finita!>>
Sephir scosse il capo.
Per ora lo lascerò sognare, ma quando sarà finita la guerra, lui e Alienor saranno obbligati a sposarsi. Che si tengano pure i loro amanti, ma io esigo un erede con sangue elfico!



N.d.A.

Sephir Eclionner è rappresentato da Tywin Lannister ne "Il trono di spade".
Ellis Eclionner da Eva Green nei panni di Morgana in "Camelot"
Marvin Eclionner Vorkidian da Jon Snow ne "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco"
Elner Eclionner da Loki in "Avengers"










giovedì 29 novembre 2012

Gothian. Capitolo 131. Marvin discute col Consiglio riguardo alla guerra.



<<Onorevoli lords, ho riflettuto attentamente su ogni vostro intervento ed esprimo il mio parere sulla questione della guerra al Conte di Gothian>>
Marvin fece una pausa osservando, da capotavola, tutti i duchi, i capiclan e i sacerdoti che facevano parte del suo Consiglio privato. I più avrebbero voluto porre fine alla guerra, dal momento che il conte Fenrik si era ritirato a nord delle montagne, per consolidare il suo potere sul Regno degli Alfar.
<<Non dobbiamo farci illusioni, né adagiarci sugli allori, perché la ritirata dell'esercito di Gothian è solo temporanea. Serve al Conte Fenrik per portare a termine il cosiddetto ordine 666, che prevede la trasformazione di tutti gli Alfar in vampiri, per creare un nuovo esercito con cui invadere poi il nostro regno. Per questo motivo noi Keltar dobbiamo intervenire subito per impedirgli di portare a termine questo abominevole progetto!>>
I consiglieri non parvero entusiasti di quelle parole. I loro volti erano gravi, le espressioni serie e dubbiose,
non si sentiva volare una mosca.



<<Più tempo stiamo qui a tergiversare, più tempo avrà Lord Fenrik per preparare un esercito invincibile! Dobbiamo colpirlo ora che è debole, e se andremo in aiuto agli Alfar, loro saranno dalla nostra parte e si uniranno a noi per scacciare gli invasori Albini!>>
Di nuovo i consiglieri si chiusero nel loro ostinato mutismo.
Marvin si rivolse al suo principale sostenitore e amico, Lord Ywain de Bors, divenuto Duca di Amnisia dopo la condanna di suo padre Gallrian per tradimento.



<<Lord Ywain, come devo interpretare il vostro silenzio?>>
In genere il Duca di Amnisia si rivolgeva a Marvin chiamandolo per nome, ma in Consiglio questo sarebbe stato inappropriato:
<<Maestà, le nostre recenti vittorie sono state ottenute anche grazie a determinati elementi favorevoli: combattevamo in un terreno conosciuto, in formazione difensiva e con la presenza di fortificazioni e di alleati come i licantropi o le truppe Lathear guidate dal vostro compianto padre e da vostro fratello. Ora tutti questi fattori sono venuti meno, e il Conte Fenrik, ritirandosi in tempo, è riuscito a salvare gran parte del suo esercito, che già ora è numericamente superiore al nostro. Detto sinceramente, Sire, non siamo nelle condizioni di condurre un'offensiva militare in territorio straniero>>
Marvin si aspettava che quell'obiezione fosse mossa da altri, non dal suo amico. Così facendo, il duca lo aveva già messo in minoranza prima ancora di un pronunciamento dei consiglieri della fazione avversa.
<<Sephir Eclionner sta arrivando in nostro aiuto con dieci legioni imperiali>>
Questo non piacque a nessuno.
In particolare non piacque al Duca di Floriana, Lord Idex d'Estin-Ferrat.



<<Maestà, non possiamo consentire a dieci legioni imperiali di entrare nel Regno dei Keltar! La nostra indipendenza sarebbe in grave pericolo! Già vostro fratello, l'imperatore, proclama apertamente che il nostro, secondo lui, è un "regno vassallo"... se a questo ci aggiungiamo la presenza di vostro nonno con dieci legioni, allora diventeremmo ancora peggio di un regno vassallo: ci ridurremmo ad una provincia!>>
Mormorii di approvazione giunsero da tutta la fazione tradizionalista, di cui il Duca di Floriana era il capo.
Marvin lo fissò per alcuni istanti:
<<Lord Idex, mio fratello tornerà a Lathena e mio nonno ha come unico obiettivo quello di punire Fenrik per vendicare la morte di mio padre. Vorreste forse impedirglielo?>>
Il silenzio cadde nuovamente nella stanza.
Il Cancelliere Kenneth Howard si alzò per prendere parola.

File:Holbein, Hans - Thomas Howard, 3rd Duke of Norfolk.jpg

<<Vostra Maestà, propongo il seguente compromesso. Noi permetteremo a Sephir Eclionner di transitare sul nostro territorio, ma non lo seguiremo. Le nostre truppe rimarranno qui a proteggere il Regno dei Keltar>>
Marvin osservò l'anziano dignitario:
<<Lord Cancelliere, da come parlate sembra che a me non importi nulla del mio regno e del mio popolo. Cosa devo dimostrarvi ancora per convincervi che sono un Vorkidian e un Keltar, e che la salvezza di questo regno è la mia principale preoccupazione? >>
Vide che i capiclan non si esprimevano, forse in attesa di ascoltare il parere dei druidi.
Fece cenno al druido Gwydion, suo amico d'infanzia.



<<Sire, persino il grande Vorkidex sbagliò, nel voler combattere in campo aperto. E fu ucciso da un Eclionner! Questo mi porta a dire, parafrasando un famoso verso, che dobbiamo temere i Lathear, anche quando portano doni!>>
Marvin si sentì improvvisamente stanco:
<<Preferisci fidarti di Fenrik? Vuoi concludere un armistizio con lui? Volete, tutti voi, siglare un nuovo patto col Diavolo? E allora, fatelo, ma senza di me!>>
Il silenzio era di nuovo così totale che si sentiva, da fuori, il rumore della pioggia.
A sorpresa si alzò a parlare Igraine Canmore di Logres.



<<Onorevoli lords, vi ho ascoltato in silenzio per due settimane. Ora ho solo due domande.
 Come è possibile che nessuno di voi senta il dovere morale di impedire lo sterminio degli Alfar? 
Avete bisogno che sia una donna, anzi una ragazza, e per giunta orfana di guerra, a ricordarvi il vostro dovere?>>
I consiglieri si guardarono tra di loro, stupefatti.
I Duchi apparivano scandalizzati, ma i capiclan incominciarono ad assentire.
Il duca di Floriana sbottò:
<<Io non ho mai preso l'impegno di salvare gli Alfar! Dov'erano gli Alfar quando noi siamo stati sottomessi dagli Eclionner? Rispondimi, ragazza!>>
Igraine non si lasciò intimidire:
<<Il fatto che gli Alfar abbiano sbagliato in passato non autorizza a sbagliare anche noi.
Ora la campana della morte suona per loro, ma domani per chi suonerà?
Se lasciate che il Conte di Gothian trasformi tutti gli Alfar in vampiri, le prossime prede dei vampiri saremo noi!>>
Il Cancelliere Howard le puntò un indice contro:
<<Voi fate dell'inutile allarmismo, lady Igraine! Vi consiglio di valutare meglio la nostra prudenza!>>
Igraine scosse il capo:
<< La vostra non è prudenza, non è saggezza... la vostra, miei lords, è solo vigliaccheria!>>
Nel pandemonio che seguì, Marvin, compiaciuto, notò che i capiclan stavano applaudendo.
Si alzò per parlare ser Angus Canmorecapoclan delle Highlands e cugino di Igraine.



<<Lady Igraine ha ragione! Ci stiamo comportando da codardi. Prima avevamo la scusa di aspettare il Principe Promesso, ma ora che lui è qui cosa facciamo? Ci rintaniamo nelle nostre buche come dei ratti? Se i Lathear di Sephir Eclionner dovessero sconfiggere, da soli, i vampiri di Fenrik di Gothian, noi saremmo coperti di vergogna e non avremom più il diritto a guardarli da pari a pari. E se dovessero essere sconfitti dal conte, allora non ci sarebbe più alcuna salvezza per noi! Ma non capite? Fenrik vuole farci fuori uno alla volta! E lo fa perché noi glielo permettiamo!>>
Gli altri capiclan applaudirono, e poi si aggiunsero alcuni duchi.
Marvin li conteggiò e scoprì di avere di nuovo la maggioranza in Consiglio:
<<Ben detto, ser Angus! Quando i Lathear arriveranno qui, io chiamerò all'appello le truppe di tutti i clan del Regno e dei duchi, per fermare i demoni di Gothian. Chi avrà paura di affrontarli, rimanga pure a casa, ma non si lamenti poi se la vergogna o la disgrazia cadranno su di lui!>>




N.d.A.

Marvin Vorkidian è rappresentato da Jonathan Rhys-Meyers nei panni di Enrico VIII ne "I Tudor".
Lord Ywain de Bors è rappresentato da Henry Cavill nei panni di Charles Brandon, duca di Suffolk, ne "I Tudor"
Igraine Canmore di Logres è rappresentata da Sophie Turner nei panni di Sansa Stark me "Il trono di spade".




domenica 25 novembre 2012

Gothian. Capitolo 129. Marvin e Igraine: l'incontro col destino.




La riunione del Consiglio privato di Marvin Vorkidian, re dei Keltar, era stata particolarmente lunga e delicata, a causa della spaccatura tra coloro che volevano continuare la guerra attaccando gli eserciti del Conte di Gothian a nord, e quelli che invece preferivano limitarsi alla difesa del regno.
Marvin aveva ascoltato in silenzio, per ore, il parere di tutti.
L'unica che non ha parlato è Igraine.
La giovane duchessa di Logres era rimasta in silenzio, attenta e immobile, nel suo vestito color malva.
Ha una compostezza veramente regale, e una gran resistenza: non mostra alcun segno di stanchezza.
Marvin decise di aggiornare la riunione al giorno successivo.
Attese che i consiglieri se ne andassero e notò che Igraine rimaneva al suo posto.
E' chiaro che vuole parlarmi. 
Quando rimasero soli le chiese:
<<Lady Igraine, come mai non avete espresso il vostro parere?>>
Lei lo guardò con quella sua espressione nel contempo tranquilla e determinata:
<<Per lo stesso motivo per cui non l'avete espresso voi. Il saggio riflette su quanto hanno detto gli altri, prima di prendere una decisione>>
Marvin ammirò la disciplina di  quella giovane donna:
<<Vi andrebbe di fare due passi con me fuori dall'accampamento, per rinfrescarci le idee e sgranchirci le gambe?>>
Igraine annuì:
<<Speravo che me lo chiedeste>>
Gli si avvicino, e gli porse il braccio.
Sa essere femminile e forte nello stesso tempo.
La prese sottobraccio ed uscì con lei dalla tenda centrale.
L'uscita dell'accampamento era immediatamente dietro la grande tenda delle riunioni.



Fuori, il vento di aprile portava con sé le fragranze della primavera, e l'erba verde delle pianure ne era come accarezzata.
Marvin sentiva un forte magnetismo che gli faceva sentire il bisogno di stare vicino a Igraine, al calore delle sue braccia e del suo respiro.
<<Possiamo darci del tu e chiamarci per nome?>>
Igraine annuì:
<<Grazie Marvin, in fondo, almeno in apparenza, siamo i più giovani>>
In apparenza.
Forse anche in lei si sono risvegliate le "altre memorie"?
Assomigliava così tanto alla moglie di Vorkidex, la regina Ygerne, che pareva esserne la reincarnazione.
<<L'altro giorno mi hai chiesto se credevo nella trasmigrazione delle anime. Conosci forse qualcosa che io non so, al riguardo?>>
Lei si fermo e lo fissò, con il viso molto vicino al suo:
<<Perché me lo chiedi? Non conosci già la risposta dentro di te?>>
Marvin provò di nuovo la sensazione di aver vissuto già infinite volte quella situazione..
<<So solo che ho come l'impressione di conoscerti da sempre>>
Il vento le accarezzava i capelli, ed il sole illuminava il suo volto.



<<E' la stessa sensazione che provo anch'io>>
Un brivido percorse la schiena di Marvin.
<<E questo ha qualcosa a che vedere con la trasmigrazione delle anime?>>
Lei sorrise:
<<Le anime gemelle sono destinate a rincorrersi per l'eternità>>
Anime gemelle.
Perché allora io nei miei sogni ho visto solo Alienor?
Era difficile ragionare quando si era in preda ad un senso di attrazione così forte come quello che lui provava per Igraine.
<<L'Arcidruido mi disse che la vera felicità si trova soltanto quando l'anima si libera dal ciclo di morte e rinascita. Chi precipita di nuovo in questa vita, vuol dire che ha commesso dei peccati, e deve scontare il suo karma>>
Nel continente orientale usavano quella parola.
Lei sorrise:
<<Per gli orientali ogni forma di attaccamento è un peccato, e quindi anche l'amore. Dicono che le anime gemelle sono condannate a tornare in questo mondo pieno di sofferenze, per ricercarsi>>
Marvin sentiva che c'era del vero in quelle parole.
<<Temo che il più delle volte non si ritrovino, e restino sole>>
Lei chiuse gli occhi, e la sua voce divenne remota:
<<A volte possono passare anche mille anni, prima che si ritrovino. Non viene dato loro nessun indizio, prima che si incontrino, ma quando le loro strade si incrociano, allora provano quello che noi stiamo provando, con l'unica differenza che noi siamo stati iniziati agli Arcani Supremi, e abbiamo le "altre memorie">>
In quel momento Marvin capì, e lasciò che a parlare fosse l'anima di Vorkidex che era dentro di lui:
<<Ygerne... se sei veramente tu, dammi una prova...>>
Igraine aveva gli occhi lucidi:
<<Prima della battaglia in cui fu ucciso, Vorkidex  disse ad Ygerne: "Le temps viendra. Il nostro tempo ritornerà">>
Era vero.
Le disse proprio quelle parole, ed erano soli.
Ormai era tutto chiaro, tranne una cosa:
<<Perché allora nelle mie visioni compare Alienor di Alfarian?>>
Temeva di aver offeso Igraine parlandole di questo, ma la fanciulla non mostrò alcuna sorpresa:
<<La principessa degli Alfar ti si mostra in sogno per esortarti a salvare il suo popolo dalla trasformazione a cui Fenrik di Gothian li vuole condannare. In cambio, lei combatterà contro l'usurpatrice Marigold>>
Quelle parole rispondevano a moltissime domande.
Io contro Fenrik, Alienor contro Marigold, come era destino. Ma la mia anima gemella è qui, di fronte a me.
L'effetto di quella rivelazione lo scosse nel profondo, e per prendere tempo, espresse un'ultima domanda:
<<Conosci altro, riguardo al mio futuro?>>
Igraine scosse il capo:
<<Nient'altro riguardo al futuro. Ma c'è un meraviglioso presente tutto da vivere>>
Oramai i loro volti si toccavano, come i loro corpi.
Marvin affondò le mani nei suoi capelli e lei lo abbracciò.
Il loro bacio fu all'inizio passionale e irresistibile, e poi sempre più dolce e tenero.
Poi non ci fu più bisogno di parole.




N.d.A.

Igraine di Logres è rappresentata da Sansa Stark de "Il gioco del trono" ne "Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George Martin, intepretata dall'attrice Sophie Turner.

lunedì 19 novembre 2012

Gothian. Capitolo 126. Marvin incontra Igraine di Logres




Il giorno in cui Marvin aveva convocato una riunione del suo Consiglio Privato presso l'accampamento di Flandes, si presentò alla sua tenda la giovane lady Igraine di Logres, figlia del defunto duca Gorlois, caduto durante la battaglia della valle boscosa di Endor.
Era una ragazza dall'aspetto tipicamente Keltar: capelli ramati, occhi verdazzurri, alta e slanciata. Indossava un vestito celeste, simbolo della nobiltà, ma anche dell'iniziazione agli Arcani Supremi.
E' una sacerdotessa di Ulien, la dea della luna.
Si presentò a Marvin con un lieve inchino:
<<Vostra Maestà>>
Marvin fece un lieve cenno del capo:
<<Lady Igraine, vi porgo le mie condoglianze per la morte del duca Gorlois. Vostro padre era un uomo valoroso ed è morto da eroe>>
Lei annuì e aggiunse:
<<Io ero molto legata a mio padre>>
Marvin notò una sfumatura leggermente polemica nella voce di lei.
Mi sta dicendo implicitamente che io invece non lo ero affatto con mio padre.
Non poteva negare che per lui Masrek era stato un estraneo.
<< Il duca Gorlois faceva parte del mio Consiglio Privato. Sareste interessata a ricoprire quell'incarico?>>
<<Sono qui per questo>>
Una risposta secca e molto diretta. Marvin si rese conto di aver a che fare con una persona dal carattere forte.
<<Siete molto giovane>> commentò



Igraine lo fissò con severità:
<<Si cresce in fretta, a Logres>>
Marvin ricordò che il ducato dei Keltar Logres era una zona montana, fredda e inospitale.
Si chiese come doveva essere stata la sua educazione.
<<Anche ad Amnisia, credetemi. Siete mai stata nella mia città?>>
Lei scosse il capo:
<<Non in questa vita>>
Marvin ebbe l'impressione di aver già vissuto quella scena, di aver già ascoltato quelle parole.
Si sentiva a disagio e cercò di cambiare argomento:
<<Ho sentito dire che i Keltar del nord, a cui voi appartenete, milady, non vedono di buon occhio i Keltar del sud, specie quelli della costa, come me. Io poi sono un mezzosangue, mio padre era un Lathear... a volte mi chiedo se questo elemento possa essere visto con qualche sospetto, o preoccupazione, dalla vostra gente>>
La ragazza rifletté qualche secondo prima di parlare:
<<Esistono dei pregiudizi, ma credo che siano reciproci. Forse voi Keltar di città e di mare ci vedete come dei rozzi montanari, dei bifolchi. Vedo che sorridete... quindi non mi sbaglio. Ma per quanto riguarda voi come persona, la mia gente è leale, ha grande rispetto per voi, e ripone molte speranze nel vostro governo>>
A Marvin venne un dubbio:
<<Ripongono fiducia in me, o in Vorkidex, le cui memorie si sono risvegliate dentro di me?>>
Igraine accennò un lieve sorriso:
<<In entrambi, vostra Maestà>>



<<Apprezzo la vostra sincerità e la vostra franchezza. Mi saranno utili durante le riunioni del Consiglio>>
Un'ombra di malizia apparve nei suoi occhi, ma fu solo un attimo:
<<Spero anche al di fuori del Consiglio>>
Di nuovo Marvin fu assalito da una sensazione di deja vù.
<<C'è qualcosa in voi che mi ricorda la regina Ygerne, la moglie di Vorkidex...>>
Lei lo fissò intensamente:
<<Voi non credete nella trasmigrazione delle anime?>>
Lui ebbe un brivido:
<<Presto mi pronuncerò anche in materia di fede. Questo discorso va persino oltre gli Arcani Supremi>>
Igraine annuì:
<<La risposta è già dentro di voi, e se me lo permetterete, io vi aiuterò a svelarla>>




N.d.A.
Igraine di Logres è rappresentata da Sansa Stark ne Il gioco del trono, da Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco, di George Martin

venerdì 19 ottobre 2012

Gothian. Capitolo 103. Lilieth incontra il principe di Marina Sedovia



L'incontro era stato pianificato nei minimi particolari. Lo spettro di padre Mollander aveva mantenuto la parola ed aveva fatto sì che lady Lilieth Vorkidian, regina madre dei Keltar, fosse visitata in gran segreto il capo dell'opposizione imperiale, il senatore Aralte Velares, Principe di Marina Sedovia.
L'alloggio di Lilieth presso la Torre di Lathena, che fungeva da prigione per i traditori politici, era comunque molto più confortevole di tutti i luoghi nei quali era vissuta negli ultimi diciotto anni.
L'unica cosa che le pesava era il fatto che Alienor fosse stata rinchiusa in un altro appartamento, nel lato opposto della Torre.


   
Lo spettro di Mollander le aveva comunque fatto sapere che Alienor stava bene ed era trattata con riguardo,  tanto che le era stato fornito persino un nuovo guardaroba. 



Forse Marigold voleva dare a Marvin l'impressione di essere stata gentile e umana con le sue prigioniere.
In ogni caso, l'aiuto di Mollander e dei suoi seguaci era fondamentale.
Lilieth aveva atteso per diciotto anni l'incontro col principe di Marina Sedovia, e finalmente il momento era arrivato. Per l'occasione aveva indossato un nuovo abito e nuovi gioielli.
Il senatore Aralte Velares, principe di Marina Sedovia, era l'uomo di più antica discendenza aristocratica di tutto l'impero, e da vent'anni era il capo dell'opposizione, contro i regimi di Ellis e di Marigold.



Era un uomo alto, magro, dai capelli rasati e dallo sguardo astuto, sui quarant'anni d'età.
Tra tutti i nobili dell'impero era l'unico a detenere il titolo di principe, e a cui ci si doveva rivolgere con l'appellativo di "Vostra Altezza Serenissima".
Lilieth però gli era superiore di grado, in quanto regina madre dei Keltar, a cui spettava l'appellativo di "Vostra Maestà".
I due decisero però subito di accantonare i convenevoli.
<<Mi sono stati consegnate le vostre prove: il ciondolo che Ellis regalò a Masrek Eclionner e i documenti da lui sigillati. Questo mi è sufficiente per dichiarare che vostro marito è ancora vivo>>



<<Dunque Masrek è il legittimo Imperatore dei Lathear?>>
La domanda di Lilieth non era di facile soluzione.
Il principe di Marina Sedovia le espose il problema:
<<Dipende. Per quattro generazioni gli Eclionner si sono fatti la guerra tra padri e figli.
L'ultimo imperatore che regnò legittimamente, anche se in modo feroce, fu il nonno di Masrek, il vecchio Wechitgar XVI il Folle>


<<Egli diseredò ed esiliò suo figlio Sephir, dopo la sconfitta di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue, quando il conte Fenrik annientò le truppe imperiali e ferì Sephir ...



 ... fu allora l'erede al trono divenne il figlio di Sephir, il principe Masrek, che però era creduto morto. Per cui a salire al trono fu sua sorella Ellis>>
A questo punto Lilieth trasse le conclusioni:
<<Dunque anche il figlio di Ellis, l'attuale imperatore Elner e sua moglie Marigold sono da considerare degli usurpatori!>>
Il principe annuì:
<<Legalmente questo discorso non fa una piega>>
Lilieth allora osò avanzare la sua richiesta:
<<Dunque ne parlerete al Senato Imperiale?>>
Il senatore Velares sospirò:
<<In questo momento il Senato non controlla più l'esercito. L'uomo forte adesso è Sephir Eclionner, che si è messo in testa di sposare Marigold. Fintanto che le legioni staranno dalla  parte di Sephir, il Senato non oserà mettersi contro la Dama Gialla. Mi dispiace, Lady Lilieth, ma siete arrivata nel momento sbagliato. Se Marvin vuole il trono, deve venire a prenderselo!>>



La delusione si dipinse sul bel volto di Lilieth Vorkidian:
<<Ma voi siete il capo dell'opposizione! L'opposizione ha i suoi diritti... e anche i suoi doveri!>>
Il principe di Marina Sedovia scosse il capo:
<<Siete una donna di grande coraggio, ma la politica, lady Lilieth, è tutta un'altra questione!>>
Lilieth fu assalita dallo sdegno e dalla rabbia, ma il suo buon cuore non coltivava mai a lungo quel tipo di emozioni.
L'unico sentimento che ella espresse, fu un atroce rimpianto:
<<Allora ho fatto tutto questo viaggio per nulla? Ho abbandonato mio figlio e mia madre, ho passato diciassette anni di prigionia a Tupile, ho viaggiato in incognito per mulattiere e paludi... tutto per nulla? Ditemelo voi, principe! Tutto per nulla?>>
Il senatore Aralte Velares, principe dj Marina Sedovia, non poté far altro che inchinarsi di fronte alla donna che, sebbene prigioniera, aveva dimostrato più coraggio e dignità dell'intero Senato Imperiale.



Lilieth, come rapita da un sogno, rivide la sua partenza di tanti anni prima, ripensò alle candele accese nella basilica di Amnisia, che sbiancavano lente, ed ai pegni d'amore di Masrek, e ai lunghi addii... Tutto per nulla?
Quel pensiero le provocò un dolore indicibile.
Oh, la piagata Primavera di Sangue era una festa al confronto dell'esilio che ha raggelato la mia vita in questa morte, stillando spade di ghiaccio dalle riviere dei miei lidi natii, come un battesimo nella lugubre attesa del mio sacrificio, qui nella Torre in riva al mare, dove l'acqua s'infrange sulla punta, a Finisterre...
Ma una voce dentro di lei disse che quel sacrificio non sarebbe stato inutile:
<<Lassù a Nord mio figlio Marvin ora combatte contro i mostri nella sera della loro tregenda! Egli vincerà, e reclamerà il trono di suo padre, calando dai ghiacci di Gothian fino al fuoco di questa città profanata da usurpatori e cortigiani, e porterà il respiro di una nuova alba che si riaffaccerà per tutti rosa e splendente di speranza, fino a qui, nei greti arsi del Sud>>
Poi, con un cenno regale, congedò quell'uomo nobile di sangue, ma non di cuore.














N.d.A.
Lilieth Vorkidian è interpretata da Claire Forlani, nota per il ruolo di Igraine Pendràgon nella serie "Camelot". Le parole sottolineate nei paragrafi finali sono un riadattamento di alcune poesie di Eugenio Montale.
La Torre è naturalmente quella di Londra.
Wechtigar XVI Eclionner è interpretato da Aerys Targaryen. Sephir Eclionner da Tywin Lannister,
Masrek Eclionner da Viggo Mortensen, alias re Aragorn ne "Il signore degli anelli".